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Concorso Diplomatico 2017
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Da: Tre17/05/2017 19:00:58
Si sa qualcosa a quando ci sarannomi risultatati degli scritti?
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Da: D.17/05/2017 22:33:05
Non si sa nulla, però un mesetto per correggere lo impiegheranno. In ogni caso se vogliono fare gli orali a luglio non possono perdere troppo tempo.
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Da: Gianni P.17/05/2017 22:54:13
Il concorso diplomatico dovrebbe avere come limite 21/22 anni, come i concorsi per le accademie militari per ufficiali. A quel punto le facoltà di scienze politiche chiuderebbero
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Da: @siamo di tutte le eta18/05/2017 07:35:08
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Da: @pasticcio e altri18/05/2017 07:43:44
un po' di risposte sparse

Sul sito del ministero sono disponibili le statistiche degli ultimi concorsi. L'università migliore è la Luiss è il corso di preparazione migliore la SIOI di Roma. Questo il percorso di eccellenza e quello che offre maggiori chance di farcela.

Ma navigando sul sito io consiglio a tutti di leggersi le graduatorie di vincitori dei concorsi dal 2008 a oggi e di guardare con attenzione quanti idonei (classificati dopo la 35ma posizione di solito) hanno riprovato il concorso l'anno successivo e sono passati. Sono almeno una decina. Questo vuol dire che se sei capace, se hai le doti, ti siedi a fare gli scritti e li passi. Anche per due anni consecutivi. Perché quello che conta anzitutto è saper scrivere e saper scrivere in italiano.

Quello che io consiglio ai tanti che sono al 3 o 4 tentativo, è di farsi un esame di coscienza e pensare che forse questo non è il concorso giusto..se poi uno non ha passato le preselettive due volte di seguito, beh il mio consiglio vale doppio...

Per quelli che hanno consegnato e ce la faranno invece, in bocca al lupo!!!
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Da: Scienziato1 18/05/2017 09:48:30
Singolar Tenzone ISPI-SIOI (Milano vs Roma): quello che conta è analizzare la serie statistica di almeno 10 anni per capire quale scuola sia migliore per preparare al concorso.
Negli ultimi 3-4 anni ISPI ha una ratio migliore (idonei/nº partecipanti Master); SIOI ne qualifica di più solo perché ne accetta di più.
Secondo me comunque il fattore umano rileva, ergo, il corso prepara se tu vuoi prepararti, o se tu sei già preparato. È un facilitatore ma non è la bacchetta magica.
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Da: @gianni p 18/05/2017 10:26:29
"Il concorso diplomatico dovrebbe avere come limite 21/22 anni"

Massì, a questo punto mettiamo come limite 18/19 anni, si parteciperà solo con il diplomino delle superiori e bona!
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Da: Per fortuna che ...18/05/2017 10:32:55
... T May è  tornato a postare, temevo soffrisse di stipsi e invece è tornato sullo scranno della riflessione 😃
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Da: @Scienziato118/05/2017 11:44:41
Dove hai trovato (o sulla base di quali fonti) hai calcolato la ratio dell'ISPI e della SIOI? Ho cercato, ma non ho trovato i dati: mi dai il link?
A parte questo, un vincitore dello scorso anno mi ha detto che molti ISPIni che non passano al primo tentativo poi fanno comunque lezione con i prof SIOI per colmare i buchi di preparazione, a te risulta? O è una bufala?
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Da: Jako 18/05/2017 14:47:01
Io sono più curioso di ascoltare storie ed esperienze di chi ha superato il concorso studiando da solo. Sono pochissimi ma ci sono. Mi piacerebbe mettermi in contatto con una persona del genere. Di chi ha speso vagonate di soldi in corsi di preparazione e lezioni private non mi frega francamente nulla, non possono essermi di nessun aiuto...
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Da: @Jako18/05/2017 15:05:16
Il problema è che in alcune materie i manuali non coprono tutto il programma, quindi studiando da solo avrai sempre buchi di preparazione. E devi comunque trovare qualcuno che ti spieghi come si fanno i temi e te li corregga, altrimenti non sei competitivo con i tuoi concorrenti: ci sono tecniche precise, diverse per ogni materia, per redigere i temi.
Rispondi

Da: Addio 18/05/2017 16:46:30
Il male che corrode l'anima ha raggiunto il suo apice. Nessun soccorso riuscirà a salvarmi. Addio, cari ragazzi, addio al mondo.
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Da: Scienziato1 18/05/2017 17:15:48
Quelli che ho conosciuto io non han fatto lezione alla SIOI; la ratio è facile dal momento che ne prendi 35 in totale: ISPI fa in pratica una classe di 30 max 35 persone, mentre SIOI ne arruola diversi in più. La ratio la fai a spanne, però è significativa.
Rispondi

