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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: Si 25/10/2016 19:51:04
Sì vota Sì per rilanciare la coltivazione di ceci
Si vota Sì per riutilizzare l'energia prodotta dal carbone.
Si vota si è non mi rompete i coglioni

Da: Orpo25/10/2016 20:49:27
La Bandettini la conforta....segue lei lo stato avanzamento delle lavorazioni...siamo a buon punto...e hanno riaperto i termini. venghino siori venghino.....

Da: Orpo25/10/2016 20:52:50
All'inizio della settimana è stato annunciato il varo della Legge di stabilità per il 2017, ed è ripartito il balletto sulle somme destinate al rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici. Purtroppo, all'annuncio non sono seguiti testi normativi e così tocca fare stime laddove invece dovrebbero esserci certezze sugli stanziamenti. Alla fine, comunque, non si andrà oltre i 900 milioni per tre anni di cui si parla insistentemente. E il refrain è sempre lo stesso: non ci sono i fondi, ci sono altre priorità.
Una volta preso atto che il Governo Renzi considera maggiormente prioritario il ponte sullo stretto di Messina rispetto al rinnovo contrattuale per lavoratori che aspettano da oltre sette anni, proviamo un po' a spulciare i conti dello Stato per vedere se davvero il piatto piange così tanto.
Iniziamo dalle spese: dal 2012 al 2015, grazie alle manovre di Quantitative easing (QE) lanciate dalla Banca Centrale Europea gli interessi sul debito pubblico sono passati da 85 a 68 miliardi di euro all'anno, con un risparmio di 17 miliardi di euro, che diventano oltre 20 in base alle stime dell'Ufficio Studi CSE per il 2016, che dovrebbero portare la spesa per interessi sotto i 65 miliardi di euro. Da quando Renzi è al Governo a tutto il 2016, i risparmi per interessi ammonteranno a circa 9 miliardi. Non pochi!
Di segno contrario invece le entrate dello Stato, che sono cresciute dai 771 miliardi del 2012 ai 784 del 2015 e promettono di arrivare a quota 790 miliardi alla fine del 2016. Un altro tesoretto di 19 miliardi di euro, che possiamo limitare a 14 dal 2014, anno in cui si è insediato il Governo Renzi.
Sommando queste due voci (minori spese e maggiori entrate) si arriva a circa 40 miliardi di euro di maggiori disponibilità in quattro anni (23 se ci limitiamo a fare i conteggi a partire dall'insediamento del Governo Renzi).
Nello stesso periodo le spese per il personale della pubblica amministrazione sono diminuite di circa 7 miliardi di euro. Come dire che basterebbe spendere per i dipendenti pubblici quanto si spendeva nel 2012 e il contratto sarebbe bello che rinnovato! E dire che il nostro contratto in effetti non costerebbe 7 miliardi ma quella sarebbe la somma da iscrivere a bilancio; circa un terzo rientrerebbe però per effetto delle maggiori imposte sui redditi che i dipendenti pubblici pagherebbero e per le minori spese relative agli 80 euro di bonus.
Intanto, tornando al tesoretto, che fine hanno fatto questi 40 miliardi? Magari scopriamo che sono stati investiti nella crescita del Paese oppure in istruzione e ricerca. Quello che è certo è che nelle nostre tasche ci è finito poco o niente e che la differenza tra le spese e le entrate, nonostante la situazione favorevole che vi abbiamo descritto, ha generato comunque un disavanzo di circa 50 miliardi di euro.
In ricerca purtroppo non è finito un euro in più: le somme spese tra il 2012 e il 2015 sono le medesime. Normale che il Paese non cresca. E nemmeno nel futuro abbiamo investito a sufficienza, dato che la spesa per l'istruzione dei nostri figli nel quadriennio è addirittura calata di un miliardo di euro.
E allora, i soldi dove sono finiti? Sono finiti in parte a finanziare il bonus di 80 euro ma, la parte più cospicua è finita nelle tasche degli (im)prenditori, sotto forma di riduzione del costo del lavoro. E senza alcuna contropartita, né in termini di crescita di posti di lavoro né di investimenti produttivi da parte di questi ultimi. Solo per restare alle voci principali, sono stati destinati alla deducibilità del costo del lavoro dall'IRAP 4,5 miliardi; per gli sgravi contributivi per i nuovi contratti a tempo fintamente indeterminato sono stati elargiti altri 4.5 miliardi di euro. Da notare che questi sgravi non hanno premiato l'aumento dei posti di lavoro ma genericamente le assunzioni, tanto che nella maggior parte dei casi o si sono verificati licenziamenti e riassunzioni con sgravi oppure le assunzioni hanno riguardato il tempo necessario ad incassare gli sgravi e gli ultimi dati dell'Istat confermano che finiti questi le imprese stanno licenziando. Quasi 10 miliardi sono stati spesi per gli 80 euro, che però non tengono conto del reddito familiare e non aiutano gli incapienti cioè i più poveri in assoluto. Un altro miliardo e duecento milioni sono stati destinati alla riduzione delle assicurazioni per gli infortuni sul lavoro. Per non parlare dell'abolizione dell'IMU sulla prima casa a prescindere dal reddito, che ci è costata 4 miliardi di euro!
Il guaio è che in tutti questi casi si tratta di mance elettorali che non sono servite a migliorare la nostra competitività. Infatti, continuiamo ad essere uno dei paesi con la più bassa produttività che non vuol dire, come pensa qualcuno, che lavoriamo poco ma semplicemente che il lavoro che si svolge nel nostro Paese è a scarso valore aggiunto cioè produce poca ricchezza o perché fatto in settori a bassa tecnologia e ad alto impiego di mano d'opera poco qualificata o perché i nostri impianti industriali sono obsoleti e avrebbero bisogno di investimenti.
Siamo arrivati al punto che anche la congiuntura economica e il tasso di cambio euro/dollaro, entrambi favorevoli, hanno prodotto un effetto molto limitato in termini di occupazione perché, a forza di non fare investimenti e competere solo abbassando il costo del lavoro, non produciamo più merci appetibili come in passato. Paradossalmente, anche i soldi arrivati nelle tasche con i bonus vari hanno finito per fare aumentare le importazioni di beni anziché migliorare la nostra situazione produttiva.
Insomma, ci comportiamo come un paese del terzo mondo che anziché investire in capitale umano e in tecnologia, preferisce competere abbassando il costo del lavoro e dando soldi cash agli (im)prenditori di casa nostra, gli stessi che non a caso sono schierati come un sol'uomo con il Governo e si dichiarano per il Si al referendum costituzionale, anche per mantenere in sella colui che sin qui si è rivelata la gallina dalle uova d'oro.
Ma tornando ai numeri, visto che i 40 miliardi di euro di tesoretto non sono andati né in riduzione della spesa (gli sprechi sono sempre lì) né in riduzione del debito pubblico (che è salito), ci sarebbero stati tranquillamente sia il rinnovo del nostro contratto che investimenti in tecnologia e formazione per rendere più competitiva anche la pubblica amministrazione.
Per questo, a chi in questi giorni parla genericamente di rilancio della pubblica amministrazione, rispondiamo in modo netto:
Prima i soldi per i rinnovi contrattuali, poi tutto il resto!
È giunto il momento di rivendicare il nostro ruolo nel Paese. I soldi ci sono e vengono regalati a coloro che già ne hanno tanti e sono diventati la vera base sociale di questo Governo! In una nuova lotta - di stampo novecentesco - tra capitale e lavoro, il Governo si è schierato nettamente a favore del capitale e contro i lavoratori. Per questo non siamo disposti a fare sconti e a parlare di aumenti selettivi in base a leggi obsolete. Siamo pronti invece a discutere di miglioramenti della macchina amministrativa e ad individuare misure innovative, ma solo dopo che il Governo avrà messo sul tavolo i soldi che servono per rinnovi contrattuali soddisfacenti, fino all'ultimo euro!
Il Dipartimento politiche economiche e fiscali FLP

