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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: LuluDeiFiori | 02/07/2019 15:34:50 |
L'art. 8 del bando prescrive che l'ordine e i criteri siano determinati dalla commissione prima dell'inizio delle prove scritte e, secondo quanto riferito ad alcuni candidati dai commissari durante le prove (io l'ho personalmente sentito), l'ordine sarebbe quello di svolgimento. L'unica comunicazione pubblica ha però riguardato uno dei criteri di valutazione. | |
Da: Un passante Reputazione utente: +166 | 02/07/2019 15:53:32 |
Confermo quanto detto dalla gentile collega. Anche a me personalmente il presidente della commissione ha detto che avrebbero seguito l'ordine delle prove, che poi era quello indicato nel bando. Faranno così, e a settembre ripescheranno qualcuno arrivato a 158 o cose del genere... Saluti passanti nel non studio rituffanti | |
Da: Ivanvinni | 1 - 02/07/2019 16:00:51 |
Grazie | |
Da: Admaiora84 | 1 1 - 02/07/2019 16:21:59 |
A me hanno riferito che in precedenti concorsi analoghi le correzioni si siano concretamente svolte con la commissione che si è divisa in sottogruppi ed i diversi commissari che contemporaneamente correggevano i diversi elaborati dello stesso candidato per guadagnare tempo. Ovviamente ciò non era formalmente consentito dai bandi, perché ogni commissario avrebbe dovuto attribuire il suo punteggio ad ogni prova. Ma una persona che in passato ha direttamente assistito alle operazioni di una commissione (non si tratta di un commissario) mi assicurava che di fatto è sempre avvenuto così. Lo ritenete plausibile? E soprattutto, in caso affermativo, ritenete possibile che possa essere avvenuta la stessa cosa in questo concorso, anche se formalmente siano state poi rispettate le nuove regole del bando nell'attribuzione dei voti? Ovviamente tale procedura non sarebbe materialmente possibile, se la commissione avesse il vincolo di non aprire neppure le altre buste, in caso di mancato raggiungimento del 35 nelle precedenti prove... | |
Da: gimmyandara | 1 - 02/07/2019 17:06:19 |
Il sistema di correzione in vigore da questa tornata concorsuale a mio avviso scoraggiava il perpetuarsi della prassi, peraltro eccentrica, riportata da ad maiora. Poiche' la singola prova, ove valutata inferiore a 35, precludeva il prosieguo delle correzioni,. la lettura ed il giudizio demandato al singolo commissario, oltre che extra ordinem, risulterebbe illogico. | |
Da: Cenerentola80 | 2 - 02/07/2019 20:13:20 |
noi non sappiamo cosa accada veramente in sede di correzione quindi discorrere in un modo o nell'altro non ha senso a mio avviso | |
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Da: tar2016 | 02/07/2019 22:21:10 |
Certo è che rispettare l ordine delle correzioni è fondamentale con il nuovo criterio . | |
Da: Kal-el | 02/07/2019 23:11:04 |
Qualunque organizzazione interna si adotti, il meccanismo della "tagliola " dovrà fare il suo corso...anzi, ha già raggiunto lo scopo!!!!! Che la Forza sia con Voi!!!!! | |
Da: Cenerentola80 | 02/07/2019 23:18:18 |
😂 | |
Da: Un passante Reputazione utente: +166 | 1 - 03/07/2019 06:19:18 |
Carissimi, Non so se sia vero ciò che riferisce Admaiora, ma mi appare assolutamente logico e verosimile, e dunque altamente probabile. Ho anzi sentito dire qualcosa di simile, cioè che il singolo commissario della materia bocciasse i compiti insufficienti dopo aver letto da solo il compito, mentre i voti per i compiti scelti per passare fossero dati dopo una seconda lettura collettiva, rispettando così la collegialità , ma solo per i compiti buoni o dubbi. Non so come si siano regolati col nuovo sistema, ma credo che la tagliola permetta, ed anzi obblighi, ad una lettura collettiva di ogni prova, non potendosi aprire le buste in presenza di compiti insufficienti. Vedo un ripescaggio possibile o per candidati bocciati per voti di poco inferiori al 160 o per candidati bocciati per pochissimo dopo la apertura almeno della seconda prova. Saluti passanti fatti non conosciuti ipotizzanti | |
