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CONCORSO ZETEMA
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Da: Aliseaa 20/02/2014 15:51:26
che permaloso!!
Rispondi

Da: Aliseaa 20/02/2014 15:52:33
meno male!!
Rispondi

Da: Ermanna 20/02/2014 16:05:25
quindi noi dipendenti zetema possiamo stare tranquilli?
Rispondi

Da: X Ermanna 20/02/2014 16:43:54
Tu no, visto che stai cazzarando su internet.
Rispondi

Da: appunto 20/02/2014 17:34:04
Aggiornamenti?
Rispondi

Da: appunto 20/02/2014 18:14:45
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/20/salva-roma-si-del-senato-al-piano-di-rientro-triennale-del-debito-della-capitale/888492/
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Da: A. 25/02/2014 10:37:39
La situazione non sembra per niente tranquilla, girando in internet ho trovato questo:

http://www.serenettamonti.it/

C'è un articolo di ieri dove si spiega un po' qual è la situazione e si legge che oggi ci sarà un incontro tra i lavoratori di Zetema e i sindacati sull'argomento.
Rispondi

Da: profiloA4 26/02/2014 10:38:12
Sapete se le graduatorie dei 18 posti stanno scorrendo?
Rispondi

Da: x profiloA4 26/02/2014 11:02:59
Roma Capitale rischia il default, penso che per il momento abbiano altro a cui pensare.
Rispondi

Da: profiloA4 26/02/2014 11:13:31
Lavoro in una specie di municipalizzata in liquidazione...loro hanno sempre altro a cui pensare pur di rendere la vita difficile ai lavoratori.
Rispondi

Da: Comune di Roma 26/02/2014 14:21:19
Il governo ritira il Salva-Roma. L'ostruzionismo di Lega e M5S ha portato Palazzo Chigi a fare marcia indietro sul decreto Enti locali a cui era agganciato il provvedimento per salvare il bilancio della Capitale. La decisione era nell'aria e la conferma è arrivata in tarda mattinata dalle parole del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi: "Il governo - ha detto durante la conferenza dei capigruppo - aveva confermato la volontà di approvare entro i termini previsti il decreto ma di fronte alla indisponibilità di Lega e M5S e alla conferma da parte loro di proseguire con l'ostruzionismo in aula, era matematicamente impossibile l'approvazione entro il 28". E Marco Causi, deputato Pd capogruppo in commissione Finanze, subito attacca: "I romani da questo momento sanno benissimo chi in Parlamento ha lavorato per danneggiarli".

Giunto alla Camera a 72 ore dalla decadenza dopo la battaglia del Senato, dov'è rimasto incagliato per settimane, complice anche la crisi di governo, il provvedimento doveva essere approvato senza modifiche, così da scongiurare un ulteriore passaggio - la terza lettura a Palazzo Madama - per il quale non ci sarebbe stato tempo. Ma alla fine l'esecutivo ha preso atto dei muri alzati da grillini e dal Carroccio e ora, annuncia ancora la Boschi, verrà preparato un nuovo testo che sarà varato entro il 28 febbraio. Ma solo dopo "una nuova valutazione dei contenuti da parte dell'esecutivo appena formato, e solo con norme indispensabili e di primaria importanza".

Esulta la Lega: "Il ministro Boschi si arrende alla Lega Nord e rinuncia a convertire il Salva-Roma 2. Vittoria: bloccato ennesimo salva sprechi!" twitta il leghista Massimiliano Fedriga. "E' sparito il primo decreto, adesso è sparito anche il secondo. Ora è il momento di far sparire la amministrazione di Roma e di metterla in liquidazione fallimentare" è l'affondo di Roberto Calderoli.

Renato Brunetta ha due linee opposte: a bocciatura avvenuta parla di un "brutto segnale", ma in mattinata aveva dato una lettura diversa: "A noi questo "Salva Roma" fa leggermente schifo - aveva detto il capogruppo di Forza Italia alla Camera a 'Radio anch'io' - se Roma non si salvasse e il sindaco Marino desse le dimissioni per bancarotta, a noi non dispiacerebbe più di tanto. Perché chiunque altro al suo posto farebbe meglio. Un bel commissario al bilancio risolverebbe anche un problema democratico con la città".

