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Concorso interno 643 Vice Ispettori Polizia Penitenziaria
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Da: la banalità del male18/11/2017 18:33:20
Nella città di Firenze, ricca d'ogni sorte di gente, viveva un modesto pittore
chiamato Calandrino, noto per la sua semplicità di mente. Costui era uso frequentare
due altri pittori, Bruno e Buffalmacco, entrambi gran mattacchioni,
che spesso si divertivano a beffarlo. Un altro mattacchione fiorentino, chiamato
Maso, che non perdeva occasione di burlare gli sciocchi, avendo visto un giorno
Calandrino che entrava nella chiesa di San Giovanni, gli andò dietro insieme
a un amico col quale stava chiacchierando. I due sedettero in un banco fingendo
di non aver visto Calandrino, che se ne stava sotto una parete a studiare alcuni
affreschi.
Parlando con l'amico, Maso cominciò a trattare delle virtù di alcune pietre e a
dir cose meravigliose sul potere dello smeraldo e del rubino. Calandrino, che
orecchiava, si avvicinò ai due.
"Disturbo?" chiese.
"Affatto" rispose Maso. E andò avanti coi suoi discorsi.
"Ma dove si trovano codeste pietre?" domandò a un certo punto il pittore.
"A Berlinzone, terra dei Baschi, in una contrada chiamata Bengodi, dove si legano
le vigne con le salsicce e si compra un'oca con due denari."
"Che posto!" esclamò Calandrino.
"Non solo" gli disse Maso. "Nel paese di Bengodi si trova una montagna di formaggio
parmigiano grattugiato, in cima alla quale c'è gente che da mattina a sera
non fa altro che cuocere gnocchi e ravioli in brodo di capponi."
"Per mangiarli?" chiese Calandrino.
"No. Quando sono cotti, li buttano giù lungo i fianchi della montagna e chi più
ne piglia più ne porta via o, se vuole, se ne ciba. Quando uno ha sete, non ha
che da attingere in un fiumicello di vino prelibato che scorre ai piedi della montagna
di formaggio."
"Che paese!" diceva Calandrino. "Ma dimmi, di tutti quei capponi cotti, cosa se
ne fanno?"
"Cosa se ne fanno? Se li mangiano i baschi" gli rispose Maso.
"Ma tu, ci sei mai stato in questo posto?"
"Vi sono stato una volta come mille."
"E quante miglia è distante?"
"Più di millanta1 che tutta notte canta."
"Allora è più lontano degli Abruzzi?"
"Altro che gli Abruzzi!"
"È troppo distante per me" concluse Calandrino.
"Ma se fosse un po' più vicino, ti assicuro che almeno una volta verrei con te
per veder ruzzolare quei ravioli e farmene una scorpacciata. Ma dimmi, benedetto
uomo, qui da noi, se ne trovano di quelle pietre di cui parlavi?"
"Ce n'è di due tipi" gli rispose Maso "ma sono molto rare. L'una, sono i macigni
di Settignano e di Monte Morello, coi quali si fanno le macine. È una pietra che
i baschi apprezzano molto più degli smeraldi, perché ne hanno poca, mentre
noi non sappiamo che farcene. Loro invece, guarda un po' come è mai fatto il
mondo, hanno gli smeraldi a mucchi così grandi nelle campagne, che se ne servono per ghiaia nei giardini. Se gli potessimo portare un po' di macine ai baschi,
legate come vogliono loro, chissà gli smeraldi che ci darebbero."
"E come le vogliono legate?" s'informò Calandrino.
"Infilate in una corda come anelli, ma prima di venir forate al centro."
Calandrino restò un poco pensoso, poi chiese:
"E qual è l'altra pietra che si trova dalle nostre parti?"
"È quella" gli rispose Maso "che viene chiamata elitropia, della quale parlano anche
i libri antichi. Una pietra di straordinaria virtù, perché ha il potere di rendere
invisibile chi la tiene addosso. Capisci? Nessuno lo può vedere dove non è."
"E questa seconda" chiese Calandrino "dove si trova?"
Maso gli confidò che nel Mugnone, un fiumicello che passa a poca distanza da
Firenze, qualcuna si poteva trovare, cercando accuratamente.
"Bisognerebbe sapere" insisteva Calandrino "di che grossezza e di che colore
sono."
"Ce n'è" spiegò Maso "di varie grossezze, ma tutte di un colore quasi come
nero."
Avute le notizie che desiderava, Calandrino se ne andò dicendo che aveva un
suo dipinto da portare a termine, ma si affrettò invece a cercare i suoi amici
Bruno e Buffalmacco per informarli della sua scoperta e andar con loro alla ricerca
della pietra. Li cercò tutta la mattina, ma finì col trovarli solo verso sera,
nella chiesa di un monastero, dove stavano lavorando. Tutto affannato li chiamò
in basso dai ponteggi sui quali affrescavano i muri e tiratili in un angolo, ancora
col fiato grosso, li mise a parte del segreto.
"Compagni" disse "noi possiamo diventare gli uomini più ricchi di Firenze! Statemi
a sentire: ho saputo da persona degna di fede, che sul greto del Mugnone
si può trovare una pietra che rende invisibile chi la porta indosso. Corriamo,
prima che ci vadano altri, e vediamo di trovarne qualcuna. Io la conosco, so com'è,
e non avremo che da mettercela in tasca e poi andare ai banchi di quelli
che cambiano moneta e che hanno sempre in vista pezzi d'oro e d'argento. Non
visti da alcuno, ne prenderemo a volontà e diventeremo ricchi senza faticare le
giornate a spennellare sui muri come fossimo lumache."
Bruno e Buffalmacco si guardarono in faccia e fingendo di credergli lo ringraziarono
d'averli associati alla sua fortuna. Posarono i pennelli e si dissero disposti
alla ricerca. Volevano solo sapere il nome della pietra. Calandrino, che l'aveva
già dimenticato, rispose:
"Cosa ce ne importa del nome, quando ne conosciamo le virtù? Non perdiamo
tempo inutilmente e andiamo subito a cercarla."
"Bene" disse Bruno "ma per riconoscerla bisogna sapere come è fatta."
"Ce n'è di molti tipi" spiegò Calandrino "ma tutte sono di colore quasi nero. Noi
raccoglieremo tutte quelle sul nero, fin che ci imbatteremo in quella buona."
"Calandrino dice bene" osservò Bruno. "Ma questa non è ora per andare nel Mugnone,
col sole alto che secca tutte le pietre e fa parer bianche anche le scure. Poi
oggi è giorno di lavoro e la gente, vedendoci cercare lungo il fiume, potrebbe indovinare
il nostro intento. Qualcuno potrebbe trovare la pietra prima di noi. Questa
è cosa da fare a mattina, quando con l'umidità si distinguono bene le pietre
nere. E di domenica, quando non si lavora e la gente è tutta alle messe."
Buffalmacco lodò il consiglio di Bruno, ed essendo d'accordo Calandrino, si
diedero appuntamento per la domenica mattina, dopo che ciascuno aveva giurato
di non aprir bocca né in casa né fuori su tutta la faccenda.
Venuta la tanto attesa domenica, Calandrino si alzò prima di giorno e andò a
svegliare i due amici, coi quali da porta San Gallo raggiunse il Mugnone e cominciò
a cercare su e giù per il greto.
elitropia: parola coniata da eliotropio, minerale di colore
scuro che, nel Medioevo, era ritenuto capace di rendere
invisibile la persona che lo portava addosso.
3. nessuno… non è: è una verità lapalissiana, che richiama
il miracoloso potere attribuito da frate Cipolla ai carboni
di san Lorenzo, qui presentata come fatto straordinario:
ma Calandrino non se ne accorge.
Calandrino, che era il più volonteroso, andava avanti saltando di qua e di là, e
appena vedeva una pietra scura vi si gettava sopra, avidamente la raccoglieva e
la riponeva dentro la camicia. Anche gli altri due ne raccoglievano ogni tanto
qualcuna, ridendo tra di loro senza farsi scorgere da Calandrino, il quale, ormai
con le tasche e la camicia piene di pietre, si era alzato le falde della casacca, le
aveva assicurate alla cintura e ne aveva fatto un doppio sacco per mettervi sempre
nuove pietre.
Vedendo che Calandrino ormai era stracarico e che si avvicinava l'ora di pranzo,
Bruno cominciò a chiedere a Buffalmacco:
"Dov'è Calandrino?"
Buffalmacco, che gli era a due passi, volgendosi intorno e guardando da ogni
parte, rispose:
"Non lo so. Era qui un momento fa. Dove può essere andato?"
"Sarà tornato a casa" disse Bruno. "A quest'ora forse sta mangiando a casa sua
e se la ride di noi che siamo ancora qui a cercar pietre."
"Ce l'ha fatta" diceva Buffalmacco. "Ha trovato la pietra e se n'è andato. E noi
siamo stati cosi sciocchi da cadere in questo scherzo. Ci deve avere ingannati
sul colore della pietra, in modo da poterla trovare solo lui."
Calandrino, sentendo quei discorsi, si convinse d'aver trovato davvero la pietra e
d'esser divenuto invisibile. Stette zitto e si avviò verso casa. Intanto Bruno diceva:
"Che facciamo ancora qui? È meglio che ce ne andiamo anche noi."
"Andiamo, andiamo" approvava Buffalmacco "che siamo stati presi in giro
quanto basta. Ma giuro a Dio che Calandrino ce la pagherà. Guarda Bruno! Se
fosse qui, davanti a noi, com'è stato tutta la mattina, gli tirerei questo ciottolo
nelle calcagna, da azzopparlo per un mese."
Cosi dicendo, prese un ciottolo di quelli che aveva raccolto e lo tirò nelle calcagna
di Calandrino, che trattenne a fatica un urlo, ma continuò la sua strada senza
fermarsi. Bruno allora, presa anche lui una pietra a forma di quelle che si
usano per affilare, disse a Buffalmacco:
"La vedi questa pietra? Bene: vorrei che arrivasse a dare nelle reni a quel birbante
di Calandrino!"
Lanciò il sasso e colpì il povero Calandrino esattamente dove aveva detto.
Ora con una scusa, ora con un'altra e fingendo di volersi liberare delle pietre tirandole
nel vuoto, ma immaginandole dirette a Calandrino, per tutta la strada fino
alla porta di San Gallo, lo andarono lapidando senza pietà.
Gli uomini che stavano di guardia alla porta, precedentemente avvertiti da Bruno
e da Buffalmacco, quando si presentò Calandrino carico di pietre finsero di
non vederlo e lo lasciarono passare.
Il poveretto, più convinto che mai d'essersi reso invisibile, prese allora come
potè la corsa verso casa sua. Essendo l'ora di pranzo, non gli capitò neppure
d'incontrar persona che lo salutasse e lo riconoscesse.
Arrivato a casa carico di sassi, vide sua moglie Tessa che in cima alla scala e con
le mani sui fianchi lo aspettava
"È questa l'ora di rincasare?" gli disse. "Possibile che tu non sappia mai quando
è tempo di mangiare? Che il diavolo di porti!"
'Dunque' pensò Calandrino 'costei mi vede. E se mi vede vuol dire che ho
smarrito la pietra, oppure che le donne hanno potere di far perdere la virtù ai
talismani.'
Salì di corsa la scala e, presa la moglie per i capelli, la coprì di botte.
Bruno e Buffalmacco, che lo seguivano a distanza, giunti sotto la casa udirono
le strida della donna e il fracasso della gran battitura che era in corso e che non
prometteva di finir tanto presto.
Dal basso chiamarono a gran voce Calandrino, che affacciatosi a una finestra li
chiamò di sopra, dove i due trovarono la stanza piena di pietre sparse sul pavimento
e in un angolo la donna, scarmigliata, stracciata e coi lividi delle percosse sul viso.
4

