>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Abolizione esame avvocato
21827 messaggi, letto 406096 volte
 Discussione ad accesso limitato, solo gli utenti registrati possono scrivere nuovi messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 497, 498, 499, 500, 501, 502, 503, 504, 505, 506, 507, ..., 723, 724, 725, 726, 727, 728 - Successiva >>

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:14:24
Il cittadino si tutela consentendogli di scegliere liberamente l'avvocato che ritiene possa difenderlo nella maniera migliore.

Smettiemola con la GRANDE IPOCRISIA della tutela dei cittadini.

E' risaputo che gli ordini non vogliono concorrenza per tutelare la posizione di coloro che di trovano già all'interno della corporazione; un tale attegiamento è ormai anacronistico e rappresenta una palese violazione delle norme comunitarie antitrust (studiate i principi del diritto comunitario prima di intervenire a sproposito con i vostri discorsetti faziosi e di parte, che ormai avete stancato tutti con questa mentalità retrograda, scorretta, anacronistica e del tutto  irrispettosa dei giovani praticanti avvocati, che si sono laureati in modo serio negli anni novanta e non ai tempi del 68).

Il mercato DEVE ESSERE RIPULITO DA QUELLI COME VOI, che lo hanno sporcato (in particolare dal 2003-novella l. 180/03) con la correzione incrociata e continuano a farlo sporcare con questa specie di esame-farsa, che consente, (come molti hanno già spiegato in questo sito e attraverso diverse petizioni on line), alle Corti d'Appello di fare superare l'esame a persone che a priori dichiarano che non eserciteranno mai la professione, oppure che in futuro, a causa della loro impreparazione, (DA VOI AVALLATA ATTRAVERSO LA NON MOTIVAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI),
NON SARANNO IN GRADO DI FARE UNA SERIA CONCORRENZA ALLA VECCHIA GUARDIA.

All'uopo si ribadisce, per coloro che ancora non lo avessero compreso che l'esercizio di un'attività professionale, per il diritto comunitario, è equiparato all'esercizio di impresa e, dunque, è LIBERO.

Siamo in Europa, anno 2012, non più nell'Italietta dei fasci e delle corporazioni del 1934.

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:15:13
Il cittadino si tutela consentendogli di scegliere liberamente l'avvocato che ritiene possa difenderlo nella maniera migliore.

Smettiemola con la GRANDE IPOCRISIA della tutela dei cittadini.

E' risaputo che gli ordini non vogliono concorrenza per tutelare la posizione di coloro che di trovano già all'interno della corporazione; un tale attegiamento è ormai anacronistico e rappresenta una palese violazione delle norme comunitarie antitrust (studiate i principi del diritto comunitario prima di intervenire a sproposito con i vostri discorsetti faziosi e di parte, che ormai avete stancato tutti con questa mentalità retrograda, scorretta, anacronistica e del tutto  irrispettosa dei giovani praticanti avvocati, che si sono laureati in modo serio negli anni novanta e non ai tempi del 68).

Il mercato DEVE ESSERE RIPULITO DA QUELLI COME VOI, che lo hanno sporcato (in particolare dal 2003-novella l. 180/03) con la correzione incrociata e continuano a farlo sporcare con questa specie di esame-farsa, che consente, (come molti hanno già spiegato in questo sito e attraverso diverse petizioni on line), alle Corti d'Appello di fare superare l'esame a persone che a priori dichiarano che non eserciteranno mai la professione, oppure che in futuro, a causa della loro impreparazione, (DA VOI AVALLATA ATTRAVERSO LA NON MOTIVAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI),
NON SARANNO IN GRADO DI FARE UNA SERIA CONCORRENZA ALLA VECCHIA GUARDIA.

All'uopo si ribadisce, per coloro che ancora non lo avessero compreso che l'esercizio di un'attività professionale, per il diritto comunitario, è equiparato all'esercizio di impresa e, dunque, è LIBERO.

Siamo in Europa, anno 2012, non più nell'Italietta dei fasci e delle corporazioni del 1934.

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:15:46
Il cittadino si tutela consentendogli di scegliere liberamente l'avvocato che ritiene possa difenderlo nella maniera migliore.

Smettiemola con la GRANDE IPOCRISIA della tutela dei cittadini.

