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Concorso Ds Sicilia - Il ricorso
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Da: A.T.A.F.I.C02/08/2013 23:49:52
A
Tutti
Auguro
Fantastico
Inizio
Carriera
Rispondi

Da: A.T.A.F.I.C02/08/2013 23:50:49
Ops!!!
Rispondi

Da: @A.t.a.f.i.c.03/08/2013 10:37:35
E pensare che pensavo che significasse

Andate
tutti
a
fare
in culo

Certo che sono malpensante.
Rispondi

Da: @Dedicato Xmah03/08/2013 11:06:03
Sono il neo preside di ieri, ecco come farò il Ds:

Il Dirigente Scolastico: leader o manager



Il Dirigente Scolastico è un leader o un manager, i due termini non sono sinonimi, ma entrambi si riferiscono al vertice direttivo ed organizzativo di una istituzione o organizzazione pubblica o privata.

Il manager è colui il quale pianifica, organizza, dirige e controlla le attività istituzionali proprie di un ente, quindi il management è la capacità di trasformare gli input in output attraverso un processo di pianificazione, organizzazione del lavoro e controllo e valutazione dei risultati ottenuti.

Il leader indica la meta da raggiungere, ispira condivisione e coinvolgimento, è un modello ed un esempio, occupa posizioni di prestigio tra i suoi pari, si pone all'avanguardia, è più uno stratega che un tattico.

Il suo potere è carismatico.

Rispetto al manager deve possedere altre doti di cultura e di personalità.

Il manager è un ruolo, un insieme di rapporti soggetti a molteplici aspettative.

Rapporti con i docenti, con il personale A.T.A.,  con l'Ufficio Scolastico Regionale e il Centro dei Servizi Amministrativi.

Le aspettative degli individui si concretizzano in: direttive, risultati, favori, collaborazione, ascolto, cortesia, riconoscimenti, chiarimenti, puntualità, risposte, fedeltà, sostegno, equilibrio, incoraggiamento, motivazione, ecc.

Il manager è diretta espressione dell'autorità.

Il management indica lo svolgimento di determinate attività, mentre la leadership indica lo stile con il quale queste attività vengono svolte.

Ogni manager ha due interessi determinanti:

1)                  il conseguimento dei risultati;

2)                  le relazioni interpersonali.

Nel primo caso il manager è concentrato sul compito, nel secondo invece sulle persone.

Questa concezione di leadership è stata elaborata da Schmidt e Tannenbaum nel 1958.

Con questa concezione ci troviamo di fronte a due stili di leadership contrapposti, uno stile che si concentra soltanto sui risultati, in questo caso ci troviamo di fronte un manager che sia autocratico o partenalistico, che ordina o persuade i suoi dipendenti, oppure al contrario un manager che sia democratico o consultivo, che cerca invece di condeterminare o di coinvolgere i suoi dipendenti per il raggiungimento degli obiettivi previsti.

Questa concezione di leadership è stata superata nel 1964 da Blake e Mouton, che invece propongono cinque modelli di leadership, che mettono in stretta correlazione entrambi gli stili di leadership:

1)      autoritario/assertivo - aggressivo

    desidera che le cose siano fatte a modo suo;
    preferisce parlare anziché ascoltare;
    non si preoccupa troppo delle opinioni altrui;
    diventa aggressivo se si sente sfidato;
    è tenace in quanto porta a termine ciò che incomincia;
    controlla in modo diretto il personale alle sue dipendenze.

2)      sollecito

    si preoccupa degli individui;
    ama piacere agli altri;
    evita i conflitti aperti e calma le situazioni difficili con le lusinghe;
    vuole che la scuola sia serena e felice;
    esalta il successo fino all'adulazione;
    non si cura della negligenza e delle prestazioni inadeguate;
    è proteso al management collettivo;

·        è servizievole.

3)      motivazionale

·        si accorda sugli obiettivi con lo scopo di ottenerli;

·        controlla e verifica le prestazioni in relazione agli obiettivi;

·        aiuta le persone per trovare una soluzione alle prestazioni inadeguate;

·        affronta i problemi con calma;

·        valuta e condivide i piani d'intervento;

·        coinvolge il personale nelle decisioni che lo riguardano;

·        facilmente delega;

·        prende decisioni nel momento e nel modo giusto.

4)      amministrativo

·        si muove secondo le regole precostituite;

·        è un conservatore;

·        è affidabile;

·        è coscienzioso, anziché essere creativo e innovativo.

