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Ministero dell'Interno, 30 posti carriera prefettizia, G.U. 26-10-12
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Da: ... | 04/11/2014 22:26:16 |
Ma se alla terza prova c'erano circa 160 persone, ad oggi ne avranno dovuti bocciare una ottantina altrimenti quanta gente ci sarebbe ancora da valutare ? Troppa | |
Da: autentica | 04/11/2014 23:27:26 |
Secondo me sono passati alla quarta prova quasi tutti....Ma molti sono stati condannati a morte!!! Perché? Perché supponendo che molti di noi avranno superato la prima prova con uno scarso 60, la prova di storia avrebbe dovuto compensarla permettendo così di raggiungere la fatidica soglia 70!!! | |
Da: interpretazione autentica | 05/11/2014 09:03:13 |
Il discorso della media e' decisivo, come si era evidenziato subito dopo la notizia, accolta con euforia, che in esito alle prime due prove erano passati la metà dei candidati. La quarta prova non è da sottovalutare, perché è espressione di una capacità di ragionamento logico- giuridico e, soprattutto, perché la soluzione era molto controversa, in ragione della traccia, volutamente ambigua, che dava come sola indicazione le dimissioni della metà più uno dei consiglieri, senza nulla precisare sulle modalità . | |
Da: utente conosciuto come lallargamento | 05/11/2014 09:50:23 |
La traccia non era volutamente ambigua. la traccia, come tutte le tracce scritte per i concorsi (si pensi all'esame da avvocato o all'ultimo per magistratura, piuttosto che il famoso e taroccato concorso per procuratore dello Stato)...è stata scritta con i piedi da gente strapagata ed incapace. così come l'interpretazione della legge in Italia è un filone così ricco proprio perché le leggi nascono oscure per il semplice motivo che sono scritte da spastici (i nostri politici). comunque si, la soluzione della 4 prova si prestava perlomeno a 2 interpretazioni...comunque oramai ciò che è stato scritto è stato scritto, speriamo solo si diano una mossa! a questo punto nella seconda metà di novembre sarà opportuno bombardarli di chiamate | |
Da: controidea | 05/11/2014 10:01:21 |
la metà più uno dei concorrenti segati; dopo aver delineato il quadro di disorientamento e di scoramento dei superstiti, il candidato indichi le iniziative da intraprendersi…. | |
Da: sinceramente | 05/11/2014 10:15:31 |
vi sento parlare del contenuto delle prove scritte ed io a distanza di un anno non ricordo più neanche vagamente di che si parlava è grave????!!! so solo che un c'a fazzu chiuuuu!!! | |
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Da: interpretazione autentica | 05/11/2014 10:35:53 |
È inutile aprire corsi e ricorsi storici ma non mi trovi d'accordo sulla natura della quarta traccia. L'indicazione della commissione era volutamente neutra, perché in base alla norma di legge, le dimissioni della metà più un dei consiglieri non determinano in automatico l'avvio della procedura di scioglimento dell'organo consiliare. E' decisivo accertare le modalità delle dimsissioni, cioè contestuali ovvero con atti separati ma presentati contemporaneamente al protocollo. Questa attività di accertamento era il primo compito del prefetto, altrimenti avrebbe attivato una procedura di scioglimento e disposto una sospensione del consiglio con il rischio che non susistessero i presupposti di legge (esempio dimissioni non contestuali). Resta che ognuno e' libero di pensare che i componenti della comissione ne sappiano meno dei candidati ma a me le tracce, in apparenza troppo semplici, non mi hanno mai persuaso e mi hanno sempre portato a cercare l'implicazione nascosta. | |
Da: drop | 05/11/2014 10:43:44 |
ma quale volutamente neutra... ma veramente credete che riflettano così tanto sulle tracce da assegnare, sulle singole parole e il loro possibile significato?.. in questo come in altri concorsi (anche quello in magistratura) il più delle volte si creano equivoci solo per due ragioni: 1) la superficialità delle commissioni redigenti; 2) l'ossessiva ricerca di significati nascosti da parte di persone ansiose appesantite dal troppo studio... (non è un'offesa nè una critica, non voglio polemizzare, sono solo osservazioni frutto della mia esperienza a contatto con altri concorsisti che come me studiano tanto, poi ognuno reagisce in modo diverso a seconda del proprio carattere, vivendo le prove e tutto il resto in modo più o meno ansioso a seconda dei casi...) | |