Per il Pd parla l'ex assessore al Bilancio capitolino e ora deputato Pd Marco Causi: "La scelta di M5S e Lega i non arretrare da un ostruzionismo ingiustificabile fa pagare un caro prezzo ai cittadini di Roma e all'insieme dei servizi nella Capitale.
Così come altri che saranno colpiti da altre norme presenti nel decreto enti locali, in particolare per l' Expo 2015, per non parlare della questione dei cosiddetti affitti d'oro dei palazzi della politica. Oggi abbiamo trovato un'ennesima amara conferma: i grillini, non solo non danno nessun contributo per migliorare la politica, ma agiscono contro i cittadini rendendo la vita più difficile".

Le prime reazioni del Campidoglio arrivano da Mirko Coratti, presidente dell'Assemblea capitolina: "Un default della Capitale rischierebbe di innescare una reazione a catena che potrebbe coinvolgere l'intera economia nazionale", poi parla anche l'ex sindaco Alemanno, a cui molti dei conti in rosso vengono attribuiti, duro con l'attuale sindaco: "E' un colpo definitivo alla credibilità politica e alla legittimità anche giuridica dell'amministrazione Marino" e a Coratti si rivolge per chiedere di "convocare immediatamente un consiglio comunale straordinario".

A questo punto resta in campo il progetto di varare al più presto un nuovo provvedimento che salvi gli effetti giuridici del Salva-Roma,
compresi quindi i bilanci del Campidoglio. E il lettiano Boccia aveva suggerito una via molto veloce: "Servirà il primo decreto del nuovo governo entro venerdì mattina, altrimenti sarà caos negli Enti locali". La stessa via caldeggiata dal sindaco Marino
Rispondi

Da: X Comune di Roma 26/02/2014 14:43:25
Penso che i più sappiano usare Google !!
Rispondi

Da: Comune di Roma 26/02/2014 14:47:36
ovviamente....non tutti però penso che erano informati visto che dopo l'approvazione al Senato, esultavano.....
Rispondi

Da: X Comune di Roma 26/02/2014 16:35:15
Alla Camera non è stato bocciato, non ci è proprio arrivato, o meglio, ci è arrivato con un'accozzaglia di emendamenti anticostituzionali ! Il Governo attuale non se l'è sentita di votare una simile porcheria, oltre a 300 e rotti emendamenti inutili presentati da quei coglioni di grillini e leghisti. Ora vedremo.
Rispondi

Da: Comune di Roma 26/02/2014 17:21:33
Gli emendamenti sono costituzionali.....solamente che il Governo non ha voluto mettere la fiducia (quindi usare la
"Tagliola", cosa già fatta al Senato) come suo primo provvedimento

Ora faranno un altro decreto legge, che dovrebbe salvaguardare sopratutto il bilancio di Roma.

Tra l'altro fino ad aprile a zetema gli stipendi sono garantiti, dopo chissà....
Rispondi

Da: sara'' 26/02/2014 17:27:19
- Dopo la conferenza dei Capigruppo di Montecitorio il Governo rinuncia al decreto Salva Roma, attacca l'ostruzionismo delle opposizioni e promette che presto arriverà un nuovo testo in grado di essere approvato in tempo con la scadenza del 28 febbraio. Il ministro Maria Elena Boschi ha spiegato che l'esecutivo ha rinunciato alla conversione del decreto per l'elevato numero di emendamenti, che avrebbero potuto tenere l'Aula impegnata per 215 ore, ben oltre la scadenza del provvedimento. Il varerà però "un nuovo provvedimento, dopo una valutazione dei contenuti", che contenga anche le norme sull'Expo e sulla Sardegna, ha spiegato sempre Boschi.

L'emergenza della situazione, soprattutto per il Comune laziale, è testimoniata dalla convocazione di un tavolo d'urgenza con il sindaco Ignazio Marino. Allo studio dell'esecutivo ci sarebbe lo scorporo delle norme dedicate a Roma dalle altre, per arrivare a salvare il Campidoglio entro venerdì prossimo con un nuovo decreto.
Rispondi

Da: noooooooooo 28/02/2014 10:59:01
di male in peggio......"Il PD e Renzi salvano Roma e mollano Marino: il sindaco è più solo che mai
http://www.romatoday.it/politica/renzi-lite-marino.html

