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Concorso DIRIGENTI SCOLASTICI 2017
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Da: cert certo22/02/2015 19:28:15
lauree di serie A e di serie B ... mi pare si abbia la presunzione di sostituirsi ai cervelloni del ministero ... mah, certo, forse un ds che ha pubblicazioni nel curriculum deve essere così

Da: buona suola22/02/2015 22:32:50
Ma avete sentito il convegno pd sulla buona scuola?
Sembrava un evento da regime. Nessuna riflessione o discussione o serie valutazioni. Proclami ovazioni lecchinaggi vari da parte di ds e orrore orrore: Berlinguer.

Da: Secondo me.......23/02/2015 14:43:00
Buona scuola, hai ragione, ma INTANTO MILIONI DI SOMARI RAGLIANO ALTE LODI A RENZI e, se si tornasse a votare, renzi verrebbe rieletto: questi i FATTI, le altre, purtroppo (come le nostre), sono CHIACCHIERE!!!!!!!!!!!.........

Da: infatti ti dovresti23/02/2015 15:54:43
porre qualche problema Renzi, in una botta sola ha fatto fuori politicamente Berlu e sta facendo le riforme....sono Fatti.

Da: fatti fatti fatti23/02/2015 17:48:02
ma dove li metterà tutti questi precari se non ci sono posti per quelli già in ruolo?
Da dove li prenderà i soldi per ristrutturare tutte le scuole?
Il discorso era perfetto, è stato esattamente quello che volevamo sentirci dire, ma con le sole parole i fatti non si fanno ...
Berlusconi lo ha fatto fuori la bocassini e la magistratura rossa.
Le riforme le voglio vedere ... finora ha fatto solo proclami.

Da: io prima di sparare23/02/2015 18:09:06
sentenza aspetterò un anno ,poi sarò in grado di dare un giudizio...grazie al cielo non sono un politico e mi posso permettere di giudicare in base a quello che vedrò e non all'appartenenza politica...

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Da: puntualizzatore23/02/2015 19:25:18
se i campani idonei sono 630 è altamente probabile che abbiano una preparazione specifica per la Campania (il concorso era regionale) e per le sue scuole; è pertanto un bene che lavorino in Campania e non già anche nel resto d'Italia. Detto con molta simpatia per i campani, ma anche senza antipatia per il resto dello stivale, isole comprese

Da: continua23/02/2015 19:52:02
la richiesta della poltrona ad ogni costo.....

Ma siete sicuri che vi convenga????

Contrattazione decentrata annullata , progetti ridotti all'osso......

Vi conviene??????

Da: continuate ancora23/02/2015 20:48:12
leggete ......(e noi pensiamo alla graduatoria....)

LETTERA APERTA AI DIRIGENTI DELLE SCUOLE

[23/02/2015]



Caro collega,

è in atto una vera e propria campagna volta ad emarginare la dirigenza scolastica dal quadro delle altre dirigenze delle amministrazioni pubbliche, o addirittura ad eliminarla del tutto. I segnali sono molteplici:

- l'esplicita esclusione della dirigenza scolastica dal "ruolo unico della dirigenza statale" di cui al testo del DdL 1577 in discussione al Senato;

- la proposta di legge, inizialmente "di iniziativa popolare" ed ora fatta propria da un certo numero di parlamentari sia della Camera che del Senato, con cui - fra l'altro - si chiede l'abrogazione della norma "fondante" della dirigenza scolastica, cioè l'art. 25 del DLgs. 30 marzo 2001 n. 165;

- l'appoggio pubblico che il maggior sindacato del comparto scuola - la FLC CGIL - ha recentemente manifestato alla proposta di legge in questione, attraverso l'adesione del suo segretario generale, Domenico Pantaleo (il quale ha poi parzialmente preso le distanze: ma l'adesione resta e costituisce fatto politicamente rilevante);

- l'iniziativa di due dei firmatari della proposta di legge in questione di scrivere a tutte le istituzioni scolastiche della Repubblica per chiedere la diffusione fra il personale e le famiglie del testo della proposta stessa e l'apertura di un pubblico dibattito in merito, con esplicito riferimento ad una pretesa "par condicio" rispetto al documento governativo sulla Buona scuola.

