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Da: LA GENTE NE HA PIENE LE PALLE | 13/03/2010 14:36:09 |
E adesso manda anche Alfano, che manda gli Ispettori, mezzi schierati anche loro... Votate contro questo regime da schifo, sembra che la storia non abbia insegnato nulla all'Italia. COSI' BERLUSCONI ORDINO': ¦laquo;CHIUDETE ANNO ZERO¦raquo; Berlusconi, Minzolini e il commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi: sono stati intercettati dalla Guardia di Finanza di Bari, mentre discutevano della tv pubblica delle sue trasmissioni. L'inchiesta nata per caso da carte di credito American Express. â Silvio Berlusconi voleva "chiudere" Annozero. Un membro dell'Agcom â dopo aver parlato con il premier - sollecitava esposti contro Michele Santoro. Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini â al telefono con il capo del governo â annunciava d'aver preparato speciali da mandare in onda sui giudici politicizzati. E le loro telefonate sono finite in un fascicolo esplosivo. Berlusconi, Minzolini e il commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi: sono stati intercettati per settimane dalla Guardia di Finanza di Bari, mentre discutevano della tv pubblica delle sue trasmissioni. E nel procedimento aperto dalla procura di Trani - per quanto risulta a Il Fatto Quotidiano â risulterebbero ora indagati. Lo scenario da "mani sulla Rai" vien fuori da un'inchiesta partita da lontano. L'indagine - condotta dal pm Michele Ruggiero â in origine riguardava alcune carte di credito della American Express. È stata una "banale" inchiesta sui tassi d'usura, partita oltre un anno fa, ad alzare il velo sui reali rapporti tra Berlusconi, il direttore generale della Rai Mauro Masi (che non risulta tra gli indagati), il direttore del Tg1 e l'Agcom. Quelle carte di credito, in gergo, le chiamavano "revolving card". Sono marchiate American Express e, secondo l'ipotesi accusatoria, praticano tassi usurai sui debiti in mora. In altre parole: il cliente, che non restituisce il debito nei tempi previsti, rischia di pagare cifre altissime d'interessi. E così Ruggiero indaga. Per mesi e mesi. Sin dagli inizi del 2009. Fino a quando una traccia lo porta su un'altra pista. Il pm e la polizia giudiziaria scoprono che qualcuno â probabilmente millantando â è certo di poter circoscrivere la portata dello scandalo: qualcuno avrebbe le conoscenze giuste, all'interno dell'Agcom, che è Garante anche per i consumatori. Qualcuno vanta â sempre millantando â di avere le chiavi giuste persino al Tg1: è convinto di poter bloccare i servizi giornalistici sull'argomento, intervendo sul suo direttore, Augusto Minzolini. Le telefonate s'intrecciano. I sospetti crescono. L'inchiesta fa un salto. E la sorte è bizzarra: Minzolini, il servizio sulle carte di credito revolving, lo manderà in onda. Ma nel frattempo, la Guardia di Finanza scopre la rete di rapporti che gravano sull'Agcom e sulla Rai. Telefonata dopo telefonata si percepisce il peso di Berlusconi sulle loro condotte. Gli investigatori si accorgono che il presidente del Consiglio è ciclicamente in contatto con il direttore del Tg1. La procura ascolta in diretta le pressioni del premier sull'Agcom. Registra la fibrillazione per ogni puntata di Annozero. Sente in diretta le lamentele del premier: il cavaliere non ne può più. Vuole che Annozero e altri "pollai" - come pubblicamente li chiama lui - siano chiusi. E l'Agcom deve fare qualcosa. Berlusconi al telefono è esplicito: quando compulsa Innocenzi - che dovrebbe garantire lo Stato, in tema di comunicazione - parla di chiusura. E Innocenzi non soltanto lo asseconda. Ma cerca di trovare un modo: per sanzionare Santoro e la sua redazione servono degli esposti. E quindi: si cerca qualcuno che li firmi. I ruoli si capovolgono: è l'Agcom che cerca qualcuno disposto a firmare l'esposto contro Santoro. Innocenzi è persino disposto, in un caso, a