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Abolizione esame avvocato
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Da: Avvocato affermato e ormai milionario!!! | 05/12/2011 23:21:37 |
Xgregor: seeeee sogna zecca! 30/11/2011 17.17.27 Professioni e liberalizzazioni: le precisazioni del ministro della Giustizia Paola Severino Il ministro della Giustizia Paola Severino, nel corso dell'audizione di ieri in commissione Giustizia del Senato, è intervenuta tra l'altro su riforma e liberalizzazione delle professioni. In particolare, ha sottolineato come gli interventi posti in essere fino ad oggi rispondano anche all'esigenza di dare adeguata attuazione a criteri comunitari. Rispondendo poi al presidente della commissione Filippo Berselli, che aveva chiesto chiarimenti in merito a 'timori paventati da alcune associazioni professionali circa l'introduzione di misure, quali l'abolizione del numero chiuso per farmacisti e notai, l'accorpamento delle casse di previdenza e l'abolizione della difesa tecnica in primo grado di giudizio', il ministro Severino ha osservato come 'non sia prospettabile nessuna abolizione degli ordini professionali o degli esami di abilitazione'. La liberalizzazione, ha precisato il ministro, 'implica unicamente l'eliminazione degli ostacoli eccessivi all'accesso e all'esercizio delle professioni. Essa deve essere inoltre accompagnata da un incremento della qualità delle prestazioni professionali rese'. ********** Morale della favola ? Studia, somaro! | |
Da: Avvocato affermato e ormai milionario!!! | 05/12/2011 23:28:12 |
Alpa: nessuna misura in vista per gli avvocati In un momento in cui l'Europa ci "guarda" riscuote interesse la tavola rotonda dedicata alla formazione del giurista europeo, per una cultura giuridica comune. E' il tema affrontato nelle sessioni pomeridiane del Salone della Giustizia che si sta svolgendo oggi a Roma. Gli incontri del pomeriggio/2: il giurista europeo Sull'importanza del tema scommette il presidente dei notai Giancarlo Laurini. "Gli steccati culturali rendono l'armonizzazione più difficile di quanto si creda - spiega Laurini - distanze più accentuate nel vecchio continente che in America latina. A questo si aggiunge il problema della scarsa formazione comunitaria dei giuristi.Una preparazione che i notai considerano un obbligo e un onere che può essere però fonte di grandi prospettive". Sulla scarsa preparazione dei magistrati punta il dito anche il presidente del Consiglio nazionale forense Guido Alpa. "La cultura giuridica accademica è decisamente più avanzata rispetto a quella della giurisprudenza e della legislazione - si rammarica il presidente Alpa - abbiamo già un progetto di codice civile europeo messo a punto da Italia, Francia e Gran Bretagna. Mentre è operativo dall'11 ottobre un regolamento sulle vendite e i contratti collegati, che può essere applicato su richiesta delle parti. Più lento - prosegue Alpa - è l'accreditamento dei principi comunitari nella magistratura. Sono pochi i giudici che nelle loro decisioni si affidano a sentenze straniere. Il paese che si appropria di questo "mercato", come al momento hanno fatto i paesi anglosassoni, impone la sua legge". Respinge al mittente le accuse di una magistratura distratta sul fronte europeo il presidente dell'Anm Luca Palamara. "La magistratura associata ha una grande attenzione per ciò che viene fatto a livello europeo - afferma Palamara - a cominciare dai temi dell'immigrazione. Da tempo avevamo messo in guardia il governo sul reato di immigrazione clandestina. Puntuale è arrivata la sentenza di incostituzionalità della Consulta." Gli incontri del pomeriggio/1: arretrato e mediazione Roma, 1° dicembre 2011 - Ore 16,00 Finita la cerimonia di inaugurazione si entra nel vivo dei lavori. Diversi gli incontri e le tavole rotonde in contemporanea. E mentre alla sala Italia gli studenti fanno il loro "battesimo" ravvicinato con la giustizia, guidati dal vice presidente del Consiglio superiore della magistratura Michele Vietti, alla sala Ermellino si affronta il "padre di tutti problemi": lo smaltimento dell'arretrato civile e la riduzione dei