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Esame avvocato Spagna
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Da: Dott.sa14/11/2011 21:47:57
COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE:

Comunicati dal Consiglio dell'Ordine di Rovigo


Criteri direttivi iscrizione Avvocati Stabiliti
di La Segreteria



Coloro che dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza in Italia ed aver ivi svolto la pratica professionale  abbiano conseguito il titolo professionale in uno degli Stati membri dell'Unione Europea che non prevedono l'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato, quale ad esempio la Spagna, qualora richiedano l'iscrizione all'Albo speciale degli avvocati stabiliti presso l'Ordine di Rovigo, dovranno dimostrare di possedere i requisiti previsti dall'art. 6 del Dlgs: 96/2001 corredando le domande di iscrizione  dei documenti ivi previsti.
Il Consiglio dell'ordine degli Avvocati di Rovigo, al fine di escludere  che il conseguimento del titolo in altro Stato membro ed il successivo esercizio del diritto di stabilimento in Italia siano volti eclusivamente ad eludere l'esame di stato imposto dalla normativa italiana,  verificherà le qualifiche ed esperienze professionali ottenute nei diversi Stati membri e l'effettivo svolgimento della professione  all'estero del richiedente,  oltre alle supplementari qualifiche acquisite all'estero utilizzando i seguenti parametri:

1. la durata dell'iscrizione all'albo professionale del paese membro di origine,  che non deve essere inferiore ad un anno.
2. l'effettivo esercizio della professione all'estero,  che dovrà essere  dimostrata mediante la produzione di verbali d'udienza a cui il richiedente risulta aver partecipato, atti giudiziari nei quali risulti  conferito  il mandato anche al richiedente, lettere di incarico;
3. partecipazione ad eventi formativi documentati (in Spagna).
4. documentazione fiscale;

Infine il domicilio in Italia  dovrà essere eletto  presso un avvocato iscritto all'Ordine di Rovigo da almeno sei anni.

Da: Latin14/11/2011 21:50:01
Taci capretta basta belare alla luna! A copiare sentenze dai codici commentati che ti ribocciano per la decima volta!!!!!! Ahahahhahahahahhahaahahahahahahaahahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahahh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: Latin14/11/2011 21:51:05
per Italoabogado  =   Asino non tutti

NON CI SCRIVE NESSUNO QUI....COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE!!!!!!!
Ahahahhahahahahhahaahahahahahahaahahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahahh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: CIUPPPAAAAAAA!!!!14/11/2011 21:52:42
OPS! RIFORMA DEGLI ORDINI ENTRO UN ANNO....AHIA!! PANNOLONI NEI GUAI...LECCACULO DISOCCUPATI...AHAAHAHAHAHAHAHA!!

Da: Latin14/11/2011 22:03:32
PER EXENEO

MA PERCHE' TU COSA VORRESTI FARE...? DA QUALE PARTE DELL'ITALIA SCRIVI? COME COORDINI TUTTE LE CITTA'? COME PROTEGGI LA PRIVACY DEGLI ISCRITTI? QUAL'E' LO STATUTO DEL SINDACATO? QUANTI ISCRITTI? SE NON DICI NULLA COME PUOI ESSERE CREDIBILE? DIMOSTRA CHE NON SEI UN AGGGGENTE O UNO CHE VUOLE SOLO OTTENERE VANTAGGI PERSONALI DAL SINDACATO...
IN PRATICA ESPRIMITI SU QUESTE COSE ALTRIMENTI NON TI CAGA NESSUNO....CHIARO IL CONCETTO? SENZA OFFESA AMICO!

Da: 66666666666614/11/2011 23:12:46
Mi spiace ma la situazione attuale mi costringe, per dovere di cronaca ed amore di verità, a riportare la mia esperienza avuta con le agenzie e sfatare tanti luoghi comuni diffusi in questo forum e nella vita reale.

Quando ho iniziato a considerare la via spagnola, ho iniziato a documentarmi attraverso i siti istituzionali e le normative nazional comunitarie.

Quello che mi premeva verificare era la fattibilità e la legittimità dell'iter spagnolo.

Una volta avuto chiaro l'iter burocratico e normativo ho preso in considerazione la possibilità di affidarmi alle agenzie.