Da: cercavigiustiziamatrovasti | 1 - 03/07/2019 09:21:41 |
Passante scusami ma sui numeri ti hanno dato qualche info? Ovvero la difficoltà a raggiungere idonei di che livello era? Ed era per arrivare ai 77 o ai soli 70 del bando? Quello che dite sulle correzioni è sicuramente la cosa più logica visto il regolamento del bando. A me resta solo da sperare nel 35 al primo tema che gli abbia consentito di leggere gli altri elaborati. Ma pazienza ero al primo tentativo, solo che non riuscirò a mettermi il cuore in pace fino a che non usciranno i risultati... Lunga lunga estate. Ma sugli orali, avete info? Vero che al precedente bando bocciarono su economia politica? | |
Da: Admaiora84 | 1 - 03/07/2019 10:22:06 |
Passante, posso chiederti solo se hai saputo per certo il fatto che non si possano aprire le altre buste in caso di compiti insufficienti o è una tua supposizione? | |
Da: Set Beker | 1 - 03/07/2019 11:49:46 |
Scusate, ma il ripescaggio non c è stato anche all'ultimo concorso? Anche in maniera ufficiale? | |
Da: cercavigiustiziamatrovasti | 03/07/2019 11:57:30 |
E come ha funzionato set? | |
Da: Admaiora84 | 03/07/2019 12:14:33 |
Era diverso il sistema di correzione, non si possono fare paragoni. Avendo corretto tutte le prove, fare i ripescaggi era molto semplice... | |
Da: gigettorossetto | 03/07/2019 12:19:21 |
le droit du repêchage… mi pare roba di diritto del lavoro: prima di essere licenziato, puoi essere ripescato, mi sembra. che ne pensate del manuale di civile di Grasso Biagio, della Zanichelli? | |
Da: cercavigiustiziamatrovasti | 03/07/2019 13:00:27 |
Admaiora ha ragione. Oggi con le nuove regole è difficile fare paragoni. Però io ho anche altri dubbi. Ovvero a mio avviso pensare che il ripescaggio possa essere solo a favore di chi ha totalizzato 158 non ha tanto senso. Semplicemente perché credo che uno scarto di due punti o giù di lì sia inverificabile. In un contesto dove non hanno avuto la imbarazzo della scelta secondo me i 158 sono già dentro. Ma ovviamente è solo un mio pensiero. Poi ci sarebbero quelli per cui le correzioni si sono fermate al secondo tema. Anche qui, non so, non mi convince. Il tema di civile era sicuramente alla portata di tutti. Un tema non selettivo. Credo difficile salvare un candidato che abbia sbagliato un tema sulle nullità . La sentenza è sicuramente stata la prova che devono aver giudicato consapevoli che, fatta eccezione per i partecipanti che sono magistrati ordinari, è qualcosa di nuovo e meno istintivo per un candidato. Detto questo, sempre a parer mio, è comunque la prova che più può averli favorevolmente colpiti. Magari una buona sentenza consente di compensare qualche 35 di troppo. Se avessero voluto applicare la tagliola sulla sentenza tanto valeva metterla come prima prova così da correggere i temi solo di chi l aveva saputa fare. L ordine che hanno scelto non è casuale, è molto logico. Quindi forse l'unica reale prova in cui potranno manifestare reale clemenza sarà il tributario e tra i ripescati ci sarà chi ha fatto bene i primi due temi, una sentenza non terribile e un tributario zoppicante. Però un tale giudizio non richiederebbe tanto tempo. In pratica dovrebbero già sapere chi salvare e chi no. Certo è vero che parliamo di luglio, cugino molto stretto di agosto, quindi magari è per questo che anche un operazione non lunga ha determinato uno slittamento a settembre. | |
Da: Perasperaadastra | 03/07/2019 13:54:07 |
Ragazzi ormai è inutile torturarci con supposizioni. Io aspetto il nuovo bando, non avendo molta fiducia nelle possibilità di passare | |
Da: cercavigiustiziamatrovasti | 1 - 03/07/2019 14:02:11 |
Si effettivamente è uno stillicidio. Il nuovo bando è una bella consolazione, spero solo che gli scritti siano per dicembre o ad aprile sebbene i mesi più papabili sono i primi del 2020. In caso contrario doppia batosta | |
Da: Perasperaadastra | 1 - 03/07/2019 14:14:42 |
Scusami cercavigiustizia perché doppia batosta? | |
Da: cercavigiustiziamatrovasti | 1 1 - 03/07/2019 14:36:02 |
