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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: amateci 06/01/2017 17:07:42
non si può dare il ruolo ha chi ha superato i 50

via pure dalle posizioni intermedie non per cattiveria
ma bisogna dare spazio a chi è più giovane

Da: amateci 06/01/2017 17:18:13
No si possono stabilizzare i 56 enni e poi dare loro pensioni da nababbi dopo breve tempo.

Da: Tutti inattendibili  06/01/2017 17:41:07
Idonei contro incaricati.
Giovani contro vecchi.
Concorsisti contro incaricatisti.

Bene, questo è il ritratto dell'Agenzia.
Complimenti a chi ci ha ridotti così.

Da: x amateci06/01/2017 18:51:37
Dove sta scritto che non si puo' dare il ruolo ai cinquantenni? Dove sta scritto che non si possono stabilizzare i 56enni? Ma lo sai che ormai si va in pensione a oltre 67 anni?
I giovani non hanno l'esperienza necessaria per fare i capi, lo vuoi capire o no? Aspetta il tuo turno, non si saltano le generazioni.

Da: Junk Panena 06/01/2017 19:55:14
Epifania tutti gli scaricati porta via

Epifania a tutti i POS e POT porta una grave malattia

Da: amateci 06/01/2017 20:25:38
largo ai giovani
noi ormai siamo anziani

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: x junk del c....06/01/2017 20:34:40
Curati, sei gravemente malato!!!

Da: FATEVIFURBI06/01/2017 21:18:35
PRESTO NEGLI UFFICI PREGHERETE RIVOLTI VERSO LA MECCA


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6 Gennaio 2017  Cerca    Abbonamenti    Login   News apri menu Il giornale di oggi apri menu Banche dati apri menu Professionisti apri menu Multimedia apri menu My IO apri menu

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ItaliaOggi Numero 003  pag. 9 del 04/01/2017 | Indietro
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Giulio Meotti: lo aveva previsto (anni 70) il tunisino Boumedienne, in un discorso all'Onu
Ci conquisteranno facendo figli
In Francia si stanno aprendo tre moschee alla settimana
di Goffredo Pistelli twitter @pistelligoffr

Giulio Meotti ci riprova. Il giornalista di Il Foglio, 37 anni, aretino, grande esperto di Medio Oriente e noto per le sue simpatie, mai nascoste, per Israele e la sua democrazia, torna in libreria con un lavoro destinato a far discutere, La fine dell'Europa (Cantagalli), il cui sottotitolo dice già molto: Nuove moschee e chiese abbandonate.


In 220 pagine sempre molto documentate, Meotti spiega come l'Europa e gli europei si stiano preparando a un futuro come quello descritto da Michel Houllebecq in Sottomissione (Bompiani) per la Francia, ossia una islamizzazione per via politica.

Domanda. Meotti, lei parte dalla demografia: la chiave della conquista islamica del Vecchio Continente starebbe nel fatto che gli europei non vogliono più far figli mentre i musulmani ne fanno.

Risposta. I dati sono molto chiari: a parte Francia e Gran Bretagna, che fanno storia a sé, sono almeno 30 anni che in molti Paesi europei, dalla Spagna, all'Italia, alla Polonia, alla Germania, stiamo assistendo al crollo della fertilità, eppure...

D. Eppure?

R. Eppure questi Paesi hanno goduto di 70 anni di pace, di disponibilità di qualsiasi bene materiale, di libertà individuali che non hanno riscontri nei secoli precedenti, da ogni punto d vista. La fertilità è dimezzata, però.

D. Spesso si associa la decisione di non far figli alle difficoltà economiche.

R. Certo, la lettura mainstream di certi demografi è il disagio sociale: la mancanza di lavoro, di asili. La solita logica materialistica.

D. Sbagliata?

R. Lo dicono i dati. Prenda il caso italiano. Abbiamo smesso di fare figli all'inizio degli anni '80, lo «sboom» comincia fra il 1982 al 1985, vale a dire in condizioni economiche eccellenti, con debito pubblico da paura, in cui si spendeva e spandeva anche a livello di Stato. Mio fratello che, allora andava all'asilo, aveva lo scuolabus che veniva a prenderlo sotto casa, gratuitamente ovvio.