Da: oh | 05/11/2014 10:46:13 |
concordo. sarò pure il primo ad essere bocciato ma mi pare che ci siano persone che si fanno troppi films.. | |
Da: utente conosciuto come lallargamento | 05/11/2014 10:53:07 |
@interpretazione autentica. i corsi e ricorsi storici aiutano a capire questa baraccopoli di Paese....se hai studiato (e lo hai fatto) il Melis o un altro testo di storia della pubblica amministrazione italiana ti sarai certo accorto che i problemi atavici di questo paese erano gli stessi nel 1861 e sono gli stessi (peggiorati) nel 2014. Quando in concomitanza con l'unità d'Italia nel parlamento si parlava di "sedi giudiziarie fatiscenti, stazioni dei treni a pezzi" sembra di leggere un qualunque giornale del 2014. Ma questo è un discorso generale e non è questo il punto... sicuramente hai ragione tu: una traccia così formulata richiedeva un'analisi o meglio, un'indagine sulle modalità con cui fosse avvenuta la diminutio ultra dimidium dei consiglieri...su questa cosa hai ragione tu. Io parlavo di formulazione tracce: tu pensi che, nello specifico, la formulazione della traccia sia stata fatta appositamente in maniera tale da creare questa implicazione da analizzare.... io dico che hai ragione, l'implicazione c'era ma non metto la mano sul fuoco sia stata voluta perché penso, come dico sempre, che a formulare le tracce siano degli spastici strapagati. Quindi direi che io e te abbiamo sostanzialmente la stessa opinione | |
Da: interpretazione autentica | 05/11/2014 11:04:19 |
Di ossessivo c'è una beneamata, mi concedo questa licenza poetica. Il mio e' un ragionamento basato sul nudo raffronto fra la traccia e il dato normativo ed un ragionamento sviluppato in termini chiari. Di tutta risposta, invece si prospettano due uniche soluzioni alternative: a) la commissione e' una manica di pipponi; b) il candidato e' un secchione ansioso. Mettiamola, allora, così. La traccia conteneva anche una indicazione non espressa, che solo gli ansiosi non ha compreso. Cioè che le dimissioni erano state contestuali o contemporanee al protocollo dell'ente. Quindi, in base a questo ovvio presupposto che solo un ansioso come me non aveva letto nella traccia, il caso era di semplicissima soluzione. Attivazione della procedura di scioglimento e sospensione, senza nessun preliminare accertamento, perché la traccia, sebbene in termini non espressi, era chiarissima sulla sussistenza di uno dei due presupposti. Mi sono fatto solo un film, chiedo venia. | |
Da: interpretazione autentica | 05/11/2014 11:06:19 |
caro lallargamento il mio ultimo intervento non era rivolto a te. | |
Da: utente conosciuto come lallargamento | 05/11/2014 11:09:47 |
:-) | |
Da: drop | 05/11/2014 11:19:28 |
@interpretazione autentica... scusami non volevo polemizzare o offendere... alla fine io concordo esattamente con lallargamento e in parte con te... l'implicazione nascosta e la doppia soluzione c'erano e le ho affrontate anche io in sede di prova, solo onestamente non credo proprio siano state volute, e il sospetto aumenta in considerazione di come si è presentata la commissione ai nostri occhi in quei giorni, basti pensare alla scarsa organizzazione e ai controlli carenti ecc, tutti elementi che propendono per una non lusinghiera opinione della commissione... il mio intervento era un po' anche uno sfogo frutto di varie partecipazioni a procedure concorsuali che mi hanno fatto maturare l'opinione che noi concorsisti spesso siamo più preparati di chi ci dovrebbe giudicare (o di alcuni di essi) e questo si vede quando si creano queste discrepanze tra cura nella redazione delle tracce (bassa) e attenzione nell'analisi e nell'approfondimento (alta e giustamente...) tutto questo senza nascondere che io ormai delle tracce e di quello che ho scritto ricordo poco (fortuna che in quel poco c'è questa vicenda riguardante la quarta prova...) :-) | |
