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INPS, 35 posti di DIRIGENTE
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Da: zeppo | 20/04/2009 14:43:11 |
minni, topolino permettendo, perchè non uscire con me? | |
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Da: minni quella vera | 20/04/2009 14:48:57 |
mi dispiace che l'abbiate presa così. non era per "spocchio". ho un obiettivo, forse irraggiungibile ma è quello che ho detto . non ho mai detto che sono tutti manuali utilizzati per il concorso al TAR ho solo risposto a chi mi chiedeva se avevo studiato solo nei 2 mesi antecedenti l'esame per il tar utilizzo bianca ( diritto civile) e caringella (diritto amministrativo e civile) l'ultimo peraltro sia nel corso che nel manuale sulla problematica delle selezioni del personale dice parecchio ( o, almeno per me, abbastanza) . mantovani ( di penale) è un testo che avevo apprezzato all'università e mi sono trovata bene nel riprenderlo con gli aggiornamenti che ho citato. galgano è un altro testo utilizzato anche per il TAR, relativamente ad argomenti che bianca e altri testi di civile non trattano. pocar ( coperina verde circa 400 pagine) è meno palloso e più ben fatto di un simone. monorchio, anche quello, è un testo che viene consigliato per tutti i concorsi in cui c'è di mezzo contabilità o finanza pubblica, come pocar, breve e ben fatto. tutto qui, passare per "secchia" o supponente evidentemente non mi va..ma perchè arrabbiarsi ? | |
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Da: pippo | 20/04/2009 15:45:33 |
appunto, perchè arrabbiarsi, minni, tanto in qualunque modo tu faccia, ci sarà sempre qualcuno che si sentirà defraudato di qualcosa! non so chi tu sia, ma credo proprio che con quel votone allo scritto, (anche se, obiettivamente, dal mio punto di vista, sei stata abbastanza fortunata con le domande, come anche altri, beninteso), di sicuro sarai nei piani alti della graduatoria provvisoria, e questa è l'unica cosa che conta, il resto sono chiacchiere! anche perchè dai testi citati, direi altro che spocchia, lì dietro c'è tanto studio con i controc...!! | |
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Da: pippo | 20/04/2009 15:46:17 |
rectius: con quel votone agli orali... | |
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Da: minni quella vera | 20/04/2009 15:57:25 |
x pippo. grazie. ciao | |
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Da: ..... | 20/04/2009 16:02:04 |
senza voler fare illazioni o atti di reverenza e di sudditanza , una domanda e' d'obbligo: ma tutti questi geni in giro con voti alti specialmente agli scritti , perche' non sono mai intervenuti( nelle vostre discussioni) quando voi discutevate sulle prove e sulla fattura delle stesse , su come dovevasi costruire , impostare l'elaborato , od in altre discussioni ove sempre ci si confronta,esempio la discussione sugli indicatori sull'organizzazione inps ??????etc ora forse, basta citare alcuni libri alquanto interessanti e di spessore per sigillare un voto sulla base di una decantata pseduo -preparazioneììììììì | |
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Da: ancora poiche'' | 20/04/2009 16:10:21 |
gli argomenti sulla resp dirigenziale e quelli sugli indicatori, organizzazione etc li studio da alcuni anni , non mi risulta che siano oggetto dei libri e delle materie citate dalla concorrente, e che le avrebbero consentito di prendere voto alto agli scritti. senza offesa ma per capire. | |
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Da: non basta | 20/04/2009 16:41:07 |
non basta citare alcuni libri alquanto interessanti e di spessore per sigillare un voto sulla base di una decantata pseduo -preparazione vogliamo conoscere minni! | |
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Da: minni quella vera | 20/04/2009 16:44:25 |
se è per confrontarci, ci sto ma spero che non si facciano illazioni basate sul solo fatto di avere citato alcuni testi. quelli sono che ci posso fare? se avessi detto di avere studiato solo da compendi simone e per 15 giorni avrei accontentato tutti? se si parla degli orali i dati che ho sono quelli. non capisco peraltro quale sarebbe il vantaggio di citare testi non letti .. boh. quanto agli scritti sulla responsabilità dirigenziale nei manuali di dir. amministrativo citati c'è un bel pò di "roba" così come per i controlli anche gestionali. Per lo scritto ho fatto riferimento anche ai commenti sulla giurisprudenza anche costituzionale e di cassazione degli ultimi anni ( che mi son letta da buona secchiona!) . C'era