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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: anti-antares x tutti 22/12/2017 22:43:28
Occorre fondare un sindacato nostro...Totalmente nostro...Pronto a tutto per tutelare TUTTO il personale...Con le divisioni non andiamo da nessuna parte...Ci schiacceranno peggio di quanto gia' fatto...Un sindacato con pochi obiettivi...ma determinanti e non negoziabili...E che non lasci nessuno indietro...L'esperienza da seguire sarebbe quella dei primi movimenti spontanei delle guardie di Ps per ottenere lo scioglimento del Corpo Guardie Ps e la nascita della Polizia di Stato ( all'epoca, le guardie di Ps avevano pochissimi diritti ed erano pagate un cazzo )...All'inizio, I governi dell'epoca ne arrestarono molti ( anche con I Cc )...Ma poi vinsero loro...Noi dobbiamo lottare per uscire dal p.i. Privatizzato e per far chiudere le agenzie...C'e' gia' dirpubblica...Certamente...Ma vuoi per un motivo, vuoi per un altro, non e' ben vista...Usb, dal canto suo, non e' a favore del regime pubblicistico...E vorrebbe omologare tutto...In ogni caso, punti cruciali dovrebbero esser il contrasti alla Ue e all'euro...E la difesa dei diritti umani fondamentali ( sempre piu' calpestati...) e dei Principi Supremi della Costituzione.

Da: Capra capreeee 22/12/2017 23:05:30
A rega public è un troll ma Ancor non lo avete capito. Finge di avere un ruolo ma in realtà fa la caricatura di sti 4 buffoni che si fingono manager. Enzo Ferrari non li avrebbe presi nemmeno per lubrificare i bulloni... E daje!!

Da: anti-antares x caprun 22/12/2017 23:11:07
Lo avevo capito, caprun.Ma fra le cazzate, purtroppo, mette un po' di cruda realta'...

Da: Capra capreeee 22/12/2017 23:13:35
Si il collega fa sarcasmo e con una caricatura descrive il monopensiero dei vertici.

Da: lambada  -banned!-22/12/2017 23:16:33

- Messaggio eliminato -

Da: anti-antares x caprun 22/12/2017 23:25:07
Purtroppo, in alcuni casi cio' che sembra una caricatura e' la reale situazione/condizione...( in ae si e' andati molto oltre Fantozzi...).

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Da: Capra capreeee   X serva 22/12/2017 23:36:24
Una bella definizione, Tecnicamente perfetta ed esposta in chiave romantica, del debito pubblico che potrà servirti per il tuo pamphlet.

Il debito pubblico altro non è che l'opportunità offerta a risparmiatori privi di mentalità speculativa di trasferire valore nel tempo preservandolo dall'inflazione.

P. S. Per i coglionazzi che so convinti che la lotta all evasione serva per sanare il debito alzo amorevolmente la mano e vi mando a cagare!!

Da: E'' vero 22/12/2017 23:47:55
Tanti sono troie ...

Da: Io so io e voi non siete un cazzo 23/12/2017 00:00:54
X capra : non me ne volere , ma la tua definizione del debito pubblico sembra una supercazzola 😂

Da: Milano Finanza23/12/2017 00:32:30
Comma 49-bis-49-quater
(Disposizioni per il funzionamento delle Agenzie fiscali)

L'integrazione approvata dalla Camera dei Deputati con un emendamento di iniziativa parlamentare, introduce i commi da 49-bis a 49-quater che dettano disposizioni per garantire il funzionamento delle Agenzie fiscali prevedendo l'istituzione di nuove posizioni organizzative di livello non dirigenziale e una nuova procedura concorsuale pubblica per l'accesso alla qualifica dirigenziale.