tempi del processo. Il dibattito sullo smaltimento dell'arretrato civile A parlarne avvocati magistrati e tecnici, con l'inevitabile rimpallo delle responsabilità e, l'altrettanto scontata disparità di vedute sulle cure da mettere in campo. Il primo j'accuse è del presidente dell'Organismo unitario dell'avvocatura Maurizio de Tilla, che contesta al vice capo dell'Ufficio legislativo del ministero della Giustizia Angelo Piraino di non aver raccolto nessuno dei suggerimenti che l'avvocatura aveva messo nero su bianco in un decalogo che individuava le soluzioni per far ripartire il sistema. "Non avete pensato alle nomine di nuovi magistrati - sostiene de Tilla - né all'ufficio del giudice. Allo stesso modo è stata trascurata sia l'adozione delle best-practies del "metodo Barbuto" sia l'indicazione per avere un giudice laico professionale, pagato e realmente alternativo". Ma non basta. Nel cahier de doleances de Tilla aggiunge la mancata attuazione del processo telematico e lo spreco di 110 milioni di euro per gli "inutili" braccialetti elettronici, quando si procede invece a un intervento indiscriminato sui distretti giudiziari del territorio per risparmiare 70 milioni di euro. La mediazione nella bufera Ma quello che soprattutto non va è la mediazione obbligatoria. "La mediazione deve essere gratuita, durare poco tempo e non avere influenza sul procedimento - dichiara de Tilla - diversamente accade in Polonia e in Bulgaria ma il ministero non può, come ha fatto, citare queste realtà . Pochi avvocati e pochi giudici sono specializzati sui diritti reali - si scalda il presidente dell'Oua - come si può pensare di affidare a chiunque la loro tutela?". L'argomento appassiona la platea composta da avvocati e mediatori che, in attesa della replica del ministero si spacca tra favorevoli e contrari. A sostenere le ragioni dei primi direttamente Angelo Piraino, che spiega le ragioni dell'obbligatorietà ." La mediazione è stata facoltativa per un anno e praticamente ignorata - informa il vice capo dell'ufficio legislativo - si contano sulle dita di una mano i Consigli degli ordini che hanno costituito gli organismi. Salvo poi avere una fretta dannata di metterli su un mese prima dell'entrata in vigore delle norme. E' dunque chiaro - evidenzia Piraino - che per farla conoscere occorre uno stimolo forte, fermo restando che sarà probabilmente necessario tornare sulla formazione dei mediatori pensando all'obbligo del tirocinio. Gli avvocati avranno anche la mediazione nel Dna, ma la verità è che non l'hanno voluta cavalcare. Comunque l'obbligatorietà ha effetto dove non sono serviti a nulla neppure gli incentivi - conclude Piraino - e dunque resta. Magari fra tre o quattro anni chiederò di abolirla ma ora è così". La mediazione unisce, per una volta anche due figure distanti come de Tilla e il presidente dell'Ordine degli avvocati di Roma Antonio Conte che, sottolineata la sua contrarietà all'istituto, indica l'unico responsabile - a suo parere - della lentezza dei processi e dell'arretrato. "Il cuore del problema è soltanto nella mancanza delle risorse - afferma Conte - per mancanza di risorse si è paralizzato il tribunale di Roma nei mesi scorsi, fermo a causa dell'assenza di cancellieri che hanno fatto registrare un 48% in meno rispetto alla necessità . Inutile - prosegue il numero uno dell'ordine più numeroso d'italia con 23 mila iscritti - anche la semplificazione dei riti, quando poi si prevedono a carico del legale 28 adempimenti. Dal Salone della Giustizia una buona notizia per gli avvocati arriva dal presidente del Consiglio nazionale forense Guido Alpa. "Sta mattina ho incontrato il Ministro della Giustizia Paola Severino alla Sapienza: mi ha confermato che nelle prossime misure di lunedì non ci sarà nulla che riguardi i professionisti, precisa il presidente del Cnf a margine della tavola rotonda. Sembrano, quindi, destituite di fondamento le voci allarmate sull'abolizione dell'esame di Stato e di alcune competenze degli organi forensi. Noi continueremo a seguire il lavoro del Governo per tutto quel che ci riguarda". Severino, stagione di sacrifici per la rinascita della