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1886 Allievi Carabinieri
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Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:16
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:16
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:16
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:16
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:17
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:17
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

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DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

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DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
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Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:17
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:18
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
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Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
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Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
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nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:18
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:18
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:18
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:18
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:19
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
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Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:19
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:19
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:19
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:19
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:19
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:20
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:20
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:20
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:20
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:20
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:20
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:21
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: X i creduloni di Austin Powers Semper22/08/2012 17:22:21
x X tutti:studia un pò l'art.14,con tutte le sue leggi di richiamo,penso che,siccome ti ritieni intelligente,in 48 ore ce la dovresti fare,poi ci fai sapere quello che hai capito ed io ti ragguaglierò su quello che non hai capito(questo vale per tutti quelli che sono fautori dell'art.14 e dei tagli):                                                                                                    6-7-2012 Supplemento ordinario n. 141/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 156
Art. 14.
Riduzione delle spese di personale
1. Al fine di dare attuazione a quanto previsto in materia di assunzioni dallÂ''articolo 16, comma 1,
del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito, con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n.
111, sono apportate le seguenti modificazioni alle disposizioni vigenti in materia:
a. allÂ''articolo 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 come modificato da ultimo
dallÂ''articolo 9, comma 5, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, le parole Â""Per il quadriennio 2010-2013Â""
sono sostituite dalle seguenti Â""Per il quinquennio 2010-2014Â"";
b. allÂ''articolo 66, comma 9, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dallÂ''articolo 9, comma 7, del
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010,
n. 122, le parole: Â""Per lÂ''anno 2014Â"" sono sostituite dalle seguenti Â""Per lÂ''anno 2015Â"";
c. allÂ''articolo 9, comma 8, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni,
dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, le parole Â""A decorrere dallÂ''anno 2015Â"" sono sostituite dalle
seguenti Â""A decorrere dallÂ''anno 2016Â"".
2. AllÂ''articolo 66, comma 9-bis, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, le parole Â""A decorrere dallÂ''anno 2010Â"" sono
sostituite dalle seguenti Â""Per gli anni 2010 e 2011Â"". In fine è aggiunto il seguente periodo Â""La
predetta facoltà assunzionale è fissata nella misura del venti per cento per il triennio 2012-2014,
del cinquanta per cento nellÂ''anno 2015 e del cento per cento a decorrere dallÂ''anno 2016Â""
3. AllÂ''articolo 66, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla
legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato da ultimo dallÂ''articolo 1, comma 3, del decreto legge
29 dicembre 2011, n. 216, convertito nella legge 24 febbraio 2012, n. 14, al comma 13 le parole
Â""Per il quadriennio 2009-2012Â"" sono sostituite dalle seguenti Â""Per il triennio 2009-2011Â"" e, dopo il
comma 13, è aggiunto il seguente: Â""13-bis Per il triennio 2012-2014 il sistema delle università
statali, può procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato e di ricercatori a tempo
determinato nel limite di un contingente corrispondente ad una spesa pari al venti per cento di
quella relativa al corrispondente personale complessivamente cessato dal servizio nell'anno
precedente. La predetta facoltà è fissata nella misura del cinquanta per cento per lÂ''anno 2015 e del
cento per cento a decorrere dallÂ''anno 2016. LÂ''attribuzione a ciascuna università del contingente
delle assunzioni di cui al periodo precedente è effettuata con decreto del Ministro dellÂ''Istruzione,
dellÂ''Università e della Ricerca, tenuto conto di quanto previsto dallÂ''articolo 7 del decreto legislativo
29 marzo 2012, n. 49. Il Ministero dellÂ''Istruzione, dellÂ''Università e della Ricerca procede
annualmente al monitoraggio delle assunzioni effettuate comunicandone gli esiti al Ministero
dellÂ''economia e delle finanze. Al fine di completarne l'istituzione delle attività, sino al 31 dicembre
2014, le disposizioni precedenti non si applicano agli istituti ad ordinamento speciale, di cui ai
decreti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 8 luglio 2005, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 178 del 2 agosto 2005, 18 novembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n. 279 del 30 novembre 2005, e 18 novembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del
1° dicembre 2005.Â""
4. All'articolo 66, comma 14, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, le parole Â""Per il triennio 2011-2013Â"" sono
sostituite dalle seguenti Â""Per il quadriennio 2011-2014Â"" e allÂ''ultimo periodo le parole Â""del 50 per
cento per lÂ''anno 2014 e del 100 per cento a decorrere dallÂ''anno 2015Â"" sono sostituite dalle
seguenti parole Â""del 50 per cento per lÂ''anno 2015 e del 100 per cento a decorrere dallÂ''anno 2016Â"".