D. Insomma, condizioni ideali per far figli.

R. Eppure si continuò a non farne, e la tendenza accrebbe negli anni 90. E da allora si è continuato. Come osserva l'economista americano Nicholas Eberstadt, in tutta Europa diminuiscono i figli pro-capite mentre aumentano le vacanze, le auto, i telefonini per persona. Un fenomeno cominciato da tempo, anche nella cattolicissima Polonia, e che accadeva nella ricchissima Germania Ovest ante-riunificazione. Ma il problema si può vedere il anche osservando le eccezioni in occidente.

D. Del tipo?

R. Penso agli Stati Uniti, dove la protezione sociale per le famiglie è bassa e tutto è basato sull'individuo. Eppure si fanno ancora figli. O a Israele, paese occidentale, aldilà della collocazione geografica, capitalistico, industrializzato, dove si fanno 3-4 figli a testa. E non stiamo parlando solo dei religiosi ortodossi. Il punto è da noi, in Europa, c'è un crollo della fiducia. Mai, quanto oggi, la parola «occidente» è associata al crepuscolo.

D. Anche laddove di figli se ne fanno un po' di più, come in Francia e Gran Bretagna?

R. Sì, perché là la demografia tiene per il fatto che ci sono grandi comunità musulmane che credono nella famiglia e fanno figli.

D. A cosa è dovuta la perdita di fiducia degli europei, Meotti?

R. C'è stato il crollo della religiosità e una corrispondente ondata di secolarizzazione. Lo svuotamento delle chiese è andato di pari passo al precipizio della fertilità. Ora, non è dimostrabile un legame diretto, fra i due fenomeni, ma l'osservazione della realtà è chiara.

D. Laddove si crede meno, si smette di far figli, dice?

R. Laddove individualismo ed edonismo prevalgono, i figli calano. Prenda la Spagna, che aveva, negli anni '70, un tasso demografico elevato, fra il 2,6 e il 2,7, in parte anche perché la dittatura franchista incentivava la maternità. Successivamente è piombata al record negativo di un tasso del 1,3-1,4: perderanno il 12-13% della popolazione nei prossimi 30-40 anni. È come se il periodo di massimo splendore della civiltà europea fosse stato raggiunto e fosse iniziato un declino inarrestabile.

D. In tutto questo, le campagne tipo Fertility Day, fanno piuttosto arrabbiare.

R. Sono un tabù vero. Quella del ministro Beatrice Lorenzin era stata una campagna piuttosto goffa, però in Italia del tema dell'inverno demografico non si può parlare. Non di può parlare dei nostri elevati tassi d'aborto, non si può osservare che i raparti per gli animali, nei supermarket, siano ormai più grandi di quelli dedicati ai neonati. Guai a osservare che, se apri la tv, trovi un talk show in cui c'è un sindacalista che parla di pensioni e quasi mai di aiuti alla famiglia.

D. Lei, nel libro, parla di «peste bianca».

R. Le epidemie del Medioevo, di peste nera appunto, ci decimarono. Quella attuale non sanguina, non fa morti, ma svuota i reparti di maternità. Ci sono paesi della vecchia Europa destinati a morire: come Ungheria, Romania, Repubblica Ceca. E anche la Russia, per quanto Vladimir Putin provi a invertire la tendenza con campagne un po' plebiscitarie, perderà milioni di persone.

D. Poc'anzi lei annetteva la tendenza alla parallela secolarizzazione. Nel libro, associa poi fuga dal cristianesimo a crescita dell'Islam

R. Lo scenario è questo: alla scristianizzazione dell'Europea si lega l'ascesa dell'Islam europeo. Non si parla d'altro: dal burkini alle vignette su Maometto, il nostro immaginario è dominato dalla questione musulmana.

D. Una religione in ascesa.

R. In Francia si aprono tre moschee alla settimana, lo dicono i dati ufficiali. In parallelo, le chiese, ormai vuote, vengono riconvertite in moschee, palestre, centri commerciali. Ne parlavo tempo fa con Rémi Brague, l'intellettuale cattolico francese, il quale ha individuato il declino del cristianesimo in una delle ragioni che hanno indotto i terroristi islamici ad attaccare a Parigi, a Marsiglia, a Rouen: un paese che non crede più, che non ha futuro, ripiegato su stesso, è un obiettivo interessante.

D. E a livello europeo, la scristianizzazione che avanza di pari passo alla islamizzazione, che cosa comporterà?

R. Comporterà che, di qui al 2050, avremo un 20% di europei di fede islamica, che non sarà l'Eurabia, preconizzata da Oriana Fallaci, ma lei immagini, da un lato, 80 europei su 100, vecchi ed esausti, e dall'altro, 20 europei giovani, credenti, imbevuti magari di Islam politico. Che ripercussioni si possono immaginare sulla vita pubblica?