Né meno insidiose sono le proposte - molte volte formulate nelle recenti assemblee dei dirigenti da parte delle diverse organizzazioni sindacali - per una riscrittura del profilo professionale. In tali proposte si fa spesso riferimento ad una "ricentratura" del ruolo sulla missione educativa, lasciando ad altri i compiti gestionali ed organizzativi, visti tout court come sinonimo delle molteplici molestie amministrative e dei soffocanti carichi burocratici di cui la funzione è stata caricata negli ultimi anni. Un dirigente cui fossero sottratte le prerogative gestionali ed organizzative cesserebbe per ciò stesso di essere un dirigente, per diventare una sorta di coordinatore didattico, un primus inter pares fra i docenti.

Questo moltiplicarsi di iniziative anti-dirigenza scolastica si colloca, ironicamente, alla vigilia della emanazione dei provvedimenti sulla Buona Scuola, che richiederebbero invece - esplicitamente - un potenziamento del ruolo. E' lo sforzo, da parte di quel variegato mondo politico e sindacale che non ha mai in realtà accettato l'autonomia e la dirigenza per tornare indietro, "prima che sia troppo tardi". Non è un caso se la stessa proposta di legge che intende cancellare l'art. 25 vuole riportare la scuola agli ordinamenti degli anni Settanta e non cita neppure una volta, nei suoi quasi trenta articoli, la parola "autonomia".

Le argomentazioni - da quelle più dirette e radicali a quelle più morbide e striscianti - vanno tutte nella stessa direzione: via dalla scuola ogni potere organizzativo e spazio all'autodeterminazione dei singoli operatori. Esse riposano su una serie di leggende metropolitane, a cominciare da quella per cui un milione di addetti, cui viene conferita la massima libertà individuale di autodeterminazione, potrebbero dar vita ad un sistema nazionale di istruzione per spontanea adesione a valori che si suppongono condivisi. Una favola, o un incubo, che solo chi conosce realmente come funzioni la scuola può misurare appieno.

Ma c'è un'altra leggenda che va sfatata con decisione, tanto maggiore quanto più forte è il suo potere seduttivo: quella secondo cui la complicazione burocratica e la molestia amministrativa siano la conseguenza diretta e naturale della condizione dirigente. Si tratta di un assunto contrario a logica e ad evidenza: basta guardarsi attorno, alle altre dirigenze pubbliche, per rendersene conto. E' vero il contrario: i carichi burocratici e la persecuzione amministrativa sono un mezzo per impedire al dirigente di fare il dirigente, per trasformarlo in un travet schiacciato dagli adempimenti e privo della libertà intellettuale e del tempo per svolgere a pieno la propria funzione naturale: che è quello di organizzare, intorno ad un progetto comune ed al servizio della comunità, il lavoro di chi fa parte della stessa unità organizzativa.

Le funzioni delle amministrazioni sono, da sempre: di indirizzo e controllo, di organizzazione e gestione, di supporto e servizio. In un sistema bene ordinato ed in tutte le amministrazioni che funzionano, le prime appartengono al vertice politico (il Ministero), le seconde ai dirigenti delle unità operative, le terze agli uffici periferici dell'amministrazione.

Solo nella scuola il Ministero non esercita i poteri che sarebbero suoi propri (e la mancanza di un indirizzo e soprattutto di un controllo non è l'ultima causa dello sfascio attuale), mentre pretende di esercitare quelli di organizzazione e gestione, e scarica sui dirigenti delle scuole quelli di servizio. Non è questo il modo corretto di intendere la distribuzione delle responsabilità. Il Ministero deve tornare a fare il suo, posto che sappia ancora come si fa. Gli uffici periferici (UAT) si occupino delle questioni burocratiche e dei servizi di supporto (legali, previdenziali, contenzioso, anticorruzione e quant'altro); e ai dirigenti delle scuole si lasci quello che è il loro compito e cioè la gestione e l'organizzazione delle risorse umane e professionali sul campo.