—â€" 53 —â€"
6-7-2012 Supplemento ordinario n. 141/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 156
5. Ai fini del concorso agli obiettivi di finanza pubblica, a decorrere dalla data di entrata in vigore
del presente decreto, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura possono
procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 20 per cento della spesa
corrispondente alle cessazioni dellÂ''anno precedente, sino allÂ''anno 2014; nel limite del 50 per cento
della spesa corrispondente alle cessazioni dellÂ''anno precedente, per lÂ''anno 2015; nel limite del 100
per cento della spesa corrispondente alle cessazioni dellÂ''anno precedente, a decorrere dallÂ''anno
2016. Sono fatte salve le assunzioni già effettuate alla data di entrata in vigore del presente decreto.
AllÂ''articolo 2, comma 22, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, sono soppresse le parole Â"" e 2012Â"".
6. A decorrere dal 2012 le assunzioni dei segretari comunali e provinciali sono autorizzate con le
modalità di cui l'articolo 66, comma 10, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 per un numero di unità non superiore allÂ''80 per
cento a quelle cessate dal servizio nel corso dellÂ''anno precedente.
7. Le cessazioni dal servizio per processi di mobilità nonché a seguito dellÂ''applicazione della
disposizione di cui allÂ''articolo 2, comma 11, lettera a), non possono essere calcolate come risparmio
utile per definire lÂ''ammontare delle disponibilità finanziarie da destinare alle assunzioni o il numero
delle unità sostituibili in relazione alle limitazioni del turn over.
8. Le strutture interessate dalla limitazione delle assunzioni previste dal comma 2 adottano, con le
procedure previste dai rispettivi ordinamenti, le opportune misure per destinare a servizi
effettivamente operativi un numero di unità di personale non inferiore a quello corrispondente alle
minori assunzioni da esso derivanti; tra le predette misure è inclusa anche la revisione della nozione
di servizi operativi in modo tale che essi corrispondano in via diretta agli specifici compiti assegnati
alla struttura dalla normativa di riferimento. La revisione della nozione di servizi operativi è operata
in conformità con le linee guida stabilite con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di
concerto con il Ministro dellÂ''economia e delle finanze e con i Ministri interessati. In ogni caso i
dipendenti di età inferiore a 32 anni, salvo casi eccezionali, devono essere utilizzati a servizi
operativi.
9. Ferme le vigenti disposizioni in materia di limitazione delle assunzioni, le facoltà assunzionali
degli enti di cui al presente articolo sono prioritariamente utilizzate per il reclutamento, dallÂ''esterno,
di personale di livello non dirigenziale munito di diploma di laurea.
10. Sino al 31 dicembre 2014 è sospesa l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 14,
comma 5, della legge 266 del 1999. Nei confronti del personale interessato dal presente comma si
applicano le disposizioni di cui allÂ''articolo 2, comma 11, del presente decreto.
11. Al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) allÂ''articolo 626, comma 1, le parole Â""100 unitàÂ"" sono sostituite dalle seguenti Â""70 unitàÂ"";
b) allÂ''articolo 639, comma 3, le parole da Â""è stabilitoÂ"" sino a Â""unitàÂ"" sono sostituite dalle seguenti
Â""è stabilito entro il limite massimo di 624 unitàÂ"".
