>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
75409 messaggi, letto 1419059 volte

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum  - Rispondi    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1194, 1195, 1196, 1197, 1198, 1199, 1200, 1201, 1202, 1203, 1204, ..., 2509, 2510, 2511, 2512, 2513, 2514 - Successiva >>

Da: Class action28/02/2014 21:00:40
Class action nella pubblica amministrazione cos'e'?

Il Decreto legislativo n. 150 del 2009 "introduce nel nostro ordinamento il nuovo istituto dell'azione collettiva contro le inefficienze delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici dettandone la disciplina processuale".

La Class action nella P.A. non prevede risarcimenti, come nel caso dei ricorsi collettivi nel settore privato, ma punta al miglioramento nella produzione del servizio, correggendone le eventuali storture. Le disposizioni contenute hanno lo scopo di garantire il cittadino-cliente da qualsiasi violazione degli standard di qualità del servizio pubblico, a prescindere dalla natura pubblica o privata del soggetto che lo eroga.

da ClassActionCommunity.it
Rispondi

Da: Class action28/02/2014 21:02:25
Azione collettiva ma non  risarcitoria
L'azione non può' essere intentata per promuovere il risarcimento danni  come potrebbe avvenire per le azioni legali intraprese contro aziende private.
A tal fine, restano fermi i rimedi ordinari.
Rispondi

Da: organizziamoci...28/02/2014 21:02:50
....
Rispondi

Da: idonei danneggiati????28/02/2014 21:36:04
si dalla raccomandazione!

ma fatemi il piacere!
Rispondi

Da: Credere o non credere28/02/2014 21:41:11
Lo so che c'è chi ha studiato tanto, sacrificando tanto della sua vita personale, ma per esperienza diretta so anche di concorrenti che avendo superato anche le prove orali con voto alto va dicendo in giro che diventerà dirigente a breve e guarda gli altri dall'alto in basso. Che pena provo!  Ormai è chiaro che la preparazione in sè non era sufficiente. In Italia niente passa se non è avallato dagli amici degli amici. Di che ci meravigliamo? Perchè il concorso a dirigente scolastico avrebbe dovuto essere diverso? Nulla può sfuggire al controllo di chi è potente, che deve assicurarsi il consenso al proprio agire e al suo potere. Nel caso qualcuno non fosse legato alla cordata, pensate abbia avuto buona sorte? Non sono ammesse autonome ed eccelse personalità in nessun tipo di sistema, ed ogni cosa fa parte di un sistema. Chi pensa o dichiara di aver fatto da solo, ottenendo il miglior risultato possibile, mente. Non esiste nessuno che possa sfuggire al controllo e riesca. Sarebbe un genio assoluto, e quelli sono veramente pochi!
Rispondi

Da: per noi tutti28/02/2014 22:03:33
questo concorso ha scatenato in noi tutti il peggio.Invidie,sospetti,illazioni, tentativi truffaldini,miserie umane....la colpa è dello stato lavorativo che oggigiorno rivestiamo. Maestre alle prese con bambini non sempre facilemnte sopportabili e genitori indifendibili,prof.che quotidianamente combattono in frontiera con alunni che sembrano a volte più simili agli automi.....  Per alcuni versi il nostro è un bel lavoro,ma spesso la  motivazione si dissolve,ci si sente insoddisfatti  e si tenta di cambiare. Ecco perché ci si aggrappa alla possibilità di diventare ds o dt.Personalmente credo che la voglia di vincere a tutti i costi  non porti da nessuna parte o meglio  porti  le persone verso  due precisi lidi : da un lato  chi è disposto a tutto (anche a pagare ?) ,dall'altro chi è disposto  a ricorrrere,ricorrere ricorrere (anche per migliaia di euro ) per vedere annullato quello che ritiene tutto marcio   ....
Chi ha sbagliato  paghi ma non credo al post precedente secondo il quale chi crede di aver da solo mente.
questo  non è un concorso da genio  assoluto,ma da persone che credono  nella possibilità di gestire -non governare-al meglio una scuola.
Del resto il concorso precedente era anche peggio di questo,pensate che hanno sostenuto  "colloqui di gruppo ".
Rispondi

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: colloqui di gruppo ?28/02/2014 22:05:11
Sì però furono tutti promossi
Rispondi

