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Concorso DIRIGENTI SCOLASTICI 2017
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Da: ito piazza06/08/2017 10:04:06
Perchè non dovrei essere contento se DIRIGERE DOMANI odierno viene giudicato inutile? Mi è stato sottratto, l'autore non sono più io. Leggetevi la prima edizione, rispondo solo di ciò che scrivo io. Concordo che la versione di Rondanini e c. siano di una noia mortale.

Da: Per non dimenticare 06/08/2017 15:29:22
Nella seguente  interrogazione che, benché sollecitata, non ha ancora ricevuto, a distanza di oltre un anno e mezzo, risposta dal ministro dell'istruzione ci sono gli estremi di alcune sentenze definitive del Consiglio di Stato che riguardano i pendenti del 2004, così come si può verificare anche attraverso una ricerca sul sito della giustizia amministrativa. In essa si pongono anche in evidenza alcuni aspetti per i quali, di recente, è stata sottoposta alla CC la questione dell'incostituzionalità, in particolare per le ingiustificate disparità di trattamento rispetto ai pendenti del 2011. E chissà che la magistratura inquirente, anche sulla base di questi dati, non stia già indagando per fare piena luce sulla vicenda, dopo che è stato anche negato l'accesso agli atti da parte di alcuni interessati.

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10987

presentato da DI LELLO Marco

testo di Mercoledì 4 novembre 2015, seduta n. 515

DI LELLO. â€" Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. â€" Per sapere - premesso che:

l'attuazione della legge 13 luglio 2015, n. 107, recante «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti», ha evidenziato, in alcuni sue parti, evidenti criticità e, in altre, ha introdotto disparità che occorrerà sanare in questa sede, ci si limita a segnalarne due;

prima questione: con il decreto ministeriale prot. n. 499 del 20 luglio 2015, recante «Modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale, ai sensi dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107, ovvero della sessione speciale di esame di cui all'articolo 1, comma 90, della legge 13 luglio 2015, n. 107, si dava attuazione alle disposizioni legislative riguardanti i dirigenti scolastici che, avendo un ricorso pendente a seguito della partecipazione ai corsi - concorsi banditi nel 2004 e nel 2006 - potevano partecipare alla nuova tornata concorsuale;

a tal fine, il direttore generale per l'ufficio scolastico regionale per l'Abruzzo, con nota n. AOODRAB 6274, decreta la pubblicazione degli elenchi degli ammessi, individuati con nota prot. n. 8742 del 24 agosto 2015 dell'Ufficio scolastico regionale Campania per l'accesso ai ruoli di dirigente scolastico, rispettivamente, per la regione Abruzzo e per la regione Campania, sul sito web dell'ufficio scolastico specificando che i docenti di cui ai suddetti elenchi sosterranno la prova sotto stretta riserva di accertamento dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;

sembra però che l'accertamento di cui sopra, in tal caso, non sia stato effettuato a differenza di altre regioni dove si è proceduto all'esclusione dei candidati in quanto il ricorso non era più pendente. È il caso della regione Sicilia dove si è proceduto ad escludere i candidati che non avevano un ricorso pendente;

così, scorrendo l'elenco dei candidati pubblicato sul sito web dell'ufficio scolastico regionale dell'Abruzzo e confrontandolo con i nominativi che compaiono in alcune sentenze definitive della giustizia amministrativa, la coincidenza è alquanto strana;

in particolare, se si prende in considerazione le sentenze del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, sezione sesta, sui ricorsi - numero di registro generale 5458 del 2012 (con sentenza depositata il 3 febbraio 2015); numero di registro generale 439 del 2012 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 430 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 630 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 1518 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 627 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012) - i nomi e i dati anagrafici dei ricorrenti coincidono con quelli dei candidati ammessi al corso di cui sopra. Come anticipato, il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata. Inoltre ordina che le sentenze siano eseguite dall'autorità amministrativa. Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo;

sta di fatto che i candidati, partecipano al corso, superano la prova scritta, vengono inseriti, con tutti gli altri partecipanti perché tutti superano il corso, alla graduatoria generale di merito con nota del direttore generale dell'ufficio scolastico regionale per l'Abruzzo del 22 settembre 2015 prot. n. AOODRAB 6523;