5)      passivo o politico

Questo stile di leadership non si interessa né alle persone, né tanto meno ai risultati, questi tipi di dirigenti si sentono frustati, disillusi e si sentono anche minacciati, ciò provoca che abbiano fondamentalmente un comportamento che sia o passivo o politico;

il comportamento passivo è caratterizzato da:

    non fa di più di quanto gli venga effettivamente richiesto;
    è contrario al cambiamento;
    è negligente se non viene controllato;
    rimprovera facilmente i suoi dipendenti e collaboratori, in generale il prossimo per aver            creato delle condizioni insostenibili.

Il comportamento politico, invece è caratterizzato da:

    un'accesa e frequente critica;
    un'attenzione agli sbagli altrui;
    una costante preoccupazione.

Ogni istituzione scolastica ha una redditività e una produttività, la prima è le capacità di conseguire un reddito rispetto alle risorse effettivamente impiegate, il conseguimento di un risultato economico in termini di cultura offerta, la produttività invece ha lo scopo di rinnovare l'organizzazione con l'intento di aumentare il profitto e incentivare la produzione.

In quest'ultimo caso si richiedono doti creative, sfruttamento di risorse umane e materiali, ammodernamento delle tecnologie scientifiche, mobilità del personale, atti di responsabilità, discrezionalità ed autonomia.

Un buon dirigente scolastico deve in primis saper fare le seguenti attività:

1)                  organizzare e pianificare;

2)                  delegare il lavoro;

3)                  valutare il lavoro;

4)                  riconoscere il lavoro.

Organizzare significa comprendere le priorità e redigere un piano d'azione e d'intervento, tenendo ben presenti anche eventuali imprevisti.

Delegare significa far capire ai propri collaboratori il significato, l'utilità e la valenza del proprio lavoro, cosa ognuno deve fare e con quale autonomia, considerando i tempi di realizzazione del lavoro, quindi l'obiettivo principale è quello di coinvolgere il personale scolastico e fare in modo, che tutti gli obiettivi posti in essere dall'istituzione scolastica siano conosciuti, condivisi e condivisibili.

La valutazione consiste nel verificare in itinere le prestazioni svolte per apportare i giusti correttivi all'azione.

L'azione correttiva per essere quanto mai efficace deve essere:

    tempestiva
    adeguata
    serena
    impegnativa.

Il riconoscimento del lavoro svolto è un elogio del dirigente ai propri collaboratori.

L'elogio deve essere:

    sincero
    specifico
    tempestivo
    personale.

Un manager è un individuo che:

·        sa quello che vuole e fa in modo di ottenerlo;

·        è responsabile del controllo delle risorse e assicura che se ne faccia un buon uso;

·        svolge in modo efficace il suo lavoro e cerca continuamente di migliorare;

·        è responsabile dei risultati del personale che dirige o di cui fa parte integrante;

·        crea un clima o un contesto ambientale che spinge gli individui a dare il meglio di sé stessi.

Un manager eccellente deve essenzialmente possedere delle qualità, che possono essere suddivise in:

1)                  conoscenza dei fatti essenziali;

2)                  notevole competenza;

3)                  costante sensibilità agli eventi;

4)                  capacità di analisi, di soluzione dei problemi, di decisione e di giudizio;

5)                  capacità e qualità per la vita sociale;

6)                  solidità emotiva;

7)                  atteggiamento costruttivo inteso come capacità di reagire in modo costruttivo agli avvenimenti;

8)                  creatività;

9)                  agilità mentale;

10)              abitudini e capacità d'apprendimento equilibrate;

11)              conoscenza di se stessi.
Rispondi

Da: @Dedicato Xmah03/08/2013 11:06:50
Almeno questa paginetta la studierò, visto che prima...
Rispondi

Da: ma che fai03/08/2013 11:16:29
il giuramento?!!!!!!!!!!!!
Rispondi

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Da: senza offesa03/08/2013 11:28:44
Gli idonei sono presi da una forma di delirio. Ma cosa vi pare che siete diventati dei superuomini? D altra parte, però , i non idonei sono dei poveri frustrati che hannodimostrato tutta la loro invidia. Ed é inutile che criticano gli idonei,perché sono fatti tutti della stessa pasta. Insomma, la categoria dei docenti ha dimostrato tutta la propria bassezza e pochezza. Ora capisco perché sto posto da ds é tanto ambito. Perché sotto sotto vi sentite tutti dei falliti, siete pieni di frustrazioni e gli idonei finalmente sanno che usciranno dalle classi, luogo in cui si sentivano schiacciati e prigionieri. Rivolgo un invito agli idonei: siate umili, altrimenti farete il gioco dei vostri nemici.
Rispondi

