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RICORSO PROVE SCRITTE CAMPANIA
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Da: hanno fatto12/12/2012 00:43:07
tanti di quei pasticci . Che dovrebbero perdere il posto che occupano!

Da: Perdente12/12/2012 01:19:28
Bisogna rivolgersi agli avvocati Iacovino e Fiorini.

Da: d'' accordo12/12/2012 02:30:04

qualcuno si è già rivolto a Iacovino e F.?  mi fate sapere?

Da: sarà12/12/2012 11:04:30
un bellissimo Natale, pieno di pacchi a sorpresa:
http://www.youtube.com/watch?v=AqmRa47NmII
Auguri

Da: aaaabbbbbb12/12/2012 13:29:34
In Puglia, e nelle altre regioni, il contagocce dell'Usr per l'accesso agli atti del concorso a d.s. è andato in frantumi

Riconosciuto dalla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il diritto di essere ammessi a visionare tutti i documenti e di estrarne copia. Quattro gli articoli pubblicati da Polibio.

scritto da Polibio, 28.11.2012

Riconosciuto dalla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, "il diritto di essere ammessi a visionare tutti i documenti del concorso a dirigente scolastico e di estrarne copia, perché l'esercizio del diritto di accesso, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, deve intendersi comprensivo di entrambe le modalità. Tuttavia, l'accesso potrà legittimamente essere limitato dall'amministrazione ai soli elaborati con voti utili per l'ammissione all'esame orale". Ma nessuna limitazione per quanto concerne gli "elaborati con voti utili per l'ammissione all'esame orale", trattandosi di un diritto del richiedente e di un dovere dell'amministrazione. Nel caso di specie, e quindi di concorsi, il diritto del/della richiedente è quello di essere ammesso/a a visionare "tutti" i documenti e di estrarne copia, anche di "tutti", trattando di un diritto che "deve intendersi comprensivo di entrambe le modalità".

Quattro gli articoli già pubblicati da Polibio (che è uno storiografo, ma non è un giurista) sulla trasparenza e sul diritto di accedere (cioè a prendere visione) a tutti gli elaborati degli ammessi alla prova orale del concorso e di estrarne copia. Copia di tutti gli elaborati, e comunque non meno del 50 per cento più uno, fatto salvo il diritto del/della richiedente di decidere se averne un numero inferiore alla metà più uno, ovviamente dopo averli visionati "tutti" e aver deciso quali, a propria insindacabile decisione, scegliere, essendo titolare di una situazione giuridica soggettiva che legittima l'accesso e l'estrazione di copia dei documenti riguardanti il procedimento concorsuale al quale il/la richiedente ha partecipato e "vertendosi in una delle fattispecie paradigmatiche di accesso partecipativo per il quale, ai sensi dell'art. 10 l. n. 241/1990, l'interesse a prendere visione ed estrarre copie dei documenti relativi al procedimento cui si è preso parte è insito nel fatto stesso della partecipazione procedimentale".

Come ha sempre fatto, avvalendosi di documenti, di fonti primarie e secondarie di particolare rilievo, contenuti nel suo archivio, che gli vengono inviati dai suoi lettori e dai suoi amici, Polibio sottolinea che il suo intento, attraverso l'espressione delle sue personali opinioni, è unicamente quello di portare alla conoscenza della pubblica opinione e delle autorità interessate episodi e comportamenti che ritiene lesivi della corretta gestione dell'attività pubblica relativa soprattutto alla gestione delle istituzioni scolastiche interessate. Esercita così, legittimamente e nelle forme appropriate, il diritto, di rango costituzionale, di libera espressione riguardo a fatti e a condotte di pubblico interesse; il diritto di esprimere la propria opinione e di critica nei suoi connotati fondamentali, e talvolta di esprimersi con un pizzico di ironia e di satira.

Quattro, come è stato già detto, gli articoli di Polibio dopo essere venuto a conoscenza - anche sulla base di documenti, fonti primarie, a tal riguardo - di dinieghi e di limitazioni del tutto paradossali, con limitazioni addirittura agli elaborati di appena 2 candidati (0,87%) su 228 ammessi alla prova orale, in Puglia, da parte del vicedirettore generale dell'Ufficio scolastico regionale, la cui motivazione a opinione di Polibio appariva in contrasto con le norme di legge e con le ripetute decisioni della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi (7 ottobre 2008, 4 e 5 novembre 2008, con riferimento al Consiglio di Stato, sez. IV, 13 gennaio 1995, n. 5 e 31 ottobre 1997, n. 1249) e altresì in contrasto con la delibera del 20 dicembre 2006 del Consiglio superiore della magistratura, con la quale era stato affermato "che la copia degli elaborati dei candidati diversi dal richiedente sia rilasciata senza indicazione del nome dell'autore" e "che possa essere rilasciata copia, anziché di tutti gli elaborati dei candidati ammessi alle prove orali, di una quota significativa di essi, comunque non inferiore alla metà più uno".

