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Dirigenti scolastici - Discussione generale fino al 2012
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Da: ER | 22/04/2012 19:35:06 |
un pensiero per chi è già fuori e per noi che ancora non sappiamo... "quando accade un grande male seguirà un grande bene" | |
Da: Xy + 4 | 22/04/2012 19:35:34 |
ER, come sai la paideia era il modello educativo in vigore nell'Atene classica, ripreso poi dai Romani, e che ha influenzato in maniera determinante non solo il modo di pensare degli antichi greci, ma anche in genere dell'Occidente europeo. La straordinaria forza educativa di tale modello si è periodicamente riproposta a seguito del sorgere di sempre nuove culture, dapprima con il Cristianesimo, poi con l'Umanesimo e quindi con il Rinascimento. Oggi ci troviamo dinanzi ad una emergenza epocale che impone a tutti una seria riflessione ed una scelta tra la riaffermazione del modello "classico" di Paideia, naturalmente ricostruito e contestualizzato, oppure l'abbandono di questo modello a favore di opzioni di tipo "utilitaristico" (dal che tutte le teorizzazioni in ordine al cosiddetto modello aziendalistico della Scuola). | |
Da: Bipbip, dopo tanto tempo | 22/04/2012 19:39:10 |
groviera, le conoscenze non sono forse sufficienti ma sono indispensabili. tutta l'enfasi sulle competenze porta a svalutare il nocciolo di fondo di ogni sapere. cosa costruiamo senza un fondamento conoscitivo? sto vivendo, per ragioni personali, una esperienza abbastanza sconvolgente: ho a che fare con un ragazzino immigrato, mai scolarizzato prima, che da tre anni frequenta una nostra scuola media. In questa scuola i docenti si sono preoccupati di farlo partecipare a tutte le attività creative, socializzanti, ai laboratori e tutto quanto piace ai legislatori . ebbene in tre anni questo ragazzo non ha imparato in che anno siamo, non ha imparato a leggere l'ora, a fare un'addizione semplice, non sa ancora che forma abbia la terra e via cosi'. è una situazione estrema ma paradigmatica, credo. Prima si conosce, poi questo sapere si può organizzare, ricreare, trasferire. senza il primo passaggio non si costruisce niente e non si riesce neanche a stare al mondo. una scuola che dimentica questo non può essere una scuola democratica. | |
Da: colibrì | 22/04/2012 19:39:15 |
ER finalmente una frase di ottimismo...... | |
Da: Groviera | 22/04/2012 19:40:59 |
per Trevize crepi il lupo, ma non credo di avercela fatta. Mi sarebbe piaciuto uscire dagli scritti dandomi come autovalutazione 30/30mi ad entrambe le prove. Al di là del fatto che la mia autovalutazione non potessa affatto collimare con il giudizio della commissione mi avrebbe, almeno, fatto sentire più tranquilla con me stessa. Non sono pienamente soddisfatta di quanto ho prodotto e soprattutto mi fa ancora male la sensazione che ho provato mentre leggevo la traccia della seconda prova. Mi ripetevo di continuo: "Ma ti rendi conto che sarai non ammessa per un "banale" incidente occorso ad un alunno?". Staremo a vedere. Tu, invece hai già saputo qualcosa? Non ricordo per quale regione hai concorso. Ad ogni modo in bocca al lupo anche a te per tutto. | |
Da: ER | 22/04/2012 19:41:34 |
@xy+4 sì ok.... e che di tutte queste teorie son stufa... ... | |
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Da: ER | 22/04/2012 19:42:55 |
mamma... l'accento | |
Da: ER | 22/04/2012 19:45:14 |
@colibrì se riuscissimo a trasformare il malessere che ho letto, nel forum, in serenità , ci sarebbe una scuola migliore, sia che si diventi DS sia che si rimanga insegnanti | |
Da: Groviera | 22/04/2012 19:45:58 |
Bipbip la competenza non è data dal trasformare la scuola in un luna park, ma è preoccuparsi che sia un sapere spendibile. Come ho scritto nel primo post della serata, non so come potremo certificare una competenza. Per me la certificazione della competenza fatta dalla scuola è un'utopia. Però se uno sforzo devo compiere, mi piacerebbe farlo per qualcosa che il più possibile si avvicini ad una competenza. | |