E' risaputo che gli ordini non vogliono concorrenza per tutelare la posizione di coloro che di trovano già all'interno della corporazione; un tale attegiamento è ormai anacronistico e rappresenta una palese violazione delle norme comunitarie antitrust (studiate i principi del diritto comunitario prima di intervenire a sproposito con i vostri discorsetti faziosi e di parte, che ormai avete stancato tutti con questa mentalità retrograda, scorretta, anacronistica e del tutto  irrispettosa dei giovani praticanti avvocati, che si sono laureati in modo serio negli anni novanta e non ai tempi del 68).

Il mercato DEVE ESSERE RIPULITO DA QUELLI COME VOI, che lo hanno sporcato (in particolare dal 2003-novella l. 180/03) con la correzione incrociata e continuano a farlo sporcare con questa specie di esame-farsa, che consente, (come molti hanno già spiegato in questo sito e attraverso diverse petizioni on line), alle Corti d'Appello di fare superare l'esame a persone che a priori dichiarano che non eserciteranno mai la professione, oppure che in futuro, a causa della loro impreparazione, (DA VOI AVALLATA ATTRAVERSO LA NON MOTIVAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI),
NON SARANNO IN GRADO DI FARE UNA SERIA CONCORRENZA ALLA VECCHIA GUARDIA.

All'uopo si ribadisce, per coloro che ancora non lo avessero compreso che l'esercizio di un'attività professionale, per il diritto comunitario, è equiparato all'esercizio di impresa e, dunque, è LIBERO.

Siamo in Europa, anno 2012, non più nell'Italietta dei fasci e delle corporazioni del 1934.

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:16:34
Il cittadino si tutela consentendogli di scegliere liberamente l'avvocato che ritiene possa difenderlo nella maniera migliore.

Smettiemola con la GRANDE IPOCRISIA della tutela dei cittadini.

E' risaputo che gli ordini non vogliono concorrenza per tutelare la posizione di coloro che di trovano già all'interno della corporazione; un tale attegiamento è ormai anacronistico e rappresenta una palese violazione delle norme comunitarie antitrust (studiate i principi del diritto comunitario prima di intervenire a sproposito con i vostri discorsetti faziosi e di parte, che ormai avete stancato tutti con questa mentalità retrograda, scorretta, anacronistica e del tutto  irrispettosa dei giovani praticanti avvocati, che si sono laureati in modo serio negli anni novanta e non ai tempi del 68).

Il mercato DEVE ESSERE RIPULITO DA QUELLI COME VOI, che lo hanno sporcato (in particolare dal 2003-novella l. 180/03) con la correzione incrociata e continuano a farlo sporcare con questa specie di esame-farsa, che consente, (come molti hanno già spiegato in questo sito e attraverso diverse petizioni on line), alle Corti d'Appello di fare superare l'esame a persone che a priori dichiarano che non eserciteranno mai la professione, oppure che in futuro, a causa della loro impreparazione, (DA VOI AVALLATA ATTRAVERSO LA NON MOTIVAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI),
NON SARANNO IN GRADO DI FARE UNA SERIA CONCORRENZA ALLA VECCHIA GUARDIA.

All'uopo si ribadisce, per coloro che ancora non lo avessero compreso che l'esercizio di un'attività professionale, per il diritto comunitario, è equiparato all'esercizio di impresa e, dunque, è LIBERO.

Siamo in Europa, anno 2012, non più nell'Italietta dei fasci e delle corporazioni del 1934.

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:18:03
Il cittadino si tutela consentendogli di scegliere liberamente l'avvocato che ritiene possa difenderlo nella maniera migliore.

Smettiemola con la GRANDE IPOCRISIA della tutela dei cittadini.

E' risaputo che gli ordini non vogliono concorrenza per tutelare la posizione di coloro che di trovano già all'interno della corporazione; un tale attegiamento è ormai anacronistico e rappresenta una palese violazione delle norme comunitarie antitrust (studiate i principi del diritto comunitario prima di intervenire a sproposito con i vostri discorsetti faziosi e di parte, che ormai avete stancato tutti con questa mentalità retrograda, scorretta, anacronistica e del tutto  irrispettosa dei giovani praticanti avvocati, che si sono laureati in modo serio negli anni novanta e non ai tempi del 68).