Da: @ orpo25/10/2016 21:08:23
interessante, dettagliato, serio, inconfutabile.

Ma il SI è un atto emotivo/sentimentale, trascende la ragione, è un atto di amore per un uomo eccezionale, eccellente, in una parola ganzo.

SI, per una prostata più resistente
SI, per una ascella più fragrante

Da: si25/10/2016 21:21:54
si x un aviogetto presidenziale più lussuoso

si x ministri più garantiti e sicuri nel loro posto

Da: Si 25/10/2016 21:29:22
Per dire stop alle lagne del pubblico dipendente. Guadagna più di un impiegato di Call center e pure si lamenta.
Si per dire NO al rinnovo contrattuale
Sì per trattarlo come un fannullone

Vota la riforma del partito di sinistra (votata da Alfano e da Zanetti che di sinistra hanno solo la guida) che difende i lavoratori e li sollazza mettendeglielo nel culo

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: si25/10/2016 21:52:27
si x per un fisco senza forfora

si x una tassazione amica del rischio d'impresa

si x una imposta meritocratica

si x una presidenza del consiglio a vita

si x un sottosegretario mef biodegradabile

Da: SI25/10/2016 22:01:04
un SI autorevole

https://www.youtube.com/watch?v=8IvqHkYlWPo

Da: Un solo voto un solo grido NO 25/10/2016 22:31:25
Ma chi è Bandettini?

