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POER Agenzia delle Entrate
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Da: x x lo sfigatello23/03/2019 11:23:52
NON SAI NEMMENO USARE IL PLURALE E DAI LEZIONI

malato inutile malato

Da: x x lo sfigatello23/03/2019 11:26:22
ecco la dimostrazione pubblica che non sanno un cazzo e parlano solo per sentire la loro voce, abbiamo a che fare con persone malata psiticamente, profondamente narcisiste e bipolari.

Man = only one
Men = two or more

Da: massomafia23/03/2019 11:29:40
Generale vada a vedere i legami di parentela di chi è capitato dentro AE senza merito

Massomafia, servizi segreti e corruzione nel porto di Gioia Tauro

https://lacnews24.it/cronaca/massomafia-servizi-segreti-corruzione-porto-gioia-tauro_77751/?fbclid=IwAR2AJtDuzd0as3lP8oohdU7Qnx_LBWNqH8kGp7Fv4eujh9l139qcwG-r2os

Da: The Engineer23/03/2019 11:33:28
x William Shakespeare:
man se ce n'è solo uno
ma voi siete in tanti, troppi, tutti poereti: MEN
Addio poereti, ritornate alle vostre polverose scartoffie che il mondo va avanti!

Da: X the engineer 23/03/2019 11:39:04
Se usi espressioni inglesi, in italiano non si coniugano ... si usano al singolare!
Neanche l'italiano sanno ...

Da: x x the eng23/03/2019 11:46:44
individuo mediocre e narcisista

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: SAPPIAMO CHE23/03/2019 13:20:22
molti raccomandati hanno frequentato, condannati dentro le istituzioni e festini in ville appartate, persone che poi sono finite a selezionare personale e falsificare documenti e controlli? Generale vogliamo risposte

Da: X lo sfigato troll Engineer 23/03/2019 13:30:36
che figura di merda....

Da: mic 1  - 23/03/2019 13:34:02
x concentriamoci:
" l'attenzione alla risorsa umana letteralmente buttata nel cesso" aggiungerei:
"sciacquone tirato e passata di scopettino per eliminare ogni residuo!"

Da: Gfd  1  - 23/03/2019 13:39:30
Lo dico da trombato area legale.....anche se credo di valere qc.....ma lasciamo stare...sono solidale con colleghi pos pot 18 19 rimasti fuori ...perche alcuni sono amici e posso garantire che hanno dedicato tutto il loro tempo per l amministrazione..ma tanto è...

Da: A sinistra ar caviale23/03/2019 13:44:36
guardate che feccia

Malpensa. "Zero ore" in busta paga
contributi e malattia non pagati: così la
coop fa cresta su stipendi dei lavoratori

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/23/malpensa-zero-ore-in-busta-paga-contributi-e-malattia-non-pagati-cosi-la-coop-fa-la-cresta-sugli-stipendi-dei-lavoratori/5054056/

Questa è la sinistra questo è il pd questi sono tutti quelli che li aiutano e li giustificano, FECCIA FECCIA FECCIA.

parassiti e puttane

Da: A sinistra ar caviale23/03/2019 13:47:02
Salerno, migranti schiavi
C'è anche il capogruppo
Pd di Eboli indagato per
truffa e falso ideologico

Da consigliere comunale, Pasquale Infante firmava comunicati stampa contro l'accoglienza dei profughi, ma da commercialista si era messo al servizio di un sistema che favoriva l'arrivo di extracomunitari nella piana del Sele attraverso la violazione delle regole del 'decreto flussi'


https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/23/immigrati-sfruttati-nel-salernitano-anche-il-capogruppo-pd-eboli-indagato/5051768/


solo i rottinculo complici non vedono i nuovi traffici di umani commessi da chi parla di "allarme razzismo" per screditare chi lancia questo allarme

Da: Danno erariale23/03/2019 14:01:50
Chi pagherà per non aver fatto un CAZZO dopo la sentenza numero 37 del 2015? Ah saperlo...

