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Concorso Dirigenti scolastici 2011
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Da: Ma il Tar  contento27/12/2020 17:35:01
Repubblica, nel 2017, descriveva il Tar come una sorta di mercato del pesce
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Da: Ma il Tar  contento27/12/2020 17:35:25
Ops


Per 50 mila euro aggiustavano pratiche bancarie da milioni di euro, mentre per i ricorsi ad personam si accontentavano di diecimila. Lo sa bene l'ammiraglio della Marina che, per assicurarsi una sponda nel segreto della camera di consiglio, si decise a dare fondo al conto corrente. Imprenditori, monsignori, mediatori con un passato legato alla massoneria. L'inchiesta per corruzione in atti giudiziari ha stabilito che tutti, nessuno escluso, sognano di avere un amico al Tar. Da tenere stretto, per non inciampare nella scalata ai nove gradoni neri. È tutta una questione di equilibrio" !!!
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Da: Posso27/12/2020 17:44:07
Personalmente ho subito un torto grave..
Altro non aggiungo.
Esco.. Non riesco a ragionare con chi difende l'indifendibile
Cari presidi, buon lavoro
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Da: convertitevi per fermare il covid27/12/2020 17:44:35

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Da: Caro posso27/12/2020 18:20:20
Tu avrai anche subito un grave torto, ma, ammesso che sia come dici tu (e non ho motivo per dubitarne non sapendo chi tu sia) avresti potuto fare un'azione individuale per dimostrare il torto  che hai subito tu. Nel momento in cui ti permetti di sparate fango all'impazzata (come hai spesso detto muoia sasone con tutti i filistei) passi automaticamente dalla parte del torto. E sai perché? Perché come tu difendi la tua pisizione di trombato ingiustamente, chi si è sudata la vittoria difende la propria posizione di vincotore onesto e meritevole, fortunato forse, un po', chissà, ma questo fa parte del  gioco.
Spiacente, ma la strategia della strage collettiva e e del ricatto nin poteva non essere contrastata, con la massima forza pissibile e in tutte le sedi legittime, da chi sa di essersi sudato e meritato il concorso, senza scomodare nessuno.
Se, poi, questo ti brucia e non ruesci ad accettarlo, allora esci pure. Ma, ricordati che non sarai mai un bravo.insegnante se non dai tu, per primo, ai tuoi allieci il buon esempio. Cioè che nella vita si può vincere o perdere. E che, comunque, ha sempre perso chi mette sotto i piedi.la coerenza e la dignità per un posto da dirigente. Principio che vale, naturalmente, per tutti quanti noi.
Arrivederci e in bocca al lupo
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Da: convertitevi per fermare il covid27/12/2020 18:24:46

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Da: convertitevi per fermare il covid27/12/2020 18:26:56

- Messaggio eliminato -

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Da: Peppeeport27/12/2020 18:37:01
Verrà un nuovo concorso e potrete riprovare come molti prima di voi hanno fatto
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Da: x Nunzia7327/12/2020 18:41:46
"non mi chiedere come avverra' perche ' ne ho gia' parlato miliardi di volte e non mi ripeto...."

Nunzia, tranquilla, non ti chiederò se, come e quando avverrà, però spiegami cortesemente come potrebbe nel prossimo futuro verificarsi quello che tu stai ripetutamente dicendo da un bel po' di tempo, mi riferisco naturalmente all'annullamento del concorso 2011, se negli ultimi 7/8 anni di stringente attualità, stupefatti, abbiamo purtroppo assistito in un'assordante silenzio istituzionale al progressivo calo d'interesse giurisprudenziale, in cui sia la giustizia amministrativa e sia quella ordinaria si sono lasciate scivolare dalle mani tutte le importanti occasioni per annullarlo?
Rispondi

Da: già è proprio 1  - 27/12/2020 18:52:55
questa la grande ingiustizia destinata a restare negli annali della mala politica.
Rispondi

Da: sei geniale27/12/2020 19:09:59
X Peppeeport
Ma guarda un po', ci voleva proprio il tuo intervento per far capire ai microcefali "stupidi bocciati" che se vuoi partecipare a un nuovo concorso basta che presenti la domanda al successivo concorso.
Ma caro amico pseudods, Peppeeport, non è affato quello che si farà, voi e noi saremo salvati alla stessa maniera, sennò che razza di sanatoria sarebbe?
Rispondi

