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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

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Da: Signora Maria 08/04/2017 12:01:44
Se volete, vi invito tutti e tre da me...così vi servo qualcosa di buono ed intanto mi date anticipazioni in merito...alla soap.
Rispondi

Da: Sceneggiatore 3 08/04/2017 12:03:21
Signora, portiamo con noi anche il gatto...., la nostra perenne fonte d'ispirazione...
Rispondi

Da: Sceneggiatore 2 08/04/2017 12:04:31
Io porto il vino e le paste...
E tu, numero 1, che porti alla Signora Maria?...
Rispondi

Da: Sceneggiatore 1 08/04/2017 12:05:04
Un vaso di camelie.
Rispondi

Da: Signora Maria 08/04/2017 12:06:10
Volete far di me...un'altra signora delle camelie?😆
Rispondi

Da: Vinicio...er micio 08/04/2017 12:11:09
Sono Vinicio, sono tribale,
dei tre scrittori vispo sodale.
Spargo entusiasmo concorsuale...
Mo' prendo il sole sul davanzale.
O concorsista, torna a studiare!
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Da: Concorsista spot 08/04/2017 13:58:47
La soap mi diverte, le intenzioni saranno pure lodevoli, ma la realtà e' un'altra cosa...
Le mie condizioni di partenza sono disastrose...
Sono avvocato, ma non figlio d'arte. Faccio concorsi a spese dei miei genitori: se lavorassi a tempo pieno non potrei fare concorsi...
Vorrei chiedere a Iep se condivide gli assunti di Rita Levi Montalcini.
Sono invitati a rispondere anche gli sceneggiatori...
Rispondi

Da: Iepi 08/04/2017 14:12:09
Non lo so...se condividerne gli assunti.
Levi Montalcini ha vissuto in una realtà diversa: quella americana, dove regna appunto il sogno americano. In Italia, durante il fascismo, ha vissuto facendo ciò che amava, senza preoccuparsi di se stessa e neppure di ciò che avrebbe mangiato: alla fine mangiava le uova su cui
faceva esperimenti...
Avrebbero potuto portarla in un campo di concentramento da un giorno all'altro. Era sempre in fuga, con le sue uova e con i suoi aghi...
Se dovessi guardare alla sua storia, direi che hanno contato due fattori: la dedizione e la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
L'avevano marchiata come inferiore perché ebrea, ebbene ha ignorato queste voci ed e' andata avanti.
Chi mi legge, tiri le somme.

Spero di essere stata utile.

Rispondi

Da: Sceneggiatore 1 08/04/2017 16:54:45
Un uomo solo con un gatto e una socia strampalata, sua sorella, chiude uno studio da avvocato e si trasferisce al Nord. Ha vinto un concorso ed e' pronto a ricominciare da zero, senza voltarsi indietro.
E' maldestro, umano, ma bravo. Il protagonista della nostra sit-com ha fatto una scelta...
Ce lo rendono simpatico il calzino bucato, l'indecisione con le commesse e forse un certo impaccio nel trattare con le donne.
Invita a cena sempre quella che il suo gatto ritiene essere la donzella sbagliata.
Non so se la nostra sit-com intrattiene o diverte, ma speriamo che, tra una risata e l'altra, faccia almeno riflettere...
In amore, nella vita e nel lavoro, occorre mettersi in gioco.
Non basta sperare. Bisogna agire.
Nella sit-com i risultati sono rocamboleschi. A tratti, esilaranti... Almeno per noi che scriviamo.
Non vogliamo assolutamente togliere spazio ad argomenti seri...
Se ci fossero proteste, ci ritireremmo in buon ordine...
Interpretiamo il silenzio dei nostri taciti estimatori come un implicito invito a continuare, almeno finché l'ispirazione ci accompagna.
Rispondi

Da: Sceneggiatore 2 08/04/2017 17:01:48
Al momento siamo in vacanza dalla Signora Maria per decidere come far continuare la storia... e se convogliare nella stessa sia avvocati che colleghi di Delfico..., mettendo in luce caratteri e  tipi umani, gli stessi che si sfiorano nelle cancellerie, nelle aule di tribunale, nei pubblici uffici, in sede concorsuale.
Rispondi

Da: Sceneggiatore 3 08/04/2017 17:06:33
Marta e' una ragazza in bilico. Non sa se continuare con l'avvocatura o intraprendere pure lei la strada dei concorsi. Vive in una dependance attigua alla villetta del fratello, ma non gli da' fastidio in nessun modo...fino al giorno in cui...
Chissà...
Rispondi