Il mercato DEVE ESSERE RIPULITO DA QUELLI COME VOI, che lo hanno sporcato (in particolare dal 2003-novella l. 180/03) con la correzione incrociata e continuano a farlo sporcare con questa specie di esame-farsa, che consente, (come molti hanno già spiegato in questo sito e attraverso diverse petizioni on line), alle Corti d'Appello di fare superare l'esame a persone che a priori dichiarano che non eserciteranno mai la professione, oppure che in futuro, a causa della loro impreparazione, (DA VOI AVALLATA ATTRAVERSO LA NON MOTIVAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI),
NON SARANNO IN GRADO DI FARE UNA SERIA CONCORRENZA ALLA VECCHIA GUARDIA.

All'uopo si ribadisce, per coloro che ancora non lo avessero compreso che l'esercizio di un'attività professionale, per il diritto comunitario, è equiparato all'esercizio di impresa e, dunque, è LIBERO.

Siamo in Europa, anno 2012, non più nell'Italietta dei fasci e delle corporazioni del 1934.

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:20:35
uno dei fenomeni meno constatati della storia italiana è la sopravvivenza delle istituzioni fasciste nell'Italia democratica. Il fascismo fu considerato la causa di tutti i mali della nazione e l'antifascismo divenne il necessario preambolo di qualsiasi dichiarazione pubblica. Ma una parte delle istituzioni e delle leggi concepite e scritte durante il regime vennero adottate dalla Repubblica. Il caso del corporativismo è particolarmente interessante. Lo Stato corporativo, che Mussolini aveva cercato d'instaurare soprattutto dopo la crisi del 1929, rimase in buona parte nella mente di Bottai e dei �«corporativisti impazienti�» (come Giovanni Gentile definì i suoi allievi comunisti nel 1943). Ma piaceva ai cattolici, sembrava la migliore risposta alla �«lotta di classe�» e appariva a molti come un ritorno alle società di mestiere che avevano assicurato all'Italia, nel Medio Evo, una sorta di leadership economica europea. Agli ordini professionali esistenti o creati dal fascismo (come quello dei giornalisti) si sono aggiunti così, negli ultimi sessant'anni, tutti quelli creati dalla Repubblica. Quasi tutte le professioni hanno ormai un �«ordine�», vale a dire una corporazione che detta le loro regole deontologiche, controlla gli accessi, stabilisce la soglia minima delle tariffe professionali e siede al tavolo delle trattative ogniqualvolta il governo �«pretende �» di mettere bocca nelle loro faccende. Le intenzioni e le giustificazioni sono nobili: assicurare correttezza e professionalità, evitare l'inquinamento degli azzeccagarbugli, dei guaritori, dei venditori di fumo, dei dilettanti. Ma nella realtà questi ordini diventano molto spesso cittadelle che difendono, insieme alle nomenklature che li governano, i privilegi dei soci. Le ricadute negative sono numerose. Le corporazioni frenano la modernizzazione dei mestieri perché ogni cambiamento turba i sonni di tutti coloro che temono di essere scavalcati dai tempi. Riducono drasticamente la competizione e penalizzano i giovani. Rallentano i progressi dell'Italia rispetto ai suoi partner europei.

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:21:38
uno dei fenomeni meno constatati della storia italiana è la sopravvivenza delle istituzioni fasciste nell'Italia democratica. Il fascismo fu considerato la causa di tutti i mali della nazione e l'antifascismo divenne il necessario preambolo di qualsiasi dichiarazione pubblica. Ma una parte delle istituzioni e delle leggi concepite e scritte durante il regime vennero adottate dalla Repubblica. Il caso del corporativismo è particolarmente interessante. Lo Stato corporativo, che Mussolini aveva cercato d'instaurare soprattutto dopo la crisi del 1929, rimase in buona parte nella mente di Bottai e dei �«corporativisti impazienti�» (come Giovanni Gentile definì i suoi allievi comunisti nel 1943). Ma piaceva ai cattolici, sembrava la migliore risposta alla �«lotta di classe�» e appariva a molti come un ritorno alle società di mestiere che avevano assicurato all'Italia, nel Medio Evo, una sorta di leadership economica europea. Agli ordini professionali esistenti o creati dal fascismo (come quello dei giornalisti) si sono aggiunti così, negli ultimi sessant'anni, tutti quelli creati dalla Repubblica. Quasi tutte le professioni hanno ormai un �«ordine�», vale a dire una corporazione che detta le loro regole deontologiche, controlla gli accessi, stabilisce la soglia minima delle tariffe professionali e siede al tavolo delle trattative ogniqualvolta il governo �«pretende �» di mettere bocca nelle loro faccende. Le intenzioni e le giustificazioni sono nobili: assicurare correttezza e professionalità, evitare l'inquinamento degli azzeccagarbugli, dei guaritori, dei venditori di fumo, dei dilettanti. Ma nella realtà questi ordini diventano molto spesso cittadelle che difendono, insieme alle nomenklature che li governano, i privilegi dei soci. Le ricadute negative sono numerose. Le corporazioni frenano la modernizzazione dei mestieri perché ogni cambiamento turba i sonni di tutti coloro che temono di essere scavalcati dai tempi. Riducono drasticamente la competizione e penalizzano i giovani. Rallentano i progressi dell'Italia rispetto ai suoi partner europei.