Da: Caro posso27/12/2020 19:13:44
Pepperport non è un neods. Neppure questo hai capito?
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Da: Caro posso27/12/2020 19:14:28
Per sanare alcuni di voi serve lo psichiatra, fidati. Ma uno bravo
Rispondi

Da: Caro posso27/12/2020 19:14:59
Il post non era per Posso, ma per il micricefalo
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Da: Caro posso27/12/2020 19:17:01
Per sei geniale

La vostra irritante e puzzolente arroganza e prepotenza è  stata la nostra migliore difesa.
Tra poco saprete perché

😀

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Da: Cosa ne pensate?27/12/2020 19:24:17
Ma Repubblica è impazzita a scrivere queste cose del Tar?
Ma roba da matti
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Da: Cosa ne pensate27/12/2020 19:26:42
Mi riferisco a questo....

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Il Venerdì

Dentro il Tar dove tutto è sottosopra (piani inclusi)di Lorenzo d'Albergo

La prima sezione è al quarto, la terza al secondo... Viaggio nel tribunale amministrativo famoso per dire no, dai "centurioni" alle nomine dei musei. Senza pentimenti

09 GIUGNO 2017PUBBLICATO + DI UN ANNO FA 4 MINUTI DI LETTURA

ROMA. È tutta una questione di equilibrio. Nella valutazione dei ricorsi e delle memorie difensive, così come nella scalata ai gradoni di via Flaminia 189. Quelli che dividono il gabbiotto sorvegliato dai carabinieri dagli ascensori sono nove, larghi, profondi e bassi. Di granito nero, nel gioco di luci a tratti invisibili e per questo ad alto rischio di inciampo, sono il biglietto da visita del Tar del Lazio. Un tribunale che l'opinione pubblica e la politica, per ultimo il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, sembrano improvvisamente riscoprire di pronuncia in pronuncia.

Nel silenzio del palazzaccio che, con le sue curiose rotondità e gli inconsueti cromatismi si piazza a metà tra le meraviglie del centro storico e l'Auditorium di Renzo Piano, si decidono infatti le sorti degli atti delle pubbliche amministrazioni. La riabilitazione del metodo Stamina, lo stop al mais Ogm, l'azzeramento del "peso" dell'ora di religione, il gasdotto Tap. Sentenze che, figlie di udienze celebrate in sordina, spesso e volentieri deflagrano in prima pagina. Qui un bando plurimilionario può rimanere appeso per mesi, se non anni. Qui i legali del Campidoglio e dell'avvocatura dello Stato passano intere giornate in attesa del loro turno. Qui la riforma e le nomine del titolare del Mibact sono state decapitate con 20 pagine di sentenza. I giudici delle tre sezioni hanno fatto spallucce davanti alle polemiche, alle minacce di azzerare l'istituto dei tribunali amministrativi e all'idea di aver commesso «una figuraccia mondiale», e sono subito tornati al lavoro nelle loro stanze. «Ci abbiamo fatto il callo, fa nulla» spiega una delle toghe (per la verità in déshabillé) prima di chiudersi la porta dietro le spalle.

Parlare con i magistrati è un'impresa. Senza la garanzia dell'anonimato, poi, una mission impossible. Non nuovi alle polemiche, sono tenuti a un istituzionale "no comment". Ma, senza nomi, si sfogano: «Se la prendono con noi, ma spesso ci arrivano provvedimenti scritti con i piedi che non possiamo fare altro che bocciare. Siamo i garanti del rispetto del diritto».  A parlare per loro, inoltre, sono le migliaia di sentenze e ordinanze depositate ogni anno nelle segreterie. L'affanno, la rincorsa ai ricorsi rimasti inevasi si possono toccare con mano. I faldoni affollano i corridoi, lambiscono le scale e, appesantiti dalle marche da bollo, invadono pure i vani degli ascensori. Uscire dal Tar portandone via uno - in cima alla batteria di fascicoli abbandonati in un angolo della seconda sezione c'è il contenzioso tra un ristorante e il Comune di Roma - non sarebbe difficile.  

