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COME VINCERE UN CONCORSO LOCALE
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Da: Delta10511/01/2024 20:25:44
Altro aspetto è che ho notato che gran parte delle materie che vengono richieste le ho già studiate per esami, tant'è che nei quiz che stanno sul sito, banche dati etc... Faccio una media dell'80% di risposte corrette anche se non mi sono preparato in modo specifico per il bando.
Sono tutti argomenti già visti di amministrativo, civile, commerciale, tributario etc...

Questo almeno per quanto riguarda gli enti centrali, per quelli degli enti locali non vedo banche dati e non ho idea di quali materie si portino, ma immagino siano le stesse (?)
Rispondi

Da: X sopra11/01/2024 20:36:09
Non penso che il codice degli appalti tu l'abbia studiato...
Rispondi

Da: Delta10511/01/2024 20:40:24
No, viene in realtà toccato nell'esame di diritto amministrativo ma non in modo approfondito. Nei quiz che avevo visto (ad esempio quello ADE), non c'erano tante domande, però come dicevo sugli enti locali non sono informato.
Volevo per l'appunto capire quali siano le materie più frequenti a parte i classici civile, commerciale e simili.
Rispondi

Da: SanZioCan 1  - 11/01/2024 20:42:08
Ci motivi personali che possono far preferire il privato al pubblico e viceversa, poi ci sono argomenti obiettivi.

Io non ho nulla di personale contro il privato, c'ho lavorato e ho avuto anche la fortuna di stare in ambienti favolosi, ma vedo che spesso il privato viene molto sopravvalutato, il pubblico molto sottovalutato, e soprattutto vengono paragonati come se fossero sovrapponibili e senza tenere conto delle ovvie differenze, finendo per confrontare mele con pere (e visto che ogni tanto si parla di multinazionali e compagnia bella, aggiungiamo che le multinazionali, per quanto prestigiose, non sono tutte uguali e hanno lati negativi e positivi).

Già di per sé è sbagliato parlare di pubblico e privato in maniera generica come se fossero speculari, quando sappiamo che si occupano per buona parte di cose diverse, ed é chiaro che alcune specializzazioni possono propendere per l'uno o per l'altro. Ma se proprio vogliamo fare dei paragoni generici, allora iniziamo col dire che dati alla mano, nel pubblico si guadagna in media allo stesso modo, se non addirittura un pochino di più, basta informarsi.

Poi vogliamo fare degli esempi specifici? Un qualsiasi neolaureato in informatica (settore di cui in questi anni qualsiasi articolo tesse le lodi per le opportunità che offre) può tranquillamente ricevere come offerta di iniziare con uno stage sotto i 1000 euro (qualche anno fa anche sotto i 600), ma diciamo che se gli va bene gli viene offerto un contratto di apprendistato a 30 mesi, che inizia a 1200 alla fine dei 30 mesi arriva a 1600 circa, anche nella ridente Milano, città delle opportunità, a 40h settimanali da contratto, e ognuno in cuor suo sa se sono davvero 40h. Un ragazzo che vince un concorso per diplomati per un lavoro statale in area assistente, si avvicina a quelle cifre, dal primo giorno, lavorando 36h (fatevi i calcoli per equiparare lo stipendio alle ore lavorate). Un neolaureato che vince un concorso pubblico supera già quelle cifre dal primo giorno.

Qualcuno si appellerà alla questione della carriera, ma senza considerare che i posti da manager non sono infiniti, non tutti i ragazzotti rampanti che credono che diventeranno milionari faranno carriera, e non molti tengono conto che per fare carriera non basta essere bravini e sgobbare, ma serve anche continuare a studiare ed avere la fortuna di trovarsi nel posto giusto.
Di converso i dirigenti pubblici guadagnano quanto quelli privati se non di più, e non è che il fatto di dover fare un concorso per avanzare vuol dire che non si fa carriera
Rispondi