Da: Xsenza offesa da @dedicato03/08/2013 11:44:55
Caro collega, quella di ieri era una provocazione, ma loro sono stati velocissimi a pubblicare.
Sto leggendo con molta attenzione il Machiavelli e sarà al suo pensiero che mi ispirerò nel dirigere la scuola che mi aspetta con tanta ansia.

Ognuno sa quanto sia apprezzabile, per un principe, essere leale e vivere con onestà, non con l'inganno. L'esperienza dei nostri tempi ci insegna tuttavia che i principi, i quali hanno tenuto poco conto della parola data e ingannato le menti degli uomini, hanno anche saputo compiere grandi imprese e sono alla fine riusciti a prevalere su coloro che si sono invece fondati sulla lealtà.

Dovete dunque sapere come ci siano due modi di combattere: l'uno, con le leggi; l'altro, con la forza. Il primo modo appartiene all'uomo, il secondo alle bestie. Ma poiché molte volte il primo modo non basta, si rende necessario ricorrere al secondo. È pertanto necessario che un principe sappia servirsi dei mezzi adatti sia alla bestia sia all'uomo. Gli antichi scrittori hanno già fornito ai principi questo insegnamento sotto forma di allegoria, quando hanno riferito che Achille e molti altri principi dell'antichità furono affidati al centauro Chirone[1] perché li allevasse e li educasse sotto la sua disciplina. L'avere per precettore qualcuno che sia mezza bestia e mezzo uomo, ha un solo significato: che il principe deve sapersi servire dell'una e dell'altra natura, perché l'una senza l'altra non resiste nel tempo.

Il principe è dunque costretto a saper essere bestia e deve imitare la volpe e il leone. Dato che il leone non si difende dalle trappole e la volpe non si difende dai lupi, bisogna essere volpe per riconoscere le trappole, e leone per impaurire i lupi. Coloro che si limitano a essere leoni non conoscono l'arte di governare. Un signore prudente, pertanto, non può né deve rispettare la parola data se tale rispetto lo danneggia e se sono venute meno le ragioni che lo indussero a promettere. Se gli uomini fossero tutti buoni, questa regola non sarebbe buona. Ma poiché gli uomini sono cattivi e non manterrebbero nei tuoi confronti la parola data, neppure tu devi mantenerla con loro. Né mai a un principe mancarono pretesti legali per mascherare le inadempienze. Se ne potrebbero fornire infiniti esempi tratti dalla storia moderna, e mostrare quante paci, quante promesse furono violate e vanificate dalla slealtà dei principi, e chi meglio ha saputo farsi volpe, meglio è riuscito ad aver successo. Ma è necessario saper mascherare bene questa natura volpina ed essere grandi simulatori e dissimulatori. Gli uomini sono così ingenui e legati alle esigenze del momento che chi vuole ingannare troverà sempre chi si lascerà ingannare.

Voglio portare un esempio recente. Papa Alessandro VI non fece mai altro, non pensò mai ad altro che a ingannare gli uomini, e sempre trovò materia per poterlo fare. Non ci fu mai uomo che promettesse con così grande efficacia, che giurasse con altrettanto fervore e che poi mancasse di parola quanto lui. Nondimeno riuscì sempre a ingannare a suo piacimento, perché conosceva bene quest'aspetto del mondo.

Un principe, dunque, non deve realmente possedere tutte le qualità, ma deve far credere di averle. Oserò anzi dire che, se le ha e le usa sempre, gli sono dannose. Se fa credere di averle, gli sono utili. Nel senso che egli deve apparire clemente, degno di fede, umano, onesto, religioso, e anche esserlo realmente; ma se poi gli è necessario non esserlo, il suo animo deve essere sempre pronto a potere e a sapere mutarsi nell'esatto contrario. Bisogna, infatti, capire che un principe, soprattutto un principe nuovo, non può rispettare tutte quelle norme in base alle quali gli uomini sono considerati buoni, perché egli è spesso obbligato, per mantenere il potere, a operare contro la lealtà, contro la carità, contro l'umanità, contro la religione. Bisogna perciò che egli abbia un animo disposto a indirizzarsi secondo il vento della fortuna e il mutare delle situazioni. Insomma, come dissi prima, non si allontani dal bene, quando può, ma sappia entrare nel male, quando vi è costretto.

