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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
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Da: Si01/09/2016 14:49:41
il forum...non fraintendere.
Rispondi

Da: Ultimissime forse01/09/2016 14:57:08
Fonte Repubblica ed. Palermo:

Il giallo in un file excel:  una lista di candidati dell'ultimo concorso per diventare dirigenti scolastici e accanto un'annotazione a penna "da aiutare". Per il Gip Fernando Sestito bisogna indagare ancora, bisogna  scoprire se le raccomandazioni siano andate davvero a buon fine.  Ecco perché è stata rigettata la richiesta di archiviazione della procura per i tre indagati Salvatore D'agostino, Roberto Tripodi e Orazio Lombardo, i primi due accusati di abuso d'ufficio, l'ultimo per falso ideologico. Il sostituto procuratore Daniela Varone ha cinque mesi di tempo per svolgere le nuove indagini disposte dal gip. Intanto il 4/10 prossimo un altro commissario dovrà già presentarsi  all'udienza preliminare:  l'ex dirigente scolastico di Altofonte Irene Iannello , nel 2012 candidata alle primarie del PD per l'Ars,  aveva dichiarato di non essere in alcuna situazione di incompatibilità con il suo ruolo di commissario. Ovvero di non aver preparato alcun candidato, ora è accusata di falso ideologico. Il gip chiede di indagare proprio sui commissari  che avrebbero preparato alcuni candidati, così come sollecitava l'esposto dell'avvocato  Giovanni Rizzuti, che assiste una cinquantina di candidati esclusi dal concorso.  Sono stati loro a far scattare le indagini della Digos. Anche se poi il concorso è andato avanti e le nomine sono state fatte. Ma gli esclusi sperano ancora nell'annullamento di tutte le prove [�].  Il Giudice Sestito chiede in particolare alla procura di "acquisire l'elenco dei partecipanti al master organizzato dall'Università di Catania , di cui era tutor Lombardo, al fine di verificare se taluni di questi soggetti fossero tra coloro indicati  nel file come presumibilmente da aiutare".  E' ormai il concorso delle polemiche, si è chiuso con la nomina di 176 nuovi dirigenti scolastici, a fronte di 4 mila candidati e 237 posti disponibili.  [�] E adesso, ipotizza un giudice, torna su quel concorso l'ombra di pesanti raccomandazioni. E soprattutto di grandi affari, attraverso costosi corsi di formazione�
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Da: Neo ds02/09/2016 07:34:09
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
Rispondi

Da: Accadeva un anno fa04/09/2016 18:01:35
in Sicilia, come in Campania, come in Abruzzo...

Dirigenti scolastici in Sicilia. Una sanatoria vergognosa e iniqua. La Dirigentiscuola-Confedir Sicilia impugnerà l'elenco dell'USR

La legge 107 del 2015, cioè la Buona Scuola, aveva previsto al comma 87 una serie di misure di sanatoria per risolvere il contenzioso ingeneratosi in Lombardia e Toscana, laddove per i ritardi nei pronunciamenti giurisdizionali si era verificata la paradossale situazione che centinaia di presidi già insediati e contrattualizzati avrebbero ricevuto una assurda penalizzazione senza alcuna loro colpa o responsabilità, in seguito alla caducazione del concorso in quelle regioni per vizi procedurali.
Si tratta, ripetiamo, di situazioni specifiche e mirate a superare una situazione incresciosa e a risolvere un problema nell'interesse specifico dell'utenza e della Amministrazione.
Ma come al solito nelle maglie della legge si incuneano casi e situazioni che nulla hanno a che fare con l'interesse generale e con la tutela della Pubblica Amministrazione.
E in Sicilia, regione che non era e non è interessata da queste vicende recenti abbiamo assistito alla pubblicazione di un elenco di 155 docenti che sono stati inclusi tra gli aventi diritto a questa sanatoria pur non essendo mai diventati presidi o dirigenti scolastici e non avendo mai avuto un contratto di questo tipo.
Un elenco che è stato rimaneggiato innumerevoli volte e dal quale sono stati espunti per esempio i presidi incaricati che pur qualche titolo alla sanatoria avrebbero avuto.
Non esiste una logica giuridica, morale, etica e amministrativa che sta alla base di questa collazione di nomi e di questa operazione che in Sicilia non ha alcun senso e giustificazione.
Per questo la Dirigentiscuola-Confedir Sicilia impugnerà immediatamente il decreto del direttore dell'USR Sicilia e il relativo elenco anche se i candidati inclusi in detto elenco sono ammessi sotto riserva di accertamento dei requisiti previsti dall'art.1 comma 88 della L. 13.07.2015 n. 107 e l'USR si riserva la facoltà di escludere i candidati in elenco in qualsiasi momento della procedura, allorché venga accertata la mancanza dei requisiti per l'ammissione al corso.
Altra impugnativa stanno giustamente proponendo i presidi incaricati siciliani che avrebbero loro si titolo e giustificazione dopo anni di contratti di incarico di presidenza a una giusta e corretta sanatoria e per questo già nelle prossime ore arriverà all'USR apposita diffida seguita da ricorso giurisdizionale.
Valuteremo attentamente la procedura messa in atto dall'USR Sicilia per verificare comunque la rispondenza del corso di formazione alle prescrizioni del decreto ministeriale 499/2015 e le procedure selettive messe in atto per la gestione di questa sanatoria miracolistica che sa di assalto alla diligenza.

