NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.
Concorso DIRIGENTI SCOLASTICI 2017
95465 messaggi, letto 4154465 volte
Discussione chiusa, non è possibile inserire altri messaggi
Torna al forum |
ATTENZIONE!
Clicca qui per il SIMULATORE D'ESAME GRATUITO, con i 4000 QUIZ UFFICIALI della BANCA DATI, o per scaricare il SOFTWARE di esercitazione e Simulazione d'Esame per Windows!
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 163, 164, ..., 3178, 3179, 3180, 3181, 3182, 3183 - Successiva >>
Da: apre in tema | 31/01/2015 22:43:18 |
sergio... ebbene si sono antico... | |
Da: i Ds | 31/01/2015 23:36:40 |
Verranno scelti dai genitori e dagli studenti..... E tutta la porcheria attorno ai concorsi finira' | |
Da: mi raccomando | 31/01/2015 23:41:01 |
Il beve raggio prima di andare a letto Buonanotte | |
Da: apre il tema | 31/01/2015 23:49:09 |
Verranno scelti dai genitori e dagli studenti... ci mancherebbe solo questo...sarebbe la fine dei docenti | |
Da: apre il tema | 31/01/2015 23:50:09 |
pasticchetta e... Buonanotte | |
Da: non vi piace | 01/02/2015 07:57:57 |
Essere giudicati dagli studenti???? E allora andate a fare un altro lavoro!!!!! | |
E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android. Scaricala subito GRATIS! |
Da: @troppi corrotti | 01/02/2015 08:07:21 |
Hai ragione, ma sono quelli che comandano! Chi controlla i controllori???? | |
Da: apre il tema | 01/02/2015 09:09:52 |
x non vi piace il giudizio di gradimento senzaltro la scelta del dirigente per me introdurrebbe le storture della politica nella scuola...capisco che ad alcuni sindacati faccia comodo ma il dirigente scolastico deve essere libero da logiche clientelari. | |
Da: apre il tema | 01/02/2015 09:14:05 |
x non vi piace peraltro il sistema di valutazione sia dei dirigenti che dei docenti si sta facendo strada...speriamo nella riforma della pa | |
Da: Purtroppo..... | 01/02/2015 10:24:07 |
Purtroppo in Italia manca il PRAGMATISMO, che invece per esempio in Germania c'è (e si vede come siamo ridotti rispetto alla Germania): qui da noi si fanno grandi battaglie ideologiche ma si dimentica che, quel che conta, è LA REALTA' DEI FATTI!! Un buon dirigente dovrebbe essere scelto per conoscenze teoriche (ed il concorso sono SOLO queste che va a verificare, è inutile che ci prendiamo in giro: IL CONCORSO INFATTI NON VALUTA' LE CAPACITA' VERE E LE COMPETENZE VERE CHE SERVIRANNO SUL CAMPO) e per capacità PRATICHE (che attualmente, all'italiana, terra di chiacchiere, nessuno verifica). Quindi qui sotto proporrò una carriera vera per i dirigenti con verifiche VERE, ma naturalmente non sarò ascoltato né dai chiacchieratori né dai politici che ambiscono a sistemare i loro somari né dai candidati che aspirano tutti ad essere furbi (ma poi verranno matematicamente trombati quasi tutti agli esami!!!)... Per vedere quali sono le capacità PRATICHE, bisogna solo aver valutato il dirigente precedentemente sul campo e non sulla teoria, inoltre bisogna evitare di avere dirigenti che nella scuola hanno fatto solo gli insegnanti (il contrario sarebbe come voler passare direttamente dalle scuole medie alle superiori!); per far questo un dirigente dovrebbe provenire SOLO da quei docenti che nelle scuole sono stati vicari o collaboratori ma SOLO alle seguenti condizioni: i dirigenti dovrebbero essere obbligati a scegliere i loro due collaboratori tra una rosa di 4 oppure 5 nomi proposti dal Collegio docenti a scrutinio segreto (e finalmente dovrebbe esistere una carriera per collaboratori vicari, cioè con aumento di stipendio e non soldi presi dal fondo d'istituto, cioè dovrebbero esistere dei vicedirigenti veri e propri scelti con la modalità suddetta). Questo perché