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Concorso 175 dirigenti agenzia entrate 2010
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Da: Orpo09/10/2016 12:03:16
I dirigenti pubblici incrociano le braccia il 24 ottobre contro la riforma Madia. A proclamare lo sciopero sono i sindacati della dirigenza Unadis (dirigenti dello Stato) e Codirp a cui aderiscono dirigenti di enti locali, Regioni e sanità, che sabato si sono riuniti in assemblea generale a Roma. La protesta nazionale sarà di 5 ore.
La decisione era nell'aria da qualche giorno.

Secondo Barbara Casagrande, segretario generale di entrambe le sigle, il decreto attuativo della riforma della pubblica amministrazione che riordina la dirigenza istituendo tra l'altro tre ruoli unici in cui confluiranno tutti i grand commis di Stato ed enti locali è un "colpo al cuore". E "non bastano più gli emendamenti, perché l'intenzione del governo", secondo Casagrande "è quella di distruggere i servitori dello Stato. Nella riforma c'è nascosta l'idea di annichilire, asservire, sottomettere la dirigenza pubblica del paese".


"Siamo stati fermi fino a questo punto cercando di dialogare con il governo - spiega ancora il segretario generale  - ma non ci sentiamo abbastanza ascoltati. Dobbiamo dare un segnale, forte e chiaro. C'è bisogno di una presa di posizione, di una protesta forte". La riforma, secondo i sindacati dei dirigenti pubblici, non riguarda solo la dirigenza ma piano piano investirà altri settori pubblici. "In pratica stiamo assistendo ad un meccanismo di erosione dello spazio dell'intervento pubblico. Abbiamo intenzione di difenderci". Prima di tutto con la costituzione di un "osservatorio di legalità per la dirigenza pubblica e un monitoraggio costante del conferimento di tutti gli incarichi dirigenziali, evidenziando fenomeni di corruzione al pari delle procedure di appalto pubblico".

Inoltre, prosegue Casagrande, utilizzando il Freedom of information act (Foia) "vogliamo accertare direttamente dove si annidano i veri costi dello Stato: non sarà forse il costo della consulenza e dei servizi esternalizzati che, ricordiamo, non sono vincitori di pubblico concorso? Dopo anni di blocco del turnover non siamo noi il vero costo dello Stato. Noi siamo la risorsa, dopo dieci anni di spending review ci siamo e non possiamo continuare a subire". "Cara Madia, noi ci siamo: siamo il motore dello Stato, siamo da anni in campo per la garanzia. Il ministro della funzione pubblica avrebbe dovuto ascoltarci: siamo delusi ed amareggiati", è la conclusione.
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Da: Avvertimenti09/10/2016 22:12:55
Francamente, mi sembra proprio che la sovrappopolazione di capi e capetti non avesse una reale e indispensabile funzione organizzativa, ma soprattutto la funzione di premiare i più fedeli e funzionali al sistema, orientando questi enti verso il volere dei vertici "aziendali". La base lavorerà a prescindere, fino a quando apprezzerà il fatto di avere un posto fisso che per quello che è richiesto rappresenta l'optimum e lascia un sacco di tempo libero e di energie.
Anzi, con tutta probabilità lavorerà anche meglio senza il fiato sul collo di troppi "superiori".
Il governo, infine, sta cogliendo la palla al balzo per smagrire l'amministrazione ottenendo risparmi in termini di spesa pubblica e anche di consenso popolare.
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Da: maannatevelappiglianguria... 10/10/2016 14:07:05
Arareeeeeee
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Da: Orpo10/10/2016 20:53:13
Si comunica che venerdì 7 ottobre la I Commissione affari costituzionali della Camera dei Deputati ha sentito le confederazioni sindacali e le associazioni della dirigenza pubblica in merito all'atto del Governo numero 328 recante la disciplina della dirigenza della Repubblica, emanato in relazione all'articolo 11 della legge 7 agosto 2014, n.  124.

Come noto, la legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, reca una serie di deleghe volte a riformare l'amministrazione statale e la dirigenza pubblica; proseguire e migliorare l'opera di digitalizzazione della p.a.; riordinare gli strumenti di semplificazione dei procedimenti amministrativi; elaborare testi unici delle disposizioni in materie oggetto di stratificazioni normative.