12. A decorrere dallÂ''entrata in vigore del presente decreto-legge e fino al raggiungimento del limite
previsto dal comma 11, lettera b), non possono essere disposte nuove selezioni per il personale da
destinare allÂ''estero ai sensi dellÂ''articolo 639 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, né
possono essere rinnovati i relativi comandi o fuori ruolo.
13. Il personale docente dichiarato permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di
salute, ma idoneo ad altri compiti, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del presente
decreto, con decreto del direttore generale dei competenti uffici scolastico regionale competente
transita nei ruoli del personale amministrativo, tecnico e ausiliario con la qualifica di assistente
amministrativo o tecnico. Il personale viene immesso in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili
nella provincia di appartenenza, tenuto conto delle sedi indicate dal richiedente ovvero su posti di
altra provincia a richiesta dell'interessato, e mantiene il maggior trattamento stipendiale mediante
—â€" 54 —â€"
6-7-2012 Supplemento ordinario n. 141/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 156
assegno personale riassorbibile con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo
conseguiti. Il personale docente dichiarato temporaneamente inidoneo alla propria funzione per
motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, entro 20 giorni dalla data di notifica del verbale della
commissione è utilizzato, su posti anche di fatto disponibili di assistente amministrativo o tecnico,
prioritariamente nella stessa scuola o comunque nella provincia di appartenenza.
14. Il personale docente attualmente titolare della classi di concorso C999 e C555, entro 30 giorni
dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto del direttore generale del competente
ufficio scolastico regionale transita nei ruoli del personale non docente con la qualifica di assistente
amministrativo, tecnico o collaboratore scolastico in base al titolo di studio posseduto. Il personale
viene immesso in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili nella provincia di appartenenza, tenuto
conto delle sedi indicate dal richiedente, e mantiene il maggior trattamento stipendiale mediante
assegno personale riassorbibile con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo
conseguiti.
15. Con decreto del Ministro dellÂ''istruzione, dellÂ''università e della ricerca, di concerto con il
Ministro per la funzione pubblica e con il Ministro dellÂ''economia e delle finanze, da emanare entro
20 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono stabiliti i criteri e le procedure per
lÂ''attuazione dei commi 13 e 14. Al fine di garantire l'effettivo conseguimento delle economie, ai
sensi dell'articolo 17, comma 12, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, il Ministero dellÂ''economia e
delle finanze provvede al monitoraggio degli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni introdotte
dai predetti commi 13 e 14. Nel caso in cui si verifichino, o siano in procinto di verificarsi,
scostamenti rispetto alle previsioni, fatta salva l'adozione dei provvedimenti di cui all'articolo 11,
comma 3, lettera l), della citata legge n. 196 del 2009, il Ministro dell'economia e delle finanze
provvede, a decorrere dall'anno 2013, con proprio decreto,alla riduzione, nella misura necessaria
alla copertura finanziaria, del fondo di cui allÂ''articolo 64, comma 9, del Decreto-legge 112 del
2008.
