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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: x serva29/10/2017 16:39:14
mungici limoni nda testa, vero serva?

Da: Capra capreeee 29/10/2017 18:25:07
Serva per le ferie di natale torni nella tua regione?

Da: La serva della gleba 29/10/2017 18:46:25
Scendo ma fuori periodo.  A te interessa?

Da: Capra capreeee 29/10/2017 18:53:42
Potrebbe

Da: this_is_the_question29/10/2017 18:59:13

- Messaggio eliminato -

Da: x capra e serva29/10/2017 19:39:33
Quando vi sposate? Due coglioni cosi devono stare insieme.... inoltre siete due uomini....

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Da: art.18 4ever x serva29/10/2017 19:39:45
Limone? ma sei pazza? di certo non sei pugliese dopo un affermazione del genere.

Da: La serva della gleba 29/10/2017 19:42:40
Domani c'è il comitato alle 13:30, sembra che riguarderà le DC ma ci potrebbero essere sorprese con DP minori accorpate.

Da: Io so io29/10/2017 19:47:56
Secondo me saranno soppresse anche alcune DR come val d'aista , Umbria e Basilicata che effettivamente non hanno molto senso.

Da: Io so io29/10/2017 19:48:45
Val d'aosta

Da: direzioni provinciali29/10/2017 20:00:11
Dirette da Pos, tutte le posizioni al ribasso, spending review!!!! Vaselina x tutti!!!

Da: capra capreeee29/10/2017 20:13:35
Ma avete la memoria corta?

Vi ricordate delle Direzioni Distrettuali? Ohhhh, testoline!

Usaranno come base quel modello.

Accorpamento DP minori, le DP accorpate diventono uffici periferici retti da art. 17 o POS..

Insomma un bel restyling al ribasso...

vediamo se ci sono voli per catania :-)

Da: w lu pilu29/10/2017 20:19:53
Qualunquemente organizazzione verrà approvata, in culo ai livellati verrà ficcata!!!

Da: w lu pilu29/10/2017 20:26:15
Cosa faranno per i livellati con il contratto bloccato da anni? Una beata minchia!!! Pilu per tutti!!!

Da: w lu pilu29/10/2017 20:30:25
Sopratuttamente ringraziamo lu sindacatuccio!!!  Intra lu culu!!! Minchia!!!!

Da: siamo nelle mani29/10/2017 20:44:05
Di incompetenti.... che Dio ce la mandi buona.....

Da: lambada  -banned!-29/10/2017 21:13:18

- Messaggio eliminato -

Da: DP Taranto 30/10/2017 07:33:57
Ma avete visto il servizio de le iene sulla DP di taranto e sulla persecuzione fiscale attuata su una contribuente? Roba da far accaponare la pelle.

Da: sindacati compiacenti30/10/2017 07:38:46
No cavolo....non lo avrei immaginato.  È il risultato delle politiche POS a chi dicono loro. Chi è il C.U. alla DP Taranto?