  

L'atto di Governo 328 si inserisce, pertanto, nel più ampio processo di riforma della pubblica amministrazione ai sensi  della legge 124 / 2015 (art. 11).

Lo schema di decreto modifica in più punti il D.lgs. 165/ 2001 recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.

Non è certo la prima volta che il c.d. Testo Unico sul pubblico impiego è sottoposto a revisione e modifiche.

Cassese, Bassanini, Brunetta e ora Madia  sono i quattro nomi principali accostati alle omonime riforme della pubblica amministrazione, intervenute dagli anni 90 in poi, che hanno tentato di modernizzare ed efficentare il funzionamento dell'Amministrazione pubblica italiana, snodo cruciale per una stabile crescita economica.



I punti salienti del nuovo intervento legislativo concernono:



•    L'articolazione del sistema della dirigenza pubblica in tre ruoli (dirigenti statali, regionali e locali) e previsione del ruolo unico dei dirigenti



La qualifica dirigenziale è unica e ogni dirigente, iscritto in uno dei tre ruoli, può ricoprire qualsiasi incarico dirigenziale. Le singole amm1n1strazioni pubbliche 1n  relazione alla loro complessità organizzativa, possono articolare gli uffici in diversi livelli di responsabilità. Viene quindi superata l'attuale distinzione tra prima e seconda fascia dei ruoli della dirigenza.



•  La        gestione        dei      ruoli    della   dirigenza       è          affidata         al Dipartimento della funzione pubblica



La funzione pubblica provvede alla tenuta della c.d. Banca dati del sistema della dirigenza pubblica. Si introduce per la dirigenza il concetto di sistema di certificazione delle competenze.



•  Istituzione    delle Commissioni per la   dirigen.za pubblica -

Commissione per la dirigenza statale, regionale e locale.



Alle commissioni sono attribuite, in particolare, funzioni di monitoraggio e controllo, nonché consultive, delle procedure per il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali, nonché la definizione dei criteri generali per l'assegnazione degli incarichi e la relativa valutazione.

La commissione per la dirigenza statale sarà incardinata presso il dipartimento della funzione pubblica e avrà il compito di: a)nominare le commissioni per l'esame di conferma dei vincitori dei concorsi; b) definire i criteri generali per il conferimento degli incarichi dirigenziali e di verificarne il rispetto anche nel caso di revoca degli stessi; c) procedere alla preselezione dei candidati ai fini del conferimento degli incarichi dirigenziali generali; d) effettuare la valutazione di congruità successiva delle scelte effettuate dalle amministrazioni per gli altri incarichi;    e)    esprimere    pareri    sui   provvedimenti    inerenti    la responsabilità dirigenziale e sulla decadenza dagli incarichi in caso di riorganizzazione.



•  Reclutamento dei dirigenti tramite concorso pubblico o corso concorso cui possono accedere soltanto coloro che sono in possesso di determinati requisiti previsti



•  Possibilità di accesso alla dirigenza di dirigenti non appartenenti ai ruoli della dirigenza tramite ricorso a procedura comparativa



•  Incarichi dirigenziali a termine per la durata di quattro anni prorogabili di due



La durata massima dell'incarico dirigenziale è fissata in 4 anni. L'amministrazione ha facoltà di rinnovare l'incarico per ulteriori due anni, una volta sola e con decisione motivata, nel caso in cui il dirigente abbia avuto valutazioni positive nel corso dell'incarico



•  Dirigenti privi di incarico



Alla scadenza di ogni incarico, il dirigente rimane iscritto al ruolo ed è collocato in disponibilità fino all'attribuzione di un nuovo 1ncar1co.

I dirigenti privi di incarico hanno l'obbligo di partecipare ogni anno ad almeno  cinque procedure comparative; decorso un anno le amministrazioni possono conferire direttamente incarichi dirigenziali; qualora sia decorso un anno senza incarico, nell'anno  successivo viene ridotta di un terzo la parte fissa del trattamento economico.

Decorsi due anni dal collocamento di disponibilità,  il Dipartimento della funzione pubblica provvede a collocare i dirigenti privi di incarico direttamente presso le amministrazioni in cui vi siano posti disponibili; in caso di rifiuto il dirigente decade dal ruolo.



•  Mobilità dei dirigenti con cessione del contratto



Per favorire la mobilità è espressamente previsto il ricorso alla "cessione del contratto."