PRAGMATICAMENTE non possiamo dare la possibilità di scegliere i collaboratori né al solo Collegio (poi i collaboratori diventerebbero solo collaboratori del Collegio e questo non va bene!) né dal solo dirigente (per evitare lecchinaggi eccessivi!). Votazione e scelta da parte del Collegio e del dirigente dovrà essere fatta, ripetuta obbligatoriamente all'inizio di ogni anno scolastico. Solo coloro che avranno svolto il ruolo di collaboratore (secondo collaboratore) per cinque anni o di vicario (primo collaboratore) per quattro anni potranno partecipare al concorso per dirigenti. Per evitare il più possibile le raccomandazioni (questo è l'unico modo, non le chiacchiere ideologiche che si fanno qui), ognuno potrà partecipare al concorso in una regione dove non ha mai risieduto, regione che deve essere anche non confinante con quella di residenza (la maggior parte delle raccomandazioni, ragionando PRAGMATICAMENTE, viene da conoscenze del posto in cui risiedi -sindacati, politici, presidi, ecc.- e non da posti lontanissimi dalla residenza). E' sufficiente un concorso con una preselettiva, un solo scritto, un orale ed una valutazione dei titoli (la preselettiva sarà fatta solo su quesiti sconosciuti -lo sappiamo tutti, PRAGMATICAMENTE questo è un sistema per evitare di mandare avanti soprattutto i pappagalli-: i quesiti dovranno essere 200 e non 100 -se fate simulazioni vediamo tutti che magari in una prova facciamo 71 su 100 ed in quella dopo facciamo 84 su 100, per esempio; aumentando il numero dei quesiti diminuisce la componente fortuna). Superato il concorso si accede ad un corso (ma non per tutti a Roma, ma in almeno quattro-cinque città italiane, al Nord, una a Roma, al Sud-isole): questo corso, in parte on-line per essere meno scomodo da seguire, verrebbe gestito appunto dalla SNA e prevederebbe, come è ora, la possibilità CONCRETA di essere bocciati. Il corso -al corso dovrebbero inoltre valutare anche un po' di più le reali competenze per ovvi motivi!!- serve anche per avere più commissioni che ti valutino , in quanto avendo più commissioni che valutano diminuiscono le probabilità di mandare avanti i raccomandati: PRAGMATICAMENTE infatti è impossibile eliminare del tutto le raccomandazioni, ma esse si possono però limitare molto. Quindi uno avrebbe la preselettiva scelta centralmente, poi una commissione che ti valuta lo scritto ed un'altra commissione totalmente diversa che ti valuta l'orale (si dovrebbe cioè evitare per legge che la stessa commissione valuti lo stesso candidato allo scritto ed all'orale!); anche al corso della SNA dovrebbero essere due commissioni diverse che valutano lo stesso candidato in itinere ed alla fine. Il sistema che ho esposto eliminerebbe molti guai (ma non tutti, è impossibile -ricordate il pragmatismo??-), però non verrà mai fatti perché l'Italia, oltre ad avere cittadini poco pragmatici, ha un sistema in cui tutti vogliono fare i furbi, quindi pullulano i corporativismi (quello dei sindacati promuovisonari, quello dei vicepresidi, quello dei dirigenti, quello delle politiche varie, ecc.), ognuno dei quali vuol mandare avanti i suoi. Risultato: tutti si credono furbi, ma alla fine POCHI FURBI VERI LO METTONO NEL CU.L A QUASI TUTTI!!!!!! E vediamo infatti l'Italia come è ridotta... | |
Da: Quanto caos | 01/02/2015 10:40:51 |
per un lavoretto di scarto come quello del dirigente. Ed è per eleggere un presidente della repubblica e si son venduti le loro mamme, mo vuoi che per un dirigente scolastico si faccia tutto questo caos? Ma che lavoro pensi che sia questo? Questo è un lavoro per raccomandati, che si uniformano ai "dictat" dei csa, e che si divertono a fare i ds. Niente di più. Se hai conoscenze tenta pure altrimenti scordati di passare. Facciamola finita per favore. | |