Essendo occupato con lo Studio fino anche a 12/14 ore al giorno, e dovendomi spostare o su Verona, o su Roma, o nel resto della Lombardia (Lodi, Milano, Sondrio, Lecco , Como, Pavia), credevo che delegare ad una agenzia per il disbrigo delle procedure nonchè l'organizzazione del "tour universitario" per gli esami fosse la soluzione a me più congeniale.

Inizio a fare delle ricerche su Google digitando "avvocato spagna". Da qui una marea di risultati di diverse organizzazioni.

Le contatto tutte, anche perchè alcune erano citate in alcuni articoli di giornali (l'ultimo su la stampa del mese di gennaio febbraio 20009 , non ricordo) che trattavano la via spagnola.

Ebbene, Vi assicuro e Vi giuro che sono rimasto letteralmente deluso e mi sono sentito "preso per il culo".

Ma la cosa che non ho potuto tollerare è l'approssimazione delle informazioni e le favole accuratamente scritte e preparate a tavolino per incantare, appassionare e, soprattutto, far credere al "lieto fine".

Un insulto alla mia intelligenza, in tutti i sensi!

Una cosa sconcertante è che tante agenzie davano per contatto solo un numero di cellulare (e questo è già un segno di poca serietà) dove rispondevano ragazzini che ti contattavano per strada o sul motorino, con voce titubante e tremante, e che ti ripetevano a memoria un prologo di introduzione all'iter spagnolo.

Tanti erano altri studentelli improvvisati, che oltre a presentarti i servizi da loro offerti, mi proponevano di unirmi a loro e procacciare a mia volta altri disperati in procinto di compiere il "viaggio della speranza"!!!

Tante organizzazioni, infatti, erano per lo più del Sud Italia e un gancio milanese gli faceva molto comodo...

Ma, al di là delle "proposte indecenti" di affiliazione per attività di proselitismo, quello che mi lasciava praticamente basito era il fatto che, indipendentemente con chi parlassi, quando si approfondiva il percorso spagnolo soffermandosi sulle problematiche tecnico-giuridiche, calava il gelo e il silenzio, perchè questi "agenti" improvvisati non sapevano come rispondere. Senza contare i "coglioni" che, pensando di essere brillanti, sfacciatamente inventavano panzanate, pur di rassicurarmi sulla bontà delle loro informazioni e la serietà della loro consulenza ed assistenza...

Poi ci sono gli studi legali, i quali garantiscono tutto senza problemi e che per giustificare i loro prezzi esosi si attaccavano alle spese di bolli per autenticazione, traduzioni giurate ed accessori.

E, francamente, non essendo stupido, e sapendo bene quanto costano queste cose, come anche so bene quanto costa la tassa d'iscrizione alle varie università spagnole, gli ho riso in faccia mandandoli a quel Paese.

Alla fine, come è stato già rimarcato in altri interventi (mi riferisco a SFORZI), un giurista quasi avvocato deve essere in grado di fiutare da sé l'imbroglio ed il trucco di determinate proposte un po' esose e fuori da ogni logica, specie se ti fissano un appuntamento nelle loro sedi situate in periferia e non in centro (in quanto improvvisate) dove un losco individuo dalle fatezze gentili cerca affabilmente di convicerti a firmare un contratto generico e versare in nero migliaia di euro anche a rate. E ho poi scoperto che tanti salami che ci sono cascati, dopo aver versato il nero in contante, si sono ritrovati senza in mano niente, perchè, una volta incassato, non facevano partire le carte per l'omologazione!

E della cosa non mi sono meravigliato, visto che i soggetti in questione, avevano l'apparenza più di dilettanti allo sbaraglio che di seri professionisti.

Poi il fondo lo si tocca con due organizzazioni che si fanno parecchia pubblicità sui siti internet.

Inutile fare i nomi, sapete bene di chi parlo.

Una organizzazione offre dei pacchetti facendo intendere anche vie privilegiate. Io ho diffidato da subito perchè conoscevo la legge spagnola e so che, in ossequio agli statuti di autonomia concessi alle varie comunidad, l'esame universitario può svolgersi o in lingua castillana o nell'idioma locale, ma non italiano.

Nel caso la facoltà spagnola non voglia usare la lingua nazionale, è obbligata ad organizzare dei corsi di lingua per coloro che non conoscono l'idioma locale.

Ma nessun riferimento alla possibilità per gli stranieri (in particolare per gli italiani) di poter sostenere l'esame in italiano.

