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Concorso MAGISTRATURA 2013
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Da: pravv giovannino10/07/2013 21:48:58
mi astengo da ogni commento tanto dite sempre le stesse cose... che tutti hanno letto...

ribadisco che non intendo pubblicizzare alcuno ma solo comunicare la mia esperienza

quanto al discorrere di testi sai se qualcuno ci guadagna perché possiede case editrici mi pare che si entri in pieno nella pubblicità commerciale

comunque se di libri volete parlare non oso fare paragoni tra i testi di fava (che pubblica con la giuffrè) e gli altri ..... c'è un abisso

Io sto approfondendo su quelli e mi si è aperto un mondo

Gli altri sono un tripudio di taglia e cuci sentenze e massime

E' chiaro che poi ci vuole un c.d. memo-manuale per cercare di ricordare l'incomprensibile perché senza filo logico...

e vendi, vendi,... e compra, compra....



Comunque ognuno segua il corso che vuole e studi sui testi che gradisce....




Da: Ma sono tutte balle10/07/2013 21:52:29
Si vabbe!!! I manuali di fava!!! Adesso posso pure andare a dormire!!!

Da: pravv giovannino10/07/2013 21:56:24
comunque per testimoniarti che non faccio pubblicità specifica e visto che di libri volete parlare, ecco l'elenco dei testi che sto studiando - quelli consigliati al corso che frequento (taglio e cucio dalla pagina "testi consigliati")

TESTI CONSIGLIATI



Concorso in Magistratura



CIVILE



testo base (uno a scelta tra i seguenti manuali da integrarsi con i testi di approfondimento che seguono):

preferibilmente F. Gazzoni, Manuale di diritto privato, ESI, 2011 (indice )



in alternativa:

F. Bocchini, E. Quadri, Diritto privato, Giappichelli, 2011

A. Trabucchi, Istituzioni di diritto civile, CEDAM, 2012

A. Torrente, P. Schlesinger, Manuale di diritto privato, Giuffrè, 2012 



testi di approfondimento:

P. Fava, Le obbligazioni, Giuffrè 2008 (indice )

P. Fava, La responsabilità civile, Giuffrè, 2009 (indice ) (presentazione volume: locandina ; invito )

P. Fava, Il contratto, Giuffrè, 2012 () (presentazione volume: locandina ; invito ; report convegno Corte di cassazione ; relazioni - - )

P. Fava, La tutela della proprietà e degli altri diritti reali, Maggioli, 2006 (indice )



    utile la consultazione di R. Galli, Appunti di diritto civile, CEDAM, 2008 e R. Galli, Novità normative e giurisprudenziali di diritto civile, penale ed amministrativo, CEDAM, 2012



AMMINISTRATIVO



F.G. Scoca, Diritto amministrativo, Giappichelli (indice )

F.G. Scoca, Giustizia amministrativa, Giappichelli (indice ) oppure A. Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, Giappichelli (ultima edizione)



    utile la consultazione di R. Galli, Corso di diritto amministrativo, CEDAM, 2011, R. Galli, Novità normative e giurisprudenziali di diritto civile, penale ed amministrativo, CEDAM, 2012



PENALE



Parte generale



G. Fiandaca, E. Musco, Diritto penale, parte generale (ultima edizione)



F. Mantovani, Diritto penale, parte generale (ultima edizione)



G. Marinucci, E. Dolcini, Manuale di diritto penale (ultima edizione)



Parte speciale



D. Carcano, Manuale di diritto penale, parte speciale (ultima edizione)



per approfondimenti

F. Mantovani, Diritto penale, parte speciale, delitti contro la persona (ultima edizione)

F. Mantovani, Diritto penale, parte speciale, delitti contro il patrimonio (ultima edizione)

G. Fiandaca, E. Musco, Diritto penale, parte speciale, Volume I (ultima edizione)

    utili schemi per la memorizzazione sono contenuti in P.Fava (a cura di), Giurisprudenza penale. Reati di parte speciale del Codice penale e delle principali leggi complementari, Maggioli, 2008 e P.Fava (a cura di), Analisi sistematica della giurisprudenza penale. Delitti contro la Pubblica amministrazione ed il patrimonio, Maggioli, 2009



    utile, altresì, la consultazione di R. Galli, Appunti di diritto penale, CEDAM, 2008 e R. Galli, Novità normative e giurisprudenziali di diritto civile, penale ed amministrativo, CEDAM, 2012

