>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Preparazione al concorso referendario TAR
45363 messaggi, letto 2648625 volte
 Discussione chiusa, non è possibile inserire altri messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1052, 1053, 1054, 1055, 1056, 1057, 1058, 1059, 1060, 1061, 1062, ..., 1508, 1509, 1510, 1511, 1512, 1513 - Successiva >>

Da: pippobaldo  23/01/2018 23:44:33
Qualcuno ha novità in merito alla riapertura dei termini?

Da: mirtillamalcontenta 24/01/2018 00:56:20
sto guardando Bellomo a porta a porta....
sino ad oggi ho sempre evitato di fare commenti sulla vicenda....ma francamente, dopo averlo ascoltato posso dire che QUESTO STA FUORI DI TESTA ROBA DA MATTI!!!! e mi meraviglia come in una trasmissione su una rete  nazionale gli fanno giustificare il tutto e gli fanno fare questi discorsi....

Da: ilpulcinopio  
Reputazione utente: +49
24/01/2018 01:16:04
Mirtilla per fare ascolti 😁

Da: mirtillamalcontenta 24/01/2018 01:26:52
ma lo hai sentito? il suo è un esperimento scientifico!!! anche le pubblicazioni di lettera intima su la rivista!!!!1

Da: ilpulcinopio  
Reputazione utente: +49
24/01/2018 06:04:31
No me lo sono risparmiato ma si è capito che ha un concetto molto personale di scienza😁🤣

Da: panormita 24/01/2018 07:58:48
Per i codici, ho adottato la medesima soluzione di incasinatissima, più uno di diritto europeo.

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: Incasinatissima 24/01/2018 08:04:20
@ordo
Non è nell'ordine del giorno perché avevano già deliberato nella seduta precedente, quindi il cpga non si pronuncerà ulteriormente in proposito

@mirtilla
Avrei voluto vedere l'intervista, ma ho visto parlare di maio e mi sono addormentata...

Da: Fontedelpoggio 24/01/2018 08:12:42
Un bell'editoriale di Giulio Vigevani, docente alla Bicocca, ci ricorda perchè è giusto mantenere la parola razza nella nostra Carta costituzionale.
La «parola maledetta» nella Costituzione
Un candidato alla presidenza della Regione Lombardia ha disvelato i propri timori per i rischi che correrebbe la «razza bianca». Nel corso di un'intervista ha detto che «dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società devono essere cancellate». Ne ha poi giustificato l'utilizzo con il fatto che anche la Costituzione contiene la parola "razza". Dunque, secondo questa lettura, la menzione nella Carta fondamentale consentirebbe l'uso di tale termine nel dibattito pubblico, per distribuire diversamente l'esercizio dei diritti fra le varie razze, privilegiando quella bianca.
L'art. 3, comma 1, della Costituzione - vale la pena riscriverlo - afferma che «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di s***o, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». La nostra, come ha felicemente sintetizzato Marilisa D'Amico, è una «Repubblica fondata sull'uguaglianza», che vieta esplicitamente tutte le discriminazioni più odiose che la storia ha conosciuto.
Tra i vari parametri citati ce n'è uno che, sin dalla nascita della Costituzione, fa discutere più di altri. Sesso, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, sono tutti modi di distinguere insiemi di persone, con contorni più o meno precisi, ma sulla cui esistenza, almeno come concetti, nessuno avrebbe da ridire. Quella della razza, invece, è nozione sulla cui praticabilità scientifica molto si discute. Lo ha accennato Guido Barbujani sulla Domenica del Sole di qualche giorno fa: la comunità degli studiosi è ormai concorde nel ritenere che «la nostra specie è straordinariamente omogenea», sicché di razze sembra davvero non potersi parlare.
È opportuno, dunque, mantenere nel testo fondamentale un riferimento a un concetto tanto controverso?
Si tratta di un interrogativo serio e antico: già in Costituente l'Unione delle Comunità israelitiche italiane aveva avanzato la «sommessa richiesta di sostituire (nell'art. 3) la parola "stirpe" a quella di "razza", lasciando quest'ultima ai cani e ai cavalli». E già allora vi era chi, come il deputato liberale Lucifero, riteneva il termine "stirpe" più consono.
Le risposte furono altrettanto meditate: così Togliatti considerava opportuno utilizzare la parola razza «per dimostrare che si vuole ripudiare quella politica razziale che il fascismo aveva instaurato», Ruini comprendeva «che vi sia chi desideri liberarsi da questa parola maledetta, da questo razzismo che sembra una postuma persecuzione verbale; ma è proprio per reagire a quanto è avvenuto nei regimi nazifascisti, per negare nettamente ogni diseguaglianza che si leghi in qualche modo alla razza ed alle funeste teoriche fabbricate al riguardo, è per questo che - anche con significato di contingenza storica -vogliamo affermare la parità umana e civile delle razze». Ancor più esplicitamente, il comunista Laconi osservava che «per il fatto che questo richiamo alla razza costituisce un richiamo ad un fatto storico realmente avvenuto e che noi vogliamo condannare, oggi in Italia, riteniamo che la parola "razza" debba essere mantenuta».
In altri termini, è la grande Storia che entra nella Costituzione e con essa «la condanna del regime nefasto che si caratterizzò nella sua attività criminosa, anche più barbaramente che in qualsiasi altro modo, con la persecuzione razziale» (così il socialista Targetti).
E se è vero che la cultura scientifica della classe dirigente dell'epoca della Costituente ammetteva che il termine "razza" potesse essere applicato alla specie umana, resta che la Costituzione non è un trattato scientifico che può essere usato per comprovare l'esistenza di razze tra gli uomini. È un documento storico che, ripudiando guerra, fascismo e razzismo, segna una rottura, si spera definitiva, con quel passato.
Per questo è scorretto usare le parole della Costituzione per giustificare un discorso che distingua in base appunto alla razza. Di più, è forse un bene che continui a essere incisa sulla Carta proprio questa «parola maledetta», probabilmente priva di alcun valore scientifico, ma che più di altre richiama, per contrasto, le radici più profonde della Repubblica.
©
Carlo Melzi d'Eril
Giulio Enea Vigevani