Da: controidea | 05/11/2014 11:50:35 |
… comunque, a prescindere dalla soluzione, la quale è legata a interpretazioni giurisprudenziali, ciò che conta (almeno credo) è l'iter argomentativo ed il grado di completezza del contesto normativo da illustrare. Oltretutto, rileggendo la traccia, ci si accorge che la commissione chiedeva di parlare delle iniziative di competenza non solo del Prefetto ma anche degli organi governativi. Infine, penso che questa prova più che a selezionare, è rivolta ad incidere sulla media complessiva, per cui, salvo casi estremi, l'insufficienza mi pare un'eventualità difficile. | |
Da: quarta prova | 05/11/2014 12:16:00 |
Anche io ritengo che siamo agli sgoccioli se è vero che devono correggere solo la quarta prova. A proposito di quest'ultima volevo comunque ricordare che lo scioglimento del consiglio può avvenire anche quando le dimissioni non sono contestuali e, precisamente, quando c'è la riduzione dell'organo assembleare per impossibilità di surroga alla metà dei componenti del consiglio. Quanto alla competenza di altri organi govrrnativi, il Prefetto relaziona al Ministro. Ma l'atto di scioglimento non viene emanato dal ministro ma con decreto del Presidente della Repubblica. Ad ogni modo, ragazzi, entro Natale sapremo di che morte morire. In bocca al lupo a tutti! | |
Da: interpretazione autentica | 05/11/2014 12:22:50 |
Esatto, anche l'impossibilità della surroga e' altro aspetto previsto dalla legge. Non sono d'accordo invece con chi sostiene che la soluzione dipendesse dalgli orientamenti della giurisprudenza, perché a mio avviso andava cercata sula base delle norme vigenti in materia. Sfido, ancora, che ci fosse qualcuno che conoscesse la pozione della giurisprudenza amministrativa su un argomento di nicchia come questo, in disparte, ovviamente, codici commentanti presentati sotto mentite spoglie... Comunque, e' chiaro che ormai non resta che attendere. | |
Da: quarta prova | 05/11/2014 12:58:59 |
Art. 141, c. 1, lett. b) n. 2 e 3, TUEL. Ad ogni modo, giurisprudenza o no, il caso delle dimissioni contestuali è (stato), tuttavia, un caso di scuola. | |
Da: controidea | 05/11/2014 17:02:23 |
ho seguito il corso intensivo on line tenuto da Ruscica, il quale in una delle lezioni ha specificato che nell'elaborato della quarta prova sarebbe stato sufficiente far capire alla commissione di sapersi destreggiare nell'ambito delle norme che interessano l'azione delle prefetture. Per quanto riguarda la nostra traccia, a mio modo di vedere, occorreva porre in luce, quale dato più importante, che lo scioglimento del consiglio comunale ad opera dello Stato deve essere considerato un'extrema ratio, al fine di preservare quanto più l'autonomia degli enti locali. Da qui discendono le soluzioni interpretative della legge. | |
Da: interpretazione autentica | 05/11/2014 18:27:41 |
Nel caso di scioglimento del consiglio comunale per impossibilità di funzionamento, il legislatore ne fissa in maniera puntuale i presupposti, che sono oggettivi ed aritmetici (riduzione di metà più uno dei consiglieri e specifiche modalità di dimissione). Il decreto di scioglimento e' quindi un provvedimento vincolato, che si fonda in modo esclusivo sull'accertamento operato dal prefetto. L'extrema ratio, pertanto, la determina a monte il legislatore e rispetto ad essa la p.a. non possiede alcun margine valutativo ma si limita solo a verificare la sussistenza o meno degli elementi previsti dalla legge. Diverso, invece, e' il caso dello scioglimento per infiltrazioni mafiose, in quanto in tale evenienza il legislatore assegna alla p.a. procedente un potere discrezionale e, quindi, la scelta ultima dello scioglimento e' l'esito di una ponderazione comparativa di contrapposti interessi. In presenza di scioglimento per impossibilità di funzionamento dell'organo consiliare, la ratio dell'intervento statale e' proprio quella di preservare l'autonomia dell'ente, perché il consiglio -cui spetta la determinazione dell'"indirizzo politico" della collettività locale- non rispecchierebbe più, nella sua composizione, le scelte democratiche operate dai citadini al momento delle elezioni, a causa del grave squilibrio che deriverebbe dalle dimissioni di più della meta' dei consiglieri. E proprio su questo presupposto può innestarsi, nelle more dell'emanazione del decreto di scioglimento, il provvedimento di sospensione adottato dal prefetto, al fine di evitare che, durante il tempo occorrente per l'emanazione del decreto in questione, il consiglio compia scelte ormai alterate dall'impossibilita' di un reale confronto politico. | |