Da: Xsopra11/01/2024 20:46:30
C'è pubblico dove si guadagna un botto!!!
Rispondi

Da: Ma davvero  1  - 11/01/2024 20:48:51
Da: Delta105    11/01/2024 20:40:24
No, viene in realtà toccato nell'esame di diritto amministrativo ma non in modo approfondito. Nei quiz che avevo visto (ad esempio quello ADE), non c'erano tante domande, però come dicevo sugli enti locali non sono informato.
Volevo per l'appunto capire quali siano le materie più frequenti a parte i classici civile, commerciale e simili.
...
In realtà all'Università si studiano i concetti base del diritto.
Ti laurei e non sai niente della materia. Il vero studio viene dopo la laurea, è totalmente diversa la preparazione per un esame universitario (dove devi mettere in fila 4 concetti), rispetto alla preparazione concorsuale (dove ti possono chiedere di tutto).
Certo un laureato in giurisprudenza per i profili amministrativi ha un vantaggio in più rispetto agli altri ma ho conosciuto laureati in discipline tecniche che erano dei mostri nei concorsi (mi riferisco sempre ai profili amministrativi).
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Da: Delta10511/01/2024 20:57:45
@Ma davvero

Guarda, non metto in dubbio che ci sia un'ampia varietà dei casi, ma nelle banche dati che ho approcciato (ADE e INPS) ho avuto l'impressione che il livello di approfondimento richiesto fosse leggermente inferiore a quello richiesto per superare con un voto decente il corrispondente esame universitario.


Ovviamente è solo un'osservazione, non sto dicendo di avere la strada spianata perché ho visto le materie all'università, però nelle simulazioni che ho fatto non mi sono sentito completamente disorientato.
Poi, ripeto, per gli enti locali sarà diverso.
Rispondi

Da: Delta10511/01/2024 21:29:58
Più che altro un elemento da considerare è che negli esami universitari la preparazione è dispersiva.

Quindi può capitare, ad esempio, l'esame di diritto civile dove di utile c'è solo il manuale di 500 pagine della parte generale, il quale fra l'altro non fa che riprendere concetti già visti nel diritto privato, e poi una parte speciale di 700 pagine di dottrine e teorie giuridiche di analisi e comparazione storica o fra gli ordinamenti che è piazzata nel programma in quanto scritta dal professore.

Ecco, questo aumenta in modo considerevole la difficoltà di ogni esame, in quanto implica che tu abbia chiari i concetti di base e in più sia in grado di digerire un manuale prettamente accademico, spesso su temi fra l'altro marginali.

Con i concorsi almeno si ha la possibilità di concentrarsi sugli aspetti che sono veramente utili, che poi sono generalmente anche quelli più interessanti, invece di divagare in modo cosi ampio.
Rispondi

Da: Ma davvero 11/01/2024 21:43:22
Con i concorsi almeno si ha la possibilità di concentrarsi sugli aspetti che sono veramente utili, che poi sono generalmente anche quelli più interessanti, invece di divagare in modo cosi ampio.
...
Mia opinione, utile e interessante sono aggettivi che non si addicono allo studio dei concorsi.
Tu studi per superare una selezione e per ottenere il miglior piazzamento possibile in graduatoria. Che poi il 99% delle cose che studi non servirà nel lavoro di tutti i giorni, è un dato di fatto.
Rispondi

Da: @Delta10511/01/2024 22:02:30
@Ma davvero

Ho la netta impressione che prendi parti del discorso e le decontestualizzi totalmente, come se ti perdessi completamente il contesto.

È comunque normale se non hai frequentato quella facoltà.

Poniamo il caso che ad un esame ti venga piazzata un manuale di 700 pagine sull'analisi  comparativa fra la
struttura delle obbligazioni nei diversi ordinamenti giuridici europei, analizzando sentenze di fine ottocento.

È un argomento che non solo ti fa scendere le palle, perché è scritto con un linguaggio arcaico e incomprensibile (fidati, non è il linguaggio che trovi nel bignami semplificato per il concorso nell'ente locale), ma che non serve a una sega (non solo non utilizzi le informazioni direttamente nel lavoro, ma sono informazioni che nessuno utilizza, se non in accademia).

Nelle banche dati sono presenti domande su argomenti di diritto sostanziale, e la preparazione richiesta è più diretta.

Punto, fine. Poi credo che nessuno pensi che studiare per il concorso nell'ente locale sia interessante.

Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +86
12/01/2024 05:53:25
Comincio con una scena che sembra uno sketch di youtube ma è realmente accaduta:
"ciao, senti, mio figlio vorrebbe provare il concorso, so che tu hai fatto il precedente in questo Comune, hai dei consigli su dove studiare?"
"sì, i libri sono questi.... eh però è un po' tardino, deve correre eh, tra 20 giorni c'è la preselettiva"
"eh ma mio figlio è bravo eh (con tono come dire "con chi credi di parlare, per chi mi hai preso"), è anche laureato in legge"

Personalmente i concorsisti di amministrativo C piu' bravi che ho conosciuto sono i laureati in ingegneria.
Credo che sia perché ingegneria non è un'università, è una guerra; e chi l'ha combattuta e l'ha vinta non si fa certo spaventare dal dover studiare 10 ore al giorno macinando di brutto come un trattore, qualunque sia la materia di studio, senza distrarsi allo smartphone ogni 10 minuti.

Chi è laureato in legge spesso ha l'illusione di partire avvantaggiato e sottovaluta le difficoltà, pensando che sia come un esame universitario, mentre invece i concorsi, specie nel periodo 2017-2019 erano anch'essi una guerra (molto più facile di ingegneria però).

Nel periodo 2017-2019 non c'era un concorso nella cui seconda prova scritta non ci fosse un trabocchetto o qualcosa di particolare che mandava a casa metà dei candidati ammessi agli scritti.
Sembrava che non ci dormissero la notte per trovare il tranello.

Non è come all'università che ti prepari i concetti base e prendi 23/30. Ai concorsi mirano a segare. Forse ora meno perche' hanno carenza di personale ma appena avranno rimpinzato l'organico con le attuali graduatorie a crocette la difficoltà tornerà quella del 2018.

Studiare le materie dell'Ente Locale non è interessante, ma quando sai che studiarle ti dà la differenza tra essere uno Statale (con la S maiuscola e scusate se manca l'H dopo la S) o essere un infelice a giro per il mondo del privato, allora vincere diventa una guerra all'ultimo sangue (io mi portavo anche al mare, al cesso e sul treno, l'mp3 con la mia voce che ripeteva le cose da memorizzare).

O STATALE O NIENTE
Rispondi

Da: Ma davvero 12/01/2024 06:27:16
È comunque normale se non hai frequentato quella facoltà.
..
Veramente sono laureato.

Nelle banche dati sono presenti domande su argomenti di diritto sostanziale, e la preparazione richiesta è più diretta.
...
Non confondere le quattro domande che trovi nei quiz dei simulatori, con quelle ci sono poi realmente nei concorsi.
E' vero che i concorsi a prova unica sono sostanzialmente più semplici degli altri ma l'ultimo che ho fatto (a prova unica) era un delirio, pieno di domande a trabocchetto.
Nulla in confronto ai concorsi di 7-8 anni, che in molti casi erano follia pura. C'erano dei bandi-papiro, tra le materie mettevano qualsiasi cosa, anche senza nessuna attinenza con il posto da ricoprire.

Personalmente i concorsisti di amministrativo C piu' bravi che ho conosciuto sono i laureati in ingegneria.
...
Concordo.
Anche nei D a laurea libera, c'erano ingegneri bravissimi

Non è come all'università che ti prepari i concetti base e prendi 23/30.
...
All'Università c'è una soglia psicologica oltre la quale ti danno il 21.
Nei concorsi no, sono fatti per selezionare e tagliare. La soglia è quantitativa, non psicologica. Specie nei concorsi con orale, la commissione deve bocciare tot numero di persone e capitano (capitavano)bocciature inspiegabili all'orale, secondo me dovute a questo motivo.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +86
12/01/2024 07:58:39
Concordo sulle bocciature inspiegabili e il dover bocciare un tot di persone: ricordo ben due concorsi: uno in una grande città d'Italia e uno in un'unione di comuni. Nel primo di questi concorsi all'orale la gente era piu' preparata di quanto pensassero per cui arrivati a 2/3 degli esami, avendo già abbastanza gente in graduatoria, cominciarono a segare a raffica; potevano mettere un cartello "siamo al completo" e chiudere gli orali a quel punto; l'altro concorso fu per vigile dove la prima prova era a crocette, piu' o meno della difficoltà di quella che fecero la volta prima ma era il periodo in cui uscivano solo concorsi per vigili e ci partecipavano gli avvocati: conclusione più di 100 persone finite all'orale e all'orale domande pazzesche e buttarono fuori 2/3 degli ammessi all'orale
Rispondi

Da: ex Centrale committenza 1  - 12/01/2024 08:22:37
...anche al cesso però mi sembra esagerato...ahahahahahahahahahahahah
Rispondi

Da: @Delta105 1  - 12/01/2024 12:27:09
Scusa @Sandr0kan ma mi sembrano cazzate zaloniane. Un conto è dire che un laureato in ingegneria ha comunque chance di vittoria, un altro è dire che sono i laureati con più chance di vittoria.

