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Funzionario Amministrativo - 110 posti D1
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Da: omologazione e approvazione D | 21/09/2012 19:40:52 |
Ma nn dite cazzate!!! l'autorizzazione è un contr preventivo antecedente... anche il caringella riporta questo, giusto x info. | |
Da: ancora nel pallone | 21/09/2012 19:43:14 |
grazie a tutti | |
Da: lulù | 21/09/2012 19:45:45 |
x mementosemper Grazie per la risposta! | |
Da: ---...--- | 21/09/2012 19:50:02 |
vi ringrazio per avermi risposto. Un altro quesito è: 002. Nella fattispecie concessoria in capo alla p.a. sono previsti poteri di indirizzo? A) No, è previsto il potere sostitutivo che la p.a. può esercitare in modo da garantire il pieno soddisfacimento dell'interesse pubblico all'esercizio dell'attività concessa o in funzione sanzionatoria nei casi di inadempienze del concessionario. B) No, nella fattispecie concessoria la p.a. ha un generico potere di vigilanza sull'attività, diretto a controllare che la medesima si svolga conformemente alla legge e a quanto disposto dal provvedimento permissivo. C) No, sono previsti poteri di controllo e di vigilanza preordinati a verificare che il concessionario svolga l'attività con regolarità e nel rispetto del principio di buona amministrazione. D) Si, sono previsti anche poteri di indirizzo che possono incidere su significative facoltà decisionali del concessionario. e poi se gentilmente mi postate l'art. di legge sulle concessioni...e tutto il pomeriggio che lo cerco. | |
Da: Molly6 | 21/09/2012 20:14:25 |
per ... (perchè non scegli un nik?) i controlli si distinguono in: PREVENTIVI, se intervengono su un atto che non ha ancora prodotto i suoi effetti; SUCCESSIVI, se intervengono su un atto che ha già prodotto i suoi effetti. I controlli preventivi a loro volta si distinguono in: ANTECEDENTI, se l'atto non si è ancora perfezionato; SUSSEGUENTI, se l'atto è perfetto ma non efficace. In effetti, devo darti ragione perchè l'approvazione interviene su atti non ancora efficaci (ma perfetti), quindi, al pari dell'omologazione è un controllo PREVENTIVO SUSSEGUENTE. RISPOSTA D), confermo e la accendiamo! | |
Da: e il visto? | 21/09/2012 20:20:28 |
anche il visto è susseguente! quindi entrambe giuste? | |
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Da: Molly6 | 21/09/2012 20:21:48 |
quesito 002. La risposta dovrebbe essere D). Nelle concessioni, la P.A. ha poteri ingerenza nell'esercizio del servizio, che si traducono in direzione, sostituzione e revoca. | |
Da: ---...--- | 21/09/2012 21:05:19 |
grazie molly | |
Da: millyok | 21/09/2012 21:12:24 |
ragazzi come vi state regolando con lo studio per le prove di dic.? | |
Da: Molly6 | 21/09/2012 21:24:51 |
Io per il momento sto facendo amministrativo ed approfondirò ulteriormente, contratti, privacy ed enti pubblici. Una volta terminato amministrativo, mi dedicherò a diritto costituzionale. | |
Da: millyok | 21/09/2012 22:07:16 |
grazie Molly6 speriamo che la seconda prova sia abbordabile, i quiz mi sembrano un pò rognosi...almeno quella un pò meno tensione | |
Da: ... | 21/09/2012 22:18:12 |
dal mio punto di vista la 002 è la C. Nelle concessioni la PA concede dei poteri al concessionario e quindi ne amplia la sua sfera, ma fa in modo che il tutto, tramite il suo potere di controllo venga svolto nel rispetto delle regole. Non avrebbe senso se la PA ti condece una cosa a poi ti dice cosa devi fare attraverso atti di indirizzo che annullano la tua facoltà di decisione come dice la D in modo significativo. Un esempio è il proprietario di una casa che concede e quindi da in affitto la sua casa ad una persona che è l'inquilino. Il proprietario