Da: Ritengo 28/02/2014 22:18:03
Che in questi momenti la calma D la tiflesdione sia un obbligo.  Rifare ricorreggere annullare mi sembra difficile. Faranno di tutto x tenere in piedi il concorso . Speriamo invece che venga fuori il marcio e che si faccia chiarezza. Certo a vedere dei candidati che hanno preso voto alti e che veramente non capiscono in c...o fa rabbia D ridere contemporaneamente . Notte
Rispondi

Da: SERA28/02/2014 22:31:21
SEMPLICEMENTE..... NON BISOGNA " ARRENDERSI " .... TUTTI SAPPIAMO ORMAI COME SON ANDATE LE COSE SIN DALL'INIZIO !! CHI NON VUOLE FERMARE QUESTO SCEMPIO, PERCHE', E' CHIARAMENTE PARTE IN CAUSA !! MA RITENGO, CHE ORMAI NON POSSONO PIU' NASCONDERSI E TUTTO VERRA' A GALLA.....
Rispondi

Da: SERA28/02/2014 22:33:25
TUTTI DENTRO !!! E PRIMA DI RIFARNE ALTRI... BISOGNA FAR " PULIZIA " DENTRO E FUORI IL MONDO DELLA SCUOLA.........
Rispondi

Da: difficile?28/02/2014 22:34:43
ma allora la legalità andrebbe a farsi benedire? con quel tipo di intercettazioni si può far finta di niente? anche i tanti idonei che hanno avuto un voto basso e che magari andranno in pensione prima di poter diventare ds, dovrebbero chiedere che si faccia chiarezza, e pulizia...figuriamoci chi non ce l'ha fatta e non perchè non aveva studiato o non aveva le capacità, ma solo perchè non rientrava nella cerchia dei "raccomandati"....non c'è assuefazione all'illegalità, non deve essercene!
Rispondi

Da: Difficile ma non impossibile28/02/2014 23:06:14
La realtà , ultimamente , ha superato  qualsiasi immaginazione ed intercettazioni indiscutibili  possono essere ritenute prove non sufficienti. Come la accusa di ubiquità di un Commissario. Bastava che il giudice nominasse un CTU per verificarne la veridicità così come successo in Lombardia, dove peraltro per valutare la trasparenza di una busta  hanno impiegato , tra tira e molla, un anno e più .Anche lì i poteri sono forti ma non come da noi.
Rispondi

Da: Difficile ma non impossibile28/02/2014 23:22:30
Interessante articolo sul sole 24 di oggi! Nuovi nomi spuntano all'orizzonte.
Rispondi

Da: Interessante28/02/2014 23:36:35
aprite questo PDF al seguente indirizzo

http://ec.europa.eu/dgs/home-affairs/what-we-do/policies/organized-crime-and-human-trafficking/corruption/anti-corruption-report/docs/2014_acr_italy_chapter_it.pdf
Rispondi

Da: La strega malefica della palude melmosa28/02/2014 23:37:27
Ho l'impressione che la melma che sta venendo fuori sia solo la punta dell'iceberg. Il peggio del peggio probabilmente si rivelerà nelle prossime settimane.
Al di là di tutti gli elementi già a disposizione degli inquirenti (sui quali, ovviamente, si mantiene il riserbo), si aggiungeranno nuove rivelazioni, poiché fra non molto qualcuno comincerà a parlare, ad ammettere, a svelare altri particolari non ancora noti. Penso, ad esempio ai numerosi commissari che nei mesi scorsi si sono dimessi (esperti di L2 e di informatica in primis), i quali si dissoceranno dalle azioni prodotte dagli altri membri della commissione.


Rispondi

Da: Da Il Sole 24 Ore del 27/02/1428/02/2014 23:47:49
Nei brogliacci, come sponsor per i commissari d'esame, sono spuntati i nomi di Valentina Aprea (ex parlamentare Pdl, oggi assessore in Regione Lombardia) e Giovanna Petrenga (attuale deputata casertana).
Rispondi