Da: x pravv giovannino10/07/2013 22:54:46
ah.. guarda caso sono suggeriti manuali "classici" e poi... i vari "testi di approfondimento" e gli "utili schemi di memorizzazione".
...che non paiono poi dissimili da memo manuali e taglia e cuci di sentenze che tu stesso hai criticato!

Da: alecos8210/07/2013 23:23:35
ma qual è il problema vostro???? io ho reputato utili le testimonianze di alcuni di voi e ho voluto dare la mia.....e magari mi pagassero per un misero post su un forum! detto questo, buona notte IO domani devo studiare!

Da: siete consapevoli????10/07/2013 23:37:29
che state studiando per un'assuznione futura ed eventuale nel 2017???
non vi provoca nulla sapere questa cosa?? riuscite a non pensarci?? mi dite come fate????grzaie

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Da: In limine 11/07/2013 09:13:42
Ho avuto modo di sfogliare il Fava relativo al volume sul contratto.
Onestamente non mi ha affatto entusiasmato.
Per fare un tema in magistratura non occorre sapere un miliardo di nozioni ma "semplicemente" aver compreso la materia.
Solo così si possono "muovere" gli istituti e si può discorrere di tutto.
Per me i migliori sono e rimangono sempre i grandi classici: Gazzoni e/o Bianca.
Tra l'altro vorrei anche evidenziare come le "novità normative di civile, penale e amm." CEDAM, di R. Galli abbia, in realtà, solo il nome del suo autore differenziandosi per linguaggio e argomentazioni dall'ottimo corso di diritto amm. del 2011 segno evidente di come sia solo un'iniziativa commerciale.
In pratica il volume altro non e' che una raccolta giurisprudenziale dell'ultimo biennio ma non ha il pregio scientifico dell'altro.
Il corso di amm. di Galli ha, infatti, il merito di ricostruire gli istituti anche da un punto di vista storico.
E' un testo impegnativo (ci sono paragrafi anche di 20 pagine) che, a mio avviso, può essere accompagnato da un manuale piu' diretto (ottimo ad es. il Chieppa-Giovagnoli) per riuscire a coglierne l'ampiezza e la profondità di analisi.

Da: pravv giovannino11/07/2013 09:26:38
è evidente che non hai ben studiato il Fava ma ti sei limitato ad una lettura frettolosa

guarda il confronto tra la traccia estratta all'ultimo concorso ed i primi tre capitoli  - coincidenza perfetta che avrebbe consentito di padroneggiare l'argomento

tema civile Concorso in Magistratura DM 22 settembre 2011 (maggio 2012)
1. Il sindacato del giudice sulla proporzionalità ed equità del contratto con particolare riferimento ai contratti del consumatore ed ai contratti fra le imprese (tema estratto)


