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Abolizione esame avvocato
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Da: che ridere..12/08/2011 14:56:32

Cari super "avvocati affermati", vi dico, da praticante abilitato (da un anno) che i clienti che ho io, voi

                   LI VEDETE COL BINOCOLO !!!!!!

Da meno di un anno dal giuramento ho oltre 100 clienti e vi dico, tra

l'altro che vivo in un paese di settemila abitanti, dove ci sono altri

sei avvocati.

Quindi, l'esame lo si può abolire, NON SERVE A NIENTE. E' SOLO UNA FARSA.

Ah, ah ah ah ah

  Che risate !

Da: dott.ssa12/08/2011 14:56:40
non ci posso credere

Da: dott.ssa12/08/2011 14:57:57
ahahahaha!!!!!!!

ma quante balle che leggo ......   e chi legge e ci crede non conosce nemmeno i limiti dell'abilitazione al patrocinio!!!!

ragazzi svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa


Da: Niki K.12/08/2011 14:58:24
infatti non c'è da crederci.

Da: Niki K.12/08/2011 14:59:44
che ridereeeee!!!!!!! ah ah ah!!!!!!!!non ha capito un tuboooo!!!!!!ah ah ah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: Niki K.12/08/2011 15:00:58
uhm.....

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Da: Danno emergente12/08/2011 15:01:21
Macchè segnalare daiiii... giak e dott.ssa sono gli unici a dare una mano a questa stanza (si collegano anche la notte e tengono alto il Topic). Lasciateli continuare
Forza Giak e dott.ssa beati voi che siete già avvocati... E' un tuo clone quello che scrive sui forum dei concorsi pubblici :)
Io a dicembre come faccio??? Aiuto :(

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE
d'iniziativa del senatore LAURO
COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 27 LUGLIO 2011
Modifica all'articolo 33, quinto comma, della Costituzione,
in materia di ordini professionali

Onorevoli Senatori. - Gli ordini professionali costituiscono un impedimento alla libertà professionale e al libero accesso alla professione, limitazioni che si ripercuotono, poi, sul cittadino in costi e qualità dei servizi. Dall'ordine dei giornalisti a quello dei medici, queste corporazioni hanno il solo scopo di amministrare e difendere privilegi acquisiti.
    L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, in un'indagine conoscitiva terminata il 15 gennaio 2009, ha denunciato restrizioni alla concorrenza sia normative sia legate alle decisioni degli ordini. Il regime attuale non produce benefici: ï¿��«Se il professionista è vincolato al rispetto di standard qualitativi minimi e, al tempo stesso, gli utenti sono messi in condizione di confrontare le offerte dei professionisti, sarà più difficile e meno conveniente erogare prestazioni di bassa qualitàï¿��». La garanzia ultima per il cliente, insomma, sta nella pluralità dell'offerta, non nel monopolio degli ordini.
    La stessa Banca d'Italia ha stimato l'entità della ï¿��«rendita monopolisticaï¿��» che è premio della scarsa concorrenza nel settore dei servizi (professioni comprese). Se tale rendita fosse restituita al mercato, il prodotto interno lordo (PIL) potrebbe lievitare di undici punti in pochi anni, di cui cinque punti nei primi tre anni.
    Come conseguenza è urgentemente necessario aprire un mercato che oggi non è libero: il cittadino consumatore, alla ricerca della professionalità per vivere meglio, deve poter scegliere esclusivamente il miglior rapporto qualità/prezzo.
    In occasione dell'approvazione del decreto-legge per la stabilizzazione finanziaria 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, presentato dal Governo al fine di respingere l'urto della speculazione finanziaria sul nostro sistema economico e che, con ogni probabilità e per tale ragione, passerà alla storia parlamentare come un raro esempio di rapidità di approvazione, è tornato d'attualità il tema della possibile abolizione degli ordini professionali.
    La riforma delle professioni, inizialmente inserita nella manovra, poi stralciata e annunciata sotto forma di proposta di legge delega, sembra segnare un'inversione di rotta rispetto ad una condotta politico-parlamentare tesa a tutelare lo status quo.
    Il presente disegno di legge costituzionale è volto a sostenere in concreto la visione liberale della maggioranza di governo, intervenendo alla radice normativa delle disposizioni che, nel tempo, hanno regolato la materia degli ordini.
    Le cautele che, infatti, hanno frenato i tentativi liberalizzatori sono state dettate dai profili di possibile incostituzionalità delle norme. L'articolo 33, quinto comma, della Costituzione prevede espressamente l'esame di stato per l'abilitazione all'esercizio professionale: ed è qui che si interviene, sopprimendo la disposizione relativa all'esame di abilitazione.