Da: Xy + 4 | 22/04/2012 19:47:06 |
ER La teoria dev'essere alla base di ogni azione così come ogni azione deve avere una teoria di riferimento. La teoria, a sua volta, è sostenibile se è costruita in riferimento ad una Weltanschauung. | |
Da: Bipbip, dopo tanto tempo | 22/04/2012 19:52:09 |
hai ragione Groviera un sapere spendibile (dunque, prima di tutto un sapere) e hai ragione anche in merito alle certificazioni: un'utopia, o una presa in giro. a meno che questo non voglia dire: valutare la capacità di fare una prafrasi, di risolvere un problema, di analizzare un'opera letteraria, pittorica, di collegare un fatto storico a un più vasto sistema culturale, di trasferire le abilità matematiche in contesti complessi... tutte cose che già sono, con tutti i limiti e le difficoltà , l'oggetto della valutazione di tutti noi. Credo. | |
Da: Xy + 4 | 22/04/2012 19:52:31 |
La cerÂtiÂfiÂcazione delle comÂpeÂtenze è uno struÂmento solo forÂmale che attesta che un deterÂmiÂnato soggetto, a seguito di un processo di valÂuÂtazione effetÂtuato da una terza parte indipenÂdente, è giunto al possesso dei reqÂuiÂsiti necÂesÂsari per operÂare con proÂfesÂsionÂalÂità in un deterÂmiÂnato setÂtore di attivÂità . E' chiaro che nel processo di certificazione intervengono una pluralità di fattori, tuttavia non imposterei il processo in modo esclusivamente finalizzato alla formalizzazione bensì come iter strumentale rispetto alla padronanza dei domini del Sapere. | |
Da: ER | 22/04/2012 19:52:55 |
@xy+4 prima ci sono i pensieri, e i pensieri non nascono solo dalle teorie, c'è altro nel nostro essere umani, | |
Da: aldobrando | 22/04/2012 19:53:10 |
@ Sardegna mon amour I sardi ? Io non sto studiando più da un mese e mezzo. Non mi va di mettere in stand by la mia vita per quei lumaconi della nostra commissione. Se poi mi ammettono (ma ne dubito), si vedrà ... | |
Da: Groviera | 22/04/2012 19:53:36 |
per caro è vero, il docente dovrebbe creare la situazione, come fa il simulatore di volo per il pilota. Nella mia scuola, dove non c'è uno straccio d' aula per i docenti per non parlare dei laboratori. Altro che legge sulla sicurezza... perché è uno stabile del ventennio ho serie limitazioni mentali ad attrezzare un luogo per simulare il sapere appreso. | |
Da: Groviera | 22/04/2012 19:57:03 |
Bip bip condivido appieno. Il problema non è tanto la competenza, quanto che la scuola può fare solo quanto hai giustamente evidenziato. Mi domando: - perché chiamare competenza quello che la scuola non può fare? -. Va bene: "Siamo in Europa!". A questo punto non so bene se ne valga davvero la pena... | |
Da: (x+y)-{2xy-6x}=3xy+x | 22/04/2012 19:59:24 |
Bonsuar! | |
Da: Xy + 4 | 22/04/2012 19:59:40 |
ER Per l'appunto, ogni Essere umano, in quanto cogitans e storicamente situato, non può non fare riferimento ad una Weltanschauung. Credo che sia in ciò la "responsabilità " immanentistica del singolo, eticamente inscrivibile in un dominio assiologico. La Scuola ha, in tal senso, un'incombenza escatologica ed ermeneutica a meno che non si voglia depauperarla sino al punto da decostruirla e cosalizzarla come ente strumentale dell' epochè, a tutto vantaggio dell'utilitarismo materialista oggi dominante. | |
Da: evakant | 22/04/2012 20:03:36 |
Sono comunque contenta che ci siano ancora argomenti che scaldano gli animi! Buona serata a tutti... @... ...soprattutto a te... | |
Da: Abbiamo capito | 22/04/2012 20:05:54 |
Dopo quel buontempone di 21/21, è arrivato Xy + 4 E si aprano le danze | |
Da: Una calamita per narcisisti | 22/04/2012 20:07:03 |
è questo forum | |
Da: CLBR | 22/04/2012 20:08:21 |
@ CALABRIA UP 21 Congratulazioni. Se hai fatto tutto da te e hai preso 23 e 24 devi essere molto bravo. In bocca al lupo per gli orali. | |
Da: Xy + 4 | 22/04/2012 20:08:50 |
