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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: andateaffaidirigenti26/10/2016 16:37:25

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ItaliaOggi Numero 254  pag. 5 del 26/10/2016 | Indietro
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In vista del referendum del 4 dicembre, il governo pronto a dare più peso ai contratti
Renzi strizza l'occhio agli statali
Un'intesa modello pensioni per ridimensionare la Brunetta
di Alessandra Ricciardi

Dopo l'accordo sulle pensioni, potrebbe esserci l'accordo sugli statali.

Per disinnescare la riforma Brunetta, creare un clima più disteso nei rapporti con i dipendenti pubblici e portare così acqua al mulino del sì al referendum del 4 dicembre prossimo. Il governo ci sta pensando, anzi ci sta lavorando.

Secondo quanto risulta a ItaliaOggi nei prossimi giorni ci sarà un incontro riservato tra alcuni esponenti sindacali e rappresentati della Funzione pubblica e di Palazzo Chigi per capire fin dove ci si può reciprocamente spingere.


La legge di bilancio sarà inviata al parlamento presumibilmente nelle stesse ore e recherà quel miliardo di euro per il rinnovo dei contratti dei 3 milioni di dipendenti pubblici che è il presupposto per aprire ufficialmente la partita anche politica del pubblico impiego.

L'obiettivo del nuovo rinnovo dei contratti 2016-2018, bloccati nel 2008 dall'allora ministro dell'economia Giulio Tremonti, non è solo dare alcune decine di euro di aumento ai travet, ma provare a recuperare un rapporto con il settore che la riforma Brunetta aveva mandato all'aria e che lo stesso premier Matteo Renzi, all'inizio del mandato, aveva deciso addirittura di non avere. Sul piatto ragioni tecniche: la gestione unilaterale da parte governativa di alcuni aspetti della discplina del lavoro, prima della Brunetta contrattualizzati, si è mostrata non esente da difficoltà e anche errori.


Su tutti prevale il caos nella scuola della chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi.

Ma è il clima politico ad essere diverso. Si è lontani dall'ubriacatura del 40% di consensi alle Europee a favore del Pd e di Renzi e i timori per gli esiti del voto referendario danno una marcia in più alle ragioni del cambio di passo. I sindacati spingono perché tutte le materie inerenti al rapporto di lavoro tra amministrazione e dipendenti ritornino dalla legge al contratto: valutazione del personale, inquadramenti professionali, mansioni, trasferimenti e vincoli alla contrattazione aziendale per la produttività, i primi temi. Per la parte governativa non è possibile rinegoziare tutto, la riscrittura del decreto 165 deve essere motivata e parziale.

Gli strumenti per farlo parlano in prima battuta di un accordo politico, sulla falsariga di quanto stipulato dai sindacati con il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, sul fronte delle pensioni e della riforma Fornero. A cui dovrebbe poi seguire l'atto di indirizzo madre del governo per il rinnovo di tutti i contratti e probabilmente un decreto correttivo. Questo non potrà che avvenire a legge di bilancio approvata, e dunque a fine dicembre se non addirittura inizi di gennaio. L'intesa politica invece va firmata rigorosamente prima del 4 dicembre.

ItaliaOggi Numero 254  pag. 5 del 26/10/2016 | Indietro
 
In vista del referendum del 4 dicembre, il governo pronto a dare più peso ai contratti
Renzi strizza l'occhio agli statali
Un'intesa modello pensioni per ridimensionare la Brunetta
di Alessandra Ricciardi

Dopo l'accordo sulle pensioni, potrebbe esserci l'accordo sugli statali.

Per disinnescare la riforma Brunetta, creare un clima più disteso nei rapporti con i dipendenti pubblici e portare così acqua al mulino del sì al referendum del 4 dicembre prossimo. Il governo ci sta pensando, anzi ci sta lavorando.

Secondo quanto risulta a ItaliaOggi nei prossimi giorni ci sarà un incontro riservato tra alcuni esponenti sindacali e rappresentati della Funzione pubblica e di Palazzo Chigi per capire fin dove ci si può reciprocamente spingere.


La legge di bilancio sarà inviata al parlamento presumibilmente nelle stesse ore e recherà quel miliardo di euro per il rinnovo dei contratti dei 3 milioni di dipendenti pubblici che è il presupposto per aprire ufficialmente la partita anche politica del pubblico impiego.

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ItaliaOggi Numero 254  pag. 5 del 26/10/2016 | Indietro
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In vista del referendum del 4 dicembre, il governo pronto a dare più peso ai contratti
Renzi strizza l'occhio agli statali
Un'intesa modello pensioni per ridimensionare la Brunetta
di Alessandra Ricciardi

Dopo l'accordo sulle pensioni, potrebbe esserci l'accordo sugli statali.

Per disinnescare la riforma Brunetta, creare un clima più disteso nei rapporti con i dipendenti pubblici e portare così acqua al mulino del sì al referendum del 4 dicembre prossimo. Il governo ci sta pensando, anzi ci sta lavorando.