Questa organizzazione vantava una convenzione privilegiata con un'università di Valencia, la quale però, in barba agli accordi presi, ha fatto sostenere gli esami alla stessa maniera di quelli iscritti come privatisti, ovvero in spagnolo, mentre per quelli che avevano insistito a sostenere lo stesso in italiano la prueba de conjunto, si sono ritrovati in mano un titolo non riconosciuto dal ministerio perchè l'università non ha avviato le pratiche per il rilascio della credencial dal momento che gli esami erano stati superati non conformente alle disposizioni del ministerio.

Da qui è scoppiato un putiferio e sono volate querele e denunce, poi "zittite" in seguito ad un successivo accordo con una università cattolica privata di Murcia la quale adotta una via mediata, l'esame in spagnolo ma con affianco traduzione italiana...

Durante il periodo dei torbidi, cioè dicembre 2009 e gennaio 2010, questa organizzazione non rispondeva al telefono e tanti ipotizzavano che dopo essersi intascati i soldi, fosse sparita!

E il bello è che da 3500 euro si è passati ad 8000 euro più 2500 se uno vuole una specie di assicurazione in caso di diniego d'iscrizione all'albo.

L'altra organizzazione è ancora più subdola!

Contatta tutti gli studi legali milanesi esigendo di parlare con i praticanti per proporgli il suo pacchetto di 28000 euro!!!

Anche qui si ha che fare con gente incompetente.

A me continuano a torturarmi dalla sede di Torino (head quartier per le omologazioni) per convincermi a fissare un appuntamento con loro in via Melzi d'Eril per conoscere la loro formula.

Peccato che telefonicamente mi cadono "sull'uccello" appena entro nei dettagli delle normative e delle procedure.

E il bello è che si attaccano al testo della vecchia direttiva europea sul diritto di stabilimento...

Insomma, dilettanti improvisatisi giuristi!

E quelllo che mi fa rabbia è il fatto che spalmano con le loro pubblicità sia le mail che tutti i siti giuridici (compresi quelli seri) per cui si è diffusa l'opinione che la Spagna sia compiacente nel concedere le omologazioni, purchè si paghi e basta, quando in realtà sappiamo bene che i professori spagnoli non sono per nulla magnanimi con gli italiani...

Insomma, queste associazioni legalizzate a delinquere, con la loro pubblicità ingannevole e con le false notizie sulla faciloneria della via spagnola, stanno creando un effetto boomerang su noi praticanti al punto da offrire una stampella al CNF nell'opporsi agli "abogados".


SE SI SMENTISCE LA CONVINZIONE DIFFUSA CHE LA VIA SPAGNOLA SIA UNA SCORCIATOIA FACILE PERCHE' BASTA PAGARE UN'AGENZIA PER OTTENERE L'ABILITAZIONE, NOI "PRATICANTI EUROPEI" POSSIAMO CONQUISTARCI IL RISPETTO DAGLI ALTRI COLLEGHI A PIENO TITOLO.

E SE A QUALCUNO E' SCOMODA LA REALTA' DEI FATTI PERCHE' INFRANGE SOGNI, PROGETTI E "GUADAGNI LOSCHI", ALLORA FACCIA "MEA CULPA" E NON ROMPA I COSIDDETTI INFAMANDO O INSINUANDO O FACENDO ALTRO PUR DI SCREDITARE UNA POSIZIONE SCOMODA.

In questo forum noto, infatti, tante persone che invece di contribuire portando la propria esperienza, tendono ad attaccare e a scudare determinate falsità.

Ed io devo dire che sono stufo di questa situazione per cui per colpa di alcuni SCIACALLI che con le loro pubblicità ingannevoli della serie "avvocato in Spagna in 8 mesi" hanno praticamente arrecato un danno alla classe dei praticanti per cui si è creato e diffuso il luogo comune per cui l'iter spagnolo, più che un percorso formativo duro e complesso, sia una scorciatoia dove basta pagare per sostenere esami falsa ed ottenere un'abilitazione senza sforzi, quando in realtà non è così.

Questo, purtroppo, è la reale percezione ormai consolidatasi riguardo alla via spagnola, suffragata da certa stampa (penso agli articoli della Stampa, il sole 24 ore e repubblica) che trasmette il messaggio Spagna= scorciatoia per i furbi, e ben sposata dal CNF che la usa come pretesto per ostacolare le iscrizioni all'albo degli avvocati stabiliti!

