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Concorso Dirigenti Scolastici 2018 Prova orale
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Da: LisaSimpson02  19/05/2019 18:41:31
X @@@!

No, andrò a Bari

Mi interessa capire come struttureranno i quesiti e i casi
Ho scelto la madre xché uno dei commissari é un dirigente tecnico...
Anche nella mia commissione c'è un ispettore😅
Domani conto di seguire le prime due interrogazioni, cmq ti aggiorno👍😘
Rispondi

Da: Annamo benee 19/05/2019 19:06:27
Scusate, qualcuno riesce a spiegarmi il caso 128 del Giannelli? Perché mai in una procedura negoziata il d.s. sbaglia ad escludere la ditta che aveva vinto il precedente bando? Non fa bene ad applicare il principio di rotazione?
Rispondi

Da: Concorrente 19/05/2019 19:21:46
Se so tratta di una procedura per acquisto di bene di altra categoria merceologica, sì, sbaglia.
Se ha seguito una procedura aperta sbaglia
Se ha fatto manifestazione d'interesse sbaglia.
La non rotazione è vietatissima negli affidamenti diretti e nelle procedure negoziate semplificate senza manifestazione d'interesse
Rispondi

Da: Toscana19/05/2019 19:37:55
Anche io commissione 28...io arrivo mercoledì e faccio orale giovedì...

Potremmo restare in contatto domani?
Rispondi

Da: Annamo benee 19/05/2019 19:41:05
@concorrente

grazie mille, si tratta di stessa categoria merceologica .
Nel caso il d.s. ha realizzato l'avviso volto alla manifestazione di interesse. Quindi, se ho capito bene, nelle procedure negoziate con manifestazione di interesse si può non tenere conto del principio di rotazione .
Non pensavo di potessero fare procedure negoziate senza manifestazione di interesse.

Grazie mille
Rispondi

Da: caramella3319/05/2019 19:46:32
anch'io parto domattina e martedì tocca a me
sono parecchio sconsolata
speriamo che mi passi

alcuni di voi sono davvero bravi
io probabilmente soffro della sindrome dell'impostore

spero che ciò che chi mi conosce lavorativamente vede in me, dandomi enorme fiducia, esista davvero e io stessa mi convinca di potercela fare
Rispondi

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Da: Marah 19/05/2019 19:54:17
Caramella già con questo nick sei simpatica! Ne farai una scorpacciata dei commissari!

P.S. ma quali bravi???!!! 🤣🤣
Rispondi

Da: Romeuccio19/05/2019 19:59:36
anche io commissione 12

Rispondi

Da: 999999  19/05/2019 20:17:08
In bocca al lupo a chi inizia domani 👌âï
Rispondi

Da: scusate!19/05/2019 20:30:19
...e anche a chi inizia dopodomani!! FORZA RAGAZZI!!! W IL FORUM DI MININTERNO!!!***
Rispondi

Da: Lucam78 19/05/2019 20:35:50
In bocca al lupo a chi comincerà nei prossimi giorni, vedrete che davanti alla commissione per magia riaffioreranno tutte le vostre conoscenze, le cose che pensate di non ricordare ... Forza che sta per finire!
Rispondi

Da: prof bentupino19/05/2019 20:37:39
Diverse sentenze dichiarano illegittimo il comportamento dei dirigenti che obbligano i docenti ad essere presenti a scuola durante le assemblee d'istituto degli studenti ( http://www.cobasscuolasardegna.it/sentenza-del-giudice-di-cagliari-sulle-assemblee-studentesche/ ).
L'articolo 43 del D.P.R. n.416/74 sostiene che all'assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al preside od un suo delegato, gli insegnanti che lo desiderino. Pertanto non c'è alcun obbligo di assistere all'assemblea per i docenti. Questo sito
http://www.mondodiritto.it/dottrina/diritto-civile/assemblee-studentesche-d-istituto-per-i-docenti-non-e-obbligatoria-la-presenza-a-scuola-8203.html
parla chiaro (con precisi riferimenti normativi): "Le norme appena citate non prevedono alcun obbligo di presenza dei docenti alle assemblee di istituto degli studenti, nonostante alcuni dirigenti scolastici si ostinino a pretendere la presenza a scuola dei professori nei giorni di svolgimento dell'assemblea studentesca".
E anche sul sito dell'URP del MIUR compariva questa frase, molto chiara:
"la normativa non prevede alcun obbligo di presenza dei docenti alle assemblee di istituto degli studenti, nei giorni di svolgimento dell'assemblea studentesca e in assenza di riunioni collegiali appositamente programmate. All'assemblea di classe o di istituto, in base alla normativa, possono assistere, oltre al preside o un suo delegato, i docenti che lo desiderino".
Se dunque non c'è obbligo di presenza, non può esserci obbligo di sorveglianza, altrimenti si avrebbe una contraddizione con quanto ha detto l'avvocato e con quanto era scritto sul sito dell'URP del MIUR.
Quando lo capiranno i DS che continuano a pubblicare circolari in cui pretendono che i docenti facciano sorveglianza durante le assemblee? E' offensivo chiedere di fare i "vigili di minori" a persone esperte di elettronica, di chimica, ecc..., soprattutto se con un dottorato di ricerca sulle spalle; è come chiedere a un dentista di riparare la propria automobile invece che i propri denti, assurdo.
Cosa si potrebbe fare per far capire ad alcuni dirigenti che non è obbligatoria la presenza dei docenti a scuola durante lo svolgimento delle assemblee di istituto?
Rispondi