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE

Art. 1.
    1. All'articolo 33, quinto comma, della Costituzione, le parole: ï¿��«e per l'abilitazione all'esercizio professionaleï¿��» sono soppresse.

Da: dott.ssa12/08/2011 15:01:39
genio niki, no perchè sei tu che dici che sei un genio, non c'è gente qui che scrive 'ste cose????

ma svegliati che è pomeriggio!

Da: dott.ssa12/08/2011 15:02:33
loro scrivono le lettere all'europa ....  mamma cara ........

Da: che ridere..12/08/2011 15:03:20

Io i limiti al patrocinio li conosco benissimo.

Nel civile fino a euro  25,000 e nel penale fino a 4 ani di reclusione.

Da: Niki K.12/08/2011 15:04:15
mah!

Da: che ridere..12/08/2011 15:05:11

Caro avvocato se vieni a trovarmi, ti  presento tutti i clienti, uno ad

uno..

Da: dott.ssa12/08/2011 15:06:33
forse nel penale ci sono anche certi altri problemini ....

e quindi????

come fai??????

lavori dal gdp?????

lavori solo fino a 25.000?????

ma guarda che è pieno di gente come te sai?!!!

è pienissimo!!!!!!

e sono ancora tutti lì che come i caproni vanno a fare l'esame a dicembre .....

anche perchè tesor il patrocinio ha una data di scadenza ...... ed è pieno di gente che se l'è lasciato scadere ....


e il resto??????

Da: Niki K.12/08/2011 15:08:03
????? vabbè....ciao.

Da: che ridere..12/08/2011 15:08:42

Ho da lavorare ancora 5 anni e 3 mesi.. e ti dico che se continuo

così, posso smettere al termine del suddetto periodo...

Ma cosa c'è, sei un pò invidiosa....

Da: dott.ssa12/08/2011 15:09:44
ma tu sei proprio fuori!

io a settembre divento avvocato.

te saludo

Da: Niki K.12/08/2011 15:10:25
ma che vuol dire? Ma parli con me?

Da: dott.ssa12/08/2011 15:11:01
niki parlo con che ridere, poi nn so se sei sempre tu

Da: che ridere..12/08/2011 15:12:09


Forse non hai capito bene, io guadagno molto, ma molto più di un avvocaticchio che ha superato l'esame.

Quindi sono dentro. Tu sei fuori

  Ciao bella, ti saluto che ho da preparare due feriali.

Da: Niki K.12/08/2011 15:12:16
No, non so chi sia...ciao a tutti comunque!

Da: dott.ssa12/08/2011 15:15:09
mi sto sganasciando dalle risate .....

IO sono dentro "dottore abilitato"

TU sei fuori ......  vai a dicembre forza ..... vai vai corri corri a iscriverti......


UN DUE UN DUE UN DUE!!!

ahahahahahaha!!!!!!!!!!

che pena...... il praticantucolo a tempo determinato che guadagna i miliardi .... dio me ne scampi e liberi...


guarda fai veramente ridere ... questa è da raccontare......

Da: Danno emergente12/08/2011 15:31:04
FONTE:
http://informazionegiuridica.myblog.it/archive/2011/08/04/ddl-per-l-abolizione-dell-esame-di-abilitazione-alla-profess.html
Informatevi chi è l'autore... Non certo un praticante abilitato :D