Caro collega, è importante che ciascuno di noi comprenda che ci si trova ad un bivio: o si riprende l'iniziativa e l'orgoglio professionale, respingendo le sirene di una impossibile de-responsabilizzazione, o saremo costretti ad intraprendere il cammino della ritirata. Dobbiamo dire alto e forte che non sono le responsabilità che ci fanno paura, ma che rifiutiamo di considerare responsabilità quelle che non sono altro che adempimenti di servizio, che spetterebbero ad altri e vengono scaricati su di noi: non solo per alleggerire chi dovrebbe occuparsene, ma per soffocare il nostro tempo e per impedirci di esercitare il nostro ruolo. Dirigenza e complicazione burocratica non sono sinonimi, sono in antitesi fra loro.

La battaglia per il ruolo unico della dirigenza non è diversa da quella per la dirigenza tout courte da quella  per l'equiparazione retributiva a tutta la dirigenza pubblica: sono facce diverse di una stessa medaglia. Come facce diverse di un'altra medaglia sono la proposta di legge di iniziativa popolare, il tentativo di riscrivere il profilo professionale e l'esclusione dal ruolo unico. Si tratta di capire quali sono le implicazioni di questi due scenari, che sono alternativi fra loro: e di scegliere il proprio campo.

Anp ha fatto la propria scelta e da sempre: non ha motivo di cambiare. Altri - che per un tempo hanno fatto finta di percorrere la stessa strada - cercano oggi di promuovere scelte diverse, che portano, in un modo o nel'altro, alla negazione dell'autonomia delle scuole e della dirigenza piena di esse. C'è chi lo fa in modo aperto e dichiarato e chi lo fa indirettamente e senza scoprirsi. Ma una qualità fondamentale per i dirigenti è comprendere ed interpretare gli scenari che si agitano intorno a loro, cercando di condizionarli.

Se sei già un nostro iscritto, ti chiediamo di confermare con  un rafforzato impegno personale le ragioni della nostra battaglia culturale e politica per la dirigenza fra gli altri dirigenti. Se non lo sei ancora, questo è il momento per riconsiderare le tue scelte e per comprendere dove sta l'interesse della scuola ed il tuo interesse professionale.

La vittoria è ancora possibile, come lo è stata quindici anni fa, se avremo visione chiara ed unità di intenti. Chi ci vuole divisi e deboli non lavora per noi, ma contro di noi: occorre comprenderlo e contrastarlo.

Ti saluto e ti invito ad unirti a noi fin da queste settimane decisive per il futuro della buona scuola e di tutta la categoria.



Roma, 23 febbraio 2015.

Giorgio Rembado

Presidente Anp

Da: mteacher 23/02/2015 20:50:45
un particolare ringraziamento ai sindacati confederali. ....

Da: Prrrrrrrrrrrr !23/02/2015 21:13:22
Che palle di articolo . Se ho capito bene vuole entrare nel ruolo unico della dirigenza per avere più soldi : perchè non dirlo chiaramente senza tanti sproloqui ?

Da: domani è un altro24/02/2015 00:45:18
giorno. Pernacchione hai rotto i cog...............................

Da: @ Prrrrrrrrrrrrrr !24/02/2015 11:22:29
Condivido in pieno: in due righe hai centrato la questione.

Da: il giustiziere24/02/2015 11:41:53
Pur turandomi il naso, devo riconoscere che Renzi in ogni caso è il primo capo di governo ad occuparsi personalmente, e tanto, della scuola. Vogliamo parlare  forse di quello che hanno combinato altri governi precedenti, con i loro ministri dell'istruzione Moratti, Fioroni, Gelmini (!!!) Profumo? Lascio perdere Carrozza, una meteora.
Certo, i programmi e gli obiettivi di Renzi sono ambiziosi mentre le risorse sono un po' più timide. Chi vivrà vedrà.
P.S. Gelmini, tra le altre cose, ha introdotto, nel primo ciclo di istruzione, il diritto dei genitori di poter scegliere personalmente il tempo scuola settimanale per i loro figli (in buona sostanza da 24 a 40 ore complessive nella scuola primaria e da 30 e fino a 40 nella scuola secondaria).
Ve lo immaginate un medico chiedere, ad un paziente appena ricoverato: "Lei signore quanti giorni intende restare in ospedale?"