Da: Da leggere28/02/2014 23:49:58
Da Il Sole 24 Ore del 4 febbraio 2014
IL REPORT DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Corruzione, Bruxelles boccia l'Italia
Donatella Stasio
In fatto di corruzione, tutta l'Europa è paese, verrebbe voglia di dire parafrasando un vecchio proverbio. Il primo report della Commissione europea su questo tema, infatti, rivela che nessuno dei 28 Stati membri dell'Ue è indenne da questa piaga, che costa  all'economia europea circa 120 miliardi di euro all'anno. Quanto all'Italia, la legge  anticorruzione del 2012, pur definita «un importante passo avanti», ha lasciato una marea di «problemi irrisolti», come prescrizione, falso in bilancio, autoriciclaggio, voto
di scambio, concussione e molto altro ancora.
Nonostante le formule di rito politicamente corrette, non è un giudizio lusinghiero quello espresso dalla Commissione Ue nei confronti dell'Italia, almeno quanto a «efficacia» degli strumenti messi in campo. Lo testimonia la stima sul costo della corruzione nel nostro Paese - 60 miliardi l'anno, pari al 4% del Pil -fatta dalla Corte dei conti (secondo parametri, però, diversi a quelli che hanno determinato la stima di 120 miliardi per i 28 Stati Ue). Ma anche la «percezione» che gli italiani hanno del malaffare. «Per più di tre quarti dei cittadini europei, e ben il 97% degli italiani -secondo lo speciale Eurobarometro del 2013 -, la corruzione è un fenomeno nazionale dilagante. Quasi 2 cittadini europei su 3 e l'88% dei cittadini italiani ritiene che la corruzione e le raccomandazioni siano spesso il modo più facile per accedere a una serie di servizi pubblici». Il 92% delle imprese italiane partecipanti al sondaggio sulla corruzione, si legge nel Rapporto, ritiene che favoritismi e corruzione impediscano la concorrenza commerciale in Italia (contro una media Ue del 73%), il 90% pensa che corruzione e raccomandazioni siano spesso il modo più semplice per accedere a determinati servizi pubblici (contro una media Ue del 69%) mentre per il 64% le conoscenze politiche sono
l'unico modo per riuscire negli affari (contro una media Ue del 47%). Il rischio corruzione, in Europa e in Italia, è più forte nei settori dello svuluppo urbano, dell'edilizia e della sanità. Un capitolo speciale meritano gli appalti pubblici, settore strategico per l'economia Ue poiché circa un quinto del Pil dell'Ue è speso ogni anno da enti pubblici per l'acquisto di forniture, lavori e servizi. In Italia, il rischio è«particolarmente alto»: nel solo caso delle grandi opere pubbliche, la corruzione è stimata a ben il 40% del valore totale dell'appalto.
Secondo uno studio del 2010 a cura del Center for the Study of Democracy, il caso italiano è esemplare per capire quanto siano stretti i legami tra criminalità organizzata e
corruzione. È la corruzione diffusa nella sfera sociale, economica e politica ad «attrarre i gruppi criminali organizzati e non già la criminalità organizzata a causare la corruzione».
Altrettanto grave, si legge nel rapporto, è «lo scarso livello di integrità dei titolari di cariche elettive e di governo».La legge 190 (nota anche come Legge Severino) ha rafforzato le politiche di prevenzione dirette a responsabilizzare i pubblici ufficiali e la classe politica e a bilanciare l'onere della lotta al fenomeno, che «attualmente ricade quasi esclusivamente sulle forze dell'ordine e sulla magistratura». Nonostante gli sforzi compiuti, però, la situazione resta «preoccupante». La nuova legge «lascia irrisolta una serie di problemi»: non modifica la disciplina della prescrizione (una «carenza» che va risolta «con la massima urgenza»), la normativa penale sul falso in bilancio e sull'autoriciclaggio e non introduce il reato di voto di scambio. «Il nuovo testo-si legge ancora -frammenta le disposizioni di diritto penale sulla concussione e la corruzione, rischiando di dare adito ad ambiguità nella pratica e di limitare ulteriormente la discrezionalità dell'azione penale». E le «sanzioni minori» introdotte per la cosiddetta concussione per induzione, «ritenuta dagli operatori più frequente di quella classica», hanno finito per abbreviare anche i termini di prescrizione di questo reato. «Insufficienti» sono anche le nuove norme sulla corruzione nel settore privato e sulla tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti». Deleterie sono state le «leggi ad personam» (dal processo breve al Lodo Alfano), mentre essenziale è mettere mano al conflitto d'interesse con sanzioni deterrenti, e rafforzare il quadro giuridico sul finanziamento ai partiti, soprattutto per donazioni e consolidamento dei conti. Bruxelles ricorda anche le numerose indagini che hanno fatto emergere il sommerso della corruzione, riguardanti politici, anche a livello locale, e cita i casi Cosentino e Berlusconi (senza mai nominarli).
Per l'Associazione nazionale magistrati il rapporto rilancia la riforma del falso in bilancio e della prescrizione nonché una modifica dello spacchettamento della concussione.

