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concorso ds 2017- prove scritte
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Da: accidenti 2 10/10/2018 18:07:05
Io ho visto il video del concorso docenti 2016 e certamente l'applicativo è identico ma altro su Internet non c'è. Se io avessi l'applicativo mi eserciterei  a scriverci, proverei le varie opzioni. Il giorno della prova avrei un problema in meno. Ora come faccio a non pensare che il tecnico che gli ha permesso di vedere e provare l'applicativo non gli passi le domande in qualche modo anche 10 minuti prima della prova? Ziogigio e' stato molto dettagliato nella descrizione quindi  ha l'applicativo. Bene, comunque ho fatto screenshot delle sue parole.
Continuo a studiare, vado alla prova, me ne frego dei disonesti.
Rispondi

Da: ziogigio 10/10/2018 18:08:01
Formattazione (giustifica)? No
Lettere maiuscole-minuscole? Si
Per muoverci all'interno del testo, sarà possibile usare il mouse? Si
Sarà possibile interrompere la stesura di una risposta e andare a un'altra risposta, per poi tornare alla prima? Si
Rispondi

Da: provo anch''io10/10/2018 18:11:34
Edi..es propone questi 5 quesiti. Mi sono cimentato facendo una simulazione della prova. grazie a chi vorrà darmi un giudizio. 


QUALI SONO LE Più IMPORTANTI INNOVAZIONI INTRODOTTE DAL DLGS N. 66/2017 IN MATERIA DI INCLUSIONE SCOLASTICA

Il D.Lgs. n. 66/2017 in attuazione di quanto previsto dalla legge n. 107/2015 ha introdotto una serie di norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, sancendo che l'inclusione è "impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica" (art. 1). Un impegno da realizzare attraverso la predisposizione di un progetto individuale che accompagni il soggetto in tutte le fasi della sua vita, affinché possa realizzare il proprio diritto all'autodeterminazione e alla piena realizzazione della propria personalità, così come previsto dalla Costituzione (art. 2).
Il D.Lgs. n. 66/2017 rappresenta un significativo cambio di impostazione sul tema, in quanto nella predisposizione del Profilo di funzionamento si recepisce la classificazione I.C.F. predisposta dall'O.M.S., ponendo l'accento sulle capacità della persona e non sulla disabilità. Il Profilo di funzionamento sostituisce (a decorrere dall'1.01.2019) la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale, eliminando una distinzione che separava improvvidamente il momento della valutazione sanitaria da quella che è la valutazione complessiva sullo stato di salute del soggetto. Il profilo di funzionamento, redatto dall'unità multidisciplinare, costituisce il presupposto per la redazione del progetto individuale e del P.E.I.
Altra innovazione concerne i gruppi di lavoro per l'inclusione che passano da due a tre: il G.L.I.R., il G.I.T. (che sarà operativo dall'1.01.2019) e il G.L.I. Il primo è istituito a livello di USR ed ha compiti di orientamento, inserimento lavorativo e formazione, essendo espressione delle istituzioni (USR, EE.LL. e associazioni di settore) competenti in materia. Il secondo sarà costituito a livello di ambito e valuterà le richieste dei singoli d.s. in relazione all'organico di posti di sostegno per poi inoltrarle all'USR. Il G.L.I. costituito a livello di scuola fornisce supporto ai collegi docenti per la predisposizione del Piano per l'inclusione e ai consigli di classe per la predisposizione dei PEI. Il Piano per l'inclusione (art. 8) è uno strumento fondamentale che il legislatore ha inteso far diventare contenuto obbligatorio del PTOF e che contempera le misure e le risorse, umane e materiali, che la scuola intende mettere in campo per l'attuazione effettiva dell'inclusione. L'inclusione è tematica che riveste una assoluta centralità nella scuola del presente e del futuro e il decreto in esame lo evidenzia altresì prevedendo che la valutazione sulla qualità dell'inclusione "è parte integrante del procedimento di valutazione" (art. 4).
È da ritenersi positivo il mutamento di approccio di cui il decreto è espressione, ossia il passaggio dalla logica della semplice integrazione a quella dell'inclusione, così come è lodevole la volontà di rendere sistematico, integrato e continuo il sistema di azioni inclusive, non separando più il momento sanitario di diagnosi con quello scolastico e istituzionale di inclusione. Residuano preoccupazioni sulla effettività di questo approccio se all'atto pratico non sempre si riesce ad attuare una adeguata sinergia tra istituzioni scolastiche, personale sanitario e famiglie.