Da: è vero24/02/2015 11:41:59
i ds prima sono stati assunti come presidi...e li sarebbe andato bene lo stipendio che hanno ora(circa 600 euro più di un'insegnante anziano di un liceo)ma nel tempo il lavoro e le responsabilità si sono moltiplicati in maniera esponenziale come stiamo studiando .
per me non è giusto dare responsabilità da dirigenti senza lo stipendio adeguato...

Da: @ è vero24/02/2015 12:32:07
Risposta molto semplice: nel comparto scuola, il personale complessivamente supera le 800.000 unità. Il solo aumento di un euro nella busta paga comporta l'esborso di 800.000 euro ogni mese per lo Stato.
Lo stesso vale, in piccolo, per gli oltre 8.000 dirigenti scolastici: un aumento significativo di 500 euro nella loro busta paga comporta l'esborso di 4 milioni di euro ogni mese per lo Stato.
Siamo in troppi.

Da: è vero24/02/2015 12:39:41
ma ripensare la dirigenza scolastica no eh?
e poi sono in troppi anche gli altri...

Da: mteacher 24/02/2015 13:23:17
Amministrazione Provinciale di........ credo che non sia importante indicare la città, mal comune. Ci rechiamo negli uffici per una riunione relativa al dimensionamento scolastico. All'ingresso 5 dipendenti sostano nell'atrio: chi legge il giornale, chi parla, chi esce a fumare una sigaretta. Terminata la riunione le stesse 5 persone sono sempre presenti nell'atrio a cazzeggiare letteralmente! A voi lascio i commenti.

Da: ttttrrrrr24/02/2015 17:25:13
fdddghflufyljgutikjgiikjbj

Da: @mteacher24/02/2015 18:36:54
gli inetti sono dappertutto, anche tra i docenti, pensa a certi vicari che pur di non stare in classe si inventano pratiche da inoltrare
e problematiche da risolvere ....

Da: box24/02/2015 19:00:22
Renzi personalmente si occupa...di parlare, parlare,  parlare e di fare non sa bene nemmeno lui cosa, ma fare, per fare, tanto per fare, per rifare, disfacendo, disfare per aver da  fare...

Da: Ministri recenti24/02/2015 19:46:46
Moratti = ha fatto qualcosa
Fioroni = quasi nulla
Gelmini = ha massacrato la scuola italiana
Profumo = non pervenuto
Carrozza = metora
Giannini = ? ? ?

Da: @ box24/02/2015 19:52:41
Ci siamo talmente assuefatti a decenni di politca immobile che quando arriva FINALMENTE uno che vuole darsi da faree cambiare ciò cheva cambiato, tutto il suo entisiasmo e la sua energia quasi ci danno fastidio.......

Da: il giustiziere24/02/2015 20:04:26
Condivido le "pagelle" di Ministri recenti

Da: cicli e ricicli24/02/2015 20:52:06
  0 -   6   infanzia
  6 - 14   primo ciclo di istruzione
14 - 18   secondo ciclo di istruzione
18 - 23   università
23 - 30   primo ciclo di disoccupazione
30 - 40  secondo ciclo di disoccupazione


Da: ciclo di24/02/2015 22:23:52
inchiapp...


fino a 90 , nel 2050

Da: x Ministri recenti25/02/2015 09:19:25
dimentichi berlinguer...autonomia

Da: Finalmente il cloud nella scuola25/02/2015 12:44:38
ed è anche grazie a lui
https://www.youtube.com/watch?v=xWuRbvgyr3s
https://www.youtube.com/watch?v=ja0o70RMtwE

Da: box25/02/2015 21:31:27
...hanno già cominciato a pensare di cambiare le regole...
e lo faranno, dopo il 3 marzo, immagino. Tanto tuonò che piovve, vogliamo scommettere?

Da: Gli stronzi26/02/2015 09:15:20
Fanno e dìsfano come credono.

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