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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: sterminetor 16/02/2017 21:37:56
Vomitevole.Ormai e' un Ufficio Collocamento  raccomandati.

Da: ORPO__UNICUM16/02/2017 21:42:41
Il re è nudo

Da: ORPO__UNICUM16/02/2017 21:55:18
Tiziano Renzi, padre dell'ex presidente del consiglio Matteo Renzi, è indagato dalla Procura di Roma nell'inchiesta sugli appalti Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione. Tiziano Renzi avrebbe ricevuto oggi un invito a comparire nel quale si ipotizza il reato di concorso in traffico di influenza. I pm di piazzale Clodio intendono sentirlo a breve, forse già la prossima settimana.

Il procedimento all'attenzione dei pm romani è uno stralcio dell'inchiesta avviata a Napoli e inviata a Roma per competenza territoriale. Nell'inchiesta risultano indagati anche il ministro Luca Lotti, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette e il comandante della Legione Toscana dei carabinieri, il generale Emanuele Saltalamacchia. Nei loro confronti la Procura contesta i reati di rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento.

Il reato di traffico di influenza, contestato a Tiziano Renzi in concorso con altri, è stato introdotto nel codice penale nel 2012. Mira a colpire anche il mediatore di un accordo corruttivo al fine di prevenire la corruzione stessa.

La notifica dell'invito a comparire è arrivata a Tiziano Renzi oggi alle 13.00. Lo conferma il suo difensore, l'avvocato Federico Bagattini, di Firenze. "Il fatto è totalmente incomprensibile - aggiunge il legale - perché nell'atto è riportato solo il numero della norma violata. Prenderemo contatto con il pm per capire quali sarebbero i fatti contestati".

"Ho ricevuto questa mattina un avviso di garanzia dalla procura di Roma in cui si ipotizza 'il traffico di influenza'", afferma Tiziano Renzi. "Ammetto la mia ignoranza ma prima di stamattina neanche conoscevo l'esistenza di questo reato che comunque non ho commesso essendo la mia condotta assolutamente trasparente come i magistrati - cui va tutto il mio rispetto - potranno verificare. I miei nipoti sono già passati da una vicenda simile tre anni fa e devono sapere che il loro nonno è una persona perbene: il mio unico pensiero in queste ore è per loro", conclude.

Da: ORPO__UNICUM16/02/2017 21:56:49
Ratio Legis
La norma è diretta a tutelare la P.A. dal mercimonio diretto o indiretto delle pubbliche funzioni o poteri e nell'indebito sfruttamento degli stessi.

Da: Polizia penitenziaria17/02/2017 07:56:10
Sembra che nella polizia penitenziaria ci sarà qualche scorrimento di graduatoria ... Colmar approfittane.   Pare però che occorre passare una visita medica ... per favore non dirgli che ti senti dirigente, perché non la passi altrimenti.

Da: ORPO__UNICUM17/02/2017 11:01:51
Se magari stavano attenti a quello che firmavano in c...o ai lavoratori...

Signor Direttore,
le Scriventi stigmatizzano il mancato rispetto del ruolo delle OO.SS. per il rinvio della riunione odierna, decisa con il capo del Personale da oltre 10 gg. ed avente per oggetto la definizione dell'accordo sulle progressioni economiche.....rinvio pervenuto solo la sera prima e motivato con un laconico "per sopraggiunti impegni" , mancato rispetto già registrato, inoltre, dalle Scriventi in occasione della presentazione dei risultati 2016.
Ciò posto, si ricorda come le Scriventi, con l'intesa del 14 dicembre u.s., hanno definito un complessivo impegno politico inerente due importanti istituti quali le progressioni economiche e le posizioni organizzative.
Tale impegno, negli intenti delle Scriventi, deve essere finalizzato al riconoscimento economico e professionale dei lavoratori dell'Agenzia.
L'Intesa complessiva, infatti, oltre a prevedere il finanziamento di entrambi gli istituti, impegna le parti:
• Per le progressioni economiche, a dare certezza ad un percorso di valorizzazione delle competenze secondo una cadenza più ravvicinata nel tempo rispetto al passato, consentendo quindi la progressione a tutti i lavoratori nel lasso di pochi anni ed impegnando, a tale scopo, già nel biennio 2017 e 2018, risorse coerenti con gli impegni assunti.
• Per le posizioni organizzative, ad avviare un serio confronto mirato alla rivisitazione dell'istituto, funzionale al nuovo assetto organizzativo dell'Agenzia, nonché sotto il profilo della corretta individuazione dei criteri di conferimento, durata, remunerazione etc. Risulta improcrastinabile un chiarimento, ad esempio, sulla previsione contrattuale della cumulabilità o meno delle voci di salario accessorio con il compenso degli artt.17 e 18 del CCNI.
In merito ad entrambi gli istituti, ugualmente strategici, la elusione del confronto dimostra in tutta evidenza una grave sottovalutazione da parte del Vertice dell'Agenzia delle questioni poste.
Risulta, pertanto, evidente come codesta Agenzia stia, nei fatti, disdettando nel suo complesso la richiamata intesa del 14 dicembre u.s., e ciò è confermato dagli ostacoli sin qui frapposti anche con la reiterata presentazione di proposte che violano contratti e norme vigenti.
Per tale motivo, le Scriventi formalizzano che, a decorrere dalla fine del prossimo mese di marzo ed in assenza di un recupero di disponibilità ad accogliere le proposte del fronte sindacale unitario, codesta Agenzia non è autorizzata all'utilizzo delle risorse del Fondo per la remunerazione degli artt.17 e 18 del CCNI .