la vicenda si conclude con il decreto del direttore generale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 2 ottobre 2015, prot. n. 0001002, con il quale vengono assegnate, ai soggetti inclusi negli elenchi allegati rispettivamente al decreto del direttore generale prot. n. AOODRCA 10379 del 22 settembre 2015 della regione Campania e decreto del direttore generale prot. n. AOODRAB 6523 del 22 settembre 2015 della regione Abruzzo, le sedi regionali di destinazione;

seconda questione: l'attuazione della precitata legge n. 107 del 2015, non solo, non ha risolto la questione dei dirigenti scolastici, ma, al contrario, ha introdotto gravi e ingiustificate disparità di trattamento, con il limitare la partecipazione alla nuova tornata concorsuale a quelli con un ricorso pendente a seguito della partecipazione ai corsi - concorsi banditi nel 2004 e nel 2006, e l'esclusione di quelli del 2011;

con l'occasione, si è anche ritenuto di recuperare le posizioni di soggetti non risultati vincitori in precedenti procedure di reclutamento di dirigenti scolastici svoltesi nel 2004 e nel 2006. Appare quindi conforme a giustizia e ragionevolezza prendere in considerazione pure le posizioni di coloro che hanno partecipato, superandolo, al concorso indetto nel 2011, al quale però erano stati ammessi sulla base di provvedimenti giurisdizionali cautelari, non avendo raggiunto il punteggio minimo richiesto per la prova preselettiva, ma in ogni caso, si ribadisce, superando tutte le prove d'esame;

le prove concorsuali, valutabili nella loro interezza, sono state agevolmente concluse dagli stessi e avrebbe dovuto essere quindi conseguente, secondo l'interrogante, l'inserimento nella graduatoria di merito, in considerazione del tacito accoglimento della conclusione dell'iter concorsuale da parte dell'amministrazione, in virtù del principio dell'assorbenza, invocato dall'articolo 4, comma 2-bis, decreto-legge n. 115 del 2005, che così stabilisce: «Conseguono ad ogni effetto l'abilitazione professionale o il titolo per il quale concorrono i candidati, in possesso dei titoli per partecipare al concorso, che abbiano superato le prove d'esame scritte ed orali previste dal bando, anche se l'ammissione alle medesime o la ripetizione della valutazione da parte della commissione sia stata operata a seguito di provvedimenti giurisdizionali o di autotutela»;

la misura di sanatoria, in questo caso appare ancor più conforme secondo l'interrogante, alle necessità di razionale considerazione delle posizioni soggettive, se si considera che la prova preselettiva non aveva lo scopo di scrutinare la preparazione e l'idoneità del candidato a ricoprire la funzione - compito questo delle successive prove concorsuali -, bensì quello più limitato di ridurre il numero dei partecipanti alle prove, al fine di renderne più sollecita la definizione; ed, infatti, il risultato della prova preselettiva non concorre alla formazione del voto finale di merito. Peraltro, una volta che l'ammissione si sia comunque avuta e che le prove siano state successivamente superate, non risponde ad alcun interesse pubblico, secondo l'interrogante, continuare ad escludere i concorrenti risultati idonei, quando anzi è nell'interesse dell'Amministrazione inserirli nella graduatoria che costituisce una risorsa di personale e dunque una risorsa per il funzionamento dei pubblici uffici, anche tenendo conto che la graduatoria medesima è stata successivamente trasformata in graduatoria ad esaurimento, con validità per l'assunzione di tutti gli idonei in essa inseriti -:

quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;

quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso;

quali iniziative, anche di carattere normativo, intenda assumere al fine superare la situazione di disparità di trattamento tra i partecipanti ai vari corsi-concorsi per dirigenti scolastici banditi negli anni. (4-10987)







Da: @ ito piazza06/08/2017 17:57:53
Ma come cazzo scrivi !!!

Da: @per non dimenticare 06/08/2017 18:19:30
Questa è la vita che ci vuoi fare...

Da: No questa non è la vita 06/08/2017 23:24:03
ma solo sterco umano.

Da: e.... 06/08/2017 23:25:45
vorrei capire se qualcuno sa.
nella previsione di assunzioni di Ds sono previsti 9 posti peer esecuzione di provvedimenti giurisdizionali. credo si tratti di persone che abbiano vinto dei ricorsi. sapete in che regioni si trovano o la loro distribuzione?

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Da: @no questa non è la vita 06/08/2017 23:37:03
Ti consiglio di prenderla con più filosofia altrimenti rischi la tua salute fisica e mentale. In fondo si tratta di un posto da preside non del 6 al superenalotto. Se proprio non puoi fare a meno di desiderare di essere preside fai il nuovo concorso che certamente vincerai.