non potrà dirgli fai cosi fai lo si, ecc, cioè non potrà dargli degli indirizzi su come deve gestire la casa concessa, ma gli potrà dare una direzione dicendogli non mettere questo, se puoi fai questo,ecc, e vigilando che il tutto e cioè controllare che l'inquilino rispetti le regole e non gli distrugga la casa. Come a dire io ti concedo la casa in affitto ma ti controllo e ti vigilo affinchè tu rispetti le regole, poi la decisione di come vuoi arredarla cosa fare e non fare spetta a te. Per me risposta C. Se poi il concessionario non rispetta le regole la PA agisce attraverso i suoi poteri sostitutivi e repressivi, massimo la PA può attuare dei poteri di direzione dicendogli fai cosi rispetta la legge ecc ma non può imporgli dei poteri di indirizzo su quelle che sono le facoltà decisionali del concessionario. | |
Da: ---...--- | 21/09/2012 22:37:28 |
per questo avevo necessità di leggere l'articolo di legge ma non riesco a trovarlo...comincio a pensare di averlo sognato! aiutoooo | |
Da: omologazione e approvazione D | 21/09/2012 22:45:11 |
002 la risposta è D. inoltre ha poteri di controllo e vigilanza, nonchè un potere sostitutivo | |
Da: ... | 21/09/2012 23:01:54 |
Dimmi dove ha poteri di indirizzo. Fammelo leggere. | |
Da: ... | 21/09/2012 23:13:21 |
A me c'è scritto che nelle facoltà decisionali del concessionario la PA non ha poteri di indirizzo, ha poteri di indirizzo nel caso in cui il concessionario non ha nemmeno per determinate materie facoltà di decidere e quindi è obbligato ad applicare gli indirizzi della PA. Qui si parla di facoltà del concessionario di decidere. | |
Da: ... | 21/09/2012 23:16:57 |
Da quello che è scritto sul mio testo, risulta che in caso di facoltà decisionali del concessionario la PA non ha poteri di indirizzo ma ha poteri di direzione, nel caso in cui il concessionario non ha facoltà decisionali allora dovrà applicare gli indirizzi della PA. In caso in cui il concessionario non rispetta le regole la PA ha poteri sostitutivi repressivi ecc. | |
Da: Molly6 | 21/09/2012 23:46:01 |
Nel quesito però non si fa riferimento a facoltà decisionali del concessionario. Si chiede genericamente se nel potere concessorio la p.a. ha poteri di indirizzo... | |
Da: conferma.... | 21/09/2012 23:53:26 |
QUALCUNO SA SE L'APPROVAZIONE è UN ATTO VINCOLATO O DISCREZIONALE? | |
Da: ... | 21/09/2012 23:57:48 |
il problema però che se tu dai in concessione qualcosa poi il concessionario deve avere pure delle facoltà decionale relative a momenti essenziali (come dice il mio testo) della sua attività. Ora se su queste facoltà decisionali ci mettiamo sopra gli atti di indirizzo non saranno più facoltà decisionale relative a momenti essenziali---la D dice...Si, sono previsti anche poteri di indirizzo che possono incidere su significative facoltà decisionali del concessionario. Gli atti di indirizzo possono incidere su quelle che sono delle significative e quindi importanti facoltà decisonali del concessionario? A me risulta di no, semmai la PA può dargli degli atti di direzione su queste facoltà decisionali del concessionario, mentre se il concessionario non ha facoltà decisionali perchè diciamo che deve star a sentire la PA queste usa gli atti di indirizzo dicendogli obbligatoriamente cosa deve fare. | |
Da: Molly6 | 22/09/2012 00:27:58 |