Da: Ufficialwe 18/11/2017 18:51:01
Lunedì circolare con classifiche e data corso

Da: Pero18/11/2017 18:56:04
Ma l'ultima giornata d'esame non era mercoledi 22....

Da: BASILE G18/11/2017 23:11:13
https://www.youtube.com/watch?v=M-4K47WYRDQ

Da: BASILE G18/11/2017 23:11:44
https://www.youtube.com/watch?v=M-4K47WYRDQ

Da: BASILE G18/11/2017 23:11:45
https://www.youtube.com/watch?v=M-4K47WYRDQ

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Da: Ken 19/11/2017 09:55:44
Si apre un cartone animato

Da: studia!19/11/2017 11:22:11
Trattasi di Giambattista Basile, quali cartoni animati

Da: studia!19/11/2017 11:22:11
Trattasi di Giambattista Basile, quali cartoni animati

Da: Pero o Però19/11/2017 12:01:14
...nartroscienziato!!

Da: Ispettore vincitore19/11/2017 12:17:30
Ragazzi siamo arrivati alla fine è siamo ancora qui a discutere di ricorsi sentenze e altre coglionate, dovevamo partire il 28 Dicembre è per ripicca di qualche dirigente ai vertici che ha preferito far partire prima gli allievi agenti che ancora stanno facendo le visite, non si sa quando partiremo noi e  i sindacati alla riunione del 16 /11 cosa hanno fatto o detto del nostro concorso? Io dico , come dice Cecco la qualunque: un emerito cazzo: a voi le conclusioni.