Da: Signora Maria 08/04/2017 17:11:52
Hildemira che fa nella vita? E' soddisfatta delle mete raggiunte? Che cosa si aspetta da Delfico?
E come si risolverà la magica cena a cui egli giungerà trafelato e disfatto?
Un caleidoscopio di personaggi...che riflettono la vita...sta per affacciarsi sul nuovo quadrante della soap, in maniera leggera, divertente, quasi impalpabile...
Rispondi

Da: Human 08/04/2017 17:30:15
Ma ti droghi?
Rispondi

Da: Sceneggiatore 1 per Human 08/04/2017 17:43:57
Si. Mi drogo di libri...
Mi sembra che lo faccia anche tu, se ci segui...
Rispondi

Da: Sceneggiatore 2 08/04/2017 17:46:01
Ogni avvocato affronta fascicoli insormontabili, anche se informatici, ed ogni concorsista tomi quasi immensi...
Siam tutti drogati...di e da questo...
Ma vivere non e' solo questo.
Rispondi

Da: Sceneggiatore 3 per Human 08/04/2017 17:48:17
Chiunque tu sia, sei simpatico!
Hai fatto una domanda che spiazza...
Rispondi

Da: laurea in legge carta igienica10/04/2017 21:06:58
Sono circa 85mila i giovani avvocati che si sono iscritti alla cassa forense prima di compiere 35 anni e che nel 2016 hanno beneficiato delle riduzioni contributive (anche se non più under 35). Il taglio riguarda sia il contributo minimo soggettivo (ridotto del 50% per i primi sei anni e pagabile a rate nel caso di redditi sotto i 10.300 euro) sia il contributo minimo integrativo (cancellato per i primi 5 anni e ridotto al 50% nei successivi quattro). Per il 2017 il contributo minimo soggettivo è di 2.815 euro, mentre quello minimo integrativo è di 710 euro. «Abbiamo creato un sistema di welfare che favorisce soprattutto giovani e donne», dice Michele Proietti, direttore della Cassa forense.
Alcune Casse, però, non legano gli sconti all'età. È così, ad esempio, per Enpacl, che dimezza le aliquote contributive ai consulenti del lavoro all'atto dell'iscrizione e per altri 4 anni. L'Enpaf, la cassa dei farmacisti, prevede invece riduzioni per gli iscritti che lavorano come dipendenti e per i disoccupati. La Cassa del notariato non fa sconti, ma paga (a tutti) un assegno integrativo se il notaio non raggiunge il «repertorio» minimo.
Rispondi

Da: laurea in legge carta igienica13/04/2017 13:20:04
http://www.lindro.it/laurea-in-giurisprudenza-la-lunga-strada-verso-una-riforma/2/

Pensi che siano possibili aperture a modelli sperimentati all'estero per quanto riguarda lo snellimento del corso? Mi riferisco a paesi europei in cui il corso è più breve e personalizzabile

Su ipotesi di questo tipo, quindi di riforma ancora più drastica di quella da noi presentata, il nostro organo non ha discusso. Di certo nell'ambito di un percorso che vuole cambiare questo corso, così come altri ovviamente, non andrebbe e escluso un ragionamento con una visione più aperta ad altri modelli europei. Ma al momento l'idea di stravolgere così tanto lo stato delle cose attuale mi sembra molto complessa, perché se non si trova il coraggio di modificare anche solo un minimo un corso di cinque anni possiamo immaginare che ostacoli troverebbe una riforma così profondamente incisiva.

Mi parlavi dell'orientamento in uscita ed in entrata distorto sull'assunto: laurea giuridica uguale avvocatura. Per i neolaureati che volessero uscire da questo schema che opportunità vedi nel mercato del lavoro? Cosa diresti a chi fosse indeciso sull'intraprendere questo percorso?

Credo che l'iscrizione ad un qualsiasi corso di laurea convenga nel momento in cui chi lo fa crede fortemente che quella sia la sua strada. Questo chiederei agli studenti delle superiori intenzionati ad intraprendere questa via. Quindi non motivare lo studente sulla base di fattori esterni che nel corso degli anni possono cambiare, cosa che invece rientra nel modus operandi di molti docenti. Effettivamente un problema di assorbimento del mondo del lavoro c'è a livello generale, ma proprio sulla base di questo occorre cercare di adattarsi ad un contesto che tende a mutare. Non può esserci un mondo del lavoro in evoluzione mentre l'università resta ferma sulle proprie posizioni.

