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Abolizione esame avvocato
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Da: lucro incessante22/08/2011 22:22:14
liberalizzare

Da: donca23/08/2011 00:29:10
l'esame di stato non c'è più...era ora!!! dott.ssa non studiare troppo, non serve.

Da: Avvocato affermato e ormai milionario23/08/2011 00:37:07
Invece c'è e rimarrà in modo tale che solo pochissimi di voi diventeranno avvocati ed io potrò guadagnare cifre da capogiro per la poca concorrenza, nonchè schiavizzare la mia praticante Jessica, che è cone me sullo Yacht vestita da camerierina sexy ... ha accennato un attimo a ribellarsi e l'ho sculacciata fino alle lacrime.

Da: Lucro incessante23/08/2011 11:01:23
Avvocato affermato e ormai milionario quali sostanze assumi per fare questi sogni?

Da: Brillante23/08/2011 11:20:39
Per fare questi sogni si mette una supposta alla cocaina nel culo...

Da: Carmine--23/08/2011 11:26:31
Ahahahahahahahahahahahahahaha GRANDE

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Da: Liberale 23/08/2011 11:54:26
TRATTO DA:

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-08-22/professioni-dirigismo-riforma-promessa-104449.shtml?uuid=AaLCm4xD&fromSearch

21 agosto 2011
E così ci attende un futuro radioso di liberalizzazione delle professioni. O almeno questo è quanto promette il decreto di Ferragosto il quale, all'articolo 3 paragrafo 5, impone entro 12 mesi di legiferare in proposito, ispirandosi ai principi della libera concorrenza. In realtà, il decreto permette quasi tutte le limitazioni oggi vigenti (in alcuni casi ne rende possibile il rafforzamento) e anzi introduce elementi dirigistici.
Prendiamo l'accesso alla professione: rimane l'esame di stato e il tirocinio non potrà essere superiore a tre anni. Capito? Oggi in tutte le professioni più importanti non eccede i due anni, quindi si dà la possibilità di allungarlo. E il numero chiuso che contraddistingue, ad esempio, i notai? Sarà possibile solo in caso di «pubblico interesse». Scommettiamo che il legislatore troverà un insopprimibile pubblico interesse nel mantenere un tetto al numero di notari? Poi, ecco il populismo compensatorio: si prevede l'equa indennità per i tirocinanti. Orbene, per secoli si è fatto in modo diverso e ciò - a quanto sembra - non ha scoraggiato i giovani a entrare nelle professioni; ora si introdurrà un nuovo contratto collettivo, strumento che tanto bene ha fatto alla flessibilità del mercato del lavoro.

Le tariffe, grazie a Dio, rimarranno derogabili, ma si introducono quelle di "riferimento"e si generalizza la formazione obbligatoria, approvata dai consigli degli Ordini professionali e spesso da questi gestita (con ovvio conflitto di interesse). Dulcis in fundo, le sezioni disciplinari non potranno accogliere consiglieri dell'Ordine, ma non è detto se saranno aperte anche a esterni.
In attesa delle magnifiche sorti progressive, possiamo dare un'occhiata a ciò che, nel frattempo, il Parlamento unanime approva quatto quatto.
A inizio di agosto la Commissione Sanità del Senato ha infatti ratificato senza voti contrari un Ddl che istituisce gli ordini professionali degli «esercenti le professioni sanitarie». Si tratta di cinque ordini di cui tre sono a loro volta suddivisi in ben venti albi. Si spazia dalle ostetriche ai dietisti, dai tecnici radiologi alle «vigilatrici di infanzia», dagli educatori professionali al tecnico audioprotesista passando per gli igienisti dentali, ruolo che - come si sa - ha portato bene a una statista della Regione Lombardia.

Condizione essenziale per esercitare una professione sanitaria sarà l'iscrizione a uno degli Ordini, i quali avranno i loro apparati di funzionamento provinciali e nazionali autofinanziati, ma che, aggravando il costo di esercizio della professione, ricadranno in ultima istanza anche sui consumatori. Inoltre, gli statuti degli Ordini saranno autonomi e pertanto l'educatrice professionale magari non potrà fare la vigilatrice di infanzia, sebbene le differenze non siano sostanziali.

Da: Lucro incessante23/08/2011 12:30:15
liberalizziamo

Da: Avvocato affermato e ormai milionario23/08/2011 13:43:44
NO!

Da: Lucro incessante23/08/2011 13:58:10
Avvocato affermato dove hai lo studio?

Da: Brillante23/08/2011 15:34:45
Ha lo studio nei bagni delle stazione ferroviaria, dove oltre ai pareri fa altre prestazioni orali...

Da: x brillante23/08/2011 15:43:18

Da: x brillante23/08/2011 15:43:37
che ci dici?novità?

