>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Preparazione al concorso referendario TAR
45363 messaggi, letto 2648625 volte
 Discussione chiusa, non è possibile inserire altri messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1057, 1058, 1059, 1060, 1061, 1062, 1063, 1064, 1065, 1066, 1067, ..., 1508, 1509, 1510, 1511, 1512, 1513 - Successiva >>

Da: pippobaldo 02/02/2018 14:33:41
Come diceva il poeta: "non ragioniam di lor, ma guarda e passa".

Da: avvtriste 
Reputazione utente: +113
02/02/2018 17:31:10
Raeli su Facebook scrive che il bando per cdc dovrebbe uscire fra due mesi..

Da: madan 02/02/2018 17:56:02
Per Passante:
Credo di aver perso qualche passaggio del bando!!!!
Il controllo dei titoli avviene dopo la prova scritta?
Ma c'è un limite minimo di punteggio per poter essere corretti, oppure la condizione per poter partecipare per i dipendenti dello Stato, quale sono io, è il quinquennio e i titoli hanno una valenza solo dopo aver superato gli scritti, l'orale e quindi nella graduatoria finale?
E tutto ciò da dove si evince????
Grazie

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
02/02/2018 18:58:31
Dal bando, cara Madan, dal bando!
Rileggilo alla luce di questa rivelazione e vedrai la luce!
E non sentirti sciocca per non averlo notato, perché tutti noi non potevamo crederci o direttamente non c'è n'eravamo manco accorti!
È  stato il collega Ordoquestionorum che ci ha aperto gli occhi ripescando il parere del CDS  in merito e che invitava il governo a ripensarci.
Cosa che non hanno fatto,  da cui l'assurdo di cui sopra..
Diecimila potenziali candidati o più,  con ora riapertura bando, scritti subito, stop per controllo punti dei soli consegnanti,  e poi correzione...
Mesi inutili,  a questo punto, ma vabbe, vedremo...
Saluti passanti le tristi verità replicanti

Da: avvtriste 
Reputazione utente: +113
02/02/2018 19:04:45
Passante comunque un controllo preliminare sui requisiti di partecipazione devono farlo e sai quanto ci metteranno per verificare 10.000 domande?? Intanto avremo già fatto almeno un paio di scritti per corte dei conti..

Da: madan  02/02/2018 19:21:03
Caro Passante,  mi sento più che sciocca!!!
Quello che non riesco a capire ( illuminami sul punto) è se permane lo sbarramento della soglia minima di punti ( nei precedenti concorsi sentivo dire 25) quale condizione di accesso al concorso e mi vien da dire, in questo caso, di correzione.
Grazie

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
02/02/2018 19:21:29
A me lo dici, allegro avvocato?
Tristezza infinita!
Saluti passanti per le occasioni perse pieno di rimpianti. ..

Da: Domandona  02/02/2018 19:22:18
Ma sul numero delle domande presentate sino ad ora non si sa nulla?

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
02/02/2018 19:22:55
No, cara Madan, no, e non ci potevamo credere!
Da cui diecimila domande e scritti all'Olimpico. ..
Salti passanti i bandi folli commentanti. ..

Da: LED1 02/02/2018 20:11:26
stando cosi le cose conviene "puntare" sulla Corte (li al massimo ci saranno 400 - 500 candidati) specialmente se saranno 50 posti (come sembra)

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
02/02/2018 20:52:09
Caro Led, tu fai come vuoi, io voglio tentare come al solito di fallire entrambi!
Non è meglio attendere i bandi per capire meglio cosa arriverà prima e nelle more studiare quel che serve per tutti e due i concorsi, cioè Civile/Commerciale e Amministrativo?
Saluti passanti prematuri i conti per ora pensanti

Da: OrdoQuaestionum  02/02/2018 21:08:40
Una domanda a chi mi vorrà rispondere (Passante sobre todos). Ho un dubbio da quando ho letto di una polemica legata agli scritti di ordinaria. Ho letto che sarebbe vietato assegnare tracce in merito ad argomenti trattati precedentemente dai commissari nei loro scritti (libri, saggi, articoli, etc). Vi risulta che esista questo divieto? Ed eventualmente sarebbe applicabile anche al "nostro" concorso? Grazie in anticipo

[anche perché: se esistesse il divieto, perché affannarsi a leggere gli scritti dei commissari?]