In particolare, il comma 49-bis attribuisce alla Agenzia delle entrate e alla Agenzia delle dogane e dei monopoli la facoltà, mediante i propri regolamenti di organizzazione, di:

- istituire nuove posizioni organizzative per lo svolgimento di incarichi di alta responsabilità, professionalità o elevata specializzazione, compresa la responsabilità di uffici di livello non dirigenziale, nei limiti di spesa conseguente alla riduzione di posizioni dirigenziali;

- disciplinare il conferimento delle posizioni a funzionari con almeno 5 anni di esperienza nella terza area tramite selezione interna;

- attribuire determinati poteri ai titolari delle posizioni, tra cui l'adozione di atti e provvedimenti, inclusi quelli di spesa, purché rientranti nella competenza dei propri uffici non dirigenziali, nonché la responsabilità dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati;

- graduare i livelli di responsabilità delle posizioni, e i relativi emolumenti (retribuzione di posizione e di risultato).

Inoltre, la disposizione autorizza i regolamenti di organizzazione a disciplinare l'accesso alla qualifica dirigenziale dei rispettivi ruoli mediante concorso per titoli ed esami. Si prevede a tale riguardo l'esonero dalla prova preselettiva dei candidati che siano:

- dipendenti dell'Agenzia delle entrate o dell'Agenzia delle dogane, che abbiano svolto da almeno due anni dalla data del bando funzioni dirigenziali ovvero incarichi di responsabilità relativi alle posizioni organizzative di cui sopra, ovvero incarichi relativi alle posizioni organizzative di livello non dirigenziale previste dall'art. 23-quinquies, co. 1, lett. a), numero 2), D.L. 95/2012;

- personale assunto tramite concorso e in servizio presso le due agenzie con almeno dieci anni anzianità nella terza area, senza demerito.

È in parte dettata la disciplina della procedura concorsuale, in base alla quale:

- le commissioni di valutazione sono composte da magistrati, professori universitari di prima fascia, dirigenti di prima fascia dell'Agenzia che bandisce (anche in quiescenza da non oltre due anni), nonché da persone di comprovata esperienza nella selezione di professionalità;

- è stabilita una riserva fino al 50 per cento dei posti messi a concorso in favore del personale assunto mediante pubblico concorso e in servizio presso una delle due agenzie, con almeno dieci anni di anzianità nella terza area, senza demerito.

Il comma 49-ter modifica, in primo luogo, l'art. 23-quater del D.L. 95/2012, autorizzando sia l'Agenzia delle entrate che l'Agenzia delle dogane e dei monopoli a istituire da uno fino a un massimo di tre posti da vicedirettore (in luogo dei due posti, previsti dalla vigente normativa). Al contempo la modifica elimina per l'Agenzia delle dogane la destinazione dei vicedirettori ai compiti di indirizzo e coordinamento delle funzioni riconducibili all'area di attività dell'Amministrazione dei Monopoli di Stato. In secondo luogo, la medesima disposizione sopprime il secondo periodo dell'art. 23-quinquies, co. 1, lett. a), numero 2), D.L. 95/2012, che autorizzava l'istituzione di posizioni organizzative di livello non dirigenziale in conseguenza della riduzione dell'organico dirigenziale previsto nell'ambito della spending review.

Il comma 49-quater proroga dal 30 giugno 2018 al 31 dicembre 2018 il termine entro il quale le Agenzie fiscali possono concludere nuovi concorsi per dirigenti, previsti dall'articolo 4-bis del D.L. 78/2015 (conv. L. 125/2015).

Tale ultima disposizione ha stabilito che, al fine di coprire le vacanze nell'organico dei dirigenti, le agenzie fiscali possono annullare le procedure concorsuali per dirigente bandite, ma non ancora concluse, ed indire, per un corrispondente numero di posti, nuovi concorsi pubblici, per soli esami, da concludere un termine più volte prorogato, da ultimo al 30 giugno 2018.