Da: Lucro incessante23/08/2011 16:41:58
TRATTO DA:

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-08-22/professioni-dirigismo-riforma-promessa-104449.shtml?uuid=AaLCm4xD&fromSearch

21 agosto 2011
E così ci attende un futuro radioso di liberalizzazione delle professioni. O almeno questo è quanto promette il decreto di Ferragosto il quale, all'articolo 3 paragrafo 5, impone entro 12 mesi di legiferare in proposito, ispirandosi ai principi della libera concorrenza. In realtà, il decreto permette quasi tutte le limitazioni oggi vigenti (in alcuni casi ne rende possibile il rafforzamento) e anzi introduce elementi dirigistici.
Prendiamo l'accesso alla professione: rimane l'esame di stato e il tirocinio non potrà essere superiore a tre anni. Capito? Oggi in tutte le professioni più importanti non eccede i due anni, quindi si dà la possibilità di allungarlo. E il numero chiuso che contraddistingue, ad esempio, i notai? Sarà possibile solo in caso di �«pubblico interesse�». Scommettiamo che il legislatore troverà un insopprimibile pubblico interesse nel mantenere un tetto al numero di notari? Poi, ecco il populismo compensatorio: si prevede l'equa indennità per i tirocinanti. Orbene, per secoli si è fatto in modo diverso e ciò - a quanto sembra - non ha scoraggiato i giovani a entrare nelle professioni; ora si introdurrà un nuovo contratto collettivo, strumento che tanto bene ha fatto alla flessibilità del mercato del lavoro.

Le tariffe, grazie a Dio, rimarranno derogabili, ma si introducono quelle di "riferimento"e si generalizza la formazione obbligatoria, approvata dai consigli degli Ordini professionali e spesso da questi gestita (con ovvio conflitto di interesse). Dulcis in fundo, le sezioni disciplinari non potranno accogliere consiglieri dell'Ordine, ma non è detto se saranno aperte anche a esterni.
In attesa delle magnifiche sorti progressive, possiamo dare un'occhiata a ciò che, nel frattempo, il Parlamento unanime approva quatto quatto.
A inizio di agosto la Commissione Sanità del Senato ha infatti ratificato senza voti contrari un Ddl che istituisce gli ordini professionali degli �«esercenti le professioni sanitarie�». Si tratta di cinque ordini di cui tre sono a loro volta suddivisi in ben venti albi. Si spazia dalle ostetriche ai dietisti, dai tecnici radiologi alle �«vigilatrici di infanzia�», dagli educatori professionali al tecnico audioprotesista passando per gli igienisti dentali, ruolo che - come si sa - ha portato bene a una statista della Regione Lombardia.

Condizione essenziale per esercitare una professione sanitaria sarà l'iscrizione a uno degli Ordini, i quali avranno i loro apparati di funzionamento provinciali e nazionali autofinanziati, ma che, aggravando il costo di esercizio della professione, ricadranno in ultima istanza anche sui consumatori. Inoltre, gli statuti degli Ordini saranno autonomi e pertanto l'educatrice professionale magari non potrà fare la vigilatrice di infanzia, sebbene le differenze non siano sostanziali.

Da: Califfo23/08/2011 18:12:29
tutto il resto e' noia...

Da: Brillante23/08/2011 18:18:25
Mio cugino mi ha riferito, che moltissimi erano per l'abolizione dell' esame di stato, ma un certo numero di avvocati parlamentari, parlavano di una certa regolamentazione... vedremo in questi giorni...

Da: Esame-farsa23/08/2011 18:30:05
Che regolamentazione? Tienici informati....

Da: baffo23/08/2011 18:48:09
Mio cugino che usciva con la Carfagna i ha detto che la Santanchè vuole accorpare la pratica forense a quella delle estetiste!

Da: Mariangela6123/08/2011 18:51:26
non so perchè, ma qualcosa mi dice che non è una notizia attendibile questa...

Da: Carmine--23/08/2011 18:58:08
x MARIANGELA

Ma dovete fare sempre le rogne-jelle?
Ma state un pò in silenzio...
Non rompete le palle...
E fateci sognare un pò...

Da: Mariangela6123/08/2011 19:00:56
Carmine, con te non parlo. Sei rancoroso e ferisci gratuitamente... Non è vera quella notizia, che a te piaccia o no.