Da: Fontedelpoggio 24/01/2018 08:16:53
Valida la cartella senza firma
La mancata sottoscrizione del ruolo o della cartella esattoriale da parte del funzionario competente non determina la nullità dell'atto, posto che la apposizione della firma è essenziale solo quando la legge lo prevede espressamente.
È questo il principio statuito dalla Corte di cassazione, con la sentenza n. 1545 depositata il 22 gennaio, ribaltando quanto finora stabilito dalla giurisprudenza di merito maggioritaria.
La pronuncia trae origine da cinque cartelle relative alla riscossione di tributi iscritti a ruolo, notificate a una Srl, che le impugnava dinanzi alla Ctp eccependone, in via preliminare, la nullità per omessa sottoscrizione.
Mentre il giudice di primo grado respingeva il ricorso, la Ctr Campania accoglieva l'appello della società e annullava le cinque cartelle per "difetto di prova della sottoscrizione del ruolo" da parte dell'amministrazione finanziaria.
Avverso la statuizione dei giudici di appello, l'agenzia delle Entrate ricorreva per cassazione, eccependo peraltro, la violazione e falsa applicazione dell'articolo 12 del Dpr 602/1973, rubricato "formazione e contenuto dei ruoli" e l'illegittimo ribaltamento dell'onere probatorio in ordine alla sottoscrizione del ruolo.
Nell'accogliere la doglianza dell'agenzia delle Entrate, i giudici della Corte suprema hanno innanzitutto statuito che, in assenza di una normativa specifica, la cartella di pagamento (così come pure il ruolo) non può essere annullata solo perché priva di sottoscrizione, dovendo le ragioni che portano alla nullità di specifici atti essere espressamente previste dalla legge.
Ad avviso della Corte suprema, infatti, fatta eccezione per alcuni atti fiscali, quali ad esempio l'avviso di accertamento in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, che è nullo ai sensi dell'articolo 42 del Dpr 600/73 e dell'articolo 56 del Dpr 633/72 se non reca la sottoscrizione del capo dell'ufficio o di altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato, per tutti gli altri atti amministrativi vige il principio che «l'atto amministrativo non è invalido solo perché privo di sottoscrizione, in quanto la riferibilità dell'atto all'organo amministrativo titolare del potere nel cui esercizio esso è adottato può essere desunta anche dal contesto dell'atto stesso».
Pertanto, l'omessa sottoscrizione del ruolo da parte del capo dell'ufficio non incide, in alcun modo, sulla validità dell'iscrizione a ruolo del tributo, poiché si tratta di atto interno e privo di autonomo rilievo esterno, trasfuso nella cartella da notificare al contribuente.
Inoltre, essendo un atto amministrativo, la cartella esattoriale e il ruolo in essa riportato sono assistiti da una presunzione di legittimità che spetta al contribuente (e non all'Amministrazione finanziaria) superare mediante prova contraria.
Pertanto, i giudici di legittimità hanno cassato la sentenza emessa dalla Ctr Campania, non essendosi attenuta ai predetti principi, con rinvio alla stessa in diversa composizione, per rivalutare la vicenda processuale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rosanna Acierno

Da: triste 24/01/2018 08:17:55
Mirtilla hai ragione . Eppure pensa che l'altra settimana proprio la tipa della Corte dei conti  che dirigeva tutto m'ha detto che si poteva fare ! VI RENDETE POI CONTO CHE ANCORA NON MI HANNO CONCESSO L' ACCESSO AGLI SCRITTI. Che vergogna, non è solo Bellomo il problema!!!

