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concorso 16 posti amministrativi comune cagliari
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Da: ........... | 03/05/2011 16:14:01 |
stabilizzati a danno degli idonei che hanno regolarmente superato un concorso | |
Da: idonea | 03/05/2011 16:17:10 |
io ho inviato qualche mail...fate altrettanto.... | |
Da: perchè | 03/05/2011 16:17:29 |
il bilancio prevede appostiti stanziamenti per il lavoro interinale che non inficia gli impegni per le future assunzioni previste in pianta organica!!!!ragazzi l'unica cosa da fare è incrociare tutte le nostre dita affinchè ci assumano!!!!non dimentichiamo che nel giro di tre anni son previste 20 assunzioni!!!!!!! | |
Da: idoneo ,, | 03/05/2011 16:23:25 |
guarda che quelle 20 assunzioni non sono tutte di amministrativi, ma comprendono anche gli istruttori di polizia municipale (per i quali non è previsto alcun blocco del turn over) e gli altri profili tecnici rientranti nella categoria C. Quindi potrebbero essere molti meno di 20. | |
Da: perchè | 03/05/2011 16:29:55 |
per ora la relazione al bilancio prevede per il 2011 che le otto assunzioni previste nel piano siano amm. cont. contabili.....per gli altri anni effettivamente non si sa se siano tecnici o altri profili | |
Da: ........... | 03/05/2011 16:31:32 |
e poi il d. lgs. 165/2001 consente il ricorso la lavoro flessibile esclusivamente per esigenze temporanee e straordinarie, ma se gli interinali li chiami ogni anno dove sarebbe la temporaneità e straordinarietà della cosa? | |
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Da: idoneo pro comitato | 08/05/2011 11:18:27 |
Alla pag. 63 in data 23.04.2011, Cartesio ha descritto nel suo intervento il Comitato di Coordinamento di tutti i Vincitori ed Idonei di pubblico concorso non assunti, credo sia una iniziativa di notevole importanza, per cui ho seguito il consiglio di Cartesio, mi sono iscritto al gruppo fb del comitato http://www.facebook.com/group.php?gid=144793375560298 , inoltre c'è anche il sito internet (digitare su Google: Comitato XXVII Ottobre) tra l'altro ben organizzato, vi si può consultare l'importantissima proposta di legge presentata a favore dei vincitori ed idonei di concorsi pubblici. Mi associo a Cartesio nell'invitare tutti ad iscriversi sia sul gruppo fb, sia sul sito internet del comitato...... | |
Da: idonea cagliari | 09/05/2011 13:00:13 |
Anche io mi sono iscritta.. mi sembra una buona iniziativa.. | |
Da: .......... | 30/05/2011 12:17:06 |
......ancora nessuna novità in tema di scorrimento di graduatoria?ma il bilancio è stato approvato? | |
Da: da me | 30/05/2011 12:30:32 |
mettiti l'anima in pace...chiamano solo interinali anzi li hanno già chiamati e hanno preso servizio ad aprile...niente scorrimenti di graduatoria | |
Da: idonea | 30/05/2011 17:43:16 |
Nuovo sindaco!!! Brutte notizie per i soliti interinali.... speriamo... | |
Da: LA VERITÃ | 30/05/2011 18:28:47 |
RICORDATI CHE IL PRECARIATO L'HA MESSO SU LA SINISTRA......LEGGE BIAGI DOCET.... | |
Da: per la verità | 30/05/2011 21:06:05 |
La legge Biagi è del 2003secondo governo berlusconi (giugno 2001-aprile 2005) non è così difficile documentarsi correttamente!! | |
Da: lasciamo | 30/05/2011 21:10:06 |
agli interinali i loro contratti a termine...per noi arriveranno quelli a tempo indeterminato!!!!!!:-) il bilancio è stato approvato prima delle elezioni.....i finanziamenti per gli interinali son un capitolo a parte dalle assunzioni in ruolo......quelle a cui noi siamo destinati.....un pò di ottimisto che diamine!!!!!! Male che vada ci ritroveremo ad affrontare il concorso all'agenzia delle entrate!!!!! | |
Da: LA VERITÃ | 31/05/2011 11:54:02 |