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Da: Il tornaconto 17/02/2017 12:40:49
Ma il tornaconto dei ns "rappresentanti sondacali" qual e?
Trasferimenti di sede? Incaricucci ad hoc? Assunzioni di parenti?


No perche se non ci sono tornaconti questi sono da TSO immediato... Gente veramente stupida.

Da: ORPO__UNICUM17/02/2017 14:52:50
Per me si sono accorti di aver fatto una strunzata...

Da: ORPO__UNICUM17/02/2017 16:31:12
Ops

Lettera di Carla Raineri al "Fatto Quotidiano" (pag. 10)

CARLA RAINERI VIRGINIA RAGGI
CARLA RAINERI VIRGINIA RAGGI
Rilevo che il Dott. Cantone riferisce nell`articolo del Fatto Quotidiano di mercoledi di essersi recato in Campidoglio su richiesta della Raggi il 24 agosto; anzi di essersi graziosamente "offerto" di andare in Campidoglio con due suoi collaboratori "come avevo fatto in passato con Marino e Tronca". Non so cosa il dott. Cantone abbia fatto ai tempi della consiliatura di Marino, ma mai nel periodo in cui io sono stata al fianco del Prefetto Tronca ho avuto il piacere di vedere il dott. Cantone in Campidoglio.

carla raineri con tronca
CARLA RAINERI CON TRONCA
E stupisce davvero una così zelante disponibilità: tre esponenti di Anac, fra cui il vertice in persona, che si precipitano dalla Raggi in un giorno di fine agosto! Tuttavia il Dott. Cantone non ricorda che nelle interviste rese al Sole 24 Ore ed al Corriere in data 7 settembre 2016 riferì di essersi recato in Campidoglio nel primo pomeriggio del 29 agosto e non il 24 agosto come afferma, invece, nella intervista al Fatto dello scorso mercoledi (e le date non sono irrilevanti!), mentre apprendo con sconcerto che a quella riunione, oltre a Frongia, era presente Marra.

CANTONE G7
CANTONE G7
Ma, evidentemente, il Dott. Cantone non si è preoccupato né in quell`occasione, né successivamente, di acquisire la mia versione, nonostante la decisione riguardasse la mia nomina. Sulla erroneità delle valutazioni effettuate dall`ANAC ha già fatto giustizia il provvedimento della Corte dei Conti; ma il punto principale è che Cantone si è arrogato una competenza che non gli spettava né per legge, né per regolamento, sulla nomina del Capo di Gabinetto ed ha reso il parere con sorprendente rapidità, senza effettuare alcuna istruttoria, disattendendo tutti i precedenti specifici in materia e facendolo consegnare "invia riservata" con un pony express.
RAFFAELE MARRA
RAFFAELE MARRA

Sul parere richiesto dalla sindaco su Salvatore Romeo, giova evidenziare che il quesito è stato inoltrato dal Campidoglio all`Anac il 26 agosto; il parere dell`Anac è stato reso il 7 settembre (il mio in 24 h) e la Raggi lo ha poi protocollato 22 giorni dopo, cioè il 29 settembre (mentre quello che mi riguardava lo ha postato su facebook la notte del 31 agosto). Singolare, poi, è il fatto che si concluda con un dispositivo così vago e possibilista che ha consentito di lasciare Salvatore Romeo esattamente al suo posto, seppure con una lieve riduzione del suo stipendio, peraltro neppure sollecitata dall`Anac.
RENATO MARRA E RAGGI mpa.it
RENATO MARRA E RAGGI MPA.IT

Peccato che Cantone non abbia ravvisato nella delibera di nomina di Salvatore Romeo posta alla sua attenzione - come invece io ed altri ravvisammo all`epoca, tanto che non vi apposi il visto - una evidente ipotesi di abuso d`ufficio. Ipotesi ora contestata dalla Procura.