giustizia Roma, 1° dicembre 2011 - Ore 12,00 - "Si apre una stagione di sofferenze e privazioni ma anche di rinascita". Il taglio del nastro, del terzo salone della giustizia, tocca al guardasigilli Paola Severino davanti a una platea affollata dagli studenti delle scuole superiori, approdati alla nuova fiera di Roma per visitare gli stand che raccontano il mondo della giustizia. Paola Severino annuncia sacrifici ma fornisce anche la chiave di lettura per accettarli. "Questo è un momento difficile, sia per le istituzioni sia per i cittadini, ed è questa l'occasione per rinnovare l'invito a un dialogo che è la sola strada per superare gli ostacoli - afferma Paola Severino - se riusciremo a spiegare le ragioni dei nostri provvedimenti ce la faremo". Il saluto di Berselli Il primo apprezzamento per il programma del governo in materia di giustizia - che ha individuato le priorità nelle carceri, giustizia civile e giurisdizioni come annunciato al Senato e ribadito alla Camera - arriva dal "padrone di casa", il senatore Filippo Berselli. "Condividiamo quanto detto dal ministro Paola Severino nelle audizioni sia nello stile sobrio sia nella sostanza - assicura Berselli - l'impegno è stato, infatti, quello di fare, in questo momento particolare non tutto ma "le riforme possibili". La riforma della giustizia non può essere né di destra né di sinistra - sostiene l'organizzatore del salone - ma deve arrivare nel rispetto dei tempi europei". Berselli motiva anche la scelta di spostare la kermesse da Rimini, dove si era tenuta nelle precedenti edizioni a Roma. "A chi mi ha chiesto perché Roma io ho risposto perché Rimini? La capitale è la sede naturale di una manifestazione come questa - dichiara Berselli - perché a Roma c'è il Governo, i palazzi delle legge e le alte istituzioni della magistratura, tutti presenti con i loro stand nel salone". Il telegramma di Napolitano Filippo Berselli legge poi il telegramma inviato dal presidente della repubblica Giorgio Napolitano che vede nel salone "un'importante occasione di incontro tra cittadini e istituzioni e una forma di comunicazione di grande successo per far conoscere il sistema giudiziario". Sulla stessa linea Paola Severino che si compiace, come ex docente universitario e come ministro, di vedere la folla di giovani. "Già nell'allestimento degli stand si vede la passione degli operatori della giustizia che sono al servizio dei cittadini ed è bello vedere tanti giovani perché i valori fondamentali si apprendono da giovani e la giustizia è tra questi - afferma il ministro - ed è un passo importante per prendere le distanze dai disvalori". Oua e Cnf in sala chiedono ascolto Ad ascoltare il ministro non solo i giovani ma anche i rappresentanti dell'Organismo unitario dell'avvocatura e del Consiglio nazionale forense che hanno scritto al guardasigilli per chiedere un incontro urgente, nella speranza di avere rassicurazioni su un temuto decreto liberalizzazioni e sul futuro della riforma forense. "Abbiamo la necessità di vedere urgentemente il ministro - spiega il segretario del Cnf Andrea Mascherin - per controllare l'attendibilità di preoccupanti voci non controllate. Se davvero l'intenzione fosse quella di consegnare l'avvocatura ai poteri economici forti privando il cittadino del suo diritto alla difesa tecnica, ci sarebbe un passo indietro alla civiltà pre-giuridica. E non lo accetteremo". Palamara, d'accordo con le priorità del ministro In attesa di un'incontro, non ancora fissato, con Paola Severino ci sono anche i magistrati. Pronti a dare il loro contributo per superare la crisi. "I magistrati sono disponibili a formulare proposte, suggerimenti e priorità per raggiungere l'obiettivo che ci è stato posto dall'Europa di abbattere del 20% le pendenze - dichiara, a margine dei lavori, il presidente delle toghe Luca Palamara - siamo d'accordo con le priorità annunciate dal ministro. Il problema delle carceri è drammatico e non può essere risolto con un'amnistia. Anche per quanto riguarda il braccialetto elettronico è necessario valutare costi benefici magari individuando dei progetti pilota". Consapevoli i magistrati che i sacrifici annunciati dal ministro potrebbero comportare dei tagli anche al settore giustizia, ma intendono dire la loro. "Sul tema delle risorse siamo particolarmente sensibili - dice Palamara - ma non vogliamo fare richieste che non possono essere esaudite. Oltre al taglio dei tribunali è necessario pensare anche alla capacità dello Stato di recuperare risorse riordinando il contenzioso a cominciare dalle cause seriali". http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/primiPiani/2011/12/severino-stagione-di-sacrifici-per-la-rinascita-della-giustizia.html | |