mi sa che ti devi documentare tu...fu introdotta con il governo Prodi Governo Prodi II, che ha dato attuazione al Protocollo sul Welfare del luglio 2007. Tra le altre cose è scomparsa la somministrazione di lavoro a tempo indeterminato e il lavoro a chiamata (tranne che nel turismo e nel settore dello spettacolo), il lavoro a tempo determinato è stato limitato a casi meno generici. Col cambio della legislatura, il Governo Berlusconi IV è ritornato sul decreto n. 276/2003 con la legge n. 133/2008, che ha reintrodotto il contratto di lavoro a chiamata, modificando ulteriormente la normativa sul contratto di lavoro a termine, pur se contenuta nel D. Lgs. n. 368/2001. Hai detto bene non è difficile documentarsi correttamente. ciao | |
Da: per la verità | 31/05/2011 13:42:50 |
Legge Biagi è il nome col quale è comunemente detta la Legge 14 febbraio 2003, n. 30 di Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro, con la quale il secondo governo Berlusconi riformò ampiamente il mercato del lavoro in Italia. Formalmente il nome più corretto sarebbe legge Maroni, essendo quest'ultimo in qualità di Ministro del lavoro e politiche sociali il primo firmatario, dopo il Presidente del Consiglio Berlusconi, del disegno di legge 848. Il ddl 848 fu presentato al Senato il 15 novembre 2001 e qui approvato il 25 settembre 2002. Un mese dopo, il 30 ottobre, la Camera lo modificava rinviandolo al Senato che quindi lo approvava definitivamente il 5 febbraio 2003[1]. Tuttavia il ddl 848 si basava sul «disegno riformatore del mercato del lavoro in Italia contenuto nel Libro Bianco sul mercato del lavoro in Italia. Proposte per una società attiva e per un lavoro di qualità »[2] redatto da un gruppo di lavoro coordinato da Maurizio Sacconi e Marco Biagi, cui hanno partecipato Carlo Dell'Aringa, Natale Forlani, Paolo Reboani e Paolo Sestito, e presentato il 3 ottobre 2001[3][4]. Biagi fu ucciso proprio per tale Libro Bianco[5]. In realtà è comunque improprio attribuire la regolamentazione del mercato del lavoro alla legge 30/2003, in quanto quest'ultima è solo una legge delega al Governo. Ad essa ha fatto seguito il D. Lgs. 10 settembre 2003 n. 276, "Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30", che è invece la fonte normativa definitiva[6]. | |
Da: per la verità | 31/05/2011 13:45:20 |
/$5,)250$%,$*,2&&83$=,21(/$9252()250$=,21( La legge Biagi è stata approvata il 5 marzo 2003 ed è entrata in vigore il 13 marzo successivo. Si tratta della legge n. 30 del 14 febbraio 2003, recante "Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro", con cui il Parlamento autorizza il Governo a emanare, nell'arco dei prossimi anni, una serie di decreti legislativi orientati a creare un mercato del lavoro più efficiente, più flessibile e maggiormente in linea con le indicazioni delineate a livello comunitario (art. 1). Questa riforma irrompe sul mercato del lavoro in Italia, proprio in un momento di grave difficoltà . Il nostro è il paese in Europa ad avere il più basso tasso di occupazione regolare e il più alto numero di lavoratori in nero (cfr. Libro Bianco, cap. I). È allarmante come, fra le varie caratteristiche del nostro mercato del lavoro, emerge che i giovani partecipano ad attività formative meno dei coetanei europei e che in Italia la disoccupazione di lungo periodo (più di dodici mesi senza lavoro o formazione) è tra i livelli più alti d'Europa (cfr. Libro Bianco, cap. I). Analizzando il testo di legge al 2° comma dell'art. 1 vengono da subito chiariti i principi e i criteri ispiratori di questa riforma: "…snellimento e semplificazione delle procedure di incontro tra domanda e offerta di lavoro…rispetto delle competenze previste dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3…sostegno e sviluppo dell'attività lavorativa femminile e giovanile, nonché sostegno al reinserimento dei lavoratori anziani…". È evidente che obiettivo del Governo è costruire con le Regioni e le Province un vero mercato del lavoro, aperto e trasparente. 