Da: Ferrandi23/03/2019 14:38:35
Immigrati sfruttati nel Salernitano, indagato anche il capogruppo Pd di Eboli

Da consigliere comunale, Pasquale Infante firmava comunicati stampa contro l'accoglienza dei profughi, ma da commercialista si era messo al servizio di un sistema che favoriva l'arrivo di extracomunitari nella piana del Sele attraverso la violazione delle regole del 'decreto flussi'

Anche il capogruppo Pd di Eboli, Pasquale Infante, faceva parte dell'associazione a delinquere per lo sfruttamento dell'immigrazione clandestina nel salernitano. Ai domiciliari da un paio di giorni, Infante è diventato suo malgrado il caso 'politico' di una indagine su una vera e propria tratta degli schiavi deflagrata un paio di giorni fa in trentacinque misure cautelari di vario tipo, chieste e ottenute dalla Procura di Salerno guidata dal reggente Luca Masini. Da consigliere comunale, Infante firmava comunicati stampa contro l'accoglienza dei profughi ad Eboli: "I residenti delle periferie non chiedono carceri o l'arrivo di altri profughi ma più sicurezza e maggiore controllo del territorio perché non ne possono più dei continui furti", si legge in una nota datata gennaio 2018. Da commercialista invece Infante si era messo al servizio di un sistema che favoriva l'arrivo di extracomunitari nella piana del Sele attraverso la violazione delle regole del 'decreto flussi'.
Infatti, secondo i capi di imputazione dell'ordinanza, che ilfattoquotidiano.it è riuscito a leggere, Infante avrebbe ricoperto il ruolo cerniera di consulente del lavoro "delegato formalmente" dagli imprenditori agricoli collusi con il meccanismo. Il professionista si era ritagliato il compito di trattare le pratiche amministrative in Prefettura, Direzione territoriale del lavoro, Inps "di interesse dell'associazione". Pratiche che Infante seguiva attraverso il proprio studio "sempre su disposizione di Hassan Amezghal", ritenuto dagli inquirenti il "promotore, l'organizzatore e il capo dell'associazione a delinquere con base a Eboli e in altre località, dall'anno 2008".

Il marocchino Amezghal è il personaggio chiave dell'inchiesta, il sole intorno al quale ruotava il tutto: era lui a fornire a Infante le informazioni necessarie, ed in particolare quelle riguardanti "le domande flussi ideologicamente false" necessarie per il rilascio dei permessi di soggiorno stagionale per motivi di lavoro. Domande gestite per via telematica nell'ambito del cosiddetto "decreto flussi". L'organizzazione aveva messo in piedi un sistema per falsificarle ogni migrante era disposto a sborsare dai 5mila ai 12mila euro per conquistare il permesso. Gli imprenditori coinvolti, titolari di aziende agricole o masserie, alimentavano una domanda fittizia di personale, la cui gestione veniva poi affidata ad Infante. Nella maggior parte dei casi, una volta che il migrante, per lo più di provenienza marocchina, arrivava in Italia con regolare visto, emesso in forza di una richiesta nominativa di assunzione avanzata da uno degli imprenditori complici, la procedura non veniva completata con la sottoscrizione del contratto di lavoro.
L'ordinanza firmata dal gip Giovanna Pacifico elenca minuziosamente il numero, le date e i nomi delle domande flussi fasulle inoltrate da Infante via computer al Viminale tra il 2015 e il 2016 (molte delle quali risultano compiute l'8 maggio 2015). In un caso del giugno 2015 Infante avrebbe fatto da tramite tra una masseria e il ministero per chiedere il nulla osta al lavoro di un extracomunitario che nei mesi successivi sarà colpito da un ordine del Questore di Reggio Calabria di uscire dallo Stato. Infante è indagato anche per truffa e falso ideologico per due episodi relativi a una indennità di disoccupazione erogata grazie a documenti falsi, e ad una assunzione rivelatasi fasulla: il lavoratore che risultava impiegato nell'azienda agricola indicata sulla comunicazione Unilav, in quel periodo si trovava in Marocco.

Da: quoto 1  - 23/03/2019 14:39:25
"Vedo purtroppo che alcune discussioni sono ridondandi nella speranza che continuando a ravanare, le proprie rispetto errate diventino corrette.
E così disseminando dubbi anche su tutta una serie di domande sulle quali non ve ne sono.
Per quanto riguarda la delega all'accesso, la risposta giusta è che ci voleva la delega all'accesso. Punto.
Che poi si possa delegare o meno il potere di accertamento, è irrilevante rispetto a quella domanda.