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:22:12
uno dei fenomeni meno constatati della storia italiana è la sopravvivenza delle istituzioni fasciste nell'Italia democratica. Il fascismo fu considerato la causa di tutti i mali della nazione e l'antifascismo divenne il necessario preambolo di qualsiasi dichiarazione pubblica. Ma una parte delle istituzioni e delle leggi concepite e scritte durante il regime vennero adottate dalla Repubblica. Il caso del corporativismo è particolarmente interessante. Lo Stato corporativo, che Mussolini aveva cercato d'instaurare soprattutto dopo la crisi del 1929, rimase in buona parte nella mente di Bottai e dei �«corporativisti impazienti�» (come Giovanni Gentile definì i suoi allievi comunisti nel 1943). Ma piaceva ai cattolici, sembrava la migliore risposta alla �«lotta di classe�» e appariva a molti come un ritorno alle società di mestiere che avevano assicurato all'Italia, nel Medio Evo, una sorta di leadership economica europea. Agli ordini professionali esistenti o creati dal fascismo (come quello dei giornalisti) si sono aggiunti così, negli ultimi sessant'anni, tutti quelli creati dalla Repubblica. Quasi tutte le professioni hanno ormai un �«ordine�», vale a dire una corporazione che detta le loro regole deontologiche, controlla gli accessi, stabilisce la soglia minima delle tariffe professionali e siede al tavolo delle trattative ogniqualvolta il governo �«pretende �» di mettere bocca nelle loro faccende. Le intenzioni e le giustificazioni sono nobili: assicurare correttezza e professionalità, evitare l'inquinamento degli azzeccagarbugli, dei guaritori, dei venditori di fumo, dei dilettanti. Ma nella realtà questi ordini diventano molto spesso cittadelle che difendono, insieme alle nomenklature che li governano, i privilegi dei soci. Le ricadute negative sono numerose. Le corporazioni frenano la modernizzazione dei mestieri perché ogni cambiamento turba i sonni di tutti coloro che temono di essere scavalcati dai tempi. Riducono drasticamente la competizione e penalizzano i giovani. Rallentano i progressi dell'Italia rispetto ai suoi partner europei.

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:22:48
uno dei fenomeni meno constatati della storia italiana è la sopravvivenza delle istituzioni fasciste nell'Italia democratica. Il fascismo fu considerato la causa di tutti i mali della nazione e l'antifascismo divenne il necessario preambolo di qualsiasi dichiarazione pubblica. Ma una parte delle istituzioni e delle leggi concepite e scritte durante il regime vennero adottate dalla Repubblica. Il caso del corporativismo è particolarmente interessante. Lo Stato corporativo, che Mussolini aveva cercato d'instaurare soprattutto dopo la crisi del 1929, rimase in buona parte nella mente di Bottai e dei �«corporativisti impazienti�» (come Giovanni Gentile definì i suoi allievi comunisti nel 1943). Ma piaceva ai cattolici, sembrava la migliore risposta alla �«lotta di classe�» e appariva a molti come un ritorno alle società di mestiere che avevano assicurato all'Italia, nel Medio Evo, una sorta di leadership economica europea. Agli ordini professionali esistenti o creati dal fascismo (come quello dei giornalisti) si sono aggiunti così, negli ultimi sessant'anni, tutti quelli creati dalla Repubblica. Quasi tutte le professioni hanno ormai un �«ordine�», vale a dire una corporazione che detta le loro regole deontologiche, controlla gli accessi, stabilisce la soglia minima delle tariffe professionali e siede al tavolo delle trattative ogniqualvolta il governo �«pretende �» di mettere bocca nelle loro faccende. Le intenzioni e le giustificazioni sono nobili: assicurare correttezza e professionalità, evitare l'inquinamento degli azzeccagarbugli, dei guaritori, dei venditori di fumo, dei dilettanti. Ma nella realtà questi ordini diventano molto spesso cittadelle che difendono, insieme alle nomenklature che li governano, i privilegi dei soci. Le ricadute negative sono numerose. Le corporazioni frenano la modernizzazione dei mestieri perché ogni cambiamento turba i sonni di tutti coloro che temono di essere scavalcati dai tempi. Riducono drasticamente la competizione e penalizzano i giovani. Rallentano i progressi dell'Italia rispetto ai suoi partner europei.