Per questo sono contro i "venditori di fumo" che oltre ad arrostire i loro polli, affumicano anche la reale rispettabilità e legittimità della via spagnola, impegnativa e difficile più dell'esame di Stato, dovendosi calare in un ordinamento diverso e dovendo apprendere in lingua straniera nuovi istituti, che comportano lo sviluppo di abilità pratico- cognitive di gran lunga superiori a quelle richieste per l'esame di Stato italiano.

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Da: boris14/11/2011 23:24:03
Qui  si sfruttano gli ingegneri come nel caso cavallera...

Ecco il testo integrale della sentenza.A voi i commenti. Io ipotizzo un abuso d'ufficio e falso ideologico.

Consiglio di stato, sez. IV, 30 novembre 2009 , n. 7496

                         REPUBBLICA ITALIANA                        
                     IN NOME DEL POPOLO ITALIANO                    
                        Il Consiglio di Stato                       
              in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)              
ha pronunciato la presente                                          
                              DECISIONE                             
Sul ricorso numero di registro generale 8080 del 2005, proposto da: 
Consiglio Nazionale degli Ingegneri, rappresentato e difeso dall'avv.
Antonio Romei, con domicilio eletto presso Antonio Romei in Roma, via
Bocca di Leone N. 78;                                               
                               contro                               
C. M., rappresentato  e  difeso  dagli  avv.  Paolo  Monti,  Gabriele
Pafundi, con domicilio eletto presso Gabriele Pafundi in Roma,  viale
Giulio Cesare 14a/4;                                                
                          nei confronti di                          
Ministero della Giustizia,  rappresentato  e  difeso  dall'Avvocatura
Gen.Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi 12;    
                           per la riforma                           
della sentenza del TAR LAZIO - ROMA :Sezione I  n.  10195/2004,  resa
tra le parti, concernente RICONOSCIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO  ESTERO
ABILITANTE ALLA PROFESSIONE.                                        
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;                
Viste le memorie difensive;                                         
Visti tutti gli atti della causa;                                   
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 6  ottobre  2009  il  dott.
Antonino Anastasi e uditi per le parti gli avvocati  Mastroianni,  su
delega dell'avv. Romei, Pafundi e l'avv. dello Stato Grumetto;      
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:             