poi la direttiva min.funzione pubblica del 2008 proprio sulla valutazione dirigenziale . molto materiale scaricato da internet da siti come astrid ed altri. Forse ho avuto anche nello scritto fortuna o è piaciuta di più l'esposizione rispetto ad altri.. ma, continuo a dire, perchè tutta questa meraviglia.. non ho mica detto di meritare il nobel! Mi hanno aiutato anche corsi e seminari che fanno seguire a me come a tutti i funzionari pubblici d'italia tra cui uno a cui ho avuto la fortuna di partecipare relativo proprio alla gestione direzionale per progetti e animatori di gruppi di miglioramento durato poco meno di otto mesi. Ho letto, per il secondo anche materiale ( tra cui circolari e direttive inps ) che "gira" tra concorsisti etc. e, detto tra noi, le prove estratte rispetto alle altre non erano le più difficili. | |
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Da: editrice Simone | 20/04/2009 17:32:54 |
viva i nostri iper compendi! | |
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Da: minni quella vera | 20/04/2009 17:50:38 |
x non basta. ok ok, chissà che non ci si incontri tutti..ma per una pizza però, non per bistrattarci su chi è più bravo, preparato, erudito o c.. scusate..fortunato! per il momento, però, smetto di parlare di libri, compendi, esami etc.etc. e vado a vedere se le bietole nel mio orticello sono spuntate. (e dico davvero !) | |
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Da: ... | 20/04/2009 18:20:40 |
ogno a curare il proprio orticello e il bene comune? | |
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Da: Ma! | 20/04/2009 21:26:57 |
Non credete che le competenze dirigenziali siano cosa ben diversa della preparazione giuridica richiesta in questo concorso ? soprattutto agli orali ? | |
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Da: minni quella falsa | 20/04/2009 21:46:49 |
eh sì. diventare dirigente è una buona base di lancio per fare carriera in magistratura: magistrati si diventa non si nasce. E i dirigenti hanno tutto il tempo, gli obiettivi li devono raggiungere gli altri, per studiare per il consorso in magistratura. | |
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Da: Clarabella | 20/04/2009 22:15:36 |
...Minni ti dò un consiglio, tieniti mooolto alla larga da costoro, mi sembrano tutti mooolto invidiosi e acidi! Ciao e auguroni per tutto! ;) | |
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Da: per tsop omitlu | 20/04/2009 22:32:35 |
Le informazioni sulle genti abitanti la penisola in epoca preromana sono, in taluni casi, incomplete e soggette a revisione continua. Popolazioni di ceppo indoeuropeo, trasferitesi in Italia dall'Europa Orientale e Centrale in varie ondate migratorie (veneti, umbro-sabelli, latini, ecc.), si sovrapposero ad etnie pre-indoeuropee già presenti nell'attuale territorio italiano, o assorbendole, oppure stabilendo una forma di convivenza pacifica con esse. Secondo alcune fonti, la loro provenienza andrebbe ricercata in Asia Minore, secondo altre, avrebbero costituito una etnia autoctona. Certo è che, già attorno alla metà del VI secolo a.C., riuscirono a creare una forte ed evoluta federazione di città-stato che andava dalla Pianura Padana alla Campania e che comprendeva anche Roma ed il suo territorio. In Italia settentrionale, accanto ai Celti (comunemente chiamati Galli), vi erano i Liguri (originariamente non indoeuropei poi fusisi con i Celti) stanziati in Liguria e parte del Piemonte mentre nell'Italia nord-orientale vivevano i Veneti (paleoveneti) di probabile origine illirica o, secondo alcune fonti, provenienti dall'Asia Minore. Nell'Italia più propriamente peninsulare accanto agli Etruschi, convivevano tutta una serie di popoli, in massima parte di origine indoeuropea, fra cui: Umbri in Umbria; Latini, Sabini, Falisci, Volsci ed Equi nel Lazio; Piceni nelle Marche ed in Abruzzo Settentrionale; Sanniti nell'Abruzzo Meridionale, Molise e Campania; Apuli, Messapi e Iapigi in Puglia; Lucani e Bruttii nell'estremo Sud; Siculi, Elimi e Sicani (non indoeuropei, probabilmente autoctoni) in Sicilia. La Sardegna era abitata, fin dal II millennio a.C., dai Sardi, risultato, forse, di un connubio tra le preesistenti popolazioni megalitiche presenti nell'Isola ed il misterioso popolo dei Shardana. Nell'area laziale, invece, un posto a sé stante meritano i Latini protagonisti, insieme ai Sabini, della primitiva espansione dell'Urbe e forgiatori, insieme agli Etruschi ed ai popoli italici più progrediti (Umbri, Falisci, ecc.), della futura civiltà romana. Storia antica [modifica] Fenici e Cartaginesi [modifica] Per approfondire, vedi la voce Espansione cartaginese in Italia. Primi stanziamenti Fenici nell'attuale territorio italiano sono datati attorno all'VIII secolo a.C. quando, dopo una iniziale fase di precolonizzazione del Mediterraneo occidentale e di fondazione di città come Utica e Cartagine, veri e propri colonizzatori si insediarono sulle coste della Sardegna e nell'area occidentale della Sicilia. Nascono Mozia (da cui più tardi Lilibeo), Palermo, Solunto in Sicilia e Sulci, Nora, Tharros, Bithia, Cagliari in Sardegna.