indice del Fava

Capitolo I
LINEAMENTI STORICI, COMPARATI E COSTITUZIONALI DEL SISTEMA CONTRATTUALE VERSO LA
EUROPEAN PRIVATE LAW
di
Pasquale Fava
Sezione I
IL CONTRATTO NELLA TEORIA GENERALE DEL DIRITTO
1. Fatto, atto, negozio e contratto nella teoria generale del diritto . . . . . . . . . . . . 4
2. La nascita del negozio giuridico ed i suoi rapporti con il contratto. Il dibattito tedesco
tra concezione soggettiva volontaristica (Willenstheorie) e oggettiva dichiarazionistica (Erklärungstheorie). Il contemperamento tra dogma della volontà ed esigenze dei
traffici sottese ai principi di autoresponsabilità ed affidamento incolpevole. . . . . .
2.1. (Segue) La positivizzazione della categoria del negozio giuridico da parte del BGB in prospettiva evolutiva rispetto alla sistematica classica del Code Napoléon francese del 1804. Il rapporto di genus ad speciem tra negozio (Rechtsge-schäft) e contratto (Vertrag). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
3. Contratto e negozio giuridico tra Codice Pisanelli del 1865 e Codice del 1942: le scelte della Codificazione italiana tra influenze francesi e tedesche (il contratto quale categoria generale di diritto positivo; il negozio giuridico quale concetto di teoria
generale rimesso all'elaborazione dotrinale). . . . 15
3.1. (Segue) Autonomia negoziale, contratto ed atti unilaterali tra vivi a contenuto patrimoniale (art. 1324 c.c.). Atipicità contrattuale e sindacato di meritevolezza (art. 1322 (2) c.c.) negli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali . . . . . . 18
3.1.1. (Segue) Il rapporto tra contratto ed atti unilaterali tra vivi a contenuto patrimoniale (art. 1324): le principali categorizzazioni ed il regime giuridico. La questione della tipicità degli atti unilaterali e dell'ammissibilità del c.d. pagamento traslativo in forma di atto negoziale unilaterale (rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
4. I limiti alla tutela costituzionale dell'autonomia negoziale. Gli orientamenti della giurisprudenza costituzionale e della dottrina più recente . . . . . . . . . . . . . . . 34
5. L'autonomia privata nel quadro europeo (rinvio alla Sezione 7). . . . . . . . . . . . 35
6. Dal modello contrattuale tradizionale codicistico astrattamente paritario al "secondo" (B2C) e "terzo" contratto (B2B) quali modelli caratterizzati dall'asimmetria nella forza
contrattuale delle parti ed aspiranti ad assurgere a categoria generale. . . . . . . . . 37
7. Profili problematici dell'ingresso del magistrato nella cittadella dell'autonomia privata ovverosia la questione dell'ammissibilità e dei limiti del sindacato giurisdizionale sulla congruità dello scambio contrattuale. Il principio tradizionale della tendenziale irrilevanza dell'originario squilibrio tra prestazioni voluto dalle parti: i rapporti tra vendita a prezzo simbolico o eccessivamente sproporzionato rispetto al valore di mercato del bene e la donazione indiretta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
7.1. (Segue) Gli orientamenti che giustificano il sindacato giudiziale sulla congruità dello scambio facendo leva sulla buona fede oggettiva quale principio generale del diritto delle obbligazioni e dei contratti di rilievo costituzionale. . . . . . 45
7.2. La ricostruzione alternativa che, anche sulla base dei principi UNIDROIT, di quelli Lando, del DCFR e della proposta di regolamento europeo dell'11 ottobre 2011, ritiene che l'accoglimento giurisprudenziale della concettualizzazione della causa "in concreto", quale funzione economico-individuale da identificarsi alla stregua delle specificità della fattispecie negoziale posta in essere dalle parti, e l'introduzione, a livello europeo, della nuova fattispecie di "unfair exploitation", possano aprire ampi spazi al sindacato giudiziale sulla congruità dello scambio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50


CONTRATTI D'IMPRESA E CONTRATTI ASIMMETRICI:
IL C.D. "SECONDO" E "TERZO" CONTRATTO TRA DISCIPLINA CODICISTICA
E LEGISLAZIONE SPECIALE

1. I contratti d'impresa nell'elaborazione dottrinale e giurisprudenziale e nell'evoluzione
del diritto positivo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231
2. La disciplina codicistica della contrattazione d'impresa (interpretazione, ambulato-
rietà della posizione contrattuale, rappresentanza commerciale, condizioni generali di
contratto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 235
3. I contratti d'impresa nella legislazione speciale (cessione dei crediti d'impresa, affi-
liazione commerciale e garanzie finanziarie) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 237
3.1. (
Segue
) I contratti bancari e finanziari alla luce dei t.u. 1° settembre 1993, n.
385 e 24 febbraio 1998, n. 58 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 239
3.2. (
Segue
) Il contratto di rete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 240
3.3. (
Segue
) Il codice del consumo (il c.d. "secondo contratto") . . . . . . . . . . 241
3.4. (
Segue
) Le leggi speciali sui contratti tra imprese in contesti di asimmetria (il
c.d. "contratto asimmetrico" o "terzo contratto"). . . . . . . . . . . . . . . . 242
3.4.1. (
Segue
) I contratti di subfornitura ed il divieto di abuso di dipen-
denza economica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 243
3.5. I ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali . . . . . . . . . . . . . . 245
4. Asimmetrie e abusi nel diritto della concorrenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 246
5. I contratti asimmetrici nei principi
Unidroit
e nei progetti di codificazione europea . 247
6. L'introduzione del Tribunale delle imprese (d.l. 24 gennaio 2012, n. 1, conv. in l. 24
marzo 2012, n. 27) . . . . . . . . . . .