Un principe deve fare grande attenzione a che non gli esca mai di bocca una parola che non sia piena delle cinque qualità sopra indicate[2]. Deve insomma apparire, a guardarlo e a udirlo, tutto clemenza, tutto lealtà, tutto onestà, tutto umanità, tutto religione. Niente gli è più indispensabile che apparire religioso. Gli uomini, in generale, giudicano più con gli occhi che con le mani, perché tutti vedono e pochi toccano con mano. Tutti vedono quello che tu sembri, ma pochi toccano con mano quel che tu sei, e questi pochi non osano opporsi all'opinione dei molti, che oltre tutto sono protetti dall'autorità dello Stato. Nel giudicare le azioni degli uomini, e soprattutto dei principi che non possono essere convocati in giudizio non si guarda ai mezzi, ma al fine. Il principe faccia quel che occorre per vincere e conservare il potere. I mezzi saranno sempre giudicati onorevoli e lodati da ognuno, perché il volgo bada sempre alle apparenze e al risultato. E nel mondo il popolo è da per tutto. Le minoranze non contano, quando le maggioranze hanno dove appoggiarsi. Un principe dei nostri tempi, che è meglio non nominare [Ferdinando il Cattolico], predica sempre pace e onestà, ma non ha mai rispettato né l'una né l'altra. Del resto, se le avesse rispettate, avrebbe più volte perso la sua autorità o i suoi Stati.
Rispondi

Da: Xsenza offesa da @dedicato03/08/2013 11:45:56
Da ora mi troverete sul forum col nick

SUPERMEGAPRESIDE
Rispondi

Da: @senza offesa03/08/2013 11:49:55
io sono idoneo e, francamente, non mi sento frustrato. Non ho neanche la fretta di occupare la poltrona dirigenziale: a settembre, tra un anno...., tra due, ... per me è uguale.
Del resto sto così bene con i miei alunni che so già mi mancheranno tanto. Sui non idonei non mi esprimo, non mi interessa: ognuno per la sua strada!
Rispondi

Da: SUPERMEGAPRESIDE03/08/2013 11:52:43
Sto contando i giorni che mi separano dal tanto ambito e atteso incarico. Sto studiando moltissimo, perchè voglio arrivare preparato all'appuntamento. Mi sento con un ragazzino al suo primo appuntamento d'amore. Sto comprando tanti bei vestiti, perchè voglio apparire elegante e distinto agli occhi del personale, delle famiglie e degli alunni. Non vedo l'ora di firmare quel contratto che sancirà la mia entrata nel mondo della dirigenza scolastica. Che ne dite di organizzare una megafesta tra tutti noi neo assunti? Il giorno della convocazione all'Usr organizziamoci,  perchè mi farebbe molto piacere conoscere gli altri colleghi, specialmente quelli della mia zona (Palermo).
Rispondi

Da: SUPERMEGAPRESIDE03/08/2013 11:54:06
Nemmeno io mi sento frustrato, ma mi sento emozionato all'idea...
Rispondi

Da: @SUPERMEGAPRESIDE03/08/2013 12:03:57
Avremo modo di confrontarci e .... di organizzarci il giorno della convocazione (e non solo). Anch'io sono dell'idea che una megafesta sia l'ideale per concludere un percorso tanto faticoso ma, anche, tanto gratificante. L'emozione c'è in tutti noi, così come la paura ... non tanto di non essere all'altezza ..... quanto di intraprendere una strada nuova che, inizialmente, sarà irta di ostacoli e di imprevisti. Poi, come è avvenuto per l'insegnamento, l'esperienza ci darà una mano: così ciò che inizialmente sembrava una salita la vedremo come una discesa. Non servono, a mio avviso, soltanto i bei vestiti: la competenza è quella che ci farà apparire distinti ed eleganti agli occhi di tutti, sempre!
Rispondi

Da: ma non c''è03/08/2013 12:12:27
un forum per idonei, per neo, per futuri ...
Rispondi

Da: @ma non c''è03/08/2013 12:15:34
ti diamo così tanto fastidio? comincia ad abituarti alla nostra presenza!
Rispondi