Articolo pubblicato al seguente link: http://www.dirigentisicilia.org/component/content/article/1-ultime/397-2015-08-10-18-53-46
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Da: Sarà vero ? Sarà falso ?05/09/2016 19:00:49

"Allarme Vesuvio: due vulcanologi italiani temono eruzione a breve
467 mila


04 settembre 2015 - 12:00
Secondo due vulcanologi tra il vulcano e i Campi Flegrei una grande sacca di magma potrebbe risalire in superficie, dando luogo a un'eruzione: tre milioni di persone sono a rischio


   
Allarme Vesuvio: due vulcanologi italiani temono eruzione a breve - Vi abbiamo informato qualche giorno fa di  uno studio pubblicato su "Nature", due vulcanologi italiani, Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo, tornano a lanciare l'allarme circa le condizioni del vulcano che sovrasta il Golfo di Napoli: una sacca di magma ospitata in una caldera a una profondità di 10 chilometri tra il Vesuvio e i Campi Flegrei potrebbe risalire in superficie dando luogo ad una pericolosissima eruzione. L'allarme torna ciclicamente e con esso la considerazione che i piani di evacuazione non sono sufficienti a scongiurare pesanti conseguenze. Sono 70 anni, scrive huffingtonpost.it,  che il Vesuvio è silente, ma secondo due vulcanologi italiani una sacca di magma ospitata in una caldera tra il Vesuvio e i Campi Flegrei potrebbe risalire in superficie dando luogo ad una pericolosissima eruzione. Tra il 2000 e il 2012, sottolineano gli esperti al Giornale, nella zona il suolo si sarebbe sollevato di almeno 20-30 centimetri."
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Da: Come mai dopo 10 mesi il ministero non risponde?07/09/2016 01:35:17
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA SUI CONCORSI PER DIRIGENTI SCOLASTICI,
presentata alla Camera dei Deputati dall'on. Marco Di Lello, con la quale, in relazione ai concorsi per dirigenti scolastici banditi nel 2004 e nel 2011, premesso che per alcuni dirigenti scolastici, di recente nominati, che avevano partecipato al concorso bandito nel 2004, alla luce di sentenze emesse dal Consiglio di Stato, con le quali si respingevano in via definitiva alcuni ricorsi, si chiede di verificare il possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015, laddove quest'ultima legge, introducendo gravi e ingiustificate disparità, non ha invece tenuto conto dei partecipanti al concorso bandito nel 2011 che, a seguito di provvedimenti cautelari, benché avessero superato tutte le prove concorsuali, sono stati poi esclusi dalla graduatoria di merito, l'on Di Lello chiede al Ministro della Pubblica Istruzione: " quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015; quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso; quali iniziative, anche di carattere normativo, intenda assumere al fine superare la situazione di disparità di trattamento tra i partecipanti ai vari corsi-concorsi per dirigenti scolastici banditi negli anni ". E' auspicabile, anche in considerazione della gravità e dell'importanza delle questioni trattate, che il Ministro della Pubblica Istruzione, risponda in tempi rapidi. Questo il testo integrale dell'interrogazione, disponibile al seguente link: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-10987 presentato da DI LELLO Marco
testo di Mercoledì 4 novembre 2015, seduta n. 515
DI LELLO. â€"
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. â€" Per sapere - premesso che: l'attuazione della legge 13 luglio 2015, n. 107, recante «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti», ha evidenziato, in alcuni sue parti, evidenti criticità e, in altre, ha introdotto disparità che occorrerà sanare in questa sede, ci si limita a segnalarne due; prima questione: con il decreto ministeriale prot. n. 499 del 20 luglio 2015, recante «Modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale, ai sensi dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107, ovvero della sessione speciale di esame di cui all'articolo 1, comma 90, della legge 13 luglio 2015, n. 107, si dava attuazione alle disposizioni legislative riguardanti i dirigenti scolastici che, avendo un ricorso pendente a seguito della partecipazione ai corsi - concorsi banditi nel 2004 e nel 2006 - potevano partecipare alla nuova tornata concorsuale; a tal fine, il direttore generale per l'ufficio scolastico regionale per l'Abruzzo, con nota n. AOODRAB 6274, decreta la pubblicazione degli elenchi degli ammessi, individuati con nota prot. n. 8742 del 24 agosto 2015 dell'Ufficio scolastico regionale Campania per l'accesso ai ruoli di dirigente scolastico, rispettivamente, per la regione Abruzzo e per la regione Campania, sul sito web dell'ufficio scolastico specificando che i docenti di cui ai suddetti elenchi sosterranno la prova sotto stretta riserva di accertamento dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015; sembra però che l'accertamento di cui sopra, in tal caso, non sia stato effettuato a differenza di altre regioni dove si è proceduto all'esclusione dei candidati in quanto il ricorso non era più pendente. È il caso della regione Sicilia dove si è proceduto ad escludere i candidati che non avevano un ricorso pendente; così, scorrendo l'elenco dei candidati pubblicato sul sito web dell'ufficio scolastico regionale dell'Abruzzo e confrontandolo con i nominativi che compaiono in alcune sentenze definitive della giustizia amministrativa, la coincidenza è alquanto strana; in particolare, se si prende in considerazione le sentenze del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, sezione sesta, sui ricorsi - numero di registro generale 5458 del 2012 (con sentenza depositata il 3 febbraio 2015); numero di registro generale 439 del 2012 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 430 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 630 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 1518 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 627 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012) - i nomi e i dati anagrafici dei ricorrenti coincidono con quelli dei candidati ammessi al corso di cui sopra. Come anticipato, il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata. Inoltre ordina che le sentenze siano eseguite dall'autorità amministrativa. Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo; sta di fatto che i candidati, partecipano al corso, superano la prova scritta, vengono inseriti, con tutti gli altri partecipanti perché tutti superano il corso, alla graduatoria generale di merito con nota del direttore generale dell'ufficio scolastico regionale per l'Abruzzo del 22 settembre 2015 prot. n. AOODRAB 6523; la vicenda si conclude con il decreto del direttore generale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 2 ottobre 2015, prot. n. 0001002, con il quale vengono assegnate, ai soggetti inclusi negli elenchi allegati rispettivamente al decreto del direttore generale prot. n. AOODRCA 10379 del 22 settembre 2015 della regione Campania e decreto del direttore generale prot. n. AOODRAB 6523 del 22 settembre 2015 della regione Abruzzo, le sedi regionali di destinazione; seconda questione: l'attuazione della precitata legge n. 107 del 2015, non solo, non ha risolto la questione dei dirigenti scolastici, ma, al contrario, ha introdotto gravi e ingiustificate disparità di trattamento, con il limitare la partecipazione alla nuova tornata concorsuale a quelli con un ricorso pendente a seguito della partecipazione ai corsi - concorsi banditi nel 2004 e nel 2006, e l'esclusione di quelli del 2011; con l'occasione, si è anche ritenuto di recuperare le posizioni di soggetti non risultati vincitori in precedenti procedure di reclutamento di dirigenti scolastici svoltesi nel 2004 e nel 2006. Appare quindi conforme a giustizia e ragionevolezza prendere in considerazione pure le posizioni di coloro che hanno partecipato, superandolo, al concorso indetto nel 2011, al quale però erano stati ammessi sulla base di provvedimenti giurisdizionali cautelari, non avendo raggiunto il punteggio minimo richiesto per la prova preselettiva, ma in ogni caso, si ribadisce, superando tutte le prove d'esame; le prove concorsuali, valutabili nella loro interezza, sono state agevolmente concluse dagli stessi e avrebbe dovuto essere quindi conseguente, secondo l'interrogante, l'inserimento nella graduatoria di merito, in considerazione del tacito accoglimento della conclusione dell'iter concorsuale da parte dell'amministrazione, in virtù del principio dell'assorbenza, invocato dall'articolo 4, comma 2-bis, decreto-legge n. 115 del 2005, che così stabilisce: «Conseguono ad ogni effetto l'abilitazione professionale o il titolo per il quale concorrono i candidati, in possesso dei titoli per partecipare al concorso, che abbiano superato le prove d'esame scritte ed orali previste dal bando, anche se l'ammissione alle medesime o la ripetizione della valutazione da parte della commissione sia stata operata a seguito di provvedimenti giurisdizionali o di autotutela»; la misura di sanatoria, in questo caso appare ancor più conforme secondo l'interrogante, alle necessità di razionale considerazione delle posizioni soggettive, se si considera che la prova preselettiva non aveva lo scopo di scrutinare la preparazione e l'idoneità del candidato a ricoprire la funzione - compito questo delle successive prove concorsuali -, bensì quello più limitato di ridurre il numero dei partecipanti alle prove, al fine di renderne più sollecita la definizione; ed, infatti, il risultato della prova preselettiva non concorre alla formazione del voto finale di merito. Peraltro, una volta che l'ammissione si sia comunque avuta e che le prove siano state successivamente superate, non risponde ad alcun interesse pubblico, secondo l'interrogante, continuare ad escludere i concorrenti risultati idonei, quando anzi è nell'interesse dell'Amministrazione inserirli nella graduatoria che costituisce una risorsa di personale e dunque una risorsa per il funzionamento dei pubblici uffici, anche tenendo conto che la graduatoria medesima è stata successivamente trasformata in graduatoria ad esaurimento, con validità per l'assunzione di tutti gli idonei in essa inseriti -: quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015; quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso; quali iniziative, anche di carattere normativo, intenda assumere al fine superare la situazione di disparità di trattamento tra i partecipanti ai vari corsi-concorsi per dirigenti scolastici banditi negli anni. (4-10987)
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Da: Il nostro paese che ci crediamo o no,07/09/2016 20:04:04
da molti anni è gradualmente finito nelle sabbie mobili di un gigantesco debito pubblico, estremamente difficile da ridurre finquando la nostra economia non uscirà dalla stagnazione in cui si trova.