CONTRATTI CON IL CONSUMATORE
di
Massimo Donnarumma
1. L'oggetto della materia: il consumatore e l'atto di consumo. Lo
status
occasionale del
consumatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 251
Sezione I
IL CONSUMATORE NELLA PROSPETTIVA STORICO-COMPARATISTICA
2. I prodromi storico-filosofici della tutela del consumatore. L'utopia del pensiero
liberale ed il mito della parità contrattuale sfatati dalla realtà dei traffici. La legge sulle
vendite rateali nella Germania di fine Ottocento e la riflessione dei giuristi italiani tra
fine Ottocento ed inizi del Novecento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 253
3. Il
consumerism
negli Stati Uniti. Gli atti normativi e le iniziative a tutela del
consumatore a partire da fine Ottocento. La singolare vicenda di Ralph Nader . . . 255
4.
Leading cases
nella giurisprudenza statunitense: i casi
Mc Pherson
del 1916,
Henning-
sen
del 1960 e
Greenman
del 1963. La responsabilità oggettiva del venditore e del
produttore . . . . . . . . . . . . . .
l consumerismo in Europa: Danimarca antesignana, seguono l'esperienza inglese,
francese
e svedese. In Italia solo una geniale intuizione . . . . . . . . . . . . . . . . 258
Sezione II
LA TUTELA DEL CONSUMATORE NELLA CORNICE
DEL DIRITTO COMUNITARIO
6. Il consumatore nel quadro evolutivo della normativa pattizia e della politica comuni-
taria: dal Trattato di Roma a quello di Amsterdam, passando per la Carta europea di
protezione dei consumatori, il Programma preliminare CEE, i piani triennali. Da
ultimo, la Carta di Nizza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261
7. Il consumatore nella legislazione comunitaria. Il rapporto tra la protezione del
consumatore e la politica del mercato interno. I modelli di armonizzazione minima e
massima. Le direttive di maggiore interesse e, da ultimo, la direttiva 2011/83/UE sui
diritti dei consumatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264
8. La nozione di consumatore nella giurisprudenza della Corte di giustizia e l'accesso alla
giustizia da parte dei consumatori in ambito comunitario . . . . . . . . . . . . . . . 267
Sezione III
IL DIRITTO CONSUMERISTICO ITALIANO: DOPO UN GRAVE RITARDO,
IL CELERE PASSAGGIO DA UNA DISCIPLINA FRAMMENTARIA
AD UN
CORPUS IURIS
ORGANICO
9. Il ritardo italiano nella disciplina consumeristica. Finalmente, la legge 30 luglio 1998,
n. 281: la nozione e i diritti del consumatore, le associazioni rappresentative a livello
nazionale, il Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti . . . . . . . . . . . . . . 270
10. La legge 6 febbraio 1996, n. 52, recepisce la direttiva 93/13/CE sulle clausole abusive
ovvero "vessatorie" nei contratti stipulati con i consumatori. Finalmente, il controllo
di vessatorietà assume carattere contenutistico. Gli artt. 1469-
bis
e ss. del Codice civile
confluiscono nel Codice del consumo (artt. 33 e ss.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 272
10.1. Il controllo di vessatorietà, non più solo in sede giudiziaria (azione di nullità ed
inibitoria), ma anche in sede amministrativa non contenziosa,
ex
art. 5 del d.l.
24 gennaio 2012, n. 1, conv. in l. 24 marzo 2012, n. 27 . . . . . . . . . . . . 275
11. Gli strumenti del controllo di vessatorietà: una clausola generale di abusività ed un
elenco di clausole presuntivamente abusive (la "lista grigia" e la "lista nera"). L'arduo
compito di stabilire l'esatta portata dei criteri elastici della "buona fede" e del
"significativo squilibrio" . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 277
12. La presunzione di vessatorietà di cui alla lett.
u
) del comma secondo dell'art. 33 del
Codice del consumo ovvero il foro del consumatore: la
ratio
e la natura della norma,
i caratteri di esclusività e specialità, l'inderogabilità "di fatto", l'ambito di operatività
soggettivamente determinato, le conseguenze della nullità e la rilevabilità d'ufficio, la
residenza ed il domicilio che rilevano ai fini della norma. . . . . . . . . . . . . . . . 281
13. Dalla "inefficacia" dell'art. 1469-
quinquies
c.c. alla "nullità di protezione" dell'art. 36
del Codice del consumo: legittimazione ad agire in capo al consumatore e rilevabilità
d'ufficio solo a vantaggio dello stesso. Questioni relative alle conseguenze della
caducazione della clausola nulla ed alla prescrittibilità o imprescrittibilità dell'azione. 285
14. Il Codice del consumo: natura,
ratio
e struttura. Una panoramica sulle disposizioni
innovative e su quelle previgenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 287
14.1. Il problematico rapporto tra il Codice del consumo ed il Codice civile. L'art.
1469-
bis
c.c. ed i criteri di risoluzione dei conflitti tra le norme del Codice
civile e la legislazione consumeristica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 292
14.1.1. (
Segue
) Le lacune della disciplina consumeristica e la funzione
integrativa del Codice civile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 294
Indice
XVII
14.1.2. (
Segue
)
Trattasi di rapporto
genus-species
o di relazione tra sistemi
normativi che interagiscono e si integrano reciprocamente?. . . . . 295