Un laureato in giurisprudenza ha visto per 5 anni consecutivi le materie dei concorsi, letto per 5 anni consecutivi lo stesso tipo di linguaggio, studiato tomi su concetti che talvolta sono anche di livello superiore e via dicendo.

È ovvio che abbia un vantaggio competitivo! Poi che non sia automatica la vittoria rispetto a, che so, un perito chimico in gamba e con i controcoglioni mi pare ovvio, ma dire che non c'è alcun vantaggio è semplicemente illogico.

Ma poi qualche ingegnere va a provare il concorso da amministrativo C?

@Ma davvero
Scusa le simulazioni con banche dati non sono le domande presenti poi ai concorsi?
Si comunque è indubbio che fino a soglia che, a seconda dell'esame può essere del 21 o del 23-24, è sufficiente  fondamentalmente portare 4 concetti base.

Infatti ho scritto, se noti, "con un voto decente".
Agli esami di per sé non mirano a fare fuori la gente, a parte in qualche raro caso, ma è anche vero che il taglio degli esami più accademico, con le già nominate parti speciali, libri di ricerca e cose del genere, complica in modo considerevole la preparazione.
Senza considerare che agli esami conta tanto riuscire a rielaborare e vomitare velocemente le informazioni al professore, mentre con i test a crocette hai modo di pensare, anche se non ti ricordi una risposta, messo di fronte a 4 alternative, a volte arrivi alla soluzione per deduzione, a volte nei quiz ci sono dei "pattern" etc...
Quindi è realtà un po' un confronto tra mele e pere perché ci sono troppi aspetti diversi.

Poi, si, concordo, che per passare con un voto minimo gli esami basta poco ed è sicuramente più semplice di passare un concorso.
Rispondi

Da: ingegnercane 1  - 12/01/2024 13:11:06
gli ingegnorucoli da quattro soldi sono buoni a metter crocette, e l'unico vantaggio che hanno è che agli occhi degli incapaci hanno un'aura di grandezza, dovuta al fatto che hanno studiato qualcosa che alla loro mamma sembrava difficile. solo un ingegnere fallito fa un concorso da C! e se gli va bene è perchè i laureati di giusrisprudenza in gamba avranno deciso di partecipare per vari motivi.
Rispondi

Da: GinTonic82 12/01/2024 13:25:52
Da: ingegnercane    12/01/2024 13:11:06
gli ingegnorucoli da quattro soldi sono buoni a metter crocette, e l'unico vantaggio che hanno è che agli occhi degli incapaci hanno un'aura di grandezza, dovuta al fatto che hanno studiato qualcosa che alla loro mamma sembrava difficile. solo un ingegnere fallito fa un concorso da C! e se gli va bene è perchè i laureati di giusrisprudenza in gamba avranno deciso di partecipare per vari motivi.
-----
Ahahahahahhahahahaah 😂😂😂😂😂😂😂 muoio 😂😂😂😂😂😂😂😂😂 'agli occhi degli incapaci ' sarebbe agli occhi di Sandr0kan? 😂😂😂😂😂😂😂
Rispondi

Da: @Delta10512/01/2024 14:06:52
Comunque tornando al discorso pubblico vs privato.

Ad un mio conoscente, su Roma, al colloquio per uno studio legale di medie dimensioni (20-30 avvocati), hanno offerto come praticante 500 euro, con la "promessa" di arrivare a 1500 dopo l'abilitazione.

Queste sono le condizioni in cui ci si imbatte in settori inflazionati o con lauree poco spendibili.
Ovvio che poi il concorso per diplomati amministrativi diventa un sogno.



Rispondi

Da: un ingegnere12/01/2024 14:48:19
informatico  energetico  nucleare  della cycersicurezza magari al politecnico di Torino si mette a fere concorsi da c nei comuni? Ma che vi siete bevuti?
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +86
12/01/2024 14:48:37
Scusa @Sandr0kan ma mi sembrano cazzate zaloniane. Un conto è dire che un laureato in ingegneria ha comunque chance di vittoria, un altro è dire che sono i laureati con più chance di vittoria.
=============
A mio parere sono i più bravi, ma senza correlazione diretta bensì perché conseguenza entrambe della stessa causa.