SALVATORE ROMEO E VIRGINIA RAGGI
SALVATORE ROMEO E VIRGINIA RAGGI

Da: ORPO__UNICUM17/02/2017 16:32:56
Nel solco...

Caso Giacchetti, il Governo risponde all'interpellanza del M5S

Può sembrare, ma non è una foto di famiglia
Può sembrare, ma non è una foto di famiglia
Pubblichiamo senza leggere, considerata l'assoluta urgenza dell'informazione.

DOGANE, M5S: CONCORSO TRUFFA VA ANNULLATO, GOVERNO NON SIA STRUZZO

ROMA, 17 febbraio 2017 - "Il governo non può continuare a far finta di nulla come accaduto oggi in aula. Stop ad atteggiamenti da struzzo con la testa sotto la sabbia. La storia del concorso truccato in Agenzia delle dogane è la spia, gravissima, di un andazzo che va corretto assolutamente, a partire dall'attuale sistema di nomine dirigenziali che finisce per stravolgere la mission dell'ente". Lo dicono i deputati M5S in commissione Finanze a commento della risposta del  viceministro dell'Economia Luigi Casero a una interpellanza urgente sul tema, a prima firma Daniele Pesco.
"Ce ne siamo già occupati in un precedente atto di sindacato ispettivo, sul quale abbiamo visto il governo in difficoltà. Ora la situazione è al paradosso - rincara Pesco - Le persone che hanno denunciato, anche rilasciando interviste televisive, sono state mobbizzate e bersagliate da provvedimenti disciplinari, mentre gli indagati restano tranquillamente al loro posto e contano evidentemente su protezioni di altissimo livello".
"Tra gli inquisiti c'è anche il direttore dell'Agenzia per tentato abuso d'ufficio. E la sua posizione è stata stralciata, per altri reati, da quella di altri sette che operativamente avrebbero fatto girare le gazzette false, con all'interno il tema d'esame, tra i partecipanti al concorso. Alle Dogane vorrebbero infatti riconfermare sia lo stesso direttore sia temporaneamente, in posizioni finanche dirigenziali, coloro che avrebbero beneficiato dell'abuso. Siamo di fronte al solito trionfo dei furbi", osserva il portavoce Cinquestelle.
"E' uno scandalo che il concorso non sia stato ancora annullato. Ed è gravissimo che una dirigenza coinvolta in gravi vicende giudiziarie sia ancora al suo posto, per giunta con un mandato scaduto e prorogato. Il governo si dia una mossa per ristabilire la legalità alle Dogane - chiude Pesco - e dall'altra parte chiediamo che venga tutelata, tra gli altri, la funzionaria Claudia Giacchetti che ha un procedimento a carico per attività antisindacale per il solo fatto di aver denunciato a tutti i livelli e con alto senso civico il malcostume e le condotte illecite dilaganti nell'Agenzia".


