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Abolizione esame avvocato
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Da: oliviero.. | 29/09/2011 16:54:08 |
è triste ma viviamo in uno stato che ha un governo che preferisce la guerra civile per il posto di lavoro piutosto che lasciar provare ai giovani praticanti abilitati la libera professione senza vincoli. | |
Da: ULTIMORA | 29/09/2011 17:13:12 |
Fra 15 giorni sarà pronto il nuovo decreto sviluppo. Potrebbe essere l'ultima possibilità http://www.repubblica.it/economia/2011/09/29/news/decreto_sviluppo_bankitalia-22423150/?ref=HRER1-1 | |
Da: duracel | 29/09/2011 17:27:39 |
Tremonti: al via riforme per lo sviluppo Dalla vendita di immobili pubblici 30 miliardi "Con oggi prende avvio una grande riforma strutturale per la riduzione del debito e per la modernizzazione e la crescita del Paese". Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, al termine del seminario sulla valorizzazione del patrimonio dello Stato. Questa mattina - riferisce una nota del Tesoro - si è svolto il Seminario sul Patrimonio dello Stato al quale hanno preso parte - con esponenti del Governo, del Parlamento, delle Amministrazioni Locali - oltre 150 rappresentanti italiani e internazionali di banche, fondi, società e imprese immobiliari, di costruzione e di sviluppo. "Per la prima volta - sottolinea il ministero dell'Economia - è stato presentato in forma organica e pubblica il Patrimonio dello Stato suddiviso per classi di beni, immobiliari, finanziari, etc., e cifrato a valori di mercato. I lavori proseguiranno nelle forme organizzative che saranno suggerite dagli operatori, con focus su specifici strumenti e settori, e poi via via attraverso riunioni specifiche e riunioni plenarie come quella di oggi", conclude la nota. Dalle cessioni di immobili pubblici si possono ricavare, per la riduzione del debito, 25-30 miliardi di euro mentre dalla cessione dei diritti di emissione Co2 altri 10 miliardi. È quanto si legge nelle slide presentate nel corso del seminario al Tesoro sulla valorizzazione del patrimonio pubblico. Il patrimonio pubblico vale oltre 1.800 miliardi di cui "700 mld immediatamente fruttiferi". Lo ha riferito Edoardo Reviglio, docente Luiss e capo economista della Cdp, relatore al seminario sulle dismissioni che si è tenuto al Tesoro. Reviglio ha spiegato che dei 700 miliardi immediatamente valorizzabili sono 4 le aree sulle quali si può agire: crediti, concessioni, immobili e partecipazioni. "Su questi asset - ha detto - si possono fare subito valorizzazioni". La parte immobiliare, ha aggiunto il relatore, vale 500 miliardi e di questi "si può vendere il 5-10%, quindi 4-50 miliardi da qui ai prossimi anni". Una commissione mista tra rappresentanti del Pdl in quanto partito e dei suoi rappresentanti nei gruppi parlamentari e 15 giorni di tempo per mettere a punto le proposte di lavoro che saranno poi portate alla valutazione di Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti e Gianni Letta. È questa la road map che la maggioranza si dà sul fronte dei provvedimenti dello sviluppo, a quanto spiegano i partecipanti al vertice che si è svolto a Palazzo Grazioli. Le misure sullo sviluppo saranno pronte in "1-2 settimane". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, precisando che i provvedimenti sul tavolo riguardano infrastrutture, liberalizzazioni, "eventualmente privatizzazioni e sicuramente semplificazioni". http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/tremonti-sviluppo.aspx | |
Da: birichein | 29/09/2011 17:39:05 |
Speriamo che Tremonti non venda la Sardegna come proponeva Guzzanti nella parodia | |
Da: Fuoco agli ordini pannoloni | 29/09/2011 18:14:53 |
novità ???? | |
Da: realista | 29/09/2011 18:15:22 |
io in sardegna ho due ville.. una a s.teodoro e l'altra a porto rotondo. e ora ricopritemi di insulti con la vostra invidia di poveracci. w la selezione,w il merito, w i notai e la nostra casta chiusa! | |