Purtroppo, con un'economia in fase di stagnazione e senza il benché minimo progetto di governo credibile, qualsiasi tentativo volto a condurre questo paese fuori dal guado in cui è collocato, è destinato inevitabilmente a fallire perché un qualsiasi sistema economico e/o aziendale, senza un governo efficiente, tende inesorabilmente al caos e alla disorganizzazione.

Per ribaltare totalmente questa complessa situazione, bisogna seriamente pensare a ricostruire, dalle fondamenta, l'attuale società, fortemente in crisi, mediante una rivoluzione culturale che sappia modificare i nostri comportamenti sbagliati.

Ad esempio, non tergiversando di fronte a comportamenti negativi come la cattiva gestione e la corruzione, che rappresentano i due peggiori mali della P.A., agendo sempre in nome dell'interesse pubblico, lavorando per realizzare il benessere dei cittadini così come recita a riguardo la Costituzione, rifuggendo dall'idea di poter governare ciecamente all'insegna dell'improvvisazione (perché ciò provoca solo il caos e il malgoverno), iniziando a ricostruire una vera scala di valori basata sull'onestà, sul merito, sul sapere, sulle competenze, ricostruendo una P.A. efficiente mediante l'impiego di una classe dirigente retta e competente, che nell'organizzare o nell'attuare un processo decisionale sappia prendere le opportune distanze dagli atti amministrativi contaminati dall'incoerenza, dagli illeciti, dall'opportunismo e dalla corruzione, e che sappia, infine, fornire la giusta energia all'organizzazione governata, aumentando al suo interno il livello di coesione, riducendo le situazioni di conflitto, promuovendo innovazione e migliorando le performance dell'intero sistema.