16. Ai fini dellÂ''applicazione dei parametri previsti dallÂ''articolo 19, comma 5, del decreto legge 6
luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e dallÂ''articolo
4, comma 69, della legge 12 novembre 2011, n. 183, per aree geografiche caratterizzate da
specificità linguistica si intendono quelle nelle quali siano presenti minoranze di lingua madre
straniera
17. Al personale dipendente docente a tempo indeterminato che, terminate le operazioni di mobilità
e di assegnazione dei posti, risulti in esubero nella propria classe di concorso nella provincia in cui
presta servizio, è assegnato per la durata dellÂ''anno scolastico un posto nella medesima provincia,
con priorità sul personale a tempo determinato, sulla base dei seguenti criteri:
a) posti rimasti disponibili in altri gradi dÂ''istruzione o altre classi di concorso, anche quando il
docente non è in possesso della relativa abilitazione o idoneità allÂ''insegnamento, purché il
medesimo possegga titolo di studio valido, secondo la normativa vigente, per lÂ''accesso
allÂ''insegnamento nello specifico grado dÂ''istruzione o per ciascuna classe di concorso;
b) posti di sostegno disponibili allÂ''inizio dellÂ''anno scolastico, nei casi in cui il dipendente
disponga del previsto titolo di specializzazione oppure qualora abbia frequentato un apposito
corso di formazione;
c) frazioni di posto disponibili presso gli istituti scolastici, assegnate prioritariamente dai rispettivi
dirigenti scolastici al personale in esubero nella medesima provincia e classe di concorso o che
si trovi in situazioni in cui si applichino le lettere a) e b), purché detto personale non trovi
diversa utilizzazione ai sensi delle medesime lettere;
d) posti che dovessero rendersi disponibili durante lÂ''anno scolastico, prioritariamente assegnati al
personale della medesima provincia in esubero nella relativa classe di concorso o che si trovi in
situazioni in cui si applichino le lettere a) e b), anche nel caso in cui sia stata già disposta la
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6-7-2012 Supplemento ordinario n. 141/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 156
messa a disposizione di detto personale e purché non sia già diversamente utilizzato ai sensi
delle precedenti lettere;
e) il personale in esubero che non trovi utilizzazione ai sensi delle precedenti lettere è utilizzato a
disposizione per la copertura delle supplenze brevi e saltuarie che dovessero rendersi disponibili
nella medesima provincia nella medesima classe di concorso ovvero per posti a cui possano
applicarsi le lettere a) e b) anche nel caso ne sia stata già disposta la messa a disposizione;
18. Le assegnazioni di cui alle lettere c), d) ed e) sono effettuate dai dirigenti scolastici sulla base
del piano di utilizzo predisposto dagli uffici scolastici regionali ai sensi del comma 20.
19. Per la durata dellÂ''utilizzazione il dipendente assegnato ad un posto ai sensi del comma
precedente percepisce lo stipendio proprio dellÂ''ordine di scuola in cui è impegnato, qualora
superiore a quello già in godimento. Nei casi di cui alla lettera e), la differenza è erogata
dallÂ''istituto scolastico in cui è prestato il servizio, a valere sulla dotazione finanziaria a tal fine
assegnata allÂ''istituto stesso. Negli altri casi, la differenza a favore del dipendente è erogata a mezzo
dei ruoli di spesa fissa.
20. Gli uffici scolastici regionali predispongono e periodicamente aggiornano un piano di
disponibilità ed utilizzo del personale in esubero, che provvedono a portare a conoscenza delle
istituzioni scolastiche interessate, anche al fine di consentire le operazioni di competenza dei
dirigenti scolastici.
21. I risparmi conseguenti allÂ''applicazione dei commi da 17 a 20 concorrono al raggiungimento
degli obiettivi di cui allÂ''articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
22. Il comma 5 dellÂ''articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, si interpreta nel senso
che la delega ai docenti di compiti non costituisce affidamento di mansioni superiori o di funzioni
vicarie, anche nel caso in cui detti docenti godano dellÂ''esonero o semiesonero ai sensi dellÂ''articolo
459 del decreto legislativo n. 297 del 1994. Il docente delegato può essere retribuito
esclusivamente a carico dei fondi disponibili per la remunerazione accessoria presso la specifica
istituzione scolastica od educativa ai sensi dellÂ''articolo 88, comma 2, lettera f), del ccnl relativo al
personale scolastico.
23. Per lÂ''anno 2012 le unità complessive di personale diplomatico e amministrativo e del
contingente degli esperti di cui allÂ''articolo 168 del decreto del Presidente della Repubblica 5
gennaio 1967, n. 18 inviate allÂ''estero non possono essere superiori a quelle rispettivamente in
servizio alla data di entrata in vigore del presente decreto.
24. Per lÂ''anno 2012 in relazione al personale di cui agli articoli 152 e 157 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 non si procede ad adeguamenti retributivi e non si
sostituiscono 100 unità di personale cessato.