Inizio documento

Il signor M. C. ha conseguito in data 9 marzo 1999 il diploma di laurea triennale in ingegneria meccanica presso l'Università degli Studi di Torino (Italia).
Il predetto ha quindi chiesto al Ministero dell'Educazione del Regno di Spagna il riconoscimento dell'equivalenza del titolo di studio conseguito in Italia al corrispondente titolo universitario spagnolo. In data 17.10.2001 il Ministero spagnolo ha riconosciuto il titolo italiano in possesso del C. come equivalente ("homologado") al titolo spagnolo di Ingegnere tecnico industriale, specialità meccanica.
Il sig. C. è stato poi anche iscritto al Collegio degli Ingegneri di Catalogna ma dagli atti risulta che non ha mai svolto attività professionale fuori dall'Italia.
Con domanda del 6.3.2002 il sig. C. ha quindi chiesto al Ministero della Giustizia il riconoscimento del titolo spagnolo ai fini dell'iscrizione in Italia all'albo degli ingegneri - sezione B, settore industriale.
La domanda è stata sottoposta al parere di una Commissione istruttoria che si è pronunciata a maggioranza in senso favorevole, col voto contrario del rappresentante del Consiglio Nazionale degli ingegneri che fa parte della Commissione stessa.
Per conseguenza con decreto 23.10.2002 il Ministro della Giustizia ha riconosciuto il titolo spagnolo del sig. C. come valido per l'iscrizione all'albo degli ingegneri - Sezione B industriale. Sulla base di tale decreto il sig. C. è stato quindi iscritto nell'albo dell'Ordine degli ingegneri della città di Alessandria, ove risiede, senza aver sostenuto l'esame di Stato, che è invece obbligatorio per i soggetti in possesso del titolo italiano.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha quindi impugnato il decreto ministeriale di riconoscimento avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sostenendo che ai sensi della direttiva 89/48/CEE e della pertinente normativa interna le Autorità italiane non potevano riconoscere il titolo spagnolo del sig. C. e non potevano perciò esonerarlo dall'esame di Stato.
Con la sentenza n. 10195 del 2004 il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha respinto il ricorso, ritenendo legittimo l'operato del Ministero.
La sentenza è stata impugnata in appello avanti al Consiglio di Stato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il quale ne ha chiesto l'integrale riforma.
Si è costituito in giudizio il Ministero della Giustizia il quale ha chiesto il rigetto dell'appello.
Si è costituito altresì il sig. C. il quale ha chiesto il rigetto dell'appello e ha formulato comunque eccezioni sulla ammissibilità del ricorso di primo grado.
Con ordinanza n. 4141 del 2006 la Sezione:
ha disatteso espressamente le eccezioni di inammissibilità del ricorso di primo grado dedotte dall'appellato;
ha rilevato che la normativa interna sul riconoscimento dei diplomi di istruzione superiore conseguiti negli Stati Membri applicabile ratione temporis ( art. 1 commi 1, 2 e 3 del D. L.vo n. 115 del 1992) non consente il riconoscimento del diploma spagnolo di cui è titolare il sig. C.;
ha sottoposto alla Corte di Giustizia C.E. una richiesta di interpretazione pregiudiziale ai sensi dell'art. 234 del Trattato C.E. e dell'art. 23 dello Statuto della Corte, sospendendo il giudizio.
In particolare con la citata ordinanza la Sezione ha sottoposto alla Corte i seguenti quesiti:
Primo quesito "Se la Direttiva 89/48/CEE si applica al caso di un cittadino italiano il quale: a) ha conseguito la laurea triennale in ingegneria in Italia; b) ha ottenuto l'omologazione del titolo italiano al corrispondente titolo spagnolo; c) ha ottenuto l'iscrizione all'albo spagnolo degli ingegneri ma non ha mai esercitato quella professione in Spagna; d) ha richiesto in base al titolo di omologazione spagnolo l'iscrizione all'albo degli ingegneri in Italia".
Secondo quesito "In caso di risposta affermativa al primo quesito, se sia compatibile con la Direttiva 89/48/CEE la norma interna (art. 1 del Decreto Legislativo n. 115 del 1992) che non consente il riconoscimento in Italia di un titolo di un Paese membro a sua volta frutto esclusivo del riconoscimento di un precedente titolo italiano".
Con sentenza 29 gennaio 2009 resa in Causa C-311/06 la Corte di Giustizia ( Seconda Sezione) ha statuito che:
"Le disposizioni della direttiva del Consiglio 21 dicembre 1988, 89/48/CEE, relativa ad un sistema generale di riconoscimento dei diplomi di istruzione superiore che sanzionano formazioni professionali di durata minima di tre anni, non possono essere invocate, al fine di accedere ad una professione regolamentata in uno Stato membro ospitante, da parte del titolare di un titolo di studio rilasciato da una autorità di un altro Stato membro che non sanzioni alcuna formazione prevista dal sistema di istruzione di tale Stato membro e non si fondi né su un esame né su una esperienza professionale acquisita in detto Stato membro.".
Con istanza regolarmente notificata il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha riassunto il giudizio.
Alla Udienza del 6 ottobre 2009 il ricorso è stato trattenuto in decisione.
L'appello è fondato e va pertanto accolto.
Come sopra evidenziato, la Sezione - nel contesto dell'ordinanza n. 4141 del 2006 - ha già chiarito che la normativa contenuta nell'art. 1 del Decreto Legislativo n. 115 del 1992 non consente il riconoscimento di un diploma ( quello spagnolo) che è a sua volta frutto del riconoscimento di un precedente diploma ( quello italiano).
In questo caso, infatti, si verificherebbe quello che la giurisprudenza qualifica come " gioco degli specchi" o " riconoscimento di secondo grado".
In sostanza la normativa precitata non è applicabile al caso in esame, in cui non c'è un professionista diplomato migrante ma un diploma italiano che è migrato in Spagna, ha ottenuto una sorta di attestazione di qualità ed è poi tornato in Italia pretendendo di aver acquisito una veste diversa.
Con la sentenza 29 gennaio 2009 resa, a seguito di rinvio pregiudiziale, sulla Causa C-311/06 la Corte di Giustizia ( Seconda Sezione) ha statuito che non sussistono contrasti tra la normativa interna così interpretata e la normativa comunitaria, in quanto la direttiva del Consiglio 21 dicembre 1988, 89/48/CEE, relativa ad un sistema generale di riconoscimento dei diplomi di istruzione superiore che sanzionano formazioni professionali di durata minima di tre anni, non può essere invocata nel caso all'esame dal sig. C..
L'appello proposto dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri va quindi accolto, con integrale riforma della sentenza gravata e annullamento del provvedimento ministeriale impugnato in prime cure.
Le spese del giudizio, ivi comprese quelle per la fase incidentale, seguono la soccombenza e sono poste a carico dell'Amministrazione e dell'appellato nella misura forfettaria indicata in dispositivo.