Dopo aver "limitato" l'accesso agli elaborati di soltanto e appena due candidati (0,87%) dei 228 ammessi alla prova orale - "accesso" non per visione degli elaborati e libere scelta da parte di chi aveva legittimamente chiesto l'accesso, dato che nessun atto originale è stato mostrato alla persona richiedente, ma per "determinazione" del vicedirettore generale dell'Usr per la Puglia per mezzo di un "procedimento" che portava a "individuarli" sulla base di un criterio e di una sequenza dei quali non veniva dato alcun riferimento normativo (un curioso "carosello" sulla base del quale gli elaborati venivano individuati nell'ambito di una sequenza, di ammessi e non ammessi, dal n. 63 a scendere e dal n. 164 a salire, restando quindi "esclusi" gli elaborati dal 64 al 163, per ripartire dal 164 e concludersi, sempre a saltare, con l'895 (228 gli ammessi alla prova orale) -, il vicepresidente dell'Urs per la Puglia Ruggiero Francavilla "aggiungeva" agli elaborati dei due candidati gli elaborati di altri 8 candidati al concorso per d.s. ammessi a sostenere la prova orale (3,48% del totale di 228, che sommato al precedente 0,87% dà complessivamente il 4,35%). Una "elargizione" che portava agli elaborati di 10 candidati, forse in seguito all'accoglimento di un ricorso da parte della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi presentato da qualcuno che aveva chiesto, per sua libera scelta, gli elaborati di dieci candidati ammessi alla prova orale della procedura concorsuale per dirigente scolastico. Infatti, soltanto da parte del richiedente l'accesso ai documenti e la richiesta di copia degli stessi può essere parziale, cioè inferiore alla quantità superiore al minimo della metà degli elaborati, quantità anche totale che resta un diritto del richiedente, e pertanto ineludibile (vd. nel volume il "Massimario", supplemento al volume "L'accesso ai documenti amministrativi" n. 13, 2010, Presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento per il coordinamento amministrativo, nel quale è pubblicata la decisione della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi del 24 febbraio 2009).

Si potrebbe supporre che a chiedere l'accesso agli elaborati, e conseguentemente a chiedere copia degli elaborati, ovviamente dei candidati che erano stati ammessi a sostenere la prova orale, siano stati in parecchi, se l'Ufficio scolastico regionale, nella persona del vicedirettore generale Ruggiero Francavilla, limitava (ma poteva giammai limitarlo, come vedremo tra poco) l'accesso agli elaborati di soltanto due candidati; accesso portato qualche tempo dopo, e comunque a seguito di insistenze da parte delle persone interessate e magari di ricorsi accolti dalla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, agli elaborati di altri otto candidati. Ma all'elargizione, da 2 a 10 su 228, sono certamente seguite ulteriori circostanziate richieste, nonché sono stati avanzati ricorsi e segnalazioni alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per il coordinamento amministrativo (via della Mercede, 9, 00187 Roma), la quale ha "riconosciuto il diritto di essere ammessi a visionare tutti i documenti e di estrarne copia, perché l'esercizio del diritto di accesso, ai sensi della disposizioni vigenti, deve intendersi comprensivo di entrambe le modalità", ovviamente "limitato dall'amministrazione ai soli elaborati con voti utili per l'ammissione all'esame orale". Alla quale il vicedirettore generale dell'Usr per la Puglia Ruggiero Francavilla certamente non mancherà di conformarsi.

Né poteva e potrebbe giammai supporre, per giustificare il limitatissimo accesso agli elaborati degli ammessi alla prova orale del concorso a d.s. (prima di 2 e poi di altri 8 sul totale di 228), che era stato "necessario" avvertire, da parte dell'Usr, la circostanza che l'elevato numero di richieste avrebbe determinato, data la quantità di documenti scaturente dall'integrale accoglimento delle istanze di accesso, un nocumento al corretto svolgersi dell'attività amministrativa". Ma l'accesso ai documenti e l'estrazione di copie di quei documenti sono o non sono un diritto dei richiedenti? Sono o non sono attività amministrativa? Rientrano o non rientrano nel corretto svolgersi dell'attività amministrativa? Polibio è dell'opinione che, rispettivamente, sono un diritto, che sono attività amministrativa, che rientrano nel corretto svolgersi dell'attività amministrativa. A parte le responsabilità amministrative e l'eventuali danno patrimoniale e non patrimoniale che potrebbe venire arrecato alle persone legittimamente interesse all'accesso e alla copia degli elaborati, alle quali il legittimo diritto viene negato, rinviato, centellinato, così nell'arco di un certo numero di mesi. Il termine prescrizionale per citare l'Amministrazione in giudizio è quinquennale e decorre da quando si è verificato il comportamento illecito.