Da: certo deve | 01/02/2015 10:43:28 |
Passare la valutazione fasulla. Vergogna e ancora Vergogna Presto scopriranno il marcio e allora La loro arroganza cesserà'!!!!!!! | |
Da: riforma della | 01/02/2015 10:46:11 |
PA a puntate......Come diceva Toto': "Ma mi faccia il piacere......" | |
Da: Quanto caos | 01/02/2015 10:49:19 |
Non dico che sia giusto ma solo che è così. Colleghi: basta guardare che fine sta facendo la nostra scuola. L'incapacità regna sovrana. Non conviene a nessuno avere dirigenti pensanti. Ci adegueremo anche noi (se vogliamo arrivare). | |
Da: apre il tema | 01/02/2015 10:59:11 |
sono daccordo co purtroppo su quasi tutto . sena massacrare gli zebedei però...invece di mandare i candidati a katmandu basterebbe mandare le prove in un'altra regione, in più telecamere nelle aule e controllo anti plagio... | |
Da: apre il tema | 01/02/2015 11:00:48 |
dimenticavo...commissione degli orali diversa e scambiata fra regioni | |
Da: apre il tema | 01/02/2015 11:05:37 |
xcerto deve smettila con l'atteggiamento"lotta dura senza paura" questo è un forum per aspiranti dirigenti...quelli che le regole le devono fare rispettare a scapito del loro fondoschiena! | |
Da: probabilmente | 01/02/2015 11:31:24 |
gli elaborati sarebbero di qualità leggermente inferiore ma certamente farina del proprio sacco | |
Da: i vicari | 01/02/2015 12:05:11 |
Ringraziano per quello. Che sta succedendo!!!!!!! | |
Da: Nuora di un Dirigente | 01/02/2015 12:13:23 |
Da: Nuora di un Dirigente la ds del Fermi | 01/02/2015 12:15:40 |
La Buona Scuola di Renzi propone una centralità della funzione del dirigente, decisore delle sorti dei singoli insegnanti relativamente al merito e, da alcuni punti di vista, al premio; reclutatore; figura fondamentale per il risultato e, dunque - nel panorama disegnato dal documento - nel mediare strategie di introduzione del privato nel finanziamento da una parte, negli organi futuri dall'altra e dunque nella potenziale limitazione del principio di libertà di insegnamento in quel mostruoso e pedestre modello di società che hanno inventato in un mese spacciandolo per riforma. I dirigenti reclutati nelle ultime tornate concorsuali hanno dimostrato spesso di non essere all'altezza di un ruolo estremamente impegnativo e di grande responsabilità, tanto più quanto i singoli istituti sono ormai privi di finanziamento. Si annuncia un nuovo concorso con le stesse caratteristiche e procedure di quello di 3 anni fa, che ha fatto lavorare avvocati e tribunali come non mai, con alcune questioni ancora non completamente risolte. | |
Da: Pezzi di un lungo articolo del Fatto quotidiano | 01/02/2015 12:34:10 |
Da: Pezzi di un lungo articolo del Fatto quotidiano | 01/02/2015 12:35:00 |
Non è la prima volta che il Ls Fermi di Cosenza assurge all'onore delle cronache. Meno di anno fa era accaduto che la dirigente, aveva tentato di inserire corsi di recupero intramoenia (con tanto di organizzazione del finanziamento alle famiglie): pioniera della deriva privatistica nella scuola statale. In realtà il disagio del Fermi parte da lontano. Da quando, cioè, una dirigente scarsamente responsabile e inconsapevole di quali siano ruoli e prerogative a lei affidate ha deciso di concentrare la propria visione autoreferenziale da "l'école c'est moi" in atteggiamenti e provvedimenti persino ridicoli, se non così pericolosi. Per iniziare: appena insediata nel liceo cosentino, Bilotta contatta l'autore del dipinto che si trova nell'atrio della scuola, ritraente alcuni personaggi storicamente significativi della città, ingiungendogli di inserire anche la propria effige. | |
Da: guarda caso | 01/02/2015 13:00:38 |