Inizio documento

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando accoglie l'appello, riforma integralmente la sentenza gravata e annulla il provvedimento impugnato in primo grado.
Condanna il Ministero della Giustizia e il sig. C. al pagamento in favore del Consiglio Nazionale degli Ingegneri di Euro 5.000,00 ( cinquemila/00) ciascuno per spese e onorari del giudizio.
Ordina che la presente decisione sia eseguita dall'Autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nella Camera di Consiglio del 6 ottobre 2009 dai signori:
Gaetano Trotta, Presidente
Giuseppe Romeo, Consigliere
Antonino Anastasi, Consigliere, Estensore
Sergio De Felice, Consigliere
Sandro Aureli, Consigliere
DEPOSITATA IN SEGRETERIA IL 30 NOV. 2009.

Da: rgfrgfrg14/11/2011 23:34:51
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Da: enbdekjnbaco14/11/2011 23:35:53
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Da: Democratico14/11/2011 23:50:19
Grazie per la sentenza. Però nel caso degli Avvocati Stabiliti vi è il conseguimento di una Laurea in Diritto presso una Univesità spagnola, con il superamento minimo di sedici annualità in loco. E vi è anche il conseguimento di un'iscrizione come Abogado presso un Ordine degli Avvocati spagnolo.
I due casi sono completamente diversi e non possono essere equiparati. Non vedo come possa esservi, nel nostro caso, un c.d. "effetto specchio", dato che si è Laureati sia in diritto italiano che in diritto spagnolo, con tanto di attestazione del Ministero dell'Educazione spagnolo. L'iter seguito è del tutto regolare e conforme sia alle leggi europee che a quelle iberiche.
Penso che nel caso degli Avvocati Stabiliti ben si potrebbe verificare (almeno in teoria) la fattispecie di un abuso d'ufficio. Ma questo è, naturalmente, un punto tutto da verificare.

Da: Italoabogado     Asino non tutti14/11/2011 23:55:51
Zitte somarelle basta ragliare! A studiare! Ahahahhahahahahhaha

Da: piuttosto che litigare15/11/2011 00:19:31
perche'non creiamo dei coordinamenti anticonvocazioni?
Il 30 Novembre ci sono a Roma

Da: Italoabogado   =  Asino non tutti15/11/2011 00:25:27
Zitte somarelle basta ragliare! A studiare! Ahahahhahahahahhaha

Da: Tango 215/11/2011 07:04:48
Common ,exneo,illo....perché non torniamo a fare interscambio propositivo di situazioni, comportamenti, aiuti.....qui mi pare, invero, che si ri-versano problematiche diverse...a volte terrorismo gratuito...situazioni ai limiti della decenza.....vedi l'ingegnere poco piu' che perito industriale.....vuole fare l'ingegnere.....non e' il ns. Caso...non ci interessano i casi limiti, le storture....noi...laurea in legge,praticantato,scuola forense, 3-4 anni di lavoro a retribuzione vicino allo zero....questa la storia di quasi  tutti i colleghi.
Speriamo che tutti si sistemino .....
Scrivete ..con stima ed affetto.

Da: x exneo15/11/2011 07:53:37
ciao, riguardo all'incontro del 7 novembre a Bruxelles per rivedere le direttive di riconoscimento delle professioni, sai come è andata?

non credo che ci riguardi perché abbiamo una disciplina speciale, quella del 98, però mi chiedevo se l'indirizzo europeo sia stato effettivamente quello di facilitare ancor più la circolazione dei professionisti nei paesi dell'unione.

Da: Italoabogado  =   Asino non tutti15/11/2011 08:01:31
Zitte somarelle basta ragliare! A studiare! Ahahahhahahahahhaha

Da: QUESTO FORUM15/11/2011 08:55:07
PEGGIORA DI SETTIMANA IN SETTIMANA, IO ERANO 15 GIORNI CHE NON LEGGEVO, MA IL TENORE E' SEMPRE LO STESSO. NON CAPITE CHE COSI' VI STATE DANDO LA ZAPPA SUI PIEDI.
CONFERMANDO QUANTO DICONO I VARI COA, OSSIA CHE GLI ABOGADOS SONO POCO PREPARATI E SOPRATTUTTO SENZA COGLIONI.
NESSUNO DI VOI HA LE PALLE DI PRENDERE LA DOMANDA DEL COA DI RIVIGO, SCRIVERE UNA BELLA DENUNCIA  E CONSEGNARLA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DEL TRIB. DI ROVIGO.
ALLEGATE LA LEGGE DI ACCESSO CHE NONVI SARA' DIFFICILE REPERIRE ED IL GIOCO E' FATTO, POI VEDETE COME LA CAMBIANO, ECCOME....