Vedi interesse su questo tema nel mondo politico ed istituzionale quando vi rapportate con i vostri interlocutori a Roma?

Il grande lavoro fatto nella precedente presidenza ha fatto si è il CNSU abbia acquisito più forza nel dialogo istituzionale, che però continua e ad essere altalenante. Nelle occasioni che ho avuto di rapportarmi con la controparte, anche direttamente con la Ministra della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli così come con il mondo accademico, quando si è parlato di giurisprudenza ho visto da parte dell'interlocutore consapevolezza sulla questione. Il problema è che poi non si fa il passo successivo, ovvero quello di capire come cambiare, perché la verità è che si tratta di un passaggio difficile. Credo però che arriveremo ad un punto in cui non potremo più nascondere la polvere sotto al tappeto.

Questo tema è nell'agenda di qualche parte politica, o viene evidenziato solo dalla rappresentanza studentesca?

Sostanzialmente la questione riforma del corso di giurisprudenza è solo nella nostra agenda, attraverso proposte dalle quali vogliamo far partire un dialogo. Ma è anche il mondo accademico stesso che si deve mettere d'accordo, in quanto presenta al proprio interno divisioni e correnti che hanno portato a proposte di riordino diverse tra loro, ma che necessariamente dovranno trovare una sintesi prima o poi. Altrimenti sarà difficile andare avanti.

Vedi coesione e partecipazione all'interno del corpo studentesco sul sostegno a questo tipo di riforma?

Da un lato la rappresentanza studentesca ha trovato nelle sue varie correnti una sintesi, tradotta poi nel documento approvato dal CNSU. A testimonianza che se si vuole un compromesso si può raggiungere.
Dall'altro c'è il corpo studentesco composto dagli studenti che sono al di fuori delle dinamiche interne all'organo, al quale questa riforma va spiegata. Serve però coesione, e questa non la vedo molto anche per una questione di rassegnazione che tendo a notare anche tra i miei compagni di corso.

Se questa riforma passasse non andrebbe ad influire sulla carriera degli iscritti attuali, quindi vi è anche una sorta di egoismo, determinato anche da un contesto di forte competitività e difficoltà che si crea all'interno del corso stesso. Se in qualche modo posso comprendere questo aspetto, poi però non mi sento di giustificarlo in quanto credo che spetti al cittadino, in ogni ambito, cercare di migliorare la situazione a prescindere dal fatto di poter godere direttamente del cambiamento.
Rispondi

Da: Ius relativo  -banned!-13/04/2017 14:00:34

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: .............13/04/2017 15:56:41
sono disoccupati, non avvocati....per loro ci sono i concorsini per laureati falliti.. solo 1 su 100 può ambire a far parte dell'eccellenza avvocatizia.. solo i migliori, ricordatelo..
Rispondi

Da: ..............................13/04/2017 19:06:42
eccellenze??
Rispondi

Da: laurea in legge carta igienica13/04/2017 22:33:21
Nel mondo avvocatizio forse per andare avanti è richiesta l'eccellenza.
Nel mondo universitario nel ramo giuridico, agli studenti per andare avanti  è sufficiente la deficenza purchè accompagnata dal pagamento regolare delle tasse di iscrizione.
Rispondi

Da: ..............................13/04/2017 23:37:19
e poi useranno l'inutile laurea come morbida carta igienica o illudendosi di entrare a far parte del mondo dell'avvocatura che li prenderà a calci nel culo...
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Da: laurea in legge carta igienica14/04/2017 07:50:28
Ma a chi conviene creare un enorme massa di sottoproletari laureati in legge, i quali se emigrano non potranno utilizzare il loro titolo di studio, ma andranno a fare i lavapiatti?
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Da: laurea in legge carta igienica14/04/2017 14:35:01
Per i nati dal 1980 i dati sono impietosi. A dirlo il presidente dell'Inps Tito Boeri nel corso del suo intervento al convegno sul welfare dei millennials.

Il numero uno dell'istituto nazionale di Previdenza sociale sottolinea come per i giovani oggi la  situazione è diventata drammatica con la disoccupazione aumentata del 50% dal 2010-2011 in poi, mentre i salari di ingresso sono calati del 20%. In parole povere i giovani nati negli anni Ottanta dovranno lavorare oltre i settant'anni per avere una pensione.