25. Per lÂ''anno 2012 gli stanziamenti relativi alle spese di cui ai commi 23 e 24 sono ridotti
rispettivamente di euro 4.300.000 e di euro 5.000.000.
26. Per lÂ''anno 2012, lÂ''autorizzazione di spesa di cui allÂ''articolo 1, comma 2 della legge 3 agosto
1998, n. 299 è ridotta di euro 2.800.000.
27 All'articolo 17 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge
15 luglio 2011, n. 111, dopo il comma 5 è aggiunto il seguente comma:
Â""5-bis. A decorrere dall'esercizio finanziario 2012, la quota di pertinenza del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, degli stanziamenti di cui al comma 5 è destinata al
rimborso forfetario alle regioni delle spese sostenute per gli accertamenti medico-legali sul
personale scolastico ed educativo assente dal servizio per malattia effettuati dalle aziende sanitarie
locali. Entro il mese di novembre di ciascun anno, il Ministero dell'istruzione, dell'università e
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della ricerca provvede a ripartire detto fondo tra le regioni al cui finanziamento del Servizio
Sanitario Nazionale concorre lo Stato, in proporzione all'organico di diritto delle regioni con
riferimento all'anno scolastico che si conclude in ciascun esercizio finanziario. Dal medesimo anno
2012, le istituzioni scolastiche ed educative statali non sono tenute a corrispondere alcuna somma
per gli accertamenti medico-legali di cui al primo periodo.

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:21
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

Da: x TUTTI I COGLIONI INIDONEI GAY E PUTTANE22/08/2012 17:22:21
DOVETE SOLO VERGOGNARVI E MORIRE TUTE LE VOLTE CHE VENITE A FARE I SAPUTELLI DEL CAZZO. VOI NEI CARABINIERI NON CI STARETE MAI!!
MAI!!!!!!
Carabinieri di serie "A" e Carabinieri di serie "B"

Ero proprio stanco. Avevo bisogno di riposarmi. Il caldo era
opprimente. Una telefonata di un amico e mi sono trovato in una delle più
splendide isole minori della Sicilia, dove regnano ancora l'ospitalità degli
antichi Greci e il senso dell'accoglienza, che altrove si respirano di meno.
Ero sfaccendato. La mattinata era solare. Camminando, camminando
ho raggiunto il porto, dove centinaia di turisti ed isolani si accavallavano
per prendere l'aliscafo o la nave.
Lì a fare ordine pubblico c'erano solo tre carabinieri, con in mezzo il
Comandante di Stazione, sudatissimo, che cercava di esaudire tutte le
richieste della gente, scocciata di non essere assistita come si deve, per
l'ennesima volta.
D'una tratto si è avvicinata una donna anziana e, quasi urlando, si è
lamentata con il Maresciallo che era andata dal Comandante della nave per
poter essere imbarcata in quanto alla biglietteria non le avevano rilasciato
il titolo per viaggiare. Ma lei doveva tornare a casa, perché era venuta in
quell'isola per prendere un medicinale che le serviva essendo lei malata di
cuore.
Ma il Comandante della nave se ne era sbattuto e le aveva detto che
senza biglietto non l'ammetteva a bordo. La povera donna imprecava a più
non posso contro tutto e contro tutti.
Il Maresciallo non si è scomposto. Ha fatto un breve cenno ad un suo
carabiniere, che di lì a poco è tornato con un biglietto in mano.
Il Comandante della Stazione lo ha consegnato gratuitamente alla
donna con i migliori auguri. Ha concluso: "E'un omaggio dell'Arma dei
Carabinieri". La donna, confusa per tanta solerzia e celerità, non lo ha
abbracciato per il grande rispetto che aveva per la sua uniforme. Una
volta tanto lo Stato aveva funzionato! 2
Mentre avveniva tutto questo, dall'aliscafo hanno cominciato a
scendere nell'ordine: ministri, sottosegretari, senatori, deputati,
nazionali
e regionali, alti prelati, magistrati, con le loro immancabili scorte e
macchine lussuose. E la gente non arriva alla fine del mese.