Infine, viene altresì prorogato al 31 dicembre 2018 (superando la precedente data del 30 giugno 2018) il termine di scadenza delle deleghe di funzioni dirigenziali attribuibili ai funzionari delle Agenzie fiscali con specifiche qualifiche ed anni di esperienza, per garantire la continuità operativa degli uffici nelle more dell'espletamento delle relative procedure concorsuali (articolo 4-bis, comma 2 del D.L. 78/2015).

Il dispositivo è al momento sprovvisto di RT.

Al riguardo, sul comma 49-bis, trattasi di dispositivo che rivede organizzazione e funzionamento inerenti al conferimento di posizioni organizzative destinate al personale delle qualifiche apicali delle Agenzie fiscali. Il riordino andrebbe accompagnato da una RT recante l'illustrazione dei dati e parametri idonei a comprovare che il riordino avvenga senza maggiori oneri per la finanza pubblica.

Parimenti, quanto al comma 49-ter, andrebbe richiesta una RT recante l'illustrazione dei dati e parametri che siano idonei a comprovare la neutralità della istituzione delle figure dei vice direttori generali nella Agenzia delle entrate ed in quella delle Dogane, in aggiunta ad elementi di riscontro circa l'onerosità della soppressione della norma che vietava dal 2013 l'istituzione delle posizioni organizzative nell'ambito delle agenzie fiscali.

Sul comma 49-quater, andrebbe confermato che la riconosciuta possibilità di concludere e /o indire concorsi per posizioni dirigenziali da parte delle Agenzie fiscali nel 2018 possa avvenire a valere delle sole risorse assicurate dalle facoltà assunzionali già previste dalla legislazione vigente.

Da: Milano Finanza23/12/2017 00:35:45
"Il dispositivo è al momento sprovvisto di RT"

"Il dispositivo è al momento sprovvisto di RT"

"Il dispositivo è al momento sprovvisto di RT"

(RT=Relazione Tecnica)

Da: La Serva della Gleba 23/12/2017 07:46:57
Capra, ho promesso di non scrivere più e tu lo sai che sono di parola. Adesso infrango la regola e sono persa a causa tua, quando inizio a scrivere non la smetto più e questo è sbagliato, tutto è ammesso tranne la passione e tu sei il mio tallone d'Achille.
Il debito pubblico è spostamento di risparmio nel tempo senza inflazione. Da una parte c'è un debito dall'altra un credito, i cittadini e gli "organismi" che lo acquistano.. il risparmio è un mancato consumo, così facendo la generalità pensa di tenersi al riparo da tracolli finanziari e questo è sbagliato, se il debito continua a crescere e diventa insostenibile succede uno shock finanziario che travolge tutto e tutti. C'è un articolo di due giorni fa sull'insostenibilità del debito, questo per dire che non è una mia opinione.
Il sistema si sta avvitando, la grandiosa riforma delle agenzie fiscali si è risolta nella moltiplicazione delle posizioni da assegnare ai vari public manager, non ha relazione tecnica e questo può comportare che la legge di bilancio è sballata e senza copertura e questo potrebbe creare qualche problema al futuro esecutivo ma in fondo chi se ne frega.
Ai vari public interessa solo la scodella con i croccantini e la bocca piena, ah..dimenticavo il conto offshore.

Da: ah23/12/2017 08:10:17
Firnato il rinnovo x funzioi centrali

Da: cgil CGIL 23/12/2017 09:20:08
In questo rinnovo la CGIL ha fatto la parte del leone. Insomma alla fine hanno dovuto scoprire le carte delle intese.
A caldo. aspetto economico una miseria, o meglio una elemosina natalizia in favore di lavoratori con il contratto bloccato da ben 10 anni. Spalmando gli aumenti sui periodi di blocco sono una media di 8,5 euro all'anno. Bene, quindi ogni statale ha prodotto un miglioramento di 8,5 euro all'anno. Ricordatevelo.
aspetto "carrieristico", molte belle parole, autonomia completa su scelta del personale che in passato sappiamo com'è andata...ma ora sta ai lavoratori far cambiare il corso. C'è un nuovo contratto e nuove selezioni verranno fatte, se vedete "stabilizzazioni occulte", colloqui fatti solo per la forma... beh allora potete incazzarvi e denunciare.

nel complesso ben vi sta. in dieci anni di blocco nessuno si è mai lamentato, non ricordo di uffici bloccati o di qualcuno arrabbiato..

buon 2018. Pos Pot Poer artt 17 18 e 41bis..