QUALI SONO I CONTENUTI IMPRESCINDIBILI DA INTEGRARE NEL PTOF

Il PTOF è il documento fondamentale che esprime l'identità della scuola in relazione alle scelte educative operate in autonomia. Esso viene elaborato dal collegio docenti sulla base dell'atto di indirizzo del dirigente scolastico ed è approvato dal Consiglio d'Istituto.
L'art. 3 del DPR n. 275/1999, così come novellato dall'art. 1 comma 14 della Legge n. 107/2015, delinea solo in parte il contenuto imprescindibile del PTOF:
1.    fabbisogno di di posti comuni, di sostegno e di potenziamento;
2.    fabbisogno di posti del personale ATA;
3.    fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature;
4.    piano di miglioramento.
Il comma 12 dell'art. 1 L. 107/2015 indica anche le attività formative quale contenuto obbligatorio del PTOF.  In altre disposizioni della medesima legge si rinvengono altri contenuti obbligatori del PTOF, ovvero i percorsi di alternanza scuola-lavoro (c. 33), le azioni coerenti con il P.N.S.D. (c. 57). Per altro verso, il D.Lgs. n. 66/2017 impone che il Piano per l'inclusione sia contenuto obbligatorio del PTOF.
Il PTOF deve contenere obbligatoriamente, infine, l'indicazione chiara delle scelte educative fatte dalla scuola in relazione all'utilizzo degli spazi di flessibilità e delle quote di autonomia, in modo da mettere in condizione le famiglie di operare scelte consapevoli.
È necessario evidenziare che non sempre i PTOF, in sede di prima attuazione, sono stati adeguatamente condivisi ed hanno espresso realmente l'identità e le scelte delle singole istituzioni scolastiche.




COSA SI INTENDE PER ORGANICO DELL'AUTONOMIA

La legge n. 107/2015 ha istituito l'organico dell'autonomia (art. 1 c. 5), funzionale alle esigenze didattiche ed organizzative della scuola, così come emergenti dal PTOF. L'organico dell'autonomia è dunque lo strumento fondamentale per ogni scuola, al fine di attuare la propria identità culturale e si concretizza in una dotazione di posti comuni, di sostegno e di potenziamento. I docenti dell'organico dell'autonomia svolgono, tuttavia, non solo attività didattiche, ma anche attività di progettazione, coordinamento e organizzazione. Ciò significa che l'organico dell'autonomia costituisce qualcosa di più di una semplice dotazione di un certo numero di insegnanti, ma rappresenta il bacino al quale la scuola e il suo leader devono attingere non solo per lo svolgimento delle funzioni essenziali cui sono preposti, ma altresì per l'arricchimento dell'offerta formativa, per la progettazione curriculare ed extracurriculare e per dare piena attuazione alla propria autonomia e capacità di migliorare e qualificare il servizio.
Esemplificativa della funzione più ampia delineata dal legislatore per l'organico dell'autonomia è la norma di cui al comma 83 della legge n. 107/2015, che prevede per il dirigente la possibilità di avvalersi di una quota fino al 10% dei docenti dell'organico dell'autonomia per compiti di supporto organizzativo e didattico.
Quanto alla sua determinazione, l'organico dell'autonomia viene assegnato con decreto ministeriale, con cadenza triennale, in base al numero delle classi (per i posti comuni), al numero degli studenti (per i posti di potenziamento) e al numero degli studenti in possesso di certificazione di disabilità (per i posti di sostegno). Con decreto del direttore dell'USR l'organico viene redistribuito a livello di ambito.
In definitiva, l'organico dell'autonomia è una risorsa fondamentale per le istituzioni scolastiche, ma la sua importanza sarà proporzionale alla capacità che si avrà localmente di valorizzare le competenze e le attitudini di ciascun docente, sfruttando per il meglio una risorsa e non limitandola ad un mero apporto quantitativo per il funzionamento generale.



