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Cornuti e mazziati (Concorso DS in Campania)
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Da: Questo concorso potrebbe04/01/2014 11:56:34
arrivare in Europa se non si provvede al ripristino della trasparenza e dell'imparzialità. Si riporta un esempio di giustizia ottenuta in Europa.

"Il canone RAI non va pagato. A sancire, da ultimo, la non obbligatorietà della tanto vituperata imposta sull'abbonamento alla tv di stato, è questa volta la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo la quale, nella sentenza del 30 Dicembre 2013, ha affermato il principio, che non mancherà di far discutere, per cui il canone RAI è illegittimo in quanto non attiene alla "materia fiscale, nocciolo duro della supremazia del potere pubblico, essendo dominante il carattere pubblico tra il contribuente e il resto della comunità".
L'Alta Corte si è pronunciata in questo modo, dichiarando inammissibile e manifestamente infondato il ricorso presentato dal Governo Italiano che ha imposto di pagare il canone Rai ad un cittadino, A.D, di Maglie (LE) .
La Corte Europea per i Diritti dell'Uomo, ha sostenuto che l'intervento della polizia tributaria
a danno del cittadino, aveva determinato la violazione del diritto a ricevere notizie e informazioni di carattere pubblico.
I giudici dell' Alta Corte Europea hanno sostenuto che le Autorità Italiane hanno perseguito uno scopo illegittimo, obbligando i cittadini all'abbonamento del canone, compromettendo la libertà di informazione.
Non va dimenticato che il canone RAI è stato imposto alla collettività in base ad una norma approvata ben 70 anni orsono - trattasi del regio decreto legge n�° 246 del 1938 che prevede il pagamento della tassa per il semplice possesso di uno o più apparecchi "adatti o adattabili" a ricevere trasmissioni. E' evidente a tutti che si tratta di una legge approvata in un periodo nel quale non esistevano emittenti radiofoniche private, né esisteva la tele visione, almeno in Italia, e né tantomeno le reti internet o radio private.
A tal proposito, l'Alta Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha ribadito l'illegittimità del suo pagamento, stabilendo la prevalenza del fine pubblico perseguito."
Rispondi

Da: Copio e incollo04/01/2014 12:18:13
Concorso Ds: troppa discrezionalità e poca chiarezza nell'operato delle commissioni

Dalla rubrica " I lettori ci scrivono " de La Tecnica della Scuola riportiamo un interessante articolo di Antonella Mongiardo sul concorso a DS 2011:

Nel porgere alla Redazione e ai colleghi i miei più sentiti auguri, colgo l'occasione per fare qualche riflessione sull'ultimo concorso per dirigenti scolastici, con un auspicio per il nuovo anno.
L'esito della nuova correzione delle prove scritte lombarde ha lasciato perplesso il mondo della scuola, riportando all'attenzione generale il problema dell'eccessiva discrezionalità delle Commissioni nei concorsi. Si dica quel che si vuole, ma la gente è sempre più scettica verso il pubblico operato. E a dare il colpo di grazia a questo sentimento di sfiducia sono state proprio le "stranezze" dell'ultimo concorso a preside, criticato in tutta Italia.
L'ultimo incredibile colpo di scena è avvenuto, appunto, in Lombardia, dove moltissimi concorrenti hanno visto la propria sorte ribaltarsi, dallo status di idoneo a quello di bocciato, e viceversa. Chi ha seguito questa tormentata vicenda è rimasto senza parole. Anche chi a suo tempo tifò per i ricorsisti lombardi, auspicando l'annullamento in nome del sacrosanto principio di anonimato, ora, dinanzi ad un tale rimescolamento di carte, si pone degli interrogativi. Come si spiega che due commissioni possano valutare in modo così diametralmente opposto uno stesso compito? Come è possibile che i criteri adottati da due diversi collegi siano talmente discrasici da travalicare i ragionevoli limiti della soggettività docimologica, trasformando un compito "sufficiente" in un compito "insufficiente", e viceversa? Chi ha giudicato bene, la prima o la seconda commissione?
Certamente, se la P.A. evitasse situazioni così paradossali, non si ingenererebbe nel cittadino il sospetto di "mala fede". E un ministro della Repubblica non avrebbe motivo di invocare una "moralizzazione dei pubblici concorsi"!
Un'Amministrazione che voglia dirsi improntata al "buon andamento" non può non sentire il dovere di rendere conto del proprio operato, dando ai cittadini risposte concrete alla loro legittime richieste di imparzialità e trasparenza. Tanto più che tra i vari inglesismi in bella mostra nei libri di "management" e "governance" delle amministrazioni, c'è anche "accountability" che, tradotto, significa obbligo di un'organizzazione di dar conto delle proprie scelte, rendendo comprensibili all'esterno i risultati raggiunti. Una bella lezione di efficienza e democrazia, sulla carta! Peccato, però, che non sempre si riesca a capire come viene tradotto in pratica questo rendicontare. Prendiamo ad esempio il famigerato concorso per dirigenti scolastici, talmente mal gestito, da essere annoverato dall'opinione pubblica nazionale tra i capitoli più "disastrosi" della nostra storia amministrativa.
Un popolo di candidati di tutte le regioni è insorto chiedendo spiegazioni sulle molte anomalie che hanno caratterizzato ogni fase di detta selezione, a partire dal bando. Molti di noi esclusi abbiamo persino scritto ad onorevoli e ministri, ma nessuno di questi ha (concretamente) risposto, come se la cosa non li riguardasse.
Se, poi, alle scelte poco trasparenti si aggiunge pure una normativa "poco chiara", il cittadino finisce inevitabilmente col brancolare nel buio. Come poco chiara, secondo me, è la questione dell'insindacabilità, almeno in quel punto che definisce la linea di confine tra la discrezionalità tecnica e l'eccesso di potere. Come ci insegnano i teorici del diritto "insindacabilità" non significa potere assoluto di far ciò che si vuole, perché, anche "laddove l'Amministrazione agisca discrezionalmente, essa incontra dei limiti generali che sono: il perseguimento dell'interesse pubblico e il rispetto dei precetti di logica e imparzialità, venendo meno i quali si ha eccesso di potere".
E fin qui tutto chiaro. Però, poi, la legge non spiega in modo altrettanto illuminante in quali casi l'azione amministrativa rientri nella sfera della soggettività o in quella dell'illogicità e, quindi, dell'eccesso di potere. Sicché quella "linea" di demarcazione diventa talmente sfumata da sembrare piuttosto una "banda larga" di indecisione, dove buttar dentro situazioni che sul piano logico sono un pugno nello stomaco, ma che non si sa come risolvere. E, quindi, porte aperte alle libere interpretazioni di comodo!
In Calabria, dal oltre un anno si attende che qualcuno risolva rompicapi del tipo:
"Giudicare idonei dei compiti infarciti di strafalcioni concettuali e sintattici rientra nell'insindacabilità o nell'eccesso di potere?";
"Giudicare originale un compito quasi interamente copiato (o imparato a memoria, che dir si voglia) rientra nell' "insindacabilità" o nell' "eccesso di potere?";
"Giudicare insufficienti, nei descrittori morfosintattici,compiti in cui oggettivamente non si riscontrano errori di lingua rientra nell'insindacabilità o nell'eccesso di potere?".
E dal momento che a legittime domande di questo tipo politici e amministratori fanno orecchie da mercante - e mettiamoci pure i giudici amministrativi che non entrano nel merito della questione perché non è di loro competenza - qualcuno è almeno in grado di dirci chi ce l'ha questa competenza? Che non sia l'Ordine dei Veterinari?.
Forse è ora che il legislatore metta finalmente mano ai concorsi pubblici, per dare un giro di vite sulla discrezionalità delle commissioni. Perché un professionista che si vede appiccicare addosso un ingiurioso marchio di asinità, quanto meno, dovrebbe avere il diritto di sapere cosa ha sbagliato, senza sentirsi ribattere che "la commissione non è tenuta ad evidenziare gli errori". Ipse dixit!
E perché storture come quelle emerse in Calabria- come in altre regioni - mortificano i cittadini onesti che chiedono di essere premiati per ciò che sanno e non grazie a chi hanno la fortuna (si fa per dire) di conoscere; mortificano i candidati inidonei che si sentono ingiustamente penalizzati da una macchina concorsuale che sforna dirigenti incapaci di scrivere una frase di senso compiuto e/o di tirar fuori dalla propria testa un pensiero personale su una materia che dovrebbe essere il loro pane quotidiano;mortificano gli stessi idonei meritevoli (vivaddio ce ne saranno pure!) che magari, in cuor loro avrebbero preferito passare dal vaglio di una selezione specchiata e rispettosa di tutti. Ma, soprattutto, offendono la collettività, che chiede a un Paese democratico garanzie di "equità" ed è stufa di sentir dire che, in Italia, l'unica speranza di essere ascoltati risiede nelle aule delle Procure.