15. Lo
status
di "consumatore": i criteri di identificazione elaborati dalla dottrina e dalla
giurisprudenza prima del Codice del consumo. L'art. 3, lett.
a
), del Codice del consumo
riduce ad unità le previgenti definizioni di consumatore. Le nozioni di "consumatore"
e "utente" . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 297
16. Il diritto di recesso come "regola" a tutela della parte debole. La disciplina del recesso
nei contratti conclusi fuori dei locali commerciali e nei contratti a distanza. La Corte di
giustizia è intervenuta sulle spese a carico dell'acquirente che receda da un acquisto
online
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 300
16.1. Il nuovo quadro normativo, siccome ridisegnato dalla direttiva 2011/83/UE sui
diritti dei consumatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 306
Sezione IV
LE FATTISPECIE CONTRATTUALI TRA NORME E PRASSI
17. La vendita di pacchetti turistici. Il quadro normativo: dal contratto di viaggio di cui
alla l. n. 1084/1977 al "pacchetto turistico" di cui al d.lgs. n. 111/1995. Poi, in rapida
evoluzione, dal Codice del consumo al Codice del turismo . . . . . . . . . . . . . . 308
17.1. La disciplina dei pacchetti turistici. L'ambito oggettivo di applicazione: cosa è
cambiato rispetto al Codice del consumo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 310
17.1.1. (
Segue
) L'ambito soggettivo di applicazione: l'organizzatore di viag-
gio, l'intermediario ed il turista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 312
17.1.2. (
Segue
) Requisiti formali e sostanziali del contratto di vendita di
pacchetti turistici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 314
17.1.3. (
Segue
) Vicende contrattuali: cessione del contratto, revisione del
prezzo, modifiche delle condizioni contrattuali, recesso del turista o
annullamento del servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 315
17.1.4. (
Segue
) La responsabilità dell'organizzatore e dell'intermediario per
mancato o inesatto adempimento. I danni alla persona ed i danni "di-
versi da quelli alla persona". Il regime di esonero da responsabilità . 316
17.1.5. (
Segue
) Il riconoscimento del danno da vacanza rovinata all'esito di
un lungo percorso di elaborazione dottrinale e giurisprudenziale . . 320
17.1.6. (
Segue
) Il reclamo del turista. L'assicurazione ed il fondo di garanzia. 324
18. La vendita dei beni di consumo: la
sedes materiae
, l'ambito di applicazione, la nozione
di bene di consumo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 326
18.1. (
Segue
) La tutela del consumatore fa un balzo in avanti grazie al passaggio dal
criterio del
defect
a quello della
non conformity
: l'ipotesi della installazione mal
eseguita, i rimedi primari e secondari, la prescrizione e la decadenza, l'onere
probatorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 327
18.2. (
Segue
) La garanzia contrattuale ulteriore, i beni usati ed, in particolare, i
problemi correlati ai difetti delle vetture usate . . . . . . . . . . . . . . . . . 329
19. Il credito ai consumatori: la riforma. Il d.lgs. 13 agosto 2010, n. 141, ha dato
attuazione alla direttiva 2008/48/CE. Le nozioni che introducono alla materia e
l'ambito di applicazione della disciplina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 331
19.1. (
Segue
) La tutela del consumatore: il diritto all'informazione precontrattuale
ed il diritto di recesso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 333
Sezione V
L'ACCESSO ALLA GIUSTIZIA: TUTELE COLLETTIVE
20. L'azione inibitoria collettiva: l'art. 3 della legge 30 luglio 1998, n. 281, è confluito
nell'art. 140 del Codice del consumo. La giurisdizione, la competenza per materia e
per territorio e la legittimazione ad agire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 338
Indice
XVIII
20.1. (
Segue
)
L'inibitoria ordinaria e cautelare: controversa la natura del rimedio. Le
misure idonee a correggere o eliminare gli effetti dannosi delle violazioni
accertate: rimedio autonomo rispetto all'inibitoria o mero strumento di attua-
zione? La pubblicazione del provvedimento su uno o più quotidiani: misura
complementare rispetto alle altre due, non è un inutile duplicato dell'art. 120
c.p.c. Una singolare procedura di conciliazione . . . . . . . . . . . . . . . . . 340
21. L'azione di classe: fondamento. Il modello americano ed inglese . . . . . . . . . . . 343
21.1. La nostra azione di classe nel quadro della disciplina introdotta dalla legge 23
luglio 2009, n. 99: i profili afferenti alla legittimazione attiva e passiva, l'ambito
oggettivo di applicazione, la riserva di collegialità, la territorialità concentrata.
Le novità introdotte dal decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, conv. in l. 24
marzo 2012, n. 27 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 345
21.1.1. (
Segue
) La scansione processuale e la partecipazione del pubblico
ministero. Le quattro fasi: preliminare, intermedia, istruttoria e
decisionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348
21.1.2. (
Segue
) Le prime (poche) applicazioni pratiche.