Da: Aaccademia della Crusca30/10/2017 08:51:41
culo s. m. [lat. cūlus], pop. - 1. La parte posteriore e più carnosa del corpo umano (ma riferito talora anche ad animali), comunem. indicata con termini eufemistici o più dotti o comunque meno crudi, come sedere, didietro, deretano. Il termine è di uso com. in espressioni fig., più o meno volg.: che c.!, che fortuna!; colpo, botta di c., colpo di fortuna; battere il c. in terra, fallire; avere il c. di piombo, essere pigri, senza voglia di muoversi; c. di pietra, persona che sta sempre seduta a lavorare; avere una faccia di c. (o da), di persona sfacciata, sfrontata, senza ritegno; essere c. e camicia, di due persone che vanno perfettamente d'accordo, che si spalleggiano e si fanno reciproci favori; leccare il c. a qualcuno, comportarsi in modo servile nei suoi confronti, per ottenere favori, ricompense; dare un calcio nel c. a qualcuno, licenziarlo, cacciarlo via in modo brusco, improvviso; farsi il c., un c. così , affaticarsi, stancarsi moltissimo per portare a termine un lavoro; prendere, pigliare per il c., prendere in giro, imbrogliare. 2. a. Fondo, base su cui posano bottiglie, bicchieri, recipienti e sim.: il c. del fiasco; scherz. c. di bicchiere, brillante falso. b. Cul di sacco, adattamento del fr. cul-de-sac (v.). 3. volg. Ano: Ed elli avea del cul fatto trombetta (Dante). In espressioni com., con uso fig.: fare il c. a qualcuno, imbrogliarlo; dare via il c. per ottenere qualcosa, essere disposto a tutto pur di raggiungere i proprî fini; prenderlo in c., nel c., essere imbrogliato, fregato; mandare uno a fare in c. (o a prenderlo nel c. o a dar via il c.), mandarlo al diavolo, a quel paese. Come augurio, per antifrasi, a chi affronta una prova difficile o pericolosa: in c. alla balena! ◆ Dim. culétto, culino; accr. culóne; pegg. culàccio.

Da: ORPO__UNICUM30/10/2017 09:47:18
Piccolo è bello


regna in Valle d'Aosta
La più piccola regione italiana è un esempio di malagestione. Al riparo del suo statuto speciale e di una politica pervasiva

di SERGIO RIZZO
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29 ottobre 2017
257
Sprechi, scandali e privilegi l'autonomia senza limiti che regna in Valle d'Aosta
Il casinò di Saint Vincent
«In un casinò la regola è far continuare a giocare i clienti. Più giocano e più perdono, e alla fine becchiamo tutto noi», fa dire Martin Scorsese a Robert De Niro, alias "Asso" Rothstein, nel film Casinò. Regola che a Saint Vincent, tuttavia, nessuno ha mai applicato. Perché se avesse funzionato anche lì, come nelle case da gioco del mondo intero, il Casinò de la Vallee non avrebbe perso una montagna di soldi. Centotrentaquattro milioni 583.189 euro dal 2003 al 2016, che fa 26.311 euro al giorno. Ogni valdostano, neonati compresi, perde al Casinò un centesimo all'ora. E non è una battuta a effetto, ma un'emorragia economica reale: perché la casa da gioco è pubblica, di proprietà della Regione. Che ora, dopo il rosso monstre dell'anno scorso (46,6 milioni!) dovrà con ogni probabilità rimettere mano al portafoglio per ricapitalizzare: almeno una ventina di milioni.

Un altro fra i prodigiosi risultati delle autonomie regionali? In una certa misura. Di sicuro il Casinò è oggi lo specchio della Valle D'Aosta. E se è legittimo chiedersi che senso abbia la sopravvivenza di statuti regionali speciali che spesso risultano fonte di sprechi e privilegi anacronistici e non più giustificabili, in questo caso la domanda è ancor più radicale: a settant'anni dai trattati di pace di Parigi del 1947 che ne sono di fatto l'origine, può ancora esistere una Regione così?

Il record di dipendenti pubblici
Secondo l'ultimo dato Istat la Valle D'Aosta ha 126.883 abitanti. Più o meno la metà di Verona, o se preferite tanti quanti sono i residenti di Giugliano in Campania, provincia di Napoli. Con la densità territoriale minore del Paese, la popolazione è disseminata in 74 comuni. Ognuno dei quali ha i relativi uffici. Ci sono poi quelli della Regione, oltre alle strutture periferiche dello Stato centrale. Il che rende questa microscopica Regione il più massiccio serbatoio di posti pubblici della nazione in rapporto agli abitanti. L'Istat dice che ce ne sono 14.101, ovvero uno ogni nove valdostani. Dei quali posti, va precisato, ben 2.821 sono occupati dai dipendenti regionali. Duecento in più rispetto alla vicina Regione Piemonte, che però di abitanti ne ha 4,4 milioni.