COME SI SVOLGE IL PROCEDIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEI DS SECONDO LA DIRETTIVA n. 36/16

I dirigenti scolastici devono essere valutati per il loro operato, in relazione alla specificità della funzione. L'art. 25 del D.Lgs. 165/2001 prevede l'obbligatorietà di tale valutazione ed indica la composizione del nucleo di valutazione, ovvero un dirigente ed esperti. La legge n. 107/2015 ai commi 93 e 94 chiarisce che il parametro fondamentale per la valutazione è costituito dal contributo dato all'attuazione del piano di miglioramento. Le dimensioni professionali che si valutano sono: le competenze gestionali ed organizzative, il contributo al miglioramento del successo formativo e dei processi organizzativi e didattici, nonché la direzione unitaria della scuola, coniugata alla capacità di favorire la partecipazione e la collaborazione delle diverse componenti. Tali prime tre dimensioni professionali concorrono, ai sensi delle Linee guida del settembre 2016, per il 60% alla valutazione. Per il 30% viene valutata la capacità di valorizzare il personale scolastico e per il residuo 10% viene considerato l'apprezzamento che l'azione del d.s. riscuote.
La direttiva n. 36/2016 ha specificato il disposto legislativo prevedendo che i d.s. sono valutati attraverso un procedimento strutturato in più fasi. Innanzitutto, entro settembre vengono fissati gli obiettivi; entro dicembre l'USR approva il piano regionale sulla valutazione; da gennaio ad agosto i dirigenti sono chiamati all'autovalutazione attraverso lo strumento del portfolio, cioè di uno spazio in parte privato (autovalutazione e valutazioni) e in parte pubblico (curricolo e azioni di miglioramento) che serve a rendicontare l'operato del dirigente. Successivamente, da agosto a novembre, i nuclei di valutazione, composti da un dirigente tecnico e scolastico e due esperti, di cui almeno un d.s., procedono all'istruttoria, anche individualmente mediante la cosiddetta interlocuzione. Entro fine novembre i nuclei procedono alla valutazione intermedia o di prima istanza. Entro il mese di dicembre spetterà, infine, al direttore dell'USR provvedere alla valutazione finale. Questa può essere positiva, ossia rilevare il buono, avanzato o pieno raggiungimento degli obiettivi assegnati, dando luogo all'attribuzione proporzionale della retribuzione di risultato, ovvero negativa, determinando l'instaurazione di una fase di contraddittorio obbligatoria entro 30 giorni. Se entro ulteriori 30 giorni questa fase si conclude con la conferma della valutazione negativa, si avvia la procedura di cui all'art 21 del D.Lgs 165/2001, ovvero il mancato rinnovo dell'incarico e, nei casi più gravi, addirittura la collocazione del dirigente a disposizione.


IL CANDIDATO ILLUSTRI FORME E TERMINI DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE, ESPONENDO LE REGOLE GENERALI PER IL PUBBLICO IMPIEGO INNOVATE DAL DLGS 75/2017

L'art. 55 bis del D.Lgs. n. 165/2001 disciplina le forme e i termini del procedimento disciplinare nel pubblico impiego. La norma è stata oggetto di due novelle fondamentali, da parte del cd. decreto Brunetta (D.Lgs. n. 150/2009) e, da ultimo, dal cd. decreto Madia (D.Lgs. n. 75/2017). Il procedimento disciplinare è di competenza dal responsabile della struttura (dirigente scolastico) laddove sia prevista la sanzione del rimprovero verbale. È di competenza dell'ufficio procedimenti disciplinari, che deve essere individuato da ogni amministrazione, per i casi più gravi. Il procedimento si articola in tre fasi. Innanzitutto, vi è la fase della acquisizione della notizia di illecito e della comunicazione della stessa all'U.P.D. Questa fase fa capo al responsabile della struttura, che, acquisita la notizia dell'illecito, la comunica immediatamente (entro 10 gg.) all'U.P.D. La seconda fase è di competenza di quest'ultimo e consiste nella immediata (entro 30 gg.) contestazione scritta dell'illecito con contestuale convocazione per l'audizione. L'UPD comunica l'avvio del procedimento anche all'ispettorato per la funzione pubblica. La terza fase è quella del contraddittorio e si conclude col provvedimento. Il dipendente può farsi assistere e può depositare memorie o richiedere l'accesso agli atti. L'UPD può acquisire informazioni, anche da altre amministrazioni. Entro 120 gg. dall'avvio il procedimento va definito con un provvedimento di archiviazione o irrogazione della sanzione. Anche questo provvedimento deve essere comunicato all'ispettorato per la funzione pubblica.
Una importante novità è costituita dal disposto dell'art. 55 bis c. 9-ter, il quale prevede la ordinatorietà delle norme procedurali con talune eccezioni. Salvo che non sia stato irrimediabilmente compromesso il diritto di difesa ovvero sia stato leso il principio di tempestività, nessuna violazione di norme procedurali può comportare la nullità del procedimento disciplinare. Sono da considerarsi perentori i termini di avvio e conclusione del procedimento.
In corso di procedimento può in casi particolari essere disposta la sospensione cautelare del dipendente, che è obbligatoria laddove sia stata disposta in sede penale una misura cautelare.
Il provvedimento disciplinare può essere impugnato dal dipendente innanzi al Tribunale civile in funzione di giudice del lavoro.
Rispondi

Da: Per ziogigio10/10/2018 18:12:03
Grazie!
E', dunque, possibile cancellare, apportare correzioni dopo aver salvato una risposta?
Rispondi

Da: @ provo anch’io 10/10/2018 18:26:03
Bravissima/o eccezionale memoria e ottimo stile espositivo,
16x 5.
Complimenti
Rispondi

Da: Per ziogigio10/10/2018 19:23:23
Grazie per le informazioni.
Non preoccuparti.
In bocca al lupo!
Rispondi

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Da: accidenti 2 10/10/2018 19:40:43
@per ziogigio
E di cosa si deve preoccupare lui? Preoccupati tu invece. Aspiri a diventare ds  accetti le scorrettezze. Povere scuole. La solita Italia....
Rispondi