Rispondi

Da: Da leggere28/02/2014 23:59:32
da Quotidiano on line L'Indipendenza
3 febbraio 2014
di REDAZIONE

Il totale dei costi diretti della corruzione in Italia ammonta a 60 miliardi di euro ogni anno, pari al 4% del Pil italiano. È quanto si sottolinea nel primo rapporto Anti-corruzione della Commissione europea, che cita i dati della Corte dei conti. I danni provocati dalla corruzione in Italia sono pari alla metà del totale europeo, indicato dalla Commissione in 120 miliardi di euro l'anno.

Il 97% degli italiani ritiene che la corruzione sia un fenomeno dilagante in Italia (contro una media Ue del 76%) ed il 42% afferma di subire personalmente la corruzione nel quotidiano (contro una media Ue del 26%). Per l'88% degli italiani corruzione e raccomandazioni sono spesso il modo più semplice per accedere a determinati servizi pubblici (contro una media UE del 73%). Emerge dai due sondaggi di Eurobarometro sulla corruzione, pubblicati oggi dalla Commissione Ue. Secondo quanto segnala lo studio, la mancanza di fiducia nelle istituzioni pubbliche è molto diffusa: le figure pubbliche verso le quali vi è maggior sfiducia sono i partiti politici, i personaggi politici ed i funzionari responsabili dell'aggiudicazione degli appalti pubblici e del rilascio delle licenze edilizie.

Quanto alle esperienze dirette in casi di corruzione, il sondaggio mostra per l'Italia risultati migliori rispetto alla media dell'Ue: solo il 2% afferma infatti di essere stato oggetto di richieste o di aspettative di tangenti nell'ultimo anno (contro una media europea del 4%). Il 92% delle imprese italiane ritiene che favoritismi e corruzione impediscano la concorrenza commerciale (contro una media Ue del 73%), il 90% pensa che la corruzione e le raccomandazioni siano spesso il modo più facile per accedere a determinati servizi pubblici (contro una media Ue del 69%), mentre per il 64% le conoscenze politiche sono l'unico modo per riuscire negli affari (contro una media Ue del 47%). Secondo il Global Competitiveness Report 2013-2014, la distrazione di fondi pubblici dovuta alla corruzione, il favoritismo dei pubblici ufficiali e la progressiva perdita di credibilità etica della classe politica agli occhi dei cittadini sono le note più dolenti della governance in Italia. Per gli italiani la corruzione è un fenomeno diffuso negli appalti pubblici gestiti dalle autorità nazionali (70% contro il 56% della media Ue) e negli appalti gestiti dagli enti locali (69% contro il 60% della media Ue). Nello specifico gli intervistati italiani ritengono le seguenti pratiche particolarmente diffuse nelle gare d'appalto pubbliche: capitolati su misura per favorire determinate imprese (52%); abuso delle procedure negoziate (50%); conflitto di interesse nella valutazione delle offerte (54%); offerte concordate (45%); criteri di selezione o di valutazione poco chiari (55%); partecipazione degli offerenti nella stesura del capitolato (52%); abuso della motivazione d'urgenza per evitare gare competitive (53%); modifica dei termini contrattuali dopo la stipula del contratto (38%).
Rispondi

Da: Da leggere01/03/2014 00:07:46
ITALIA
ILSOLE24ORE.COM > Notizie Italia     ARCHIVIO
Le 22 raccomandazioni del Consiglio d'Europa all'Italia per combattere la corruzione.

Ecco le 22 raccomandazioni rivolte all'Italia dal Consiglio d'Europa per combattere la corruzione, nel primo rapporto elaborato dal GRECO, il gruppo di 47 paesi impegnati su questo fronte.

1) Servizio anticorruzione
Il Servizio Anticorruzione e Trasparenza o un'altra entità competente, deve elaborare, con l'ausilio della società civile, una strategia per combattere la corruzione che preveda la prevenzione, l'individuazione dei casi di corruzione oltre che indagini e azioni giudiziarie. Tale entità deve anche prevedere a monitorare e valutare l'efficacia delle misure messe in atto.