•  Valutazione dei risultati



Come noto, uno dei tratti caratterizzanti la riforma dell'ex ministro Brunetta è il sistema della valutazione dell'operato dei dirigenti, gestito attraverso il ciclo triennale di gestione della performance, con l'attività di controllo e verifica affidata a degli organismi indipendenti di valutazione.

Dal punto di vista del sistema delle valutazioni non risulta stravolto l'impianto della riforma Brunetta. Infatti viene mantenuto il primo comma dell'art. 21 del Testo Unico sul pubblico impiego, che collega gli obiettivi di risultato dei dirigenti con il Sistema di valutazione vigente, ma viene aggiunta una seconda parte nello stesso articolo che definisce meglio cosa si dovrà

intendere per mancato raggiungimento degli obiettivi. Si va dalla valutazione negativa della struttura di appartenenza (e in tal caso si valuterà anche la reiterata omogenità delle valutazioni del personale) al mancato controllo sulle presenze, alla mancata rimozione di fattori causali di illecito e al mancato rispetto delle norme sulla trasparenza e dei tempi della programmazione.



•  Responsabilità amministrativo-contabile  dei dirigenti



I dirigenti sono titolari in via esclusiva della responsabilità amministrativo-contabile per l'attività gestionale, ancorchè  derivante da atti di indirizzo dell'organo di vertice.



•  Nuove disposizioni relative al trattamento economico della dirigenza



•  Superamento della figura dei segretari comunali e loro confluenza nel ruolo della dirigenza locale



Gli enti locali nominano, tra i dirigenti appartenenti ai ruoli della dirigenza, un dirigente apicale con compiti di attuazione dell'indirizzo politico; gli incarichi cessano se non rinnovati entro 90 giorni dalla data di insediamento degli organi politici.



•  Riforma della scuola nazionale dell'amministrazione



La delegazione   della  Confsal  era composta  dal vice  segretario generale Fedele Ricciato e dalla dott.ssa Maria Rosaria Curti, dell'ufficio legale.

La nostra delegazione, preso atto che in data 29.9.2016, la Conferenza unificata regioni e autonomie locali non ha reso il proprio parere, ritenendo indispensabile un approfondimento sulla normativa recante il rapporto tra politica e dirigenza e la costituzione e il ruolo delle commissioni nazionali che devono gestire i tre ruoli unici, ha incentrato il proprio intervento su:

-   la violazione dei principi costituzionali;

-   l'eccesso di  delega riguardo ad alcuni istituti giuridici;

-   la discutibile costituzione e ruolo delle commissioni nazionali;

-   la nuova mobilità;

-   il sistema di valutazione;

-   il diritto all'incarico;

-   i dirigenti privi di incarico;

-   il rapporto tra la funzione di indirizzo (ministeriale) e di gestione (dirigenziale);

-   la responsabilità "esclusiva" del dirigente;

-   l'abolizione della figura e dell'albo dei segretari comunali.

La Confsal ha sostenuto che tutto l'impianto normativo debba essere seriamente e attentamente valutato sulla base della corretta interpretazione delle norme costituzionali di cui all'art. 98 Cast. che prevede che i dipendenti pubblici sono al servizio esclusivo della nazione e dell'art. 97 Cost che prevede che ai pubblici uffici si accede per concorso. Ciò al fine garantire l'autonomia e l'indipendenza della pubblica amministrazione, che solo così potrà raggiungere gli auspicati livelli di efficienza e di efficacia, nel pieno rispetto dei ruoli istituzionali.



Conclusivamente, la Confsal ha rilevato che, oltre ai profili di incostituzionalità e di illegittimità rispetto alla legge delega, il provvedimento, si rivelerà prevedibilmente inefficace e, per alcuni istituti inattuabile.

L'auspicio è che si voglia ragionare sul testo della legge delega, anche in funzione di una seria ed attenta modifica dell'atto governativo n. 328/2016.