fornire, all'avvocato di un politico, la consulenza dei propri funzionari. La catena si rovescia: un membro dell'Agcom (che svolge un ruolo pubblico), intende offrire le competenze dei propri funzionari (pagati con soldi pubblici), a vantaggio di un politico, per poter poi sanzionare Santoro (giornalista del servizio pubblico). In qualche caso si cerca persino di compulsare, perchè presenti un esposto, un generale dei Carabinieri. Lâimmagine di Berlusconi che emerge dallâindagine è quella di un capo di governo allergico a ogni forma di critica e libertà dâopinione. Si lamenta persino della presenza del direttore di Repubblica, Ezio Mauro, a Parla con me: Serena Dandini, peraltro, è recidiva. Ha da poco invitato, come sottolinea il premier, anche il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari. Il premier si scompone: nello studio della Dandini, due giornalisti (del calibro di Mauro e Scalfari), l'hanno attaccato. Chiede se - e come - l'Agcom possa intervenire. Innocenzi ci ragiona. Sopporta telefonate quotidiane. Berlusconi incalza Innocenzi, ripetutamente, fino al punto di dirgli che l'intera Agcom, visto che non riesce a fermare Santoro, dovrebbe dimettersi. Il premier intercettato dimostra di non distinguere tra il ruolo dell'Agcom e il suo ruolo di capo del Governo. Pare che l'Autorità garante debba agire a sua personale garanzia. Gli sfugge anche che, l'Agcom, può intervenire soltanto dopo, la trasmissione di Annozero. Non prima. E infatti â dopo aver raccolto lo sfogo telefonico di Innocenzi sulle lamentele di Berlusconi â un giorno, il dg della Rai Mauro Masi, è costretto ad ammettere: certe pressioni non si ascoltano neanche nello Zimbabwe. Il parossismo, però, si raggiunge a fine anno. Quando Santoro manda in onda due puntate che faranno audience da record e toccano da vicino il premier. La prima: quella sul processo all'avvocato inglese Mills, all'epoca indagato per corruzione, reato oggi prescritto. La seconda: quella sulla trattativa tra Stato e Cosa Nostra, dove Santoro si soffermerà sulle deposizioni di Spatuzza, in merito ai rapporti tra la mafia e la nascita di Forza Italia. Non si devono fare, in tv, i processi che si svolgono nelle aule dei tribunali, tuona Berlusconi con il solito Innocenzi. Secondo il premier â si sfoga Innocenzi con Masi â si potrebbe dire a Santoro che non può parlare del processo Mills in tv. Non è così che funziona, ribadice Masi. Non funziona così neanche nello Zimbabwe. Comunque Masi non risparmia le diffide. Per il presidente della Rai non mancano le occasioni di minacciare la sospensione di Santoro e della sua trasmissione. A ridosso della trasmissione su Spatuzza, al telefono di Innocenzi, si presenta anche Marcello Dell'Utri. Tutt'altra musica, invece, quando il premier parla con Minzolini, che Berlusconi chiama direttorissimo. Sulle vicende palermitane, Minzolini fa sapere di essere pronto a intervenire, se altri dovessero giocare brutti scherzi. E il giorno dopo, puntuale, arriva il suo editoriale sul Tg1: Spatuzza dice "balle". Tutte queste telefonate, confluite ora in un autonomo fascicolo, rispetto a quello di partenza, dovranno essere valutate sotto il profilo giudizario. Se esistono dei reati, dovranno essere vagliati, e se costituiscono delle prove, avranno un peso nel procedimento. È tutto da vedersi e da verificare, ovviamente, ma è un fatto che queste telefonate sono "prove" di regime. Dimostrano la impercettibile differenza tra i ruoli del controllato e del controllore, del pubblico e del privato. Le parole di Berlusconi che, mentre è capo del Governo e capo di Mediaset, parla da capo anche a chi non dovrebbe, Giancarlo Innocenzi, dimostrano che viene meno la separazione tra i due poteri. Altrettanto si può dire delle parole deferenti di Innocenzi che anziché declinare gli inviti esibisce telefonicamente la propria obbedienza e rassicura Berlusconi: presto sarà