Perché, complice la carenza di personale denunciata a più riprese dal presidente Carmine Volpe, il tribunale che dà le spalle al Tevere prende a tratti l'aspetto del proverbiale porto di mare. Dalle 8.30 al primo pomeriggio, dal lunedì al venerdì, le sezioni pullulano di avvocatoni e giovani praticanti, di passacarte e cancellieri. In sala d'attesa i contendenti finiscono per stringere amicizia, attendono per intere ore il loro turno rimirando il display con il numero della causa in discussione neanche fossero in fila al reparto gastronomia del supermercato. Quindi, davanti ai giudici, recitano la parte in difesa del cliente - pubblico o privato che sia - per poi tornare a stringersi la mano. Perché quella degli amministrativisti capitolini somiglia a tratti a una grande famiglia: l'avversario, nel complesso intreccio di interessi societari che si stringe al Tar, può diventare il prossimo alleato.

Può capitare, per esempio, che chi difende da consulente esterno un'istituzione come la Regione, a distanza di sole 24 ore si ritrovi a sostenere uno dei big della sanità laziale proprio contro la Pisana. Ed Enrico Lubrano, il figlio del professor Filippo, l'avvocato che ha rappresentato con successo ai giudici della seconda sezione le motivazioni dei centurioni contro il Campidoglio a trazione grillina, si è trovato a prendere le parti della sindaca Virginia Raggi in un procedimento legato alla governance della municipalizzata dell'ambiente Ama. Ai professionisti dell'avvocatura capitolina può capitare di litigarsi nientedimeno che il Colosseo con i colleghi schierati a difesa del governo. L'importante, insomma, qui è non radicalizzarsi. Saper galleggiare. Dopotutto, considerando il numero delle cause e la loro varietà, i sette piani di via Flaminia sono generosi. Magnanimi: la loro attività finanzia e sostiene interi studi legali.

Anno dopo anno, studiando i gesti dei magistrati attraverso l'oblò delle grosse porte che dividono la sala avvocati dall'aula delle udienze, si può sentir discernere di diritti grazie alla battaglia sulle unioni civili, degli appalti curati da Consip e tartassati da centinaia di ricorsi e ascoltare le storie di chi ritiene di aver perso ingiustamente l'alloggio popolare o di essere stato tagliato fuori da un concorso pubblico per un tatuaggio di troppo o una vecchia patologia ormai superata. Lotte quotidiane e straordinari tira e molla si consumano nello stesso palazzo. L'importante è trovare il piano giusto. Già, perché al Tar del Lazio si procede al contrario. La prima sezione è al quarto piano, la seconda al terzo e la terza al secondo.

Si dirà che perdersi richiederebbe comunque uno sforzo eccezionale, ma la sensazione a tratti è quella di trovarsi in una realtà parallela. Capovolta: per sindaci, governatori e ministri, in passato è stato necessario stringersi con forza ai corrimano rosso fuoco delle solite scurissime scalinate per venire a patti con le pronunce della magistratura amministrativa.  La "giunta ombra" âˆ' così era stato rinominato il tribunale dai collaboratori dell'ex sindaco Ignazio Marino âˆ' nella capitale ha fatto il bello e il cattivo tempo: ha annullato gli aumenti delle strisce blu, bocciato parte della pedonalizzazione dei Fori Imperiali decretata dal chirurgo dem, e revocato le limitazioni imposte agli Ncc. Lasciando solo l'assessore alla Legalità del team piddino, il magistrato Alfonso Sabella, a porsi una più che legittima domanda: qual è il vero porto delle nebbie? Il Tar o la macchina amministrativa capitolina, forse non in grado di produrre atti solidi, a prova di ricorso?

Al netto dei dubbi, ognuna delle sentenze contestate dall'amministrazione Marino è poi finita sotto la lente dei cugini del Consiglio di Stato che sentenziano e firmano decreti alle spalle di Campo de' Fiori. In quel Palazzo Spada, sede delle decisioni definitive sulle gare che muovono l'Italia, che ora trema. Come tutta la giustizia amministrativa: la bufera Consip, lo ha raccontato l'Espresso, ha portato a nuovi sviluppi. E adesso nel mirino della procura della Repubblica di Roma sono finiti i rapporti tra i magistrati del Consiglio di Stato e alcuni dei legali finiti nell'inchiesta madre. Non che il Tar a sua volta si sia tenuto lontano dai guai. Nel 2013 sono stati i pm di piazzale Clodio a bloccare i traffici del giudice Franco Angelo Maria De Bernardi. Per 50 mila euro aggiustavano pratiche bancarie da milioni di euro, mentre per i ricorsi ad personam si accontentavano di diecimila. Lo sa bene l'ammiraglio della Marina che, per assicurarsi una sponda nel segreto della camera di consiglio, si decise a dare fondo al conto corrente. Imprenditori, monsignori, mediatori con un passato legato alla massoneria. L'inchiesta per corruzione in atti giudiziari ha stabilito che tutti, nessuno escluso, sognano di avere un amico al Tar. Da tenere stretto, per non inciampare nella scalata ai nove gradoni neri. È tutta una questione di equilibrio.