Da: erbin | 05/12/2011 23:31:49 |
E cosa doveva dire la Severino davanti a tutto il CNF? L'articolo 33 del D.L. mi sembra chiaro, che 1) è incontrovertibile che la pratica professionale, di qualunque professione, è ridotta a 18 mesi (pensiamo ai dottori commercialisti che devono compiere ben 3 anni di pratica). 2) sull'esame di abilitazione forse cambieranno i criteri, meno "soggettivi" o "casuali" e più "oggettivi", tipo quiz a risposta multipla. In questo modo è garantito lo studio degli aspiranti avvocati ma la correzione è oggettiva. Staremo a vedere ma il D.L. è molto chiaro al riguardo | |
Da: veramente... | 05/12/2011 23:51:18 |
il primo articolo riportato da avvocato milionario è della federfarma, non proprio del corriere della sera, ed è una manipolazione di quanto detto dalla Severino che infatti su altre testate è riportato in modo diverso...il secondo è del sole24ore e mi pare chiaro che il ministro abbia detto quelle cose ad Alpa perché le stava col fiato sul collo neanche fosse una terza linea degli All Blacks!ammesso che le abbia poi proferite veramente...in ogni caso senza rovinarci il fegato attendiamo!nella storia del mondo tutto è finito, l'unica cosa che non è cambiata è l'alternarsi dei giorni e delle stagioni...magari scopriamo che oltre a questi principi fisici c'è l'immutabilità dell'esame di abilitazione da avvocato...a quel punto gli avvocati saranno i Re del Mondo e governeranno sul giusto e sullo sbagliato...fino a quel momento si guadagneranno la pagnotta come tutti! | |
Da: Wolly | 06/12/2011 00:08:33 |
è incredibile..... ancora...ancora...non mollano mai : "Non solo. Al Senato il capogruppo Pdl Maurizio Gasparri, mette in chiaro che i suoi senatori non accetteranno misure penalizzanti per le professioni." | |
Da: sfruttato dai corsi di preparazione | 06/12/2011 00:25:44 |
cmq hanno tempo sino ad agosto 2012 poi gli ordini che non si riformano verranno aboliti, sono sicuro che un cambiamento ci sarà ... purtroppo per quest'anno ci sukiamo di nuovo la farsa della lotteria copiata ..... e il relativo businnes allegato .... perchè l'esame è solo uno sporco giro di denaro e un immonda perdita di tempo per tutti .... LE COSE CAMBIERANNO OPPURE SI AFFONDA TUTTI INSIEME PERCHE SE LO STATO FALLISCE FALLISCE PER TUTTI ANCHE PER GLI AVVOCATI AFFERMATI E PER I LORO FIGLI. | |
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Da: gregor | 06/12/2011 00:51:41 |
minchia milionario, vedo che studi, bravo, complimenti... non ho gran chè voglia di leggere tutta quella pappardellona, l'articolo che riporta la Severino è datato, e poi stavamo parlando più che altro di provvedimenti seppur in bozza. ma domani ti leggo, idiotino | |
Da: gregor | 06/12/2011 00:58:58 |
ribadisco tutta roba vecchia, idiotino. le bozze di d.l. pubblicate in queste pagine ti smentiscono, almeno per ora, e pare che ti smentisca anche Gasparri, che se si indigna per misure penalizzanti per le professioni dovrebbe far presumere che vi siano. | |
Da: un giovane disoccupato di lusso | 06/12/2011 01:15:07 |