Il Maresciallo si mordeva le labbra. So già a cosa pensava. Lui era lì
a spaccarsi la schiena con una decina di carabinieri effettivi alla sua
stazione, mentre carabinieri e agenti di polizia scortavano quei parassiti,
ricevendo ogni genere di indennità e di riconoscimenti.
Indennità di rischio, di imbarco, di missione, di trascinamento, tutte
pensionabili, alla faccia dei carabinieri che lavorano 24 ore su 24, per
quattro soldi. E quelli, che si ritengono di serie "A" guardano dall'alto
verso il basso i colleghi, che ancora servono la gente invece dei potenti.
Costoro, che sono venduti ad un potere che li tiene in pugno, hanno
dimenticato i valori e le virtù dei Carabinieri che per regolamento evitano
compagnie disdicevoli.
Costoro di recente, non più contenti di quelle indennità, che con la
crisi generale, cominciano ad essere ridotte, adesso, leccando leccando,
ottengono ben altre e più cospicue ricompense. Per esempio, quelli che
erano con Berlusconi, si trovano quasi tutti sistemati ai Servizi segreti.
Viva l'Italia dei furbi e dei fessi, come i Carabinieri delle stazioni,
che non conoscono orario e che debbono risparmiare su tutto. Mentre i
poliziotti hanno tutti le convenzioni con i ristoranti, i carabinieri
continuano, come nel 1814 a cucinarsi da sé in caserma.
I superiori dicono che non ci sono soldi e che bisogna risparmiare.
Qui, mi pare, che in Italia risparmiano solo i Carabinieri, che continuano a
credere in certi valori.
Con la crisi politica, che c'è, si stanno facendo avanti movimenti
vari, costituiti da fuoriusciti dei partiti o da falliti, che non avendo
fatto
funzionare le loro aziende, o non essendosi impegnati nelle loro attività,
si
sono adesso messi in testa di governare comuni, regioni e Stato.
Al posto dei leoni non verranno le iene, ma i falliti, che sostituiranno
i parassiti. Che bella prospettiva! E ci sono alcuni "Masaniello" che
addirittura si candidano per gestire il bene pubblico. "Povera Italia, di
dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello", diceva il poeta Dante.
3
Il Maresciallo mi confidò che nella sua isola c'erano circa 60 uomini
della Capitaneria di porto, 25 vigili urbani, 35 della Guardia di Finanza,
ma
alla fine erano presenti solo dieci carabinieri.
E il cittadino paga. Anzi, paghiamo noi, tasse insopportabili. Ma
Monti è strabico: vede solo in certe direzioni. Non rileva che ci sono alti
dirigenti e Generali che continuano a prendere doppio e triplo stipendio,
mentre ai giovani, che hanno vinto il concorso nell'Arma, vengono ridotti i
posti con il decreto sul risparmio della spesa pubblica.
I Carabinieri, classificati di serie "B", stanno a guardare con la loro
proverbiale serietà e compostezza quanto accade intorno a loro. Ed anche
se nei loro cuori bolle l'indignazione per le ruberie che si fanno in ogni
campo, nulla traspare all'esterno.
Certo più di uno si augura "Add'à venì baffone!", che ovviamente non
è lo Stalin, tanto auspicato dai comunisti italiani che facevano il doppio
gioco, ma qualche altro baffone, che restituisca loro quella dignità che
essi si meritarono quando il Re, apprezzando il loro alto senso del dovere
e dello Stato, concesse ai Carabinieri di portare i baffi come gli
ufficiali.
Ed essi giravano per paesi e città, orgogliosi di riconoscimenti, che
soprattutto la gente concedeva loro, come è successo da parte di una
donna anziana in una calda mattinata in un'isola minore della Sicilia. E
tale
riconoscimento, credetemi, vale molto di più delle indennità dei
Carabinieri di serie "A".
Palermo, 15 agosto 2012

ANTONIO PAPPALARDO

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