Poi: misure cautelari: risposta esatta è 60 giorni (da non confondere con 120 giorni di perdita efficacia in caso di mancata emissione dell'atto impositivo, circostanza non pertinente con la domanda)

x Curiosità: se hai 10 punti rimani a casa e non vai all'orale, a meno che non intendi 10 quindicesimi.

x Poer legale:
c'era una domanda che riguardava uno degli istituti della riscossione (non so se ristrutturazione o altro) e chiedeva chi dovesse firmare e autorizzato da chi (es. direttore provinciale su autorizzazione del direttore regionale, o simili)

E questo è TUTTO!
"

Da: quoto 1  - 23/03/2019 14:39:45
"Vedo purtroppo che alcune discussioni sono ridondandi nella speranza che continuando a ravanare, le proprie rispetto errate diventino corrette.
E così disseminando dubbi anche su tutta una serie di domande sulle quali non ve ne sono.
Per quanto riguarda la delega all'accesso, la risposta giusta è che ci voleva la delega all'accesso. Punto.
Che poi si possa delegare o meno il potere di accertamento, è irrilevante rispetto a quella domanda.

Poi: misure cautelari: risposta esatta è 60 giorni (da non confondere con 120 giorni di perdita efficacia in caso di mancata emissione dell'atto impositivo, circostanza non pertinente con la domanda)

x Curiosità: se hai 10 punti rimani a casa e non vai all'orale, a meno che non intendi 10 quindicesimi.

x Poer legale:
c'era una domanda che riguardava uno degli istituti della riscossione (non so se ristrutturazione o altro) e chiedeva chi dovesse firmare e autorizzato da chi (es. direttore provinciale su autorizzazione del direttore regionale, o simili)

E questo è TUTTO!
"

Da: quoto 1  - 23/03/2019 14:40:41
Vedo purtroppo che alcune discussioni sono ridondandi nella speranza che continuando a ravanare, le proprie rispetto errate diventino corrette.
E così disseminando dubbi anche su tutta una serie di domande sulle quali non ve ne sono.
Per quanto riguarda la delega all'accesso, la risposta giusta è che ci voleva la delega all'accesso. Punto.
Che poi si possa delegare o meno il potere di accertamento, è irrilevante rispetto a quella domanda.

Poi: misure cautelari: risposta esatta è 60 giorni (da non confondere con 120 giorni di perdita efficacia in caso di mancata emissione dell'atto impositivo, circostanza non pertinente con la domanda)

x Curiosità: se hai 10 punti rimani a casa e non vai all'orale, a meno che non intendi 10 quindicesimi.

x Poer legale:
c'era una domanda che riguardava uno degli istituti della riscossione (non so se ristrutturazione o altro) e chiedeva chi dovesse firmare e autorizzato da chi (es. direttore provinciale su autorizzazione del direttore regionale, o simili)

E questo è TUTTO!

Da: il futuro dell''Agenzia23/03/2019 14:42:06
ora vorremo capire cosa sarà

Da: SAPPIAMO CHE23/03/2019 14:43:24
Ecco qui

Corruzione, arrestato il direttore dell'Agenzia delle Entrate di Salerno
Con lui un imprenditore caseario e un ex camorrista collaboratore di giustizia

http://www.ansa.it/campania/notizie/2019/02/15/arrestato-direttore-ag.entrate-salerno_b73c996c-d2dd-4393-a41e-6343b91ebfb9.html

Da: ACTUNG23/03/2019 14:52:28
Sei milioni di euro.