la riforma degli ordini deve essere strutturale e deve incidere nella complessità dei problemi ad essi inerenti. Le norme vigenti disciplinanti l'ingresso alla professione sono ben lontane dalla concretizzazione del principio della meritocrazia che dovrebbe essere il fulcro su cui poggiare il concetto di professionalità e competenza nella sua essenza. Urge riforma degli esami di Stato atteso che ad oggi rappresentano una farsa in quanto caratterizzati da una sostanziale e sistematica confusione, casualità ed evidente e oggettiva limitazione per i giovani costretti ad essere vittime di un sistema corporativo a base monopolistico,nell'ambito del quale non emergono i meriti personali del singolo ma la fortuna o meno che il soggetto pseudo-esaminato possiede. La situazione economica del Paese merita una attenta disamina di tutti i problemi connessi al mondo giovanile tra i quali non si può sottovalutare certamente quello che attanaglia migliaia di ragazzi costretti a vivere nel limbo delle professioni,in attesa di un titolo che sempre più diventa una chimera per chi, in ogni caso,è costretto a lavorare presso gli studi di professionisti, il tutto senza alcuna retribuzione economica. Lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese non può più prescindere da una complessa e sistematica modernizzazione del mercato del lavoro, e quindi anche del mondo delle professioni ancorate ancora a un sistema totalmente inadeguato alla società contemporanea e ai suoi rilevanti problemi economici.La meritocrazia deve essere una delle risposte alla crisi economica che oggi il nostro Paese si trova ad affrontare..perchè il nostro futuro sia migliore rispetto al nostro presente. | |
Da: praticante | 06/12/2011 08:21:48 |
Postare articoli di fine novembre significa riferirsi alla preistoria. La situazione è nettamente diversa. Per carità , nessun abolizione dell'esame, ma di sicura una sua profonda rivisitazione. A questo punto sarebbe auspicabile che qualche senatore, tipo la Poretti, presentasse alcuni emendamenti, anche quelli più forti, anche per saggiare direttamente il governo sul tema. Fatto sta che da qui ad Agosto è un conto alla rovescia onde poter riformare gli ordini, e dunque , in quyesta macedonia di norme si spera possano essere inserite quelle che diano un minimo di tranquillità a noi giovani 1) abolizione 6 annji, 2) razionalizzazione esame etc. ps si dovrà infine eliminare una certa parte dell'avvocatura che con falsi incidenti, false pratiche previdenziali, distrugge la categoria | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 06/12/2011 08:27:18 |
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-12-05/articolo-soppressione-limitazioni-esercizio-183821.shtml | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 06/12/2011 08:27:41 |
http://lastecca.wordpress.com/tag/monti-termine-per-riforma-professioni/ | |
Da: gregor | 06/12/2011 08:54:42 |
http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/index.asp ancora niente provvedimento integrale. sia chiaro che anche vi fosse e necessario aspettare un po' di tempo (fino a 2 mesi) per vedere come si presenterà con gli emendamenti. | |
Da: Sconfortato | 06/12/2011 08:59:29 |
gli ultimi due post fanno finalmente chiarezza. ora nel breve dobbiamo sperare che Monti ponga la fiducia, altrimenti aspettiamoci pure emendamenti che modificano l'art. 33. | |
Da: btp | 06/12/2011 09:01:34 |
mah....non comprendo tutta questa vostra euforia........a mio avviso si è perse l'ennesima buona occasione per riformare gli ordini. Invece è stata buttata lì la nuova "riforma" sulla durata dei tirocini..... | |
Da: leucippo | 06/12/2011 09:15:34 |
secondo me alpa alla fine fa apporvare la sua bella riformina.................... | |
Da: Sconfortato xbtp | 06/12/2011 09:16:55 |
Probabilmente hai ragione. Ma considera che ora la riforma bisognerà farla x forza e il caro alpa e la cara calderone dovranno abbassare la cresta. Non hanno alternativa. Alla fine ai signori parrucconi non interessa altro se non mantenere in vita gli ordini e per farlo manderanno giù un bel pò di rospi. L'alternativa alla riforma è un colpo di spugna a tutta la legislazione e quindi l'abolizione degli ordini. Quell'art.33 mi sembra tanto una pistola carica puntata alla tempia degli ordini. Il messaggio è chiaro o si fa la riforma o chiudete i battenti. | |
Da: abc | 06/12/2011 09:27:47 |
speriamo bene!!!!!!!!! | |
Da: Avv. Fety | 06/12/2011 09:35:46 |
Non vi arrendete mai, vero ??? | |
Da: abc | 06/12/2011 09:38:14 |
noooooooooooooooo | |
Da: Avv. Fety | 06/12/2011 09:42:53 |
Peggio per voi !!!!! ...Ciao, "Articolina" !!!!! | |
Da: gregor | 06/12/2011 09:49:23 |