Da: exneo15/11/2011 09:09:38
x - x exneo.
Finalmente una domanda che merita risposta.
Guarda, come già detto la neo direttiva riguarda tutte le professioni. Si va come già detto verso l'obbligo di training. Io con tutta franchezza la vedo come una cosa buona per i "vecchi". Se uno si è stabilito, nulla vieta che possa fare "eventualmente" training e attività d'intesa in contemporanea. Se uno proprio non riesce a stabilirsi, fa questo periodo ma alla fine NESSUNO può dirgli più niente!!!
La direttiva va in essere il primo gennaio. La cosa drammatica è che, le agggenzie non lo dicono. uno se va oggi in Spagna fa: omologazione, master, esame, iscrizione in Spagna, training in Italia e iscrizione in Italia= 5 anni 

Da: TANGO215/11/2011 09:16:11
caro questo forum..
a volte si parla bene e si razzola male...purtroppo ognuno di noi ha piacere di lavorare (bisogno), pertanto anche il Manzoni diceva...attenzione ad andare contro i vasi di ferro...noi in terracotta rischiamo di essere rotti...
non nego che hai ragione...ma capisci dovrebbe essere un sindacato, una associazione che intervenisse...dicendo...
" il ns. assistito abogado...pinco pallo...riferisce che....ora, al solo fine di evitare l'alea di una proposizione giudiziale e ritenendo che quanto richiesto dall'abogado "ut supra" menzionato...chiediamo di rivedere la posizione poiche' in sintonia con quanto la legge ........... stabilisce...
questo sarebbe da fare...ti immagini la vita felice che questo povero collega avrebbe in seno a quel coa???? " se facesse tuitto da solo"? ne convieni.
con immutata stima.

Da: TANGO215/11/2011 09:31:34
CARO EXNEO..E' UN PIACERE VEDERE CHE RIAPPARI..BUON GIORNO..
A TUO AVVISO...IN UNA SITUAZIONE COSI' FLUIDA... ESSENDO ANCORA NEL SESSENNIO DI ABILITAZIONE SEPPUR CON LE RESTRIZIONI CHE SAI....E' PIU' CONVENIENTE RESTARE QUALE PATROCINATORE LEGALE.....PARE CHE TOLGANO IL LIMITE DEI 6 ANNI....OPPURE REPUTI CHE CERTAMENTE ESSERE AVV. STABILITO-ABOGADO SIA CERTAMENTE MEGLIO..(SEPPUR CON I 3 ANNI DI PURGATORIO)...PER I PATROCINATORI  "ABILITATI" PARE CHE ABBIANO A TOGLIERE LE RESTRIZIONI GEOGRAFICHE (PATROCINARE ANCHE OLTRE LA PROPRIA CORTE D'APPELLO) E DOVREBBERO AUMENTARE IL VALORE DI CAUSA A 50.000 EURO....
UN TUO SPASSIONATO PENSIERO??
CON IMMUTATA STIMA.

Da: exneo15/11/2011 09:37:33
Carissimo, io ti dico quello che è succeso a me.
i 6 anni non sono 6. Come fai a prendere una pratica per esempio sui 5 anni ... ??? Ti basta un rinvio lungo per essere fuori. Quindi se hai deciso di fare avvocato, sia pure con il titolo di abogado, per me è la stessa cosa, parti come un treno ed iscriviti.
con tutta franchezza con il tetto a 25mila euro, oggi come oggi che ci fai? Poi, non puoi andare al tar, appelli ecc.
Ti dico di sbrigarti, perchè da notizie poco buone che mi giungono i coa stanno chiudendo ulteriormente.

x l'associazione. Facciamone una seria sono qui

Da: exneo15/11/2011 09:40:47
x 6666666666. Se sei quello che conosco io, sei una bestia. Saresti una risorsa eccezionale per tutti, invece ci hai abbandonato, perchè attaccato dagli agggenti.
Bestia in modo amichevole, sia inteso, anzi chiamami.