Da: @Scienziato118/05/2017 18:05:54
Facendo i conti sui dati disponibili, e su quanto dichiarato dal Ministro, a partire dal 2007 ISPI ha piazzato circa il 20% dei vincitori, Sioi il 61%. Poiché SIOI ha circa il doppio del numero di iscritti dell'ISPI, c'è un leggero vantaggio per SIOI. Al di là del maggior successo dell'una o dell'altra scuola, mi pare significativo che SIOI e ISPI coprano oltre l'80% dei vincitori; aggiungendo i (piccoli) numeri delle altre scuole credo che per gli autodidatti rimanga veramente poco, forse un posto o due a concorso.
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Da: Gianni P.18/05/2017 20:04:37
Nelle statistiche siete davvero bravi, complimenti. Fate il concorso ISTAT
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Da: Chi ha studiato da solo?19/05/2017 01:10:32
Anch'io concordo con chi prima ha espresso interesse per chi ha studiato da solo ed ha superato il concorso.saranno pochi ma qualcuno c'è e sarebbe interessante per una volta avere qst tipo di feedback.
E comunque tra i partecipanti  di quest'anno c'è nessuno che ha studiato da solo? E gli altri sono ISPIini o SIOIini?

So che sarete straimpegnati ma sarebbe bello saperlo
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Da: Jako19/05/2017 02:15:34
Non capirò mai questa storia della tecnica per scrivere i temi, come se ce ne fosse una precisa e standardizzata per ciascuna materia del concorso diplomatico (e valida solo per il concorso diplomatico). A me sembra una scemenza, scusate!
Questa cosa sarebbe valida nel caso in cui fossero sempre gli stessi commissari a correggere i temi, e quindi nel caso in cui, da 30 e più anni a questa parte, fossero sempre gli stessi prof a dettare le regole e ad imporre un modus operandi immutabile e valido per tutti. Che poi, scusate, qui parliamo di scrivere dei temi, non di scrivere formule magiche...! Quale dovrebbe essere questa tecnica tanto oscura e segreta per scrivere un tema???  I commissari sono semplici professori universitari che cambiano ogni anno, ognuno ha la sua testa e dubito fortemente che abbiano in mente uno standard preciso, identico a quello di tutti i colleghi che li hanno preceduti. Lo standard è quello di scrivere bene ed impostare correttamente il tema da un punto di vista logico e sintattico (oltre ad essere valido dal punto di vista dei contenuti), poi è tutto a discrezione del prof di turno. Questa storia delle scuole che in qualche mese di scuola ti insegnano i trucchi per scrivere come Umberto Eco mi fa francamente ridere. Queste tecniche tanto segrete non sono altro che regole generali e di base per scrivere un tema, data l'ormai proverbiale impreparazione di molti laureati.
Rispondi

Da: @jako19/05/2017 08:12:26
L'introduzione ha una struttura diversa in ogni materia; lo stile espressivo è diverso; il modo di usare la letteratura rilevante diverso; ecc.  Non è un problema di Commissario, è che ogni materia ha un proprio gergo, un proprio linguaggio, una propria impostazione, un modo standardizzato di costruire un ragionamento. È provato che seguendo questi criteri i voti salgono molto: perchè secondo te vincono solo quelli che fanno le scuole? Perché sanno come strutturare un tema, non perchè sanno (molto) di più degli altri. Padrone di non crederci ma, tanto per dirne una, nell'introduzione di un tema di diritto metti anche le conclusioni? E in uno di economia? Mi sa che non ti sei mai posto il problema. Buona fortuna.
Rispondi

Da: Jako 19/05/2017 08:52:52
Iniziare dalle conclusioni, a meno di non essere Umberto Eco, è sempre rischioso, non sbagliatissimo ma rischioso. Lo è pure se devi scrivere il temino sulle vacanze, figuriamoci se devi redigere un tema di diritto o di storia. Ci sono regole generali da rispettare, com'è giusto che sia quando si devono trattare argomenti "tecnici" o accademici. È normale poi che il linguaggio sia diverso per ciascuna materia, il linguaggio giuridico ha il suo, economia anche! Sono materie diverse! Mi sembra banale. Lo stile espressivo, perdonami, ma dubito che qualche mese di scuola ti conferisca addirittura un particolare stile espressivo. Mi è capitato di vedere le bacheche facebook di alcuni vincitori degli anni passati...non ti dico che ci ho trovato... "pò", " qual'è"...orrore! Questo per dirti che la scuola non risolve un bel niente se non sai scrivere! È evidente che non bisogna essere x forza Eco per vincere. Più bravi della media sicuramente, ma chi alla fine vince chi era già tra i più bravi in partenza, non credo che la scuola sia stata determinante per la vittoria.
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Da: T May19/05/2017 09:05:42
Guardati le tracce degli anni precedenti in economia e diritto e dimmi se trovi quegli argomenti nei libri di testo delle materie. Nel 2013 ti chiedevano la "recente giurisprudenza in tema di immunità", quest'anno in economia hanno chiesto, tra le altre cose, gli effetti del progresso tecnologico sull'occupazione. Fare una scuola può fare la differenza tra chi passa e chi no.
Poi, se ritieni di poterne fare a meno buon per te. Risparmi intorno ai 5mila baiocchi
Rispondi