Buon anno!

Antonella Mongiardo

http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=51135&action=view&c
Rispondi

Da: Tutta un''altra musica04/01/2014 14:18:25
Alla mia amica/al mio amico Grillo Parlante

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.

Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.
Rispondi

Da: Copio e incollo04/01/2014 15:14:28
"Il Tar Lazio con la sentenza n. 32103/2010, ha stabilito che, in caso di concorso pubblico, il diritto di accesso ai documenti amministrativi prevale sul diritto alla riservatezza, Pertanto, i partecipanti ad un concorso possono accedere ai verbali, alle schede di valutazione ed agli elaborati degli altri candidati senza che il diritto alla riservatezza degli altri candidati ne risulti leso. Infatti, come si legge nella parte motiva della sentenza: "i concorrenti, prendendo parte alla selezione, hanno evidentemente acconsentito a misurarsi in una competizione nella quale la comparazione dei valori costituisce l'essenza...". Inoltre questi atti, una volta acquisiti alla procedura, escono dalla sfera personale dei partecipanti".
Rispondi

Da: Copio e incollo04/01/2014 15:19:17
Non solo in forma anonima!!!
Rispondi

Da: Grillo parlante/Sincerità04/01/2014 15:23:50
@ Tutta un''altra musica


Grazie per il pensiero e saluti affettuosi.
Rispondi

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Da: Grillo parlante/Sincerità04/01/2014 16:03:05
Io non vedo l'ora di leggere i compiti degli ammessi agli orali.
L'USR, a procedura ultimata, anche se obtorto collo, dovrà rilasciare a ciascun richiedente il 50%+1 degli elaborati degli ammessi.
Rispondi

Da: Qualcuno è proprio ridicolo !04/01/2014 16:20:22

PUAH !
Rispondi

Da: Siamo affacciati alla finestra e guardiamo05/01/2014 18:33:51
affacciati alla finestra amore mio.
Affacciati al balcone rispondimi al citofono
sono venuto qui col giradischi e col microfono
insieme al mio complesso per cantarti il sentimento
e se tu mi vorrai baciare sarò contento
e questa serenata è la mia sfida col destino
vorrei che per la vita noi due fossimo vicino
una serenata rap per dirti che di te
mi piace come mi guardi mi piace come sei con me
mi piace quel tuo naso che s'intona con il mondo
mi piace il tuo sedere così rotondo
da rendere satellite ogni essere vivente
mi piaci perché sei intelligente
si vede dalle tue mani come le muovi
mi provochi pensieri e sentimenti sempre nuovi
nei tuoi fianchi sono le alpi nei tuoi seni le dolomiti
mi piace quel tuo gusto nello scegliere i vestiti
quel tuo essere al di sopra delle mode del momento
sei un fiore che è cresciuto sull'asfalto e sul cemento

Affacciati alla finestra amore mio,
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io

Rispondi

Da: @ ultimo post05/01/2014 18:54:58



                                               R I D I C O L O.   !!!!!!!!!!!!!!!!!!









Rispondi

Da: @ @ ultimo post06/01/2014 13:23:51
Non ti piace giovanotti?
Rispondi

Da: @ l''diota che si firma "@ ultimo post"06/01/2014 13:34:28
o anche "qualcuno è proprio ridicolo", o altri pseudo-nick.





Perché non lasci definitivamente questo forum di trombati?




(W.F. ?)
Rispondi

Da: @ ultimo post06/01/2014 14:11:08

Tu invece dimostri di essere proprio un sapientone
Rispondi

Da: @ @ l''''diota che si firma "@ ultimo post"    06/01/2006/01/2014 15:17:39


Tu sei un @@@@@one !