aperto lo scontro con Santoro. Dietro le affermazioni sembra delinearsi un piano. È soltanto un'impressione. Ma il premier sostiene che queste trasmissioni debbano essere chiuse, sì, su stimolo dell'Agcom, ma su azione della Rai. Tre mesi dopo questi dialoghi, assistiamo alla sospensione di Annozero, Ballarò, Porta a porta e Ultima parola proprio per mano della par condicio Rai, nell'intero ultimo mese di campagna elettorale. E quindi: la notizia di cronaca giudiziaria è che Berlusconi, Innocenzi e Minzolini, sono coinvolti in un'indagine. La notizia più interessante, però, è un'altra: il "regime" è stato trascritto. In migliaia di pagine. Trasuda dai brogliacci delle intercettazioni telefoniche. Parla le parole del "presidente". Il territorio di conquista è la Rai: il conflitto d'interesse del premier Silvio Berlusconi â grazie a questi atti d'indagine - è oggi un fatto "provato". Non è più discutibile. Copyright © Il Fatto Quotidiano. All rights reserved | |
Da: Sei | 13/03/2010 14:56:12 |
OT. Non ce ne può fregà de meno. | |
Da: x LA GENTE NE HA PIENE LE PALLE | 13/03/2010 16:43:43 |
Ma secondo te i direttori del Tg3 con chi concordavano e concordano le notizie? E svegliati!! L'argomento del forum comunque è un altro. | |
Da: ....... | 13/03/2010 16:44:44 |
Boh! | |
Da: APPELLO AGLI ITALIANI LIBERI E ONESTI | 13/03/2010 21:12:40 |
ALLE REGIONALI DI MARZO MANDIAMO A CASA QUESTA CIURMAGLIA. NONCHE L'ALTRA PARTE POLITICA SIA MIGLIORE, MA TRA I DUE MALI, E' SEMPRE MEGLIO SCEGLIERE QUELLO MINORE, CHE PER QUEL CHE CI RIGUARDA, E' QUELLA CHE CI HA BANDITO IL CONCORSO NEL 2008. MEDITIAMO GENTE, MEDITIAMO... Queste elezioni sono un primo passo per far cadere il governo prima o poi! Servirebbero infatti ad umiliare politicamente questo essere insensibile ed egoista, ed a spianare la strada per le prossime consultazioni politiche. I (mis)fatti li stiamo vedendo e subendo sulla nostra pelle, purtroppo! Che schifo di paese. Berlusconi... A casa! Concorsisti di tutto il mondo: unitevi! Vogliamo mandare a casa il governo degli slogan e delle prese per i fondelli! Parlano i fatti! L'unico ministro che si salva (eccetto per il nostro caso) è proprio Maroni, che con la sua serietà e professionalità politica sta ottenendo dei risultati eccellenti nella lotta alla mafia, mai raggiunti negli ultimi anni! Onore al merito (e al demerito per l'affair GiGroup). | |
Da: Il nostro concorso | 13/03/2010 21:21:48 |
è stato bandito nel maggio 2007,informati meglio. E poi ne abbiamo piene le palle della politica,noncefregancazzo. | |
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Da: se penso che | 13/03/2010 23:00:30 |
aspiranti "viceprefetti", come amate definirvi voi, affermano "della politica non ce frega un cazzo"...mi cadono le braccia, ma davvero. | |
Da: forum chiuso per disinfestazione | 14/03/2010 00:53:17 |
forum chiuso per disinfestazione | |
Da: causa eccesso di troll fannulloni e nullafacenti | 14/03/2010 00:54:58 |
forum chiuso per disinfestazione. | |
Da: ???????? | 14/03/2010 01:54:24 |
le ordinanze di neciessità e urgienza vanno imparate per il prossimo concorso? che ne pensate? su cuali testi avete studiato? | |
Da: per ??????? | 14/03/2010 08:50:54 |
prima impara l'italiano poi pensa ai concorsi (per non far buttare i soldi ai tuoi). Comprati, ad esempio, un bel libro tipo " Filomena va al mercato" (non ti preoccupare sono 6 o 7 paginette in tutto) Comincia a studiare da li. Ciao e ... in bocca al lupo | |
Da: Per ????????? | 14/03/2010 12:15:45 |
Nel frattempo vediti un film tipo L'insegnante va al mare con tutta la classe,oppure Quel gran pezzo della Ubalda tutta nuda e tutta calda. | |
Da: Ciao | 14/03/2010 17:43:58 |
stronzetti,domani 15 marzo 2010,svegliatevi o siete fottuti,comincia un'altra settimana | |
Da: parap | 14/03/2010 17:55:10 |
perchè ce l'hai ricordato??? | |
Da: Rambo | 14/03/2010 18:19:49 |