Da: pravv giovannino11/07/2013 09:28:45
in relazione all'amministrativo al corso si fa adottare SCOCA sostanziale e processuale

mentre gli appunti di Galli non sono consigliati quale testo base ma solo a titolo di lettura veloce per comprendere gli argomenti più importanti e papabili

concordo sulla differente impostazione tra il Fava ed il Galli : scientifico e puntuale il primo, più da "temario" il secondo

Da: mahhhh11/07/2013 09:36:24
Sugli argomenti papabili di FGLAW è meglio non parlarne!!!

Da: pravv giovannino11/07/2013 09:42:29
infatti l'anno scorso a maggio hanno centrato tutte le tracce

Da: mahhhh11/07/2013 09:43:06
io ho seguito il corso avv e non ho riscontrato nulla di quanto avete scritto

Da: scusateee11/07/2013 09:44:44
si muove qualcosa per il bando? 2 mesi fa sia il ministro che il csm ne hanno parlato, ora tutto tace....

Da: Se vabbe11/07/2013 09:46:11
Questa di centrare le tracce è proprio una bufala colossale!!!

Da: Se vabbe11/07/2013 09:51:22
Come mai, allora, nessuno ha passato gli scritti??? Non hanno centrato tutte le tracce??? Che belle favole che raccontate!!!