Da: OrdoQuaestionum  24/01/2018 08:25:45
Grazie, non l'avevo trovato, avevo letto solo di un ampliamento dei posti del concorso già bandito, ma non di una riapertura dei termini.

Invece ho letto che decidono le sedi per i nuovi entrati! :) hai scelto l'ambita meta? :)

Da: Conor 24/01/2018 09:23:10
Eccolo qua:
http://www.raiplay.it/video/2018/01/Porta-a-Porta-4b9042ec-b0cf-4981-bee6-ee2a5687dea1.html


Da: Domandona  24/01/2018 09:33:02
In effetti nell'odg del 12.1.2018 si parla solo di ampliamento posti e non di riapertura dei termini, forse il verbale sarà più esaustivo... Mah, staremo a vedere.

Da: Andnowtheverybeautifultruth 24/01/2018 09:40:04
Sulla questione "razza" ritengo che il termine non debba essere demonizzato. Purtroppo se n'è fatto un uso clamorosamente sbagliato nel passato al pari di altre parole e concetti. Non per questo, però, si può negare dignità ed esistenza ad un termine che consente d'individuare alcune delle differenze importanti che esistono tra gli uomini e che costituiscono il presupposto stesso del principio di uguaglianza, ossia di quel principio che ci vuole non tutti uguali ma che ci invita a rispettare le diversità esistenti e non considerarle motivo di pregiudizio o divisione, bensì di ricchezza e forza sociale.
Che i centometristi di fama mondiale siano quasi tutti neri ed i nuotatori di fama mondiale siano quasi tutti bianchi è un dato di fatto inconfutabile che si basa su caratterestiche fisiche differenti, ossia sulla differente quantità di massa magra e grassa presente nei neri e nei bianchi. Ciò, tuttavia, non può e non deve pregiudicare ad un bianco di vincere i duecento metri alle olimpiadi (Mennea docet) e ad un nero di vincere i cento metri in vasca (Anthony Conrad Nesty docet).
Questo esempio dimostra come sia sano un ordinamento che, nel pieno riconoscimento delle diversità, consenta a tutti di potersi esprimere e, se del caso, superare i propri limiti riuscendo infine a dare dimostrazione della bontà proprio del principio di uguaglianza. 
Concordo, pertanto, con quanto scritto dal professore della Bicocca e con quanto dissero i padri costituenti citati nell'articolo: non temiamo la parola "razza" ma l'uso errato che della stessa se n'è fatto e se ne può fare.

Da: mirtillamalcontenta 24/01/2018 10:33:27
incasinatissima,
se vuoi  puoi rivedere la agghiacciante intervista  su rai play nella sezione guida tv replay.

Da: Andnowtheverybeautifultruth 24/01/2018 11:29:24
Appena vista. Confermo agghiacciante, ai confini con il ridicolo.

Da: Conor 24/01/2018 12:00:06
Sono l'unico ad avere la triste sensazione che farà davvero ricorso alla CEDU e che magari la spunterà?

Da: Andnowtheverybeautifultruth 24/01/2018 12:09:12
La spunta, la spunta. Ma lo bloccano col g.o. sul penale..

Da: mirtillamalcontenta 24/01/2018 12:42:08
non sarei così sicura...alla C.E.D.U. debbono tener conto anche dei diritti lesi delle allieve e fare un giudizio di prevalenza... se la sanzione disciplinare serve a tutelare diritti inviolabili delle donne lesi ...alla Cedu hanno più riguardo alla giustizia sostanziale e non solo a quella formale... e poi basta far sentire ai giudici della Corte  questa intervista...

Da: DITIPA 24/01/2018 12:57:25
sul rinvio / riapertura termini concorso:
penso possa avere un qualche significato che è stata appena inviata ai corsisti (iscritti) ad un noto corso che prevede anche la redazione sentenza separatamente dal resto della preparazione...., che le lezioni sono praticamente rimandate di un mese, dovevano iniziare il 5 febbraio mentre iniziano ai primi di marzo.

Da: Maxtmax  24/01/2018 13:51:39
Che corso?