Per Ciao: sei tu che devi preoccuparti perché ancora non sai un caxxo! Ahahahahahahahahahahahahahah | |
Da: E tu | 14/03/2010 19:20:48 |
che sai? | |
Da: Rambo | 14/03/2010 19:26:21 |
Quello che non sai tu! | |
Da: ihihihihihihihihihih | 14/03/2010 19:48:08 |
quali libbri mi cosigliate per lo prosimo cocorso? | |
Da: Rambo | 14/03/2010 19:49:32 |
L'abbecedario. | |
Da: oh ragà | 14/03/2010 22:50:23 |
se ci assumevano a quest'ora stavamo per finirlo il corso. invece no l'amo manco iniziato! | |
Da: ihihihihihihihihihih | 14/03/2010 23:12:28 |
hai fatto la scoperta dell'America! ihihihihihihihihihihihihiihihihihihihih | |
Da: Rocky | 15/03/2010 00:08:34 |
Vorrei sapere come si fa a vincere questo concorso??? Qualcuno dei 50 me lo spiega??? Siete tutti bravi, preparati etcc..etc...etc....o altro.... E perchè non vi prendono più??? | |
Da: per Rocky | 15/03/2010 00:36:49 |
perché aspettano te, pirla! | |
Da: Adriana di Rocky | 15/03/2010 01:12:47 |
Non ti permettere di insultare il mio Rocky.......solo perchè sei viece consigliere di prefettura in attesa della definitiva trombata...o scusa.... chiamata....o chiavata..... | |
Da: Rambo | 15/03/2010 01:38:38 |
L'invidia vi logorerà. Pirla! | |
Da: x rambo | 15/03/2010 01:48:12 |
ciao, sei the barbarian (il barbaro)? | |
Da: ??????? | 15/03/2010 01:49:21 |
ma Grosvenor è tra i vincitori o tra gli idonei? | |
Da: Rambo | 15/03/2010 02:13:42 |
Ecco Berlusconi intercettato. Il reato? Non gli piace Santoro di Redazione Vota1 2 3 4 5 Risultato Il Cavaliere al telefono si afoga: "Annozero? Una cosa oscena". Registrati decine di politici, da Letta ad Alemanno. Smentita l'indagine su Minzolini Strumenti utili Carattere Salva l'articolo Invia a un amico Stampa Rss Condividi su Facebook Condividi su Twitter Commenti Condividi la tua opinione con gli altri lettori de ilGiornale.it Leggi tutti i commenti (11) Log in / Registrati alla community e lascia il tuo commento aiuto di Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica Tra gli «spiati» eccellenti dellâinchiesta di Trani, che ipotizza pressioni per ostaco- lare programmi tv sgraditi allâesecutivo, non ci sono soltanto Silvio Berlusconi, il direttore del Tg1 Augusto Min-zolini e il commissario dellâAgcom Giancarlo Innocenzi, ma decine tra parlamentari e componenti del governo. E infatti il Guardasigilli Angelino Alfano parla di «abuso sconfinato di intercettazioni a strascico». SPIATI ANCHE MARONI E ALEMANNO Sono state intercettate, tra le altre, conversazioni che avevano come protagonisti i ministri dellâInterno e dellâEconomia, Roberto Maroni e Giulio Tremonti, i sottosegretari alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, Rocco Crimi e Gianni Letta, il senatore Marcello DellâUtri, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Anche le loro chiacchiere, ascoltate e trascritte dalla Guardia di finanza di Bari, sarebbero finite sul ta- volo del pm tranese Michele Ruggiero lo scorso 5 marzo. Non hanno attinenza con lâindagine in corso, e per questo motivo la procura di Trani starebbe per notificare ai politici interessati lâatto che avvisa della distruzione di quelle chiacchiere «rubate» dallâorecchio elettronico degli inquirenti, anche per evitare che finiscano, attinenti o meno, pubblicate sui giornali. LE QUATTRO TELEFONATE DEL PREMIER Dove giaÌ finiscono, inevitabilmente, quelle di Berlusconi indagato. Possiamo documentare alcune delle conversazioni intercettate al presidente del Consiglio che per gli inquirenti proverebbero il suo fastidio manifestato nei confronti di alcune trasmissioni televisive, in parti- colare Annozero di Michele Santoro. La prima eÌ del 14 novembre 2009, ore 14.34. Berlusconi chiama Innocenzi e dice: «Lâaltra sera nel corso di Annozero ho fatto una telefonata indignata al presidente della commissione dellâAutoritaÌ». «Il riferimento â" scrive la gdf di Bari â" eÌ al presidente dellâAgcom CalabroÌ». E ancora, sempre