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Da: birichein | 29/09/2011 18:17:35 |
@ realista Ma se sta a scherza', dai! | |
Da: realista | 29/09/2011 18:20:38 |
no,è vero..i miei avi erano tutti notai,siamo ricchi di famiglia.. | |
Da: Anna79 | 29/09/2011 18:59:36 |
Ragazzi, non so, ma io oggi mi sento pessimista. non aboliranno mai qst pagliacciata d'esame, e nè mai la riformuleranno..Mha! | |
Da: Anna79 | 29/09/2011 19:02:14 |
x realista: i tuoi interventi sono sempre inopportuni e sterili. Vai in Sardegna e concediti una lunghissima vacanza, ma non portarti dietro il computer. che personaggio misero! | |
Da: Fuoco agli ordini pannoloni | 29/09/2011 19:15:36 |
tutto tace.....non mi piace...... | |
Da: Notizie XIII commissione | 29/09/2011 19:26:50 |
Tutto tace cosa? | |
Da: carlo.3 | 29/09/2011 20:13:37 |
ha ragione anna79. parlano tutti e di tutto ma dell ' esame da avvocato il silenzio_ | |
Da: Anna79 | 29/09/2011 20:38:14 |
Carlo, mai una soddisfazione, mai...!!! AAHH!! che dire?! Speriamo aboliscano. | |
Da: figlio di Paniz | 29/09/2011 20:48:54 |
mio padre è un coglione! | |
Da: birichein | 29/09/2011 21:45:14 |
@ figlio di Paniz Hahaha! Sei un grande | |
Da: x tutti | 29/09/2011 21:48:40 |
Una precisazione: nella terminologia europea (Trattato CE) per indicare le professioni, adottano il termine "servizi professionali"; insomma servizi professionali = professioni. Quando l'europa (Trichet) parla di piena liberalizzazione dei servizi professionali (professioni), intende: rimuovere tutti gli ostacoli alla competitività e crescita (occupazione); è evidente che in italia, tra gli altri aspetti della professione (tariffe, pubblicità , ordini professionali), quello che è una vera e propria barriera è l'esame di stato, una farsa, una truffa; l'europa ne è consapevole. L'altro aspetto sono gli ordini professionali "chiusi" (P. Cendon definisce la professione forense un ordine professionale "chiuso", cioè un ordine che necessita di un esame di stato e dell'iscrizione obbligatoria per l'esercizio della professione stessa); la BCE nell'ultimo Bollettino ha indicato quale priorità la liberalizzazione appunto degli ordini professionali "chiusi" (che non si intendono dunque quelli "a numero chiuso", come notai, farmacisti); per liberalizzazione degli ordini professionali si intende la rimozione della tutela statale accordata agli ordini, che in pratica gestiscono (di qui la natura di corporazioni) sia l'accesso alla professione forense che l'esercizio della stessa. AVANTI CON LE LIBERALIZZAZIONI E SOPRATTUTTO FORZA MARCEGAGLIA!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: kevin lomax | 29/09/2011 22:38:01 |
Allora state organizzando un charter per Madrid?? | |
Da: carlo.3 | 29/09/2011 22:40:25 |
se fosse come ha scritto per tutti sembrerebbe ovvia l' eliminazione dell' esame di stato per l 'accesso all'ordine. | |
Da: x tutti | 29/09/2011 23:16:42 |
LIBERALIZZAZIONI PROFESSIONI IN iTALIA (istituto bruno leoni) Per quanto riguarda il delicatissimo momento dell'avvio dell'attività , al termine del loro percorso di studio i giovani non possono iniziare ad esercitare la professione, ma sono costretti a superare un esame di Stato (la cui obbligatorietà è addirittura stabilita costituzionalmente) quasi completamente controllato dal relativo ordine. Molto spesso il neofita deve prestare la propria attività in modo gratuito nella forma del "tirocinio", il che diviene sistematicamente un modo per legittimare un rapporto di lavoro dipendente nei confronti del dominus senza assicurare alcuna libertà di contrattazione tra le due parti: giuridicamente qualcosa di molto simile al servaggio. Ciò viene normalmente giustificato appellandosi alla necessità di acquisire una professionalità di tipo pratico sotto la guida di un soggetto esperto, che