D. Il romanzo di Houellebecq che si avvera. Anzi, la profezia del leader algerino Houari Boumedienne, in un discorso all'Onu degli anni 70: «Vi conquisteremo facendo figli».

R. Come notava l'orientalista britannico Bernard Lewis, sarà il terzo tentativo di conquista dell'Europa, stavolta riuscito, dopo che, a Poitiers e a Vienna, i musulmani erano stati fermati nei secoli scorsi.

D. Una sottomissione politica, lei dice?

R. Una sottomissione incruenta, soft. In prospettiva, gli islamisti ci disprezzano già per questo. Quando quelli dell'Isis dicono «noi amiamo la morte, voi la vita"» si riferiscono alla nostra stanchezza, al fatto che non reagiamo, non dico militarmente, ma neppure culturalmente. La considerazione dell'Europa è 'zero', come diceva Abdelhamiid Abaaoud, mente dell'assalto al Bataclan. C'è paradossalmente molto più rispetto per Israele.

D. Paradosso per paradosso: tutta la nostra militata apertura non sembra servire a molto.

R. A be', l'islamofilia imperversa. Gli stessi che 40 anni fa si battevano contro l'oscurantismo cristiano-cattolico, che fanno dell'antisemitismo un mantra, sono i primi che considerano il burka un simbolo di differenza da rispettare, fregandosene dei diritti delle donne. Gli stessi che si inalberano quando la Francia, con una decisione peraltro grottesca, vieta il burkini.

D. Un'islamofilia che imperversa a sinistra.

R. Per una certa sinistra benpensante, gli immigrati hanno sostituto il proletariato, sono un bacino sentimentale, per così dire, i nuovi dannati della terra. E di qui scatta l'appeasement (la pacificazione ottenuta con concessioni, ndr): docili e indulgenti con coloro che ci stanno divorando. Insomma stiamo sfamando il coccodrillo. Del resto il Corano cantato in chiesa l'abbiamo già avuto, a Firenze mi pare. Per carità, un'ibridazione anche suggestiva, sapendo però cosa c'è da perdere e da guadagnare.

D. La Chiesa di Francesco mi pare non si faccia soverchi problemi.

R. Siamo al relativismo teologico, all'equivalenza sostanziale fra Bibbia e Corano. Io, che sono laico, lo posso dire senza problemi.





D. Del resto Papa Bergoglio insiste sovente sul fatto che Dio non sia cattolico.

R. Infatti. La sua visione è chiara. D'altra parte, dopo il discorso di Ratisbona di Benedetto XVI, praticamente non trova traccia della parola Islam nei discorsi di un pontefice. Lo stesso Ratzinger, per aver fatto quel discorso sull'Islam che si affermava con la spada, fu linciato pubblicamente, con le uccisioni di religiose e di don Andrea Santoro in Turchia, e poi la diplomazia vaticana lo obbligò alla visita riparatoria alla Moschea blu di Istanbul.













D. Anche sul terrorismo, Francesco è stato netto: non è religioso ma colpa dei trafficanti d'armi.

R. Sì, ricordando subito che i cristiani hanno i femminicidi. No, dopo Ratzinger che cercò di suonare la sveglia, l'approccio della Chiesa è cambiato radicalmente, a scapito dei cristiani di oriente, di comunità millenarie.

D. Complessivamente mi pare pessimista. Non è invece che gli islamici andranno sempre più occidentalizzandosi?

R. No, non vedo integrazione. Non sta avvenendo. In Francia, su sei milioni di musulmani, un buon 30% è di idee radical-salafite: si rende conto quanti sono?

D. L'assimilazione, tentata dai francesi in vari decenni, è fallita.

R. Non ha funzionato. Anche perché, appunto, in Francia c'è questa idea di laicità un po' paradossale, che consisterebbe nell'abbracciare i valori dell'Illuminismo al canto della Marsigliese: eh no, il Corano è un po' più forte.

D. E dunque sottomissione inevitabile, anche in Europa

R. Finirà che introietteremo sempre più Islam nella vita sociale.

D. D'altronde, se un europeo su cinque sarà musulmano...

R. Infatti, i figli di quella sinistra che, per 40 anni, ci hanno venduto la liberazione sessuale e l'aborto di massa, insomma i discendenti di questi secolaristi impenitenti, si troveranno a negoziare con gli imam di turno. Solo che...

