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Esami AVVOCATO - discussione precedente
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Da: Giuliood25/03/2010 11:50:52
Quello che ha scritto Santiago è vero, e non è tutto.
In poche parole capita spesso che chi consegue il titolo non lo meriti e viceversa chi non lo consegue lo meriterebbe.
Questo accade ogni anno!

Da: Realista25/03/2010 12:08:34
L'opinione di Santiago mi pare condivisibile.
A mio avviso si dovrebbe operare per modificare l'esame e renderlo più equo e più vicino alla professione.
In tal senso, credo che siano condivisibili sia la preselezione informatica (che è una prova stupida quanto volete ma almeno è assolutamente equa) sia la riduzione delle prove scritte da tre ad una (il solo atto giudiziario).

Da: SANTIAGO25/03/2010 12:12:33
CAIA:
E' evidente che il titolo serve, ma finchè sei Dottore puoi comunque ritagliarti i tuoi spazi anche perchè, spesso, i clienti nemmeno conoscono la distinzione.
Puoi patrocinare sinistri, fare piccole cause ecc...che intanto servono per farti un nome oltre che per guadagnare qualcosa.
Poi, quando sarai avvocato, metterai da parte la questione esame e ti concentrai sul proseguio dell'attività al 100%.

Se, invece, prima di diventare avvocato, non hai fatto niente, non ti conosce nessuno, non hai mai fatto una causa, non sai redigere atti se non in maniera superficiale ecc..., quando prenderai il titolo avrai solo buttato tempo e denaro perchè non sarai nessuno ed avrai perso anni della tua vita inutilmente.

Alcuni miei amici, inoltre, sin da praticanti hanno aperto uno studio e ci vivono. Altri, lavorano all'interno di altri studi legali e guadagnano bene perchè patrocinano parecchie cause personali.
La maggior parte, invece, ha atteso di superare l'esame, poi una volta ottenuto il traguardo si è ritrovata in mezzo ad una strada: senza clienti, ad oltre 30 anni di età, guadagnando meno di un praticante!

Da: orazio25/03/2010 12:20:49
praticanti e neo avvocati=disoccupati iscritti ad un albo. questa è la triste realtà del prossimo futuro...

Da: SANTIAGO PER REALISTA25/03/2010 12:23:25
Se il numero degli avvocati è eccessivo (a mio parere non è così), occorre mettere il numero chiuso a Giurisprudenza (anche se sta continuamente diminuendo di iscritti...) e poi riformare l'esame omologandolo a tutti gli altri esami di abilitazione per non creare diseguaglienze incostituzionali tra i vari lavoratori.
La prova deve essere veloce e senza troppi fronzoli: uno scritto, magari un atto da risolvere e da scrivere e poi via, chi passa lo scritto diventa avvocato, chi no lo ripete.

I pareri non attestano nulla, l'esame orale oltre ad essere incostituzionale perchè richiede il superamento di una prova per la quale lo Stato ha già valutato positivamente il candidato conferendogli una Laurea, è contro le direttive della UE che mirano alla specializzazione in ambito professionale. Io non pratico il Dir. Canonico, nè il Comunitario, nè tantomeno il Dir. Privato internazionale: dunque non intendo farmi giudicare su qualcosa per cui non ho dimestichezza e non mi interessa.

In Italia ci deve essere più concorrenza, è impensabile vivere in un mercato del lavoro pieno di barriere. Se gli avvocati sono tanti, non è un problema, chi avrà clienti lavorerà, chi no farà altro.
In California c'e' 1 avvocato ogni 40 persone, eppure non esistono sbarramenti e trovi i "colletti bianchi" a servire ai tavoli dei McDonalds senza problemi!
Inoltre, secondo Cassa Forense, in Italia ci sono 132.000 iscritti alla Cassa appunto. In via generale, sommiamoci circa 30/40.000 avvocati che esercitano pur non essendo iscritti alla Previdenza e ritroviamo un numero di professionisti del tutto simile a Gran Bretagna, Germania e Spagna!
In Germania, nel 1982, erano 36.000 avvocati, oggi nel 2010 sono 150400...il Trend è assolutamente in alto, ma nessuno pensa di sbarrare! In Spagna sono oltre 150.000 con 35 milioni di abitanti a confronto dei nostri 60 milioni ed in UK sono 140.000 (ma i solicitors perchè non li contano mai? Sono circa 25.000)!!!
Il problema è tutto nella concorrenza: altro che selezione meritevole!

Da: p.Avv Salerno25/03/2010 12:30:18
Nessuno sa qualcosa degli elaborati di Salerno?