Da: Soli titoli07/08/2017 07:15:21
A: e......
Dovrebbero essere nelle Marche.
Agli inizi del 2017 era comparso un corso intensivo per una decina di Ds in quella regione, sul sito dell'USR

Da: e.... 07/08/2017 08:47:38
x sopra.
grazie dell'informazione. sono andata sul sito usr Marche ma ho trovato solo dei decreti che riguardavano la rocorrezione di alcuni elaborati del concorso 2011 che mi pare debbano essere ancora corretti( entro agosto). ti riferivi a questo? Ma non credo che si possano prevedere posti x situazioni non ancora risolte o sbaglio?

Da: Inesperta07/08/2017 09:18:19
...per voi espertissimi...una domanda: ma quanto ci vuole per prepararsi a questo eventuale concorso (che ormai credo non si faccia più)? Ho preso un manuale ma nnemmeno in un anno riuscirei a sapere tutta quella normativa!!!!

Da: Inesperta07/08/2017 09:23:39
...per voi espertissimi...una domanda: ma quanto ci vuole per prepararsi a questo eventuale concorso (che ormai credo non si faccia più)? Ho preso un manuale ma nnemmeno in un anno riuscirei a sapere tutta quella normativa!!!!

Da: avv prof mah  07/08/2017 09:32:42
É pur sempre un concorso per diventare dirigente. Ovviamente, le cose da imparare sono tantissime. Oltre a studiare, converrebbe frequentare un corso di preparazione.

Da: Prrrrrrrrrrrr !07/08/2017 10:51:28
C'è ancora qualcuno che aspetta il concorso ??? Ma siete proprio de coccio , ppppppppppppppppppppppppppppprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr !!!!!!

Da: Per prrrr 07/08/2017 11:39:28
Ma...allora...si prosegue con le reggenze e la razionalizzazione...???

Da: Prrrrrrrrrrrr !07/08/2017 12:04:50
Mi sembra ovvio .

Da: Soli titoli07/08/2017 12:09:41
A: e......
Infatti pensavo avessero già risolto.....evidentemente .....

Da: Io 07/08/2017 12:52:28
suppongo che riguardino la sicilia: 2 del 2004 sanati in attesa di sede per l'anno scolastico 2017/2018 e altri 7 sempre del 2004 a cui sta per essere istituito il corso volto al l'immissione per lo stesso anno scolastico.

Da: Concorso??? 07/08/2017 13:34:25
Sarà bandito, dopo aver dimezzato le autonomie sul territorio nazionale, ciascuna con oltre 2000 studenti...
4000 autonomie possono bastare!?!?!?

Da: L''Italia dei raccomandati07/08/2017 15:23:28
Il figlio e la nipote di Napolitano: due 'ragazzi' intelligenti proprio come lui…

Il Prof. Paolo Cioni, alle cui proposte per una radicale riforma del sistema sanitario sto dando spazio in una serie di articoli, parlando di Università, ci ha ricordato una vicenda che riguarda da vicino il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, naturalmente ignorata dai grandi quotidiani di regime, ad eccezione di Italia Oggi.

Prima di entrare nel vivo della vicenda, ricordo ai nostri lettori che Paolo Cioni è uno stimato neuropsichiatra, docente di Psicopatologia e autore di diversi trattati di Psicologia e Psichiatria, nonché del best seller Neuroschiavi (Ed. Macro, 2009, scritto insieme a Marco Della Luna).

Non è un mistero per nessuno, sostiene Cioni, che nell'università italiana concorsi, dottorati, cattedre vengano vinti quasi sempre dai soliti noti, parenti o protetti di altri soliti noti. La situazione sconfortante si evince semplicemente guardando i cognomi di chi lavora nelle varie facoltà. Esiste infatti in rete una vastissima documentazione che dimostra, nero su bianco e con prove inoppugnabili, in che misura vengano favoriti per le cattedre e per gli incarichi più prestigiosi figli, parenti, cugini e cognati di pezzi grossi della politica, di deputati, senatori ed altri rappresentanti delle istituzioni. Ma pochi sanno, perché i giornali raramente ne parlano, che un caso controverso riguarda proprio l'attuale Presidente della Repubblica.