il premier: «Sai che gli ho detto? âMa la sta guardando la trasmissione? EÌ una cosa oscenaâ». Il riferimento per la Gdf eÌ ad Annozero, e lâinterlocutore citato eÌ sempre CalabroÌ. Terza telefonata, stessi interlocutori: «Adesso bisogna concertare una vostra azione che sia da stimolo alla Rai per dire: âAdesso basta, chiudiamo tuttoâ». «Il riferimento â" ipotizzano le Fiamme gialle â" e non solo a Santoro ma a Floris». CâeÌ poi una telefonata del premier che gli inquirenti riportano in grassetto: «Non si puoÌ proprio vedere Di Pietro che fa quella faccia in televisione». IL GIALLO DI MINZOLINI Ma intanto nellâantico palazzo che ospita la procura di Trani eÌ giallo sul ruolo nellâindagine del direttore del Tg1, Augusto Minzolini. Ieri fonti giudiziarie avrebbero smentito lâiscrizione nel registro degli indagati del direttore del Tg1. Intercettato ma non indagato? Possibile, ma irrituale. A confondere le acque, nelle stesse ore, e negli stessi corridoi, altre voci confermavano che quellâipotesi di reato â" ossia la concussione â" sarebbe mantenuta in piedi nella procura pugliese anche a carico del giornalista, oltre che per Innocenzi e per il premier. Tra tanti dubbi, il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha annunciato lâinvio immediato degli ispettori mi- nisteriali nella procura del nord Barese, accennando con toni polemici a «tre gravi patologie» che colpirebbero lâinchiesta affidata al pm Mi- chele Ruggiero e «che sono chiare allo studente che affronta allâuniversitaÌ lâesame di procedura penale», ha spiegato il ministro: «E cioeÌ: un problema gravissimo di competenza territoriale, un secondo problema di abuso delle intercettazioni, e un terzo che riguarda la rivelazione del segreto dâufficio». Il dettaglio forse piuÌ delicato: le trascrizioni delle intercet- tazioni sono state depositate allâufficio del pubblico ministero il 5 marzo. E meno di una settimana dopo erano di dominio pubblico. Berlusconi: "C'è atmosfera avvelenata" E Di Pietro si fa grande: "Mi teme" di Redazione Vota1 2 3 4 5 Risultato Il presidente del Consiglio al San Raffaele di Milano per la festa dei 90 anni del fondatore, don Luigi Verzé: "Qui abbiamo sentito solo parole positive e buoni sentimenti, lontana dall'atmosfera avvelenata di questi giorni". Poi dice al sacerdote: "Mi assolve senza sentire i miei peccati. Gli auguro l'eternità, trasforma i sogni in realtà". Di Pietro fa il capopolo della sinistra: "Mandiamo a casa il dittatorello, l'Idv è l'unica vera opposizione". Il Pdl attacca: "L'ex pm responsabile del clima d'odio" Strumenti utili Carattere Salva l'articolo Invia a un amico Stampa Rss Condividi su Facebook Condividi su Twitter Commenti Condividi la tua opinione con gli altri lettori de ilGiornale.it Leggi tutti i commenti (24) Log in / Registrati alla community e lascia il tuo commento aiuto Milano - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è intervenuto alla festa per i 90 anni di don Luigi Verzé, il fondatore del San Raffele di Milano, ed è stato lontano dalle ultime polemiche, dagli attacchi dell'opposizione - che in realtà ha solo ripetuto il copione di sempre - e ha detto di essere contento, perché è stata una mattinata "lontana dall'atmosfera avvelenata di questi giorni". E' il solo accenno, amaro e comprensibile, del premier. "Abbiamo sentito solo parole positive e buoni sentimenti. E' stata una mattinata splendida". Berlusconi per descriverla ha ricordato una frase napoletana: "A Napoli si dice 'tengo o' core into ò zucchero'. Questa mattina ho il cuore che è uno zucchero che più zucchero non si può". Don verzè, la vita fino a 120 anni e i peccati del premier Berlusconi, parlando del progetto di estendere la vita media delle persone a 120 anni, si è rivolto al sacerdote per augurargli non solo molti anni di più di vita ma l'eternità. "Se mi chiedessero qual è la caratteristica di don Luigi, senza esitazione