2) Rivedere le leggi attuali e future
Le autorità italiane devono accertarsi che le leggi in vigore e quelle future, che devono assicurare che la giurisprudenza italiana sia in linea con i requisiti della Convenzione penale sulla corruzione, siano riviste al fine di assicurare una loro facile applicazione da parte della magistratura e degli avvocati.

3) Formazione specifica per le forze dell'ordine
Istituire un corso specializzato per le forze dell'ordine su come investigare i casi di corruzione e i crimini finanziari connessi.

4) Coordinamento tra le forze dell'ordine
Accrescere il coordinamento e lo scambio di conoscenze tra le diverse forze dell'ordine, considerando la possibilità di istituire un meccanismo di supporto orizzontale che assista le forze dell'ordine durante le indagini sui casi di corruzione.

5) Tempi ragionevoli per i processi per corruzione
Al fine di garantire che i casi di corruzione vengano decisi sul merito entro un tempo ragionevole, le autorità devono effettuare uno studio dei processi inerenti i casi di corruzione che finiscono per decorrenza dei termini per stabilire la portata e la natura dei problemi che potrebbero emergere, risolverli entro un tempo che dovrà essere stabilito e rendere pubblici i risultati di questo processo.

6) Il Lodo Alfano non ostacoli i processi
Assicurare che il Lodo Alfano non costituisca un ostacolo all'effettiva azione legale in caso di corruzione, cancellando l'immunità per seri crimini di corruzione, in caso di flagranza di reato o quando i processi hanno già raggiunto uno stadio avanzato.

7) Confisca in rem
Considerare l'introduzione della confisca in rem.

8) Strumenti di valutazione dei risultati
Adottare strumenti appropriati che consentano di valutare l'efficacia nella pratica delle attività svolte dalle forze dell'ordine soprattutto per quanto concerne l'applicazione di misure preventive e conseguenti ordini di confisca.



9) Denunciare le transazioni sospette
Enfatizzare con gli organi competenti l'importanza di denunciare le transazioni sospette, introducendo sanzioni per le omissioni o i ritardi



10) Risorse dedicate
Il governo italiano deve dare al Servizio Anticorruzione e Trasparenza o un altro ente l'autorità e le risorse per valutare sistematicamente l'efficacia del sistema amministrativo designato ad aiutare la prevenzione e l'individuazione della corruzione. Le valutazioni vanno rese pubbliche e devono servire a introdurre eventuali modifiche atte a migliorare il sistema.



11) Accesso alle informazioni degli enti locali
Il Governo deve valutare come le amministrazioni locali stanno applicando l'articolo 10 della legge 267/2000 (diritto di accesso e di informazione) e prendere le necessarie misure affinché le autorità locali rispettino quanto previsto da questa legge. Il governo deve inoltre valutare la legge al fine di stabilire se il requisito della motivazione (per cui si vuole acquisire un dato atto o documento) stia impropriamente limitando l'abilità di giudicare le amministrazioni dei cittadini. Inoltre in modo da evitare un appello ai tribunali amministrativi congestionati da cause pendenti dovrebbe essere presa in considerazione la possibilità di dare alla Commissione per l'accesso all'informazione l'autorità di ordinare all'autorità locale di fornire le informazioni richieste.

12) Studiare alternative al processo
Per far fronte alla lunghezza dei processi e agli arretrati dei tribunali amministrativi le autorità dovrebbero considerare l'opportunità di istituire formalmente alternative al processo.


16 ottobre 2009
Rispondi

Da: xxxyyywww01/03/2014 00:09:55
Nei brogliacci compare anche la moglie di Nicolais, ex ministro PD...
Rispondi

Da: Leggere anche il01/03/2014 00:17:50
RAPPORTO ANTICORRUZIONE UE 2014  nel PDF al seguente indirizzo:

http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=6638153.pdf
Rispondi

Da: A quanto pare01/03/2014 00:57:09
l'UE da molto tempo aveva già capito prima di noi poveri e ingenui mortali che cosa esattamente stava accadendo nel nostro Paese. Infatti, come ogni fiume che si rispetti, quello della corruzione nasce in alto e la sua acqua sporca scendendo a valle straripa dilagando e inquinando ogni ambito della nostra società.
Purtroppo, è questa l'Italia che abbiamo ereditato, ma noi, non dobbiamo assolutamente rassegnarci a questo terribile destino e con l'aiuto insostituibile delle procure, delle forze di polizia e con la buona volontà delle tantissime persone oneste che ci sono fra di noi possiamo ancora sperare di vincere questa nostra battaglia per la legalità.
Rispondi