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
02/02/2018 22:03:36
Caro Ordo, dalle 21,15 ad adesso ho cercato una norma che sapevo che esistesse, un divieto per i commissari di utilizzare per le tracce proprie pubblicazioni, ma forse ricordo male.
E comunque fessi noi che non ci siamo letti meglio la Sentenza 14 marzo 2016, n. 4967, relatore appunto De Marzio, nostro commissario, che essendo una sentenza in ogni caso non sarebbe rientrata nel fantomatico divieto...
Ed io doppio fesso che me l'ero letta e poi non l'ho ricordata!
Saluti passanti invano cercanti

Da: IoDicoNo 02/02/2018 22:07:32
Chi mi da un consiglio per la parte ediliza e urbanistica ? da dove la studiate? ho presente che serve la giurisprudenza, ma un minimo di quadro sistematico?

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
02/02/2018 22:16:01
Diritto Urbanistico di Paolo Stella Richter Giuffè 2016

https://www.ibs.it/diritto-urbanistico-manuale-breve-libro-paolo-stella-richter/e/9788814211690

L'ho letto per intero, ed anche se non ne rammento una sillaba ricordo perfettamente come mi piacque, essendo scritto benissimo.
Meglio, ora che mi ci fai pensare, che lo tiri fuori e ricominci almeno a guardare le figure...
Saluti passanti per la bella idea ricevuta ringrazianti

Da: OrdoQuaestionum  03/02/2018 08:39:40
Ne è uscito uno recentemente anche per la Cedam

Da: mirtillamalcontenta 03/02/2018 13:00:47
CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA, QUARTA SEZIONE - SENTENZA 20 dicembre 2017 - C 178/16 - con nota a cura di LUDOVICA COSTANZO
I principi di parità di trattamento e di proporzionalità devono essere interpretati nel senso che non ostano ad una normativa nazionale


Da: OrdoQuaestionum  03/02/2018 15:25:08
http://www.giappichelli.it/corsoreferendariotar/

...quelli della Giappichelli hanno le idee più chiare di quelle che circolano qua sopra :-)

Da: Fontedelpoggio 03/02/2018 22:54:03
Cavillate cavillate, qualcosa resterà! (ho letto velocemente questa sentenza parziale e mi sembra francamente frutto di una serie di masturbazioni mentali che il relatore ci poteva risparmiare!).

Musei, frenata sui manager stranieri
Il Consiglio di Stato ribalta le decisioni prese dal Tar del Lazio sui direttori
roma
Il Consiglio di Stato riapre la partita dei direttori dei musei autonomi. Dopo che una sentenza di luglio scorso della sesta sezione aveva dato ragione alla scelta del ministero dei Beni culturali di aprire la selezione anche ai candidati stranieri (sette dei quali sono stati nominati), la stessa sezione di Palazzo Spada ci ha ripensato e sulla questione ha deciso di investire l'Adunanza plenaria di Palazzo Spada.
L'inversione di rotta è stata determinata dall'esame di uno dei diversi ricorsi che nella primavera scorsa avevano portato il Tar Lazio a censurare il concorso per i direttori dei musei in diversi punti, compreso quello della selezione degli stranieri. Questa volta il collegio del Consiglio di Stato (presidente Maruotti e relatore Gambato Spisani; collegio differente da quello di luglio scorso) si è trovato ad esaminare la questione della nomina dell'austriaco Peter Assmann a direttore del Palazzo Ducale di Mantova, nomina censurata dal Tar Lazio.
Il ministero dei Beni culturali aveva appellato la decisione di primo grado con argomentazioni che sono state tutte accolte dalla nuova sentenza della sesta sezione (la n. 677/2018 depositata ieri). I giudici hanno, infatti, rigettato la tesi del'eccessivo potere discrezionale della commissione nell'attribuire i punteggi ai candidati, così come non ha retto al vaglio dell'appello quanto sostenuto dai ricorrenti (e accolto dal Tar) circa lo svolgimento delle prove di selezione a porte chiuse. Secondo il Consiglio di Stato, l'assenza nel verbale dei colloqui del riferimento alle "porte aperte" «non può essere intesa nel senso che le prove si sono svolge a "porte chiuse"». E questo perché, hanno aggiunto i giudici, «dalle modalità di redazione dei verbali nessun elemento può essere tratto per ravvisare l'illegittimità dello svolgimento dei colloqui».
Sulla questione, invece, della cittadinanza dei direttori, la quinta sezione si è profusa in una lunga e articolata disamina, che ha coinvolto la legislazione costituzionale, quella comunitaria e quella nazionale. In buona sostanza, si trattava di rispondere alla domanda: alla luce della normativa interna - la quale, adeguandosi a quella comunitaria - ha espressamente previsto l'ingresso negli incarichi pubblici anche di cittadini della Ue - si può assegnare il posto di direttore di museo anche a uno straniero, posto che tale incarico può configurarsi come di livello dirigenziale e che ruoli di questo tipo devono - secondo il nostro ordinamento - essere riservati agli italiani?
La sentenza di luglio aveva ritenuto che il divieto posto dalla nostra legge non fosse conforme alla normativa europea. La decisione di ieri, invece, la pensa diversamente e per prevenire contrasti giurisprudenziali ha rimesso la questione all'Adunanza plenaria.
Nel frattempo che ne sarà del direttore di Palazzo Ducale? Rimarrà al proprio posto, perché così aveva stabilito un'ordinanza cautelare di luglio, che aveva "congelato" la sentenza del Tar.
«Confido nella decisione finale della magistratura, ma non diamo una bella immagine nel mondo - ha commentato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini -. Trasmettiamo un senso di indeterminatezza su una riforma che ha funzionato e portato grandi risultati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Antonello Cherchi