Da: malefico19/11/2017 12:29:43
nn dite cazzate la partenza degli agenti era preventivata anche per consentire ulteriori movimenti ai fini dei trasferimenti, voi se tutto va bene partirete dopo l'estate anche perché il dap sta prendendo tempo al fine di vedere come evolvono tutti i ricorsi in atto, basti vedere che i posti sono stati aumentati piu' dei candidati ammessi alle prova orale, perciò nn fatevi prendere per il culo

Da: Lo smemorato19/11/2017 13:03:29
A malefico che stai a dì, quali ricorsi stai a parla' se già il TAR si è espresso? Non dire cazzate la partenza ancora non si sa cosa vogliono fare al Ministero sicuramente non si parte a Dicembre ma forse x fine marzo come dicono poi la prossima settimana finiranno le sedute e x fine mese ci sarà la graduatoria finale poi si saprà qualcosa.

Da: malefico19/11/2017 13:05:12
ci risentiamo  ad aprile allora

Da: Lo smemorato19/11/2017 13:26:09
Guarda che non ho detto che si parte a marzo/ aprile .magari, ho detto che ancora non si sa niente, però ha ragione isp. Vincitore quando dice che i sindacati non servono a un cazzo perché grazie al loro menefreghismo questi sono stati i risultati de sto cazzo de Concorso.

Da: Ispettore vincitore19/11/2017 17:05:23
ATTO CAMERA
INTERPELLANZA 2/02020
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 887 del 17/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 17/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 17/11/2017
Stato iter: IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-02020
presentato da
PILI Mauro
testo di
Venerdì 17 novembre 2017, seduta n. 887
  Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
con provvedimento del 3 aprile 2008 del direttore generale del personale e della formazione del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, pubblicato in data 15 giugno 2008 nel Bollettino ufficiale del Ministero della giustizia n. 11, veniva bandito un concorso interno per titoli ed esami (prova scritta e colloquio) per l'immissione in ruolo di n. 643 posti per la nomina alla qualifica iniziale del ruolo degli ispettori del Corpo di polizia penitenziaria (608 uomini e 35 donne), successivamente elevati a complessivi 1232 (1149 uomini e 83 donne, in seguito 1009 uomini e 223 donne) con apposito provvedimento del 16 gennaio 2017 del direttore generale del personale e delle risorse del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria;
la prova preliminare si è svolta a Roma nel mese di marzo dell'anno 2010;
la prova scritta si è svolta a Roma nel mese di marzo 2016, dunque a distanza di ben sei anni dalla prova preliminare;
in questi giorni e comunque entro il mese di novembre 2017 si concluderanno le prove orali iniziate nel mese di maggio 2017;
l'intera procedura concorsuale dunque ha avuto una durata di circa 10 anni, fatto ancora più grave alla luce del fatto che essa integrata un concorso interno alla stesso Corpo di polizia penitenziaria, perciò con i partecipanti al medesimo già inquadrati, con qualifica inferiore, nella stessa polizia penitenziaria;
nel merito delle procedure concorsuali, avanzando anche delle proposte concrete e percorribili, la segreteria generale della Federazione nazionale Ugl polizia penitenziaria ha indirizzato al capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, al direttore generale del personale e delle risorse e al direttore generale della formazione, la nota prot. 40/SN/2017 del 26 ottobre 2017 e la nota 41/SN/2017 del 3 novembre 2017;
di tutta evidenza appare dunque all'interpellante l'inefficienza della macchina amministrativa, ancor più grave alla luce delle carenze organiche nel ruolo degli ispettori;
tale incomprensibile ritardo nell'espletamento delle procedure concorsuali, anche alla luce del riordino delle carriere del Corpo di polizia penitenziaria, ha determinato per i vincitori del concorso in esame enormi danni in termini di progressione di carriera, perdita di chance e mancato guadagno che gli interessati potrebbero sottoporre al giudice adito per la valutazione di un eventuale diritto al risarcimento;
infatti, l'età media dei partecipanti si aggira intorno ai 45-50 anni con già più di venti di carriera nel Corpo di polizia penitenziaria, circostanza che determinerebbero l'impossibilità per quasi tutti i vincitori di raggiungere i gradi apicali della nuova qualifica professionale;
il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, a tutt'oggi, non ha ancora comunicato le proprie intenzioni circa l'inizio dei corsi di formazione del personale vincitore, prospettando comunque la possibilità di dare inizio agli stessi non prima del mese di luglio dell'anno 2018, e determinando in tal modo incertezza e preoccupazione nelle famiglie dei futuri ispettori, nonché ulteriori ingiustificabili ritardi nella conclusione del concorso bandito, appunto, nel 2008 -:
se siano a conoscenza della vicenda concorsuale sopra descritta e degli inspiegabili ritardi della procedura concorsuale citata;
se intendano assumere iniziative per inserire al più presto nelle piante organiche del Corpo i 1232 nuovi ispettori, in considerazione della carenza organica della qualifica professionale;
se non si ritenga di dover garantire l'avvio dei corsi di formazione entro il corrente anno, se necessario anche mediante formazione con modalità e-learning, già utilizzate in altri Corpi di polizia;
se il Governo intenda verificare la sussistenza dei presupposti per assumere iniziative normative volte a introdurre la possibilità di retrodatare la decorrenza giuridica della nomina alla qualifica di vice ispettore di polizia penitenziaria (già prevista per altre qualifiche ma non per il ruolo degli ispettori) fissandola per lo meno al 31 dicembre 2010, in modo da garantire ai vincitori del concorso de quo l'opportunità di sviluppo della carriera nel ruolo, diversamente impossibile, ed evitando probabilmente, il ricorso alla giustizia amministrativa per tutte le conseguenze derivanti dall'ingiustificabile ritardo nell'espletamento delle prove concorsuali.
(2-02020) «Pili».