D. Solo che?

R. A quegli incontri si berrà rigorosamente succo d'arancia, mentre ai loro padri piaceva più il vino (ride).

D. A parte quello, che Europa sarà?

R. Un'Europa che abdicherà alla sua grandezza culturale e artistica, per tornare al settimo secolo dell'Arabia Saudita. Addio a Bach, addio a Brunelleschi, per non parlare di quell'islamofobo di Dante. Avremo sobrietà di costumi, separazione di uomini e donne, emarginazione degli omosessuali. Insomma, non mi pare il migliore dei mondi possibili.

Da: FATEVIFURBI06/01/2017 21:20:12
NON PIU' DIRIGENTI MA IMAM NON PIU' INCARICATI MA MUEZZIN
LA CHIANINA CON IL BURCA..... MEGLIO COSI'

Da: FATEVIFURBI06/01/2017 21:24:48
ERRATA CORRIGE: CON IL BURQUA IL RISULTATO NON CAMBIA  PREMIO CONSOLAZIONE

Da: Junk Panena 06/01/2017 21:41:02
L'Islam radicale è comunque meglio di questa merda di agenzia....
Loro alle troie le mettono a scopare, nella AE gli danno POS e POT

Da: x junk del c....06/01/2017 22:04:16
Sei gravemente malato.....

Da: X junk 06/01/2017 22:08:56
Ahahahahah analisi più  lucida di Meotti

Da: x junk Panena07/01/2017 12:41:51
già fatta segnalazione polizia postale

Da: xxyyzz07/01/2017 13:03:19
addirittura? come sei sensibile...

Da: Junk Panena  07/01/2017 13:26:10
Delle vostre segnalazioni me ne sbatto il cazzo....

Piuttosto occhio alle segnalazioni che stiamo facendo noi nelle sedi opportune per le mazzette che intascate ogni giorno per ogni accertamento

Da: operaio finanziario 07/01/2017 20:38:34
Sovramansionamento a quota 52,8% in Italia. A tanto ammonta il fenomeno degli occupati che esercitano professioni altamente qualificate senza la laurea. Non solo. I 13 grandi comuni italiani da soli, con il 38,7% di sovramansionamento, superano la media europea del 36,8%. Prendendo, poi, in considerazione il livello di istruzione degli occupati italiani, rispetto alla media europea, l'esito non è dei migliori. Quasi un terzo degli occupati, infatti, ha conseguito al massimo la licenza media, mentre si trova in questa condizione il 17,8% degli europei. Questi alcuni dei dati emersi dal report condotto dall'Osservatorio statistico dei Consulenti del lavoro «Le dinamiche del mercato del lavoro nelle province e nelle grandi città italiane», nel quale lo stato dell'arte è stato analizzato sia a livello nazionale, sia prendendo in considerazione i tredici grandi comuni italiani, ovvero quelli che al censimento del 2001 avevano almeno 250 mila abitanti.


ITALIA OGGI

http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201701061926183690&chkAgenzie=ITALIAOGGI&sez=newsPP&titolo=Sovramansionamento%20nel%20lavoro

Da: Tutti inattendibili  08/01/2017 13:28:46
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Agenzia/Amministrazione+trasparente/Bandi+di+concorso/Concorsi+non+ancora+scaduti/Data+scientist/

Dai...tutti a studiare.

Da: x il "caro" Junk08/01/2017 14:02:00
toh sei tornato!
la tua tanto agognata trasformazione in epe non è andata in porto, e sei ricomparso, più maleducato del solito. tutti gli anatemi che rivolgi agli altri, spero si rivoltino verso di te. Buon anno!

Da: Junk Panena 08/01/2017 14:11:42
Cazzo dici stronzo.... io non 'agognavo' niente... era la voce che girava qualche mese fa e che del resto gira tuttora.... quello che potrebbe succedere l'estate prossima con la possibile fusione con Equitalia.

Da: X junk 08/01/2017 15:02:04
Ma non stai facendo il possibile e l'impossibile per farti trasferire a comodo tuo ? Credo che tu rappresenti il peggio di chi sta in Pa ....

Da: Junk Panena  08/01/2017 17:47:18
Scusa ma a te che cazzo te ne frega di dove e come mi faccio trasferire?