Ma non basta. Perché si deve aggiungere la pletora assurda delle società pubbliche. Nel portafoglio della Valle D'Aosta si contano una sessantina di partecipazioni di primo e secondo livello, con un numero di posti a carico del bilancio regionale non inferiore alle 2.300 unità. Settecento solo nel Casinò. Per non parlare dei 22 "enti strumentali" elencati nel bilancio regionale. Se poi si calcola anche l'indotto, si può dire che in ogni famiglia c'è chi campa con i denari pubblici.

Tutto parte da qui. Per chi non lo sapesse, la Valle D'Aosta è l'unica Regione italiana il cui governatore non è votato dal popolo, ma nominato dal consiglio regionale. Succede quindi che dopo le dimissioni del presidente Pierluigi Marquis seguite al ritrovamento di 25 mila euro in contanti nel suo ufficio, non si torni a votare. Perché la crisi si risolve esattamente come nella prima repubblica, con una manovra di corridoio. Anche se nulla cambierebbe pur tornando al voto. Perché in una comunità così ristretta, con il meccanismo delle tre preferenze, il sistema è congegnato in modo tale da garantire la conservazione del potere. Accontentando tutti grazie allo statuto speciale.

Il bastone del comando
In una Regione normale come la Lombardia c'è una poltrona ogni 125 mila abitanti. Seguendo lo stesso criterio, il consiglio regionale della Valle D'Aosta dovrebbe averne una sola. Invece sono 35: una ogni 3.600 residenti. Con i costi che ne conseguono, se si considerano anche i 111 dipendenti del medesimo consiglio. Dal 1946 a oggi, per più di sei decenni, il bastone del comando è stato nelle mani dell'Union Valdotaine, che ha governato ininterrottamente negli ultimi ventiquattro anni fino all'arrivo Marquis della Stella Alpina, il quale ha retto soltanto sei mesi e poi s'è dovuto dimettere. Prima di lui, la lunga epoca di Augusto Rollandin, ultimo vero padre padrone di una Regione dove un certo modo di intendere la politica ha allagato l'intera società. Come dimostrano alcuni dettagli solo apparentemente trascurabili.

Prima di essere nominato governatore Rollandin era presidente della Compagnia valdostana delle acque, l'azienda pubblica che gestisce gli impianti idroelettrici acquistati nel 2001 dalla Regione con un'operazione di cui si parla più avanti. Società nella quale l'assessore al turismo Aurelio Marguerattaz, già membro del collegio sindacale del Casinò, è stato peraltro revisore. Mentre lo stesso Marquis aveva in passato occupato le poltrone di presidente della Società autostrade valdostane e del Raccordo autostradale Valle D'Aosta spa.

L'ombra del voto di scambio
Su 35 consiglieri, una decina hanno ricoperto incarichi in aziende o enti regionali. E colpisce che in quattro siano stati sospesi ai sensi della legge Severino perché raggiunti da condanne in primo grado in seguito alle inchieste sull'uso improprio dei fondi di partito. Mai però come hanno colpito le sconvolgenti affermazioni di Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare antimafia, che giovedì 19 ottobre ha scioccato l'intera Regione con queste parole: «In una realtà con così pochi elettori e una presenza significativa di persone riconducibili a gruppi 'ndranghetisti è singolare che in Valle D'Aosta non si sia indagato sul voto di scambio per accertare se ci sono stati tentativi di condizionamento sulle scelte politiche e amministrative».

Ombre davvero inquietanti, che si aggiungono alle tante che già aleggiano sulla più piccola Regione italiana. Al riparo dello statuto speciale e di un potere politico così pervasivo qui tutto può accadere. Sfiorando il limite delle regole imposte a ogni buon padre di famiglia. Per esempio, può succedere che la Regione acquisti un albergo (l'hotel Billia) per la rispettabile cifra di 58 milioni, con il risultato di aggravare la traballante situazione finanziaria del Casinò e ritrovarsi sul groppone altro personale.

