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Abolizione esame avvocato
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Da: ...13/01/2012 09:32:09
beccato! eccoti qui CARO U BESTIA = LEO

Da: jim x  waiting for the sun13/01/2012 09:42:14
ma è vero ????adesso mi devo iscrivere quindi senza aspettare giugno xsaper e dello scritto grazie e ciao!!!

Da: ciao!!!!13/01/2012 09:43:52
da quello che ho capito considereranno come tirocinio il biennio della specialistica!
quindi non solo ci tolgono l'unica cosa utile in cui potevamo imparare qualcosa, ma oltretutto l'esame rimane!

credo che l'ordine degli avvocati cmq manifesterà....non possiamo fare una contro manifestazione???

Da: Ugo ingitori13/01/2012 09:48:46
Anche io l'ho capita come "ciao!!!!"
l'esame non é stato abolito, c'é e rimane tale e quale a prima, semplicemente, le università che provvederanno ad adeguarsi (tutte) potranno fare svolgere la pratica forense nell'ultimo biennio di studi.

Da: waiting for hour  finest hour13/01/2012 10:00:40
x me l'esame non c'è più ; voi continuate a sognare e a godere il vostro bel esame di stato e buon divertimento!

Da: l''esame resta13/01/2012 10:11:48
è evidente che l'esame resta e l'unica cosa che abbiamo ottenuto è che aumenterà il numero di coloro che potranno provarlo!!!

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
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Da: marta Saggia13/01/2012 10:13:57
si, non c'é traccia dell'abolizione dell'esame all'accesso alla profesione forense

Da: cocorico!13/01/2012 10:39:04

- Messaggio eliminato -

Da: .......13/01/2012 10:50:32
In Italia non si possono fare riforme. Gurdate cosa sta succedendo per i tassisti!!!

Da: jakka13/01/2012 11:25:07

- Messaggio eliminato -

Da: jakka13/01/2012 11:25:09

- Messaggio eliminato -

Da: pinzimonio13/01/2012 11:35:25
Pagina 5 di 12
a) Libertà di accesso alla professione - si stabilisce che le limitazioni numeriche all'accesso posso­no essere giustificate solo se rispondenti a ragioni di interesse pubblico, e non possono essere fon­date su principi (n.d.a.: ritenuti quindi discriminatori) quali la nazionalità (in tal senso, c'è una sorta di ribadimento dei principi recepiti dalle due importanti direttive comunitarie sulle professioni - la 2005/36/CE - e sui servizi - la  2006/123/CE). Sembrerebbe, comunque, crearsi un contrasto tra la libertà di accesso alla professione e il mantenimento dell'esame di stato, che quindi costituirebbe, comunque, una sorta di sbarramento o di filtro all'accesso alla professione.

https://www.ordineavvocati.catanzaro.it/index.php?option=com_content&view=article&catid=4%253Adisegni-proposte-e-provvedimenti&id=1400%253Adl-1382011-manovra-finanziaria-e-riflessi-sulla-professione-forense-avvti-maria-morena-ragone-e-fabrizio-sigillo&limitstart=4

Da: Paolo Giuggioli13/01/2012 12:09:41
Milano, 12 gennaio 2012


Carissimi Colleghi,

ritengo necessario sottoporre alla Vostra attenzione quanto viene proposto in materia di professioni dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nella segnalazione AS901 Proposte di riforma concorrenziale ai fini della legge annuale per il mercato e la concorrenza del 5 gennaio scorso:

"L'Autorità ritiene che in tale settore, al fine di completare il processo di modernizzazione già avviato e consentire ad esso di svolgere un ruolo adeguato di sostegno alla crescita nel Paese, risulta necessario introdurre le seguenti misure:
a) abolizione espressa di qualsiasi forma di tariffario e, conseguentemente, abrogazione dell'art. 3, comma 5, lett. d), del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito in legge dalla L. 14 settembre 2011, n. 148, nella parte in cui prevede che in caso di mancata determinazione consensuale del compenso, quando il committente è un ente pubblico, in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, ovvero nei casi in cui la prestazione professionale è resa nell'interesse dei terzi si applicano le tariffe professionali stabilite con decreto dal Ministro della Giustizia;
b) esclusione della funzione disciplinare in capo agli Ordini, da attuarsi mediante modifica dell'art. 3, comma 5, lett. f), del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito in legge dalla L. 14 settembre 2011, n. 148, prevedendo espressamente che negli organi indicati nella norma per l'esame delle questioni disciplinari entrino a far parte anche membri non iscritti agli albi e, limitatamente ai consigli locali, iscritti ad albi diversi da quello territoriale di competenza;
c) limitazione dei poteri dei Consigli degli ordini alla fissazione di requisiti minimi dei corsi di formazione, senza alcuna necessità di autorizzazioni o riconoscimenti preventivi, prevedendo forme di auto-dichiarazione da parte degli organizzatori con meri controlli a campione;
d) revisione della pianta organica dei notai, di cui all'art. 4, della L. 16 febbraio 1913, n. 89, in modo da aumentare significativamente il numero dei posti di notaio ivi previsti;
e) abrogazione dell'articolo 2, comma 1, lett. b) del D.L. 4 luglio 2006, n. 233, convertito in legge dalla L. 4 agosto 2006, n. 248, nella parte in cui prevede il controllo, da parte degli ordini professionali, sulla trasparenza e veridicità dei messaggi pubblicitari veicolati dai professionisti."

Come si può facilmente constatare, le misure proposte dall'Antitrust integrano e completano i princìpi di riforma delle professioni fissati nella manovra di agosto 2011, dettando al Governo l'agenda dei prossimi interventi di liberalizzazione che, una volta adottati a livello legislativo, determineranno la distruzione del sistema ordinistico.

L'Avvocatura non può consentire che venga portato a compimento un tale progetto. Deve pertanto assumere urgenti determinazioni che siano espressione unitaria dell'intera categoria. Per questa ragione l'Ordine degli Avvocati di Milano sarà presente all'Assemblea plenaria convocata il giorno 14 gennaio dal Consiglio Nazionale Forense per discutere delle iniziative da intraprendere.

Invio un invito pressante a intervenire in tale occasione a tutti gli Ordini e alle Associazioni forensi, affinché si possano prendere determinazioni ampiamente condivise in risposta alla gravità di quanto è in atto a danno nostro e di tutti i cittadini.

Un caro saluto.

Paolo Giuggioli

Da: waiting for hour  finest hour13/01/2012 12:10:56
@marta Saggia
si, non c'è traccia !
il tuo bel esame è rimasto ( solo nella tua testa)
buon divertimento!

Da: pc13/01/2012 12:17:20
per  waiting for hour  finest hour:scusami ma secondo te questa è una laurea abilitante?ed inoltre come è possibile che hanno abolito l'esame se non c'è stata l'abrogazione dell'art.33 5° comma della Costituzione?Vorrei davvero crederti e darti fiducia ma su quali basi?puoi per favore farmi ragionare e capire da dove prendi tutta questa sicurezza....vorrei tanto che tu avessi ragione Attendo tue notizie in merito, ti ringrazio davvero!

Da: cordialmente13/01/2012 12:24:24
quello che francamente non capisco è come si possa arrivare a negare l'evidenza:con la riforma la laurea NON sarà abilitante,non è scritto da nessuna parte...allo stato delle cose l'unica cosa che possiamo fare è che questa sia solo la prima trance di un processo di liberalizzazioni che magari più in là riguarderà l'accesso alle professioni....ci credo molto poco ma,ahime, oggi parlare di abolizione dell'esame o di laurea abilitante è un po come dire di aver avvistato gli ufo.....(cosa più probabile....)

Da: waiting for hour  finest hour13/01/2012 12:26:51
@Paolo Giuggioli
PERCHE' IL PRESIDENTE GIUGGIOLI NON DICE NULLA SUI GIOVANI CHE VOGLIONO ENTRARE A FARE PARTE DELLA CASTA, ORMAI E SPERIAMO,  IN VIA DI ESTINZIONE?
NOI  PRATICANTI  AVVOCATI SIAMO SODDISFATTI E CONVINTI CHE  IL GOVERNO  ANDARA' AVANTI SU QUESTA BUONA STRADA;
VOI DOVETE ANDARE IN PENSIONE E LASCIATECI LAVORARE.
GRAZIE!