Da: Fontedelpoggio 03/02/2018 22:58:00
Ok! Il prezzo è giusto!
La corrispondenza prova il credito
roma
La prova dell'obbligo di pagare il compenso allo studio di commercialisti per l'attività svolta da uno dei titolari in favore della società, può essere desunta, oltre che dal risultato conseguito, anche dall'ampia corrispondenza tra le parti.
Il professionista non è neppure vincolato alla parcella pattuita in prima battuta, salvo che questa sia il frutto di un pregresso accordo accettato dal cliente.
La Cassazione, con la sentenza 2575, smonta le eccezioni proposte dalla società ricorrente, per negare il debito reclamato dallo studio, in assenza di una prova degli incarichi conferiti. L'obbligazione riguardava l'assistenza prestata alla ricorrente per il subentro nelle quote di un'altra Spa.
La società contestava sia la possibilità di costituirsi in giudizio dello studio, sia la stessa esistenza di un rapporto dal quale originava un credito, considerato comunque eccessivo. La Cassazione si allinea alla Corte d'Appello che aveva accolto il ricorso dei commercialisti. Per dare il via libera a stare in giudizio il giudice deve solo verificare che esista un accordo in tal senso tra gli associati. La Corte di merito aveva inoltre accertato l'obbligo di pagare il compenso, fondando la sua convinzione non solo sul conseguimento del buon risultato ottenuto dalla ricorrente, ma anche sull'ampia corrispondenza intercorsa tra le parti, oltre che sugli accertamenti del Ctu.
Quanto al compenso la Suprema corte considera adeguato l'importo richiesto dallo studio associato. I giudici precisano che l'importo può variare rispetto alla prima richiesta, sulla quale possono avere influito, oltre alla valutazione dell'adeguatezza dell'opera svolta una serie di fattori che possono poi venire meno: dal rapporto amichevole con il cliente, alla sua situazione di difficoltà economica che può aver indotto il professionista a contenere la richiesta.
Di conseguenza se il professionista, dopo aver presentato al proprio cliente una parcella "tarata" sui minimi tabellari, richiede un maggior importo per le stesse attività, la valutazione, discrezionale, della sua congruità spetta al giudice di merito, fatta salva l'ipotesi in cui la prima richiesta sia vincolata da un'espressa accettazione del cliente. Nello specifico vista il buon risultato ottenuto e l'impegno prestato per il giudice il "prezzo" è giusto.
©
Patrizia Maciocchi