....ONE,  ....ONE
Rispondi

Da: number one???06/01/2014 15:40:15
Dev'essere una cosa complicata e suggestivamente interessante.
Rispondi

Da: @ ........06/01/2014 17:41:55

   .......... ONE    .........ONE
Rispondi

Da: @ PENULTIMO POST06/01/2014 19:24:37
  ..... ONE   ..... ONE     ???????
Rispondi

Da: @ l''''diota che si firma "@ ultimo post"07/01/2014 08:22:37
Sei senza speranze!

Rispondi

Da: @ ultimo post 07/01/2014 11:13:16
Vai a cagare
Rispondi

Da: La speranza un ricorso08/01/2014 13:39:47
In questo si può sintetizzare la relazione degli eventi e la morale.
Quando la morale è irrispettosa degli altri, delle funzioni, quando prevale la logica prevaricatrice, distruttrice, quando non si rispetta il compagno di viaggio e non si cerca di portare ognuno a svolgere il ruolo e la funzione che meglio degli altri possa contribuire a migliorare ed a pacificare la crescita umana, il male prevale sul bene. Quando la morale si estrinseca nel sostenere e nel volere che tutto si compia fuori dal rispetto con l'oppressione e la soppressione dell'identità altrui, non c'è che la speranza del ricorso. Si ricorre a Dio, con la preghiera, all'uomo affinché possa    ripristinare, con la sua organizzazione  il rispetto. Questa è al momento la speranza (che è poco). Si spera che il bene trionfi sul male. Finché l'uomo ha la possibilità di ricorrere significa che ancora la morale positiva può imporsi alla negativa ed affermare il giusto principio. Ma la speranza più speranza di tutte è che non venga tolta la speranza.
Questa è l'essenza. Questa è l'amara realtà.
Rispondi

Da: Grillo parlante/Sincerità08/01/2014 16:44:35
U.S.R. CAMPANIA
D.D.G. 13.7.2011 - CONCORSO RECLUTAMENTO DD.SS. - CALENDARIO PROVE ORALI
COGNOME NOME
DATA
NASCITA DATA ORA
LINGUA
NOTE
SEVERINO GIUSEPPINA 17/01/1967 F
SICA SARA 23/09/1957 I
SICILIANO SERGIO 12/03/1970 I
SILVERII MARIA GRAZIA 17/06/1961 I
SILVESTRE MARGHERITA 11/05/1966 I
SILVESTRI DOMENICO 14/10/1954 I
SILVESTRI LUDOVICO 29/05/1970 S
SIMONELLI FILOMENA 29/10/1964 I
SIMONELLI MARIA GIUSEPPA 21/11/1968 I
SIMONETTI MICHELE 02/01/1953 F
SINISCALCHI MARIA 18/02/1962 F
SODANO ANGELA 14/07/1977 I
SODANO ANNA MARIA 01/01/1964 I
SODANO ROSANNA 03/03/1970 I
SOL DANIELA 10/07/1970 I
SOLIDONE DONATELLA 24/10/1961 F
SOLIMINE SILVANA RITA 02/02/1964 I
SOLINO ERMELINDA 04/08/1963 F
SOLLAZZI MARIA GLORIA 05/04/1961 I
SOLVINO FORTUNATA 17/04/1960 I
giovedì
9 gennaio
2014
ore 08.00
ore 15.15
Napoli, 11 settembre 2013
F.to IL DIRETTORE GENERALE
Diego Bouchè 29 / 41
Rispondi

Da: @  Chiacchiere09/01/2014 13:56:03
http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/cronache/721167/Nel-mirino-dell-Arma--il.html
Rispondi

Da: Grillo parlante/Sincerità09/01/2014 15:34:17
POTENZA - Non solo alcuni dei voti andrebbero rivisti al ribasso, ma in qualche caso ben al di sotto della sufficienza. Col risultato che ad oggi sarebbero diversi i dirigenti scolastici in servizio che starebbero meglio tra i banchi che dietro a una scrivania. Magari con tanto di cappellino a punta e le immancabili orecchie da asinello.

E' stata già depositata in Procura la consulenza tecnica disposta sugli elaborati del concorsone per i nuovi dirigenti scolastici da distribuire tra gli istituti di mezza Basilicata.

La notizia dell'inchiesta aperta dai carabinieri del reparto operativo di Potenza al comando del capitano Antonio Milone, e dai colleghi dell'aliquota di pg guidati dal tenente colonnello Gianfilippo Simoniello, era venuta a galla agli inizi di giugno con l'acquisizione degli atti dell'Ufficio scolastico regionale. Un accesso accompagnato dall'invio di avvisi di garanzia a 3 commissari d'esame e 2 dei vincitori della selezione.