2 L'impegno, naturalmente, è anche quello di riordinare la miriade di leggi che ruotano intorno alla materia del diritto del lavoro italiano, attraverso la "redazione, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, di uno o più testi unici delle normative e delle disposizioni in materia di mercato del lavoro e incontro tra domanda e offerta del lavoro" (art. 1, punto 3, lettera q). Per quanto riguarda il connubio lavoro e formazione (che in questa sede più ci interessa, anche alla luce delle attività di alta formazione che il Formez ha sempre svolto nonché della recentissima riforma Moratti), la legge Biagi offre interessanti spunti di riflessione. Fin dal primo comma dell'art. 2, infatti, appare evidente la volontà di coinvolgere più Ministeri nel riordino del mercato del lavoro: "Il Governo è delegato ad adottare, su proposta del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sentito il Ministro per le pari opportunità , di concerto con il Ministro per la funzione pubblica, con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministro per gli affari regionali, entro il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi diretti a stabilire … nel rispetto degli obiettivi indicati dagli orientamenti annuali dell'Unione europea in materia di occupazione, la revisione e la razionalizzazione dei rapporti di lavoro con contenuto formativo…". Tutto questo in ossequio a una serie di principi e criteri direttivi quali: "attuazione …di una formazione superiore in alternanza tale da garantire il raccordo tra i sistemi della istruzione e della formazione, nonché il passaggio da un sistema all'altro e riconoscendo nel contempo agli enti bilaterali e alle strutture pubbliche designate competenze autorizzatorie in materia…" (lett. b, art. 2); "individuazione di misure idonee a favorire forme di apprendistato e di tirocinio di impresa al fine di subentro nelle attività di impresa" (lett. c, art. 2); 3 "semplificazione e snellimento delle procedure di riconoscimento e di attribuzione degli incentivi connessi ai contratti a contenuto formativo, tenendo conto del tasso di occupazione femminile e prevedendo anche criteri di automaticità " (lett. f, art. 2); "rafforzamento dei meccanismi e degli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei risultati conseguiti" (lett. g, art. 2); "sperimentazione di orientamenti, linee-guida e codici di comportamento, al fine di determinare i contenuti dell'attività formativa, concordati da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e territoriali, anche all'interno di enti bilaterali…" (lett. h, art. 2). Tutto questo in strettissima connessione con le disposizioni della legge n. 196/1997 che è espressamente e ripetutamente citata nella legge Biagi. Un esempio valido per tutti è quello dell'art. 18 (tirocini formativi e di orientamento) della legge 196/1997 che recita: "al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro …. sono emanate disposizioni nel rispetto dei seguenti principi e criteri generali: ...b) attuazione delle iniziative nell'ambito di progetti di orientamento e di formazione, con priorità per quelli definiti all'interno di programmi operativi quadro predisposti dalle regioni…f) attribuzione del valore di crediti formativi alle attività svolte nel corso degli stages e delle iniziative di tirocinio pratico…". Emerge, in sintesi, la volontà del legislatore di operare una serie adeguata di interventi formativi e di istruzione quali strumenti preferenziali di inserimento al lavoro. Fondamentale sarà il ruolo degli organismi bilaterali nel promuovere il continuo (si spera) sviluppo delle risorse umane attraverso la collaborazione organizzata tra lavoratori, "formatori" e imprenditori, coniugando lavoro, istruzione e formazione. 4 L'intento è apprezzabile ma il rischio è che, per realizzare un tale scopo, lo Stato ecceda nell'utilizzo degli operatori privati a scapito degli enti territoriali. Non rimane che attendere i primi risultati della riforma che, tenendo conto dei tempi "tecnici", dovrebbero emergere già nel prossimo autunno. | |