Il PD e Renzi salvano Roma e mollano Marino: il sindaco è più solo che mai
â��

Nulla sarà come prima. Dopo il giovedì passato tra radio e tv ad annunciare il blocco della città e dopo aver ricevuto rassicurazioni dal neo premier Matteo Renzi, Ignazio Marino è più solo che mai. I soldi dovrebbero arrivare con il Salva Roma ter, diviso in due parti, una che mette in sicurezza i conti del 2013 e una che traccia la linea per il bilancio 2014. A cambiare sono i rapporti tra Ignazio Marino e il Pd. Niente più favolette da parte del sindaco in cui si racconta di una maggioranza totalmente coesa sulla sua linea. Ieri il Partito Democratico l'ha scaricato, abbandonato, lasciato da solo. Da Renzi ai consiglieri comunali, a nessuno è piaciuto il tono usato dal primo cittadino che, invece di unire attorno a sè tutte le forze che lo sostengono, è riuscito nell'impresa di allontanare anche quei pochi che gli erano rimasti fedeli.

Quando Renzi, durante la direzione nazionale, ha detto: "Condivido le preoccupazioni del sindaco Marino, ma non accetto i toni", è scattato un applauso. Un applauso che per i membri romani è stato una sorta di liberazione. Anche il neo premier ha quindi scaricato il primo cittadino. L'ha fatto ufficialmente dopo averlo fatto in mattinata con una telefonata furiosa, durante la quale si racconta sia volata ben più di una parola grossa.

Il sindaco è solo.

Anche durante la riunione del Pd romano, con consiglieri regionali e comunali presenti, è emerso lo sconcerto per le parole usate in mattinata, per quei forconi agitati contro la politica. Il segretario Cosentino ha faticato per far condividere una linea d'appoggio al primo cittadino, ma alla fine almeno la facciata è stata salvata. "Siamo al fianco del sindaco e del Governo". I mugugni però sono tanti.

Che così non si possa andare avanti era cosa ormai nota. Che Marino fosse ingovernabile era certezza. Ma ieri si è decisamente passato il segno. Ecco perché l'uscita è stata letta da tanti come una volontà del primo cittadino di mollare. Ha bisogno di una scusa, è il rumor sulla bocca di più di un democratico.

"Meglio mollare per il Salva Roma ergendosi a paladino della città, piuttosto che per una lite con i consiglieri comunali", racconta un esponente del PD sentito da RomaToday. Dato per scontato che arriverà il nuovo salva Roma , la paura di Marino sono ora i compiti a casa, il piano per rimettere in sesto la città. Nella frase "io non sono un liquidatore", c'è la certezza che dal Governo stanno per arrivare prescrizioni molto rigide che potrebbero comportare provvedimenti drastici su municipalizzate e macchina capitolina. Così il chirurgo ligure ha messo le mani avanti, giocandosi la carta della disperazione, sperando che il neo premier Renzi appoggiasse le sue richieste, ergendosi nel contempo a scudo contro i democratici romani. Tutto questo ieri non è accaduto, anzi. Renzi ha pubblicamente attaccato il sindaco, di fatto scaricandolo.

Cosa accadrà? Innanzitutto bisognerà leggere il nuovo decreto e soprattutto capire quali saranno le prescrizioni. Queste potrebbero di fatto sancire un ommissariamento di Marino. Quel che è da capire è se il chirurgo accetterà i compiti a casa. Se lo farà, insieme alla cura Renzi arriverà il rimpasto.

Cosentino da giorni sta sondando il terreno con dei colloqui privati per mettere mano alla giunta. Gli esiti, si racconta, pare non siano dei migliori. In tanti stanno rifiutando perché nessuno vuole salire su una barca che affonda. Una soluzione comunque in questo senso si troverà. C'è poi l'altra possibilità, ovvero che il sindaco molli davvero. A quel punto la strada è quella del commissariamento con Pecoraro già pronto a vestire i panni del commissario del Governo.
"

Rispondi

Da: x veliero 03/03/2014 18:58:35

Zetema chiuderà o no??
Rispondi

Da: noooooooooo 04/03/2014 10:34:07
l'assessore al Bilancio, Daniela Morgante, ha chiuso i rubinetti: - See more at: http://www.radicali.it/20140304/super-tagli-ai-fondi-assessorati-paralisi-comune#sthash.w8vgI8DD.dpuf
Rispondi

Da: buburaire 04/03/2014 11:57:52
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/salva_roma_marino_renzi_premier_tagli/notizie/550399.shtml
Rispondi