Al "percorso" che ha caratterizzato il concorso per d.s. svoltosi in Puglia, che peraltro ha visto una folta schiera di "preparatori" - tra i quali molti dirigenti degli uffici scolastici territoriali e dirigenti scolastici, un concorso che ha registrato il "21" (voto minimo per entrambi gli elaborati per superare la prova scritta consistente in due elaborati da parte di ciascuno dei concorrenti) assegnato dalle due sottocommissioni a 359 dei 456 elaborati dei 228 candidati ammessi alla prova (poi,10 degli ammessi non hanno superato la prova orale) - Polibio (Sebastiano Maggio) ha dedicato quattro dei suoi interventi, apparsi sui siti internet retescuole, aetnascuola, scuolaoggi e su altri siti: "Alla fine del concorso si trovarono nella selva dei '21' per andare a dirigere i feudi scolastici della Puglia" (20 agosto 2012); "La logica perversa della selva dei 359 '21' in Puglia legittima la nullità dei voti assegnati agli scritti del concorso per d.s." (25 agosto 2012); "Lettera di Polibio ai ministri Profumo e Patroni Griffi sulla 'trasparenza da lumino' nella selva pugliese di 359 '21'" (5 settembre 2012); "Un dirigente dello Stato può negare e violare il diritto di accesso agli atti? In Puglia, sembrerebbe di sì!" (19 settembre 2012). L'1 agosto 2012, Polibio aveva pubblicato, anticipata da una sua premessa, la lettera del 31 luglio 2012 inviata da Anna Maria Fiore al ministro Profumo, la quale aveva concluso la sua lettera con un interrogativo: "invece di un concorso a DS ho partecipato ad una lotteria?". E Polibio così scriveva nella sua premessa di presentazione di quella lettera di Anna Maria Fiore: "Una lotteria che comunque è un'ulteriore testimonianza del disordine che ha caratterizzato il concorso-lotteria per l'assunzione di dirigenti scolastici, 'ricco' di anomalie e di assurdità, che appare svolto col preciso intento di ridurre al 'minimo' il numero (chiamiamolo così) degli 'idonei' poiché i posti sono diventati (e al Miur lo sapevano già il 13 luglio 2011) 'fantasmi'".

Gli articolo di Polibio possono essere letti accedendo ai siti internet già indicati. Altri articoli sono postati anche sui siti internet gildavenezia e gildacuneo.

Il "fenomeno" del "divieto di accesso" agli elaborati degli ammessi alla prova orale (e già in quei pochi che sono stati centellinati in due tornate, prima 2 e poi altri 8, sono presenti aspetti particolarmente discutibili, la cui trattazione Polibio rinvia ad altri suoi interventi) è stato, evidentemente combattuto con esposti e ricorsi avanzati da parte di chi aveva legittimo interesse a farlo (peraltro danneggiato/a da rifiuti assurdi e paradossali, dalla negazione di un diritto, sul piano patrimoniale e su quello non patrimoniale). D'altra parte, quando si è consapevoli che viene negato un legittimo diritto e che a negare quel legittimo diritto c'è chi persiste magari con "giustificazioni" paradossali e irriducibili - chissà perché, dato che le norme di legge, le sentenze della magistratura, le delibere del Consiglio superiore della magistratura, le decisioni e i pareri della Commissione per l'accesso ai documenti amministrative presso la Presidenza del Consiglio dei ministri sono alquanto numerosi, peraltro contenuti in raccolte giurisprudenziali, nel "Massimario" quale supplemento al volume "L'accesso ai documenti amministrativi"e in altri ambiti ufficiali - è doveroso, corretto e legittimo rivolgersi a chi di competenza (ispettorato per la funzione pubblica, commissione per l'accesso alla ai documenti amministrativi, ministero per gli aspetti disciplinari, magistratura contabile, civile, penale) per avere riconosciuto il proprio legittimo diritto e, se c'è stato, per essere risarcito/a dell'eventuale danno patrimoniale e non patrimoniale che gli/le è stato causato.