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:24:38
uno dei fenomeni meno constatati della storia italiana è la sopravvivenza delle istituzioni fasciste nell'Italia democratica. Il fascismo fu considerato la causa di tutti i mali della nazione e l'antifascismo divenne il necessario preambolo di qualsiasi dichiarazione pubblica. Ma una parte delle istituzioni e delle leggi concepite e scritte durante il regime vennero adottate dalla Repubblica. Il caso del corporativismo è particolarmente interessante. Lo Stato corporativo, che Mussolini aveva cercato d'instaurare soprattutto dopo la crisi del 1929, rimase in buona parte nella mente di Bottai e dei �«corporativisti impazienti�» (come Giovanni Gentile definì i suoi allievi comunisti nel 1943). Ma piaceva ai cattolici, sembrava la migliore risposta alla �«lotta di classe�» e appariva a molti come un ritorno alle società di mestiere che avevano assicurato all'Italia, nel Medio Evo, una sorta di leadership economica europea. Agli ordini professionali esistenti o creati dal fascismo (come quello dei giornalisti) si sono aggiunti così, negli ultimi sessant'anni, tutti quelli creati dalla Repubblica. Quasi tutte le professioni hanno ormai un �«ordine�», vale a dire una corporazione che detta le loro regole deontologiche, controlla gli accessi, stabilisce la soglia minima delle tariffe professionali e siede al tavolo delle trattative ogniqualvolta il governo �«pretende �» di mettere bocca nelle loro faccende. Le intenzioni e le giustificazioni sono nobili: assicurare correttezza e professionalità, evitare l'inquinamento degli azzeccagarbugli, dei guaritori, dei venditori di fumo, dei dilettanti. Ma nella realtà questi ordini diventano molto spesso cittadelle che difendono, insieme alle nomenklature che li governano, i privilegi dei soci. Le ricadute negative sono numerose. Le corporazioni frenano la modernizzazione dei mestieri perché ogni cambiamento turba i sonni di tutti coloro che temono di essere scavalcati dai tempi. Riducono drasticamente la competizione e penalizzano i giovani. Rallentano i progressi dell'Italia rispetto ai suoi partner europei.

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:26:53
Il cittadino si tutela consentendogli di scegliere liberamente l'avvocato che ritiene possa difenderlo nella maniera migliore.

Smettiemola con la GRANDE IPOCRISIA della tutela dei cittadini.

E' risaputo che gli ordini non vogliono concorrenza per tutelare la posizione di coloro che di trovano già all'interno della corporazione; un tale attegiamento è ormai anacronistico e rappresenta una palese violazione delle norme comunitarie antitrust (studiate i principi del diritto comunitario prima di intervenire a sproposito con i vostri discorsetti faziosi e di parte, che ormai avete stancato tutti con questa mentalità retrograda, scorretta, anacronistica e del tutto  irrispettosa dei giovani praticanti avvocati, che si sono laureati in modo serio negli anni novanta e non ai tempi del 68).

Il mercato DEVE ESSERE RIPULITO DA QUELLI COME VOI, che lo hanno sporcato (in particolare dal 2003-novella l. 180/03) con la correzione incrociata e continuano a farlo sporcare con questa specie di esame-farsa, che consente, (come molti hanno già spiegato in questo sito e attraverso diverse petizioni on line), alle Corti d'Appello di fare superare l'esame a persone che a priori dichiarano che non eserciteranno mai la professione, oppure che in futuro, a causa della loro impreparazione, (DA VOI AVALLATA ATTRAVERSO LA NON MOTIVAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI),
NON SARANNO IN GRADO DI FARE UNA SERIA CONCORRENZA ALLA VECCHIA GUARDIA.