Perché se gli scritti del nuovo bando ci dovessero essere tra gennaio febbraio ed anche marzo temo che partecipare per me sarà impossibile. Così dopo la bocciatura di questo anche la batosta di non poter provare di nuovo. In questo senso doppia batosta. Diversamente questa bocciatura sarebbe molto meno amara avendo a breve una seconda possibilità | |
Da: Fontedelpoggio | 1 - 03/07/2019 16:35:08 |
Sempre ottimo il presidente Claudio Contessa. Rito superaccelerato in archivio per le gare indette dopo aprile 2019 Abrogata la procedura che tendeva a comprimere il diritto alla difesa L'articolo 1, comma 22, del decreto sblocca cantieri (non modificato in questa parte dalla legge di conversione) prevede l'abrogazione delle previsioni del Codice dei contratti pubblici del 2016 (Dlgs 50/2016) che avevano introdotto nel codice del processo amministrativo del 2010 una nuova tipologia di rito (ben presto denominato dagli operatori del settore "rito superaccelerato"). Gli obiettivi del 2016 Almeno in via di principio, la modifica normativa introdotta nel 2016 mirava a obiettivi condivisibili: in primo luogo essa puntava all'ulteriore accelerazione del cosiddetto "rito appalti" di cui all'articolo 120 del codice del processo amministrativo (consentendo di definire in tempi rapidi procedure talvolta di grande rilievo economico); in secondo luogo mirava a delimitare in tempi rapidi la platea degli effettivi contendenti della procedura, evitando che si impiegassero mesi (oppure anni) per definirla in modo compiuto. In terzo luogo (e si trattava della vera ragione di fondo della modifica processuale del 2016) la stessa mirava a superare le difficoltà che si presentavano nei casi (frequentissimi nella pratica) in cui il candidato soccombente avesse agito in giudizio contro l'aggiudicatario (al fine di causarne l'esclusione) e quest'ultimo avesse operato a propria volta una vera e propria "ritorsione processuale" al fine di escludere dalla gara - e dal giudizio - il ricorrente principale. Dopo alcune oscillazioni, l'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato (2011, 2014) si era orientata nel senso di riconoscere tendenziale priorità all'esame da parte del Giudice del ricorso proposto dall'aggiudicatario avverso il ricorrente principale (in tal modo ponendo il primo in una sorta di posizione di permanente vantaggio processuale, evidentemente, nell'ottica dell'interesse pubblico alla realizzazione degli appalti ). Tale orientamento era stato criticato dalla Corte di giustizia (sentenza Fastweb - 2013 - e sentenza Puligienica - 2016 -) e dalla Corte di cassazione (2012, 2015) e, per di più, aveva determinato un clima di esasperata conflittualità nelle pubbliche gare, causando un'incontrollata esplosione dei contenziosi "incrociati" in materia di ammissioni ed esclusioni dalle gare. Secondo molti osservatori, l'esplosione del contenzioso in tale materia aveva fatto sì che la vittoria nelle procedure ad evidenza pubblica non derivasse dalla formulazione della migliore offerta tecnica ed economica, ma dalla certosina ricerca di una ragione di esclusione in danno degli altri concorrenti, secondo quello che la dottrina aveva icasticamente definito come un vero e proprio clima di "caccia all'errore". Gli effetti Ebbene, il legislatore del 2016 ha tentato di superare il (complesso) problema appena descritto attraverso una soluzione estremamente semplice (e in parte draconiana): imponendo, cioè, a ciascun concorrente di impugnare sin dalle prime fasi della gara l'ammissione dei propri concorrenti, entro un breve termine di decadenza, decorso il quale la platea dei concorrenti si sarebbe cristallizzata e non sarebbe stata più modificabile neppure dal Giudice. Purtroppo, soluzioni troppo semplici a problemi troppo complessi raramente hanno successo e, nei tre anni circa della sua vigenza (2016-2019), il rito "super-accelerato" ha conosciuto più critiche che consensi. Il rito in questione ha consentito - è vero - di azzerare sostanzialmente il contenzioso in materia di ammissioni alle pubbliche gare, ma al