Le ipotesi al vaglio del pm Gerardo Salvia, erede del fascicolo aperto dal collega Salvatore Colella che a luglio ha preso servizio a Matera, sono molto pesanti.

Una prima anomalia riguarda voti inseriti nelle griglie di valutazione delle prove scritte, che apparirebbero inspiegabili rispetto ai giudizi negativi espressi e a tutti gli errori evidenziati.

C'è Ad esempio chi avrebbe risposto al quesito di lingue straniere sbagliando l'idioma, se non proprio scrivendo in italiano. E chi avrebbe risposto una cosa per un'altra tanto per riempire lo spazio sul foglio.

Poi c'è il caso del corso di preparazione al "concorsone" organizzato a Matera da una nota sigla sindacale, con la partecipazione di un dirigente dell'Ufficio scolastico regionale che a distanza di due mesi sarebbe stato nominato all'interno della commissione.

L'inizio di tutta la vicenda risale addirittura al 2008 quando è stato pubblicato il bando che in tutta Italia avrebbe dovuto portare al reclutamento di 2.346 presidi tra quasi 150mila candidati.

Stando a quanto stabilito per la loro selezione il concorso si sarebbe dovuto svolgere in gran parte a livello locale.

In pratica ognuno degli Uffici scolastici regionali doveva curare l'organizzazione delle prove, nominare le commissione, vigilare sulle procedure, approvare le graduatorie di merito al termine delle varie fasi, emanare i provvedimenti di esclusione dal concorso e curare le attività di formazione e tirocinio.

A settembre del 2011, per questo motivo, è spettato al direttore generale dell'Ufficio scolastico della Basilicata, Franco Inglese, scegliere i membri della Commissione esaminatrice. In primis Antonio Sergio De Franchi, professore di prima fascia dell'Università degli Studi della Basilicata, che è stato nominato presidente. Quindi Giuseppe Spadafora, a sua volta professore di prima fascia ma dell'Università degli Studi della Calabria, a cui è toccato il ruolo di supplente. Poi ancora il dirigente scolastico Adele Trotta e il dirigente tecnico, nonché «esperto di organizzazioni pubbliche», Francesco Fasolino, come componenti. Infine i supplenti Giuseppe Pepe, dirigente tecnico e a sua volta «esperto di organizzazioni pubbliche», e il dirigente scolastico Rosa Maria Giordano, che avrebbe rinunciato a stretto giro cedendo il posto a Carmela Bove.

I "lucani" che hanno presentato domanda sono stati 674, ma solo in 147 hanno superato la prima prova preselettiva, il 10 ottobre del 2011, e tra il 14 e il 15 dicembre si sono presentati nelle aule del liceo "Gianturco" di Potenza per la seconda prova scritta.

Qui però cominciano i problemi perché a detta di più di qualcuno qualcosa non sarebbe andato per il verso giusto. Specie quando si è trattato di attribuire i voti agli elaborati e stilare la lista dei 63 ammessi a sostenere la prova orale a maggio del 2012 nei locali dell'Isis "Da Vinci" di Potenza.

I primi ricorsi al Tar risalgono ad allora. Poi c'è stata la pubblicazione delle graduatorie e dei punteggi complessivi in 120esimi, di cui 60 per le prove scritte, 30 per l'orale, e il resto tra titoli di servizio e culturali.

Mentre l'atto con cui i primi tra i nuovi dirigenti scolastici sono stati immessi in ruolo dal direttore generale Inglese, per l'anno di prova previsto dal bando, è arrivato il 22 agosto del 2012.

Nove giorni più tardi i nuovi presidi hanno preso servizio negli istituti. Ma intanto era arrivata anche la denuncia di uno dei candidati, bocciato al secondo scritto, che dopo aver chiesto e ottenuto di esaminare gli elaborati di chi aveva passato la prova ha deciso di rivolgersi ai carabinieri.

Possibile che qualcuno dei 62 idonei e pure dei presidi già immessi a ruolo sia stato favorito rispetto agli altri?