Da: per la verità | 31/05/2011 13:54:26 |
Estratto dal protocollo Welfare 2007: 4) MERCATO DEL LAVORO Servizi per l'impiego La strategia di riforma poggia su integrazioni e modifiche del decreto legislativo 276/2003 e sul potenziamento dei servizi pubblici che sono uno snodo fondamentale della riforma degli ammortizzatori sociali in senso proattivo. L'operatività dei servizi pubblici per l'impiego sarà rafforzata anche con l'avvio a regime del sistema informativo, la comunicazione preventiva di assunzione e la revisione delle procedure amministrative. Le procedure di trasmissione dei dati utili alla gestione complessiva del mercato del lavoro tra tutti i soggetti della rete dei servizi pubblici saranno velocizzate e semplificate. Le risorse finanziarie per tali interventi saranno reperite all'interno dei finanziamenti comunitari del PON-FSE. La compresenza dei servizi pubblici e di agenzie private, anche no profit, è un'opportunità da ampliare per rafforzare le capacità d'incontro tra domanda e offerta di lavoro. A questo riguardo si procederà ad una verifica dei risultati concreti derivanti dall'applicazione dei diversi modelli a livello territoriale. La certificazione dello stato di disoccupazione resta una prerogativa dei servizi pubblici. Si procederà , inoltre, d'intesa con le parti sociali, ad una verifica dei risultati conseguiti attraverso il regime delle autorizzazioni al fine di perfezionarne il meccanismo. Il Masterplan dei servizi per l'impiego dovrà prevedere precisi impegni riguardo alla gamma ed alla qualità dei servizi da erogare ai lavoratori ed alle imprese anche con riferimento ai modi ed ai tempi di effettiva fruizione. Governo, Regioni e Parti sociali convengono sulla necessità di migliorare il raccordo a livello territoriale tra l'azione dei centri per l'impiego e quella dei soggetti preposti alla programmazione formativa. Incentivi all'occupazione Per conseguire più elevati tassi di "buona" occupazione occorre riorganizzare l'intero sistema degli incentivi, in gran parte pensato in tempi lontani e rapportato ad un mercato del lavoro profondamente diverso dall'attuale. Il Governo s'impegna a rivedere il sistema degli incentivi e ad orientarli, tenendo conto dei risultati conseguiti e dei profili di efficienza e di equità , rispetto alle nuove priorità : l'occupazione delle donne, dei giovani, dei lavoratori ultra-cinquantenni. In questo stesso quadro si procederà anche a ridefinire la disciplina del contratto d'inserimento. 20 Apprendistato L'apprendistato, unico contratto di lavoro a causa mista, richiede un riordino d'intesa con le Regioni e le parti sociali, in quanto si è determinato un inestricabile intreccio tra competenze dello Stato (in parte rinviate alla contrattazione collettiva) e competenze delle Regioni in materia. In particolare, con riferimento all'apprendistato professionalizzante, si procederà a : • rafforzare il ruolo della contrattazione collettiva, nel quadro di un perfezionamento della disciplina legale della materia; • definire standard nazionali dei profili professionali e dei percorsi formativi, anche al fine di agevolare la mobilità geografica degli apprendisti; • fissare, nel rispetto delle competenze regionali, standard nazionali di qualità della formazione (soggetti e organismi accreditati/autorizzati, certificazione degli esiti formativi, riconoscimento di crediti). Il Governo e le parti sociali, al fine di valorizzare appieno l'apprendistato, valuteranno opportuni