non lieve costo di limitare in modo rilevante il diritto costituzionale di difesa (articolo 24 della Costituzione). Nel corso del 2019 la Corte di Lussemburgo ha in sostanza dichiarato il rito in parola non violativo del Trattato di Roma, ma gli addetti ai lavori hanno continuato a criticarne la logica di fondo: la norma del 2016 impone(va) ai concorrenti di avviare dispendiosi contenziosi al fine di contestare l'ammissione dei propri concorrenti in una fase preliminare (in cui non vi era un effettivo interesse a farlo), mentre impediva tale possibilità proprio nel momento in cui - dopo l'aggiudicazione - l'ammissione a gara di un concorrente non titolato manifestava in concreto la propria lesività . Si era inoltre osservato (ancora una volta in modo critico) che il sistema processuale amministrativo non aveva affatto bisogno di norme volte ad accelerare ulteriormente un rito già estremamente celere (come quello in materia di appalti), quanto - piuttosto - di velocizzare ulteriori contenziosi non meno rilevanti (come quelli che coinvolgono i diritti fondamentali della persona). la decisione Ebbene, il decreto sblocca cantieri del 2019 ha dato ascolto al coro di voci negative che avevano accompagnato per i circa tre anni della sua vigenza il rito superaccelerato e ne ha semplicemente previsto il superamento per tutte le gare indette dopo l'aprile del 2019. Finisce in tal modo (salvo gli inevitabili strascichi del periodo transitorio) la breve storia del "rito super-accelerato": un modello processuale delineato sulla falsariga del rito sulle ammissioni e le esclusioni nelle tornate elettorali amministrative (articolo 129 del codice del processo amministrativo), ma che di quel modello (nonostante l'ottimismo della volontà dei suoi ispiratori) non condivideva né i presupposti legittimanti, né l'obiettivo di fondo. A questo punto vi è solo da domandarsi se l'abrogazione normativa del modello in questione determinerà una sorta di revival degli incontrollati contenziosi in materia di ammissioni ed esclusioni dalle pubbliche gare (ossia di quel perenne clima di bellum omnium contra omnes che la novella normativa del 2016 aveva inteso arginare). Se ciò accadesse (e allo stato non è possibile escluderlo) la soluzione normativa introdotta dal decreto legge 32/2019 rischierebbe di divenire essa stessa una fonte di nuove (e in parte vecchie) problematiche. Presidente di sezione del Consiglio di Stato © Claudio Contessa | |
Da: Cenerentola80 | 1 1 - 03/07/2019 16:35:21 |
io credo che fino a quando non usciranno i risultati il cervello sara' out... | |
Da: Maciste | 03/07/2019 18:15:04 |
Chiedo scusa è alle viste l'uscita del prossimo bando?Grazie | |
Da: tar2016 | 1 1 - 03/07/2019 19:36:33 |
Grazie Fonte | |
Da: Batman43 | 03/07/2019 22:24:30 |
Io spero che il ripescaggio serva davvero ad arrivare a 70. Ho paura che non ne abbiamo trovato neppure 50 idone, al momento:( | |
Da: Batman43 | 03/07/2019 22:26:44 |
+idonei | |
Da: Un passante Reputazione utente: +166 | 04/07/2019 08:12:43 |
Carissimi... 1) difficoltà ad arrivare a 70 candidati... 2) agli scorsi orali ci fu una bocciatura su Economia, ma era un caso particolare quella Commissione, non fa testo, per fortuna. Preferisco di mille volte questa, anche se mi boccera' agli scritti od anche agli orali... 3) non ho notizie certe su quante e quali buste aprano, ma mi sembra logico supporre che non aprano le buste dopo un compito inferiore al 35... 4) ripescaggio mi pare anche nell'ultimo concorso, ma non in modo ufficiale 5) Grazie Fonte. Studiamo, ed a settembre sapremo. Saluti passanti quel che non sa inventanti | |
Da: Cenerentola80 | 1 - 04/07/2019 10:26:58 |
dunque ricapitolando. risultati tar a settembre nuovi scritti corte conti a gennaio. giusto? | |
Da: Cenerentola80 | 1 1 - 04/07/2019 10:37:16 |
per quanto riguarda il nuovo bando tar, ho letto che un corso parla di pubblicazione del bando tra luglio o settembre e prove scritte dicembre...ma non credo sia fattibile | |
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