Da: X Tutti 04/03/2014 12:42:39
Zetema chiuderà, e con essa tutti i musei, teatri e quant'altro gestisce. Roma sarà paralizzata, i turisti non potrebbero visitare posti a pagamento e in una settimana il Comune si ritroverebbe con un buco del doppio di adesso !
Secondo voi è possibile o così semplice chiudere una municipalizzata e mandare a casa 1000 persone ? Sarebbe la guerra sociale !
Rispondi

Da: xxxxxxxxx 04/03/2014 12:52:43
non chiude non chiude
Rispondi

Da: concorso 18 profili 04/03/2014 13:52:32
chiudere non chiude...ma assume? :P
Rispondi

Da: xxxxxxxxx 04/03/2014 14:34:27
per ora tutto fermo
Rispondi

Da: fiduciosaa 04/03/2014 17:11:41
ci chiameranno tutti esauriranno la graduatoria
Rispondi

Da: concorso 18 profili 04/03/2014 18:18:47
si esauriranno tutte le graduatorie dandoci un contratto a tempo indeterminato, buoni pasto, tredicesima, quattordicesima, tfr e pacco di natale con spumante e pandoro o panettone a scelta
Rispondi

Da: buburaire 05/03/2014 13:20:09
x Veliero:

http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/03/04/news/sei_municipalizzate_da_liquidare_salva_roma_il_piano_segreto_nel_cassetto_del_sindaco_marino-80143602/

Si dice in fondo:

"Realista il capogruppo del Pd D'Ausilio: "Credo che dovremo fondere alcune società,
ad esempio tra Zètema, Palaexo e Biblioteche, e l'unico modo per garantire i livelli occupazionali è di imporre dei piani molto duri, attraverso dei risparmi del 15/20% all'anno. Se bisogna chiudere le aziende lo faremo, ma dentro questo spirito e senza licenziamenti".

E' vero??? E se sì cosa comporterebbe per noi??
Rispondi

Da: buburaire 05/03/2014 13:21:01
per noi in graduatoria naturalmente
Rispondi

Da: X buburaire 05/03/2014 13:45:59
http://www.ilvelino.it/it/article/2014/03/04/roma-il-campidoglio-smentisce-liquidazioni-di-aziende-partecipate/fdbd7755-6b86-4ec1-b406-0179ea7df612/
Rispondi

Da: X buburaire 05/03/2014 13:48:39
Sto forum pare che funziona in differita ! Pubblicate le notizie del giorno prima, invece di pubblicare la risposta a quell'articolo !
Rispondi

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 306, 307, 308, 309, 310, 311, 312, 313, 314, 315, 316, ..., 326, 327, 328, 329, 330, 331 - Successiva >>

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Da: Aliseaa	20/02/2014 15:51:26
che permaloso!!
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Da: Ermanna	20/02/2014 16:05:25
quindi noi dipendenti zetema possiamo stare tranquilli?
Rispondi

Da: X Ermanna	20/02/2014 16:43:54
Tu no, visto che stai cazzarando su internet.
Rispondi

Da: appunto	20/02/2014 17:34:04
Aggiornamenti?
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Da: appunto	20/02/2014 18:14:45
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/20/salva-roma-si-del-senato-al-piano-di-rientro-triennale-del-debito-della-capitale/888492/
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Da: A.	25/02/2014 10:37:39
La situazione non sembra per niente tranquilla, girando in internet ho trovato questo: http://www.serenettamonti.it/ C'è un articolo di ieri dove si spiega un po' qual è la situazione e si legge che oggi ci sarà un incontro tra i lavoratori di Zetema e i sindacati sull'argomento.
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Da: profiloA4	26/02/2014 10:38:12
Sapete se le graduatorie dei 18 posti stanno scorrendo?
Rispondi

Da: x profiloA4	26/02/2014 11:02:59
Roma Capitale rischia il default, penso che per il momento abbiano altro a cui pensare.
Rispondi

Da: profiloA4	26/02/2014 11:13:31
Lavoro in una specie di municipalizzata in liquidazione...loro hanno sempre altro a cui pensare pur di rendere la vita difficile ai lavoratori.
Rispondi