Faccio un esempio: se dico "vi dimostro, numeri alla mano, che chi compra una Ferrari vive più a lungo della media".
Probabilmente i numeri mi darebbero ragione ma ovviamente non è che la Ferrari allunga una vita; ovviamente il motivo è che se compri la ferrari sei ricco e se sei ricco mediamente accedi a cure migliori.

Analogamente non è che la laurea in ingegneria favorisca il candidato nei concorsi per C amministrativo in Comune, ma se sei uno dei pochi che ce l'ha fatta a laurearsi in ingegneria significa che sei un genio e/o che sei uno capace di macinare pagine e pagine da studiare come un trattore.

Perché, non prendiamoci in giro, non c'è paragone, come difficoltà, tra ingegneria e giurisprudenza.
Certo, ci sono anche i geni a giurisprudenza, e sono quelli che poi passeranno il concorso il magistratura, quest'ultimo a mio parere molto più difficile di ingegneria.

Ma di laureati in legge con 110 e lode e anche abilitati alla professione di avvocato che non riuscivano a passare concorsi EELL ne ho conosciuti diversi.

PS. Di ingegneri entrati come C amministrativi ne conosco due, di cui uno nel mio ente
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +86
12/01/2024 14:50:46
informatico  energetico  nucleare  della cycersicurezza magari al politecnico di Torino si mette a fere concorsi da c nei comuni? Ma che vi siete bevuti?
=================
anzi scusate ne conosco tre, il terzo dopo un po' di libera professione è andato a insegnare in una scuola superiore e poi ha fatto un concorso in una partecipata;

ebbene sì, si sono rotti le balle di responsabilità pazzesche, magari a 400 km da casa. I soldi non sono tutto, e comunque non ti ricoprono affatto d'oro; gli unici che guadagnano veramente bene sono i medici, non certo gli ingegneri, a parte qualche rarissimo caso
Rispondi

Da: Sebaz 12/01/2024 14:51:23
Buongiorno, una curiosità.
Durante il periodo di prova si ha diritto alle ferie? Se sì, è conveniente farle? O meglio, a farle non si è visti di buon occhio e si rischia di giocarsi la stabilizzazione del posto?
Rispondi

Da: @Delta10512/01/2024 15:01:15
Il problema è che utilizzi concetti statistici completamente a sproposito.
Parti dall'assunto probabilmente erroneo ma comunque sicuramente non dimostrato che la laurea in ingegneria prepari meglio per lo studio in primis, e poi meglio per lo studio del DIRITTO che è completamente diverso da quello della matematica, della fisica etc...
Quindi tutto il ragionamento è fallato e basato sul nulla.
Ad esempio "sei uno dei pochi che si è laureato in ingegneria", ma chi ti ha detto che ci riescono in pochi a laurearsi?
https://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/visualizza.php?anno=2022&corstipo=tutti&ateneo=tutti&facolta=tutti&gruppo=12&livello=tutti&area4=4&pa=tutti&classe=tutti&postcorso=tutti&isstella=0&presiui=tutti&disaggregazione=&LANG=it&CONFIG=profilo
I laureati in ingegneria sono 33.500!
Di contro quelli in giurisprudenza nel 2022 sono stati 9700
https://www2.almalaurea.it/cgi-asp/classi/Scheda.aspx?codiceAggr=11207&tipoCorso=LSE&lang=it

Poi anche questi dati aneddotici del tipo conosco mio CUGGINO che 20 anni fa si è laureato 110 e lode e non riusciva a passare il concorso come spazzino nell'ente localee, lasciano il tempo che trovano, cioè cosa dovrebbe dimostrare.

Insomma mi sembra uno spaccato divertente dell'Italia di 10 o 20 anni fa magari, ma non me le vendere come analisi serie ahaah

Rispondi

Da: erano probabilmente12/01/2024 15:23:57
ingegneri civili  gli altri sono cercati come il pane e lo so per certo  e guadagnano molto di più di un c al comune
Rispondi

Da: PREEVATOH12/01/2024 17:16:54
Non si comprende perché tutta questa gente chieda lumi su "vincere un concorso locale" vagheggiando statistiche inerenti lauree e concorsi pubblici.