Da: ma nel nostro01/03/2014 07:06:50
paese, e soprattutto nella nostra regione, succederà sempre, non si fermeranno mai. Dobbiamo, in questo caso, soltanto ringraziare chi è riuscito ad andare avanti, nonostante forti pressioni, e far emergere parte del marcio. Un grazie ai magistrati per quello che stanno facendo; che continuino pure, non è finita qui.
Rispondi

Da: @ Ritengo01/03/2014 07:26:11
Ritieni proprio male.
1) Gli atti non sono definitivi essendo stati impugnati- hai visto quanti fabbricati, costruiti da anni e in violazione delle norme urbanistiche sono stati abbattuti?-
2) Rimettere tutto in discussione è necessario per ridare credibilità al sistema stato.
   i "numeri" del "sistema" finirebbero per essere parte del sistema antagonista con lo stato e questo necessita la difesa dei esso.
3) Le persone che non sono "numeri " del "sistema" rappresentano la migliore garanzia di fedeltà nei confronti dello Stato.
Rispondi

Da: tutto continua01/03/2014 09:11:54
a presto la graduatoria e i futuri ds-Le intercettazioni sono congetture tra persone non della commissione.Occorre provare che queste congetture siano state realizzate.Mentre decideranno se rinviare a giudizio qualcuno ci saranno i primi assunti Chi ha sbagliato pagherà ma ninente annullamento RIPROVERETE TRA 10 ANNI.DOVEVATE VINCERE PER FORZA VERO?NON CI STATE PROPRIO A PERDERE  PERO C'E' UNA CANZONE FATEVELA SUGGERIRE DALLO STREGONE.gli idonei onesti saranno DS
Rispondi

Da: ... 01/03/2014 09:16:25
Occorrerebbe verificare anke la posizione di qlke preside distaccato all'usr, con le mani molto,ma molto in pasta....
Rispondi

Da: La strega malefica della palude melmosa01/03/2014 09:21:42
Cari colleghi, avrei voluto scrivere molti più messaggi, ma sono in grave difficoltà: una valanga di melma ha invaso la palude ed ho dovuto faticare tanto per spalarne almeno una parte. Anche adesso, per raggiungere il computer ho dovuto attraversare il corridoio della mia stamberga con la melma all'altezza delle ginocchia.

Mi ronza nella testa questa frase:
"Per carità, dare dei numeri al sistema sono d'accordo, ma qualcuno che merita ce lo possiamo pure fare entrare dentro no?"
Ma vi rendete conto?
"...dare numeri al sistema"
Arruolare nelle scuole persone collegate al "sistema", per sempre grate del favore ricevuto e quindi indissolubilmente legate a "sistema".


Melma, melma, melma senza fine!
Puah!

Rispondi

Da: ".gli idonei onesti saranno DS"01/03/2014 09:39:23
Concordo. Solo che per adesso non ci sono idonei. Ci saranno quando e dopo verrà wspletato il regolare concorso. Questo è chiaro.
Rispondi

Da: Non ci sarà01/03/2014 09:43:00
graduatoria valida al momento. E' inutile farla. Rappresenterebbe solo l'idea di voler rappresentasre l'immagine della tranquillità.
Rispondi

Da: @ tutto continua01/03/2014 09:59:37
La tua è ansia di sapere e ritieni che qualcuno sappia meglio e di più cose che ancora non sono pubbliche. Ti sbagli, le poche informazioni che si posseggono sono quelle che abbiamo letto sui giornali e sono sufficienti per farci comprendere la dimenzione della cosa. E' facile pensare che queste informazioni siano poca cosa poichè la durata del tempo dell'indagine avrà sicuramente consentito di acquisire più informazioni. Naturalmente ciò potrebbe non essere vero.
Rispondi

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1194, 1195, 1196, 1197, 1198, 1199, 1200, 1201, 1202, 1203, 1204, ..., 2509, 2510, 2511, 2512, 2513, 2514 - Successiva >>


Aggiungi la tua risposta alla discussione!

Il tuo nome

Testo della risposta

Aggiungi risposta
 
Avvisami per e-mail quando qualcuno scrive altri messaggi
  (funzionalità disponibile solo per gli utenti registrati)