[1] Mentre in Sicilia l'installazione fenicia non incontrò grandi reazioni da parte degli autoctoni (a Monte Erice, per esempio, un tempio fu dedicato ad Astarte, dea-madre dell'area cananea, che veniva frequentato dai Fenici e dagli Elimi[2]), in Sardegna i Fenici, per la decisa resistenza che incontrarono, non riuscirono controllare territori molto ampi lontano dalle loro città. A metà del VI secolo, con la spedizione del semileggendario Malco iniziò il tentativo di conquista, vera e propria delle isole maggiori. Cartagine, a tre secoli dalla fondazione, aveva raggiunto i limiti di espansione lungo la costa settentrionale dell'Africa dove, a est aveva fermato la colonizzazione greca vincendo gli scontri con Cirene e verso ovest intratteneva ottimi rapporti con Numidi e Mauri. Le coste della Spagna erano ben controllate, Gli Etruschi non impensierivano i punici. Solo la Sicilia vedeva la costante migrazione e i continui insediamenti delle popolazioni della Grecia che lentamente ma sicuramente spinsero i Fenici nell'estrema punta occidentale dell'isola. Dislocazione di alcuni insediamenti Cartaginesi e Greci nel 580 a.C.Questa pressione demografica e -soprattutto- economica spinse Cartagine al tentativo di fermare i Greci o addirittura di conquistare l'intera Sicilia. Ciò avrebbe consentito il totale controllo dei due passaggi dal Mediterraneo Orientale a quello Occidentale. Una serie di interventi bellici nell'arco di due secoli (dal 550 a.C. al 275 a.C.) non portarono a grandi risultati. A fasi alterne le varie guerre greco-puniche allargarono la sfera di influenza cartaginese o greca in Sicilia senza che nessuno dei due popoli riuscisse a prevalere nettamente sull'altro. Tutto si concluse con lo scoppio della prima guerra punica che tolse ai Cartaginesi le aree siciliane e pose una pesante ipoteca su Siracusa, unico regno siceliota di qualche importanza. Cartagine riuscì comunque a bloccare quasi completamente l'espansione greca nel Mediterraneo occidentale; dai greci furono inizialmente fondate solo Marsiglia, Alalia e Cuma; altre colonie sorsero più tardi. Per contro, in Sardegna, l'espansione potresti aver sbagliato in una frase forma, modo e sostanza forma trovati l'errore , il modo, quello di porgerti all'interlocutore , nella sostanza il futuro dirigente dovra' gestire le situazioni di conflitto ed altro , e quindi non puo' ignorare le cose e le persone ( in ogni ambiente lavorativo agisce sul clima etcc), quindi non c'entra molto il tieniti alla larga.i Cartaginesi erano riusciti ad organizzare nell'isola un sistema abbastanza stabile di frontiere interne, sempre all'interno della loro politica imperialista nel contesto mediterraneo. Lo sforzo bellico in Sardegna riuscì a rendere l'isola un vero e proprio possedimento, come il territorio della costa libica, dove l'imperio Cartaginese poté dirigere la produzione mineraria e agricola in relazione alle necessità puniche e non solo autoctone. Nel corso del tempo i Cartaginesi giunsero quindi a chiudere le coste dell'isola in un vero e proprio cerchio di fortezze e colonie[3]. L'agricoltura sarda, era dedicata principalmente alla produzione di grano tanto che già nel 480 a.C. Amilcare, impegnato nella battaglia di Imera, fece venire dalla Sardegna in Sicilia i rifornimenti di grano per le sue truppe.Dallo pseudo-aristotelico De mirabilibus auscultationibus sappiamo che Cartagine proibiva la coltivazione di piante da frutto per spingere la monocultura del grano.[4]. L'artigianato sardo era fortemente condizionato dagli stili artistici e dalle commesse che i cartaginesi portavano nell'isola. Cartagine entrò anche nella storia d'Italia peninsulare riuscendo ad allearsi con gli Etruschi per combattere i greci di Alalia, in Corsica, che si erano dati alla pirateria. Le Lamine di Pyrgi ci mostrano quanto fosse sentito l'influsso cartaginese sulle coste toscane e laziali. È del 509 a.C., infine, l'inizio di relazioni diplomatiche importanti fra Cartagine e Roma. La neonata Repubblica romana e i cartaginesi siglarono il primo dei Trattati Roma-Cartagine, il primo riconoscimento che Cartagine | |