Da: Qbit19/05/2019 20:38:33
Romeuccio che giorno alla 12?
Rispondi

Da: prof bentupino19/05/2019 20:44:45
C'è un' interessante riflessione di un docente di fisica che andrà in pensione il prossimo anno; essa tratta di diversi problemi della scuola, incontrati nella sua carriera, che meriterebbero di essere discussi in Parlamento dall'attuale governo per il varo di una nuova riforma della scuola. Mi piace in particolare quando dice:

"Non so bene cosa succede negli altri paesi, e forse a questo punto non mi interessa neanche tanto saperlo, ma in Italia a mio avviso molti problemi sono iniziati nel periodo post sessantotto con l'introduzione dei cosiddetti 'Decreti Delegati' con cui si sono istituiti fra l'altro i cosiddetti 'Organi collegiali', con l'intento dichiarato di dare una impostazione 'democratica alla scuola', facendo più partecipi gli alunni e i genitori alla cosiddetta 'vita scolastica'."

Ecco i link:

https://mi-chael.blogspot.com/2018/12/un-primo-consuntivo-dopo-una-vita.html
https://mi-chael.blogspot.com/2019/01/un-primo-consuntivo-dopo-una-vita.html
Rispondi

Da: prof bentupino19/05/2019 20:45:54
Il prof pensionando scrive cose stupende nelle pagine che ho linkato; è bello quando dice
"Tanti colleghi che mi incontrano nei corridoi della scuola mi dicono: 'beato te che vai via!'. Questo per me significa che una buona parte degli insegnanti si sente stanca e demotivata e vorrebbe lasciare. Ma come è possibile che si sia arrivati a questo punto?"

Forse c'è una risposta alla domanda del prof, ed è la seguente; a un certo punto della storia della scuola italiana, hanno iniziato a pretendere che i docenti facessero all'interno della loro attività lavorativa cose che avevano ben poco a che fare con la trasmissione del sapere disciplinare e con quello per cui erano portati. Un docente con una grande passione per la disciplina in cui si era laureato e con il sogno di insegnarla ad altri (ricordo che studio deriva dal latino "studium" che significa anche passione, inclinazione) si è ritrovato a che fare con cose che c'entravano ben poco con quanto aveva fatto all' università. Per trasmettere conoscenze a una persona, sono davvero così necessari i consigli di classe, i collegi docenti, le assemblee di istituto, i progetti, il PTOF, il PDP e tutte le varie scartoffie burocratiche che rendono a volte pesante la vita di alcuni docenti? C'è chi pensa di no, ed è una tristezza sentire a volte che alcune persone senza laurea arrivino a guadagnare 3000 euro al mese solo facendo ripetizioni private a casa loro e un docente guadagni meno di 2000 euro al mese circondato da una burocrazia assurda e inutile ai fini della trasmissione di contenuti disciplinari. Ci vorrebbe una riforma della scuola che riporti al centro la trasmissione del sapere disciplinare, facendo sparire tutta una serie di norme di dubbia utilità.
Rispondi

Da: Marah 19/05/2019 20:47:18
Prof Bentupino mi dai la sensazione di non essere o non essere più (post scriptum) un concorrente.
Sbaglio?
Rispondi

Da: bah!19/05/2019 20:50:00
Prof Bentupino,
mi sa che la maggior parte della gente che dice "beato te che vai via!' è perchè si è rotta di mettere la sveglia la mattina.