Da: Carmine--23/08/2011 19:01:26
Giovedì 18 agosto
RESOCONTO dei lavori della 1a COMMISSIONE (Affari costituzionali)
La seduta inizia alle ore 13.00
IN SEDE CONSULTIVA
(2887) Conversione in legge del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo
(Parere alla 5a Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame e rinvio)
Il presidente VIZZINI (PdL), relatore, ricorda che il decreto-legge n. 138 è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 13 agosto scorso, in ragione della crisi finanziaria che ha investito i mercati internazionali e ha esposto l'Italia a preoccupanti fenomeni speculativi di vasta portata. Esso completa e rafforza le importanti misure contenute nel decreto-legge n. 98 del 2011, convertito in legge lo scorso mese di luglio dopo un rapidissimo esame parlamentare, consentendo l'anticipo del pareggio di bilancio al 2013.
Il Titolo I contiene disposizioni per la stabilizzazione finanziaria, in primo luogo attraverso un'ulteriore riduzione della spesa pubblica (riduzione delle spese dei Ministeri e delle agevolazioni fiscali; rideterminazione delle dotazioni organiche; interventi sul trasporto pubblico locale; anticipo del nuovo regime pensionistico per le donne nei rapporti di lavoro privati; nuova disciplina dei trattamenti di fine rapporto; soppressione di numerosi enti).
Inoltre, si introducono misure significative sul versante delle entrate. In particolare, al fine di realizzare gli obiettivi di finanza pubblica concordati in sede europea, è previsto un contributo di solidarietà a carico dei contribuenti con reddito complessivo superiore a 90.000 euro. In proposito, osserva che il numero di contribuenti che dichiara un reddito superiore a 90.000 euro è limitato e riguarda, in gran parte, i lavoratori dipendenti, che finiscono con il subire il carico della manovra, mentre altri percettori di reddito, anche molto più elevato non verrebbero colpiti, a causa dell'elevato tasso di evasione. Ciò appare, a suo avviso, in sostanziale contrasto con i principi costituzionali, con particolare riguardo al principio di uguaglianza (articolo 3) e al principio in base al quale "tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva" (articolo 53).
Il decreto reca, inoltre, disposizioni di favore in materia di giochi pubblici, limiti più stringenti al pagamento in contanti e l'adozione di un'aliquota unica, non superiore al 20 per cento, per i redditi di natura finanziaria.
Si sofferma quindi sul Titolo II, che reca disposizioni in materia di liberalizzazioni e privatizzazioni: esse affermano i princìpi di liberalizzazione e di apertura alla concorrenza per gli ordinamenti professionali, nonché per l'accesso alle attività economiche, in coerenza con la libertà di impresa. È prevista la liberalizzazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, secondo i princìpi di concorrenza, libertà di stabilimento e libera prestazione dei servizi. Il decreto dispone anche in materia di società municipalizzate e reca norme in materia di semplificazione della certificazione di inizio attività e per assicurare ulteriori riduzioni delle tariffe elettriche.
Il Titolo III reca misure a sostegno dell'occupazione, in materia di contrattazione, per il collocamento obbligatorio, fondi interprofessionali, tirocini formativi ed altro.
Il Titolo IV prevede disposizioni per l'ulteriore riduzione dei costi degli apparati istituzionali. In particolare, con riguardo al trattamento economico dei parlamentari, ricorda la riduzione del 50 per cento dell'indennità parlamentare per quanti svolgano una attività lavorativa remunerata con
reddito uguale o superiore al 15 per cento dell'indennità medesima e l'introduzione di un regime di incompatibilità della carica parlamentare con altre cariche pubbliche elettive. In proposito, osserva come tale vincolo dovrà essere valutato anche sotto il profilo delle conseguenze finanziarie: infatti, l'accumulo di cariche pubbliche spesso si è tradotto in un risparmio, in ragione dell'obbligo, in capo all'eletto al Parlamento nazionale, di optare tra l'indennità parlamentare e quella relativa ad altre cariche pubbliche di cui sia titolare.
Ricorda quindi le modifiche ordinamentali per la riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori regionali, la soppressione delle province con popolazione inferiore a 300.000 abitanti o con superficie inferiore a 3.000 chilometri quadrati e la soppressione dei comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, con conseguente riduzione dei costi della rappresentanza politica.
Rammenta che l'articolo 17 riduce il numero dei componenti del CNEL e che l'articolo 18 impone i voli in classe economica per determinate categorie di soggetti pubblici. Osserva, a riguardo, che per i parlamentari tale vincolo è operativo già da tempo.
Riferisce, infine, sulle norme che stabiliscono l'accorpamento alla domenica delle festività civili, la Festa del Lavoro (1° maggio), la celebrazione della Liberazione (25 aprile), la ricorrenza della proclamazione della Repubblica (2 giugno).
In conclusione, propone alla Commissione l'espressione di un parere favorevole sulla sussistenza dei presupposti costituzionali di necessità e urgenza.
Con l'occasione anticipa che l'esame, in sede consultiva, per l'espressione del parere di costituzionalità, si svolgerà la prossima settimana. Dal momento che una parte cospicua delle disposizioni del decreto-legge incide su materie di competenza della Commissione, assicura, fin d'ora, tempi congrui che consentano una discussione quanto più approfondita e aperta.
La senatrice BASTICO (PD), riservandosi di intervenire nel dibattito nelle prossime sedute, esprime apprezzamento per l'intenzione del Presidente di assicurare un dibattito approfondito per l'esame in sede consultiva ai fini dell'espressione del parere di costituzionalità, in ragione dei molteplici profili di competenza della Commissione. In particolare, osserva che la previsione di accorpare alla domenica la celebrazione di ricorrenze civili come la Liberazione dal fascismo, la festa del Lavoro e la nascita della Repubblica rappresenta un grave vulnus alla memoria civile e storica del Paese, senza che ciò produrca alcun effetto economico decisivo, dal momento che il modesto aumento della produttività sarebbe compensato dalla riduzione delle entrate relative ai flussi turistici che si svolgono in occasione di quelle festività.
Considerazioni analoghe valgono anche per altre disposizioni del decreto, che, anziché produrre effetti positivi sui saldi di bilancio, potrebbero avere ricadute indirette di segno contrario.
Sottolinea, infine, l'attenzione straordinaria dell'opinione pubblica e dei cittadini alle scelte che il Parlamento si accinge a compiere per fronteggiare la grave crisi di credibilità finanziaria del Paese.
Il senatore MALAN (PdL) esprime soddisfazione per l'intenzione del Presidente di adoperarsi affinché l'esame per l'espressione del parere di costituzionalità sia approfondito e accurato, in modo da evitare che alcune delle misure in esso contenute possano essere successivamente censurate dalla Corte costituzionale, con conseguente indebolimento della credibilità politica dell'Italia a livello europeo e internazionale.
Riservandosi di intervenire nel dibattito che si svolgerà la prossima settimana, anticipa le sue riserve sulla norma che prevede la soppressione dei piccoli comuni. Essa dovrebbe essere valutata per i suoi effetti finanziari complessivi, dal momento che riduce la rappresentatività, determinando la cancellazione di identità e di tradizioni secolari a fronte di un gettito trascurabile.
Infatti, gli amministratori dei piccoli comuni svolgono le loro funzioni in modo volontaristico e senza percepire alcuna indennità, per cui è stato notato che i trasferimenti pro capite - in proposito è auspicabile che il Governo fornisca una base di dati - sarebbero anche maggiori per i comuni più grandi.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Da: Mariangela6123/08/2011 19:04:41
x Carmine
questo copia e incolla di notizie tratte da internet, che tra l'altro tu non sei neanche capace di capire, è vergognoso, ed è altrettanto vergognoso che persone come te, volgari, rancorose, vendicative e inette, abbiano la possibilità di diventare avvocato. Quelli come te dovrebbero pascolare pecore. Cattivo e volgare. La strega di Biancaneve era una Santa rispetto a te. Ti saluto.