Da: Fontedelpoggio 03/02/2018 23:02:54
Bonus prima casa se il vecchio immobile è inidoneo
Chi è proprietario di una casa "inidonea" ad uso abitativo, sia in senso oggettivo (ad esempio: inabitabile per ragioni igieniche) sia in senso soggettivo (ad esempio: di dimensioni troppo ridotte per il nucleo familiare) può comprare un'altra abitazione con l'agevolazione "prima casa", senza dover vendere la casa "preposseduta". Lo ha deciso la Cassazione nella sentenza n. 2565 del 2 febbraio 2018.
La legge sull'agevolazione "prima casa" (la nota II-bis all'articolo 1, Tariffa parte prima allegata al Dpr 131/1986) impedisce l'agevolazione:
a) per chi ha già la proprietà di un'abitazione nel medesimo Comune;
b) per chi ha già, in tutto il territorio nazionale, la proprietà di un'altra casa acquistata con l'agevolazione "prima casa" (a meno che la si venda entro un anno dal nuovo acquisto).
Quanto alle caratteristiche oggettive dell'abitazione per il cui acquisto si può domandare l'agevolazione "prima casa", la legge altro non dice se non che si deve trattare di una abitazione accatastata in una categoria diversa dalle categorie A/1 (abitazioni di lusso), A/8 (ville) e A/9 (castelli).
La legge attualmente non fa alcun riferimento alla "idoneità" abitativa dell'unità immobiliare di cui il contribuente sia già proprietario. In passato, invece, la legge, per un certo periodo (dal 24 gennaio 1993 al 31 dicembre 1995: Dl 16/1993 e Dl 155/1993), consentì l'agevolazione a chi dimostrasse di essere proprietario di una abitazione "non idonea". Ebbene, il fatto che la legislazione successiva più non abbia menzionato (e anche la normativa attualmente vigente non lo menziona) questo requisito dell'idoneità dell'abitazione preposseduta, come deve essere interpretato?
Secondo la Cassazione, anche se la legislazione odierna non allude più espressamente a questa caratteristica di idoneità, è ovvio che essa debba essere tenuta in considerazione: «il concetto di abitazione presuppone implicitamente il requisito della sua "idoneità" a finalità abitative, con la conseguenza che, se la casa "preposseduta" (ovunque ubicata e anche se acquistata con l'applicazione dell'agevolazione "prima casa") non è "idonea", la sua presenza non impedirebbe l'ottenimento (o la reiterazione) dell'agevolazione "prima casa" in occasione di un nuovo acquisto».
Posta questa base di partenza, si tratta poi di capire se l'inidoneità dell'abitazione preposseduta sia un concetto da correlare a una situazione oggettiva del fabbricato (come, ad esempio, potrebbe essere il caso di una abitazione lesionata da un terremoto) oppure anche a una situazione soggettiva del contribuente: si pensi a colui che abbia comprato un monolocale come single e poi si sia coniugato e abbia avuto figli.
Su questo tema la Cassazione ha avuto decisioni ondivaghe, dando rilievo talora alla inidoneità oggettiva e talaltra alla inidoneità soggettiva (si veda la scheda).
Con la sentenza 2525/2018, invece, si stabilisce che, la valutazione della inidoneità della abitazione preposseduta può derivare sia da una osservazione dell'oggettivo stato del fabbricato sia dalla situazione soggettiva del contribuente; e che pertanto il beneficio fiscale si rende applicabile «anche all'ipotesi di disponibilità di un alloggio che non sia concretamente idoneo, per dimensioni e caratteristiche complessive, a soddisfare le esigenze abitative dell'interessato».
©
Angelo Busani

Da: OrdoQuaestionum  04/02/2018 07:21:02
...l'aspetto simpatico dell'annuncio G. è che si parla di "spostamento ad ottobre ... delle prove scritte", concetto che presuppone una già avvenuta fissazione. Cosa di cui naturalmente non c'è traccia scritta da nessuna parte, dato che le date sono attese (ora forse non più) nella GU del 6 aprile...

Da: avvtriste 
Reputazione utente: +113
04/02/2018 07:23:10
Giappichelli mi sembra un po' troppo ottimista sulle date degli scritti..

Da: LED1 04/02/2018 09:21:04
ottimisti? perche?
febbrario riapertura dei termini, marzo - aprile presentazione domanda , GU. giugno x diario prove scritte, ottobre ( ma anche settembre a questo punto!) date scritti, dato che i titoli verranno valutati in seguito. Pertanto ....

Da: LED1 04/02/2018 09:21:06
ottimisti? perche?
febbrario riapertura dei termini, marzo - aprile presentazione domanda , GU. giugno x diario prove scritte, ottobre ( ma anche settembre a questo punto!) date scritti, dato che i titoli verranno valutati in seguito. Pertanto ....

Da: avvtriste  
Reputazione utente: +113
04/02/2018 09:24:28
È vero che non devono valutare i titoli ma i requisiti di accesso al concorso si e visto che le domande saranno nell'ordine di 6-7 mila ottobre per me è una pia illusione staremo a vedere..