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Da: È sconcertante 08/09/2016 21:35:13
il silenzio della giustizia.
Rispondi

Da: A un anno dalla Buona Scuola08/09/2016 23:33:35
Ma serve poi proprio tanto studiare? Ricordate la vicenda di alcuni partecipanti al concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2004? Erano stati sonoramente bocciati alle prove. Avevano presentato ricorso che sarebbe rimasto "pendente" per circa 10 anni nei vari gradi di giudizio. Poi arrivò la legge sulla cosiddetta "Buona scuola". Nell'estate dell'anno scorso parteciparono ad un corso intensivo di 10 giorni per 80 ore complessive. Subito dopo sostennero un esame ( tutti promossi, fatta eccezione che per la regione Sicilia) e immediatamente ebbero anche la dirigenza. Evviva!!! Ma è rimasto sempre un dubbio, più volte sollevato, al quale, dopo un anno non c'è ancora risposta. Ma erano davvero pendenti quei contenziosi? Già perché circolano da tempo voci che in effetti molti di quei contenziosi non sarebbero stati affatto pendenti e che, anzi, sarebbero stati "riesumati" con un ricorso per ricusazione dopo una sentenza definitiva del Consiglio di Stato. Ma solo quando gli atti presentati diventeranno pubblici, anche a seguito di un auspicabile intervento della Magistratura, si potrà appurare come veramente sono andate le cose. Certo non deve essere facile vivere con questa perenne spada di Damocle sulla testa, sapendo che la poltrona così acquisita potrebbe andare perduta da un momento all'altro, con le conseguenze del caso. Bisogna solo avere pazienza perché prima o poi la verità viene sempre a galla.

Rispondi

Da: Già08/09/2016 23:56:39
È davvero sconcertante questo silenzio, auguriamoci che al danno non si aggiunga la beffa. Dico ciò perché in questo nostro strano paese tutto può succedere, anche l'impossible.
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Da: Come reagireste 09/09/2016 15:37:04
se, tra un paio d'anni, vi ritrovaste come vostra dirigente quella concorrente che "non fa niente e non capisce niente ma....."?
Rispondi

Da: Non succederà09/09/2016 17:13:51
fidati.
Rispondi

Da: Come reagireste 09/09/2016 18:23:00
Potrebbe anche succedere.
Rispondi

Da: @ Come reagireste09/09/2016 20:38:03
ho forti dubbi a riguardo, non lasciatevi ingannare dall'apparente silenzio della giustizia.
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Da: Edmond Rostand10/09/2016 07:45:48
Cadono le foglie - disse Cyrano con una strana intonazione nella voce - Come vengono giù dolcemente! Nel loro breve viaggio dal ramo alla terra pare che vogliano creare un ultimo attimo di bellezza, e pure nel terrore di marcire al suolo danno alla loro caduta la leggera grazia del volo
Rispondi

Da: @ Dont worry10/09/2016 13:24:07
a dire il vero già sono tanti i DS a non sapere niente dei quali non si dubita che solo un "aiuto di alto rango" può averli sistemati dove sono per quanto sono "capre"!

scuola nuova, DS della vecchia guardia, primo collegio allucinante, incapace di mantenere il silenzio, priva di autorevolezza e quel che è peggio, con gravi problemi ad esprimersi in italiano, neotrasferiti lasciati in balia di se stessi senza direttive, il caos...e purtroppo non è un caso isolato, altro DS identico in una delle mie precedenti sedi di servizio, n entrambi i casi le scuole dirette da questi "abili amministratori" hanno avuto pesanti conseguenze in termini di iscritti e reputazione dell'Istituto!
in questa spero non faccia troppi danni, meno male che pare manchi un anno al pensionamento....

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Da: Come reagireste 10/09/2016 17:56:47
se, tra qualche annetto, vi ritrovaste come vostra ds la moglie di un commisario (poi domessosi)?
Rispondi