Da: pravv giovannino11/07/2013 09:54:17
ma tu hai fatto il corso?

guarda che sei proprio un bugiardo ......

il tema di civile è stato spiegato due settimane prima del concorso per cinque ore

il tema di amministrativo è stato affrontato in tre lezioni dove sono state esaminati tutti gli aspetti del silenzio, dia/scia, azione risarcitoria da lezione da interessi legittimi, danno da ritardo e riforma dell'art. 2

il tema di penale è stato spiegato in una lezione di febbraio e dato per probabile con riguardo agli aspetti di teoria generale

se tu dici il contrario sei solo uno che dice menzogne ed il corso non l'ha fatto

credo che sia tu un prezzolato interessato a diffondere notizie contro il corso fglaw altrimenti dovresti esssere in grado di fornire dettagli specifici contrastanti con quelli che io invece sono stato in grado di fornirti 

Da: Se vabbe11/07/2013 10:00:11
E allora dicci: quanti del corso hanno passato gli scritti???????? Quanti hanno vinto il concorso??? Non rispondi è????

Da: pravv giovannino11/07/2013 10:01:27
guarda che il corso del 2012 era relativo al concorso di procuratore dello stato ed era a numero chiuso (eravamo in una trentina e siamo stati seguiti benissimo) anche se hanno dato delle dritte per chi doveva fare entrambi i concorsi (credo due o tre persone)

poi a settembre è partito il corso per la magistratura quindi alcuna valutazione sugli esiti si può ancora fare

io mi sono iscritto perché il corso è ben strutturato, ben organizzato e i docenti sono preparatissimi e disponibili - mi seguono personalmente

per il resto ti ripeto ognuno faccia quello che vuole né voglio convincerti ma lasciami libero di esprimere quello che sento...

e non ti permettere di dire che sono invenzioni perché qui a dire menzogne sei tu se non sei in grado di fornire dettagli specifici trincerandoti dietro generiche affermazioni



Da: Se vabbe11/07/2013 10:11:28
Io vedo i fatti: nessuno ha passato gli scritti. Punto e basta.

Da: In limine 11/07/2013 10:28:46
Allora fatemi dire che si ostina a dire che i vari corsi hanno centrato le tracce dell'ultimo concorso ha fatto la scoperta dell'acqua calda.
Questo perché almeno due dei tre temi estratti costituiscono degli argomenti talmente trattati sia sui manuali che sulle diverse riviste specializzate che non trattarli ai corsi avrebbe rappresentato sicuramente una topica clamorosa!
L'argomento di civile, ad es, non solo e' un grande classico della materia (trattandosi dell'ultima versione del rapporto intercorrente tra autorità e libertà e autonomia/eteronomia) ma di "contratto asimmetrico" ne parlano tutte le riviste di settore nonché i manuali classici.
Gazzoni, ad es., e', a differenza di Fava, uno che evidenzia il ruolo dell'equità nel governo del contratto.
Basta leggere il capitolo sulle fonti del contratto per capire come l'equità (espressamente richiamata dalla traccia) possa avere un ruolo non solo complementare di integrazione del contratto ma possa guidare anche l'attività dell'interprete nel dichiarare nulle alcune clausole per "iniquità".
E sotto quest'aspetto Gazzoni evidenzia come l'equità operi sulla falsariga della liceità.
Peraltro tali considerazioni l'Autore le ha svolte già negli anni '70 (basta vedere i riferimenti bibliografici del manuale in cui Gazzoni richiama il suo scritto).
Tale tematica, aggiungo, ha acquisito nuova linfa negli ultimi anni proprio in virtù del contratto "asimmetrico" (ci cui parla ampiamente e brillantemente Roppo già alla meta' del 2000) : e' evidente, infatti, che nel c.c. la posizione di parità dei contraenti dava al giudice un margine di intervento e di manovra sullo statuto negoziale molto piu' limitato di quanto accade oggi attesa la sproporzione di forza tra i contraenti.
Il tema, inoltre, viene riproposto nelle varie salse dal 2010.
Sono tre temi consecutivi che, alla fine, i termini generali della questione sottoposta finiscono per assomigliarsi posto che la questione e' sempre la stessa e cioè: il diverso rapporto o se vogliamo l'evoluzione del contratto dal c.c alla legislazione speciale.
Per amministrativo l'argomento era trattato su un qualunque manuale.
Tra l'altro la tematica era nella terna delle tracce del 2010 (quella sul danno da silenzio).