Da: Xxx 23/12/2017 09:22:42
Bella merda, stretta sui buoni pasto, assenze dei colleghi che incidono sui premi, pausa pranzo di 10 minuti, inasprimento sanzioni disciplinari, limitazioni delle giustificazioni per malattia/visite mediche; tutto questo per circa 80 euro lordi in più al mese. Ale'

Da: Xxx 23/12/2017 09:22:47
Bella merda, stretta sui buoni pasto, assenze dei colleghi che incidono sui premi, pausa pranzo di 10 minuti, inasprimento sanzioni disciplinari, limitazioni delle giustificazioni per malattia/visite mediche; tutto questo per circa 80 euro lordi in più al mese. Ale'

Da: Ex Territorio 23/12/2017 09:47:05
Un branco di dipendenti senza coglioni sotto! Ben vi sta!

Da: The public manager23/12/2017 09:56:37

- Messaggio eliminato -

Da: The public manager23/12/2017 10:07:40
Ma quante ne sai sul debito pubblico Serva della ....
Ti invidio.
In America saresti una Normalità qui sei una Nullità.  Ti rendi conto

Da: Ex territorio23/12/2017 10:09:20
Noi ex siamo quindi come la Serva?
Che brutta fine.

Da: La Serva della Gleba 23/12/2017 10:13:01
Public della .. vedrai quando finisco la monografia dove ve la metto.

Da: The public manager23/12/2017 10:21:12

- Messaggio eliminato -

Da: La Serva della Gleba 23/12/2017 10:29:20
Chi decide chi è livellato? la testa di cazzo che sei?
Troppi salti logici, mancanza di argomenti, supponenza e facce da cadavere.. vi ritrovate?

Da: Interim23/12/2017 10:53:05
Pensate al natale 👍

Da: Le care capre minchionate 23/12/2017 11:03:03
Non esiste il Natale è lotta continua a tutti i sindacati e partiti che hanno sostenuto queste minchiate...quindi nuente auguri e solo schiaffoni

Da: Capra capreeee   X serva 23/12/2017 11:28:31
Serva dedicati alle materie giuridiche, ascolta a me.

Questo articolo sulla insostenibilita del debito... Autore? Se è un giornalista del sola 24 ore è pagato per dire che bisogna ridurre il debito con le politiche di austerity che in realtà lo fanno aumentare.

Da: La Serva della Gleba 23/12/2017 11:31:28
Non è del sole in sciopero per prossimo fallimento ma del corriere della sera.

Da: La Serva della Gleba 23/12/2017 11:33:57
Debito pubblico
di Lorenzo Bini Smaghi

   
In questi giorni prenatalizi pochi osservatori hanno notato un fatto importante avvenuto sui mercati finanziari europei: il tasso d'interesse sui titoli di Stato portoghesi a 10 anni è sceso sotto il livello del Btp italiano. La stessa cosa era avvenuta nei mesi scorsi per i titoli di Stato spagnoli e ciprioti. Di fatto, il debito pubblico italiano viene oramai considerato più rischioso di quello degli altri Paesi europei, inclusi quelli che durante la crisi avevano chiesto il sostegno finanziario della Troika (esclusa la Grecia). Hanno contribuito a tale sviluppo vari fattori. Alcuni sono di natura politica, in particolare l'assenza, in Portogallo e altri Paesi, di partiti che preconizzano l'uscita dall'euro, come è invece il caso in Italia, il che scoraggia chi vuole investire nel Paese. Altri sono economici, in particolare il livello del debito pubblico.