Da: Se questa è una buona scuola...10/09/2016 18:02:02
Un tempo per diventare dirigente scolastico occorreva vincere un concorso estremamente selettivo, più di recente per alcuni , scaltri quanto impreparati, è bastato partecipare a una tornata concorsuale e, anche dopo essere stati esclusi o bocciati,  mantenere in vita  un ricorso "pendente" ( anche se poi, in alcuni casi, tale "pendenza" resta tutta da dimostrare ) in attesa di una sanatoria "salva presidi" che, prima o poi, anche dopo diversi anni ( ma non pochi, perché, secondo alcuni, i ricorsi devono essere d'annata ), potrà arrivare. Il tutto in barba a quanti hanno studiato e si sono impegnati per raggiungere , senza alcun "salvataggio", l'agognato posto dirigenziale! Ma ne vale la pena si chiederanno questi ultimi? Altro che "Buona Scuola"! I risultati di quest'andazzo, purtroppo, sono attualmente sotto gli occhi di tutti.
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Da: La storia del concorso del 200410/09/2016 23:56:09
Vi racconto una storia, non una bella storia per la nostra scuola e, più in generale, per un Paese che un tempo era considerato la "culla" del diritto. Una storia poco  raccontata e che non ha mai trovato idoneo e congruo spazio sui mass media laddove invece andrebbe consegnata anche alle future generazioni, dal momento che già le attuali, annusata da tempo l'aria che tira,  stanno scappando in altri paesi e questa vicenda, come tante analoghe altre, conferma che, tutto sommato, hanno ragione loro. Dunque siamo nel 2004, quando, dopo anni d'attesa, viene finalmente bandito il concorso per dirigenti scolastici con DDG 22 novembre 2004. Il bando, su base regionale, prevede un totale di 1.500 posti per tutti i tre settori ed è articolato in fasi successive: selezione per titoli, concorso di ammissione, periodo di formazione, esame finale. La selezione per titoli già fa sì che molti docenti, che ritengono di non poter attingere ad un punteggio elevato, decidano di non presentare la domanda. Valutazione errata! Poi vedremo il perché. Il bando prevede che, alla successiva fase del concorso di ammissione, partecipino un numero pari a 7 volte i posti messi a concorso, dunque 10.500 docenti in tutto, sempre suddivisi per le varie regioni. E qui arriva la prima sorpresa. Molti degli esclusi alla selezione per titoli decidono di ricorrete ai vari TAR per poter essere ammessi alle prove scritte del concorso di ammissione. Attraverso l'emanazione di provvedimenti cautelari riescono nel loro tentativo, sicché alle prove scritte partecipa una mole molto maggiore di  candidati rispetto a quanto preventivato. All'esito di tali prove molti dei partecipanti non vengono ammessi alla successiva prova orale. A questo punto cosa fanno? Presentano altri ricorsi, la maggior parte dei quali vengono, nel corso degli anni respinti, Ma questo aspetto verrà ripreso più avanti. Dunque alla fine delle prove d'ammissione, vengono redatte per ogni regione e per ogni settore, due graduatorie, una di merito e un'altra, estrapolata dalla prima, sulla base dei punteggi complessivi conseguiti, di ammessi alla successiva fase del corso di formazione. E qui arriva un'altra sorpresa, perché, nelle graduatorie degli ammessi, accanto ai cosiddetti "pleno iure", che avevano partecipato alle prove del concorso a pieno titolo, ci sono molti inserimenti che iniziano con "RIS", volendo indicare che si tratta di partecipanti che, solo grazie all'ordinanza cautelare della giustizia amministrativa avevano potuto partecipare alle fasi successive. E se mai domani si arrivasse, dopo i vari gradi di giudizio ad escludere tali partecipanti? Avrebbero pieno titolo ad essere ammessi alla formazione, per scorrimento, quei "pleno iure" che nel frattempo ne sono stati esclusi. Ma si possono aspettare i tempi lunghi della giustizia? Ebbene no! Ed il legislatore provvede alla bisogna. Sicché, nella discussione della legge finanziaria del 2007 - qualcuno potrebbe domandarsi cosa c'entra la legge finanziaria con il concorso per dirigente scolastico, ma si tratta di un "mistero" destinato a rimanere tale - viene presentato e approvato un emendamento che, di fatto, consente a tutti coloro che si trovino, nelle rispettive regioni, nelle graduatorie di merito di partecipare alla fase di formazione. Alla fine, dopo l'esame finale, il numero dei concorrenti che hanno superato tutte le fasi sarà raddoppiato con picchi anche del 300% in alcune regioni. Per esempio, nella regione Campania, dove i posti messi a concorso nel bando  erano complessivamente 192, nelle graduatorie di merito risulteranno in tutto presenti oltre 600 nominativi. Come risolvere il problema che, mentre nelle regioni del nord e del centro Italia, il numero di vincitori è pari, se non inferiore, ai posti messi a concorso per ogni settore, in alcune regioni del sud del paese, come la Campania, esiste un surplus che come abbiamo già detto supera anche il 200%? Interviene ancora una volta il legislatore, trasformando, quando oramai tutte le fasi del concorso si erano esaurite, un concorso indetto su base regionale, di fatto in concorso su base nazionale, con l'introduzione della cosiddetta "interregionalità" nell'ambito del decreto "mille proroghe" - anche in questo caso con le proroghe il provvedimento non c'entra nulla, ma oramai abbiamo capito come vengono confezionate le leggi nel nostro Paese! -, introducendo una norma che recita: " gli aspiranti utilmente inclusi nelle rispettive graduatorie che non conseguono la nomina per carenza di posti nel settore formativo cui si riferisce la nomina stessa possono chiedere di essere nominati, nell'ambito della medesima tipologia concorsuale cui hanno partecipato, a posti rimasti eventualmente vacanti e disponibili in un diverso settore formativo, previo inserimento alla fine della relativa graduatoria. La possibilità di nomina, previo inserimento alla fine della relativa graduatoria, in ordine di punteggio degli idonei afferenti al primo e al secondo settore formativo, è ammessa anche per la copertura di posti rimasti eventualmente vacanti e disponibili in altra regione. Le graduatorie dei suddetti concorsi sono trasformate in graduatorie ad esaurimento". Ecco fatto! Con la trasformazione delle graduatorie di merito in graduatorie a esaurimento tutti vengono sistemati, pure attraverso un flusso migratorio dal sud verso il nord - anticipazione del film della coppia Bisio-Siani "Benvenuti al Nord". Qualcuno a questo punto penserà che la storia sia finita. Ebbene no. C'è un codicillo di non poco conto. Ricordate la questione dei ricorrenti che erano rimasti esclusi perché non ammessi alla prova orale, dopo che non avevano conseguito il punteggio minimo nelle prove scritte? Parrebbe, ma il condizionale è d'obbligo, visto il lungo lasso di tempo trascorso, che lasciava pensare che la giustizia amministrativa si fosse pronunciata con sentenza definitiva su tutti i ricorsi, e i dubbi al riguardo da più parti sollevati, anche con un'interrogazione parlamentare ancora senza risposta, che in alcune regioni un numero, mai esattamente quantificato, di questi