Questo il valore generato dalla tratta di schiavi emerso dalla maxi operazione dei carabinieri di Salerno che hanno eseguito 35 misure cautelari: 27 arresti domiciliari e 8 obblighi di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. Ai 35 indagati - tutti tra a Salerno e provincia, Policoro (Matera) e Monsummanno Terme (Pistoia) - vengono contestati, a vario titolo, l'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento e sfruttamento dell'immigrazione clandestina, intermediazione illecita e sfruttamento di lavoratori con o senza permesso di soggiorno, riduzione in schiavitù, tratta di persone. Otto persone non sono state ancora rintracciate. Le indagini, avviate nell'agosto 2015, hanno permesso di scoprire una rete di sfruttamento dei migranti nei lavori agricoli gestito da un gruppo criminale composto da cittadini italiani e stranieri, con base operativa nel Salernitano e ramificazioni in altre province italiane, ma anche in altri paesi europei (in particolare Francia e Belgio) e in Marocco. Fra gli italiani numerosi gli imprenditori agricoli e i professionisti (in particolare un consulente del lavoro) coinvolti. Nel corso delle indagini è stata analizzata la documentazione relativa al rilascio di permessi di soggiorno stagionale per motivi di lavoro, gestiti per via telematica nell'ambito del cosiddetto "decreto flussi".  






https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/18/migranti-truffati-e-schiavizzati-per-lavorare-nei-campi-35-misure-cautelari/5045744/

Da: Castelvetrano23/03/2019 15:03:33
La loggia segreta di Castelvetrano: le carte dell'inchiesta e le intercettazioni

Un loggia segreta a Castelvetrano, il paese di Matteo Messina Denaro. L'ex deputato regionale di Forza Italia Giovanni Lo Sciuto e l'ex deputato di Forza Italia Francesco Cascio tra i coinvolti. E tre poliziotti - Salvatore Passannante, Salvatore Virgilio (in servizio alla Dia di Trapani) e Salvatore Giacobbe - che hanno rivelato a Lo Sciuto di essere intercettato. L'inchiesta della procura di Trapani ha scoperchiato un vaso di Pandora che rischia di segnare per sempre la storia delle indagini sulle logge segrete italiane.

La loggia segreta di Castelvetrano

I magistrati segnalano prima di tutto che l'associazione definita "Gruppo Lo Sciuto" trova un celeberrimo precedente sul territorio trapanese, rappresentato dalla loggia segreta Iside 2, oggetto di una sentenza storica che risale al 1993: nell'occasione per la prima volta nella storia giudiziaria italiana, esponenti di logge massoniche sono stati condannati per "direzione ed organizzazione di associazione segreta". Le analogie tra le due associazioni occulte sono segnalate nell'ordinanza:

in entrambi i casi molti degli iscritti o appartenenti alla Loggia segreta erano anche appartenenti a logge regolari scoperte;
come le reali attività della Iside 2 erano coperte dal Circolo Scontrino, la loggia di Lo Sciuto si nascondeva dietro la facciata delle attività del Centro sociologico italiano di Via Parini a Castelvetrano;
entrambe le logge erano una fucina di raccomandazioni e i capi, per minimizzarne l'influenza, hanno usato la stessa giustificazione davanti ai magistrati.
Lo Sciuto attraverso le sue conoscenze riusciva a garantire l'assunzione presso enti pubblici e privati, faceva concedere pensioni per invalidità completamente inventate, ma soprattutto riusciva a inserire uomini di fiducia in posti chiave degli enti per allargare la sua base elettorale in vista delle urne.

La sua rete arrivava anche ai poliziotti, ai quali concedeva assunzioni di familiari in cambio della fedeltà e dell'attività di spionaggio e di aiuto nel reperimento di informazioni su indagini che lo interessavano o lo riguardavano.

Ma la vera forza dell'ascesa politica di Lo Sciuto, dicono i magistrati, è rappresentata dai rapporti dello stesso con la massoneria castelvetranese: "Egli, infatti, oltre ad avere rapporti familiari e di amicizia con numerosi iscritti alle logge di Castelvetrano, ne sfruttava l'influenza e il potere ai fini elettorali, ricambiando l'appoggio con nomine e segnalazioni per le quali utilizzava tutta la sua influenza politica".

E la mafia? Qui i magistrati si fanno più prudenti, anche se siamo nel paese che ha dato i natali a Matteo Messina Denaro: "Nonostante la mafia trapanese sia un'espressione tradizionale di Cosa nostra, già tendente di per sé al controllo economico e istituzionale di un territorio, essa - come accertato non solo nelle sedi giudiziarie ma anche nell'ambito dei lavori della Commissione antimafia da diverse legislature - ha caratteristiche proprie che assumono rilievo sia sulla sua particolare capacità di infiltrazione nella res pubblica sia sulla centralità, in siffatti affari, della cittadina di Castelvetrano".