http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0744&tipo=stenografico

 PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Pesco ed altri n. 2-01658 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti)(Vedi All. A).
  Chiedo al deputato Pesco se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica.
  DANIELE PESCO. Grazie Presidente. Intendo sì presentare quest'interpellanza, perché secondo noi è un caso molto grave che si sta verificando all'interno dell'Agenzia delle dogane. Siamo già intervenuti su questo tema in quanto secondo noi la fase di scelta dei dirigenti all'interno della pubblica amministrazione è una fase molto delicata e purtroppo su un concorso che è stato fatto nel 2013 si sono verificate diverse irregolarità.
  Siamo alla seconda interpellanza e alla terza interrogazione in generale su questo tema, in quanto le irregolarità sono state veramente tante. Nello svolgimento del tema, ad esempio, in quanto sembra che i temi trattati nelle due prove scritte fossero temi già comunque dibattuti all'interno di corsi organizzati da un sindacato, grazie probabilmente a rapporti interni, visto che questo corso era destinato agli incaricati diPag. 34funzioni dirigenziali. I temi trattati nella seconda prova erano stati oggetto di comunicazioni, diciamo così, di direttive, da parte di un dirigente che ha fatto solo dopo essere stato nominato all'interno dalla commissione esaminatrice; e siamo nel 2012.
  Nel 2013 si svolge il compito, vi sono i temi che riguardano queste prove e arrivano i primi ricorsi. I primi ricorsi arrivano in realtà dopo la correzione delle prove, dopo la lista dei vincitori del concorso. Questo perché ? Perché probabilmente vi sono state delle irregolarità non solo nella scelta dei temi, ma anche nella correzione dei temi, tant'è che il TAR del Lazio ha bollato come inaffidabile la commissione che ha corretto queste prove. Perché ha detto che è stata inaffidabile la commissione ? In quanto hanno corretto i temi in modo un pochino particolare. Un membro della commissione (tra l'altro lo stesso membro di cui parlavo prima, quello che aveva scelto i temi e che aveva dibattuto di questi temi nell'ambito di un corso per dirigenti incaricati) ha avocato a sé, logicamente con una decisione presa in commissione esaminatrice insieme agli altri membri, la correzione tutti i temi e ha chiesto ai colleghi di commissione di esaminare in modo collegiale solo i temi - diciamo così - al di sopra di una certa votazione data da lui stesso. Questa scelta è stata condivisa tra tutta la commissione certo, però fatto sta che i temi sono stati corretti in modo molto veloce. Da un calcolo che è stato fatto sui tempi utilizzati per la correzione complessiva di questi temi è emerso che ogni tema è stato corretto in circa due minuti. Un tempo logicamente impossibile per gestire questa correzione. E forse si capisce dal susseguirsi di altri eventi come hanno fatto a correggere i compiti in modo così rapido.
  Sì, perché, oltre a questi ricorsi, sono avvenute altre denunce in riferimento particolare al fatto che probabilmente durante lo svolgimento dei temi erano state distribuite, o persone sono arrivate già con in mano, delle Gazzette Ufficiali contraffatte. È stato pubblicato su diversi giornali il fatto che appunto ci fossero delle Gazzette Ufficiali con all'interno il tema svolto d'esame. Una cosa veramente molto imbarazzante per l'Agenzia delle dogane e vale la pena ricordare il fatto che probabilmente il concorso è stato, diciamo così, truccato in questo modo. Quindi capiamo perché per la per la correzionePag. 35dei compiti è stato impiegato così poco tempo: perché vi erano dei compiti praticamente identici e anche nella punteggiatura questi compiti erano identici. Già per questo motivo, secondo noi, il concorso andrebbe annullato. Quindi, abbiamo le prove d'esame che praticamente erano state già decise a monte e condivise in modo generale con alcuni partecipanti al concorso, in più sono state distribuite delle Gazzette contraffatte e questo ci fa capire che appunto questo concorso praticamente sarebbe del tutto da annullare.
  Ma andiamo avanti perché le dogane non si sono arrese, hanno continuato a fare opposizione ai vari ricorsi delle persone che non sono rimaste soddisfatte dallo svolgimento di questo concorso. Ha fatto opposizione utilizzando, tra l'altro, delle risorse pubbliche, risorse pubbliche preziose come, ad esempio, l'Avvocatura dello Stato. Ha utilizzato l'Avvocatura dello Stato per chiedere di poter comunque conferire incarichi temporanei alle persone che hanno giovato di questo contributo, di questo beneficio, cioè l'invio della Gazzetta Ufficiale contraffatta. Una cosa secondo noi molto, molto delicata, tant'è che poi sono nate anche delle indagini da parte della Procura e da parte delle forze dell'ordine che stanno appurando cosa sia avvenuto in quei giorni proprio del concorso.
  Secondo noi, è una cosa molto, molto, delicata, che getta comunque - mi dispiace usare la parola - fango sull'onore dell'Agenzia delle dogane e non si può, secondo me, permettere alla dirigenza dell'Agenzia della dogane di conferire incarichi alle persone che comunque sono coinvolte da questa procedura. Si tratta di procedure penali e, quindi, bisogna aspettare un attimo nel conferire altri incarichi a queste persone.
Pag. 36