direi la bontà. Lui pensa sempre agli altri e, pensate che quando mi confessa mi dà l'assoluzione senza neppure sentire i miei peccati perché, conoscendomi, già li conosce. Abbiamo pensato che il peccato altro non è che fare del male agli altri". E proprio dopo aver parlato della bontà di don Verzé, Berlusconi ha aggiunto: "chissà in trent'anni cosa farai ancora. Io a don Luigi auguro l'eternità perché se c'é uno che se la merita è proprio lui". Il presidente del Consiglio ha iniziato il suo discorso su don Verzé, ricordando il giorno in cui si sono conosciuti e il diverbio avuto in merito allo scarico delle acque del San Raffaele e del vicinissimo quartiere di Milano 2 che era in costruzione: "Don Luigi mi disse che aveva Lui come alleato, io allora mi sono tirato indietro e ha vinto don Verzé". Il premier ha quindi sottolineato di avere sempre creduto nel progetto di don Verzé: "Credo - ha spiegato - di essere stato l'unico a credere da subito che il suo non sarebbe stato solo un sogno ma che sarebbe diventato una realtà. Don Luigi è una delle poche persone che riesce a trasformare i sogni in realtà. Riesce a mobilitare eserciti di persone che credono nella sua missione". Berlusconi ha quindi confessato di "nutrire un amore profondo per don Luigi. Non credo ci siano persone che potranno eguagliarlo per l'amore che lui dà agli altri e per la voglia che ha di fare stare bene tutti non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello spirituale". "Silvio statista di fama mondiale" Don Verzé, f ringraziando il presidente del Consiglio, per la partecipazione al suo compleanno, lo ha definito "statista di fama mondiale". "Oggi - ha esordito don Verzé - c'é anche Silvio Berlusconi che è diventato un personaggio storico, nato nella fede cristiana e ispirato alla fraternità". "A lui - ha aggiunto - rivolgo un mio elogio personale e non solo politico. Da giovane faceva il cantautore da crociera, poi é diventato un imprenditore affermatissimo, il più grande di questo Paese. Infine solo per amore, solo per amore della Patria, come posso testimoniare, è diventato uno statista di fama mondiale". Don Verzé si è quindi rivolto a Berlusconi: "Costa, caro Silvio. Anch'io sono passato sulle strade e sulle scale che sanno di sale". Implicito il riferimento a momenti difficili, compreso quelli determinati dalle inchieste giudiziarie. Don Verzé si è quindi rivolto ancora a Berlusconi: "Bisogna essere sempre buoni con tutti, anche con gli avversari, ma ognuno al suo posto". Infine ha ricordato gli aiuti che il premier gli concede per la realizzazione dei suoi progetti: "Qualche volta gli chiedo qualche aiuto, come, per esempio, per l'ospedale dei lebbrosi nel deserto". | |
Da: Rambo | 15/03/2010 02:15:05 |
Assunzioni agevolate âAssunzioni agevolate âAgevolazioni alle assunzioni per status lavoratore (es. disoccupato lunga durata, CIGS, ASU, ecc.) Per consentire alla aziende di conoscere le caratteristiche e le procedure per usufruire delle agevolazioni contributive, normative e fiscali associate alle nuove assunzioni, nel Portale lavoro regionale sono inserite specifiche schede informative che presentano la seguente struttura: âAziende/enti beneficiari âLavoratori interessati âCaratteristiche delle agevolazioni âProcedure âPrincipali riferimenti normativi âModelli Le schede, aggiornate in relazione alle nuove disposizioni in materia, contengono al loro interno dei collegamenti per scaricare le principali disposizioni associate all'incentivo e per scaricare la relativa modulistica. Si sottolinea che in questa sezione del Portale sono disponibili le informazioni riferite alle agevolazioni collegate allo status del soggetto da assumere (disoccupato, in mobilità, ecc) e le agevolazioni di carattere fiscale, mentre, le agevolazioni associate alle diverse tipologie di rapporto di lavoro sono inserite nelle schede su "I contratti". | |