Da: quarta prova | 05/11/2014 18:45:31 |
Straquoto Interpretazione autentica. L'estrema ratio è il principio base su altri tipi di scioglimento. Uno fra gli altri, la (ripetuta) violazione di legge da parte dell'Ente Locale (vedi il caso della mancata nomina del Segretario comunale, traccia che uscì al precedente concorso). Questo perché deve essere garantita, quanto più possibile, non tanto l'autonomia organizzativa dell'ente quanto la volontà elettorale di cui il Consiglio è massima espressione. Diverso è il caso in cui l'organo consiliare non può fisiologicamente funzionare (se non si può più surrogare fino alla metà dei membri o vengono presentate dimissioni ultra dimidium, come potrebbe essere garantita la maggioranza? e come ha già detto interpretazione, non si potrebbe deliberare più nulla, con blocco dell'indirizzo politico). In questo caso, lo scioglimento dell'organo è previsto direttamente dal legislatore per consentire, attraverso il commissario straordinario, la prosecuzione 'necessaria' del funzionamento politico-amministrativo dell'ente. | |
Da: controidea | 05/11/2014 18:58:04 |
sono d'accordo con interpretazione autentica; in effetti non si trattava di esporre le tesi ermeneutiche elaborate in giurisprudenza ma più semplicemente di illustrare il contesto legislativo di riferimento e di esporre la soluzione prevista dalla legge. Facendo mente locale mi sono ricordato che il presidente della commissione la mattina di in uno dei giorni di esame (forse proprio quello della quarta prova) andava ripetendo (non sono le parole esatte) che aveva pensato al metodo migliore con cui valutare le prove... Non so se qualcuno di voi l'ha sentito... | |
Da: interpretazione autentica | 05/11/2014 19:22:40 |
Il metodo giusto e' quello previsto dai criteri di correzione, predeterminati. Comunque, prima del weekend speriamo di riuscire a spillare qualche info dal Ministero. | |
Da: ... | 05/11/2014 19:35:52 |
Quale potrebbe essere il metodo migliore con cui valutare le prove secondo il Presidente? | |
Da: sds | 05/11/2014 20:19:03 |
Quella di mettere 60 a quasi tutti alle prime due prove e poi pompare i voti delle ultime ai "meritevoli"? | |
Da: fantastico | 05/11/2014 20:26:12 |
cioè appiattire i giudizi sulle prove decisive e fare la differenza su quelle secondarie! E poi, se tutti alle prime prove hanno 60, quali sarebbero i meritevoli cui "pompare" i voti alle ultime prove?! ogni elaborato deve avere un voto in base ad una valutazione conforme alla griglia di giudizi stabiliti dalla commissione. Ergo il presidente non può stabilire criteri diversi in via autonoma, in base personali elucubrazioni... | |
Da: interpretazione autentica | 05/11/2014 20:35:53 |
In base alle "spontanee dichiarazioni" del presidente, si era anche sostenuto che sarebbero stati corretti tutti i compiti di ogni candidato, in palese contrasto con il bando. Circostanza non verificatasi, ovviamente. | |
Da: Katy | 05/11/2014 20:40:44 |
Ma avete idea che importanza daranno all elaborato di inglese? | |
Da: ... | 05/11/2014 20:45:11 |
Spero quasi nulla | |
Da: interpretazione autentica | 05/11/2014 20:56:26 |
Durante il concorso ho parlato con un vigilante, prima delle prove. Mi disse che il ministero, sulla prova di lingue, aveva deciso di affidarsi ad un'esperta interna e non ad esterni. Ciò sia per risparmiare, sia perché nel precedente concorso gli esperti esterni erano stati rigorosissimi, bocciando più di un candidato che aveva superato le prime quattro prove... | |
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