  Vi è poi una cosa secondo noi ancora più grave, perché l'attuale direttore generale delle dogane, che ha finito il suo mandato, è stato comunque, non dico né nell'organizzazione del concorso né il regista del concorso, però mi viene da dire: è stata una persona comunque informata sui fatti, probabilmente su ciò che stava avvenendo. Ebbene, secondo noi non è opportuno in questo caso dare una proroga a questa persona; secondo noi, visto ciò che è successo, sarebbe il caso di troncare con la vecchia gestione dell'Agenzia delle dogane, e provare a pensare a una nuova gestione. Purtroppo questo non sta avvenendo, perché è stata chiesta la proroga di altri sei mesi, e la proroga mi sembra che sia stata data. Quindi ancora una volta abbiamo persone legate in qualche modo, oppure presenti durante lo svolgimento di attività legate al concorso, che comunque hanno poi innescato fenomeni non idonei alla gestione della pubblica amministrazione: ebbene, queste persone vengono confermate. Arriva la richiesta di poter dare altri incarichi temporanei alle persone coinvolte, e secondo noi questo non è un modo di agire per gestire la pubblica amministrazione, soprattutto nel rispetto di quelli che dovrebbero essere i principi del buon andamento, della trasparenza, della legalità e dell'imparzialità. Questo non è avvenuto, e secondo noi ci vuole un taglio netto col passato per passare veramente ad una gestione nuova.
  Ma vi è di più, perché le persone che hanno avuto il coraggio di denunciare questi avvenimenti sono state bersagliate da provvedimenti disciplinari. Ora, il MoVimento 5 Stelle è stato autore di una proposta di legge che è diventata legge sul whistleblowing. Questa legge veramente dà garanzia, dovrebbe dare garanzia alle persone che hanno il coraggio di denunciare abusi all'interno della pubblica amministrazione: questo nell'ambito dell'Agenzia delle dogane non è avvenuto. Una delle persone che ha denunciato (tra l'altro membro di un sindacato, quindi rappresentante sindacale), ha fatto delle esternazioni, e per quelle esternazioni è stata punita con provvedimento disciplinare, con un richiamo disciplinare: questo non è assolutamente secondo noi corretto. Queste persone vanno tutelate e vanno incoraggiate nel loro coraggio di svolgere queste azioni !Pag. 37
  Quindi, Presidente, Viceministro, noi chiediamo che cosa intendiate fare: se intendiate veramente rinnovare la proroga al direttore dell'Agenzia delle dogane, se intendiate dare l'Ok a rinnovare temporaneamente queste persone, che comunque sono indagate, se intendiate veramente conferire loro degli incarichi temporanei; e se non sia il caso veramente di annullare in autotutela questo concorso, svolgere un altro concorso e avere garanzie che le persone che verranno scelte per svolgere compiti dirigenziali all'interno di una settore così delicato come quello delle dogane - che ricordiamo, ha a che fare con i rapporti commerciali, con i rapporti internazionali, con la merce che arriva in Italia, veramente svolge lavori molto, molto delicati -, se non sia il caso di avere garanzie che le persone scelte per svolgere attività dirigenziali siano persone veramente oneste.
  PRESIDENTE. Prima di passare la parola al Vice Ministro, colgo l'occasione per salutare studenti e docenti del Liceo scientifico «Preseren» di Trieste, che seguono i nostri lavori.
  Il Vice Ministro dell'economia e delle finanze, Luigi Casero, ha facoltà di rispondere.
  LUIGI CASERO, Vice Ministro dell'Economia e delle finanze. Presidente, in merito all'interpellanza urgente in esame avente ad oggetto il concorso pubblico per il reclutamento di 69 dirigenti di fascia seconda indetto presso l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, alcune nomine dirigenziali presso la medesima Agenzia e il procedimento disciplinare a carico di una dipendente e rappresentante sindacale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, si riferisce quanto segue.
  Preliminarmente, si fa presente che l'amministrazione delle dogane e dei monopoli non ritiene opportuno pronunciarsi su aspetti rilevati nell'interpellanza in esame che attengono a indagini giudiziarie in corso, attesa la necessità di non interferire con l'azione della magistratura procedente; e come sa l'interpellante, questa è una linea che seguiamo nelle risposte delle interpellanze.
  Per quanto attiene gli altri aspetti rilevati nell'interpellanza in esame, in particolare sul concorso pubblico per il reclutamento di 69 dirigenti indetto nel 2011, si rinvia alla risposta resa il 30 settembre 2016, in riscontro alla precedente interpellanza, sempre dell'onorevole Pesco, n. 2-01477, nella qualePag. 38sono state svolte diffuse considerazioni, ritenute attuali.
  Con riferimento poi alla memoria del 9 gennaio 2017 depositata dall'Avvocatura generale dello Stato in sede giudiziale del 12 gennaio 2017, alla quale fanno cenno agli interpellanti, l'Agenzia delle dogane rappresenta che trattasi di un atto, depositato dall'organo legale per un'udienza camerale del 12 gennaio 2017, volto alla difesa dell'Agenzia medesima nel procedimento instaurato da alcuni ricorrenti per la revocazione della sentenza del Consiglio di Stato - Sezione quarta, n. 1447/2016, avente a oggetto la stessa procedura concorsuale.
  I supremi giudici, ritenendo legittima la maggior parte delle attività svolte in sede concorsuale, avevano disposto la rimozione di un rilevato vizio di collegialità mediante la nuova correzione, ad opera della stessa commissione esaminatrice, di alcuni elaborati in precedenza non esaminati dal plenum del collegio. Come previsto dalla legge, l'Avvocatura dello Stato ha assunto la difesa dell'Agenzia, così come nelle precedenti fasi processuali, anche nel giudizio instaurato per la revocazione della citata sentenza del Consiglio di Stato.
  In punto di sentenza della Corte costituzionale n. 37 del 2015, gli onorevoli interpellanti fanno riferimento a nomine dirigenziali «taroccate» nelle agenzie fiscali. L'Agenzia riferisce che tali nomine sarebbero in realtà gli incarichi provvisori di funzionari dirigenziali per le agenzie fiscali attraverso procedure conformi ai propri regolamenti di amministrazione, che conferivano a funzionari sprovvisti della relativa qualifica; tali procedure sono state poi confermate dall'articolo 8, comma 20, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito con modificazioni dall'articolo 1, comma 1, della legge 26 aprile 2012, n. 44 e da successive leggi di proroga. La finalità della norma e delle successive proroghe era quella di colmare parzialmente e temporaneamente la grave e perdurante carenza di dirigenti riscontrabile nell'organico delle agenzie fiscali. L'Agenzia rileva che al termine di procedure comparative oggettive e rigorose, perfezionate nel corso del tempo, veniva attribuita a funzionari di terza area e di comprovata esperienza la titolarità delle funzioni in argomento, per il tempo strettamente necessario all'acquisizione, mediante le procedure disciplinate dall'ordinamento, di dirigenti di ruolo.Pag. 39