Va bene, tenetevi i buontemponi e i cazzari, io mi ritiro in buon ordine e torno a studiare per gli orali. | |
Da: Xy + 4 | 22/04/2012 20:11:56 |
E visto che già qualche bravo collega mi ha dato del "narcisista", comunico che ho superato gli scritti con voti altissimi, senza copiare e senza alcuna raccomandazione. | |
Da: ,.;:?^"!| | 22/04/2012 20:15:17 |
Costituzione Italiana. Articolo 33: L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. Accade in quel di Lombardia. Da un lato il milione di euro letteralmente rubato dal finanziamento pubblico (cioè soldi anche miei, che sono di Palermo e non mi do pace) alla Lega per sovvenzionare la "scuola bosina" della signora Manuela Bossi, giusto per dar conto a quel "senza oneri per lo Stato", che dovrebbe riguardare, come da mandato costituzionale, le scuole private. Dall'altra la chiamata diretta dei docenti nelle scuole da parte dei presidi, testè approvata dal governatore Formigoni, anch'egli lombardo, anche qua, giusto per dar conto a un altro mandato "libero ne è l'insegnamento | |
Da: Groviera | 22/04/2012 20:15:48 |
cambiando discorso, su orizzonte s. hanno pubblicato quanto allego: Il MIUR ha emanato giorno 20 aprile la circolare n. °32 avente ad oggetto: Procedimenti disciplinari nei confronti del personale scolastico - Ispettorato per la funzione pubblica - Comunicazioni e adempimenti obbligatori di cui al par. 6 della Direttiva n. 8 del 6 dicembre 2007 del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. Monitoraggio Con la circolare si invitano le scuole e gli USR ad inviare entro ill 31 maggio al Dipartimento della Funzione Pubblica i dati sui procedimenti disciplinari attivati dal primo gennaio 2011, mentre i provvedimenti avviati tra il 2008 e il 2011 vanno inviati direttamente al MIUR La nota, inoltre, precisa che in futuro i procedimenti disciplinari devono essere comunicati dalle scuole al Dipartimento della Funzione pubblica e agli USR di competenza entro 5 giorni. Qualcuno di voi ha letto qualcosa al riguardo? | |
Da: sarda forever | 22/04/2012 20:20:29 |
pubblicheranno questa settimana? dovrebbero | |
Da: it''sneedtolookforward | 22/04/2012 20:24:10 |
Volentieri pubblichiamo la lettera di una brava collega, che sarebbe stata un'ottima dirigente, ma che le modalità di selezione di questo concorso hanno impedito che lo diventasse, così come l'hanno impedito ad altri, in nome di criteri di selezione inconcepibili nel 2012. Salvador Dalì Parto dalla fine perché è l'occasione che mi spinge a questo intervento, ma i motivi sono altri e sono rinvenibili nel percorso precedente. In più di venti anni di insegnamento e quasi dieci anni di collaborazione con il dirigente, ho vissuto la scuola a tempo pieno: ho insegnato, ascoltato, osservato, progettato, scritto, agito, deciso, parlato e, soprattutto, ho imparato. Ho la fortuna di lavorare in una scuola d'eccellenza, conosciuta e apprezzata in Italia e all'estero per i risultati d'apprendimento e l'occupabilità dei suoi studenti, anche dei più disagiati, per lo spirito d'iniziativa che ha saputo dimostrare, la progettualità , la capacità di collaborazione con altri enti, istituzioni e aziende anche del settore privato. A queste attività ho partecipato in prima persona in quanto, oltre alla responsabilità di una succursale, nel corso degli anni ho curato soprattutto i rapporti con l'esterno, i progetti, l'alternanza scuola lavoro, i corsi FSE (seguiti da sola, viste le sempre scarse risorse, dalla progettazione all'organizzazione alla rendicontazione), ho vissuto il riordino dall'interno, in quanto ho fatto parte del gruppo di lavoro del settore Servizi - Indirizzo Enogastronomia e ospitalità alberghiera, costituito presso la Direzione generale per l'Istruzione e formazione tecnica superiore del Ministero dell'Istruzione; ho ottenuto l'approvazione degli studenti, dei colleghi e del dirigente, che da sempre mi stima e mi incoraggia. Purtroppo le prove scritte del concorso non