Da: DITIPA 24/01/2018 15:35:24
jus for you

Da: Maxtmax  24/01/2018 18:31:20
👏👏👏

Da: quattrocodici 24/01/2018 19:12:25
Credo che si debbano contestualizzare le norme. La parola "razza" può suscitare disagio, specie se ci si sofferma sul fatto che ricorrono gli ottant'anni dall'emanazione delle leggi razziali, che ci indignano profondamente.  Ma la Costituzione, paradossalmente, neutralizza la parola "razza" con la frase che la precede: "senza distinzione"...: senza distinzione di razza, ...come a dire, le differenziazioni somatiche o "sociali" tra individui o tra popoli  (somalo piuttosto che australiano, ad esempio) non possono costituire un pretesto per "dimenticare" che tutti apparteniamo al genere umano e dobbiamo godere allo stesso modo dei diritti fondamentali, come tali irrinunciabili.
La parola "razza" entra nella Costituzione, proprio perché evocativa dell'utilizzo avvilente che ne era stato fatto fino a pochi anni prima, sotto i regimi totalitari, un utilizzo ancora vivido nella memoria dei Costituenti, dei cittadini, del popolo ebreo, ma bisogna enfatizzare la frase: "senza distinzione" per capire che forse la parola "scomoda" è stata usata di proposito.
La Costituzione ci ha detto, in breve, che esiste solo il genere umano, e ci ha detto che esiste il diritto all'uguaglianza pur nella obiettiva diversità di ogni individuo.
La parola razza, sostanzialmente, nella sua declinazione semantica spregiativa, appartiene al passato, perché la frase "senza distinzione" l'ha messa nell'angolo per sempre, ne ha sancito ben più che la ridondanza classificatoria, ne ha rimarcato silenziosamente l'uso strumentale e antiumano che ne era stato fatto sotto il nazifascismo. Ma l'operazione dei Costituenti è ben più sottile. E' come se ci dicessero, tra le righe: "Non dimenticate che la parola razza è stata usata e come è stata usata! Non dimenticatelo mai!".
Le parole esistono, ma non si leggono da sole. Spesso il contesto serve a lumeggiarle...o a metterle in ombra...
Le parole della Costituzione sono semplici, ma icastiche, e sono davvero pietre...miliari. Soprattutto, non sono casuali.
La parola razza, quindi, si può anche cancellare dalla Costituzione, ma se la cancelli, dovresti riscrivere la norma, che non avrebbe più la stessa forza evocativa e persino "distruttiva". Quel "senza distinzione di razza" ha un valore storico e persino "sentimentale" enorme.
Compiere questo sforzo interpretativo (quasi da linguisti, non solo da giuristi) è necessario per riflettere sul fatto che  dovremmo interrogarci sulle parole che ci fanno paura e suscitano sgomento, per imparare a leggerle nel contesto, per restituire loro il giusto senso.
Se si parla di cavalli, la parola razza ha un senso. Se vuoi fare un complimento a uno puoi dire: "Sei un cavallo di razza!". In questo contesto, razza assume una connotazione persino positiva. E' il contesto che connota diversamente la parola, perché la metafora "che suona apprezzamento" la nobilita.
La parola "razza" nella Costituzione ha una valenza storica. Basterebbe cancellarla dalla Costituzione per cancellare gli orrori del nazifascismo?
Personalmente, spero che non venga più utilizzata con riferimento agli esseri umani.
Leopardi forse direbbe che è un termine, non una parola, nel senso in cui lui intendeva la distinzione.
Però, in alcuni contesti, "razza" ha ancora un valore evocativo forte ed esprime indignazione, persino giusta indignazione. Si pensi all'opera Rigoletto, quando nell'atto secondo, egli esclama: Cortigiani, vil razza dannata!
In questo contesto, razza è stretto tra gli aggettivi "vil" e "dannata", che ne amplificano il valore spregiativo! E tutti sentono che è giusto che Rigoletto pensi così, perché in quel momento è un padre che sfoga il suo dolore per la figlia perduta! Rigoletto non è solo disperato, è indignato e quei tre colpi martellanti: vil-razza-dannnata producono in chi lo ascolta un effetto enorme.

Da: Flyjet  24/01/2018 20:11:33
Come Al Calone. ..Lo fermerà il fisco. Peccato che siamo in Italia e non negli USA (minimo 10 anni per chi evade le tasse!)

Da: Flyjet  24/01/2018 20:11:49
Come Al Calone. ..Lo fermerà il fisco. Peccato che siamo in Italia e non negli USA (minimo 10 anni per chi evade le tasse!)

Da: Flyjet  24/01/2018 20:12:45
Al Capone

Da: vidivi 25/01/2018 10:03:39
salve a tutti e scusate la domanda che sarà sciocca, ma alla fine di quest'anno maturo i 5 anni di PA per l'accesso al concorso e volevo capire quante persone (ovviamente a grandi linee) si iscrivono a questo concorso e se, secondo voi, il nuovo sistema di titoli cambierà le cose (cioè se la platea media dei candidati ha un punteggio alto di titoli).
grazie

Da: Maxtmax  25/01/2018 10:23:17
Purtroppo mi esclusero al precedente per sta storia! "

Da: vidivi 25/01/2018 10:30:52
cioè maxtmax?

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1052, 1053, 1054, 1055, 1056, 1057, 1058, 1059, 1060, 1061, 1062, ..., 1508, 1509, 1510, 1511, 1512, 1513 - Successiva >>


Torna al forum