Tu, invece, secondo me sei un troll ^^
Rispondi

Da: Topn Onig19/05/2019 20:52:25
Quesito:
Se in un collegio docenti si chiede ai docenti di votare approvazione o non approvazione di una delibera e un docente è distratto in quel momento (oppure è al bagno), può chiedere entro un certo numero di giorni al verbalizzante di inserire il suo voto favorevole o contrario alla delibera? Oppure concluso il collegio non si può fare più nulla per esprimere il proprio voto democratico?
Rispondi

Da: ipotetico19/05/2019 20:58:17
Caro bentupino se ne hai piene le scatole del resto dedicati alla didattica e non pensare ad altro. Se il dirigente ti rompe le scatole digli che farai il resto dopo che lui si sarà messo in regola con CAD, sicurezza, privacy etc etc
Rispondi

Da: prof bentupino19/05/2019 21:00:47
@bah!

Non credo proprio che il motivo sia la sveglia della mattina; io penso che le condizioni di lavoro per i docenti era più favorevoli un tempo rispetto ad oggi. Un famoso docente di pedagogia ci raccontò che ai suoi tempi i mesi di ferie estivi per i docenti erano per davvero 3 mesi.
Inoltre all'epoca non c'erano tante carte e scartoffie presenti oggi nella scuola. Penso che ci siano tante cose inutili nella scuola di oggi e che hanno poco a che vedere con il percorso formativo universitario che ha portato una persona a diventare docente di una certa disciplina. Da un meccanico non si va per farsi riparare un dente e da un docente non dovrebbero andare per chiedere di compilare scartoffie, di fare vigilanza durante incontri o assemblee, di partecipare a inutili riunioni che c'entrano ben poco con le conoscenze disciplinari possedute dal docente.
Rispondi

Da: prof bentupino19/05/2019 21:09:14
@ipotetico

Sarebbe bello se i dirigenti non chiedessero ai docenti nulla di diverso dall'insegnare contenuti disciplinari; coloro che scrivono su questo forum che diventaranno dirigenti cercassero di non pretendere dai docenti cose che non c'entrano con l'insegnamento di contenuti disciplinari della materia in cui sono laureati.

A proposito, ai citato la sicurezza. Quello è un altro problema. In passato non c'era per i docenti l'obbligo di fare un certo numero di ore di aggiornamento sulla sicurezza, perché negli ultimi 10 anni è stata introdotta questa cosa? Non potrebbero abolirla, come avveniva in passato? La formazione dovrebbero farla fare in ingresso, non quando uno ha già tanti anni di carriera e ha già seguito il corso di 12 ore sulla sicurezza!
Rispondi

Da: ipotetico19/05/2019 21:17:48
bentupino su 12 ore di sicurezza si possono pure seguire, il benessere psicofisico di alunni e insegnanti viene prima di tutto. Poi questi corsi sono pieni di colleghe simpatiche e di bella presenza che li rendono ancora più gradevoli. Prendila anche come un'occasione per socializzare.
Rispondi

Da: prof bentupino19/05/2019 21:34:52
@ipotetico

In passato i docenti non avevano l'obbligo di seguire il corso sulla sicurezza; comunque la mia critica era rivolta soprattutto all'aggiornamento dopo 5 anni per chi ha già seguito le 12 ore. Secondo me andrebbe eliminato, come avveniva in passato.
A proposito poi della presenza delle colleghe di bella presenza, forse tu credi in una religione che ammette la poligamia, ma c'è anche chi crede nel Vangelo, in cui è scritto "chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore".  Sono parole del Cristo e chi crede in Cristo dovrebbe avere la possibilità di stare lontano dalle colleghe di bella presenza (i parroci di una volta avrebbero consigliato di "fuggire le possibili occasioni di peccato"). Quindi un docente per obiezione di coscienza potrebbe rifiutarsi di seguire il corso sulla sicurezza per evitare di guardare colleghe di bella presenza. Forse i corsi sulla sicurezza sono stati voluti dai massoni incaricati di diffondere adulteri e immoralità nella popolazione, purtroppo la DC non è più al potere come negli anni '50 (anche per questo votate PdF domenica prossima, con il reddito di maternità le colleghe di bella presenza potrebbero restare a casa a fare le mamme).
Bravo ipotetico, con il tuo commento mi hai fatto venire in mente un ulteriore motivo per essere contrari a certi corsi di formazione.
Rispondi

Da: prof bentupino19/05/2019 21:45:45
Altra domanda è: perché negli anni '60 venne presa la decisione di inserire maschi e femmine nella stessa classe?
E' possibile che dietro tale disegno ci sia la volontà di alcune società segrete di propagandare l'immoralità all'interno della popolazione? Ecco cosa afferma una storica nel video "Pellicciari: il Risorgimento da riscrivere_20 novembre 2010" visibile su youtube dal minuto 1:14:55 circa al minuto 1:17:30:

"All'interno della massoneria sono state individuate delle persone il cui compito è quello di propagandare all'interno della popolazione l'immoralità. Se i ragazzi vengono educati come per generazioni dal '68 in poi sono stati educati senza nessun freno per esempio dal punto di vista sessuale... Il sesto comandamento non è una cosa così, è una cosa seria. Se dice non commettere atti impuri, è perchè questo ci conviene. Ma quindi significa combattere la sessualità sregolata sin da quando si manifesta, sin da piccolini, cioè per esempio l'onanismo. Chi condanna più l'onanismo? O chi condanna le conoscenze sessuali fra i ragazzi? O chi condanna una vita sessuale prematrimoniale? Nessuno più, queste sono cose che non vanno di moda. Se io fin da piccola non combatto la sessualità che è una pulsione fortissima, io non formo la mia volontà; ma se io non forma la mia volontà, sono un uomo che va come una piuma al vento. Le persone vanno educate all'esercizio della volontà, al dominio del corpo e all'esercizio della mente, nelle scuole fatte seriamente, studiando seriamente."

E se avesse ragione? Tanti sono cresciuti con un certo modello di scuola senza sapere il perché di tante cose e di tante decisioni. Sarebbe bello se qualcuno oggi scoprisse la verità. La scuola italiana è stata fortemente influenzata dalla società segrete, sin dalle sue origini: il seguente video del professor Fioravanti https://www.youtube.com/watch?v=FxhgBsNTDmE conferma quanto detto. w la Verità !
Rispondi

Da: scusate!19/05/2019 21:47:29
@prof. bentupino,
io sono una che ama le provocazioni, l'avrà capito ormai:) e accetto e rilancio.

Lei, giustamente, denota una scarsa attrattiva dei corsi di formazione cui è stato destinato.
Ma perchè non lo fa notare, con i dovuti modi, non parlando in termini contrattuali - che non centrano niente in questo caso, si fidi, lasci perdere codici e codicilli che non sono il suo forte:) - ma al DS che paga i formatori: caro Preside, ne so più io di loro su questo argomento x, mi fa fare qualcosa che mi interessa davvero?

Forse il DS la considererà da un altro punto di vista, magari cogliendo l'occasione per valutare i formatori di cui si serve o i corsi proposti in modo che siano maggiormente adatti al suo corpo docente.
e forse Lei, almeno, se deve spendere una 20na di ore della sua vita, ne trarrà vantaggio e beneficio, se non altro per scoprire qualcosa che non sa!
Rispondi

Da: scusate!19/05/2019 21:52:03
in merito alle Assemblee degli Studenti, ne abbiamo già parlato, non so se si ricorda, ma io si:)

sulle altre questioni sollevate, dissento profondamente: l'attrattiva di una professione - e, nello specifico, di una funzione pubblica come quella docente - non sta e non può stare negli ex 3 mesi di ferie o nell'esclusione di partner importanti come la famiglia, i genitori o nella divisione per sesso degli alunni.

Il 23 è passato. La riforma Gentile anche e tutto quello che c'era non esiste più.

Se è evidente che da un lato bisogna porsi la domanda su che cosa stiamo veramente facendo, e su questo sono assolutamente d'accordo, dall'altro non tornerei mai indietro.

Il futuro è oggi, nel nostro presente.
Rispondi

Da: prof bentupino19/05/2019 21:52:12
Negli anni '50 la realtà era in grande cambiamento (e che cambiamento, si veniva fuori da un conflitto mondiale) e la formazione obbligatoria dei docenti non c'era. Ripeto ancora, perché in 150 anni di storia della scuola si sono decisi solo nel 2015 ? Chi ha detto poi che per formarsi serva seguire corsi organizzati dalla scuola ? Leggere pagine di un libro che si possiede a casa (non acquistato con il bonus dei 500 euro, che vorrei venisse abolito) non è formativo ? Guardare video o leggere cose su internet non è formativo ? La verità è che c'è business dietro i corsi di formazione, la storia della scuola insegna che NON C'E' BISOGNO DI CORSI DI FORMAZIONE, LA SCUOLA HA FUNZIONATO BENISSIMO IN PASSATO SENZA ALCUN CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA! Io la penso diversamente da molti di voi futuri DS (forse), per me la formazione obbligatoria è un grave errore inserito dalla legge 107 e vorrei tanto fosse ABOLITA!
Rispondi

Da: Romeuccio19/05/2019 21:52:30
il 30
Rispondi

Da: Romeuccio19/05/2019 21:52:33
il 30
Rispondi

Da: Romeuccio19/05/2019 21:52:37
il 30
Rispondi

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