Da: abolitelo13/01/2012 12:36:17
L'esame per l'abilitazione alla pratica forense è un ostacolo fortemente ingiusto e probabilmente anticostituzionale.


E' assurdo che L'Italia, in forza della legislazione europea, preveda la libertà della circolazione dei servizi, delle persone, delle merci e delle professioni, ma abbia ancora una prova per l'abilitazione forense, istituita col Regio Decreto 37/1934.

Questa prova, come tutti gli interessati sanno, è molto difficile e può essere paragonata a molti concorsi pubblici, quali ad esempio il concorso per la magistratura, con la differenza, non di poco conto che il superamento di quest'ultima equivale in pratica ad un'assunzione, ad uno stipendio fisso, mentre chi supera la prova per la pratica forense deve poi iniziare a formarsi la sua clientela e ci vogliono anni prima di vedere guadagni!

Inoltre, chiediamo un'effettiva riforma della professione che tuteli noi praticanti sia durante l'espletamento della pratica che di fatto non è retribuita nemmeno in forma simbolica come rimborso spese.

Chi vuole diventare avvocato, deve, non solo studiare per almeno 5 anni all'università, ma deve poi fare 2 anni di tirocinio (il 99% delle volte sfruttato e gratuitamente), terminati i quali deve sostenere un esame di abilitazione che si svolge con cadenza annuale, molto difficile, che garantisce solo il DIRITTO A LAVORARE, che dovrebbe essere, costituzione alla mano già garantito!

L'anacronismo di questo esame può essere confermato dal fatto che molti paesi della Comunità Europea, prevedono per gli aspiranti avvocati, una volta laureati, di svolgere il tirocinio terminato il quale si effettua un test molto più sempice rispetto al nostro concorso, perchè di questo in pratica si tratta!

Inoltre qui in Italia per l'iscrizione in tutti gli altri albi professionali (architetti, ingegneri, e addirittura medici) l'esame è una pura formalità espletato presso la stessa Università subito dopo la laurea.

Pertanto chiediamo la dovuta attenzione sulle osservazioni e considerazioni fin qui sviluppate, affinchè questa assurda legge sia finalmente cambiata.
L'avvocatura infatti non può e non deve chiudersi in una "casta" professionale, ma deve essere libera e aperta anche per i nuovi laureati in giurisprudenza. I nostri problemi sono molteplici e vanno dalla formazione all' inserimento nella professione, nonché a quello della disparità di trattamento che riceviamo durante le correzioni dei compiti scritti nelle varie corti d'Appello.

Non si comprende dunque questa disparità di trattamento.

Da: Tuco13/01/2012 12:37:10
Evvai con la laurea abilitante, immaginata da fantasiosi esegeti del diritto!!!!
Non riuscite nemmeno a fare 2+2 e a comprendere un semplice dato letterale, ecco spiegato perchè pluribocciate..

Da: Mah13/01/2012 12:37:15
Laddove si parla di "libertà di accesso alla professione" non si ha riguardo all'esame che anzi in altre parti viene confermato. L'espressione riguarda l'impossibilità per gli ordini di autodeterminare un numero massimo di persone che possono esercitare, esaurito il quale, abilitati o meno, si è a spasso. In sostanza possono esercitare tutti A PATTO CHE SI ABILITINO e l'abilitazione passa appunto attraverso il famigerato esame. C'è un solo modo per vedere modificato quell'esame/farsa (che è prerogativa attribuita agli ordini dalla Costituzione) ed è ahime che gli Ordini (magari dietro pressante spinta dall'altro: leggi minaccia di abolizione) vi provvedano. Altrimenti l'unica altra speranza è l'abolizione degli Ordini stessi che non avverrà mai: troppi interessi economici dietro.

Da: waiting for our finest hour13/01/2012 12:44:26
@pc
se tu leggi attentamente questa legge vedrai che l'art. 33 Cost. a cui tutti voi vi aggrappate ,perchè non volete accettare i cambiamenti,  viene applicato dalle Università rilasciando la laurea abilitante alla professione ( anche quella forense):
"All'articolo 6 della legge 9 maggio 1989, n. 168, dopo il comma 3, è inserito il seguente: " 3 bis."