Secondo quanto risulta a ItaliaOggi nei prossimi giorni ci sarà un incontro riservato tra alcuni esponenti sindacali e rappresentati della Funzione pubblica e di Palazzo Chigi per capire fin dove ci si può reciprocamente spingere.


La legge di bilancio sarà inviata al parlamento presumibilmente nelle stesse ore e recherà quel miliardo di euro per il rinnovo dei contratti dei 3 milioni di dipendenti pubblici che è il presupposto per aprire ufficialmente la partita anche politica del pubblico impiego.

L'obiettivo del nuovo rinnovo dei contratti 2016-2018, bloccati nel 2008 dall'allora ministro dell'economia Giulio Tremonti, non è solo dare alcune decine di euro di aumento ai travet, ma provare a recuperare un rapporto con il settore che la riforma Brunetta aveva mandato all'aria e che lo stesso premier Matteo Renzi, all'inizio del mandato, aveva deciso addirittura di non avere. Sul piatto ragioni tecniche: la gestione unilaterale da parte governativa di alcuni aspetti della discplina del lavoro, prima della Brunetta contrattualizzati, si è mostrata non esente da difficoltà e anche errori.


Su tutti prevale il caos nella scuola della chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi.

Ma è il clima politico ad essere diverso. Si è lontani dall'ubriacatura del 40% di consensi alle Europee a favore del Pd e di Renzi e i timori per gli esiti del voto referendario danno una marcia in più alle ragioni del cambio di passo. I sindacati spingono perché tutte le materie inerenti al rapporto di lavoro tra amministrazione e dipendenti ritornino dalla legge al contratto: valutazione del personale, inquadramenti professionali, mansioni, trasferimenti e vincoli alla contrattazione aziendale per la produttività, i primi temi. Per la parte governativa non è possibile rinegoziare tutto, la riscrittura del decreto 165 deve essere motivata e parziale.

Gli strumenti per farlo parlano in prima battuta di un accordo politico, sulla falsariga di quanto stipulato dai sindacati con il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, sul fronte delle pensioni e della riforma Fornero. A cui dovrebbe poi seguire l'atto di indirizzo madre del governo per il rinnovo di tutti i contratti e probabilmente un decreto correttivo. Questo non potrà che avvenire a legge di bilancio approvata, e dunque a fine dicembre se non addirittura inizi di gennaio. L'intesa politica invece va firmata rigorosamente prima del 4 dicembre.. Sul piatto ragioni tecniche: la gestione unilaterale da parte governativa di alcuni aspetti della discplina del lavoro, prima della Brunetta contrattualizzati, si è mostrata non esente da difficoltà e anche errori.


Su tutti prevale il caos nella scuola della chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi.

Ma è il clima politico ad essere diverso. Si è lontani dall'ubriacatura del 40% di consensi alle Europee a favore del Pd e di Renzi e i timori per gli esiti del voto referendario danno una marcia in più alle ragioni del cambio di passo. I sindacati spingono perché tutte le materie inerenti al rapporto di lavoro tra amministrazione e dipendenti ritornino dalla legge al contratto: valutazione del personale, inquadramenti professionali, mansioni, trasferimenti e vincoli alla contrattazione aziendale per la produttività, i primi temi. Per la parte governativa non è possibile rinegoziare tutto, la riscrittura del decreto 165 deve essere motivata e parziale.

Gli strumenti per farlo parlano in prima battuta di un accordo politico, sulla falsariga di quanto stipulato dai sindacati con il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, sul fronte delle pensioni e della riforma Fornero. A cui dovrebbe poi seguire l'atto di indirizzo madre del governo per il rinnovo di tutti i contratti e probabilmente un decreto correttivo. Questo non potrà che avvenire a legge di bilancio approvata, e dunque a fine dicembre se non addirittura inizi di gennaio. L'intesa politica invece va firmata rigorosamente prima del 4 dicembre.

Da: andateaffaidirigenti26/10/2016 16:38:22
chi vota si al referendum è uno statale masochista

Da: andateaffaidirigenti26/10/2016 16:53:16
ho terminato di leggere l'articolo di Giachetti. Ancora dubbi per non votare NO?

Da: Eh si 26/10/2016 17:06:55
Proprio un articolo di una persona che
non ha conflitti di interesse nella vicenda.

Da: Eh si 26/10/2016 17:19:47
E prima che arrivino gli insulti: sono un amante della legalità a tutto tondo, contro gli incarichi dell'ae,  i concorsi truccati etc. Per lo stesso motivo, ritengo però anche corretto astenersi dallo scrivere su argomenti nei quali si è coinvolti.

Da: andateaffaidirigenti26/10/2016 17:47:29
eh no amico. Non hai argomenti e ti attacchi all'astensione.

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: capra capreee ^^26/10/2016 18:25:35
Votate SI e le caprette vi faranno ciao!

Da: io26/10/2016 19:03:27
Non studio, ma votoSISISISISISISISISISISISISISISISISISISISIS!!!!!!!

Da: ma26/10/2016 19:06:24
Chi ha dubbi se votare no al Si deve decidere se votare Si al no, o viceversa!