cosenza | |
Da: guarda caso | 01/02/2015 13:07:59 |
avevo sentito qualcosa ma non me la sento di generalizzare cosa secondo me indice di scarso intelletto...sarebbe facile generalizzare e dire che certe cose succedono solo al sud...ma so che sarebbe profondamente ingiusto come profondamente ingiusta è la frase"I dirigenti reclutati nelle ultime tornate concorsuali hanno dimostrato spesso di non essere all'altezza "perche tiporta al discorso della generalizzazione | |
Da: guarda caso | 01/02/2015 13:08:19 |
avevo sentito qualcosa ma non me la sento di generalizzare cosa secondo me indice di scarso intelletto...sarebbe facile generalizzare e dire che certe cose succedono solo al sud...ma so che sarebbe profondamente ingiusto come profondamente ingiusta è la frase"I dirigenti reclutati nelle ultime tornate concorsuali hanno dimostrato spesso di non essere all'altezza "perchè riporta al discorso della generalizzazione | |
Da: PER guardacaso | 01/02/2015 15:24:49 |
e quindi? | |
Da: @guarda caso | 01/02/2015 15:58:06 |
spesso non è generalizzare, indica una quantità (temporale) non esattamente definita ma vicina al massimo, in pratica una misurazione quasi esatta | |
Da: Purtroppo..... | 01/02/2015 16:19:23 |
Come prevedevo: quasi nessuno a favore del sistema che propongo (certo con aggiustamenti) per il concorso; la maggior parte continuano a fare parole parole (all'italiana) o, essendo il nostro un popolo di furbi (ma alla fine fessi perché la maggior parte finisce per esser tale), vuole il sistema il più possibile facile per diventare presidi: purtroppo i posti a concorso sono sempre gli stessi, facile o difficile, serio o non serio che sia il concorso... Non ci sono speranze per il nostro paese, come si è visto anche dall'elezione (inevitabile) di Mattarella, espressione della partitocrazia che domina incontrastata da decenni (sono sempre gli stessi al potere, cambiano un po' le facce, cambiano pochissimo le politiche al di là delle dichiarazioni di facciata: a dimostrazione di ciò adesso stanno pure insieme al governo, destri e sinistri, dopo tante parole sulle immense differenze ontologiche tra destra e sinistra!!! Infatti solo uno scrittore ha compreso la VERITA' sugli italiani e sulla maggior parte di chi viene su questo forum quindi: Giuseppe Tomasi principe di Lamedusa che aveva visto che in Italia domina solo il Gattopardo, cioè un conservatorismo di fondo, condito, aggiungo io, da un forte corporativismo). La maggior parte su questo forum e nelle nostre scuole è espressione di quest'Italia (comprenderete solo quando non vi daranno più lo stipendio o vi licenzieranno, come è accaduto ai greci, prima tutti bravi bravi sulla conservazione, poi, licenziati in blocco, ridotti alla fame, HANNO DOVUTO CAPIRE -premetto che io non sono assolutamente comunista!!-). Leggete intanto il seguente articolo (che molti odieranno perché dice più o meno la verità). --------------------- L'elezione di Sergio Mattarella a dodicesimo Presidente della Repubblica italiana si è svolta ancora secondo riti cerimoniali piuttosto consolidati. Prima di tutto si tratta di una figura tutta interna ad una carriera nelle istituzioni della prima repubblica. Come, nella seconda repubblica, era già accaduto per Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. Oltretutto siamo di fronte ad un presidente di chiara matrice democristiana, già ministro dei governi Goria, De Mita e Andreotti. Come dire, a quelle altezze il berlusconismo, figuriamoci la Lega o il Movimento 5 Stelle per non parlare della sinistra post-muro, altro non sono che fenomeni che si agitano confusamente sulla lontana superficie. Fenomeni che hanno certamente cambiato i