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
04/02/2018 09:29:24
Grazie come sempre Poggio per gli interessanti articoli e grazie Ordo per la segnalazione Giappichelli!
Caro avv. A-lieto, penso invece che non ci sia ottimismo eccessivo nei consiglieri Lopolato e Ferrari, ma conoscenza dei fatti. Dalla Gazzetta del 6 aprile sarebbero usciti le date di luglio per gli scritti,  da quella del 6 giugno uscirà ottobre, due mesetti dopo.
Il pessimismo è per i tempi successivi, vista la follia di controllare i punti per i titoli di tutti i 4, 5.000 consegnanti anziché solo quelli dei cento ammessi...
Spero sempre che il bando sia preceduto da una revisione della procedura, ma so di sperare disperatamente...
Vorrà dire che ci saranno tempi biblici e solo alla soglia dei 61 anni, nel 2021, cambierò lavoro...
(Ah ah ah... bella battuta la mia, eh? In realtà vincerò molto prima!) (Risate omeriche...)
Saluti passanti la pensione ormai solo aspettanti

Da: OrdoQuaestionum  04/02/2018 10:53:23
A proposito del cons. Lopilato, una condivisibile pronuncia su una questione rilevante - https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/wcm/idc/groups/public/documents/document/mday/njc2/~edisp/6rrrybgtyvs7dabc5smnsyvzuq.html

Da: quattrocodici  04/02/2018 11:48:13
Caro Fonte,
non conosco la normativa Franceschini. Suppongo sia settoriale. E cioè riguardi un settore specifico, che, a livello internazionale, è caratterizzato da estrema elasticità. La scelta del direttore di un museo prestigioso, nei Paesi più moderni, in genere prescinde dalla nazionalità, per diverse ragioni: si ha interesse a scegliere persone con mentalità cosmopolita, esperienza in diverse realtà museali, idee innovative, competitive sul piano dei risultati ottenuti.
Non so cosa possa comportare aprire un varco all'ingresso di manager stranieri...in generale...
Ma la mia opinione, non giuridica, ma assolutamente personale,  è che nel settore culturale non dovrebbero esserci restrizioni di nazionalità, proprio per la tendenziale universalità dell'oggetto d'arte e per la necessità di stare al passo con i tempi.
Esempio: non mi interessa che James Bradburne sia un inglese di origine canadese e mi potrebbero anche affascinare i suoi panciotti (uno diverso dall'altro per 365 giorni in un anno), ma mi interessa molto di più che abbia ospitato la danza a Brera, oltre che la presentazione di eventi mondani organizzati da riviste femminili. Ha organizzato giornate tematiche, in cui i quadri erano spiegati da illustri letterati. Ha valorizzato le didascalie dei quadri, ideate da scrittori noti e apprezzati. Ha aperto ai giovani (con biglietti mirati da 2 e 3 euro).
Gli intellettuali di questo Paese dovrebbero, gratis, scegliere un'opera di un museo nazionale e commentarla per gli studenti. Questo sarebbe un segno di vivido e disinteressato amore per la nostra cultura. Qualcuno lanci la proposta...
Dovrebbero, di conseguenza,  essere realizzati video ed opere multimediali.
Vi immaginate? Uno sfiora un segno su un quadrante, in un qualsiasi museo del nostro Paese,  e gli compare l'ologramma dello scrittore preferito,  che gli spiega un'opera nelle cuffiette... Se la cosa avvenisse in lingue diverse sarebbe ancora più emozionante...
Sarebbe bellissimo... oltre che divertente:). 
Credo che non abbiano scelto Bradburne per la bizzarra e simpatica predilezione per i panciotti. Ma per doti che prescindono dagli stessi e, in genere, dal luogo in cui si ha l'avventura di nascere.  Inoltre, parla un italiano impeccabile: segno evidente di sincero amore per la nostra cultura.
L'arte non ha confini, come la musica...
Mi sbaglio... o Vanvitelli era di origine olandese?

Da: quattrocodici  04/02/2018 11:49:40
Grazie, Fonte.

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1057, 1058, 1059, 1060, 1061, 1062, 1063, 1064, 1065, 1066, 1067, ..., 1508, 1509, 1510, 1511, 1512, 1513 - Successiva >>


Torna al forum