esercita da alcuni anni: di fatto, i praticanti divengono mano d'opera specializzata a costo zero che rende superflua la stipula di contratti tra professionisti e segretari. Il sistema ordinistico impedisce la concorrenza: si può affermare che gli ordini esistono proprio per impedire che le leggi del mercato si diffondano nel mondo delle professioni. In questo senso si possono leggere i divieti - piuttosto diffusi nei vari codici deontologici di categoria - di "illecita concorrenza" o di "accaparramento della clientela", nonché le norme draconiane in materia di pubblicità . Insomma il sistema degli ordini professionali è contro qualsiasi tentativo di creare competitività , ricchezza, concorrenza, sviluppo. L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA FONDATA SULLE CASTE. VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: Liberista_ | 30/09/2011 00:15:12 |
Tra 15 giorni verranno rimosse le barriere al libero accesso alle professioni... finalmente... | |
Da: Avvocato mitico | 30/09/2011 00:24:44 |
Rosicate solo perchè non riuscite a passare l'esame. | |
Da: Salatiele | 30/09/2011 00:44:24 |
Per chi avesse qualche interesse a questo tipo di faccende... ecco qui cosa produce l'indefesso lavorio parlamentare: (fonte: http://www.avvocati-part-time.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2011:28-settembre-2011-la-riforma-forense-riparte-con-un-rinvio-in-commissione-giustizia-della-camera-&catid=1:tutte-le-notizie&Itemid=2) RESOCONTO DELLA SEDUTA DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DELLA CAMERA DEL 28 SETTEMBRE 2011 ... Mercoledì 28 settembre 2011. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati e Giacomo Caliendo. Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense. C. 3900, approvato dal Senato, C. 420 Contento, C. 1004 Pecorella, C. 1447 Cavallaro, C. 1494 Capano, C. 1545 Barbieri, C. 1837 Mantini, C. 2246 Frassinetti e C. 2419 Cassinelli. (Seguito dell'esame e rinvio). La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 20 luglio 2011. Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che la Commissione ha iniziato l'esame dei provvedimenti in titolo il 26 gennaio 2011 e che nella seduta del 20 luglio 2011 è stato adottato come testo base il testo della proposta di legge C. 3900, approvata dal Senato. In seguito, con la recente manovra finanziaria, contenuta nel decreto-legge 30 agosto 2011, n. 138, convertito con legge 14 settembre 2011, n. 148, il Governo ha individuato, all'articolo 3, comma 5, alcuni principi ai quali dovrà ispirarsi il legislatore nella riforma degli ordinamenti professionali (libero accesso alla professione, formazione continua, tirocinio, assicurazione, tariffe e pubblicità , procedimento disciplinare). Nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è emersa quindi l'esigenza di chiedere al Governo dei chiarimenti in merito ai propri intendimenti in materia di disciplina delle professioni e, in particolare, della professione forense, con particolare riferimento all'incidenza dei principi stabiliti dall'articolo 3, comma 5, del citato decreto legge, sui provvedimenti in esame presso la Commissione. Ciò al fine di poter proseguire utilmente l'esame in Commissione dei provvedimenti in titolo. Ricorda inoltre che, su richiesta unanime dei gruppi, il termine per la presentazione degli emendamenti, già fissato il 22 settembre, è stato posticipato alle ore 14 del 3 ottobre prossimo. Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI fa presente come, sulla questione prospettata, sia in corso un confronto con il Ministro della giustizia, ma dichiara di non essere ancora in grado di fornire i richiesti chiarimenti, essendo ancora in corso gli opportuni approfondimenti. Precisa comunque come sia emerso che i principi di cui all'articolo 3, comma 5, del decreto-legge n. 138 del 2011 non sembrino presentare particolari profili di incompatibilità con il testo base adottato dalla Commissione. Si riserva tuttavia di rispondere alla Commissione in maniera più compiuta una volta completato il predetto confronto. Giulia BONGIORNO, presidente, tenendo conto della rilevanza del provvedimento in esame, che è particolarmente atteso dal mondo forense, e dell'imminente scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti, chiede al rappresentante del Governo se sia possibile fornire i chiarimenti entro la giornata di domani. Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI assicura che fornirà i chiarimenti richiesti nel più breve tempo possibile, ma non ritiene che ciò sia possibile già nella giornata di domani. Roberto CASSINELLI (PdL), relatore, sottolinea come l'articolo 3, comma 5, del decreto-legge in questione non abbia adottato lo strumento della delega, bensì uno strumento molto più elastico, costituito dall'indicazione di principi generali ai quali sarà possibile adeguarsi nel termine ordinatorio di 12 mesi, eventualmente anche prevedendo delle disposizioni che, se del caso, contengano delle deroghe ragionevoli per casi specifici. Nel merito, non ritiene che sussista un problema di compatibilità . Osserva, segnatamente, come i principi individuati siano per lo più compatibili con il testo in esame, citando, a titolo esemplificativo, la netta distinzione tra attività d'impresa e attività professionale, il mantenimento dell'esame di stato, l'autonomia ed indipendenza dell'attività professionale. Precisa, inoltre, come anche i principi in materia di tariffe professionali siano solo apparentemente in contrasto con quanto previsto dal testo della proposta di legge A.C. 3900. In conclusione, ritiene che l'esame del provvedimento debba proseguire senza esitazioni, essendo possibile in tal modo dare agevole attuazione ai principi introdotti dalla manovra finanziaria nel termine di 12 mesi. Auspica quindi che anche il Governo, nel fornire i chiarimenti in ordine alla compatibilità tra il testo base adottato dalla Commissione e i principi introdotti dalla recente manovra finanziaria, concordi sull'insussistenza di ostacoli insormontabili. Cinzia CAPANO (PD) dichiara di non condividere assolutamente l'intervento del relatore, essendo del tutto evidente l'incompatibilità tra il testo base adottato dalla Commissione e i principi di cui alla recente manovra finanziaria. Osserva come sia estremamente difficoltoso presentare degli emendamenti senza che prima il Governo abbia fornito i chiarimenti richiesti, ritenendo quindi indispensabile la proroga del termine fissato il 3 ottobre. Ribadisce comunque il giudizio critico sul provvedimento in esame, invitando la maggioranza ed il Governo a non accogliere acriticamente e supinamente la posizione del Consiglio nazionale forense, che è l'unico organismo a volerne l'approvazione, mentre tutto il resto dell'avvocatura la contesta. Nicola MOLTENI (LNP) sottolinea come il proprio gruppo ritenga di fondamentale importanza riformare la professione forense e come abbia votato la recente manovra finanziaria, condividendone i principi, anche in materia di professione. Ritiene peraltro che, al fine di presentare proposte emendative utili, occorra chiarire la questione della compatibilità dei principi introdotti dalla manovra con il testo in esame. Se quindi il Governo non fosse in grado di fornire tali chiarimenti in tempi ragionevoli, riterrebbe opportuno che si valutasse la possibilità di prorogare il termine per gli emendamenti. Giulia BONGIORNO, presidente, tenendo conto che si tratta di un provvedimento particolarmente rilevante, ritiene preferibile che si cerchi di evitare un'ulteriore proroga del termine per presentare gli emendamenti. La decisione sul punto, in ogni caso, deve essere attentamente ponderata e potrà essere assunta nell'ambito della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che sarà convocata nella giornata di domani. Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI in ossequio alla sovranità del Parlamento, che è tanto più evidente in questo caso in quanto l'A.C. 3900, adottato come testo base dalla Commissione, è una proposta di legge di iniziativa parlamentare, precisa come il Governo non intenda in alcun modo incidere sull'organizzazione dei lavori della Commissione. Pur ribadendo l'impegno a fornire i chiarimenti richiesti nel più breve tempo possibile, ritiene che la Commissione possa comunque proseguire l'esame senza bisogno di prorogare il termine per gli emendamenti, potendosi discutere di eventuali problemi di compatibilità con i principi introdotti dalla manovra finanziaria anche nel corso dell'esame degli emendamenti. Ricorda d'altra parte come i lavori di questa Commissione si siano sempre distinti per l'ampiezza e la lealtà del confronto tra le sue componenti politiche e con il Governo. Donatella FERRANTI (PD) dichiara di non condividere quanto affermato dal relatore, poiché i principi in materia di professione introdotti dalla manovra finanziaria producono un forte impatto sul testo base adottato dalla Commissione. Ritiene che tale impatto renda necessaria una proroga del termine per gli emendamenti, riservandosi di riproporre la questione nel prossimo ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Federico PALOMBA (IdV) sottolinea come i principi introdotti dall'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 30 agosto 2011, n. 138, convertito con legge 14 settembre 2011, n. 148, interferiscano in modo rilevante con quelli affermati dall'A.C. 3900, adottato come testo base dalla Commissione. Ritiene indispensabile quindi che il Governo fornisca i richiesti chiarimenti prima della scadenza del termine per gli emendamenti. Mario CAVALLARO (PD) osserva come la questione dell'eventuale proroga del termine per gli emendamenti non sia la questione centrale da affrontare. Sottolinea, infatti, come la disciplina contenuta nel testo base, già di per se insufficiente, sia stata resa del tutto evanescente dall'ingresso nell'ordinamento dei princìpi in materia di professione previsti dalla recente manovra finanziaria. Nel dissentire da quanto affermato al relatore, ricorda l'urgenza di intervenire per restituire una dignità , anche sotto il profilo socio-economico, all'Avvocatura. Invita quindi la Commissione ed il Governo a concentrarsi sul merito e sulla sostanza del provvedimento. Francesca CILLUFFO (PD) rileva come, dall'analisi del testo in esame, emergano numerose incongruenze con i principi introdotti dalla recente manovra finanziaria. Vi sono tuttavia delle disposizioni che, indipendentemente dall'interferenza con quei principi, dovranno essere necessariamente corrette al fine di approvare una riforma, seria ed efficace, della professione forense. Lanfranco TENAGLIA (PD), intervenendo a titolo personale, esprime preliminarmente il timore che il lodevole intento del presidente Bongiorno di evitare ulteriori rallentamenti dei tempi d'esame del provvedimento, che si sono oltremodo allungati per le indecisioni della maggioranza, dovrà scontrarsi con la realtà dei fatti. Esprime quindi forti perplessità sul reale significato del termine «liberalizzazione», quando viene riferito ad una professione della quale fanno parte circa trecentomila professionisti. Ritiene, infatti, che le indicazioni provenienti dall'Europa siano unicamente dirette a considerare questa professione come un mero costo per le aziende: un costo che deve essere ridotto. L'intervento contenuto nella manovra finanziaria rappresenta la conferma di come la prestazione professionale sia considerata alla stregua di una merce, di un costo. Rileva come tale forma di liberalizzazione finisca per favorire non il consumatore, non i giovani, ma coloro che hanno la forza di contrattare la tariffa professionale. Ritiene quindi necessario sgomberare il campo dagli equivoci ed invita il Governo a chiarire la dicotomia tra i principi della manovra ed il testo base, dichiarando di condividere in gran parte quest'ultimo. Giulia BONGIORNO, presidente, non essendovi altri iscritti a parlare, ricorda che la questione relativa all'opportunità di prorogare ulteriormente il termine per la presentazione degli emendamenti potrà essere valutata nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che sarà convocato nella giornata di domani. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta. | |