partiti in cartelli elettorali, o i quadri politici in figure incerte tra il management di voti e il procacciamento di affari, ma che non hanno, almeno fino ad oggi, modificato sostanza e codici di riproduzione del ceto politico e amministrativo fatto di grand commis di stato. Del resto se l'infrastruttura di ministeri importanti è ancora in mano a dirigenti della prima repubblica, o comunque con evidente taglio formativo di quel periodo, non c'è affatto da stupirsi di vedere un presidente Dc. Un presidente democristiano, in grado quindi di adattarsi ai mutamenti - passando da elemento regolatore della pesante burocrazia dell'economia mista nazionale dell'epoca del fordismo a liquidatore dei beni pubblici italiani sotto la spinta delle reti di governance continentale neoliberista - ma anche di mantenere l'essenza mandarina delle relazioni di potere, con quella inconfondibile venatura di capacità di gestione del potere dell'Italia dell'epoca della delle corporazioni, professionali e religiose, che la cultura cattolica conosce. Senza trascurare i dovuti ossequi alla tronfia retorica risorgimentale, e a quella più sobria della genesi repubblicana. Tutti periodi storici al quale il ceto politico di cui Mattarella è espressione deve tutto, specie il profilo dello stato in cui sono proliferate questo genere di carriere, senza in cambio dare assolutamente niente al paese. Ovvero al soggetto che, in fondo, sarebbe la ragione per la quale le carriere dei Mattarella esistono. Non solo: la carriera di Mattarella si sviluppa proprio in modo coestensivo rispetto al declino italiano. Se c'è un nucleo di scelte, tra gli anni '80 e '90, che hanno portato questo paese al disastro, Sergio Mattarella, da democristiano e da ministro della Repubblica, le ha condivise tutte. Se si è messo in primo piano la sopravvivenza di un ceto politico - che stava mutando pelle da regolatore dell'economia mista fordista a liquidatore dei beni pubblici sotto la spinta della governance continentale - rispetto al governo delle trasformazioni del paese, Mattarella è sicuramente tra i responsabili di questo comportamento. Con un tentativo, chiaro, all'inizio degli anni '90. Quello di costruire una legge elettorale che, nonostante il declino della Democrazia Cristiana, assicurasse agli eredi della Dc una Golden Share in materia di seggi alla Camera e al Senato. Fatto che non avvenne a causa dell'implosione della Dc ma, come si vede, agli accidenti della storia i mandarini della politica sanno porre rimedio. Getta un'ombra sinistra sul neo-presidente il fatto che sia stato ministro della Difesa durante la guerra del Kosovo quando, per la prima volta, l'Italia partecipò ad una massiccia operazione di bombardamenti di un paese vicino (generando dalle due alle tremila vittime civili totalmente rimosse dall'opinione pubblica nazionale, tanto che la sinistra di allora riuscì, senza imbarazzo, in pochissimi anni ad andare al governo col centrosinistra responsabile di quei massacri, votando pure il rifinanziamento della guerra afgana avendo alla testa l' "ultrapacifista" Menapace). Sembrebbe solo un'ombra, quindi un dettaglio, se non fosse che nella vicinissima Libia è in corso una guerra civile senza quartiere con una delle fazioni in campo direttamente affiliata a Isis. Insomma, in caso di necessità, il decisionismo militare di Mattarella sarebbe già stato testato per lo sforzo bellico. E comunque, se non ci fosse bisogno di intervenire nell'ex colonia, l'industria militare e tutto il reticolo diplomatico-politico delle "missioni di pace", o più semplicemente "degli impegni internazionali", con un presidente del genere possono dormire sonni tranquilli. Stessa situazione a quattro