Negli ultimi quattro anni il debito portoghese in rapporto al Prodotto lordo si è ridotto di oltre 4 punti percentuali (dal 130,6% al 126,4%). La politica di risanamento messa in atto dai successivi governi ha consentito di tagliare il disavanzo pubblico di ben 6 punti, all'1,4% del Pil previsto nel 2017. Il saldo primario â" cioè al netto degli interessi sul debito â" corretto per effetti ciclici, è migliorato di ben 3 punti. L'aggiustamento è avvenuto sia attraverso il taglio della spesa (del 4% in termini nominali) sia con l'aumento delle entrate (dell'8%). Nonostante l'impostazione più restrittiva della politica di bilancio portoghese, la performance economica è stata superiore a quella italiana. Nel periodo 2014-17 l'economia lusitana è cresciuta complessivamente del 7% (contro il nostro 3,4%), grazie in particolare alle esportazioni di beni e servizi (salite in volume del 24%, contro il 15% dell'Italia) e agli investimenti (più 19% contro il 5%). Le riforme strutturali hanno favorito la riduzione del tasso di disoccupazione, dal 14% nel 2014 al 9,2% nell'anno in corso, e all'8,3% previsto nel 2018, ben sotto quello italiano.
Il risultato ottenuto dal Portogallo merita una riflessione perché è frutto di una strategia di politica economica alquanto diversa da quella messa in atto nel nostro Paese, dove si è invece privilegiato la «flessibilità» dei conti pubblici, e di fatto rinviato la riduzione del debito (che nemmeno nel 2017 è previsto scendere). Non sembra esserci piena consapevolezza, nel nostro caso, che l'elevato debito pubblico rappresenti non solo un problema per la stabilità finanziaria ma anche e soprattutto un costo per il sistema economico e un ostacolo allo sviluppo. Le condizioni di finanziamento delle aziende di un Paese tendono a riflettere il rating e lo spread sui titoli di Stato del Paese stesso. È molto difficile per un'azienda italiana avere un rating migliore, o emettere titoli a tassi inferiori, di quello dello Stato italiano. Lo stesso si applica alle banche, il cui rating riflette in parte il rischio Paese, che inevitabilmente viene scaricato sulla clientela, che si trova dunque a pagare un interesse più elevato. Le aziende italiane sono pertanto svantaggiate rispetto ai concorrenti europei.
Questa situazione non è sostenibile. In un mercato integrato e competitivo, le aziende hanno sempre più l'incentivo a spostarsi nei Paesi dove il costo di finanziamento è più basso. Ciò avviene attraverso la semplice delocalizzazione, la cessione di ramo d'azienda, oppure la fusione con aziende estere e lo spostamento della sede in un altro Paese. Il costo del capitale non è l'unica variabile in base alla quale le imprese decidono dove investire e dove collocare la loro sede sociale. Incidono anche altri fattori, come il costo del lavoro, la produttività, l'efficienza dell'amministrazione pubblica, la rapidità della giustizia. Ma a parità di tali condizioni, un Paese ad alto debito pubblico difficilmente può rimanere a lungo attraente per chi crea impresa, e dunque posti di lavoro. Il risanamento delle finanze pubbliche, e la riduzione sistematica e duratura del debito, non è solo una questione di stabilità finanziaria e di equità tra generazioni, è una componente essenziale di una sana politica industriale.

Da: Doppio scorrimento 23/12/2017 12:10:29
....dunque chi ha avuto il passaggio il 2015 avrà un ulteriore scorrimento 2017...mi sembra giusto anche perché scorrimento è avvenuto dopo nuova  procedura senza dare corso allo scorrimento 2010 ..perché i 2015 avrebbero dovuto rimanere fuori???

Da: Di bene in meglio 23/12/2017 12:11:51
Cos'è sta storia che hanno prorogato di 3 mesi gli art. 17 e 18 e che poi verranno sostituiti da altre posizioni?

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