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Da: marco25/03/2010 12:31:54
ciao io sono veneto e rispondo a quelli che dicono i veneti sono polentoni...
beh per chi non lo sapesse tale termine  ha assunto un significato piuttosto spregiativo, ad indicare persona zotica, che si accontenta di mangiare quello che trova e che non sa vivere....
Beh in effetti noi veneti siamo così ci accontentiamo di magiare quello che troviamo e non ci lamentiamo perchè da praticanti prendiamo poco o nulla...
E non stiamo qui a chiedere , a  lamentarci e a sprecare parole ...
Mio nonno prima di morire mi ha detto: ceo ....non sta parlare  perchè se parli non lavori e non prendi soldi ...forse aveva ragione ormai parliamo in tanti e lavorano in pochi....

Da: sissi25/03/2010 14:53:58
ringrazio "dunque" per il complimento! mi ha fatto molto piacere riceverlo, la mia vita è dura ma il mio motto è " non mollare mai"! 

Da: Rosylilla25/03/2010 15:05:23
Santiago, la tua lucida analisi in merito alla professione è tremendamente vera.. C'è gente che magari redige un parere perfetto ma non sa scrivere un verbale di udienza.. Per non parlare della pratica: chi la fa davvero,e chi invece va in udienza di tanto in tanto,solo per la presenza,e non si applica nemmeno a guardare cosa accade.. Pero' purtroppo la professione non sempre paga: magari c'è il neo-avvocato che ha lo zio amministratore o assicuratore e subito si fa clientela e-automaticament-buon nome, e invece chi non ha un giro di amicizie o parentado che gli portino un gran contenzioso, e li' è dura..allora o devi accontentarti di un avvocato più grande che ti sfrutti tipo praticante, o,spinto dalla necessità, devi metterti a cercare altro..

Da: Lorenzo25/03/2010 15:10:55
Condivido gli interventi di Santiago, che ha saputo fotografare esattamente la situazione. Oggi  il titolare dello studio mi ha chiesto di andare in Tribunale per controllare un collega, da poco abilitato, il quale non è assolutamente in grado, non avendo fatto una pratica effettiva, di svolgere udienze. Bene, pensava che noi dovessimo difendere parte attrice, mentre il nostro compito (terzi chiamati in causa) era quello di sostenere la tesi del convenuto.La selezione degli esami di abilitazione, così come concepita, risulta, oltre che inutile,  anche pericolosa.    

Da: per Modena25/03/2010 15:21:08
C'è qualche collega di Modena? Dovrei chiedere una consiglio grazie

Da: samuela25/03/2010 15:34:20
io mi innervosisco da morire quando incontro dal GDP gente con il titolo che non ha mai svolto la pratica: non sanno impostare il verbale, ma a parte quello, dato che non sanno nemmeno cosa dire, estraggono dalla tasca un bel foglietto scritto da chissà chi con le "istruzioni per l'uso",  lo leggono e lo ricopiano parola per parola sul verbale..

Da: salerno chiama l''aquila25/03/2010 15:36:38
novità sulle correzioni????

Da: emira8025/03/2010 16:09:22
ciao io sono di pescara, l'avv che è in studio con me sta correggendo i compiti di salerno e ha detto che hanno iniziato a bocciare, però la percentuale non dovrebbe essere bassa!!!in bocca al lupo...io vorrei sapere invece a palermo che succede con i compiti di l'aquila

Da: penale25/03/2010 16:39:00
è tutto vero e condivisibile ma quanta amarezza e quante difficoltà, solo una passione sfrenata per questa professione può farci resistere, in bocca al lupo a tutti noi.

Da: x santiago25/03/2010 16:50:58
numero chiuso a giurisprudenza??
ma che stai a di'??
tutti devono poter scegliere di studiare quello che vogliono!
il problema è che in italia per troppi anni si è pensato che la laurea equivalesse al diritto di avere lavori danarosi... ma questa è una visione da società agricola degli anni '50!!

sveglia! la laurea è un solo un titolo di studio, non un requisito per partecipare ai concorsi o agli esami di abilitazione.

w il mercato.
non l'ha ordinato nessuno di fare l'avvocato. chi non se la sente faccia altro nella vita.

Da: SANTIAGO25/03/2010 17:10:12
OK, mi va bene non mettere il numero chiuso a Legge, ma allora deve essere tolto a qualsiasi altra facoltà perchè è impensabile, nel 2010, che alcune facoltà siano coperte da accesso misurato e ad altre possano accedervi porci e cani.
Così chi non entra a Medicina, a Fisioterapia ecc..., viene a Giurisprudenza, a Scienze Politiche e via dicendo.