Da: per in limine11/07/2013 11:47:56
hai ragione.
io non ho seguito alcun corso particolare.

Da: che noia11/07/2013 12:11:56
ma smettetela con questa roba, ognuno si segue il corso che gli pare o non lo segue affatto... addirittura il copia-incolla degli indici dei manuali... roba da matti, ma cosa vuoi dimostrare? se il corso a te sta bene, non dovresti nemmeno rispondere a chi non è d'accordo... addirittura ti prendi la briga di fare copia/incolla a destra e a manca...

e comunque sono d'accordo con chi ha scritto sopra: le tracce dell'ultimo concorso erano papabili per qualunque corso, persino se ne avessi organizzato uno io!

Da: prox bando......11/07/2013 12:19:16
secondo coi non sarebbe equo e giusto inserire nel prossimo bando una riserva per le categorioe protette???
forse che in italia il disabile fisico non può fare il magistrato?

Da: ohio11/07/2013 12:27:12
e chi dice che in Italia il disabile non può fare il magistrato?

Da: per ohio11/07/2013 12:41:26
supponiamo che si stia parlando di chi è in chemioterapia...i chi fa altre terapie salvavita stancanti e faticose.
come possiamo pretendere che una persona che ha queste problematiche possa fare lo stesso nostro compito in 8 lunghissime e distruttive ore??
gli ausili informatici e i tempi aggiuntivi non servono a nulla se uno soffre di mali che richiedono terapie così deconcentranti e destabilizzanti...
quindi o procedue speciali di assunzione per questi soggetti o riserve di posti altrimenti non ce la faranno mai!!

Da: blobs11/07/2013 12:48:07
ma cosa conterà mai quello che si scrive se, leggendo i commenti di quelli che hanno fatto accesso ai compiti idonei, passano compiti tarocchi, mal scritti e con segni di riconoscimento???bhooooooooooooooooooooooooooooo

Da: eeeeeeeeeeeeeeee11/07/2013 13:06:46
anche studiare 10 ore al giorno è sfibrante.
non ha un impatto positivo sulla salute.
chi è in chemio, pensi alla guarigione, non al concorso.

Da: Avv. Lux11/07/2013 13:25:46
Salve a tutti.

Ho aperto questo forum per trovare delle indicazioni sui testi per la preparazione ad un concorso in magistratura e mi ritrovo più confusa di prima.

Credo che, come si suol dire, andrò dove mi porta il cuore... ;) in attesa di avere novità.

Buono studio

Da: x eeeeeeeeeeeeeeeee11/07/2013 14:09:45
C'è gente che pagherebbe per poter studiare 10 ore al giorno, anziché dover combattere con i drammi della propria vita e francamente trovo sconcertante paragonare l'attività intensa di studio/lavoro ad un male che potrebbe risultare incurabile.
Io, di ore, ne faccio 12 e ringrazio Iddio per questo.
Inoltre, dovresti sapere - ma d'altronde il tuo intervento mi fa supporre di no - che, per chi fa cure di chemioterapia, è fondamentale credere in qualcosa, guardando al futuro come ad un evento che, certamente, si realizzerà. E' scientificamente provato e dimostrato che l'ottimismo e la voglia di combattere il proprio male, perseguendo i propri sogni - come, appunto, fare il magistrato - può risultare decisivo per la propria guarigione.
Si può e si deve pensare al concorso, se questo, per il malato, costituisce un motivo di vita.

Da: !!!!!!!11/07/2013 14:14:02
ma sparatevi tutti e non fate di ogni forum un inutile ritrovo di perditempo! non c'è alcun corso migliore nè manuali eccellenti!!!! l'importante è sapere la materia e sapersi muovere......che non è cosa agevole

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