Io mi faccio i cazzi miei e non penso proprio che un trasferimento ad altra amministrazione secondo le procedure di legge sia ' Il peggio della P.A.'... Credo che lo siano invece gli incarichi incostituzionali regalati a leccaculi e mignotte che danno via il culo ai direttori regionali x avere la POS, o le tangenti che voi incaricati intascate dai poveri cristi che vessate negli accertamenti

Da: legittimo08/01/2017 18:03:19
x Junk Panena

carissimo sono d'accordo con te ...fino a POS, per il resto se hai dati certi denuncia non aver timore saremo tutti con te.

Per chi ha, invece, detto che gli ultracinquantenni devono essere ...archiviati, ricordo che:
Tu sei come io ero;
Io ero come tu sei;
Tu sarai come io sono.

Nessuna guerra tra generazioni ma passaggio di testimone in modo legittimo e rispettando gli uni e gli altri.
Altrimenti spiegami perchè non incomiciamo dai Direttori Provinciali, Direttori Centrali e Regionali ? meditate ...giovani meditate.

I Magistrati vanno in pensione a 70 anni ( volevano portarli a 72) di cosa stiamo parlando?

Chi di rottamazione ferisce di rottamazione perisce.




Da: x junk08/01/2017 19:07:55
Te devi cura'!!! Da uno bravo!!!

Da: X junk 08/01/2017 19:28:23
Sei limitato ....non capisci nemmeno quello che leggi .....lavori , si fa per dire, solo per stesso , non ci tieni a quello che fai ...un' amministrazione vale l'altra ....l'importante stare vicino casa, comodo , non avere responsabilità , prendere lo stipendio e poter sparare merda contro tutti ....sei un insoddisfatto ....e lo rimarrai per sempre .....questa è la pena che devi scontare ....mediocre e insoddisfatto

Da: x junk08/01/2017 19:59:09
Sei gravemente ammalato.... potresti chiedere il prepensionamento o l'invalidità!!!! Sei inculabile.....

Da: Junk Panena 08/01/2017 21:24:24
Per il genio delle 19.28: scusami potresti farmi nome e cognome di qualche stronzo che in AE non 'lavora per sé stesso'???? Ma tu pensi davvero che ci sia qualche coglione che si immola per la patria o per l'efficienza dell'aggggggggenzia? Ma te l'hanno mai raccontato come ci vedono da fuori? lo sai che gli italiani metà ci odia metà ci prende per il culo? (vedi Striscia).

E quanto al fatto di 'stare vicino a casa' ti assicuro che le più grosse zoccole e i più grossi raccomandati hanno sempre avuto l'incarico (ora POS o POT) vicino a casa

Da: X junk 09/01/2017 10:09:26
Mediocre e insoddisfatto .... questo sei ...e questo rimarrai .

Da: Incaricato POT09/01/2017 11:03:52
Ma voi pensate veramente che per le responsabilità che ci prendiamo (di fronte alla Legge, alla Magistratura, allo Stato, alle imprese, ai cittadini) siamo adeguatamente remunerati?

Non abbiamo alcun tipo di tutela legale, se ci dovessimo prendere una querela l'avvocato dovremmo pagarcelo da soli. Ma soprattutto per il tenore di vita che il nostro status ci impone lo stipendio che ci danno potrebbe non bastare ad arrivare a fine mese. Faccio un esempio: ai recenti Auguri di Natale organizzati di volta in volta da Prefetto, Sindaco, Ordine dei Commercialisti ecc. voi pensate che potevamo andarci in giacca a vento, maglione e jeans? Per queste occasioni servono abiti firmati per ALMENO 2000 euro , e per chi è sposato e a queste cene ci va con la moglie non ti dico quanto si può arrivare a spendere.
Lo stesso dicasi per quanto riguarda l'auto: un semplice funzionario può permettersi di arrivare in ufficio con la Panda, il responsabile dell'ufficio assolutamente NO, e questo per questioni di decoro personale e dell'amministrazione.

Messo in quest'ottica, il fatto di giungere ad accordi con le imprese a cui si effettuano accertamenti che prevedano la corresponsione al responsabile dell'ufficio di una 'commissione' (non chiamiamola per favore 'mazzetta', in USA e UK è tutto perfettamente legale) non mi sembra affatto una cosa fuori dal mondo. Tutto il resto è pura e semplice ipocrisia. 

Da: Anac09/01/2017 11:27:13
Ah, ah, ah...ipocrisia...la tua xò

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