provvedimenti rivolti a contrastarne l'utilizzo improprio. Contratto a termine La direttiva 1999/70/CE relativa all'accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, da una parte, indica il contratto di lavoro a tempo indeterminato come "la forma comune dei rapporti di lavoro" e, dall'altra, chiede che vengano prevenuti "gli abusi derivanti dall'utilizzo di una successione di contratti o rapporti a tempo determinato". L'orientamento del Governo è pertanto quello di intervenire con alcuni correttivi su questo specifico aspetto della disciplina vigente: - qualora a seguito di successione di contratti per lo svolgimento di mansioni equivalenti il rapporto di lavoro fra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore abbia complessivamente superato i 36 mesi comprensivi di proroghe e rinnovi, ogni eventuale successivo contratto a termine fra gli stessi soggetti dovrà essere stipulato presso la Direzione provinciale del lavoro competente per territorio, con l'assistenza di un rappresentante dell'organizzazione sindacale cui il lavoratore sia iscritto o conferisca mandato. In caso di mancato rispetto della procedura indicata, il nuovo contratto si considera a tempo indeterminato. - la limitazione temporale di cui al punto precedente non si applicherà ai rapporti di lavoro dei dirigenti e dei lavoratori da somministrare ai sensi degli artt. 20 e ss. del d.lgs. n. 276 del 2003 e successive modifiche. 21 - il lavoratore, che nell'esecuzione di uno o più contratti a termine presso la stessa azienda abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a 6 mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi 12 mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine. Lo stesso principio si applica alle assunzioni a tempo determinato nelle attività stagionali; - le assunzioni a termine per attività stagionali, per ragioni sostitutive e quelle connesse alle fasi di avvio di attività d'impresa sono escluse da limiti massimi percentuali ove fissati dai contratti collettivi nazionali stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi. Lavoro a tempo parziale La riforma intende porre fine alle problematiche tecnico-giuridiche connesse ad un testo legislativo a doppia versione per il lavoro pubblico e per quello privato. In particolare per il lavoro privato si ritiene che occorra: - prevedere per i lavoratori che abbiano trasformato il loro rapporto a tempo pieno in rapporto a tempo parziale, il diritto di precedenza rispetto alle assunzioni a tempo pieno per le stesse mansioni o per mansioni equivalenti; - attribuire ai contratti collettivi stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi la facoltà di introdurre clausole elastiche e flessibili e di disporne la relativa disciplina; stabilire comunque la necessità dell'accordo individuale per il lavoratore o la lavoratrice che abbiano concluso contratti a tempo parziale motivati da comprovati compiti di cura; - prevedere aumenti contributivi per i contratti di lavoro a tempo parziale con orario inferiore alle 12 ore settimanali al fine di promuovere, soprattutto nei settori dei servizi, la diffusione di contratti di lavoro più consistenti; - nell'ambito del riordino della materia, introdurre incentivi per i contratti a tempo parziale "lungo" ed agevolazioni per le trasformazioni, anche temporanee e reversibili, di rapporti a tempo pieno in rapporti a tempo parziale avvenute su richiesta di lavoratrici o lavoratori e giustificate da comprovati compiti di cura. Staff leasing e lavoro a chiamata L'orientamento del Governo è quello di procedere all'abrogazione delle norme previste dal D. Lgs. 276/03 concernenti il lavoro a chiamata (art. 33-40); si attiverà un tavolo di confronto con le parti sociali per esaminare ipotesi di part-time che rispondano a esigenze di attività di