Da: Oh YES26/10/2016 19:17:42
Yes yes yesssss

Yes per un cauntri più efficient

Yes per un paviment più clean

Yes per una tassescion more prudent

Yes and more pussy for all

                                                      by your mattiù

Da: Si si si26/10/2016 19:42:01
Ho deciso che voto NO!!!!

Da: no no no26/10/2016 19:43:30
Ho deciso che voto SISISISISISISI!!!!! W RENZI, FONZIE E RIKY!!!!

Da: le Pot26/10/2016 19:49:22
Stanno festeggiando!!!! La proroga l'hanno assicurata, tanto finché il Tar alacremente deciderà. ?.....?......

Da: Oh YES26/10/2016 20:06:00
The TAR alacrement resping oll ricorisis, than the pot will be

confermated at time indeterminat  because they are bravi guaglions

end i wont it being the onnipotent president

                                                                             bai mettiù

Da: le Pot26/10/2016 20:13:03

Da: Un solo voto un solo grido NO 26/10/2016 20:14:28
Fate come volete ma io convinto e con poche idee ma chiare voto NO ed attendo l'intervento della magistratura per la squallida vicenda delle due Agenzie..per il resto chiudo con questo forum...oramai ci parliamo a dosso senza nuove idee....statev bun

Da: uozzamerican26/10/2016 20:15:25
And rock and roll!!! Yessssssssss, cioè SISISISISISISISISISISISISISISSISISISISSI

Da: Matteo il gagliardo 26/10/2016 20:18:15
Se votate si alla riforma che mi hanno costretto a fare e di cui non ci ho capito un cazzo allora non vi sblocco gli stipendi (cazzoni il blocco era già stato decido fino al 2020-tolgo l'indennità contrattuale e la chiamo rinnovo e vi fatto, citrulli) e la riforma brunetta sulle valutazioni la lascio tale e quale.
Se votate no, non cambia un cazzo.
Quindi votate si tanto che cazzo ve frega

Da: si si si26/10/2016 20:23:24
Mi hai convinto, io voto SI SI SI !!!!!!! FACETELO ANCHE VOI!!!

Da: Placido il calmo 26/10/2016 20:23:31
X un solo voto un solo grido

Grande !!!

Senti ma secondo te a me che cazzo me ne fotte il cazzo che voti e che stracazzo me ne strafotte se hai chiuso con questo forum.
Ma vedi di annartene affanculo tu e il tuo fottuto no.

Qua ci stanno solo Gagliardi e ganzi che votano si

Da: Oh YES26/10/2016 20:25:38
The problematic is che i wont riman at oll costs in mai office were i stai 

tant ben , i can mangiar end ber oll that i wont  end tant important

person caghen me come i foss important like thei are end aim veri appi

to stai in the power                               
                                          bai international mattiù

Da: Flamenco 26/10/2016 20:27:56
E comunque a noi non ce ne fotte niente del sì o del no
Questo forum servirebbe per parlare di altro,  in a dare sfogo a fancazzisti di dirpubblica e M5 s
Sciate a fancul

Da: I won''t METTIU''''26/10/2016 20:28:55
I love you and I vote esclusive Yes,  JA!!!!!!

Da: Sondaggio 26/10/2016 20:30:22
Il Sì al 101%
Altre 20 visite in TV da parte del premier e tale percentuale sale al 174,5%.

Il comitato del no ha dichiarato :" diamo ben felici di votare Sì ma solo per far vincere il no"
Il portavoce del si rivela "i sondaggi ci penalizzano,  vorremo più voce nei talk show"

Da: oh yes26/10/2016 20:31:34
If you don't vote Yes you have bisogn the valeninix!!!!!!

Da: X flamenco 26/10/2016 20:33:55
Sei campano?
Vai a pulire le strade che vivete come i porci.
Questi trogloditi che si permettono pure di fiatare.
Roba da matti

Vivono nella monnezza come i topi di fogna e pure parlano.

Da: how much26/10/2016 20:34:02
Coglion there are in this forum!!!!! They are in Agency on entry, in the cool!!!!!!

Da: yes yes26/10/2016 20:39:43
All pecurur and ricchiun!!!!

Da: Il SI ha già vinto26/10/2016 20:43:54
E con lui anche la nuova voluntary, la proroga delle Pot, la trasformazione in Epe anche dell'Ae e la contestuale nomina a tempo determinato, su base fiduciaria, dei Dirigenti del nuovo Ente Pubblico Economico!!!!!!! ADDIO ART. 97 E LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE!!!!!

Da: Oh YES26/10/2016 20:50:17
Oh YES,

the pecurunism and the ricchiunism are the bad of this meraviglius

cauntri,  but i modestement parl the linguage estrous than i facc capir

that itali is a big cauntri end i am veri orgoglious and fierous, now now

is important the victory in mai referendous altriment if ai perd i go

bak home, end power is like the pussy, is difficult dop che tu assagg

it to rinunce to it.

So mai praier is vote yes yes yessss for mai salvescion


https://www.youtube.com/watch?v=cxyRvrxcj0Y

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