Comprendo la tua riflessione, però non dimentichiamo che l'esercizio del potere concessorio è strumentale al perseguimento di finalità di pubblico interesse. Riporto un passaggio copiato dall'encicl. Treccani: "Di regola, l'amministrazione concedente è titolare di poteri molto penetranti. Può controllare l'attività del concessionario e adottare direttive; può sostituirsi al concessionario nei casi di inerzia di quest'ultimo; ha un potere di sanzione, che consiste nel dichiarare la decadenza della c. in caso di inadempimento grave del concessionario; può, ove previsto dalla legge o dal contratto di c., esercitare il diritto di riscatto, che comporta la risoluzione del medesimo contratto e il trasferimento degli impianti all'amministrazione; può revocare la c. per ragioni di pubblico interesse (in tal caso, è dovuto un indennizzo al concessionario se vi è un pregiudizio economico: art. 21 quinquies, l. 241/1990, modificata dalla l. 15/2005)". E' vero, non si parla di poteri di indirizzo, tuttavia bisognerebbe capire bene in cosa si estrinsecano tali poteri. Siamo sicuri che direzione e indirizzo non siano assimilabili? Se la p.a. detta delle direttive, si presume che siano vincolanti per il concessionario. Forse mi sbaglio. | |
Da: Molly6 | 22/09/2012 00:31:16 |
Spero solo che i nostri interventi non siano controproducenti...che cioè non generino ulteriori dubbi e confusione... | |
Da: nel pallone | 22/09/2012 10:38:29 |
no molly anche per me è D. Primo perchè la domanda è generica quindi comprende tutti i tipi di concessioni, parla di "previsti" e e soprattutto è nnell'interesse pubblico. Il mio punto di vista è molto elementare ma credo giusto. invece vorrei porvi questo quesito: L'incompetenza: A) Si ravvisa quando l'atto è posto in essere da un soggetto non investito della pubblica funzione. B) Costituisce un'ipotesi di eccesso di potere. C) Si ravvisa quando la p.a. esercita il potere per finalità diverse da quelle stabilite dalla norma attributiva del potere. D) È il vizio che consegue alla violazione delle norme che distribuiscono la funzione amministrativa tra diversi enti, organi, o uffici. mi confermate la D? e poi questa: Con riferimento al rapporto di lavoro c.d. privatizzato alle dipendenze di pubbliche amministrazioni e all'esercizio di mansioni più elevate rispetto a quelle della qualifica di appartenenza, si indichi quale affermazione è coerente al disposto di cui all'art. 52 del d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165. A) Il conferimento di mansioni superiori è legittimo solo in caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, compresa l'assenza per ferie. B) Il diritto alle integrazioni retributive, oltre agli interessi e alla rivalutazione monetaria, può essere fatto valere innanzi il G.O. entro il termine prescrizionale di dieci anni che inizia a decorrere dalla data di adozione dell'atto di conferimento. C) Secondo un univoco indirizzo giurisprudenziale, nessuna norma o principio generale desumibile dall'ordinamento consente la retribuibilità in via di principio delle mansioni superiori svolte nel pubblico impiego. D) L'esercizio di fatto di mansioni superiori ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore nella qualifica superiore e la base retributiva dell'indennità di buonuscita, che sia normativamente costituita dalla retribuzione corrispondente all'ultima qualifica legittimamente rivestita dall'interessato all'atto della cessazione del servizio, è da riferire alla retribuzione corrispondente alla qualifica superiore. La mia indecisione è tra B e D. Sembrerebbe la B per esclusione. Il mio dubbio è: sicuro che l'esercizio di mansioni superiori non comporta inquadramento nella qualifica superiore? Da qualche parte mi era parso di aver letto che se si potrae nel tempo si. E nelle nuove disposizioni c'è qualcosa in merito? aiuto! grazie | |
Da: databese | 22/09/2012 10:42:13 |
se puo' aiutarvi andate su Wikipedia alla voce atti di controllo poi preventivo e successivo | |
Da: dubbio dubbio | 22/09/2012 10:58:32 |