L'affare Skyway
Oppure che la medesima Regione spenda 162 milioni per realizzare un impianto avveniristico come lo Skyway affidandone la gestione alla società Funivie Monte Bianco nella quale i privati hanno metà meno una quota del capitale. Però senza che sia stata fatta una gara, perché quella società era in origine tutta privata. O ancora, capita che più di 30 milioni dei contribuenti vengano investiti in un aeroporto gestito da un'altra società controllata da un petroliere genovese proprietario della compagnia aerea Air Vallée. Ma con la partecipazione, anche qui, della Regione che continua a tirare fuori i soldi.

I derivati con Deutsche Bank
Piccolo particolare, dal 2008 non c'è un volo di linea e l'aeroporto è costato quest'anno un altro milione e mezzo a un bilancio regionale pieno di sorprese. Una per tutte. Si scopre che dal 2001 la Regione ha stipulato con Deutsche bank un contratto in derivati per 543,1 milioni (4.310 euro per ogni cittadino) a valle di un prestito obbligazionario per comprare le centrali idroelettriche. Motivo, tutelarsi dal rischio di aumento dei tassi d'interesse. Fatto sta che i tassi sono al minimo storico e per quel contratto ventennale i valdostani stanno accantonando 43,5 milioni l'anno: circa 27 di capitale e 16 di interessi. Fare i conti non è difficile.

Poi si è reso necessario per legge un riaccertamento dei residui attivi e passivi nel bilancio regionale, con
il risultato che l'avanzo di amministrazione di 217,6 milioni del 2015 si è trasformato in un disavanzo di 204,8 milioni. Niente male, per una Regione che per statuto può trattenere in casa il 90 per cento delle tasse. Esattamente come ora vorrebbe il Veneto di Luca Zaia…

Da: Er nesto30/10/2017 11:46:30
sfigati poveracci da 1400 euri al mese compreso bonus oggi saprete tutto...eh eh eh.

Da: giacens giacentis 30/10/2017 12:18:26
https://www.iene.mediaset.it/video/quando-lo-stalker-e-l-agenzia-delle-entrate_12629.shtml

Da: ORPO__UNICUM30/10/2017 12:49:06
Per la tributarista...lite temeraria no?

Da: The public manager30/10/2017 15:49:29
Meno manager ma meglio pagati.

Da: capra capreeee30/10/2017 17:21:03
GIORNO 8 novembre sindacati convocati per discutere di progressioni e fondo.

Già me la immagino la scena.

Sbavaccati nelle sedie a dire "oh, ma che ci scriviamo in questo verbale?" - "ma mettici frasi del tipo che la lotta sindacale prosegue, che non ci fermeremo e altre cazzate simili" - "si ok, ma gli iscritti sono arrabbiati" - " e allora scrivi che le progressioni si faranno" - "ok, metto un periodo approsimativo?" - "no, ma che sei matto. Scrivi solo che ci sono i fondi e che si farà, tanto quelli so caproni e aspettano anche 20 anni" - "ok, ci teniamo sul vago".

Da: La serva della gleba 30/10/2017 18:02:15
Diretta Live dall'incontro con le oo.ss. dalla Uil:2 macro divisioni e 7 DC.. tutto qua??

Da: Pic 30/10/2017 18:22:26
La uil ha l'abitudine di mandare un solo twitt a riunione, ho l'impressione che dovremo attendere stasera per le nomine o domani

Da: PORTE GIREVOLI30/10/2017 18:58:33
A proposito dei personaggi che lavorando all'Agenzia delle Entrate sono poi stati assunti presso importanti studi di consulenza, sarebbe interessante conoscere nomi e cognomi.
Chi sa pubblichi i nomi.

Da: capra capreeee30/10/2017 19:04:54
scusa serva, che vuol dire diretta live?

sulle 7 DC già si sapeva (giusto per aumentare qualche poltroncina), ma le macro divisioni cosa sono?

Divisione Pescheria e Divisione Panetteria?

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