Prendiamo ad esempio il caso di Roberto Tomei, un dirigente dell'ISTAT con una grande passione per il Diritto e la Giurisprudenza, con alle spalle numerose pubblicazioni in tali ambiti. Nel 2000 decise di partecipare ad un concorso pubblico per l'assegnazione di una cattedra universitaria di Diritto Amministrativo (come Professore associato), resasi vacante nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università del Molise. Ovviamente non era l'unico candidato. Assieme a Tomei si presentarono infatti altre persone. Ma sentiamo quello che lo stesso Tomei ha dichiarato al quotidiano Italia Oggi: «Non ce la feci perché, nonostante avessi scritto libri e pubblicazioni in materia, la commissione esaminatrice non li ritenne idonei ai fini del mio punteggio. Ritenne invece idonee per la cattedra altre tre persone prima di me: Andrea Rallo, che venne chiamato dalla stessa Università del Molise, e, a seguire, Marina D'Orsogna e Giulio Napolitano, che furono chiamati rispettivamente dall'Università di Teramo e dall'Università della Tuscia».

Fin qui niente di strano: una persona partecipa ad un concorso per vincere una cattedra universitaria, e la commissione esaminatrice non la ritiene idonea. Una normale situazione già più volte sentita connotata però da due dettagli non trascurabili.

Il primo è che Giulio Napolitano è figlio del più noto Giorgio, oggi Presidente della Repubblica. Così come, sempre Giulio Napolitano, attualmente lavora come consigliere per la Presidenza del Consiglio. Il secondo è che, come racconta Tomei all'epoca dei fatti, sempre a Italia Oggi: «Con l'aiuto del mio legale, l'avvocato Giorgio Carta, ho presentato subito ricorso, prima davanti al TAR del Lazio e poi al Consiglio di Stato, contro il decreto del Rettore dell'Università del Molise che aveva approvato gli atti del concorso. E il CdS (Consiglio di Stato, ndr), con una sentenza che definirei storica, (…) mi ha dato ragione, affermando il principio secondo cui per pubblicazione debbono intendersi soltanto le pubblicazioni diffuse nell'ambito della comunità scientifica che il candidato può vantare all'atto della domanda».

E quando il giornalista di Italia Oggi, Roberto Altesi, chiese al Tomei se Giulio Napolitano avesse "i titoli in regola", questi rispose: «No. E questo non lo dico io ma il Consiglio di Stato, che le cito testualmente: "la monografia del dott. Napolitano Servizi pubblici e rapporti di utenza risulta prodotta in esemplare stampato in proprio dall'autore, onde la stessa difetta del requisito minimo per essere definita pubblicazione valutabile agli effetti del concorso de quo". E i giudici aggiunsero: "Tale lavoro ha costituito elemento decisivo per la valutazione del candidato, in quanto ritenuto dalla commissione quello di maggior rilievo sul piano sia formale sia sostanziale, come si evince chiaramente dai giudizi formulati, onde la sua non ammissibilità impone, di necessità, la rinnovazione del giudizio di idoneità espresso nei suoi confronti". Insomma, il Consiglio di stato, non io, ha imposto alla commissione esaminatrice di annullare la prova e di rifarla, rivalutando i titoli».

Al che il giornalista chiese a Tomei se ciò fosse stato fatto. E il dirigente dell'ISTAT rispose: «Macchè. La Commissione esaminatrice, stordita dall'inattesa decisione del Consiglio di Stato (soltanto pochi candidati fino a quel momento erano riusciti a vincere innanzi al Consiglio di Stato un ricorso inerente concorsi universitari) non ha saputo che pesci prendere, tanto da preferire di farsi decadere. Una nuova Commissione, costituita nell'Agosto 2005, è stata poi annullata più di un mese dopo. Solo dopo una diffida da parte mia, a Febbraio del 2006, la commissione è stata ricostituita terminando i propri lavori nel Giugno del 2006. Non essendosi presentata la candidata D'Orsogna, si trattava di attribuire due posti fra i rimanenti candidati, cioè Napolitano e me. Ma ancora una volta sono stato bocciato, ancorché mi dovessero essere valutati titoli non considerati dalla prima commissione. É risultato idoneo invece Giulio Napolitano, nonostante il suo lavoro principale, quello sul quale la prima commissione aveva fatto leva per promuoverlo, non potesse essere più oggetto di valutazione secondo la sentenza del Consiglio di Stato».