Da: incredibile25/10/2016 22:36:59
In questo forum molti sono da curare alla neuro....

Da: orrido 25/10/2016 22:46:15
Bandettino e' una super raccomandata.

Da: Bastaaaaa 25/10/2016 22:55:29
Votate Sì per sconfiggere l'areofagia.
Si per un'Italia che guarda il futuro ma questo si nasconde.
Si per un'Italia che dica "comeee è umano leii" all'Europa.
Si per guardare i nostri bimbi crescere come i nostri nonni: nella miseria.
Si per avere lo sperma ancora gagliardo e dare tanti figli alle fabbriche tedesche
Sì per vendere le spiagge agli alcolizzati russi
Sì per un'Italia che dia del tu alla svendita del proprio patrimonio.

Sì,  porca puttana,  sì per uscire finalmente dal concetto bieco del posto fisso

Da: Orpo25/10/2016 23:04:37
No, no e poi no....mi oppongo

Da: Orpo25/10/2016 23:08:12
Appena sentito Del Rio. No e ancora no! La nostra bella costituzione, non dobbiamo considerare la legge elettorale....ma mi faccia il piacere. Il vostro sindaco, che vi saluta la mattina... E si che come medico, mi dicono endocrinologo, dovrebbe sapere che se si ammala una ghiandola è il paziente che muore...

Da: x gli ex territorio26/10/2016 00:01:46
ma dove siamo capitati? in un covo di mentecatti?

Da: legittimo26/10/2016 00:51:55
ad oggi la proroga non c'è ...domani SI .....Forse...ritorno agli interim.
ad oggi l'ADE è ancora un ente pubblico non economico domani ....non si sa
ad oggi è ancora Orlandi il Direttore domani sicuramente non lo sarà

Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Quest'è Bacco ed Arïanna,
belli, e l'un de l'altro ardenti:
perché 'l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
per caverne e per boschetti
han lor posto cento agguati;
or da Bacco riscaldati
ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia
di doman non c'è certezza.

Queste ninfe hanno anco caro
da lor essere ingannate:
non può fare a Amor riparo,
se non gente rozze e ingrate:
ora insieme mescolate
suonon salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Questa soma, che vien drieto
sopra l'asino, è Sileno:
così vecchio è ebbro e lieto,
già di carne e d'anni pieno;
se non può star ritto,
almeno ride e gode tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Mida vien dopo a costoro:
ciò che tocca, oro diventa.
E che giova aver tesoro,
s'altro poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi;
oggi siàn,giovani e vecchi,
lieti ognun, femmine emaschi;
ogni tristo pensier caschi:
facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ciò ch'a esser convien sia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Da: alba dorata 26/10/2016 07:56:56
POT sull'orlo di una crisi di nervi.Iniziamo con ostruzionismo.Funzionari anziani si fanno avanti per avere deleghe solo per vendicarsi.Inizia la notte dei lunghi coltelli. Intanto condono a buon mercato agli evasori + riciclaggio.Rossella Orlandi percepisce 200.000,00 e Ursilli continua a fare il puparo.

Da: Massenzio26/10/2016 08:41:45
Voce sentita ieri sera da collega delle Dogane (Direzione Centrale via Carucci): la Orlandi sta trattando coi suoi pupari la 'exit strategy', e sarebbe interessata proprio alle Dogane.

Da: La Legge del menga 26/10/2016 08:50:14
I sui 200000 (o +)  ovviamente li manterrà tutti, e pensionabili.....

Da: La Legge del menga 26/10/2016 08:51:34
In questo paese di merda bisogna fare cazzate per fare carriera...

Da: Blu notte 26/10/2016 09:21:00
Per chi lo avesse dimenticato, la stessa Orlandi aveva dichiarato:"Dalla contrattazione è scomparso il comparto delle agenzie fiscali e questo determina la morte delle agenzie".