Da: TANGO215/11/2011 10:06:56
EXENO CARO....
PERCHE' MI TRATTI COSI? NON CREDO CHE CI CONOSCIAMO...MA IO SCRIVO SEMPRE CON ATTENZIONE DISCIPLINA E CON RISPETTO ..PERCHE' MI CHIAMI BESTIA??? DAI DA TE NON ME LO ASPETTAVO...  (ACCETTO LE SUCCESSIVE SCUSE FRATERNE)...BANDO LE CIANCE....CHE NE DICI DI QUANTO SOPRA ???EPPOI STO PSEUDO SINDACATO SA DA FARE?? SINDACATO E/O ASSOC. CULTURALE..CHIAMALA COME VUOI?... SAI E' UN MOMENTO PARTICOLARE ...A VOLTE E' MEGLIO ESSERE UFFICIALE DI SECONDA IN UNA PICCOLA IMBARCAZIONE CHE CAPITANO IN UN GROSSO PIROSCAFO???LANCIAMI LA TUA LIANA .
CON ATTENZIONE ...E STIMA..TANGO 2

Da: lillovero15/11/2011 10:23:06
gli agggggenti sono dei meschini personaggi che attaccano (molti con volgarità perchè ignoranti come capre, altri con metodi più sofisticati) chiunque esprima un concetto logico e non ragli come l'infradito da mungere.
l'ho notato qui sul forum e immagino che nella vita reale facciano lo stesso se non peggio.
volete formare una nuova associazione, bene, ma chi dici che anche la nuova non sarà "infiltrata" dalle agenzie come la vecchia? quando si comincia a fare pericolosi distinguo ("non accusiamo le aggggenzie, dobbiamo restare uniti, accogliamo gli infraditos per fare numero") è l'inizio della fine.
un po' come la sinistra politica italiana di qualche anno fa: per fare numero ha accolto fra le sue fila piccoli delinquenti, black blocks, punkabbestia e altra gentaglia simile ed è finita fuori dal parlamento :)
speriamo succeda lo stesso anche ai coa che hanno accolto tra le loro fila sgrammaticati cialtroni :)

Da: squartagenzie15/11/2011 10:41:43
in fiamme la nota agenzia di massa, e anche la nota agenzia di preparazione e recupero esami (tradizionalmente riservata agli studenti poco svegli, se ora fa pubblicità alla spagna, si fa presto a far 2+2)

Da: Convocazioni 30 NOVEMBRE15/11/2011 10:48:26
C'e' qualcuno????

Da: exneo15/11/2011 11:30:04
scusa ma che 666666 eri tu no l'avevo capito

Da: pasticcio all''italiana15/11/2011 11:47:46
Titolo 'Abogado' non vale,rischio cause
15 Novembre 2011 11:15 CRONACHE E POLITICA

(ANSA) - IMPERIA - Era in possesso del titolo spagnolo di 'Abogado', non riconosciuto in Italia, ma esercitava la professione di avvocato. Il sedicente legale di Ventimiglia, E.A.,36 anni, e' stato indagato dalla Procura di Imperia per esercizio abusivo della professione. Dalle indagini e' emerso che le procure di Imperia e Sanremo inviavano gli atti a suo nome, come se fosse un regolare avvocato iscritto all'ordine. Al vaglio della Procura tutti i 'suoi' processi che rischiano l'annullamento.

Da: Titolo ''Abogado'' non vale15/11/2011 11:49:50
Titolo 'Abogado' non vale,rischio cause
Sedicente legale poteva esecritare in Spagna ma non in Italia
15 novembre, 11:16

(ANSA) - IMPERIA,15 NOV - Era in possesso del titolo spagnolo di 'Abogado', non riconosciuto in Italia, ma esercitava la professione di avvocato. Il sedicente legale di Ventimiglia, E.A.,36 anni, e' stato indagato dalla Procura di Imperia per esercizio abusivo della professione. Dalle indagini e' emerso che le procure di Imperia e Sanremo inviavano gli atti a suo nome, come se fosse un regolare avvocato iscritto all'ordine. Al vaglio della Procura tutti i 'suoi' processi che rischiano l'annullamento.

Da: lillovero15/11/2011 11:59:04
e nessuno indaga il giornalista che ha scritto questa notizia per esercizio cialtrone (o, peggio, prezzolato) della professione di giornalista?
AHAHAHAHAHAHA

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