breve durata per lavoratori ed imprese. Per le disposizioni relative al contratto commerciale di somministrazione a tempo 22 indeterminato, lasciando inalterata (ed anzi favorendo con incentivi da determinare) la facoltà per le Agenzie di lavoro di assumere lavoratori a tempo indeterminato, si costituirà un tavolo di confronto con le Parti sociali. Lavoro a progetto Oltre alle misure previste in questa sede in materia previdenziale e ad eventuali ulteriori interventi normativi, si proseguirà nelle azioni rivolte a contrastare l'elusione della normativa di tutela del lavoro subordinato, ponendo particolare attenzione alle collaborazioni svolte da lavoratori, anche titolari di partita IVA, che esercitino la propria attività per un solo committente e con un orario di lavoro predeterminato. Lavoro occasionale di tipo accessorio Questa tipologia contrattuale sarà limitata ai piccoli lavori di tipo occasionale a favore delle famiglie, in limiti predeterminati di ore utilizzabili per singola famiglia. Si avvierà una sperimentazione di questo istituto anche in agricoltura, entro limiti predeterminati in grado di evitare che questo strumento si ponga come alternativa al lavoro subordinato. | |
Da: minuetto | 31/05/2011 13:55:41 |
magari la legge Biagi fosse del 2007 come di "la verità ",non saremo g'à in questa situazione, è del 2003 e l'ha introdotta il governo Berlusconi, ti sei scordato qualche annetto purtroppo...., grazie al governo prodi nel 2007, nello specifico con Bersani, molti precari del settore telecomunicazioni hanno avuto la possibilità di passare da un contratto co.co.co. a tempo indeterminato | |
Da: per la verità | 31/05/2011 14:01:35 |
Ha ragione minuetto | |
Da: idonea cagliari | 09/06/2011 12:56:38 |
In base al piano di fabbisogno del personale approvato solo una parte delle persone idonee verranno assunte a tempo indeterminato.. salvo modifiche in bene o in male della nuova giunta. E chissà che nel frattempo gli interinali non raggiungano i 30 mesi per la stabilizzazione.. sarebbe vergognoso.. | |
Da: idonea cagliari | 15/06/2011 18:31:44 |
toh.. ma guarda.. la Real Jobs di Elmas piazzava accozzati anche alla provincia di nuoro.. devono essere proprio bravi questi signori della real jobs a fare il loro lavoro, se "vincono appalti" in tutte le pubbliche amministrazioni!! ...sempre più schifata... | |
Da: cagliari | 15/06/2011 18:42:38 |
si ho letto anche io..che schifo | |
Da: ......... | 16/06/2011 08:25:48 |
CONFIDIAMO NELLA NUOVA AMMINISTRAZIONE..........SPERIAMO NON CI DELUDA.........MA HO I MIEI DUBBI....... | |
Da: anche io | 16/06/2011 09:47:30 |
loro faranno entrare i loro protetti!! per noi non cambia una mazza | |
Da: ......... | 16/06/2011 13:16:24 |
...anke tu hai ragione....ma prima o poi dovranno usare qs benedetta graduatoria, o no?..almeno qualcuno lo chiameranno...tutti magari no, ma almeno quei 4 o 5.... | |
Da: idonea cagliari | 16/06/2011 14:37:23 |
avrebbero dovuto chiamarne già 22.....praticamente quasi tutti gli idonei. Ma insomma, siamo idonei a un concorso e dobbiamo stare a SPERARE che la nostra graduatoria venga utilizzata quando ben 22 istruttori amministrativi accozzati sono li a prendersi lo stipendio già da aprile?? | |
Da: ......... | 16/06/2011 15:19:21 |
.......dai, un po' di ottimismo......altrimenti non ci resta ke piangere....!bisogna sperare ke ci sia qualche accozzato anche tra gli idonei così almeno qls può succedere.... :-) | |
Da: per idonea cagliari | 16/06/2011 17:03:50 |
scusami ma non ho capito a quali 22 istruttori amministrativi ti riferisci, si tratta forse di interinali? | |
Da: ....... | 16/06/2011 17:26:31 |
....secondo me si riferisce agli interinali visto che gli assunti a tempo indeterminato sono i fantastici 16!!!!!!!!!!!! | |
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