Per il bene di questa professione e per garantire i diritti dei consumatori sarebbe necessario riformare profondamente il percorso formativo più che inasprire le regole per l'accesso in se, tale percorso dovrebbe garantire ai giovani professionisti una effettiva formazione professionale e manageriale che consenta questi di offrire un servizio di qualità in regime di concorrenza.
Tutto ciò e' mal veduto da coloro i quali ancora oggi temono le scomode regole della concorrenza, essi infatti tutelerebbero la dignita' ed il decoro della professione occupandosi di inasprire le regole per l'accesso delle "nuove leve" anziché impegnarsi a predisporre un percorso di profondo rinnovamento, che interessi il nucleo del sistema.
E' sufficiente esaminare la recente proposta di Legge del CNF per cogliere in essa inaccettabili rigurgiti corporativi con cui gli "anziani" riversano sui "giovani" la colpa della dequalificazione professionale, così giustificando la proposta di inasprimento delle regole di accesso alla professione e di gestione dell'affare della formazione obbligatoria. Il tutto si traduce in un espediente per cui rafforzare ancora il sistema corporativo in danno ai giovani professionisti ed in spregio alla politica di liberalizzazione dei servizi legali della UE.
Cio' dimostra quanto lo sforzo riformatore dell'aristocrazia forense sia inadeguato ed estraneo al moderno contesto del mercato e distante dalle esigenze dei consumatori e della "base" dell'avvocatura. Soltanto l'apertura ad un sistema concorrenziale può incentivare i professionisti alla formazione ed alla specializzazione per poter competere nel mercato dei servizi professionali.
Un sistema concorrenziale non consente che il potere decisionale nel procedimento disciplinare, nell'accesso e nell'affare della formazione obbligatoria sia esercitato da Consigli o Commissioni composti in maggioranza da appartenenti alle categorie rappresentate. Un sistema concorrenziale non consente ad un unico Ordine professionale di gestire in regime di monopolio una professione.
Garantendo una formazione selettiva unitamente alla libera iniziativa e alla libera concorrenza nella professione, attuando una vera liberalizzazione di tutto il settore sara' possibile la sopravvivenza nel mercato soltanto dei professionisti capaci e dei servizi migliori. Il sistema verrebbe conseguentemente "svecchiato" producendo ovvie ripercussioni positive sull´economia nazionale. La logica fino ad ora perseguita ha prodotto molti professionisti incompetenti protetti dalle garanzie corporative, che galleggiano nel mercato senza avvertire la necessità di migliorarsi e promuoversi, che offrono ai consumatori un servizio pomposo, molto spesso scarso e costoso.
Oggi, paradossalmente, come il gatto che si morde la coda, essi "necessitano" della cosiddetta formazione coattiva imposta dall´Ordine professionale. Tale logica meriterebbe di soccombere dinanzi ai diritti fondamentali dei consumatori e dei medesimi professionisti. L'esame di stato non può essere considerato un concorso da superare per ottenere un posto di lavoro perchè nelle professioni il lavoro lo crea il professionista, vero e proprio imprenditore, direttamente responsabile nei confronti della Legge e dei consumatori.
Inoltre, esiste una evidente disparità di trattamento in ordine agli esami di stato per l´acceso alle diverse professioni. Si pensi alla professione di medico e di ingegnere, le cui responsabilità da imperizia non sono certamente meno gravi di quelle ascrivibili ad un avvocato, anzi. Nel loro caso, l´esame di Stato viene superato praticamente dal cento per cento dei partecipanti, essendo una prova pro forma.
Ciò non ha creato alcun problema per l´esercizio della professione, né ai vecchi né ai giovani professionisti, perché è la selezione naturale dei migliori che fa la differenza. Nessuno va a farsi curare da un medico che non gode di buona fama, né si fa progettare una casa da un ingegnere incapace. Non è certamente il superamento dell´esame di Stato che attribuisce capacità, conoscenza.
L'accesso alla professione non può essere impedito quando il percorso formativo previsto dalla Legge sia stato già compiuto con successo in tutte le sue fasi, il diritto di accedere alla professione deriva dal diritto fondamentale al lavoro. Guai a lasciare senza alcun limite e controllo nelle mani di un Ordine il destino di chi e' fuori dalla categoria, pena l'impossibilita' di ogni riqualificazione della professione e di un ricambio generazionale corretto e vitale.
Il sistema adottato fino ad ora garantisce esclusivamente la sopravvivenza di gruppi di potere, impedisce la concorrenza, contrasta con le regole della UE ed offende i diritti e le libertà fondamentali dell´uomo. Non alligna in altro Stato europeo e non è degno di sopravvivere nel nostro Paese.
Avv. Ugo G. Cacciatore

Da: che ridere..12/08/2011 15:55:36

Cara dott.ssa, noto in te giusto "UN TANTINO" di invidia..

Io sono titolare di partita iva, verso i contributi e faccio regolare

dichiarazione dei redditi.

Se vuoi ti faccio vedere la dichiarazione dei redditi...

Dopo, vedrai che mi sganascerò io dalle risate quando vedrò la tua

faccia sconvolta..

Io mi diverto tantissimo a vedere gli avvocaticchi invidiosi dei

praticanti abilitati, INTRAPRENDENTI, COMPETENTI E CON MOLTI

CLIENTI.


Ah, volevo solo far notare che se non hai clienti, il  superamento dell' l'esame, non cambia di molto le cose.

Da: che ridere..12/08/2011 16:07:52

La professione di avvocato và costruita giorno per giorno.

Io ho cominciato a fare pratica presso uno studio

quando frequentavo il secondo anno di università.  Così ho

cominciato già a lavorare ed a farmi conoscere.

Oggi, da praticante avvocato abilitato al patrocinio, (o da

dottore in legge) come meglio preferisci, sono più che soddisfatto.


CARA DOTTORESSA, I CLIENTI NON ARRIVANO SICURAMENTENTE

IL GIORNO DOPO AVER SUPERATO L'ESAME, APRENDO

SEMPLICEMENTE UNO STUDIO.