contenziosi sarebbero rimasti "pendenti" Una situazione che comunque era ben nota agli "addetti ai lavori", dal momento che, in diverse riprese, si era tentato, sempre senza successo, di far passare una norma che sanasse questa situazione. Arriva finalmente la "Buona Scuola" ed ecco apparire tra i tanti commi dell'art. 1 l'oramai noto comma 87, il quale recita: "Al fine di tutelare le  esigenze  di  economicità  dell'azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti del contenzioso pendente relativo ai concorsi per dirigente scolastico di cui al comma 88,  con  decreto  del  Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da  emanare  entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della  presente  legge, sono definite le modalità di svolgimento di un  corso  intensivo  di formazione   e   della   relativa   prova   scritta   finale,   volto all'immissione dei  soggetti  di  cui  al  comma  88  nei  ruoli  dei dirigenti scolastici " laddove al successivo comma 88 si precisa : " Il decreto di cui al comma 87 riguarda: ... i soggetti che abbiano avuto una  sentenza  favorevole  almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto,  alla  data  di entrata in vigore della presente legge, alcuna  sentenza  definitiva, nell'ambito  del  contenzioso  riferito  ai  concorsi  per  dirigente scolastico   di   cui   al   decreto   direttoriale   del   Ministero dell'istruzione, dell'università' e della ricerca 22  novembre  2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 94 del  26 novembre 2004 ". Eccoli qui, i signori dal "contenzioso pendente" da ben due lustri.  E' vero che non hanno neppure superato la prima prova del concorso di ammissione, potrà essere anche vero che alcuni di questi sono stati ammessi con riserva a tale prova in quanto non avevano neppure i titoli sufficienti  ma qui bisogna tutelare "l'economicità dell'azione amministrativa" e "prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico", Scherziamo? Ma chi tutela i sacrosanti diritti di quanti hanno ritenuto di non partecipare ad un concorso sapendo che non avevano i titoli o di coloro non hanno presentato ricorso quando sono stati bocciati alle prove, di coloro, in sintesi, che hanno creduto in uno Stato di diritto? Qualcuno potrebbe consolarsi pensando alle lungaggini delle procedure indicate nella stessa legge sulla buona scuola. Invece non è così. La legge 13 luglio 2015, n. 107 entra in vigore il 16 luglio 2015,  Dopo appena quattro giorni con D.M. n. 499 del 20.07.2015 - Istituzione corso intensivo di formazione ai sensi dei commi 87 e 88 dell'art. 1 della legge n. 107/2015 -, vengono messe in moto le procedure relative ai commi citati. Ma non  è finita qui. Nel mese successivo, ad agosto 2015 dunque, mentre la maggior parte degli italiani si gode la breve pausa estiva, presso alcune sedi regionali vengono subito insediate le commissioni, viene effettuato in 10 giorni il corso intensivo di 80 ore complessive e, subito dopo, l'esame conclusivo, che in tutte le regioni interessate, ad eccezione della Sicilia, viene superato da tutti i partecipanti - dunque una vera e propria sanatoria. Ecco dunque sortire i nuovi dirigenti., ai quali viene anche assegnata la sede di lavoro tra i mesi di settembre e ottobre 2015, scavalcando pure coloro che, in alcune regioni, erano ancora in attesa d'assegnazione, collocati nelle graduatorie di merito del successivo concorso bandito nel 2011. Come mia tanta fretta? E perché, anche in nome della tanta declamata trasparenza, non si cono mai chiarite, anche su base documentale, le posizioni di quanti, dichiarando di avere dei ricorsi pendenti, hanno potuto attingere ai benefici previsti dalla legge che, però, ha inopinatamente escluso coloro che avevano un contenzioso pendente a seguito del successivo bando di concorso per dirigenti scolastici del 2011, ingenerando così un nuovo vespaio di polemiche anche per una palese quanto ingiustificata disparità di trattamento? Domande che, a distanza di un anno, attendono ancora risposte, anche da parte di quegli uffici tenuti a vigilare sull'operato della pubblica amministrazione.
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Da: @ Se questa è...11/09/2016 00:03:18
In verità mi sembra davvero una subdola forzatura o un mancato senso della realtà quanto affermi, riferendoti ai pendenti, e ciò considerando semplicemente il modo in cui taluni concorrenti sono giunti all'idoneità e i pasticci, per nulla leciti, verificatisi per renderli idonei, sottraendo tale opportunità ad altrettanti concorrenti oggettivamente più preparati e meritevoli di loro e che tu larvatamente li consideri cialtroni e usurpatori. Mi chiedo a chi possa giovare lo stravolgimento dei fatti e della verità se non a chi oggi si ritrova con la coscienza opaca.
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Da: Sicuramente il concorso 201111/09/2016 17:17:50
finirà negli annali del miur come uno dei concorsi a d.s. più ingiusti e immeritocratici svolti fino ad oggi.
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Da: Questo 12/09/2016 10:56:03
è sicuro!
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Da: Sanatoria o selezione per i contenziosi pendenti?13/09/2016 15:42:32
Nell'articolo in calce si parla di quanto accaduto in Sicilia, circa un anno fa, all'indomani della pubblicazione della legge sulla cosiddetta "buona scuola", Va ricordato, però, che in Sicilia la maggior parte dei partecipanti al corso intensivo fu poi bocciata, mentre in altre regioni, come l'Abruzzo e la Campania, i partecipanti al corso intensivo, effettuato nel corso dell'estate del 2015, furono tutti promossi nella successiva prova orale e nominati immediatamente dirigenti scolastici, nonostante, tra l'altro, i forti dubbi e le perplessità manifestate da più parti circa l'esistenza dei requisiti previsti dalla norma, suffragati anche dal fatto che mentre in Sicilia molti richiedenti erano stati esclusi, avendo verificato che il contenzioso pendente non sussisteva, in altre regioni tale verifica non  risultava effettuata, per quanto si poteva desumere dalla pubblicazione degli atti, sicché tutti coloro che avevano dichiarato di avere un contenzioso pendente sarebbero stati ammessi al corso intensivo. Da qui sono sorte le seguenti due questioni fondamentali.
Prima questione: nelle altre regioni sono stati effettuati tutti i controlli necessari per verificare la sussistenza dei contenziosi pendenti per i richiedenti, così come fu fatto in Sicilia? E con quali risultati?
Seconda questione: Come mai l'applicazione dei commi 87 e 88 dell'art. 1 della legge 107/2015 ha prodotto diversi risultati nelle regioni italiane, sicché in Sicilia si è risolta in una selezione con la maggior parte dei partecipanti al corso intensivo, poi bocciati, mentre in altre regioni, come l'Abruzzo e la Campania, tutti i partecipanti al corso intensivo hanno poi superato la prova orale, risolvendosi dunque l'applicazione della norma in una vera e propria sanatoria?
Quesiti che, a distante di un anno, attendono ancora una risposta anche da parte degli organi inquirenti.