  Con la richiamata sentenza n. 37 del 2015, la Corte costituzionale ha poi dichiarato l'illegittimità costituzionale della citata norma e delle proroghe. Dal giorno successivo a quello della pubblicazione della menzionata sentenza (25 marzo 2015), l'Agenzia delle dogane ha disposto la cessazione di tutti gli incarichi dirigenziali fino ad allora conferiti, in applicazione delle norme caducate, attribuendoli ad interim a dirigenti del proprio organico in aggiunta agli incarichi da essi già condotti. In dipendenza da ciò, le procedure fino a quel momento seguite in materia di conferimento di incarichi dirigenziali erano del tutto legittime, in quanto conformi a norme vigenti a quella data.
  PRESIDENTE. Il deputato Daniele Pesco ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
  DANIELE PESCO. Presidente, ringrazio il Viceministro per la risposta, ma non siamo per nulla soddisfatti, in quanto non vi è nessuna presa d'atto del Ministero su quanto sta accadendo attualmente all'Agenzia delle dogane in merito ai dirigenti, in merito al concorso truccato. È secondo noi un'attività molto simile a quella che fa lo struzzo, quando mette la testa sotto la sabbia. Secondo noi invece bisognerebbe fare veramente di più, bisognerebbe veramente attuare una presa d'atto: il concorso è stato fallato grazie a diversi strumenti, e quindi bisogna mettere la parola «fine» su questa storia. Il concorso va rifatto, bisogna dare la possibilità a tutti di ripartecipare, a tutti coloro che hanno logicamente i titoli per farlo, di partecipare al concorso e farne uno nuovo, farlo in breve tempo; magari facendolo svolgere non più all'Agenzia delle dogane, ma ad un ente terzo a questo punto, perché l'Agenzia delle dogane non si è dimostrata all'altezza di svolgere in modo onesto un concorso. E questa è la cosa da fare subito, oggi !
  Purtroppo ancora una volta assistiamo a delle risposte che non arricchiscono di nuovi elementi questa discussione, che ormai si protrae da molto tempo. Capiamo che ci sono delle indagini in corso, è giusto che le indagini vengano fatte, è giusto che vengano colpite le persone che hanno sbagliato; ma le dogane non posso rimanere ferme: bisogna veramente darePag. 40gli strumenti per avere una classe dirigenziale sicura, che possa svolgere con onestà e capacità all'altezza le varie funzioni che l'Agenzia delle dogane deve svolgere.
  Ma andiamo oltre, perché prima non mi sono soffermato sul fatto che la sentenza del TAR è stata poi ribaltata in parte dal Consiglio di Stato, e anche questo groviglio bisognerebbe riuscire a modificare. Nel senso che il Consiglio di Stato ha detto: «Okay, teniamo buoni i vincitori, diamo la possibilità di correggere i temi delle persone non dichiarate vincitrici».
Pag. 41
  Questo non ci basta, perché, se il concorso è stato veramente truccato, il Consiglio di Stato dovrebbe andare oltre, anzi, non oltre, dovrebbe veramente attenersi a quello che aveva detto il TAR del Lazio. Insomma, quel concorso non andava bene, quel concorso non andava bene, quindi va rifatto. Noi assistiamo, ancora una volta, a un fenomeno molto diffuso nella pubblica amministrazione, che è quello della scelta dei dirigenti e l'affidamento degli incarichi ad personam. Come ci ha ricordato bene il sottosegretario prima, vi era una norma che consentiva di nominare dirigenti all'interno dell'ente grazie esclusivamente a dei colloqui e all'esperienza fatta: è stata dichiarata incostituzionale, ma ci sembra che anche le norme che comunque si sono susseguite poi successivamente - scusate il bisticcio di parole - praticamente danno l'opportunità all'Agenzia di continuare a fare le stesse cose, cioè affidare incarichi temporanei sempre alle stesse persone.
  Questo non va bene. Sappiamo che la legge non va bene, però, secondo noi, le pubbliche amministrazioni dovrebbero fare il possibile per indire dei concorsi e scegliere le persone giuste o le persone più capaci. Questo non sta avvenendo né nell'Agenzia delle dogane né nell'Agenzia delle entrate. Si prova a fare dei concorsi, ma, alla fine, li si fa così male che, grazie ai ricorsi, questi concorsi vengono logicamente buttati, diciamo così, nel buio. Questo non va bene, quindi bisogna fare di tutto per cercare di riuscire a togliere e eliminare quei legami che permettono di nominare dirigenti le persone più fidate. Questo non va bene, perché con il rapporto di fiducia poi si innescano altri fenomeni legati alla mala gestio, e questo noi non lo vogliamo.
  Noi vogliamo veramente una pubblica amministrazione onesta, che lavori secondo i principi della pubblica amministrazione, nel rispetto di quei principi, e chiediamo veramente di fare il possibile affinché la pubblica amministrazione cambi, ma affinché non si ripetano più cose come quelle già successe. Rimarco la necessità di tutelare le persone che fanno queste denunce; quindi, veramente, dovremmo incoraggiarle di più. Oltre a ciò che è stato già prescritto grazie alla legge sul whistleblowing, ebbene, secondo noi il Ministero dovrebbePag. 42riuscire a fare qualcosa in più, delle linee guida o, comunque, dei decaloghi, qualcosa per riuscire a incoraggiare le persone a denunciare gli abusi, perché, fino a quando i cittadini non capiranno che è necessaria una presa d'atto della singola persona per riuscire a tirar fuori le cose che vanno male, ebbene, questo Paese non riuscirà a cambiare