Chi sono e che mestiere fanno gli arrestati

Nella loggia P2 i "fratelli" erano ministri, generali e capitani d'industria oltre che giornalisti. Nell'indagine di Castelvetrano i mestieri sono più vicini alla Sicilia reale: Lo Sciuto è un medico come Paolo Genco, Adelina Barba, Sebastiano Genna, Alessio Cammisa, Antonietta Barresi, Antonio Di Giorgio, Gaetano Salerno e Rosario Orlando. Gaspare Magro, 54 anni di Caltagirone, è commercialista e revisore contabile, Giuseppe Angileri è pensionato mentre la compagna Maria Lisa Mortillaro è estetista (ma viene assunta all'ANFE su interessamento del compagno e poi diventa collaboratrice parlamentare all'Ars di Lo Sciuto, così come Isidoro Calcara; Salvatore Passanante, Salvatore Virginio e Salvatore Giacobbe sono poliziotti. Vincenzo Giammarinaro è ex deputato regionale come Francesco Cascio, Giovanna Ivana di Liberto è operatrice sociale, Francesco Messina Denaro è procuratore speciale presso la Diaverum Italia; Vincenzo Chiofalo è assessore e vicesindaco a Castelvetrano, Tommaso Geraci è gioielliere, Felice Errante è l'ex sindaco del paese mentre Luciano Perricone è stato per due volte candidato primo cittadino, mentre Valentina Li Causi e Filippo Clemente lavoravano in case di cure e riabilitazione della zona; Arturo Corso, come detto, è odontotecnico, mentre Gaetano Bacchi è pensionato; Zina Maria Biondo è titolare di una lavanderia.

Chi è Giovanni Lo Sciuto (e l'amicizia con Messina Denaro)

Giovanni Lo Sciuto, classe 1963, ex assessore e consigliere provinciale, è un medico da sempre impegnato in politica. In un rapporto della DIA al tribunale di Trapani su di lui si leggeva: "Lo Sciuto è stato uno dei soci fondatori della Futura calze srl, unitamente, tra gli altri, alla sorella ed al cognato di Matteo Messina Denaro e cioè Giovanna Messina Denaro e Rosario Allegra, ed è stato indicato in un esposto anonimo dell'ottobre del 1998 come uno dei favoreggiatori di Matteo Messina Denaro, perché avrebbe finanziato a mezzo di un conto corrente intestato presso la Banca Commerciale di Castelvetrano, avvalendosi anche della complicità di Michele Alagna (fratello di Francesca Alagna, la compagna del boss latitante ndr)". La storia venne fuori quando nel 2012 entrò a far parte della commissione parlamentare regionale d'inchiesta sulla mafia. All'epoca lui replicò con una lettera pubblicata su un sito di Castelvetrano:

Non ho mai fatto parte di società con parenti o affini di Matteo Messina Denaro. Basta solo leggere, con l' attenzione dovuta, gli archivi della camera di commercio e del Tribunale. Aggiungo: non ho mai avuto condanne.

E' difficile per chi fa politica nel nostro territorio, poter lavorare per, e a favore del trionfo delle legalità, se una semplice decisione politica, come quella da me presa, di far parte della commissione antimafia deve scatenare simili reazioni; cosa accadrà quando cercherò di contribuire con fatti tangibili, all'estirpazione del fenomeno mafioso?

La lotta alla mafia non è titolo esclusivo di alcuni. La lotta alla mafia appartiene a tutti e si esercita cercando di lavorare tra la gente , nel territorio , ascoltando le difficoltà dei cittadini , le loro istanze ,non lasciandoli soli come spesso è accaduto in passato, per evitare che il sistema mafioso possa continuare a proliferare nei gangli della società.

L'estirpazione della malavita organizzata non si fa infangando le persone e alimentando la cultura del sospetto. Ci vuole altro. Così si genera solo confusione e nel caos ,la mafia prolifera. L'illegalità e la mafia si contrastano anche mettendo la faccia davanti a tante realtà difficili che sanno di difficoltà economiche ,di gente che non ha un lavoro e che sull'orlo della disperazione.