All'uopo si ribadisce, per coloro che ancora non lo avessero compreso che l'esercizio di un'attività professionale, per il diritto comunitario, è equiparato all'esercizio di impresa e, dunque, è LIBERO.

Siamo in Europa, anno 2012, non più nell'Italietta dei fasci e delle corporazioni del 1934.

Da: x PER TUTTI GLI PSEUDO-DIFENSORI DEI CITTADINI06/02/2012 09:27:21
Il cittadino si tutela consentendogli di scegliere liberamente l'avvocato che ritiene possa difenderlo nella maniera migliore.

Smettiemola con la GRANDE IPOCRISIA della tutela dei cittadini.

E' risaputo che gli ordini non vogliono concorrenza per tutelare la posizione di coloro che di trovano già all'interno della corporazione; un tale attegiamento è ormai anacronistico e rappresenta una palese violazione delle norme comunitarie antitrust (studiate i principi del diritto comunitario prima di intervenire a sproposito con i vostri discorsetti faziosi e di parte, che ormai avete stancato tutti con questa mentalità retrograda, scorretta, anacronistica e del tutto  irrispettosa dei giovani praticanti avvocati, che si sono laureati in modo serio negli anni novanta e non ai tempi del 68).

Il mercato DEVE ESSERE RIPULITO DA QUELLI COME VOI, che lo hanno sporcato (in particolare dal 2003-novella l. 180/03) con la correzione incrociata e continuano a farlo sporcare con questa specie di esame-farsa, che consente, (come molti hanno già spiegato in questo sito e attraverso diverse petizioni on line), alle Corti d'Appello di fare superare l'esame a persone che a priori dichiarano che non eserciteranno mai la professione, oppure che in futuro, a causa della loro impreparazione, (DA VOI AVALLATA ATTRAVERSO LA NON MOTIVAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI),
NON SARANNO IN GRADO DI FARE UNA SERIA CONCORRENZA ALLA VECCHIA GUARDIA.

All'uopo si ribadisce, per coloro che ancora non lo avessero compreso che l'esercizio di un'attività professionale, per il diritto comunitario, è equiparato all'esercizio di impresa e, dunque, è LIBERO.

Siamo in Europa, anno 2012, non più nell'Italietta dei fasci e delle corporazioni del 1934.

Da: GLI ORDINI DEVONO SPARIRE ENTRO AGOSTO 201206/02/2012 09:34:32
l'ordini professionale forense  è un freno per lo sviluppo del Paese  e deve  sparire per legge entro  il 13 agosto 2013!

Da: GLI ORDINI DEVONO SPARIRE ENTRO AGOSTO 201206/02/2012 09:35:32
l'ordini professionale forense  è un freno per lo sviluppo del Paese  e deve  sparire per legge entro  il 13 agosto 2012!

Da: GLI ORDINI DEVONO SPARIRE ENTRO AGOSTO 201206/02/2012 09:36:58
l'ordine  degli avvocati  è un freno per lo sviluppo del Paese  e deve  sparire, per legge, entro  il 13 agosto 2012!

Da: GLI ORDINI DEVONO SPARIRE ENTRO AGOSTO 201206/02/2012 09:37:49
l'ordine  degli avvocati  è un freno per lo sviluppo del Paese  e deve  sparire, per legge, entro  il 13 agosto 2012!

Da: GLI ORDINI DEVONO SPARIRE ENTRO AGOSTO 201206/02/2012 09:38:15
l'ordine  degli avvocati  è un freno per lo sviluppo del Paese  e deve  sparire, per legge, entro  il 13 agosto 2012!

Da: GLI ORDINI DEVONO SPARIRE ENTRO AGOSTO 201206/02/2012 09:38:52
l'ordine  degli avvocati  è un freno per lo sviluppo del Paese  e deve  sparire, per legge, entro  il 13 agosto 2012!

Da: GLI ORDINI DEVONO SPARIRE ENTRO AGOSTO 201206/02/2012 09:39:21
l'ordine  degli avvocati  è un freno per lo sviluppo del Paese  e deve  sparire, per legge, entro  il 13 agosto 2012!