Da: jarod il camaleonte17/02/2017 17:10:14
Grande Dirpubblica

Da: Tempi tristi 17/02/2017 18:12:48
E anche per oggi in Parlamento si sono abbuscati la pagnotta
d'altronde in parlamento si parla
Parole parole soltanto parole

Da: Colmar 17/02/2017 18:24:44
Lo scorrimento è alle porte e sta per essere firmato per imprescindibili necessità gestionali . Fatevene una ragione.

Da: Fatti.17/02/2017 18:31:20
Noooooooo

Da: esterofilo17/02/2017 18:36:49
Ragazzi, in 2 anni non sono riusciti a fare uno straccio di concorso.
Ma quando si decidono a cacciare a calci in culo i vertici, smantellare tutto il baraccone putrescente e tentare di ricostruire qualcosa di buono da zero?
Addio.

Da: Colmar 17/02/2017 18:47:16
Torniamo al M E F !!!!!

Da: la coscienza di colmar 17/02/2017 19:53:02
Colmar è la tua coscienza a parlarti. Ho deciso di alzare bandiera bianca, ho provato a farti ragionare in tutti i modi, sei un caso irrecuperabile non resta che internarti

Da: Colmar 17/02/2017 21:39:16
Coscienza cara la mia  causa è quella della  l e g a l i t a ' ,la tua qual'è ?

Da: la coscienza di colmar 17/02/2017 21:48:52
Non parlare di legalità per favore, stai solo muorendo dietro alla voglia di prenderti una poltrona

Da: Fatti.17/02/2017 22:28:59
Colmar qual e' senza apostrofo

Da: ORPO__UNICUM17/02/2017 22:29:09
Addio per sempre alle fasce di valutazione. La riforma Madia manda in pensione le gabbie di valutazione imposte dall'articolo 19 del dlgs 150/2009 (riforma Brunetta) prima ancora che esse siano mai entrate in funzione. È quanto prevede lo schema di decreto legislativo, atteso, assieme al restyling del Testo unico sul pubblico impiego, sul tavolo del consiglio dei ministri di oggi.
Tuttavia, i due provvedimenti non sono ricompresi nell'ordine del giorno di palazzo Chigi, il che farebbe pensare a uno slittamento alla prossima settimana dell'approvazione in via preliminare. All'ordine del giorno del consiglio dei ministri ci saranno invece i tre decreti correttivi dei dlgs già varati in materia di razionalizzazione delle società partecipate (n. 175/2016), dirigenza sanitaria (n. 171/2016) e licenziamenti disciplinari (n. 116/2016). Provvedimenti già in vigore ma travolti dalla sentenza della Corte costituzionale n. 251/2016 che aveva dichiarato la parziale illegittimità della legge delega di riforma della p.a. laddove prevedeva il parere, e non l'intesa, delle regioni. Tornando ai decreti su valutazione e riforma del dlgs 165/2001, non è escluso che il cdm possa avviarne comunque l'esame, anche se, come detto, l'ok preliminare potrebbe slittare alla prossima settimana.