Un eccellente lavoro dal titolo "Dirigenze responsabili e responsabilità dirigenziali pubbliche" è stato recentemente pubblicato, edito da G. Giappichelli Editore - Torino, da Gabriella Nicosia , docente di Diritto del lavoro presso il Dipartimento Seminario giuridico dell'Università degli studi di Catania, Ateneo nel quale ha insegnato Diritto del lavoro privato e pubblico nel corso di laurea di Scienze delle Amministrazioni. Tra le attività di ricerca, si è particolarmente occupata di lavoro dei dirigenti pubblici, valutazione delle "performance" nelle amministrazioni, responsabilità disciplinare e manageriale.

Particolarmente interessanti, ma lo sono anche gli altri capitoli, i capitoli quarto, quinto e sesto che costituiscono la seconda parte ("L'eterogeneità endogena 'nelle' dirigenze") del volume "Dirigenze responsabili e responsabilità dirigenziali pubbliche" di Gabriella Nicosia: "Il dirigente pubblico come titolare del potere di (micro) organizzazione e gestione"; "Potere manageriale/datoriale e responsabilità: le sette fasi del ciclo di gestione della performance"; "Il dirigente pubblico come lavoratore subordinato". Capitoli nei quali, tra gli altri argomenti, sono trattati l'esercizio del potere manageriale di micro organizzazione, l'esercizio del potere datoriale, la revoca del potere datoriale e la perdita del potere manageriale e datoriale senza responsabilità delle dirigenze, l'addebito per responsabilità manageriale/datoriale, la responsabilità per incapacità manageriale/datoriale e le causali, la responsabilità per inosservanza delle direttive, le sanzioni, il recesso per grave incapacità manageriale/datoriale, la procedimentalizzazione dell'addebito, gli obblighi del dirigente pubblico nella esecuzione della prestazione di lavoro subordinato e la responsabilità disciplinare come tipica responsabilità nascente "ex contractu" di lavoro di base, le tipologie di responsabilità disciplinare previste per legge e le relative sanzioni, nonché cenni sulla procedura di addebito, le zone grigie (la peculiare fattispecie di cui all'art. 21 comma 1 bis del d.lgs. n. 165/2001, nuovo testo), il licenziamento disciplinare e la tutela reintegratoria.

A proposito del d.lgs. n. 150/2009, Polibio evidenzia che il comma 6 dell'art. 60 del d.lgs. n. 165/2001, così come sostituito dall'articolo 71 ("ampliamento dei poteri ispettivi") del d.lgs. n. 150/2009, è entrato in vigore. Differentemente dai procedimenti e dalle sanzioni disciplinari, nonché di chi viene indicato come competente a promuoverli e a infliggerle, contenuti nella "legge Brunetta", cosicché quanto novellato dal d.lgs. n. 150/2009 non può entrare in vigore poiché sono tuttora vigenti sia il Ccnl del comparto scuola, sia il Ccnl del comparto dirigenti scolastici, dato che, per esempio, nel Ccnl del comparto scuola il comma 4 dell'art. 1 recita che il contratto "alla scadenza si rinnova tacitamente di anno in anno qualora non ne sia data disdetta da una delle parti con lettera raccomandata" e che, "in caso di disdetta, le disposizioni contrattuali rimangono in vigore fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto collettivo". Quindi, sono state numerose le violazioni, e addirittura con conseguenze molto gravi nei confronti del personale docente e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, del Ccnl del comparto scuola tuttora vigente; violazioni che hanno riguardato il particolare gli articoli del Capo IX (norme disciplinari: sezione I-personale docente e sezione II-personale amministrativo, tecnico e ausiliario), con riferimento agli articoli 91, 94, 96, 97, 98 (quest'ultimo articolo per quanto concerne il mobbing: per il quale "si intende una forma di violenza morale o psichica nell'ambito del contesto lavorativo attuato dal datore di lavoro da dipendenti nei confronti di altro personale").

Non è dato sapere alcunché - anche se "li mura hannu aricchi, e sentunu" (i muri, le pareti, hanno orecchi, e sentono) e quindi le voci si diffondono (soprattutto se il "silenzio" avrebbe fatto seguito a circostanziati e documentati esposti) - in ordine alla versione novellata, dall'art. 71 del d.lgs n. 150/2009, del comma 6 dell'art. 60 del d.leg. n. 165/2001. Il testo ci mette a conoscenza che "presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della funzione pubblica è istituito l'Ispettorato per la funzione pubblica, che opera alle direte dipendenze del Ministro delegato.