Da: ma voi13/01/2012 12:50:24
Chi è disposto oggi a fare così tanti sacrifici (studio, pratica, fotocopie, umiliazioni a zero euro) per accedere ad una professione che, dopo 10 anni di carriera, consentirà di guadagnare al massimo 1500 euro nette al mese???
Vedrete che le persone che tenteranno questo esame saranno ogni anno sempre di meno, fino ad arrivare allo zero.
Poi cosa accadrà?

Da: Mah x waiting13/01/2012 12:53:33
Scusami ma ancora che insisti?! Fattelo dire da uno che vorrebbe la stessa cosa tua: non è così! Devi imparare ad interpretare le norme! Eh! Poi cazzarola giustifichi quelli che dicono che l'esame non sarà mai abbastanza severo. TI riporto il testo: "1. All'articolo 6 della legge 9 maggio 1989, n. 168, dopo il comma 3, è inserito il seguente: " 3 bis. Le università possono prevedere nei rispettivi statuti e regolamenti che il tirocinio ovvero la pratica, finalizzati all'iscrizione negli albi professionali, siano svolti nell'ultimo biennio di studi per il conseguimento del diploma di laurea specialistica o magistrale; il tirocinio ovvero la pratica così svolti sono equiparati a ogni effetto di legge a quelli previsti nelle singole leggi professionali per l'iscrizione negli albi. Sono esclusi dalla presente disposizione i tirocini per l'esercizio delle professioni mediche o sanitarie. Resta ferma la durata massima dei tirocini prevista dall'articolo 33, comma 2 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214"." In sostanza vuol dire che la pratica può essere anticipata al periodo universitario. PUNTO. Sull'esame NIET, NISBA, NADA! Sta laurea abilitante la leggi solo tu! Espressioni come "finalizzati all'iscrizione negli albi professionali" nelle quali tu leggi sta fantomatica laurea abilitante sono solo frasi pleonastiche che ribadiscono a che serve la pratica ma non per questo vogliono dire che dopo la stessa non serva un esame CHE E' PREVISTO DALLA COSTITUZIONE e per il momento adottato dall'Ordine che ha questa facoltà di scelta!

Da: !!!13/01/2012 13:41:26
il livello di molti praticanti è bassissimo

Da: ROCCO S.13/01/2012 13:45:26
SARETE INCULATI PERENNEMENTE!!!

Da: xxx13/01/2012 13:49:56

Da: Tuco13/01/2012 13:50:37
@ mah

Meno male che glielo dici te, io sono giorni che cerco di farglielo capire...mi spiego perchè continua a bocciare all'esame...

Da: per  !!!13/01/2012 13:51:14
anche il livello di molti avvocati è bassissimo... lo dimostra il fatto che moltissimi di loro sono disoccupati e popolano questo forum dalla mattina alla sera dicendo una marea di stronzate

Da: xxx13/01/2012 13:52:05
Rocco s tu già sei stato inculato dalla vita! By

Da: Precisazione sui tassisti13/01/2012 13:53:48
jakka: "se fossi un tassista saresti in piazza con la spranga.
non si possono fare riforme perchè l'italiano pensa solo agli stracazzi suoi. e fa pure bene, dato che quando ci pensano altri, a lui, è solo per incularlo"

E' verissimmo.
Vorrei vedere voi se vi dicessero che ciò che hai pagato, (mettiamo caso 200.000 euro, facendo mutui ed ipotecandoti anche il culo) non valesse più niente. Che cosa fareste?
E non è finita qui, se aumentassero le licenze, si ridurrebbero drasticamente i profitti (già striminziti).

Alla fine si ritroverebbe:
- senza guadagno (=senza lavoro)
- senza il rientro economico dell'investimento iniziale di acquisto   della licenza
- con una bella rata mensile di mutuo da pagare per i successivi 20 anni per aver acquistato..... NULLA.

Prima di giudicare penso sia meglio informarsi su come vanno le cose.
In fondo i tassisti stanno solo chiedendo di essere sentiti dal governo e discutere insieme.

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