Rispondi

Da: maannatevelappiglianguria... 11/10/2016 11:58:46
Arritirateviiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Rispondi

Da: maannatevelappiglianguria... 12/10/2016 08:43:35
Camminareeeeeeeeee
Rispondi

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Da: Diritto e rovescio17/10/2016 17:56:16
Ciao. Un caro saluto a chi proponeva di discutere solo su questo forum
A che lettera siamo?
Rispondi

Da: io17/10/2016 17:58:05
Non studio!!!!!
Rispondi

Da: A che lettera siamo? 20/10/2016 08:42:28
U di Ursilli?
Rispondi

Da: A che lettera siamo 20/10/2016 08:43:27
Ma dopo quasi un mese di esami abbiamo una casistica delle domande? 😉
Rispondi

Da: PER a che lettera siamo21/10/2016 05:45:25
.... ma che c.... dici !
Rispondi

Da: Equitalia24/10/2016 22:04:44
Da Equitalia arriveranno un centinaio di Dirigenti che non hanno mai fatto un concorso pubblico nella loro vita.
Rispondi

Da: io24/10/2016 22:09:58
Non studio!!! Xke' voto SIIIIIIII
Rispondi

Da: maannatevelappiglianguria... 25/10/2016 12:37:49
Ha detto Renzi che se vince il no l'Italia torna indietro di 30 anni.
Rispondi

Da: maannatevelappiglianguria... 25/10/2016 12:41:08
Dove cazzo si firma? Quand'è 'sto cacchio di referendum?
Rispondi

Da: Segnalazione01/11/2016 21:55:49
http://www.raiplay.it/video/2016/10/Titoli-di-coda-del-31102016-ed4420fe-824a-46eb-8c7f-53c8c52135cd.html
Rispondi

Da: io05/11/2016 13:59:43
Non studio!!!!
Rispondi

Da: 17507/11/2016 09:19:33
io si!!!!
Rispondi

Da: intra lu07/11/2016 20:32:57
Culuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Rispondi

Da: Il Concorsista 14/11/2016 00:26:48
Vah beh sono rimasto solo io a studiare?
Rispondi

Da: credo25/11/2016 09:06:29
di si
Rispondi

Da: the day after05/12/2016 00:37:30
...dicevamo ? ....
Rispondi

Da: IMPEGNO1 11/12/2016 11:44:15
Ragazzi ecco le ultime novità del decreto fiscale (legge 225 del 2/12/2016) che ci riguardano

2. In relazione all'esigenza di garantire il buon andamento e la continuità
dell'azione amministrativa, i dirigenti delle Agenzie fi scali, per
esigenze di funzionalità operativa, possono delegare, previa procedura
selettiva con criteri oggettivi e trasparenti, a funzionari della terza area,
con un'esperienza professionale di almeno cinque anni nell'area stessa,
in numero non superiore a quello dei posti oggetto delle procedure concorsuali
indette ai sensi del comma 1 e di quelle già bandite e non annullate
alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente
decreto, le funzioni relative agli uffi ci di cui hanno assunto la direzione
interinale e i connessi poteri di adozione di atti, escluse le attribuzioni
riservate ad essi per legge, tenendo conto della specifi cità della preparazione,
dell'esperienza professionale e delle capacità richieste a seconda
delle diverse tipologie di compiti, nonché della complessità gestionale
e della rilevanza funzionale e organizzativa degli uffi ci interessati, per
una durata non eccedente l'espletamento dei concorsi di cui al comma 1
e, comunque, non oltre il 30 settembre 2017 . A fronte delle responsabilità
gestionali connesse all'esercizio delle deleghe affi date ai sensi del
presente comma, ai funzionari delegati sono attribuite, temporaneamente
e al solo scopo di fronteggiare l'eccezionalità della situazione in essere,
nuove posizioni organizzative ai sensi dell'articolo 23 -quinquies ,
comma 1, lettera a) , numero 2), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,
convertito, con modifi cazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.
Rispondi

Da: Hopeless 12/12/2016 22:09:32
Udienza TAR x il merito concorso 175 domani 13 dicembre
Rispondi

Da: Il Concorsista 13/12/2016 11:39:24
Qualcuno ha notizie?
Rispondi

Da: in realtà 13/12/2016 17:06:32
Sì.....
Rispondi

Da: Il Concorsista 13/12/2016 17:11:19
Lo immagino...
Rispondi

Da: ???13/12/2016 18:14:05
...cioè?
Rispondi

Da: Il Concorsista 13/12/2016 19:01:14
E che ne so . Per la sentenza toccherà aspettare un po'
Rispondi

Da: Il Concorsista 13/12/2016 19:29:27
E che ne so . Per la sentenza toccherà aspettare un po'
Rispondi

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