L'Ispettorato vigila e svolge verifiche sulla conformità dell'azione amministrativa ai principi di imparzialità e di buon andamento dell'azione amministrativa, sull'efficacia della sua attività con particolare riferimento alle riforme volte alla semplificazione delle procedure, sul corretto conferimento degli incarichi, sull'esercizio dei poteri disciplinari, sull'osservanza delle disposizioni vigenti in materia di controllo dei costi, dei rendimenti, dei risultati, di verifica dei carichi di lavoro. Collabora alle verifiche di cui al comma 5" (si tratta del "Ministero del tesoro" che, "anche su espressa richiesta del Ministro per la funzione pubblica, dispone visite ispettive, a cura dei servizi ispettivi di finanza del Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, coordinate anche con altri analoghi servizi, sulla valutazione delle spese, con particolare riferimento agli oneri dei contratti collettivi nazionali e decentrati, denunciando alla Corte dei conti le irregolarità riscontrate").

Inoltre, l'Ispettorato, "al fine di corrispondere a segnalazioni da parte di cittadini o pubblici dipendenti circa presunte irregolarità, ritardi o inadempienze delle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, può richiedere chiarimenti e riscontri in relazione ai quali l'amministrazione interessata ha l'obbligo di rispondere, anche per via telematica, entro quindici giorni: A conclusione degli accertamenti, gli esiti delle verifiche svolte dall'ispettorato costituiscono obbligo di valutazione, ai fini dell'individuazione delle responsabilità e delle eventuali sanzioni disciplinari di cui all'articolo 55, per l'amministrazione medesima. Gli ispettori, nell'esercizio delle loro funzioni, hanno piena autonomia funzionale ed hanno l'obbligo, ove ne ricorrano le condizioni, di denunciare alla Procura generale della Corte dei conti le irregolarità riscontrate".



In conclusione, chi, da cittadino o da pubblico dipendente, ha segnalato, soprattutto se ha corredato di documenti di riferimento la segnalazione, "presunte irregolarità, ritardi o inadempienze delle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2", può da parte sua, e in via del tutto riservata, avanzare richiesta in ordine alla segnalazione. Soprattutto se i fatti a suo tempo "segnalati" persistono. Per quanto concerne l'accesso agli atti e le copie degli stessi, soprattutto se riguardano un pubblico concorso, negati da qualsiasi dirigente dello Stato, il ricorso, con richiesta di decisione e/o di parere, va prontamente rivolto alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, Presidenza del Consiglio dei ministri, la quale è sempre tempestivamente intervenuta con decisioni appropriate e corrispondenti all'applicazione delle norme di legge vigenti.

Da: pensiero convergente12/12/2012 13:34:44
cose giuste e condivisibili

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Da: grillo parlante 12/12/2012 15:10:21
"L'Ispettorato vigila e svolge verifiche sulla conformit  dell'azione amministrativa ai principi di imparzialit  e di buon andamento dell'azione amministrativa, sull'efficacia della sua attivit  con particolare riferimento alle riforme volte alla semplificazione delle procedure, sul corretto conferimento degli incarichi, sull'esercizio dei poteri disciplinari, sull'osservanza delle disposizioni vigenti in materia di controllo dei costi, dei rendimenti, dei risultati, di verifica dei carichi di lavoro.....
Inoltre, l'Ispettorato, "al fine di corrispondere a segnalazioni da parte di cittadini o pubblici dipendenti circa presunte irregolarit , ritardi o inadempienze delle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, può richiedere chiarimenti e riscontri in relazione ai quali l'amministrazione interessata ha l'obbligo di rispondere, anche per via telematica, entro quindici giorni: A conclusione degli accertamenti, gli esiti delle verifiche svolte dall'ispettorato costituiscono obbligo di valutazione, ai fini dell'individuazione delle responsabilit  e delle eventuali sanzioni disciplinari di cui all'articolo 55, per l'amministrazione medesima"

Tutto quanto abbiamo rilevato di non conforme ai principi di imparzialità, correttezza, ecc. andrebbe dunque, segnalato anche all'Ispettorato di cui sopra. Che ne dite? Qualcuno potrebbe scrivere un esposto a nome di tutti.
Circa, poi, gli avvocati del Molise, avete sentito la conferenza stampa? 700 Siciliani non ammessi agli orali già si sono rivolti a loro.