Da: Secondo me medesimo 10/10/2018 19:51:03
Ma dai. Ma che ci ha detto? Ha fatto solo una condivisione con noi di quello che sa. Non ha né le tracce né i quesiti. Se l'hanno fatto entrare nel laboratorio evidentemente era permesso altrimenti i tecnici non si sarebbero messi a questo rischio vi pare? Invece di ringraziarlo e di chiedergli quante più cose possibili lo minacciamo? Ma stiamo sbarellando?
Rispondi

Da: Xprecedente10/10/2018 19:58:23
Nella vita non bisognerebbe fare niente per nessuno, quando costui non merita la nostra fiducia.
Rispondi

Da: Questo concorso 10/10/2018 19:58:41
Ci fa perdere l'orientamento
Rispondi

Da: Xprecedente10/10/2018 20:08:18
Ma no, questo concorso fa semplicemente emergere chi siamo veramente. Ma sbagliando s'impara, mettiamola così.
Rispondi

Da: mesorotto10/10/2018 20:11:20
Pare che la commissione ha rilasciato 50 tracce da cui saranno estratte 5 è vero o è una fake?
Rispondi

Da: Xprecedente10/10/2018 20:37:21
Certamente un fake
Rispondi

Da: accidenti 2 10/10/2018 20:46:22
Allora per favore scambiatevi le email e tutte le info in privato se la pensate così. Non ho fatto lo screenshot, non me ne frega un cavolo. Fate quello che vi pare. In bocca al lupo a tutti per lo scritto, io qui non ci entro più.
Rispondi

Da: marziabell2  10/10/2018 20:53:46
https://m.youtube.com/watch?v=NcHRiyrLMXs&feature=share
Rispondi

Da: La nuova concorrente10/10/2018 21:15:32
Ci sono le istruzioni........più o meno funziona  come per la preselettiva
Rispondi

Da: La nuova concorrente10/10/2018 21:16:31
Io non vedo l'ora di firmare l'uscita.........sarà un grande momento di liberazione!!!!!!
Rispondi

Da: @marziabell10/10/2018 21:28:55
Dal video non riesco a capire se è possibile o no portare in aula i codici non commentati (io ho quello E***es).
Rispondi

Da: Xprecedente10/10/2018 21:29:14
Porterò con me una bottiglia di spumante da condividere con chi vorrà all'uscita dalla scuola, comunque vada saranno finiti finalmente gli arresti domiciliari!
Rispondi

Da: @@marziabell10/10/2018 21:30:50
Certo che sì, si possono portare dentro solo codice e vocabolario della lingua italiana, per quel che servono poi...
Rispondi

Da: Isuccia10/10/2018 21:53:00
Io continuo a sperare che qualcuno dia qualche dritta sulle tracce non sul software LOL 🤣 ;-)
Rispondi

Da: XIsuccia10/10/2018 21:59:30
Le tracce saranno estratte da un repertorio di 100 domande che il comitato tecnico-scientifico sta elaborando in questi giorni. Tempi duri per i raccomandati del cavolo...
Rispondi

Da: @xisuccia10/10/2018 22:11:59
scusami chi te l ha detto??
Rispondi

Da: tutto quello consentito10/10/2018 22:20:19
Si possono portare testi di legge non commentati e vocabolario della lingua italiana, quindi:
codice civile si
codice penale si
codice amministrativo si
codice leggi scolastiche si
decreti si
contratti ccnl no
vocabolari lingue straniere (anche monolingua) no
carta bianca, penne, altri libri, commentari np
repertori, manuali con note commentate no
Rispondi

Da: X @xisuccia10/10/2018 23:06:48
Il mio uccello me l'ha detto...
Rispondi

Da: X @xisuccia10/10/2018 23:15:05
Poi, come più e più verso noi venne
l'uccel divino, più chiaro appariva:
per che l'occhio da presso nol sostenne
Rispondi

Da: stressata201810/10/2018 23:17:02
https://m.youtube.com/watch?v=NcHRiyrLMXs

ecco le istruzioni per la prova scritta!
Rispondi

Da: Stressato2018 1  - 10/10/2018 23:23:13
Xstressata2018

Non ho capito perchè bisogna firmare la busta se c'è l'anomimato. Qualcuno sa spiegare questa stranezza???
Rispondi

Da: Emilas 10/10/2018 23:31:35
Il codice Au........a si può portare????
Rispondi

Da: CCNL11/10/2018 07:23:41
Ma chi ha detto che i CCNL non sono ammessi?
Ma per cortesia!
Vi pare che un magistrato della Corte dei conti possa pubblicare un Codice illegale?
Dichiarando, inoltre, in copertina che è per il nostro Concorso?
Ma siamo seri e smettiamola di diffondere assurdità.
Rispondi

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