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Ministero della Giustizia - 8171 addetti ufficio per il processo
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Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:20
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:20
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:20
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:22
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:22
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:22
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

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Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:22
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:23
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:23
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:23
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:23
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:23
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:24
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:24
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:24
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:24
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:24
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:25
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:25
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:25
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

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A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:26
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:26
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:26
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:27
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

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A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:27
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

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A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:27
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

Da: NOI E VOI 1  - 08/10/2023 19:03:27
A definire meglio però il perimetro di questo fallimento è stato addirittura il professor Davide Galli, direttore generale dell'Unità di missione PNRR, intervenendo pochi giorni fa al convegno Next generation UPP di Milano. E quella di Galli è una testimonianza che pesa, visto che dei 2,7 miliardi di euro che il PNRR ha destinato al comparto Giustizia e che l'unità di missione da lui diretta deve gestire, ben 2.3 miliardi sono stati indirizzati sugli UPP. Ebbene, durante il convegno Galli ha detto che rispetto all'obiettivo di ridurre gli arretrati dei tribunali il ritardo si sta facendo impressionante. Attualmente la montagna di arretrati è stata alleggerita solo del 20% mentre l'obiettivo fissato per il 2026 è di un taglio del 90%, ma quel che è peggio è che il trend di abbattimento era migliore prima che intervenissero gli investimenti del Pnrr, circostanza che non ha mancato di suscitare perplessità a Bruxelles, anche se per venire incontro le necessità italiane la Commissione Ue sembra orientata a interpretare in maniera estensiva le norme contenute nel piano italiano, dando via libera ad un'estensione dei contratti in scadenza dei 6000 addetti agli UPP rimasti in servizio fino al 30 giugno 2026, data ultima di erogazione degli aiuti per il PNRR. In questo modo, almeno, non si disperderà il lavoro di formazione già effettuato e verrà di conseguenza ridotto il numero dei nuovi neolaureati da assumere con la seconda tranche. In sostanza saranno reclutati solo i profili necessari a sostituire quanti hanno abbandonato gli uffici prematuramente. In ogni caso, prolungati o no i contratti, non è prevista nessuna stabilizzazione.

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