Questo  l'articolo, pubblicato sulla vicenda siciliana, sulle pagine di repubblica.it, in data 24 agosto 2015 che, però, non tiene conto di quanto accaduto appunto nelle regioni Abruzzo e Campania nell'ambito dell'applicazione della stessa norma di legge.

Quei 120 presidi bocciati e "recuperati". L'ennesimo paradosso della scuola
In Sicilia, approfittando in una norma della riforma che sanava un precedente pasticcio amministrativo, organizzati corsi per riammettere gli esclusi dei concorsi 2004 e 2006. E scoppia la protesta

di SALVO INTRAVAIA
Quei 120 presidi bocciati e "recuperati". L'ennesimo paradosso della scuola

"Scandalo al sole" o procedura pienamente legittima? La scuola siciliana si ritrova ancora una volta al centro di un polverone per il concorso a preside del lontano 2004. Questa volta, l'argomento del contendere è il corso accelerato organizzato a cavallo di ferragosto dall'Ufficio scolastico regionale che, dopo ben 11 anni, rimette in pista 120 aspiranti dirigenti scolastici bocciati a più riprese nelle selezioni del 2004 e del 2006. Che per il semplice fatto di avere presentato un ricorso  -  mai discusso nel merito o di avere ottenuto una prima sentenza favorevole  -  contro quella esclusione ora si ritrovano ad un passo dalla poltrona di preside. A dare la possibilità di estrarre dalla naftalina gli incartamenti di coloro che hanno partecipato senza successo ai concorsi in questione, la legge 107 dello scorso 15 luglio, più conosciuta come Buona scuola.
E più precisamente i commi che vanno dall'87 al 90, che si occupano di sanare la kafkiana situazione venutasi a creare in Lombardia, Toscana e Campania dopo il concorso a preside del 2011. E evitare costosissimi risarcimenti del danno cui sarebbe potuto andare in contro il ministero dell'Istruzione. In Lombardia e Toscana, il concorso del 2011 è stato annullato e quindi ripetuto. E dopo la seconda procedura, i vincitori sono stati assunti. Ma poi per effetto di sentenze successive del Tar o del Consiglio di stato i relativi concorsi sono stati nuovamente annullati e i presidi già assunti si sono ritrovati nella surreale situazione di doversi rimettere in gioco dopo essere stati per uno, due o tre anni a capo di centinaia di istituzioni scolastiche.

La legge Renzi-Giannini e il successivo decreto ministeriale dello scorso 20 luglio, per questi casi, hanno previsto un corso di formazione "intensivo" e un esame orale. Per coloro che non sono mai stati assunti dopo avere superato tutte le prove del concorso, come in Campania, o che sono stati trombati tra la prima e la seconda ricorrezione delle prove scritte in Lombardia e Toscana, la legge ha previsto sempre il corso di 80 ore e una prova scritta. Ma, sempre per evitare ulteriori contenziosi e rischi, la legge ha previsto che si potessero prendere in considerazione le situazioni di coloro che parteciparono ai concorsi a preside del 2004 e del 2006 e che "abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della presente legge, alcuna sentenza definitiva". Escludendo da questa sanatoria i colleghi che, nelle stesse condizioni  -  bocciatura alle spalle e ricorso ancora in piedi  -  hanno partecipato alla selezione del 2011.