Da: SUPERMEGAPRESIDE03/08/2013 12:15:55
E' che volevamo condividere con voi le emozioni che si provano, in modo che quando sarete anche voi presidi sarete consci di cosa significhi. Mio caro collega, anche dei bei vestiti servono, perchè l'occhio vuole la sua parte, dato che non vorrei che si dicesse che sono un pezzente. Sto svaligiando interi negozi...
Rispondi

Da: @ma non c''è03/08/2013 12:16:28
è una sorta di ..... training!
Rispondi

Da: SUPERMEGAPRESIDE03/08/2013 12:17:13
Scusa, ma si trattano così i vostri dirigenti? Abbiate un minimo di pazienza e di rispetto!
Rispondi

Da: SUPERMEGAPRESIDE03/08/2013 12:17:58
Esatto, mi sento uno scolaretto che si appresta al primo giorno di scuola!
Rispondi

Da: @SUPERMEGAPRESIDE03/08/2013 12:18:09
infatti ho detto: ... non servono soltanto i bei vestiti...
Rispondi

Da: @ma03/08/2013 12:21:32
Uno che è idoneo, perchè non se la spassa anzichè stare sul forum ogni giorno? Secondo me qualche problema c'è!
Rispondi

Da: SUPERMEGAPRESIDE03/08/2013 12:24:51
ehi, collega, pensavo di accogliere cosi' i miei dipendenti.
Prima di tutto vorrei stringere la mano uno a uno ai docenti.
Poi aprirei il 1 collegio dei docenti rivolgendomi a tutti dicendo:
"cari colleghi, la fatica e un po' di fortuna hanno fatto sì che da oggi io sia il vostro nuovo Preside. Sono alla mia prima esperienza in assoluto, non avendo mai svolto l'incarico di vice-preside. Per questo avrò bisogno del vostro aiuto indispensabile. Offrirò a questa scuola tutte le mie energie, armato di buona volontà e di pazienza, sperando nella vostra più ampia collaborazione. Sono qui avendo superato l'ultimo concorso ordinario per ds, che mi è costato tanti sacrifici e fatica, ma l'ho fatto con lo spirito di chi vuole contribuire alla crescita e al miglioramento della Scuola. Spero che nelle prossime settimane mi concederete l'onore di conoscervi uno per uno, la presidenza è sempre aperta, a vostra disposizione per qualunque necessità o semplicemente per il piacere di conoscersi...
Vicomunico che ho scelto come collaboratori...
Ora passiamo agli altri punti all'odg...

Che ne dici?
Rispondi

Da: SUPERMEGAPRESIDE03/08/2013 12:27:25
Io sto studiando,  ora come ora non me ne importa delle vacanze. Perchè scrivo sul forum? Perchè avete detto troppe cattiverie su di noi e per farvi capire che non siamo come dite. Smettetela di sputare veleno su di noi. Ora buona giornata, vado a fare ulteriori acquisti...
Rispondi

Da: @il supermegastr03/08/2013 12:28:58
Ottimo discorso, ti consiglio un buon deodorante per il controllo del sudore, altrimenti ti spuntano le ruote del camion sulla camicia ed è uno spettacolo sgradevole oltre che fetido.
Rispondi

Da: SUPERMEGAPRESIDE03/08/2013 12:29:18
Dimenticavo ci conosceremo al corso di formazione di Palermo, ciao!
Rispondi

Da: ma non c03/08/2013 12:29:38
avrai modo, presentando la tua faccia, di far capire come sei. Starsene qui a rompere le palle ai non idonei che hanno fatto ricorso non penso sia utile ... neanche a te nonostante il bisogno di autocelebrazione
Rispondi

Da: @il supermegastr03/08/2013 12:30:56
si si compra anche un dvd .... "Il padrino" un buon ripasso d'estate non guasta
Rispondi

Da: SUPERMEGAPRESIDE03/08/2013 12:33:59
Sono qui per farvi venire la cirrosi, ti pare poco?
Rispondi

Da: @il supermegastr03/08/2013 12:34:31
Forse non siete come diciamo noi, siete peggio!
Su questo hai ragione, siete della brutta gente.
I raccomandati della Sicilia ... cosa aggiungere?
Rispondi

Da: ma non c03/08/2013 12:35:13
mi immagino la tua faccia, che necessariamente deve rispecchiare il tuo animo, al primo collegio ... bile, bile mista a paura, timore, cacazzu ahahahah
Rispondi

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