Da: grillo parlante 12/12/2012 15:11:02
"L'Ispettorato vigila e svolge verifiche sulla conformit  dell'azione amministrativa ai principi di imparzialit  e di buon andamento dell'azione amministrativa, sull'efficacia della sua attivit  con particolare riferimento alle riforme volte alla semplificazione delle procedure, sul corretto conferimento degli incarichi, sull'esercizio dei poteri disciplinari, sull'osservanza delle disposizioni vigenti in materia di controllo dei costi, dei rendimenti, dei risultati, di verifica dei carichi di lavoro.....
Inoltre, l'Ispettorato, "al fine di corrispondere a segnalazioni da parte di cittadini o pubblici dipendenti circa presunte irregolarit , ritardi o inadempienze delle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, può richiedere chiarimenti e riscontri in relazione ai quali l'amministrazione interessata ha l'obbligo di rispondere, anche per via telematica, entro quindici giorni: A conclusione degli accertamenti, gli esiti delle verifiche svolte dall'ispettorato costituiscono obbligo di valutazione, ai fini dell'individuazione delle responsabilit  e delle eventuali sanzioni disciplinari di cui all'articolo 55, per l'amministrazione medesima"

Tutto quanto abbiamo rilevato di non conforme ai principi di imparzialità, correttezza, ecc. andrebbe, dunque, segnalato anche all'Ispettorato di cui sopra. Che ne dite? Qualcuno potrebbe scrivere un esposto a nome di tutti.
Circa, poi, gli avvocati del Molise, avete sentito la conferenza stampa? 700 Siciliani non ammessi agli orali già si sono rivolti a loro.

Da: console12/12/2012 18:08:27
Quale conferenza stampa?

Da: grillo parlante 12/12/2012 19:50:10
.@console

www.primapaginamolise.it/detail.php?news_ID=50440

Da: grillo parlante 12/12/2012 22:41:01
Colleghe, colleghi,
dove siete?

Da: accesso agli atti12/12/2012 23:21:07
Stiamo preparando il ricorso, tu che fai, ormai manca poco.

Da: non ammessa disincantata12/12/2012 23:48:23
dice l'avvocato Iacovino "un concorso, opera di una filiera del crimine " ...ora il ricorso che si sta perfezionando in Campania parte da altri presupposti ed è evidente che il tentativo resta quello di non rinnovare la procedura...in una tacita intesa mediante con l'amministrazione di riferimento...il che non modificherebbe la tendenza in atto.....gli ammessi con riserva verrebbero giudicati con i pregiudizi di partenza.....pertanto mi sembra doveroso riflettere ,anche se rapidamente , su quanto debba essere compiuto