''Il decreto "salva-Italia" è stato inviato questa mattina al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Dopo di che inizierà il suo iter parlamentare. Non si esclude che il presidente del Consiglio, Mario Monti, dopo aver recepito alcune modifiche (ma si precisa "leggere") da parte dei partiti, decida di porre la fiducia per evitare rischi alla Camera o al Senato. Lo stesso Berlusconi, consapevole delle difficoltà e dei mugugni che ci sono nel Pdl a far passare la manovra, ha consigliato il ricorso al voto di fiducia. Il presidente della Repubblica, vista l'attenzione con cui ha seguito tutti i passi della manovra, dovrebbe firmare il decreto in giornata.'' http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Il+decreto+%27%27salva-Italia%27%27+al+Quirinale+per+la+firma&idSezione=13560 | |
Da: Eppur si muove... | 06/12/2011 09:50:39 |
Per la prima volta, in questo momento stanno facendo su rai 2 una trasmissione riguardante la liberalizzazione degli ordini. | |
Da: gregor | 06/12/2011 09:53:54 |
questo signore che dice che l'esame di avvocato è a tutela dei cittadini è Guido Alpa, presidente del Consiglio Nazionale Forense http://youtu.be/FR0XhZoYBEs ... lui però non l'ha dovuto sostenere. l'esame così come oggi lo conosciamo è stato introdotto nel 1989 c.f.r. art. 17 bis del R.D. 22 gennaio 1934, n. 37 aggiunto dall'art. 3, L. 27-6-1988, n. 242 (Modifiche alla disciplina degli esami di procuratore legale). L'ESAME NON ESISTE DA 80 ANNI MA DA UNA VENTINA E PRIMA DI ALLORA ERA UNA BAZZECOLA! ora, come è dato leggere dalla biografia di Alpa ( http://it.wikipedia.org/wiki/Guido_Alpa ), che nel video si scandalizza per la sola idea di togliere l'esame '...per difendere i diritti dei cittadini...', lui dice, NON LO HA MAI SOSTENUTO PERCHÈ ABILITATOSI NEL 1980 E DUNQUE MOLTO PRIMA CHE FOSSE INTRODOTTO L'ESAME DI ABILITAZIONE COSÌ COME OGGI CONOSCIUTO. Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense (laureato nel 1970 ed abilitato nel 1980) ha impiegato 10 anni per ottenere l'abilitazione, dunque OGGI SAREBBE STATO IN GRADO DI OTTENERLA CON L'ESAME ATTUALE? Possiamo anche essere d'accordo nel riconoscere che un esame sia necessario ma a me non dispiacerebbe sostenere il medesimo esame che ha sostenuto Guido Alpa. PER QUALE DIAVOLO DI RAGIONE IL MIO ESAME DEVE ESSERE PIÙ DIFFICILE? Un alternativa equa sarebbe far ripetere l'esame a tutti quegli avvocati anziani che hanno sostenuto l'esame facilitato ante 1988... E VEDIAMO POI QUANTO SARANNO DISPOSTI A DIFENDERLO, QUEST'ESAME VAH! | |
Da: Avv. Fety | 06/12/2011 09:54:26 |
Cape toste !!!!!!!!! Beh, saluti !!!!! | |
Da: Avv. Fety | 06/12/2011 09:55:36 |
Ah, Gregor, A CIASCUNO LE REGOLE DEL SUO TEMPO !!!!! | |
Da: abc | 06/12/2011 09:58:22 |
Ciao Avv.!!!!!!!!!! | |
Da: abc | 06/12/2011 10:00:59 |
Ciao Avv.!!!!!!!!!! | |
Da: btp | 06/12/2011 10:02:32 |
a questo punto è necessario che Monti poni la fiducia sulla manovra..... si sono già alzate le barricate dei professionisti parlamentare: ".... Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato, contrario anche a una riforma degli ordini professionali: ''Vigileremo sul rispetto delle professioni affinche' questa grande riserva di competenze non venga danneggiata da politiche demagogiche''." | |
Da: gregor | 06/12/2011 10:02:45 |
... e siamo poi sicuri che questi anzianotti siano competenti? probabilmente Alpa lo è, ma tutti gli avvocati anzianotti di provincia che hanno superato l'esame facile facile prima dell' 1988 si sono aggiornati? mi pare una domanda legittima visto che da allora l'Ordinamento giuridico risulta oggi quasi completamente mutato. Se amano la severità nei confronti dell'emergente concorrenza NATURALMENTE PER AMORE DEGLI INTERESSI DEI CITTADINI, forse sarebbe bene, per il medesimo amore, compiere verifiche periodiche anche nei confronti degli avvocati vecchiotti ed evitare così di dare erroneamente per scontato che una volta ottenuta l'abilitazione l'avvocato continui ad essere ritenuto idoneo per l'eternità , e ciò anche considerando il mutare del quadro giuridico. | |
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