Rimango allibito quando dici che la "Laurea è solo un titolo di studio, non un requisito per partecipare a concorsi o agli esami di abilitazione".
Cosa vuol dire?
Una laurea è proprio quello, altrimenti perchè pagare tasse se non per avere un certo numero determinato di chances lavorative?

In Europa a 27 nazioni il 30% dei giovani tra i 25 ed i 34 sono laureati. In Uk, Spagna, Germania, Svezia e Danimarca superano il 40%...in Italia, nonostante la riforma del 3 + 2 che ha fatto laureare molte persone in più, siamo appena al 19%!
Sento sempre dire che siamo troppi. Troppi in tutto: negli studi legali, nelle pubbliche amministrazioni, negli studi di architettura, nelle aziende..., ma è possibile che in Italia qualsiasi cosa si voglia fare si finisce col dire: "non puoi, siete troppi?"!!!

O forse è la parola "concorrenza" che non esiste? Ognuno deve essere libero di intraprendere il proprio percorso senza che siano gli altri a dire lui se può, o non può!
Chi si laurea in Giurisprudenza deve avere la possibilità (e non il DIRITTO) di ricoprire certi ruoli.

Nessuno vuole diventare ricco, manager, o quant'altro, ma in uno Stato di Diritto ogni cittadino dovrebbe pretendere che chi lo rappresenta in Parlamento faccia del tutto per garantirgli quelle chances che sono frutto di un'imprescindibile Stato Moderno!

Ciao

Da: Annalex25/03/2010 17:11:31
Scusami, ma dove sta scritto che tutti hanno il diritto di studiare quello che vogliono, sempre e comunque? Questa è una concezione da sei politico che ha portato le facoltà a diventare degli esamifici.
Non mi pare che medicina, che è a numero chiuso, funzioni male o osatcoli un qualche diritto individuale di studiare. Se passi l'esame di ammissione bene, altrimenti farai altro.
Fino aprova contraria la Costituzione, se vale ancora qualcosa, garantisce il proseguimento degli studi ai MERITEVOLI, non a tutti.
Non penso che giurisprudenza, con i suoi numeri, aiuti i meritevoli.
Poi che significa la laurea è un titolo di studio? a qualcosa dovrà pur servire una volta presa, di certo lo scopo non è la disoccupazione.
Sicuramente viva il mercato, ma in una situazione migliore, meno caotica e meno affollata.
Non ha nessun senso affrontare esami su esami dopo la fine del percorso univeristario. A questo punto se non c'è posto per i giovani meglio saperlo a 18 anni, e ci si indirizza verso altre facoltà o verso un mestiere.
Non mi pare che la ristrutturazione fatta a medicina negli anni '90 le abbia fattop male... anzi, i giovani medici sono molto preparati e PAGATI più che dignitosamente. Hanno avuto la possibilità di studiare senza sgomitare in corsi affollatissimi, e il mercato del lavoro riesce ad assorbirli, diversamente da quanto accadeva con l'accesso libero.
E non mi pare che si sia leso nessun diritto costituzionale.

Da: PER ANNALEX25/03/2010 17:34:03
Perfettamente daccordo soprattutto quando chiarisci che la Costituzione garantisce il diritto allo studio ai più "MERITEVOLI" e non a tutti.
Tuttavia, se proprio si dovesse riconoscere tale diritto a tutti indistintamente, allora dovrebbero essere aperti tutti i corsi universitarie perchè non si possono proteggere soltanto alcune aree e lasciare allo sbando le altre.
Giustamente, come dici tu, Medicina con il numero chiuso si è salvata.
Nel 1999 (anno di introduzione del numero chiuso) il numero di studenti a questa facoltà era altissimo ed il loro futuro sarebbe stato traumatico se si fosse continuato ad accettare tutti.
Considera che ancora oggi, a distanza di 11 anni dal provvedimento, i concorsi sono per pochi posti visto che i medici sono ancora tanti e dunque si attende che la riforma del numero chiuso dia i suoi primi e consistenti frutti proprio tra circa 10 anni, quando gli anziani andranno in pensione e le nuove leve saranno il numero giusto per occupare quei posti!

A Giurisprudenza hanno fatto iscrivere e laureare tutti: anche a 30 anni, ma il pezzo di carta si prendeva. Poi è accaduto che il mercato si è saturato, i concorsi pubblici sono rimasti bloccati per un decennio ed ancora lo sono, l'avvocatura ha aumentato esponenzialmente i propri iscritti ed i più sono rimasti senza saper cosa fare...!