sono andate bene: infastidita da un ricorrente mal di testa, emozionata dalla presenza, per quanto discreta, del mio dirigente scolastico nella commissione, non ero disposta nel modo giusto, forse perché troppo sicura di me, forse perché, per un mal riposto senso del dovere, ho scelto di non assentarmi dal lavoro neanche un giorno e l'impegno di vicaria, in una situazione di frequenti assenze del dirigente che, oltre che commissario nel concorso, è reggente in una scuola non facile e piuttosto lontana, mi ha distolto dalla concentrazione necessaria. Non cerco alibi né voglio fare polemiche: la mancanza è stata mia. Voglio però denunciare l'insufficienza e l'inadeguatezza di un tipo di selezione come quella proposta per un incarico di dirigenza. Ho seguito, nella fase preparatoria, le diatribe, le accuse, le opposizioni, anche pretestuose, sulle prove e sulle procedure; non sono mai intervenuta per non prestarmi a strumentalizzazioni, ma ora che sono fuori dal gioco posso esprimermi liberamente: credo che lo Stato debba prestare più attenzione ai suoi servitori, perché non può permettersi lo spreco di risorse che concorsi come quello appena concluso genera. Perché la conseguenza del rifiuto che ho subito sarà che non mi spenderò più per questioni che non rientrino nel mio dovere professionale: non starò più a scuola senza orari, non succederà più che rinuncerò alle ferie, non impiegherò più un secondo del mio tempo per qualcosa che non sia strettamente connesso alla docenza. Ho creduto nella scuola, nella forza dell'autonomia come strumento per far emergere insospettabili potenzialità e valorizzare le grandi capacità che gli studenti, i docenti e il personale della scuola sanno esprimere. Ma per chi, se non sono riconosciute e apprezzate proprio dallo stesso Stato che dice di volerle promuovere? Mi congratulo con coloro che ce l'hanno fatta; sicuramente l'hanno meritato e a loro auguro un buono e proficuo servizio. Ma altri sono nelle mie condizioni; per questi auspico che le prossime selezioni, quando e se ci saranno, tengano in maggior conto le attitudini e l'esperienza, cioè quella che viene definita competenza: noi docenti siamo chiamati a valutare per competenze, ma chi ci guida non sa ragionare oltre le più bieche e retrive conoscenze, per di più veicolate da un tipo di prova che sa di stantio; conoscenze pletoriche e disarmoniche, dal diritto all'organizzazione, dall'informatica alla pedagogia passando per le esperienze europee: che cosa si è voluto dimostrare con questo? Che cosa può dimostrare un candidato? E che cosa può capire una commissione? Faticosamente, giro pagina. Rimane solo tanta amarezza per un'occasione perduta. | |
Da: it''s | 22/04/2012 20:30:33 |
era evidente che in un concorso nazionale, di cui è stata solo parzialmente decentrata la gestione, i criteri di valutazione avrebbero dovuto essere uniformi per tutte le regioni ed esposti nel bando. Così non è stato ed è ora molto istruttivo leggerli e constatare l'abisso tra le varie commissioni. In diversi casi si ha la sensazione che siano stati adottati più come "atto dovuto" che come strumento di correzione e valutazione. Ci siamo assunti l'onere di raccogliere i criteri di valutazione predisposti da tutte le singole commissioni. Ne mancano all'appello tre, Sardegna, Calabria e Piemonte, che a tutt'oggi non li hanno pubblicati, nonostante le ultime due regioni abbiano già esposto i risultati degli scritti. I criteri di valutazione raccolti presentano un'ampia gamma di tipologie, da quelli più sofisticati, con l'indicazione degli indicatori e delle scale dei punteggi, come quelli della Puglia ( a cui si sono ispirate le commissioni dell'Abruzzo e della Sicilia), fino a quelli assolutamente generici, discrezionali, non comparabili, e anche indifferenziati per le due prove, di alcune altre regioni. Un altro elemento interessante è costituito dalle date di pubblicazione dei criteri di