Da: Esame-farsa | 30/09/2011 01:01:23 |
La riforma è in stand by... | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 30/09/2011 09:02:31 |
http://www.libero-news.it/sondaggio.jsp?idsondaggio=495&idvoto=1478 | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 30/09/2011 09:03:38 |
http://www.facebook.com/permalink.php?id=1087202261&story_fbid=182437745166366&ref=notif¬if_t=mention#!/groups/224957677562517/?id=227651170626501¬if_t=group_activity iscrivetevi a questa pg f.b. organizziamoci e andiamo a Roma a BRUCIARE LA CASTA. | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 30/09/2011 09:06:27 |
ragazzi inviamo mail al giornale "libero", sta portando avanti la campagna per la piena liberalizzazione delle professioni. Facciamo sentire la nostra voce, la CASTA (prima fra tutte quella forense), DEVE MORIRE, BASTA SOPRUSI. | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 30/09/2011 09:11:43 |
Praticante prossimo all'esame di stato di Milano che non può sposarsi perchè non libero di lavorare come tutti.La prego, seriamente, pensi a chi come me non può sposarsi ed avere figli solo per uno sporco gioco di caste,NON perchè sia un lazzarone, ma solo e soltanto perchè gli altri non vogliono lasciarlo libero di vivere.ps. DOPO UNA laurea in giurisprudenza, una seria pratica forense di due anni gratis... ed ora.. come mi ha detto un avvocato in tribunale questa mattina in risposta ad una mia affermazione,(tra poco finisco la pratica e poi non potrai più chiamarmi praticante!!),di risposta mi ha infamato dicendomi. Sarai una nullità come tutti voi che non passerete mai l'esame ahahaha CHE SITUAZIONE è???NON AVRò MAI UN FIGLIO PERCHè NON LAVORO MA LO SCONSIGLIEREI DI STUDIARE VISTO COSA HO RAGGIUNTO IO .LA FAME. Dott. Carlo Binda http://www.libero-news.it/news/650267/lettere.html | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 30/09/2011 09:17:09 |
lettere@libero-news.eu QUESTO è L'INDIRIZZO E-MAIL DEL DIRETTORE BELPIETRO, MANDIAMO TUTTI LA NOSTRA E-MAIL, FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE, IL SILENZIO CI STA UCCIDENDO. | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 30/09/2011 09:23:11 |
questa è la mia e-mail: Carissima Redazione, il link che Vi mando riguarda i risultati degli esami di abilitazione alla professione di avvocato dell'anno 2010 (se si va a ritroso con gli anni si vede che la situazione è perfettamente identica), pubblicati sul sito della Corte di Appello di Napoli. Vi renderete subito conto, dall'altissimo numero di NON ammessi, delle continue angherie a cui noi poveri giovani siamo costretti, ahinoi, in maniera del tutto impotente. Voglio evidenziare che sugli elaborati non compare un segno di correzione ne un giudizio valutativo, solo uno scarno voto. Altro che liberalizzazioni delle professioni, questo è un arroccamento ed una strenua e medievale ( non mi sbilancio oltre) difesa degli interessi della casta. Noi giovani, soprattutto del Sud Italia, non siamo "liberi" di esercitare la "libera" professione. QUESTO E' UN GRIDO DI RABBIA E DI DOLORE. http://www.giustiziamolise.it/opencms/export/sites/default/giustiziacampana/napoli_cortediappello/menu/files/Esito_scritti_esami_avv_2010.PDF oppure basta andare sul sito della Corte di Appello di Napoli. | |
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