Da: @jako19/05/2017 10:19:51
T May ha ragione, beato te che sai tutto! Buona fortuna. Quanto all'introduzione, da ciò che dici è evidente che non sai come strutturarla e non hai colto il punto. Anche qui, buona fortuna. A mio avviso anche sprecare anni provando un concorso che non hai i mezzi per vincere, e incaponirsi a dire che quei mezzi non servono, e non capire che invece servono eccome, è uno spreco di soldi. Buona fortuna anche per questo, comunque. Libero di sprecare tre anni della tua vita senza speranze.
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Da: @jako19/05/2017 11:16:34
Anche io sono andata a fare gli scritti senza aver fatto scuole di preparazione.
Onestamente non so come siano andati, ma credo che effettivamente fare una scuola di preparazione ti dia una certa sicurezza in più.
Banalmente, ho visto molte ragazze e ragazzi che avendo frequentato le scuole, erano forniti di articoli, documenti, elaborati prodotti dai professori in commissione. Questa documentazione non se la sono cercata loro, bensì gli è stata fornita dalle scuole di preparazione e, purtroppo, fa parte del gioco.
Se paghi 5000 euro per una scuola di 10 mesi che non rilascia alcun titolo di studio (il corso di preparazione non fa punteggio per nessun concorso e nei cv che si mandano ai privati suona più come "ho speso 1 anno e 5000 euro per una cosa che non ho vinto") è nell'ordine delle cose che tu abbia un "supporto" extra.
E' pur vero che io tante mie conoscenze che avevano frequentato diverse scuole di preparazione non hanno passato le preselettive.
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Da: Jako19/05/2017 11:35:58
Non ho detto da nessuna parte che la scuola è inutile, non so dove l'avete letto. Sono sincero, se potessi la farei. Quello che penso però è che il vantaggio della scuola sia appunto quello di aiutarti ad organizzare lo studio, credo che per la preparazione generale sia molto importante. Non credo però che insegni a scrivere a chi non lo sa fare e a chi soffre di lacune mostruose. Ripeto, la scuola dà una mano a chi è già bravo e ai più motivati, il grosso del lavoro sotto però lo fai sempre tu.  Se non sai scrivere, non sai scrivere né prima né dopo la scuola. Farai un tema di merda ugualmente. Questo è quello che penso.
Rispondi

Da: Jako19/05/2017 11:36:01
Non ho detto da nessuna parte che la scuola è inutile, non so dove l'avete letto. Sono sincero, se potessi la farei. Quello che penso però è che il vantaggio della scuola sia appunto quello di aiutarti ad organizzare lo studio, credo che per la preparazione generale sia molto importante. Non credo però che insegni a scrivere a chi non lo sa fare e a chi soffre di lacune mostruose. Ripeto, la scuola dà una mano a chi è già bravo e ai più motivati, il grosso del lavoro sotto però lo fai sempre tu.  Se non sai scrivere, non sai scrivere né prima né dopo la scuola. Farai un tema di merda ugualmente. Questo è quello che penso.
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Da: @T May 19/05/2017 14:42:56
T May tu che sembri ferrato che scuola hai fatto? E la consiglieresti ad un aspirante concorrente?
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Da: Ione8719/05/2017 17:56:40
Che mondo crudele per noi laureati in scienze politiche e relazioni internazionali
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Da: Giuseppe9876819/05/2017 22:38:39
Scusate ma con "scrivere bene" cosa intendete?
Io (fra circa 4 anni) proverò il concorso diplomatico, ma con tutta probabilità non riuscirò a permettermi un corso di preparazione e mi affiderò a me stesso e magari nel mese tra le preselettive e gli scritti a un professore della sioi. Fortunatamente ho imparato a scrivere molto bene, in particolare grazie al liceo classico e al SID di Forlì dove facciamo una caterva di parziali scritti. Dunque: con "scrivere bene" intendete una normale capacità di saper scrivere ottimamente in maniera chiara e ben strutturata o c'è dell'altro?
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Da: @Pasticcio12345678919/05/2017 23:28:26
fate vede da uno bravo.......damme retta...a fenomeno....t'aspetto ar varco....
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Da: @Giuseppe19/05/2017 23:56:50
No, scrivere bene significa costruire il tema di diritto con la struttura e lo stile espressivo di un tema di diritto, il tema di economia con la struttura e lo stile espressivo di un tema di economia, ecc. Significa sapere che l'introduzione di un tema di storia va fatta diversamente da quella di un tema di economia o diritto. Significa sapere se si devono citare gli autori o no, quali autori e quando nel tema. Cose così.
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Da: Ksvlt 20/05/2017 09:23:31
Ragazzi mi sapreste dire quante classi e da quante persone ciascuna ci sono al corso sioi?
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