Di certo non per il Tar che finora si è espresso per la legittimità di tutte le procedure bocciando un ricorso e respingendone altri 3, ma soltanto in fase cautelare.

Anche quanto alla presunta incompatibilità del commissario d'esame, per la partecipazione a quel corso di preparazione al "concorsone" organizzato dal sindacato, i giudici amministrativi hanno stabilito che tutto è regolare. Infatti non risulta che il commissario fosse stato retribuito, per questo non può dirsi che «aveva svolto la funzione di docente» per i candidati che in seguito lui stesso avrebbe dovuto valutare.

Ma anche salvata la forma, resta tutta la sostanza, e adesso spetta alla Procura di Potenza valutare il da farsi. Tanto più che il consulente tecnico incaricato di ricorreggere gli elaborati avrebbe confermato il contenuto della denuncia.

C'è anche da capire perché la commissione avrebbe favorito qualcuno a scapito di altri, al netto di chi ha frequentato quel corso di preparazione a Matera. Motivo per cui l'inchiesta potrebbe anche allargarsi ancora.  



Ma l'Ufficio scolastico va avanti lo stesso: Assunti altri 15 dirigenti scorrendo la graduatoria

A settembre del 2012 erano stati 22 i nuovi dirigenti scolastici immessi nel ruolo su 62 "idonei" in graduatoria. Ma a distanza di un anno sono diventati 37 grazie ad altrettanti pensionamenti. Nonostante i ricorsi, le denunce e l'inchiesta in corso da parte dei carabinieri.

E' quanto ha deciso il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Franco Inglese lo scorso 21 agosto, un mese e mezzo dopo le notizie sulle accuse e gli avvisi di garanzia per 3 membri della commissione d'esame e due vincitori del "concorsone" per dirigenti.

Ai 18 istituti comprensivi e ai 4 istituti superiori, che hanno accolto i vincitori del "concorsone" nella bufera, tra Matera, Potenza, Venosa, Melfi, Barile, Scanzano Jonico, Bernalda, Ruoti, Stigliano, Tricarico, Albano di Lucania, Atella, Rapolla, Policoro, Lavello, Montalbano Jonico e Picerno, vanno quindi aggiunti altri 8 istituti comprensivi e 7 istituti superiori tra Palazzo San Gervasio, Potenza, Oppido Lucano, Genzano di Lucania, Lagonegro, Matera, Sant'Arcangelo, Muro Lucano, Moliterno, Tursi e Albano di Lucania.

E' tra questi che si anniderebbero i "somari" scovati dal consulente della Procura di Potenza. Ma se le accuse nei loro confronti fossero confermate non è detto che ci resteranno ancora a lungo. Con o senza il placet dell'Ufficio regionale.  





martedì 07 gennaio 2014 10:24

Rispondi

Da: Grillo parlante/Sincerità09/01/2014 15:39:14
Anche noi, quando sarà conclusa la procedura concorsuale (non è  detto che ciò accada) potremo esercitare il diritto che precedentemente ci è stato negato, ovvero prendere visione degli elaborati degli ammessi.
E anche noi potremo rivolgerci ai carabinieri, seguendo l'esempio dei colleghi lucani.
Rispondi

Da: @Grillo parlante/sincerità09/01/2014 15:56:03
Ammesso che si giunga a conclusione (??) non esiste  dubbio che il modo di procedere sia identico (con un pò di presunzione affermo che potrebbe anche migliorare)
Rispondi

Da: brava grillo09/01/2014 17:32:11
vai a guardare i compiti dei sanniti e dei salernitani: a Salerno avanza la Curia, roba di famiglia....a Benevento PROVVEDE il funzionario.....fratelli e mogli avanti tutta!!!!
Rispondi

Da: chi sono??????10/01/2014 17:39:28
i parenti dei preti di Salerno?
La moglie del funzionario sannita la conosciamo tutti, 2 certificati per rimandare il colloquio e poi 27.....
Rispondi

Da: SCANDALOSO!11/01/2014 11:06:24
anche per questo si dovrebbe bloccare il concorso
Rispondi

Da: Strana coincidenza 1411/01/2014 12:43:02
Il giornale quotidiano di Salerno, "La città", parla del nostro concorso.
Bisogna leggere!!!!!!!
Rispondi

Da: LA CITTA''11/01/2014 13:26:11
PAG. 14
Rispondi

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