Da: Pomo... 19/11/2017 17:15:00
Tutti che scrivono, interrogano, chiedono delle soluzioni .. Ma c...o non risponde mai nessuno. Speriamo bene!

Da: x Ispettore vincitore19/11/2017 18:51:37
Ti ci puoi pulire il culo con l'interpellanza. Ma chi ci pensa!!!!

Da: Sovr...19/11/2017 18:56:21
Bè,
speriamo di non partire addirittura dopo coloro che supereranno il futuro concorso da vice sovrintendente e il corso che dovranno sostenere... :-)
Cari colleghi veramente apparteniamo ad un'amministrazione disorganizzata e poco sensibile...
Che almeno ci diano una data di partenza, così organizzeremmo meglio la vita privata e ci metteremmo il cuore in pace, invece così facendo restiamo soltanto nel limbo e cioè continuamente nell'incertezza e quindi nella frustrazione, perché purtroppo in tutte le cose l'attesa è sempre portatrice di ansia.
Buona serata a tutti...

Da: buonaseraaa19/11/2017 22:09:54
Ormai le previsioni di una partenza nel 2019 0 2020 si stanno facendo sempre più vere, non ci resta che aspettare.

Da: Dap19/11/2017 22:22:27
Si è cosi purtroppo

Da: prox v.isp20/11/2017 11:27:30
Buongiorno a tutti....prepariamoci a fare un bel ricorsone all'amministrazione....credo che ha questo punto ci sta tutto...

Da: prox v.isp20/11/2017 11:28:54
....credo che a questo punto ci sta tutto....(scusate errore battitura)

Da: Sovr...20/11/2017 11:54:29
Caro collega la nostra Amministrazione purtroppo è troppo potente e insensibile, anzi ringrazia la Madonna che non lo ha addirittura annullato questo concorso con qualche escamotage...
Comunque, premetto che non sono iscritto a nessun sindacato e quindi  non ho interessi a dirlo, che personalmente vorrei ringraziare il Dott. Capece, il quale è l'unico che sta tentando di rompere i coglioni all'Amministrazione...
Bè, mercoledì sarà l'ultimo giorno d'esame e speriamo che dopo ci sarà qualche notizia più certa e attendibile su questa benedetta partenza...

Da: Ufficialwe 20/11/2017 13:44:15
Anno 2019 voci dap

Da: prox v.isp20/11/2017 16:35:20
2019 addirittura.....al di la di tutto questa data mi sembra molto improbabile...forse da capire quale mese del 2018...purtroppo.......

Da: Ispettori si parte20/11/2017 17:33:31
Il cretino di turno che si chiama ufficiale l'ha sparata grossa ma va bene un cretino più uno meno...........................ragazzi a parte gli scemi abbiate la bontà di aspettare ormai fine mese e quindi fine orali e poi qualcosa sapremo...

Da: ho già vinto- 8,520/11/2017 17:34:47
...ma che cosa dai conto a quel deficiente rosicone...lasciateli perdere ...si saprà qualcosa dopo la graduatoria.

Da: AVVOCATONE20/11/2017 18:24:18
MA L'AVVOCATONE DEL RICORSO CHE FINE HA FATTO! NON SI PARLA PIU' DELL'ORDINANZA DEL TAR DEL 14.11.2017 , COME MAI? QUALCUNO SA QUALCOSA?

Da: Ufficialwe 21/11/2017 07:00:13
Solo i ciechi rifiutano la verità

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