Secondo il Gip era lui a capo dell'associazione a delinquere, con la collaborazione nel settore organizzativo "del massone Giuseppe Berlino, soggetto che svolgeva significative funzioni organizzative e dirigenziali". Così, il gip nell'ordinanza di custodia cautelare. "Associazione che, con certezza indiziaria, vede tra i suoi membri il Sostituto Commissario e massone Salvatore Passanante, il sindaco di Castelvetrano Felice Errante Jr., il Vice Sindaco di Castelvetrano Vincenzo Chiofalo ed il commercialista massone Gaspare Magro mentre altri componenti sono ancora non identificati o comunque non raggiunti da un compendio indiziario univoco e concludente".

Agli atti c'è un'intercettazione ambientale registrata a bordo di un'Audi in cui Lo Sciuto parla con Nicola Clemenza, "…Non sono in commissione antimafia Nico'? Appena arrivano le lettere anonime sulla massoneria…Nico' appena ti arrivano quattro lettere anonime, non si capisce?…arrivano cose sulla massoneria …inc… tutte cose arrivano e io se sono cose di altri paesi…quando sono cose di qui le prendo io e le strappiamo. Se sono cose serie le mandiamo alla procura, ma devono essere cose serie con riscontro, capito, che fai scherzi, secondo te non le so?…".

Lo Sciuto si incontrava anche con un cugino di secondo grado di Matteo Messina Denaro, Francesco, procuratore speciale per la "Diaverum srl", una società che gestisce laboratori di analisi e centri di emodialisi.

lo sciuto castelvetrano

Ed è curioso confrontare quello che Lo Sciuto diceva nella lettera in cui rispondeva alle accuse con l'intercettazione ambientale in cui, sempre a colloquio con Clemenza, parla proprio di Messina Denaro: "Quello là siccome noi ci volevamo bene capito, assai ci volevamo bene, perciò da me puoi stare tranquillo che né mi manderà nessuno, né viene nessuno". "E né mi mette in pericolo a me perché lo sa che, lo capisce che da me non deve venire nessuno perché consuma pure a me hai capito?". "Quando eravamo ragazzini ci volevamo bene, poi lui ha fatto la sua strada … minchia, come mi tratta, mi tratta mi tratta. Però lui minchia quando ha preso quella strada mi ha detto "Giova' io faccio una strada, tu fai una strada, statti lontano", minchia me lo è venuto a dire".

La massoneria e la mafia

Parte di questa rete erano anche l'ex sindaco di Castelvetrano Felice Errante e l'ex deputato e assessore regionale Francesco Cascio accusato di avere favorito l'organizzazione. In carcere tre poliziotti e risulta indagato per abuso d'ufficio l'attuale assessore all'Istruzione, Roberto Lagalla, ex rettore di Palermo in relazione, secondo i magistrati di Trapani guidati dal procuratore Alfredo Morvillo, a una borsa di studio destinata alla figlia di uno degli arrestati nell'operazione "Artemisia".

loggia castelvetrano

Ogni pensione di invalidità fatta concedere, rappresentava per l'ex deputato un cospicuo pacchetto di voti certi. Circa 70 sono i casi di pensioni di invalidità attualmente al vaglio degli inquirenti. Lo Sciuto godeva inoltre del rapporto privilegiato con il presidente dell'ente di formazione professionale Anfe, Paolo Genco, anche lui tratto in arresto che gli garantiva sostegno economico e raccolta di voti per le sue candidature, nonché il suo consenso popolare, strettamente connesso alle assunzioni presso l'Anfe. In cambio agevolava la concessione dei finanziamenti a favore dell'ente.

E chi rivelò a Cascio che Lo Sciuto era indagato? I magistrati accusano Giovannantonio Macchiarola, l'ex segretario dell'ex ministro Angelino Alfano, perché "quale pubblico ufficiale, abusando della sua qualità di Capo della Segreteria Particolare del Ministro dell'Interno e del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri" avrebbe rivelato cje Lo Sciuto "era in quel momento ancora intercettato e che le indagini erano condotte dall'Arma dei Carabinieri, così rivelando, o comunque agevolandone la conoscenza, una notizia d'ufficio che doveva rimanere segreta".