La legge Brunetta. La normativa del 2009 per forzare le amministrazioni a differenziare in maniera significativa i premi di produttività ed evitare distribuzioni a pioggia, impose di destinare il 50% delle risorse legate alla produttività al 25% del personale con le valutazioni più elevate; il 50% al 50% del personale con valutazioni medie, così che al restante 25% del personale non andasse alcun incentivo.

Un meccanismo eccessivamente rigido, sempre oggetto di contestazioni molto forti dei sindacati, che ora incassano la sua cancellazione a vantaggio della riacquisita forza normativa degli accordi.

Saranno, infatti, i contratti collettivi nazionali di lavoro a occuparsi di due aspetti fondamentali dei premi di risultato. Da un lato, infatti, stabiliranno l'entità della quota delle risorse destinate a remunerare, rispettivamente, la performance organizzativa e quella individuale. Soprattutto, i contratti nazionali collettivi fisseranno criteri idonei a garantire che alla significativa differenziazione dei giudizi sulla produttività dei dipendenti pubblici, espressi dai dirigenti, corrisponda un'effettiva diversificazione dei trattamenti economici correlati.

La riforma modifica anche in maniera significativa le modalità di valutazione e i soggetti competenti. Gli organismi indipendenti di valutazione conservano la valutazione dell'ente nel suo complesso e della dirigenza. Anche per i dirigenti si conferma la competenza a valutare i risultati dei propri dipendenti (e saranno valutati in maniera preponderante in riferimento ai risultati complessivi delle strutture da loro dirette. La novità eclatante consiste nell'entrata in scena dei cittadini, nel ruolo di valutatori.

La riforma prevede, infatti, che cittadini o utenti finali partecipano alla valutazione della performance organizzativa dell'ente in rapporto alla qualità dei servizi resi. Inoltre, ciascuna amministrazione, allo scopo di permettere questa sorta di valutazione diffusa, adotterà sistemi di rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti e dei cittadini in relazione alle attività e ai servizi erogati, favorendo ogni più ampia forma di partecipazione e collaborazione dei destinatari dei servizi. I risultati delle indagini di soddisfazione saranno utilizzati dagli organismi indipendenti di valutazioni, per determinare il grado di raggiungimento degli obiettivi dell'ente e dei dirigenti.

Gli obiettivi saranno distinti in generali e specifici per ciascun ente. Gli obiettivi generali identificano le priorità strategiche delle pubbliche amministrazioni, tenendo conto del comparto di contrattazione di appartenenza, coerentemente con le politiche e saranno fissati con apposite linee guida adottate su base triennale con decreto del ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, previa intesa in sede di conferenza unificata.

Gli obiettivi specifici di ciascuna pubblica amministrazione sono quelli fissati dai piani della performance che ognuno deve approvare, vanno programmati, in coerenza con gli obiettivi generali, su base triennale e definiti, prima dell'inizio del rispettivo esercizio, da parte degli organi di indirizzo politico-amministrativo, sentiti i vertici amministrativi e i dirigenti o responsabili di servizio.

Da: finita la vaselina???17/02/2017 22:40:20
Fatene una giusta scorta, ne avrete bisogno prossimamente!!!

Da: milleproroghe..17/02/2017 23:09:34
novità ;)

Da: proroghe proroghe proroghe18/02/2017 08:59:29
Tutto verrà prorogato!!! Pot a tempo indeterminato, art.17 e art.18 riconfermati tutti, una Pos è per sempre, evvai!!!!!

Da: questo io non credo.....18/02/2017 09:03:07
Qualche rametto secco in queste procedure cade, i più sfigati o meno fedeli....

Da: e i dirriggenti??18/02/2017 09:23:48
VERRANNO ELIMINATI???

Da: x i diriggenti18/02/2017 10:28:53
Perché esistono ancora??

Da: doganale nauseato18/02/2017 10:31:19
da La Repubblica: bocciata l'isituzione  di altre POS. ........ (proposte da quel mentecatto di Tremonti (quello dell'affitto in nero) e dall'ex tesoriere  Ugo Sposetti))  , che cattivo odore.

Da: I coglioni sono quasi pieni 18/02/2017 12:45:49
Questi sono stati i massimi dirigenti della nostra onorata Repubblica.
Speriamo di non dovere arrivare di nuovo a questo. I presupposti ci sono tutti.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Lodovico_Ligato

Da: Vyssia 18/02/2017 12:46:34
I 29 dirigenti che verranno nominati con lo scorrimento andranno a coprire, probabilmente, le D. P che si è calcolato, rimarranno senza dirigente nel periodo luglio 2017 - giugno 2018. Questo è quanto .

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