Da: Comune di Roma	26/02/2014 14:21:19
Il governo ritira il Salva-Roma. L'ostruzionismo di Lega e M5S ha portato Palazzo Chigi a fare marcia indietro sul decreto Enti locali a cui era agganciato il provvedimento per salvare il bilancio della Capitale. La decisione era nell'aria e la conferma è arrivata in tarda mattinata dalle parole del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi: "Il governo - ha detto durante la conferenza dei capigruppo - aveva confermato la volontà di approvare entro i termini previsti il decreto ma di fronte alla indisponibilità di Lega e M5S e alla conferma da parte loro di proseguire con l'ostruzionismo in aula, era matematicamente impossibile l'approvazione entro il 28". E Marco Causi, deputato Pd capogruppo in commissione Finanze, subito attacca: "I romani da questo momento sanno benissimo chi in Parlamento ha lavorato per danneggiarli". Giunto alla Camera a 72 ore dalla decadenza dopo la battaglia del Senato, dov'è rimasto incagliato per settimane, complice anche la crisi di governo, il provvedimento doveva essere approvato senza modifiche, così da scongiurare un ulteriore passaggio - la terza lettura a Palazzo Madama - per il quale non ci sarebbe stato tempo. Ma alla fine l'esecutivo ha preso atto dei muri alzati da grillini e dal Carroccio e ora, annuncia ancora la Boschi, verrà preparato un nuovo testo che sarà varato entro il 28 febbraio. Ma solo dopo "una nuova valutazione dei contenuti da parte dell'esecutivo appena formato, e solo con norme indispensabili e di primaria importanza". Esulta la Lega: "Il ministro Boschi si arrende alla Lega Nord e rinuncia a convertire il Salva-Roma 2. Vittoria: bloccato ennesimo salva sprechi!" twitta il leghista Massimiliano Fedriga. "E' sparito il primo decreto, adesso è sparito anche il secondo. Ora è il momento di far sparire la amministrazione di Roma e di metterla in liquidazione fallimentare" è l'affondo di Roberto Calderoli. Renato Brunetta ha due linee opposte: a bocciatura avvenuta parla di un "brutto segnale", ma in mattinata aveva dato una lettura diversa: "A noi questo "Salva Roma" fa leggermente schifo - aveva detto il capogruppo di Forza Italia alla Camera a 'Radio anch'io' - se Roma non si salvasse e il sindaco Marino desse le dimissioni per bancarotta, a noi non dispiacerebbe più di tanto. Perché chiunque altro al suo posto farebbe meglio. Un bel commissario al bilancio risolverebbe anche un problema democratico con la città". Per il Pd parla l'ex assessore al Bilancio capitolino e ora deputato Pd Marco Causi: "La scelta di M5S e Lega i non arretrare da un ostruzionismo ingiustificabile fa pagare un caro prezzo ai cittadini di Roma e all'insieme dei servizi nella Capitale. Così come altri che saranno colpiti da altre norme presenti nel decreto enti locali, in particolare per l' Expo 2015, per non parlare della questione dei cosiddetti affitti d'oro dei palazzi della politica. Oggi abbiamo trovato un'ennesima amara conferma: i grillini, non solo non danno nessun contributo per migliorare la politica, ma agiscono contro i cittadini rendendo la vita più difficile". Le prime reazioni del Campidoglio arrivano da Mirko Coratti, presidente dell'Assemblea capitolina: "Un default della Capitale rischierebbe di innescare una reazione a catena che potrebbe coinvolgere l'intera economia nazionale", poi parla anche l'ex sindaco Alemanno, a cui molti dei conti in rosso vengono attribuiti, duro con l'attuale sindaco: "E' un colpo definitivo alla credibilità politica e alla legittimità anche giuridica dell'amministrazione Marino" e a Coratti si rivolge per chiedere di "convocare immediatamente un consiglio comunale straordinario". A questo punto resta in campo il progetto di varare al più presto un nuovo provvedimento che salvi gli effetti giuridici del Salva-Roma, compresi quindi i bilanci del Campidoglio. E il lettiano Boccia aveva suggerito una via molto veloce: "Servirà il primo decreto del nuovo governo entro venerdì mattina, altrimenti sarà caos negli Enti locali". La stessa via caldeggiata dal sindaco Marino
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Da: X Comune di Roma	26/02/2014 14:43:25
Penso che i più sappiano usare Google !!
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Da: Comune di Roma	26/02/2014 14:47:36
ovviamente....non tutti però penso che erano informati visto che dopo l'approvazione al Senato, esultavano.....
Rispondi

Da: X Comune di Roma	26/02/2014 16:35:15
Alla Camera non è stato bocciato, non ci è proprio arrivato, o meglio, ci è arrivato con un'accozzaglia di emendamenti anticostituzionali ! Il Governo attuale non se l'è sentita di votare una simile porcheria, oltre a 300 e rotti emendamenti inutili presentati da quei coglioni di grillini e leghisti. Ora vedremo.
Rispondi