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Da: Freud | 20/04/2009 22:47:14 |
per tsop omitlu amico, che problema hai? Sei sicuro di stare bene in salute (psicologica)? | |
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Da: scortico | 21/04/2009 09:02:44 |
credo che arrivati a questo punto, dopo mesi di onorato e proficuo servizio, questo forum si possa anche chiudere... chi ha avuto ha avuto.. chi ha dato ha dato... e chi se l'è presa ('n der posto) .. sarà più fortunato (next time..) nulla più da aggiungere | |
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Da: anto | 21/04/2009 09:31:59 |
ciao ankora complimenti ed auguri! studio da aspirante dirigente, chissà, forse in futuro........ grazie per aver segnalato il sito astrid, nn lo conoscevo! pensi sia più valido di altalex? | |
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Da: minni quella vera | 21/04/2009 09:47:28 |
riciao a tutti. ma anche da voi tempo da schifo? per anto: io "clicco" anche su giustamm,lexitalia, eius, ma ho trovato materiale interessante anche girovagando a caso come quello ( forse lo hai già) delle presentazioni per la Luiss di Porrari POLITICHE DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE E SISTEMI DI INCENTIVAZIONE IN UN ENTE PUBBLICO INNOVATIVO IL CASO INPS | |
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Da: x minni | 21/04/2009 09:55:32 |
.. dai ... accontentaci tutti ......... | |
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Da: anto | 21/04/2009 10:37:59 |
x minni vera grazie si! consigliami testo no palloso di costituzionale lavoro civile che non sia gazzoni di che anno è monorchio? n.b. posso studiare solo paysa pranzo o qualche volta sera, per cui.... devo concentrarmi su testi che vanno dritti al punto! BRAVA E GRAZIE! anche qui tempo uggioso...... | |
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Da: minni quella vera | 21/04/2009 11:14:33 |
ti posso dire che mi sono trovata bene con questi, ma resta un giudizio personale : costituzionale: bin ( più o meno 500 pagine ) non palloso lavoro : concordo con chi ha segnalato persiani proia più o meno 600 pag. compresa la leg. sociale ( ci sono parecchi riferimenti giurispr. anche comunitari che in compendi saltano) per civile che cosa intendi? civile civile o privato ? se hai poco tempo non ti consiglio bianca e caringella perchè anche prendendo alcuni stralci sono ( solo per obbligazioni e contratto ) oltre 2000 pagine. testo serio ma sintetico per me è il torrente non so se il simone faccia un buon compendio di civile, altrimenti, per i 2/3 minuti dell'orale basterebbe pure quello. un grosso in bocca al lupo per tutto quello che hai in corso. | |
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Da: gio | 21/04/2009 11:17:32 |
ciao. secondo me per costituzionale è meglio il martines | |
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Da: minni quella vera | 21/04/2009 11:26:58 |
scusa, ho dimenticato l'edizione di monorchio è 2008 ( copertina arancio scuro comunque) ma forse ci sarà edizione più recente | |
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Da: | 21/04/2009 11:58:15 |
ciao minni mi sapresti dire tu cosa intendi quando dici covole civile o privato? non ho ancora capito cosa esclude esattamente civile rispetto a privato grazie mille | |
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Da: minni quella vera | 21/04/2009 12:00:33 |
perdonami: non 2008, la mia edizione del monorchio è 2006 ( come ti ho detto la copertina è arancio scuro, quella attuale non so) . comunque, se non trovassi edizione aggiornata, anche quella del 2006 è buona ( tratta bene la parte dei controlli, i fondi di bilancio, patto di stabilità etc.etc.). io l'ho trovata un pò superata nella parte dei contratti ( però i contenuti generali e di procedimento sono concisi ma chiari) ma con un buon manuale di amministrativo ( o guardandoti direttamente il 163) lo compensi certamente. | |
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Da: groucho | 21/04/2009 12:09:42 |
minni ma sei già dirigente vero? | |
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Da: minni quella vera | 21/04/2009 12:27:47 |
volevo dire civile civile- senza parte trattata da diritto commerciale privato- compresa quella | |
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Da: troiano | 21/04/2009 12:29:38 |
no,sarà la sorella di Ulisse! | |
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