E poi dal Sole 24 ore di una decina di giorni fa:

Istituire una sorta di "comparto" speciale in cui far confluire tutto il personale dell'amministrazione finanziaria, consentendo così alle agenzie fiscali una maggiore autonomia gestionale del personale e non solo. Maggiore autonomia richiesta a gran voce da Fmi e Ocse nei rapporti presentati la scorsa estate e da cui ripartirà il dibattito parlamentare sulla riorganizzazione delle agenzie. «Abbiamo riaperto il cantiere della delega fiscale - spiega il presidente della commissione Finanze del Senato, Mauro Maria Marino (Pd) - partiremo da una serie di temi che potranno essere arricchiti e tra questi ci sono le agenzie fiscali. Si guarderà a se trasformarle e come, magari attraverso un decreto correttivo della delega. E poi ci sono problemi di breve periodo come le Pot, che dovranno essere affrontati in altri provvedimenti». Interventi sempre più urgenti dopo gli stop dei giudici amministrativi ai concorsi per dirigenti e l'avvicinarsi della scadenza del 31 dicembre per le posizioni organizzative temporanee.

Il cantiere è in movimento ed è finito il tempo del "volemose bene" e del "tira a campare".
I sindacati, ancora una volta (l'ennesima), nicchiano e se non si aprono subito gli occhi si rischia di fare la fine dei dipendenti Equitalia che dalla sera alla mattina hanno avuto la sorpresa.
Il governo chiarisca fin da ora dove vuole andare a parare.



Da: alba dorata 26/10/2016 09:22:40
A Orlandi alle Dogane....ma che ha fatto di speciale per essere pagata 200.000 per fare danni.Beata lei vuol dire che la pupa ha pupari importanti.

Da: Blu notte 26/10/2016 09:34:01
L'autonomia che chiedono è dalle leggi quella che ci vuole è dalla politica di qualsiasi colore ed è esattamente l'opposto.
L'unica autonomia possibile ed auspicabile per un settore così delicato sarebbe quella basata sul modello della magistratura che risponde solo alla legge.

Da: alba dorata 26/10/2016 09:42:23
Ben detto Blu notte.

Da: Blu notte 26/10/2016 09:57:53
Uno degli articoli più interessanti degli ultimi tempi.
http://www.lexitalia.it/a/2016/75054

Da: alba dorata 26/10/2016 10:55:56
Articolo che descrive la reale situazione.Rossella Orlandi e' da vomito.Se non capisce niente alle entrate, figuriamoci alle dogane.Donna dai modi volgari,  priva di etica, serva dei padroni di turno.

Da: Si richiedono notizie attendibili26/10/2016 13:51:31
Ma  l'udienza al TAR su pot concorso 175 , la quale è stata chiesta dal CdS (con ogni sollecitudine),  possibile che non si sappia se è già stata fissata ?????
Nessuno a nuove in merito ?
Udienza ricorso Unadis è fissata al 13 dicembre e verte solo sul concorso 175, non è che riuniscono tutto  o solo un pezzo?...

Da: andateaffaidirigenti26/10/2016 14:38:27
da bambino sognavo di imbracciare lo sten....roba da partigani
adesso si chiama kalashnikov

Da: Blu notte 26/10/2016 15:20:40
Pericle, quasi 2000 anni fa...

Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.

Da: SISSIGNOR SIGNOR-SI26/10/2016 16:34:17
SI, è in corso la campagna d'autunno, la soluzione finale.

Il bomba da vespa con il ministro di rinforzo.
Altro ministro su trasmissione ex ballarò.
Altro ministro dalla concorrenza (di martedì).
Vice-ministro dalla stessa concorrenza.

Sommano: il bomba, 3 ministri ed un viceministro.

Il bomba la butta sull'ottimismo: da quando ci sono io va tutto meglio.
I 3 ministri la buttano sul terrore: se non passa la riforma è il diluvio.
Il viceministro non classificabile, borbottii inumani.

Signori: aiutiamolo, aiutiamoli.

Sta a noi. Non permettiamo che il bomba, sconfitto, entri nel circuito dei dannati del voucher, del precariato cococorocoroco mascherato, della distribuzione di volantini in nero per campare la famiglia.
Non permettiamo che sperimenti l'inferno dei concorsi pubblici, non lo sopporterebbe.

Signori sta a noi: aiutiamola.
Non permettiamo che una ministra così ben esperta, prosperosa e capace, conosca la sofferenza delle pulizie al nero per euro 2,50 l'ora; la raccolta stagionale di pomodori con tutti quegli extracomunitari arrapati intorno, o delle patate, zucchine, fagiolini, cetrioli e così via.

Ormai essi sono avvezzi. Permettiamo loro di continuare a vivere nel lusso e negli agi, ce ne saranno grati.

Un SI, un SI convinto.
SI, per delle unghie ben pulite.

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