Da: Comune di Roma	26/02/2014 17:21:33
Gli emendamenti sono costituzionali.....solamente che il Governo non ha voluto mettere la fiducia (quindi usare la "Tagliola", cosa già fatta al Senato) come suo primo provvedimento Ora faranno un altro decreto legge, che dovrebbe salvaguardare sopratutto il bilancio di Roma. Tra l'altro fino ad aprile a zetema gli stipendi sono garantiti, dopo chissà....
Rispondi

Da: sara''	26/02/2014 17:27:19
- Dopo la conferenza dei Capigruppo di Montecitorio il Governo rinuncia al decreto Salva Roma, attacca l'ostruzionismo delle opposizioni e promette che presto arriverà un nuovo testo in grado di essere approvato in tempo con la scadenza del 28 febbraio. Il ministro Maria Elena Boschi ha spiegato che l'esecutivo ha rinunciato alla conversione del decreto per l'elevato numero di emendamenti, che avrebbero potuto tenere l'Aula impegnata per 215 ore, ben oltre la scadenza del provvedimento. Il varerà però "un nuovo provvedimento, dopo una valutazione dei contenuti", che contenga anche le norme sull'Expo e sulla Sardegna, ha spiegato sempre Boschi. L'emergenza della situazione, soprattutto per il Comune laziale, è testimoniata dalla convocazione di un tavolo d'urgenza con il sindaco Ignazio Marino. Allo studio dell'esecutivo ci sarebbe lo scorporo delle norme dedicate a Roma dalle altre, per arrivare a salvare il Campidoglio entro venerdì prossimo con un nuovo decreto.
Rispondi