Buongiorno tra le assunzioni di atti di competenze della giunta per materie di programmazione e bilancio, c'è il piano della performance. potete confermarmi questa risposta? le altre opzioni sono l'elezione dell'organo revisore, la liquidazione delle spese e la convenzione con il concessionario delle entrate. Le prime due sono assodate, la convenzione dovrebbe essere il dirigente. Mi confermate? | |
Da: Molly6 | 22/09/2012 11:13:08 |
per nel pallone: per quanto riguarda il potere concessorio, per quanto mi riguarda il dubbio permane e se anche escludessi la risposta D), non darei per scontata la C). Per quanto riguarda l'incompetenza, la risposta è sicuramente D). Il quesito sull'art. 52 T.U. pubblico impiego è stato oggetto di discussione nei post precedenti. Rileggendo l'articolo, possiamo escludere la A) e la D). Infatti, la risp. A) è errata in quanto l'art. 52, comma 2, lett. b), prevedede che il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni superiori "nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, CON ESCLUSIONE DELL'ASSENZA PER FERIE. Inoltre la risposta è perentoria riferendosi ad un unico caso, mentre la legge ne contempla 2. La risposta D) è errata perchè l'art. 52, comma 1, statuisce che "l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza NON HA EFFETTO AI FINI DELL'INQUADRAMENTO DEL LAVORATORE". Restanno la B) e la C). La C) non mi sembra coerente con il dettato dell'art. 52, che al comma 4, smentisce la risposta in parola, precisando che "per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore". Per esclusione la risposta dovrebbe essere B). | |
Da: TUTTE SBAGLIATE | 22/09/2012 11:46:19 |
013. Con riferimento all'atto di conferma, si suole distinguere due categorie di atti confermativi: la conferma propria e la conferma impropria. Indicare quale affermazione sulla conferma propria è corretta. A) La conferma propria comporta che il vecchio provvedimento venga assorbito dal nuovo che, con efficacia ex tunc, viene ad operare in sostituzione di quello. OPERA EX NUNC QUINDI SBAGLIATA B) La conferma propria è un atto che non si sostituisce al precedente. LA CONFERMA PROPRIA è UN NUOVO ATTO CHE SI STOSTITUISCE AL PRECEDENTE C) Nella conferma propria la p.a. si esime dal prendere posizione sulle questioni sollevate con la nuova istanza, limitandosi ad un rifiuto pregiudiziale di riesame, con il quale nega, anche implicitamente, l'esistenza delle condizioni per passare alla valutazione del merito dell'istanza stessa. NO D) Nella conferma propria è assente la rinnovata valutazione, ad opera dell'amministrazione, dell'interesse pubblico. NO COSA NE DITE? | |
Da: Molly6 | 22/09/2012 11:58:34 |
Sempre con riguardo al quesito sull'art. 52, sicuramente la giurisdizione in materia di integrazioni retributive, interessi moratori ecc., è del G.O. Bisognerebbe controllare sul codice del processo amministrativo se il termine prescrizionale è di 10 anni. L'unica mia perplessità deriva dal fatto che anche se la B) è corretta non vi trovo l'adddentellato con l'art. 52. Ma a parte questo, la B) dovrebbe essere giusta. | |
Da: Molly6 | 22/09/2012 12:07:04 |
Per TUTTE SBAGLIATE: secondo me la risposta esatta è B): La conferma propria è un atto che non si sostituisce al precedente. La P.A. infatti in questo caso procede al procedimento di riesame che si conclude appunto con una CONFERMA e non con una sostituzione del provvedimento. Viene quindi posto in essere un NUOVO ADEMPIMENTO ISTRUTTORIO ed un nuovo esame dei vari elementi che sfocia in un atto confermativo e non sostitutivo. | |
Da: concorsista 1 | 22/09/2012 12:13:25 |
Ragazzi scusate, non sono pratica di forum e concorsi...ma queste domande da dove le state scaricando? | |
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