Da: Rambo | 15/03/2010 02:16:13 |
Assunzioni agevolate âAssunzioni agevolate âAgevolazioni alle assunzioni per status lavoratore (es. disoccupato lunga durata, CIGS, ASU, ecc.) Per consentire alla aziende di conoscere le caratteristiche e le procedure per usufruire delle agevolazioni contributive, normative e fiscali associate alle nuove assunzioni, nel Portale lavoro regionale sono inserite specifiche schede informative che presentano la seguente struttura: âAziende/enti beneficiari âLavoratori interessati âCaratteristiche delle agevolazioni âProcedure âPrincipali riferimenti normativi âModelli Le schede, aggiornate in relazione alle nuove disposizioni in materia, contengono al loro interno dei collegamenti per scaricare le principali disposizioni associate all'incentivo e per scaricare la relativa modulistica. Si sottolinea che in questa sezione del Portale sono disponibili le informazioni riferite alle agevolazioni collegate allo status del soggetto da assumere (disoccupato, in mobilità, ecc) e le agevolazioni di carattere fiscale, mentre, le agevolazioni associate alle diverse tipologie di rapporto di lavoro sono inserite nelle schede su "I contratti". Lâattestazione della mancanza di violazioni sulle condizioni di lavoro, indispensabile per poter fruire dei benefici contributivi e normativi, va autocertificata, in fase di prima applicazione della norma, dai datori di lavoro una sola volta entro il 30 aprile prossimo, con impegno a comunicare le modifiche entro 30 giorni dallâinsorgenza delle stesse. A regime la dichiarazione andrà presentata prima della fruizione del beneficio. Oltre allâinvio cartaceo, utilizzando i canali classici (posta raccomandata AR, consegna a mano in DPL o Fax) il modello è validamente presentato anche utilizzando una casella di posta elettronica certificata. In tal caso lo stesso deve essere siglato con firma digitale certificata, del titolare o del legale rappresentate dellâazienda, e deve essere accompagnato dalla copia (immagine scannerizzata) di un documento di identità valido. Poiché si tratta di unâautocertificazione né il Consulente del lavoro né altri si possono sostituire al datore di lavoro nel sottoscriverla Il presupposto giuridico Il dm 24 ottobre 2007, pubblicato sulla G.U. n. 279 del 30 novembre 2007, ha dato attuazione allâarticolo 1, comma 1176, Legge n.296/2006, che prevedeva lâadozione di un provvedimento per la definizione delle modalità di rilascio e dei contenuti analitici del Documento Unico di Regolarità Contributiva. Il decreto, in vigore dal 31 dicembre 2007, prevede che anche per accedere ai benefici normativi e contributivi le imprese di tutti i settori sono tenute a presentare il documento unico di regolarità contributiva. Per i datori di lavoro, i requisiti che consentono lâemissione di un DURC sono di due tipi: 1. presenza di regolarità contributiva relativamente alla verifica del possesso dei requisiti per il rilascio del DURC ai fini della concessione dei benefici contributivi, il decreto, impone agli Istituti previdenziali di dover verificare dâufficio se il datore di lavoro ha i presupposti per lâottenimento del certificato senza peraltro doverlo emettere. 2. mancanza di irregolarità ostative al rilascio lâinteressato è tenuto ad autocertificare l'inesistenza a suo carico di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali, definitivi in ordine alla commissione delle violazioni individuate dalla norma, ovvero il decorso del periodo previsto relativo a ciascun illecito 1 Questo secondo requisito e gli adempimenti conseguenti, sono oggetto della presente guida che vuole essere uno strumento di rapida consultazione, che consenta un approccio logico sistematico alla problematica. Mappa logica dellâadempimento POSSESSO DEL DURC (requisito necessario per la fruizione dei benefici normativi e contributivi) Fonte : D.M. 24 ottobre 2007 Art. 1 comma 1 Benefici oggetto della norma Il