COSì RISCHI DI ACCHIAPPARE LE MOSCHE !!!

che risate...

dai non te la prendere, è così..

Da: x quello sopra12/08/2011 16:22:23
Clienti? Soldi? Professionalità??
Cosa sono codeste parole?
Il vero avvocato secondo dottoressa lo fa l'esame!!
Vive in un mondo tutto suo, non consapevole che anche un dottore in legge può avere una partita iva e dei clienti.
La gente va da chi risolve i problemi, non certo da chi ne crea di nuovi.
Avvocato o meno, poco importa, perchè all'uopo si trova sempre l'amico/parente/conoscente che mette la firma.
E' vero, non avere il titolo è un handicap, ma questo tipo di handicap si supera -l'esame è una lotteria e prima o poi gira per tutti- ma avere il titolo e non avere clienti è ancora più grave.
Di avvocati come giak e dott.ssa ce ne sono una marea, secondo voi un coglione pezzente fallito come giak per 50 euro non metterebbe una firma?
Avvocato è chi ha clienti, non (solo) chi ha vinto alla lotteria dell'esame.
Chi si vanta di questo titolo è perchè non ha niente, proprio nient'altro di cui vantarsi.
Ed infati i deliranti post di dott.ssa sono tutti tesi a ricordare quanto è stata brava (ma non è meglio usare il termine "fortunata") a superare l'esame.
Bene, coglioni di questa risma sono utilissimi: saranno i futuri prestanome di chi è capace, abilitato o non.
Con questo voglio dire non che chi è avvocato è uno sfigato, ma la differenza vera è tra chi i clienti li ha e chi non li ha.
Puoi passare l'esame con 120, ma se poi non hai clienti che te ne fai?
Se hai clienti ma non il titolo devi senz'altro saperti arrangiare, ma ci sono tantissimi che vanno avanti comunque, e alla 3,4,5, anche 6 o 7 volta superano lo scoglio dell'esame farsa.
Non è facile, ma ciò rende più scaltri, secondo me, rispetto a una dott.ssa che più che vantarsi del titolo non fa.
Lasciatela parlare e delirare, poverina, guardate che fine fanno i vari giak che hanno il titolo ma sono così imbecilli da non avere clienti: CONCORSI PER DIPLOMATI!

Da: Lucro incessante12/08/2011 16:31:52
... bene bene provocate dott.ssa e giak (tanto non sanno cosa fare) così loro rispondono ed il Topic resta in alto giorno e notte :D
Liberalizzare

Da: Cino da Pistoia12/08/2011 16:39:22
Come immaginavo siamo al punto che essere praticanti è meglio di essere avvocati ahahaha  ....che sfigati gli avvocati, non saranno mai come i praticanti ahahahah
in tutto ciò ancora devo conoscere una persona che dica "ho bisogno di un praticante"....ho sempre sentito dire ho bisogno di un avvocato
ahahaha la vostra frustrazione vi porta a capovolgere la realtá ed a dire cazzate che se le sente un avvocato si mette e ridere....

spero di poter aprire anche io un giorno un grande studio di praticanti...magari anche internazionale ahahahahahah!!

Da: Cino da Pistoia12/08/2011 16:42:19
Ah dimenticavo.....siete dei praticanti così in gamba ed abilissimi a scrivere dei super atti...peró non si capisce perchè poi non siete in grado di scrivete 3 paginette in italiano il giorno dell esame....ahahaha
ahaha

Da: Lucro incessante12/08/2011 16:43:37
Grazie Avvocato cino da pistoia aiutaci anche tu a tenere in alto il TOPIC (giak e dott.ssa dormono)

http://ordiniprofessionali.wordpress.com/perche-abolir/

Da: Liberale 12/08/2011 16:55:15
FONTE: Stefano Lepri La Stampa


Né è solo la «casta» dei politici che intralcia le forze vitali dell'economia. Sono molte le caste che prosperano esercitando potere affidatogli da leggi sbagliate; e il potere dei politici è moltiplicato dall'alleanza con esse. Liberalizzare gli ordini professionali è un aiuto alle ambizioni di molti giovani. Aprire alla concorrenza settori protetti stimola l'iniziativa e riduce i prezzi. Mettere all'asta concessioni e privative trasferisce allo Stato rendite di pochi, ripulisce la politica da rapporti ambigui. Insomma, occorre una specie di rivoluzione liberale (che c'entra poco o nulla con la libertà di licenziamento). Chi governa oggi l'aveva promessa 17 anni fa, però poi ha fatto soprattutto il contrario.

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