Dal 10 al 20 ogosto, con qualche giorno di vacanza incluso, la direzione scolastica siciliana organizza un corso intensivo per 153 bocciati rispettivamente 11 e 9 anni prima. E appena esce l'elenco scoppia il caos. La sezione siciliana Dirigentiscuola del sindacato Confedir grida subito allo scandalo accusando senza mezzi termini il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Altomonte, di avere organizzato un "corso-concorso siciliano atipico, per sanare situazioni che nulla hanno a che vedere  -  dice Salvatore Indelicato, segretario regionale del sindacato  -  con le casistiche di Lombardia, Toscana e Campania, ripescando una platea di 153 docenti che non hanno mai avuto alcun contratto di dirigenti scolastico. E addirittura sono stati ammessi alla frequenza del corso quei docenti che inizialmente non avevano neppure i titoli per partecipare al concorso e che fecero ricorso e furono ammessi con riserva". Ma non solo. "Nell'elenco dei 153 ammessi al corso di sanatoria in Sicilia  -  continua Indelicato  -  nessuno è mai stato dirigente scolastico perché nessuno di questi 153 ha superato le prove concorsuali; ci sono alcuni che non solo non hanno superato la prova scritta, ma dalla correzione e rifacimento della suddetta prova, sono stati ancora una volta bocciati. Alcuni hanno partecipato alla selezione del successivo concorso e non sono stati neanche ammessi agli orali e qualcuno per giunta, ammesso agli orari è stato persino bocciato al colloquio". Mentre i bocciati del 2011 scrivono al ministro, Stefania Giannini, e al sottosegretario Davide Faraone per ottenere giustizia. Ma non si muove nessuno.

Tranne che in Umbria, dove sono stati ammessi due reduci dal concorso del 2006, nessun'altra regione italiana ha riesumato situazioni tanto lontane. La Confedir da giorni chiede alla Altomonte di annullare quella che definisce una "farsa". Richiesta alla quale si è affiancata anche la Flc Cgil siciliana. Ma, forte di quanto stabilisce la legge la procedura prosegue e domani (24 agosto) si svolgerà la fatidica prova scritta che potrebbe aprire le porte di una inaspettata presidenza a 120 insegnanti, che avevano dimenticato di quel ricorso presentato anni or sono. Perché, controllando meglio le carte, i funzionari dell'Usr Sicilia si sono accorti che 33 dei
153 ammessi al corso non avevano i requisiti previsti dalla normativa escludendoli dalla prova finale. Ma due di questi si sono rivolti nuovamente al Tar ottenendo a tempo di record la riammissione al corso e la possibilità di sostenere la prova scritta.
Salvo Intravaia

Fonte: http://www.repubblica.it/scuola/2015/08/23/news/quei_120_presidi_bocciati_e_recuperati_l_ennesimo_paradosso_della_scuola-121473998/
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Da: La differenza 13/09/2016 20:09:35
Sta nel dato che i ricorsi del 2011 sono realmente pendenti mentre esistono forti dubbi e perplessità che lo fossero tutti quelli del 2004 ( non si ha notizia di ricorsi pendenti del concorso riservato del 2006 ) che hanno poi dato luogo alla partecipazione ai corsi intensivi, in alcune regioni. Chi continua a ignorare questo dato è palesemente in mala fede. Qui non si discute nel merito dei ricorsi in questione bensì sul fatto che per essi esisterebbero delle sentenze definitive dal Consiglio di Stato, come si evince anche da un'interrogazione parlamentare a tutt'oggi senza risposta. Il legislatore avrebbe dunque ben operato nell'interesse della pubblica amministrazione sanando i ricorsi sortiti dal concorso del 2011 mentre alcuna utilità sarebbe potuta derivare dalla sanatoria di ricorsi che, dopo oltre dieci anni, o erano perenti o erano già stato oggetto di sentenza definitiva. Se poi, con meccanismi tutti da chiarire da parte dell'autorità inquirente, con l'acquisizione della relativa documentazione, si sia riusciti a riesumare inesistenti pendenze, ciò rappresenterebbe un dato di notevole gravità con conseguenze, per quanti coinvolti, di notevole gravità. Che si faccia dunque luce su tutta la vicenda, offrendo tra l'altro ai pendenti del concorso del 2011 le opportunità legislative tese a favorire la pubblica amministrazione che pitrebbe risultare soccombente nei giudizi effettivamente ancora in corso.
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Da: @La differenza13/09/2016 20:10:54
Sì, infatti, la differenza è che i pendenti 2004, anche se parzialmente, sono stati sanati, quelli del 2011 invece non lo saranno, infatti è notizia di poche ore fa che il decreto per il nuovo concorso è già pronto e si aspetta la sua pubblicazione al massimo entro metà ottobre. Evidentemente quelli del 2011 non avevano abbastanza potere contrattuale.
Rispondi

Da: Non c''è attinemza13/09/2016 21:00:12
tra il bando del nuovo concorso e la sanatoria futura e prossima dei pendenti 2011
Rispondi

Da: Scandalo rifiuti13/09/2016 21:03:59
"CASERTA. Ci sono anche 14 indagati nel filone che ha portato all'arresto di 20 persone per gli appalti nel campo dei rifiuti."
Rispondi

Da: Su coraggio Napoli13/09/2016 21:29:23
Ora tocca a te. Non deluderci.
Rispondi

Da: Se gli inquirenti 13/09/2016 21:57:44
Mettono le mani su certe carte conservate presso alcuni uffici regionali scolastici ne vedremo delle belle. Potrebbero essere coinvolti anche personaggi di spicco nel mondo scolastico. Incrociamo le dita e che Giustizia finalmente sia fatta.
Rispondi

Da: @ SE GLI INQUIRENTI13/09/2016 22:32:02
A quanto pare la sai lunga e conosci notizie riservatissime che solo i magistrati inquirenti potrebbero conoscere.
Ora spiegaci come fai a sapere certe notizie.

E spiegaci anche perchè non denunci quello che sai (sempre che tu non l'abbia già fatto e sempre che tu sia veramente onesto come vuoi darci a bere)
Rispondi

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