Da: noooooooooo	28/02/2014 10:59:01
di male in peggio......"Il PD e Renzi salvano Roma e mollano Marino: il sindaco è più solo che mai http://www.romatoday.it/politica/renzi-lite-marino.html Il PD e Renzi salvano Roma e mollano Marino: il sindaco è più solo che mai â�� Nulla sarà come prima. Dopo il giovedì passato tra radio e tv ad annunciare il blocco della città e dopo aver ricevuto rassicurazioni dal neo premier Matteo Renzi, Ignazio Marino è più solo che mai. I soldi dovrebbero arrivare con il Salva Roma ter, diviso in due parti, una che mette in sicurezza i conti del 2013 e una che traccia la linea per il bilancio 2014. A cambiare sono i rapporti tra Ignazio Marino e il Pd. Niente più favolette da parte del sindaco in cui si racconta di una maggioranza totalmente coesa sulla sua linea. Ieri il Partito Democratico l'ha scaricato, abbandonato, lasciato da solo. Da Renzi ai consiglieri comunali, a nessuno è piaciuto il tono usato dal primo cittadino che, invece di unire attorno a sè tutte le forze che lo sostengono, è riuscito nell'impresa di allontanare anche quei pochi che gli erano rimasti fedeli. Quando Renzi, durante la direzione nazionale, ha detto: "Condivido le preoccupazioni del sindaco Marino, ma non accetto i toni", è scattato un applauso. Un applauso che per i membri romani è stato una sorta di liberazione. Anche il neo premier ha quindi scaricato il primo cittadino. L'ha fatto ufficialmente dopo averlo fatto in mattinata con una telefonata furiosa, durante la quale si racconta sia volata ben più di una parola grossa. Il sindaco è solo. Anche durante la riunione del Pd romano, con consiglieri regionali e comunali presenti, è emerso lo sconcerto per le parole usate in mattinata, per quei forconi agitati contro la politica. Il segretario Cosentino ha faticato per far condividere una linea d'appoggio al primo cittadino, ma alla fine almeno la facciata è stata salvata. "Siamo al fianco del sindaco e del Governo". I mugugni però sono tanti. Che così non si possa andare avanti era cosa ormai nota. Che Marino fosse ingovernabile era certezza. Ma ieri si è decisamente passato il segno. Ecco perché l'uscita è stata letta da tanti come una volontà del primo cittadino di mollare. Ha bisogno di una scusa, è il rumor sulla bocca di più di un democratico. "Meglio mollare per il Salva Roma ergendosi a paladino della città, piuttosto che per una lite con i consiglieri comunali", racconta un esponente del PD sentito da RomaToday. Dato per scontato che arriverà il nuovo salva Roma , la paura di Marino sono ora i compiti a casa, il piano per rimettere in sesto la città. Nella frase "io non sono un liquidatore", c'è la certezza che dal Governo stanno per arrivare prescrizioni molto rigide che potrebbero comportare provvedimenti drastici su municipalizzate e macchina capitolina. Così il chirurgo ligure ha messo le mani avanti, giocandosi la carta della disperazione, sperando che il neo premier Renzi appoggiasse le sue richieste, ergendosi nel contempo a scudo contro i democratici romani. Tutto questo ieri non è accaduto, anzi. Renzi ha pubblicamente attaccato il sindaco, di fatto scaricandolo. Cosa accadrà? Innanzitutto bisognerà leggere il nuovo decreto e soprattutto capire quali saranno le prescrizioni. Queste potrebbero di fatto sancire un ommissariamento di Marino. Quel che è da capire è se il chirurgo accetterà i compiti a casa. Se lo farà, insieme alla cura Renzi arriverà il rimpasto. Cosentino da giorni sta sondando il terreno con dei colloqui privati per mettere mano alla giunta. Gli esiti, si racconta, pare non siano dei migliori. In tanti stanno rifiutando perché nessuno vuole salire su una barca che affonda. Una soluzione comunque in questo senso si troverà. C'è poi l'altra possibilità, ovvero che il sindaco molli davvero. A quel punto la strada è quella del commissariamento con Pecoraro già pronto a vestire i panni del commissario del Governo. "
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Da: x veliero	03/03/2014 18:58:35
Zetema chiuderà o no??
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Da: noooooooooo	04/03/2014 10:34:07
l'assessore al Bilancio, Daniela Morgante, ha chiuso i rubinetti: - See more at: http://www.radicali.it/20140304/super-tagli-ai-fondi-assessorati-paralisi-comune#sthash.w8vgI8DD.dpuf
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Da: buburaire	04/03/2014 11:57:52
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/salva_roma_marino_renzi_premier_tagli/notizie/550399.shtml
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Da: X Tutti	04/03/2014 12:42:39
Zetema chiuderà, e con essa tutti i musei, teatri e quant'altro gestisce. Roma sarà paralizzata, i turisti non potrebbero visitare posti a pagamento e in una settimana il Comune si ritroverebbe con un buco del doppio di adesso ! Secondo voi è possibile o così semplice chiudere una municipalizzata e mandare a casa 1000 persone ? Sarebbe la guerra sociale !
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Da: xxxxxxxxx	04/03/2014 12:52:43
non chiude non chiude
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Da: concorso 18 profili	04/03/2014 13:52:32
chiudere non chiude...ma assume? :P
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Da: xxxxxxxxx	04/03/2014 14:34:27
per ora tutto fermo
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Da: fiduciosaa	04/03/2014 17:11:41
ci chiameranno tutti esauriranno la graduatoria
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Da: concorso 18 profili	04/03/2014 18:18:47
si esauriranno tutte le graduatorie dandoci un contratto a tempo indeterminato, buoni pasto, tredicesima, quattordicesima, tfr e pacco di natale con spumante e pandoro o panettone a scelta
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Da: buburaire	05/03/2014 13:20:09
x Veliero: http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/03/04/news/sei_municipalizzate_da_liquidare_salva_roma_il_piano_segreto_nel_cassetto_del_sindaco_marino-80143602/ Si dice in fondo: "Realista il capogruppo del Pd D'Ausilio: "Credo che dovremo fondere alcune società, ad esempio tra Zètema, Palaexo e Biblioteche, e l'unico modo per garantire i livelli occupazionali è di imporre dei piani molto duri, attraverso dei risparmi del 15/20% all'anno. Se bisogna chiudere le aziende lo faremo, ma dentro questo spirito e senza licenziamenti". E' vero??? E se sì cosa comporterebbe per noi??
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Da: buburaire	05/03/2014 13:21:01
per noi in graduatoria naturalmente
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Da: X buburaire	05/03/2014 13:45:59
http://www.ilvelino.it/it/article/2014/03/04/roma-il-campidoglio-smentisce-liquidazioni-di-aziende-partecipate/fdbd7755-6b86-4ec1-b406-0179ea7df612/
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Da: X buburaire	05/03/2014 13:48:39
Sto forum pare che funziona in differita ! Pubblicate le notizie del giorno prima, invece di pubblicare la risposta a quell'articolo !
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