(9 giugno 2017)

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Da: Cosa ne pensate27/12/2020 19:27:00
🙀🙀🙀🙀🙀🙀🙀🙀🙀
Rispondi

Da: Posso27/12/2020 19:32:34
Per concludere.
Hai ragione. Avrei dovuto fare un ricorso singolo
Peccato che alla mia domanda di accesso agli atti hanno risposto in modo così tardivo che mi è rimasto solo quello collettivo.
Saluti e salute a voi tutti.
Rispondi

Da: Peppeeport27/12/2020 19:33:04
Il vostro problema è che non serve una sanatoria per nessuno, proprio per niente. Tutto è concluso
Rispondi

Da: nunzia73 27/12/2020 19:46:10
Succede perche' ho visto tutto nei sogni che ho fatto negli ultimi 9 anni...mi mancano due tre sogni da realizzare, una decina si sono verificati....ora non rispondo più  a queste domande, quindi ti chiedo  di non farmele ....perché  non voglio annoiare nessuno e perché  non ne voglio parlare....aspetto solo i fatti
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Da: chi cercava il microcefalo?27/12/2020 19:54:32
eccolo poco fa l'ho visto
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Da: Per Peppeeport 18.37.0127/12/2020 20:15:56
Sono d'accordo con un nuovo concorso solo se sarà bandito nel 2021.

Non so perchè la mia prova sia stata scartata. So solo che ho fatto 5 risposte complete e corrette(penso) e 20 in lingua straniera.

Dopo due anni la giustizia amministrativa non è in grado di dirmi se ho torto o ragione. Questo è più umiliante della bocciatura. Significa essere  invisibili davanti alla legge.

E' più dignitoso sottoporsi a un nuovo concorso !!!

P.S le storture del concorso però sono tante e al primo posto metto la modifica del bando di concorso durante la correzione delle prove scritte.
Rispondi

Da: Peppeeport27/12/2020 20:21:56
Non sarà certamente nel 2021, ma neppure troppo oltre. Continua a studiare, andrà meglio la prossima volta.
La giustizia da noi è così, pensa in quale forum ci troviamo
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Da: tempo fa lessi27/12/2020 20:30:48
su una nota testata giornalistica, di cui non ricordo più il nome, che anche il cds stava vivendo dei brutti momenti...ma se ne parlò poco e sotto voce. Quindi, a quanto pare, nessuno sembra salvarsi in questo Paese, neanche la Magistratura.
Diceva bene, il nostro caro GINONE (bartali): è tutto da rifare!
Rispondi

Da: gli italiani27/12/2020 21:05:30
sono fortemente malleabili e come lo stagno, a certe condizioni si piegano facilmente.
Rispondi

Da: Cosa ne pensate27/12/2020 22:02:42
Però nell'articolo.di Repubblica è del Tar che si.parla. E molto male
Rispondi

Da: Ma vai a friggerti27/12/2020 22:09:06
X posso

So che leggi. Hai sbagliato a farti intortare dai legali? Che stavolta hanno.pensato di fare un colpo in grande stile. E il Tar, forse senza volere, vi ha ulteriormente illusi. Se avesse voluto aiutaevi davvero vi avrebbe concesso la sospensiva. Come è  avvebbuto con i sessantini che, di sispensiva in sospensiva, sono doventati ds, prima di me.
Se tu avessi fatto un ricorso individuale, magari lo.avresti perso, ma avresti attirato su di te meno antipatie. Anzi, uno come me, che ha a cuore davvero la giustozia, magari ti avrebbe anche appoggiato.
Purtropoo la strategia stragista non è  stata vincente.
Rispondi

Da: Ma vai a friggerti27/12/2020 22:11:01
Perché ha mobilitato le migliori forze, tra i vincitori, per tener testa ai vostri ricatti impriponibili.
Spero che la prox volta ci penserai meglio prima di farti abbindolare
Rispondi

Da: X sopra27/12/2020 23:44:54
Sorpresa in arrivo...
Rispondi

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