Da: Carmine--23/08/2011 19:04:44
Non sono rancoroso nè ferisco gratuitamente...
Sono semplicemente un avvocato (per adesso in pectore) con le palle quello che non sarete mai voi!!!!
Quella notizia è vera, che a te piaccia o no.

Da: Carmine--23/08/2011 19:07:24
Vecchia,
Diranno che sei vecchia,
Con tutta quella forza che c'è in te,
Vecchia
Quando non è finita, hai ancora tanta vita,
E l'anima la grida e tu lo sai che c'è.
Ma se Vecchia,
Ti chiameranno vecchia,
E tutta la tua rabbia viene su,
Vecchia, si,
Con quello che hai da dire,
Ma vali quattro lire, dovresti già morire,
Tempo non c'è ne più,
Non te ne danno più …!

Da: Mariangela6123/08/2011 19:08:14
Dici? allora riassumila, non ho voglia di leggere!...

Da: Mariangela6123/08/2011 19:08:57
Che verme ragazzi...

Da: Carmine--23/08/2011 19:11:42
Dopo il punto interrogativo la parola inizia con la maiuscola!!!!!

Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia Ciuccia

Ricorda che gli avvocati come me risolvono i guai alle persone non i perdenti come te!!!!

Da: Mariangela6123/08/2011 22:33:49
Carmine sei incommentabile. Tu e il microcosmo di patetiche fantasie in cui ti sei rifugiato per non affrontare una realtà che ti spaventa. Non aboliranno mai questo esame. Il perdente sei tu che non vuoi capirlo.

Da: Mariangela6123/08/2011 22:34:19
Carmine sei incommentabile. Tu e il microcosmo di patetiche fantasie in cui ti sei rifugiato per non affrontare una realtà che ti spaventa. Non aboliranno mai questo esame. Il perdente sei tu che non vuoi capirlo.

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