guanciali per Bce, Ue e Fmi, i componenti delle Troika rigettata in quanto tale dalla Grecia, non sarà certo Mattarella a mettere in discussione l'assetto continentale. Sarà vero, nel caso di un acuirsi della crisi europea, casomai il contrario. A pochi giorni dal voto greco, in risposta a quanto avvenuto ad Atene, l'Italia renziana e liberista ha dato quindi la sua risposta alla delegittimazione ellenica della Troika eleggendo un presidente di provata compatibilità con un ordoliberismo sottile quanto feroce e senza senso. Per quanto riguarda Renzi non certo hanno torto le cronache quando parlano di un presidente del consiglio che è il punto di riferimento di tre maggioranze: una di governo, una per le riforme istituzionali (quel patto del Nazareno che oggi però sembra una ridotta in cui si è asserragliato il partito Mediaset, con tanto di Confalonieri per trattative pubbliche), e una "del presidente", utile per una vasta diplomazia istituzionale e all'interno di un centrosinistra a geometrie variabili. Certo l'opposizione, a suo tempo, alla legge che favoriva le tv di Berlusconi da parte di Mattarella, l'anticraxismo tipico di un demitiano (che resurrezione di categorie morte...) non sono piaciute a Berlusconi, questione di cordate non di ideologia, e hanno provocato le dimissioni dell'ex ministro Sacconi. La guerra interna a Forza Italia non ha certo favorito Berlusconi ma, c'è da giurarci, se resteranno in piedi interessi veri da tutelare (anche in materia tv) Mattarella saprà mediare. L'importante è mantenere vita e sviluppo del ceto istituzionale anche, come negli 20 anni, "emancipandosi", per non dire separandosi, dal declino del paese. Ecco il risultato della rottamazione renziana: bravi bischeri, ci venga scusato il toscanismo, in chi ha creduto nel gelataio di Rignano attuale presidente del consiglio. Pierluigi Castagnetti, uno che sembra un vampiro dei b movie, parlando di Mattarella ha usato, con toni cherubini, l'etichettatura di "moroteo". La vicinanza al martirio altrui come sintomo di futura, e presente santità: pura beatificazione della candidatura in termini cattolico-democristiani. Vicinanza al martirio del resto garantita, e simbolicamente rafforzata, da una carriera cominciata dall'uccisione del fratello. Il padre politico ucciso dalle Br, il fratello di sangue ucciso dalla mafia: autentico, pieno martirologio democristiano c'è solo da stupirsi l'abbiano fatto presidente solo adesso. Tutto come se fosse persino impossibile anche sussurrare la verità: Mattarella è espressione di defunte correnti politiche di ladri e di assassini di un partito che ha lasciato l'Italia solo dopo avergli assicurato un ritardo, economico e culturale, con il mondo che non ha più colmato. Un partito i cui reduci si apprestano a banchettare sulle spoglie del paese in nome dell'Europa. Mentre i giornali setacciano i guai giudiziari del fratello. Con questa stampa provinciale e pettegola, con una opinione pubblica che da tempo immemore si eccita solo quando la magistratura arriva a sentenza su furti di galline e danneggiamento di pollai, il settennato di Sergio Mattarella si avvia in democristiano torpore. Mentre un paese affonda, tra un tweet e l'altro che parla di ripresa. In piena deflazione continentale ci vuole il coraggio di Renzi. Ma per chi ha vinto la partita del Quirinale c'è il premio di poter creare una realtà parallela a reti unificate. Se esistesse Zeus il fulmine sull'Italia non potrebbe essere più meritato. Fonte: www.senzasoste.it | |
Da: pensi che | 01/02/2015 16:45:56 |
leggeranno in tanti questo lenzuolo? | |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 163, 164, ..., 3178, 3179, 3180, 3181, 3182, 3183 - Successiva >>