Da: Giuliood25/03/2010 18:01:39
Proprio perchè viene consentito a tutti di conseguire la laurea in Giurisprudenza, anche per fare cassa di tasse universitarie ed incrementare il mercato dei libri, deve essere responsabilità del Ministero garantire la massima serietà e la sostanziale meritocrazia dell'accesso alla professione forense, laddove invece l'esame si traduce in una lotteria in cui i vincitori sono numericamente predeterminati per impedire l'accesso di massa e mille fattori di casualità determinano la selezione.
Non sono d'accordo con chi vorrebbe che sia inserito il numero chiuso alla facoltà di Giurisprudenza perchè sono sicuro che, come è prassi in Italia, si finirebbe per rendere ingiusta anche quella selezione.

Da: Betty25/03/2010 18:34:53
genova chiama cagliari


notizie delle correzioni?

Da: cda lecce25/03/2010 18:37:18
ciao a tutti!

mi domando solo una cosa...cosa scrivereste su questo forum se l'esame fosse "serio"? quanti sarebbero disponibili a studiare come pazzi per l'esame? forse alla fine il sistema fa comodo a tutti...! e se così non è non capisco xè vi limitiate a lamentarvi dietro un pc?!

Da: x santiago25/03/2010 19:31:07
ragazzi, chiariamo subito un concetto: ma quale 6 politico!!!
io dico che non ci deve essere il numero chiuso all'ingresso.
tutti devono poter provare.
ma poi, dura selezione durante il corso!!
non è possibile che escano dalla facoltà dei semianalfabeti... dai, lo sapete benissimo che è così.

Da: x Salerno25/03/2010 20:09:22
questa mattina ho incoNtrato un membro della commissione. mi ha detto che sono a buon punto e sono stati fin troppo buoni. A buon intenditor .....
da Palermo che sapete x noi de L'AQUILA???

Da: bari chiama venezia25/03/2010 22:06:16
Colleghi, voci di corridoio dicono che la percentuale dei promossi è bassissima, addirittura del 12% ...una vera e propria disfatta !! in bocca al lupo

Da: x SALERNO26/03/2010 12:23:50
50%

Da: x COMUNICATO26/03/2010 12:28:54
chi reclamizza la via spagnola è in mala fede. I termini per poter omologare il titolo sono spirati. Mi spiego meglio. Per avere la risoluzione parziale (documento che indica quanti esami sostenere), occorrono 6 mesi circa. Inoltre, occorrono altri due mesi, per la definitiva. Tra tutto è passato quasi un anno, se tutto va bene. Perchè il ministero spagnolo è molto preciso nella predisposzione dei documenti e nelle traduzioni ufficiali. Poi, bisogna sostenere minimo 9 esami in spagnolo. Se si è un genio, e superi tutto al primo tentativo in 5/6 mesi sei fuori, ma, basta una materia che ti va male  e l'iter si allunga a 10/12 mesi.  Poi bisogna ottenere la credenziale dal Ministero di Spagna, ergo altri 4/5 mesi. Poi bisogna trovare un ordine del Regno che ti accetti.
Pertanto, anche se sei un missile supersonico, non puoi farcela prima del 2012, quindi si perde la possibilità dell'iscrizione ante riforma.

Da: alfini26/03/2010 12:58:45
se ti riferisci a me, non ho affatto reclamizzato la via spagnola, al contrario ho riportato una nota dell'oua




Professioni, Oua: non si diventa avvocati âemigrandoâ semplicemente in Spagna. Eâ un âtruccoâ inaccettabile



Maurizio de Tilla, presidente Oua ha dichiarato: ï¿«In questi giorni sui principali giornali sono apparsi degli annunci pubblicitari ingannevoli che offrono il titolo di avvocato aggirando le procedure italiane ed invitando ad âemigrareâ in Spagna. I consigli degli Ordini hanno già chiarito che le regole esistenti mirano a garantire la qualità della professione e che, quindi, richieste di questa natura verranno respinte. È deprecabile il comportamento di quei laureati in giurisprudenza che - per non affrontare nel nostro Paese lâesame di avvocato - ricorrono allâespediente dellâiscrizione (senza esame) allâalbo forense spagnolo. La vicenda è già stata affrontata qualche anno fa dall'avvocatura ed infatti questo vergognoso trucco è stato smascherato. Tuttavia alcune società insistono con l'offrire servizi del genere acquistando spazi sui quotidiani. Vigileremo affinché si evitino ulteriori annunciï¿».

Roma, 23 marzo 2010

Da: X FIRENZE26/03/2010 14:10:03
Hanno già terminato di correggere gli elaborati, o mi sbaglio? Confermate la percentuale è del 30%, o ci sono notizie migliori?

Da: x Alfini26/03/2010 14:12:33
No, assolutamente, anzi, hai fatto bene. e' il caso di darci una chiusa a questa presa in giro sulla Spagna

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