Allora il giornalista di Italia Oggi chiese al Tomei se nel frattempo Giulio Napolitano avesse pubblicato altri testi, questi sì, idonei. E Tomei rispose: «É noto che in tutti i concorsi i titoli che si presentano debbono essere posseduti alla data della domanda, e non è possibile alcuna sanatoria in corso d'opera. Quindi se anche avesse scritto qualcosa nel frattempo, non avrebbe potuto essere valutata in quel concorso».

A titolo di cronaca e per informazione ai nostri lettori, i virgolettati sono tratte da un articolo di Roberto Altesi apparso Martedì 20 Marzo 2007 a pagina 5 del quotidiano Italia Oggi. E le notizie contenute nell'articolo succitato, come ci ha rilevato Paolo Cioni, non sono mai state né contestate né smentite dal Professor Giulio Napolitano.

"C'è forse da attendersi qualcosa di meglio da un'università di Stato?" - si chiede Paolo Cioni, proseguendo con altri quesiti e altre considerazioni: "E  perché poi dev'essere lo Stato ad occuparsene? É uno dei tanti bei frutti della Rivoluzione francese? Almeno prima c'erano concorsi di libera docenza per diventare professore aperti a tutti quelli che avessero accumulato produzione scientifica e curriculum di carriera. É utile in questo contesto utilizzare il solito slogan secondo cui occorre spendere di più per la ricerca? Ci sarà sicuramente qualche ricercatore serio - prosegue Cioni - ma in un contesto cosiffatto il suo contributo non può essere dato per scontato. Io non darei una lira (sì una lira, non un eurocent) bucata per la ricerca in un contesto simile. E solo le Università beneficiano di un regime per cui le ditte che sono costrette a fare progetti di collaborazione con loro (senza potersi scegliere i consulenti che le Università stesse inviano) vengono detassate".

Sempre in famiglia Napolitano Paolo Cioni ci ricorda poi anche il caso di Susanna Napolitano, nipote del Presidente della Repubblica. Già per due anni impiegata con contratto precario presso l'ufficio stampa della Regione Puglia, è stata promossa da Nichi Vendola a Capo Addetto Stampa del Presidente della Regione, con uno stipendio lordo di 91.000 Euro annui, come rilevò il sito Isegretidellacasta.blogspot.it il 19 Gennaio 2012. Non abbiamo avuto il piacere di conoscere la Signora Susanna Napolitano, ma sicuramente deve essere molto qualificata per rivestire questo incarico.

Nicola Bizzi

Da: e.... 07/08/2017 15:49:14
x io
Ho guardato il sito Usr Sicilia ed ho trovato i nomi delle due candidate neo Ds ma non si parla di altri 7 ricorrenti.
sei sicuro? io vorrei sapere se ci sono casi similari alle due già idonee perché non credo il Mef abbia previsto assunzioni per casi non ufficiali.
quindi a questo punto rimangono ancora 5 posti da collocare geograficamente. Ringrazio di cuore chiunque potrà aiutarmi a chiarire questi dubbi.

Da: @e... 07/08/2017 16:29:14
Minchia la gran cuttigghiara!

Da: avv prof mah  07/08/2017 17:02:06
Ma, visto che l'Italia è il Paese dei raccomandati, perché Paolo Cioni non ci dice pure come abbia fatto lui a diventare docente universitario?
Ahahahah!!!

Da: In Italia 07/08/2017 17:20:33
Senza raccomandazione non si può andare nemmeno a cacare

Da: @ 07/08/2017 17:51:03

Da: Nessuno mi può giudicare 07/08/2017 17:51:57
http://m.tecnicadellascuola.it/item/31955-valutazione-dirigenti-scolastici-a-giudicare-i-presidi-saranno-i-presidi-stessi.html

Da: e.... 07/08/2017 20:47:10
x @ e...
anche se non ho capito il senso del messaggio non credo tu mi abbia fatto un complimento.
" cuttighiara" ????

Da: @e....07/08/2017 21:17:26
Grande pettegola, vuoi sapere troppe cose tu.

Da: @e....07/08/2017 21:18:49
In Sicilia le cuttigghiare sono le donne di cortile che non si fanno mai i cavoli loro non avendo di meglio da fare.

Da: e.... 07/08/2017 23:49:34
scusa ma qual è il tuo problema?

Da: e.... 07/08/2017 23:51:28
inoltre essendo io un uomo. Come si dice in siciliano "pettegolo"?

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