Da: Esame pilotato06/02/2012 10:00:16
è VERGOGNOSO

Da: meditate gente meditate06/02/2012 10:04:09

rendetevi conto che il PDL non farà mai nulla per cambiare lo stato delle cose. uniche speranza sono questo governo, i radicali e alcuni deputati come l'On. Fogliardi del PD

http://www.fogliardi.it/?p=13

Da: meditate gente meditate06/02/2012 10:16:43
ad ogni modo il PDL è alla frutta tanto che l'ex stallone di HarDcore sta tentando persino l'alleanza col PD..

Da: ...06/02/2012 10:23:05
...'nculo l'esame di avvocato!!!!!

Da: solo per la tutela del cittadino 24 cost.06/02/2012 10:41:50
Proposta di legge presentata dal Governo
A) Esame di abilitazione solo a chi ha ottenuto 105/110;
B) Ha conseguito la laurea nei termini;
C) Esame abilitazione avvocato con cadenza quinquennale;
D) Radiazione dall'albo dei praticanti e degli Avv.ti di coloro i quali nel corso dell'anno non hanno ragginuto un determinato reddito;
E) Laurea Giurispr. a numero chiuso, previo superamento quiz pscicoattitudinale in matematica e altre materie scientifiche.
QUESTA LA RICETTA PER PULIRE IL MERCATO DAI CIALTRONI, FINTI AVVOCATI

Da: per il sig. cialtrone che mi poc''anzi preceduto06/02/2012 10:52:46
ti sei dimenticato le lettere F e G
F) decadranno immediatamente dal titolo di avvocato tutti coloro che hanno sostenuto l'esame  a Catanzaro dal 1990 al 2008.

G) al fine di introdurre un criterio di maggiore trasparenza tutti i figli di avvocati dovranno ripetere l'esame.

Da: x solo per la tutela del cittadino 24 cost.06/02/2012 10:58:54
concordo con te solo sul punto E
Molti avvocati non sanno fare 2+2=4

Da: mmmmmmm06/02/2012 11:22:56
http://www.casertanews.it/public/articoli/2012/02/03/075014_politica-napoli-pdl-boccia-nuove-regole-professione-forense.htm

Il Pdl boccia le nuove regole sulla professione forense

POLITICA | Napoli - "Mi preme innanzitutto ringraziare il senatore Filippo Berselli, Presidente della Commissione Giustizia al Senato, che qualche giorno fa, a Napoli, durante il convegno "La riforma strutturale e territoriale della giustizia in Italia" organizzato dal sottoscritto con gli avvocati napoletani e della provincia, aveva anticipato il parere negativo della Commissione Giustizia sulle nuove regole della professione forense. Berselli e il Pdl hanno mantenuto l'impegno di sostegno alla classe forense che giustamente protestava contro questo decreto-legge Così Luciano Schifone, consigliere regionale del Pdl e Presidente del Tavolo del Partenariato, ha commentato lo stop della Commissione giustizia del Senato, presieduta dal senatore Berselli, sul decreto legge relativo alle liberalizzazioni delle professioni "Le liberalizzazioni hanno un senso- ha proseguito Schifone- se vanno nella direzione di un migliore servizio ed un minore costo. Se invece hanno solo lo scopo di mortificare una funzione costituzionalmente garantita, questa riforma non può essere in alcun modo accettata. E' giusto, quindi, che gli avvocati si ribellano e che la politica si faccia interprete delle loro legittime istanze e proteste".

Da: tantalo06/02/2012 11:36:53
pdl è  partito ultracoonservatore.

Da: liberalizacion06/02/2012 11:58:37
ma che è sta banda de sfigati che copia e 'ncolla i messaggi!
Ma do volete annà dico io, a pija ve dovete annà..gente così misera se deve mette a fa un lavoro triste e senza speranze con pochi euri, envece de rompe li cogghioni qui coi suoi vagheggiamenti.
Piantatela de blaterà e annate a fà quarcosa de costruttivo

Da: ...06/02/2012 12:04:12
cosa?! non c'è lavoro da nessuna parte.

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 497, 498, 499, 500, 501, 502, 503, 504, 505, 506, 507, ..., 723, 724, 725, 726, 727, 728 - Successiva >>


Torna al forum