Da: Ugo Piscopo Ispettore ministeriale13/12/2012 05:35:41
di UGO PISCOPO
C era e c'è tuttora un bellis- simo romanzo di un nar- ratore russo, che parlava ' di «anime morte». Ne era autore Gogol, un tormentato e intrigante geniaccio. Le «anime morte» non erano gli spiriti, ma i servi della gleba e gli schiavi che nella Russia prerivoluzionaria si potevano vendere e comprare co- me merce comune. E ne andava comprando il protagonista del ro- manzo, Cìcicov, il quale faceva questo anche per diporto e per al- leviare un fastidioso disturbo di
cui soffriva, le emorroidi.
A questi scenari ho pensato con
malinconia nei giorni scorsi, ac- compagnando un mio giovane e valoroso amico, colpito dalla sfor- tuna di aver partecipato alle pro- ve del concorso a presidi in atto. Andava a Chiaia, alla scuola me- dia «Tito Livio», a ritirare la copia degli scritti svolti per l'ammissio- ne agli orali del concorso, che era- no stati giudicati insufficienti dal- la commissione.
Mi chiedevo, senza dirlo a lui per non affliggerlo: «Ma come si fa a escludere dal concorso uno di questo livello? Laureato col massi- mo dei voti, fornito di dottorato e postdottorato, studioso chiamato a collaborare a un'edizione critica di Marziale dall'Università di Fi- renze, docente in corsi professio- nalizzanti presso l'Università di Salerno, autore di un'infinità di pubblicazioni alcune delle quali ri- guardanti la scuola, fondatore di un Centro studi per la poesia del Sud, direttore di collane editoria- li, dotato di una seria preparazio- ne per la direzione di un istituto secondario superiore: tutto que- sto non basta?».
Ero curioso di leggere le sue prove e guardare i giudizi della commissione. Ho dato uno sguar- do alle prime a volo di uccello, ap- pena gliene è stata rilasciata una copia: due elaborati per ventidue pagine complessive, fittamente scritte, dense di citazioni, sostenu- te da argomentazioni pertinenti scientificamente fondate. Tutta fa- rina del suo sacco, ben diversa- mente dalla copia copiella che è dilagata presso moltissimi candi- dati durante gli scritti. Lui mi ha guardato e mi ha chiesto: «Che do- vevo fare di più, dovevo scrivere
a Napoli. Però, sempre interpreta- zione resta, che è cosa ben diver- sa dalla valutazione obiettiva.
Non parliamo dei tempi scanna- ti di lettura e di giudizio della commissione, né del suo schiera- mento sempre e comunque alline- ato e coperto. Eppure, sappiamo bene quanto le commissioni di norma discutano e quante diver- genze ci siano realmente fra loro negli scrutini e nei giudizi. Una co- sa incredibile, tutta a ermetica co- pertura della commissione e a ri- schio e danno dei candidati (ov- viamente, di quelli qualunque, non organici ai gruppi di potere). Non parliamo delle trasandatezze della scrittura sulla scheda, né del- le sorprese per cui il voto «tre» di- venta «due» o viceversa nella som- ma complessiva. Non parliamo del modo di accogliere i candidati e di diffidare in partenza delle lo- ro dichiarazioni: erano trattati quasi come degli extracomunita- ri. Che belle maniere riservate agli aspiranti a far parte della nuova classe dirigente.
Fuori c'erano capannelli molto animati. Ci siamo fermati con un paio di gruppi. Vi si facevano, in genere, discorsi scontati e condot- ti sul filo dell'emotività. Ma veni- vano fuori anche osservazioni acu- te e argute e riflessioni di alto pro- filo. Fra loro, mi sono detto, c'è dell'eccellenza, ma non è ricono- sciuta, anzi viene buttata cinica- mente e brutalmente nel cestino, mentre intanto ci si riempie la bocca di «meritocrazia» e di altre belle parole, che sono e restano parole.
Il fatto più grave è che molti concordemente parlavano di com- missari (o loro stretti parenti) che avevano tenuto o tenevano corsi privati per preparare al concorso e dell'industria in cui facevano af- fari d'oro avvocati illustri, sindaca- listi (che disponevano di informa- zioni prima che uscissero ufficial- mente i risultati), sensali di fiera per un mercato delle vacche, orga- nizzatori e loro collaboratori di corsi di preparazione: i candidati erano solo polli da spennare, per un giro di accumuli al nero.
ââ
un'enciclopedia?». Gli ho rispo- sto: «Se tu l'avessi fatto, ti avreb- bero considerato un pazzo e ti avrebbero proposto a una casa di cura per malati mentali».
Ho poi guardato la scheda di va- lutazione. Un disastro. Impostata e risolta a tutela di chi giudica, non di chi è giudicato. Elaborata a prove già scritte, mentre è previ- sto per legge che il candidato sap- pia i criteri di giudizio prima delle prove, per tarare il suo intervento su quei parametri e quegli obietti- vi. I giudizi, poi, solo apparente- mente erano «obbiettivi» all'ame- ricana. Ad esempio, per valutare la correttezza di un elaborato, bi- sognava dare un voto alla «corret- tezza con efficacia», un voto diver- so a quella più andante, un voto inferiore ancora alla correttezza sic et simpliciter. Roba, se non da matti, da intelletti sofistici. Ma, a prescindere da questi preziosi- smi, una valutazione del genere si costituisce sull'interpretazione, della quale la commissione non dà tracciabilità. È valutazione in assoluta irresponsabilità giuridi- ca e aumma aumma, come si dice
Le «anime morte» non erano gli spiriti, ma i servi della gleba e gli schiavi
che nella Russia prerivoluzionaria
si potevano vendere e comprare
come merce comune

Da: Ugo Piscopo Ispettore ministeriale13/12/2012 05:36:45
Articolo pubblicato sabato sul corriere del mezzogiorno allegato a corriere della sera

Da: scosse telluriche13/12/2012 12:25:18
Red - Il concorso a DS del Lazio è a rischio annullamento, nonostante tutte le procedure siano ormai state espletate.

Il Consiglio di Stato con ordinanza n. 4750 del 5 dicembre 2012, ha ritenuto fondato il ricorso contro una precedente ordinanza del Tar (n. 2690 del 25.7.2012) che aveva respinto la richiesta di annullamento delle procedure concorsuali per una asserita illegittima composizione della Commissione giudicatrice del concorso a DS nel Lazio.

Il Consiglio di Stato ha considerato  apprezzabili i profili di fumus boni iuris dell'appello al TAR, con riferimento al motivo di ricorso articolato in primo grado concernente l'incompatibilità di alcuni dei membri della Commissione giudicatrice.

I giudici di Palazzo Spada hanno accolto l'istanza cautelare in primo grado e ordinato al TAR la sollecita fissazione dell'udienza di merito, che sarà sicuramente influenzata da tale decisione del Consiglio di Stato.

Da: Confusa13/12/2012 15:55:58
Bha!

Da: Non rispondete13/12/2012 16:18:50
in nessun modo a qualsiasi provocazione che possa venire in questo forum e nell'altro.