valutazione, che spaziano da gennaio ad aprile, il che può significare che i criteri sono stati approntati più, come si diceva, per atto dovuto che come strumento per la correzione e la valutazione delle prove. D'altra parte, diciamolo francamente, avendo centinaia di temi da correggere ciascuno di 8 o 10 pagine, che criteri volete mai che segua la commissione, è già molto se ciascun elaborato viene letto integralmente! Infine, mentre i due elaborati avrebbero dovuto essere corretti contestualmente, alcune commissioni hanno corretto prima tutte le prime prove, e solo successivamente tutte le seconde prove. Alcune commissioni avevano addirittura annunciato in sede di scritti che, poiché è richiesto che entrambe le prove siano sufficienti, se la prima non lo fosse stato non avrebbero proceduto alla correzione della seconda. Il che viola palesemente le norme. Vogliamo augurarci che così non sia stato. Criteri di valutazione delle prove scritte e date di pubblicazione (cliccare sulla regione) Regione DATA Regione DATA Regione DATA Abruzzo 25/01/2012 Lazio 16/02/2012 Puglia 18/01/2012 Basilicata 23/03/2012 Liguria 26/01/2012 Sardegna Non pubblicato Calabria Non pubblicato Lombardia 12/03/2012 Sicilia 08/02/2012 Campania 05/04/2012 Marche 14/02/2012 Toscana 16/02/2012 Emilia Romagna 01/02/2012 Molise 29/03/2012 Umbria 16/03/2012 Friuli Venezia Giulia 11/04/2012 Piemonte Non pubblicato Veneto 23/03/2012 Un po' di dati statistici Anche le percentuali degli ammessi all'orale sono molto diverse da una regione all'altra , dalla strage del Molise (18% di ammessi), alle cifre estremamente basse delle Marche (27%) e del Friuli (31%), dove il numero degli ammessi all'orale (38) è inferiore al numero dei posti (46), fino a percentuali superiori al 40% in Piemonte (48%), Calabria (42%) e Basilicata (43%). Verificheremo alla fine l'andamento complessivo, quando tutti i risultati saranno stati pubblicati, ma discrepanze simili non appaiono in alcuni casi obiettivamente fondate. REGIONE PARTECIPANTI PRESELEZIONE AMMESSI SCRITTI AMMESSI ORALI IDONEI POSTI DA BANDO Abruzzo 999 315 68 Basilicata 565 149 63 (43%) 42 Calabria 1854 452 193 (42%) 108 Campania 5539 1484 * 224 Emilia Romagna 1726 492 153 Friuli Venezia Giulia 404 122 38 (31%) 46 Lazio 3784 925 215 Liguria 616 225 72 Lombardia 3195 969 476 (49%) 355 Marche 765 220 59 (27%) 53 Molise 259 60 11 (18%) 16 Piemonte 1557 461 224 (48%) 172 Puglia 3528 895 236 Sardegna 969 261 87 Sicilia 3946 971 237 Toscana 1675 440 112 Umbria 526 148 51 (34%) 35 Veneto 1894 523 155 * In Campania secondo i dati Formez gli ammessi agli scritti sono stati 1484, ma, secondo una nota dell'USR del 2 aprile, i partecipanti alle prove scritte sono stati 1820, quindi 336 in più. Da dove sono saltati fuori? Si è saputo che in Campania il TAR ha fatto quello che non è avvenuto in nessun'altra regione, e cioè ha accolto la sospensiva richiesta da concorrenti eliminati alla preselezione, i quali sono stati così ammessi agli scritti. Ora, se passeranno le due prove scritte si aprirà un altro pesante contenzioso. E dopo i dimensionamenti, quanti posti rimangono vacanti e disponibili? Infine su tutto pesa l'esito dei dimensionamenti da poco conclusi che hanno causato, specialmente nelle regioni del Sud, un pesante taglio dei posti di dirigenza e non solo, al punto che in alcune situazioni pare vanificata la necessità di questo concorso. Una cosa è ormai certa, i 2386 posti messi a concorso nel bando si sono drasticamente ridotti. E' la tipica "attendibilissima" programmazione all'italiana … Fondamentale avviare, come in F | |
Da: Eh Eh | 22/04/2012 20:39:44 |
it''sneedtolookforward Inutile girarla e rigirarla, la "brava" collega è stata sonoramente TROMBATA, TROMBATA, TROMBATA, TROMBATA, TROMBATA, TROMBATA, TROMBATA, TROMBATA, TROMBATA, TROMBATA, pppprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr | |
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