possesso del Documento Unico di regolarità Contributiva (DURC) è richiesto ai datori di lavoro ai fini della fruizione dei benefici normativi e contributivi in materia di lavoro e legislazione sociale previsti dallâordinamento nonché ai fini della fruizione dei benefici normativi e sovvenzioni previsti dalla disciplina comunitaria. ââ omissisâ. Le due fasi della verifica AUTOCERTIFICAZIONE POSSESSO DEI REQUISITI Rilasciata dal datore di lavoro Accertato dâufficio Fonte normativa : D.M. 24 ottobre 2007 Art. 9 c. 3 Fonte normativa : D.M. 24 ottobre 2007 Art. 3 c. 4 Benefici contributivi Benefici normativi Abbattimento dellâaliquota previdenziale Agevolazioni fiscali e contributi â" sovvenzioni previste da normative statali e regionali Esempi Tipologie di assunzioni · Contratti di inserimento · cassaintegrati · lavoratori in mobilità · disoccupati legge 407/90 Esempi · riduzione cuneo fiscale · credito dâimposta nuove assunzioni Durc virtuale lâEnte previdenziale stesso riconosce il beneficio verificando autonomamente la regolarità contributiva La certificazione deve essere emessa da parte degli enti previdenziali e assicurativi obbligatori IRREGOLARITÀ IN MATERIA DI TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO NON OSTATIVE AL RILASCIO DEL DURC â. omissis â. Ai fini della procedura di rilascio del DURC lâinteressato è tenuto ad autocertificare lâinesistenza a suo carico di provvedimenti, amministrativi o giurisdizionali, definitivi in ordine alla commissione delle violazioni di cui allâAllegato A ovvero il decorso del periodo indicato dallo stesso allegato relativo a ciascun illecito. â. omissis â. SOGGETTO RICHIEDENTE E MODALITÀ DI RILASCIO â. omissis â. Qualora lâIstituto previdenziale che rilascia il DURC è lo stesso soggetto che ammette il richiedente alla fruizione del beneficio contributivo ovvero agisce in qualità di stazione appaltante, lâIstituto stesso provvede alla verifica dei presupposti per il suo rilascio senza emettere il DURC, fermo restando quanto previsto dallâart. 7, comma 3, del presente Decreto â. omissis â. 2 Attività preliminare del Consulente del Lavoro Invito a regolarizzare Una volta individuate le aziende destinatarie del provvedimento, le casistiche per lâinvio della autocertificazione sono le seguenti : Soggetti interessati Modalità di invio Scadenza Datori di lavoro che fruiscono già dei benefici contributivi Modello ministeriale da inviare alla DPL territorialmente competente secondo la sede legale dell'impresa interessata a mezzo: 1. Posta raccomandata AR 2. Consegna a mano in DPL 3. Fax 4. Via mail con PEC 30 aprile 2009 Datori che ne hanno usufruito nei mesi pregressi anche se le agevolazioni sono cessate Datori che non hanno ancora richiesto benefici contributivi Prima della richiesta del beneficio Invio una volta sola (non annuale), fermo restando lâobbligo di comunicare tempestivamente ogni modifica rispetto alla condizione dichiarata. Escluso ogni tipo di invio cumulativo a cura del Consulente del lavoro Variazione dello status Tipologia variazione Adempimento Scadenza Illeciti penali o amministrativi, indicati nell'allegato A del D.M. 24/10/2007 Nuova autocertificazione Tempestivamente (entro 30 giorni) RESPONSABILITAâ PENALE INVIO DA RIPETERE In mancanza dei requisiti prima dellâemissione del DURC, o dellâannullamento del documento già rilasciato, gli istituti invitano lâinteressato a regolarizzare la propria posizione entro un termine non superiore a 15 giorni. 1. Verifica delle aziende destinatarie di benefici a partire dal 1^ luglio 2007 (art. 1 c. 1175 legge 296/2006) rispetto della regolarità contributiva. 2. Verifica di illeciti penali e amministrativi commessi a partire dal 31 dicembre 2007. Data di entrata in vigore del DM 24 ottobre 2007. Ossia, "decorsi 30 giorni dalla pubblicazione in gazzetta" avvenuta il 30/11/2007 | |
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