Da: che fine avete fatto tutti?15/12/2012 02:21:29
Questo forum si sta estinguendo!




Da: dall''altro forum:15/12/2012 06:54:57
Da: Verità dolorosa 14/12/2012 16.59.34
Ripeto: vi sono due possibili azioni, entrambe profondamente ingiuste, da parte dell'USR:
a) far finta di niente e andare avanti con gli elenchi dei 959 ammessi concedendo a tutti di sostenere il colloquio;
b) procedere alla separazione dei nominativi di tutti gli "ammessi con riserva", rinviando i loro (eventuali) colloqui al termine della procedura concorsuale, ma solo per coloro che abbiano all'attivo un provvedimento DEFINITIVO della giustizia amministrativa.
La fonte (USR regionale) è assolutamente affidabile.
Questo ho saputo e questo riferisco. Liberi di non credere.


Da: ci penserà15/12/2012 13:57:41
sicuramente  la Procura a far estinguere tutto.

Da: Domanda15/12/2012 15:08:05
di Aldo Domenico Ficara
15/12/2012
Per comprendere meglio il futuro iter giudiziario del concorso a DS, è utile trascrivere il pensiero e le argomentazioni giuridiche espresse dall'Avvocato Iacovino durante una sua recente conferenza stampa sulle dinamiche delle stesse procedure concorsuali
Iacovino comincia con il dire che farà una denuncia alla procura della repubblica ( responsabilità penale ), perché il commissario di una commissione giudicatrice in un concorso pubblico come quello per DS deve firmare una autodichiarazione per evidenziare il fatto che non ci siano problemi di incompatibilità. Altra iniziativa dell'avvocato Iacovino è quella di un prossimo esposto alla Corte dei Conti ( responsabilità contabile ), perché non è giusto e non è corretto che la eventuale ripetizione del concorso sia pagata dai cittadini con le loro tasse.
Infatti, il danno economico di tale ripetizione deve essere computato a chi ha commesso le irregolarità procedurali causa del blocco stesso del concorso. Iacovino allarga l'ipotesi di irregolarità procedurale su tutto il territorio nazionale, infatti, dice: " Abbiamo scoperto che in tutta Italia c'è uno " schifo incredibile " che ha portato a una scelta poco serena di coloro che devono essere i presidi dei nostri figli ".
Lo stesso avvocato rincara la dose dicendo che se a tutto questo ci mettiamo l'illecito ( perché tali vicende hanno un costo ), i responsabili dovranno risponderne, risarcendo il danno causato.
Infine si afferma l'inizio di una causa per danni morali ( responsabilità civile ), perché gli aspiranti presidi hanno dovuto studiare, hanno speso soldi, hanno fatto sacrifici a casa e hanno fatto sacrifici dal punto di vista professionale. Per questi motivi non è giusto che si adombri una situazione assolutamente fuori norma.
Tempi duri per tutti coloro che inseriti nelle commissioni giudicatrici non potranno dimostrare la compatibilità della loro nomina.
tecnica della scuola

Da: Colleghi15/12/2012 16:02:44
ci servono i verbali della 3^ sottocommissione. Chi ne è in possesso è pregato di inviarli, con urgenza, ai seguenti indirizzi di posta elettronica:
radicalsette@libero.it
info959@libero.it
info4759@virgilio.it
E' "molto" importante che arrivino prima del deposito del ricorso al TAR.

Da: Alfa araba15/12/2012 17:20:49
Oggi ho ritirato i miei elaborati, mi sento bocciata ingiustamente per la seconda volta. Che amarezza!

Da: Amici,15/12/2012 17:34:57
occorrono tutti i verbali, magari anche le griglie, scannerizzati oppure fotografati.

Da: forza dai15/12/2012 18:46:35
inviate i verbali, ascoltate "collega", è molto importante. Sono passate più di due ore ma agli indirizzi postati non è ancora stato inviato nulla. SBRIGATEVI è nell'interesse di tutti, non è un capriccio per perdere tempo.

Da: accesso agli atti15/12/2012 19:26:13
....ma io l'accesso non l'ho avuto ancora e i 30 gg sono trascorsi da più di una settimana

Da: x colleghi15/12/2012 20:31:11
la mia prova è stata corretta dalla II sottocommissione, serve?

Da: servono15/12/2012 20:39:32
tutti i verbali ed in particolare quelli della 3^ sottocommissione

Da: GIUMAR15/12/2012 20:59:57
x colleghi
anche la mia prova è stata corretta dalla seconda commissione, sono la 946, tu che numero sei?

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