A "soffiare" la prima informazione sull'indagine era stato Arturo Corso, odontotecnico e massone di Salemi. A Lo Sciuto aveva anticipato, nel novembre 2016, che la magistratura stava per emettere 23 avvisi di garanzia. E che avesse puntato sulla massoneria come snodo della rete di potere era dimostrato dal fatto che aveva censito 19 logge massoniche in provincia di Trapani e ricostruito le liste con 460 iscritti. Queste notizie, ma anche alcune anticipazioni giornalistiche, avevano suscitato grande apprensione in Lo Sciuto. Al fratello Antonino aveva ordinato di cancellarsi dalla loggia Hypsas e al venerabile gran maestro aveva chiesto di fare scomparire il suo nome. Aveva perfetta cognizione sulla direzione dell'indagine. E a un amico confidava ""Anche a Roma lo sanno". Ma la rivelazione che lo aveva impressionato era soprattutto quella di Corso sui possibili destinatari dei provvedimenti del gip: "Tuo fratello c'è, tuo fratello c'è".

Nella storia c'è anche spazio per l'attuale assessore regionale siciliano alla Pubblica Istruzione Roberto Lagalla: "Lagalla, quindi, violando le norme di legge in materia di concorsi pubblici e in particolare, esercitando in violazione dell'art. 97 Cost. e dei parametri di imparzialità la propria discrezionalità amministrativa nella fase di assegnazione dei posti rimasti vacanti a seguito della chiusura della graduatoria, intenzionalmente procuravano a Miriam Orlando, (prima degli esclusi in graduatoria) un ingiusto vantaggio patrimoniale, consistito nell'assegnazione di una borsa di studio del valore pari a 3.000 euro per l'anno di imposta 2015, e un importo pari a 3.000 euro per l'anno di imposta 2016".

https://www.michelesantoro.it/2019/03/castelvetrano-loggia-segreta-massoneria/?fbclid=IwAR1lyVbId-xDSNcjYOsjHlP8MXW_0pGArWgztRYJnbiXADiCdASp9n9FYs8

Da: x quoto  1  - 23/03/2019 15:05:54
10 quindicesimi, all'orale, sono poco.
C'è gente che ha molto di più .... in tante regioni.
Se qualcuno ha espresso la doppia scelta (per 2 regioni) ... vi passa davanti!

Da: ACTUNG23/03/2019 15:19:24
Oppure resta dietro.
Due sono le opzioni.

Da: Gfd 23/03/2019 15:22:07
Da 12 A 15 per un incarico...sotto 12 orale  non ce speranza ......

Da: ferjy23/03/2019 15:35:08
la 14 non è affatto come avete insinuato, sopratutto nel processo di PUR non è stato nemmeno indicato il quantitativo e la percentuale.
Quindi solo solo chiacchiere, era tutto regolare.

Da: ferjy23/03/2019 15:35:08
la 14 non è affatto come avete insinuato, sopratutto nel processo di PUR non è stato nemmeno indicato il quantitativo e la percentuale.
Quindi solo solo chiacchiere, era tutto regolare.

Da: ferjy23/03/2019 15:35:09
la 14 non è affatto come avete insinuato, sopratutto nel processo di PUR non è stato nemmeno indicato il quantitativo e la percentuale.
Quindi solo solo chiacchiere, era tutto regolare.

Da: ferjy23/03/2019 15:35:09
la 14 non è affatto come avete insinuato, sopratutto nel processo di PUR non è stato nemmeno indicato il quantitativo e la percentuale.
Quindi solo solo chiacchiere, era tutto regolare.

Da: ferjy23/03/2019 15:35:09
la 14 non è affatto come avete insinuato, sopratutto nel processo di PUR non è stato nemmeno indicato il quantitativo e la percentuale.
Quindi solo solo chiacchiere, era tutto regolare.

Da: Gelac 1  - 23/03/2019 15:38:25
se non indicato la percentuale non so come possiate pensare che il processo si inverta

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