In fondo basta un CV per un lavoro nel PREEVATOH dove appena entrati, come omaggio di benvenuto, il datore vi pagherà un master over 50K.
Non vi è nessuna difficoltà a trovare lavoro poiché le aziende si contendono a suon di soldi i lavoratori e verranno a bussarvi alla porta con proposta RAL over 100K annui per iniziare con carriera fulminante a 200K dopo 2/3 mesi.
L'ambiente di lavoro sarà una grande famiglia accogliente perché han paura di perdervi perché qualcuno vi offre di più, motivo per il quale le garanzie contrattuali non bisogna neppure guardarle, il mobbing non esiste.
Infine, qualora decidiate di dimettervi, il datore vi pagherà 126K cash in segno di ringraziamento per aver lavorato da lui.

Quelli che fanno notare il grave problema italiano del precariato, dei bassi salari, delle morti sul lavoro, della disoccupazione, del lavoro nero , dei contratti pirata, del lavoro "grigio", dei falsi tirocini e partite iva, dei contratti capestro, delle PMI che son 90% del mercato, del mobbing, del salario minimo ecc son solo boomer del 1800 che devono ancora scoprire il motore a scoppio.
Rispondi

Da: cio..12/01/2024 17:37:20
ecco sempre il solito commento.
I lavoratori poco qualificati saranno sempre più tartassati con contratti di merda.
C'è comunque una fetta di iperqulificati in particolare ingegneria (quelle che ho citato su) e che sono quasi prenotati prima della laurea  soprattutto quelli dei politecnici. E quelli non verranno certo a fare i c al comune.
Rispondi

Da: Ma davvero  1  - 12/01/2024 17:43:09
Da: @Delta105    12/01/2024 15:01:15
Il problema è che utilizzi concetti statistici completamente a sproposito.
Parti dall'assunto probabilmente erroneo ma comunque sicuramente non dimostrato che la laurea in ingegneria prepari meglio per lo studio in primis, e poi meglio per lo studio del DIRITTO che è completamente diverso da quello della matematica, della fisica etc...
Quindi tutto il ragionamento è fallato e basato sul nulla.
...
Non ti sembra di essere un tantino arrogantello?
Non sei nemmeno laureato, di concorsi non ne hai visto neanche l'ombra, hai fatto due quiz in croce su un simulatore e in materia di concorsi pensi di saperne più degli altri?
Rispondi

Da: Ma davvero 12/01/2024 17:48:16
Infine, qualora decidiate di dimettervi, il datore vi pagherà 126K cash in segno di ringraziamento per aver lavorato da lui.
...
A volte capita

https://www.torinotoday.it/economia/stellantis-lettera-buona-uscita-impiegati-costruisci-tuo-futuro.html
Rispondi

Da: Ma davvero 12/01/2024 17:50:33
Concordo sulle bocciature inspiegabili e il dover bocciare un tot di persone: ricordo ben due concorsi: uno in una grande città d'Italia e uno in un'unione di comuni.
...
Era un'unione di comuni toscana?
Rispondi

Da: Bea1234 12/01/2024 17:54:48
Buonasera
Vorrei sottoporvi una situazione nella speranza di avere qualche utile indicazione. Da circa 3 mesi sono stata assunta in un Comune di circa 8000 anime come istruttore amministrativo contabile destinata all'area tecnica.  Ho ancora 3 mesi di prova da svolgere. Sono partita da zero non avendo alcuna esperienza pregressa… ho svolto per 20 anni la professione di avvocato. Nell'ufficio mi trovo bene, il responsabile è davvero una buona persona o ho tre colleghi.  La scorsa settimana il segretario mi ha proposto di prendere il posto dell'istruttore amministrativo dell'area segreteria che andrà in pensione a breve, ma non si sa quando, ventilando la possibilità che io diventi (non ho capito quando) responsabile dell'area amministrativa, ipotizzando addirittura un successivo ruolo di vice-segretario. Queste due figure attualmente non ci sono. Insomma mi prospetta un percorso di crescita che nell'ufficio tecnico è sicuro che non avrei. Nell'area amministrativa attualmente c'è solo l'istruttore che andrà in pensione e ed il collega che gestisce il protocollo. Il responsabile è il segretario (anche lui prossimo alla pensione, ma non si sa quando) che però è  persona piuttosto algida, quasi di ghiaccio…
Che faccio?  Resto all'ufficio tecnico, o ricomincio da capo nell'area amministrativa. Quale dei due settori secondo voi è preferibile?
Rispondi

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