    "Abbiamo un milione di disoccupati con meno di 35 anni 600 mila dei quali sono senza lavoro da oltre un anno e 250 mila sono laureati. I giovani sono costretti a lasciare l'Italia e sono 100 mila l'anno quelli che risultano residenti all'estero".
Rispondi

Da: gennaro92 14/04/2017 15:37:24
Ho una domanda da porre a voi, esperti e veterani di concorsi pubblici e soprattutto,vista la mia giovane età, più esperti di me nel diritto. Per il punteggio in generale per concorsi pubblici, mi consigliate una SSPL o un buon master in diritto amministrativo presso qualche buona università? Non posso prendermi un dottorato, in quanto presso la mia università non vi sono bandi e soprattutto bisogna avere una bella raccomandazione cosa che io non ho.
Rispondi

Da: Yes 14/04/2017 15:45:28
Io vesto elegante, faccio un giro per il tribunale e torno a casa. Sono un' eccellenza!   Ahahaha
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Da: laurea in legge carta igienica14/04/2017 20:37:46
Eccellenza super-sartoriale.
Rispondi

Da: laurea in legge carta igienica17/04/2017 08:03:02
Secondo un sondaggio dell'Ifo Institut di Dresda, la mancanza di personale qualificato preoccupa gli imprenditori tedeschi ancora di più della crisi dell'euro, del protezionismo globale in aumento e della crescita dei populisti.

E in effetti l'ente tedesco per il mercato del lavoro e la ricerca professionale (Iab) calcola che sarebbe necessario l'arrivo di 400 mila impiegati ogni anno per mantenere costante il potenziale di forza lavoro a lungo termine. Dal 2012 il governo ha iniziato un piano per incentivare l'immigrazione di personale qualificato. L'Agenzia federale per il lavoro (Bundesagentur für Arbeit) è attiva attraverso il suo servizio per il collocamento da e verso l'estero di personale specializzato  e attraverso Make it in Germany,  sito nato dalla collaborazione con il ministero del Lavoro e Affari sociali e quello dell'Economia.

La Germania è attraente per i lavoratori e le domande per trasferirsi nel Paese sono tante: il tasso di disoccupazione, secondo i dati di Eurostat di febbraio 2017, è il secondo più basso dell'Unione europea (dopo quello della Repubblica Ceca), anche se ci sono numeri più alti nelle regioni dell'est del Paese.

Leggi anche: "Caro Babbo Natale, portami un lavoro. All'estero". Firmato un giovane italiano su 3

Dal qualche mese, una start up di Amburgo ha creato Employland, una piattaforma per entrare sul mercato del lavoro tedesco, che è gratis per chi è in cerca di occupazione. Si può creare il proprio profilo e poi non c'è bisogno di proporsi per nessuna vacancy perché sono le imprese che cercano e decidono chi assumere. Queste ultime pagano un fee solo quando il processo va a buon fine.

La start up mette a disposizione avvocati che supportano i candidati in tutto l'iter burocratico richiesto dalla legge. Soprattutto per chi cerca impiego dal suo Paese queste procedure possono risultare difficili da capire. I cittadini dell'Ue che vogliono lavorare in Germania non hanno bisogno di alcun permesso. Per alcune professioni è richiesto però un riconoscimento della qualifica, per il quale a volte si deve frequentare un corso o superare un esame. Employland si occupa di questa certificazione delle competenze, su cui si possono trovare le informazioni in un portale apposito.

Leggi anche: Cerchi lavoro? La Nuova Zelanda ti paga il viaggio fin lì per andare a fare un colloquio

Dopo il primo contatto con l'azienda, si passa alla negoziazione delle condizioni di lavoro, che avviene via email con massimo due imprese allo stesso tempo, e infine, se le due parti raggiungono un accordo, si firma il contratto.

Employland ricerca personale qualificato, con o senza laurea, ma che sia specializzato in un settore. L'Agenzia federale per il lavoro pubblica le posizioni per cui c'è carenza, Ecco alcuni esempi:

    Ingegneri dell'autoveicolo
    Assistenti agli anziani
    Insegnanti
    Tecnici ferroviari e macchinisti
    Settore sanitario (la Germania ha gravi carenze di dottori, infermieri, fisioterapisti e farmacisti)
    Specialisti del settore It
Rispondi

Da: nell''elenco hai dimenticato17/04/2017 09:01:35
la posizione della zoccola lavoratrice negli FKK. Si tratta di un profilo professionale sempre molto richiesto, soprattutto dalle eccellenze avvocatizie italiane che in questo periodo festivo sono andate ad incrementare il PIL della Germania
Rispondi

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