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Dirigenti scolastici - Discussione generale fino al 2012
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Da: Barbara von Heidenberg 05/02/2012 19:14:18
so già impegnata,ma mai un prof.,piuttosto er convento

Da: @fiesta05/02/2012 19:15:45
perchè decidi tu quali sono i criteri?
laureata in lettere?

Da: brava barbarè05/02/2012 19:17:48
Bella risposta!

Da: Groviera05/02/2012 19:29:28
Salve a tutti.
Grazie per la stima espressa da alcuni colleghi.
Tra gli impegni domenicali ed un raffreddore che si è impossessato di me totalmente, ho riesumato alcuni appunti sulla didattica modulare, che trova un'applicazione nelle nostre scuole raramente: è tipica delle università e la si trova nel modello americano del college.
Io l'ho sperimentata a Bari. Gli esami del mio piano di studi erano talmente modulari da consentire di sostenere il programma d'esame di Inglese III prima di Inglese I, in pratica senza propedeuticità e interconnessioni. Non mi è piaciuta.

Personalmente la uso, quando devo presentare un argomento che è avulso  sia da ciò che lo ha preceduto e sia da ciò che lo seguirà. La "competenza" che ne seguirà non sarà  generalizzabile. In pratica devo tenere conto solo dello sviluppo cognitivo del bambino.


Didattica modulare.

Il modulo può essere definito come "una parte significativa, altamente omogenea e unitaria, di un più ampio percorso formativo e si differenzia dall'unità didattica  in quanto è relativo  ad una sezione altamente significativa della disciplina o dell'ambito interdisciplinare considerato da determinare una modifica profonda in chi apprende".

Se all'unità didattica può corrispondere un singolo argomento disciplinare, al modulo potrà corrispondere un insieme di più unità collegate tra loro di durata di circa due o tre mesi.

Una caratteristica dei moduli è quella di essere sostanzialmente intercambiabile.

Un esempio della didattica modulare è dato dall'immagine, di dover arredare una parete di tre metri.

Se usassi la didattica tradizionale, avrei bisogno di un unico elemento di tre metri, con la didattica modulare, invece posso adattare varie combinazioni: moduli da 30 cm come da un metro, fino a raggiungere la lunghezza della parete.

La novità maggiore della didattica modulare, consiste nell'abbandono della struttura lineare/ sequenziale dell'insegnamento tradizionale per privilegiare una struttura reticolare delle conoscenze che corrispondono di più alla struttura stessa dell'intelligenza (basti pensare agli studi di Decroly sull'apprendimento globale dei bambini).

Occorre, però costruire moduli compatti tali da poter essere autosufficienti sia sul piano epistemologico e cognitivo e che possano concludere con una certificazione spendibile in qualsiasi momento della carriera scolastica. Questo modello è tipico delle università.

Da: x Fiesta05/02/2012 19:32:38
Condivido : criteri certi e ben dettagliati e poi certamente accesso agli atti per il dovuto controllo.

Da: evakant05/02/2012 19:35:31
Groviera, ancora grazie dei tuoi preziosi suggerimenti. Stamattina ho raccolto un po' di materiale e ho trovato qualcosa di simile nelle recenti teorie del cosiddetto connessionismo. Correggimi se sbaglio...

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Da: Barbara von Heidenberg 05/02/2012 19:38:17
@fiesta
alla matura si devono leggere(e decifrare )anche le brutte.Quindi anche a un concorso, penso.Spero rimarranno tanto affascinati da quanto risulterà leggibile da non poter resistere a decifrare il resto.Se no,avranno tutta la mia comprensione.

Da: Fiesta05/02/2012 19:39:03
Sono laureato in lettere, è vero. Ma questo non c'entra nulla con il mio ragionamento.
Se una commissione è costretta a leggere una brutta illeggibile, come darle torto se non ammette il candidato? Se uno cita il D. Lgs. 165/2011 per spiegare la sicurezza sul lavoro, mentre non cita nè il D. Lgl 626/94 nè il 106/2009 è evidente che non ha ben inquadrato la questione.
Sull'ortografia, infine, non c'è discussione: se non si è in grado di scrivere in maniera ortograficamente corretta e sintatticamente fluida, non si può adire alla funzione di DS.

Da: Barbara von Heidenberg 05/02/2012 19:48:28
se uno non sa scrivere in modo ortograficamente corretto e sintatticamente fluido non dovrebbe neanche essere laureato

Da: Fiesta05/02/2012 19:50:19
@ barbara

sono d'accordo, ma non sempre un laureato sa scrivere in modo ortograficamente corretto! Lo hanno dimostrato gli esperti nella predisposizione dei quiz

Da: gattosilvestro 05/02/2012 19:51:36
grazie per i chiarimenti, cats e umbria silenziosa anche se certo non siete state per nulla incoraggianti!!!
Una cosa è certa, questo tipo di prove è troppo soggettiva, quasi quasi avrei preferito un prova tipo la preselettiva dove tutti saremmo stati messi nelle stesse condizioni e la valutazione inevitabilmente sarebbe stata oggettiva. Spero tanto che facciano le cose giuste, io ho scritto tanto e dai commenti fatti con i colleghi credo di non aver scritto delle corbellerie , certo non posso dire di essere riuscita a controllare molto la forma...peccato, spero di non aver scritto strafalcion...chi vivrà vedrà!

Da: primus inter pares05/02/2012 19:53:54
@barbara,

bella quella sul prof....il convento forse perchè da che mondo è mondo la scuola non è certo un contesto lavorativo dove ci sia questo parco maschile:-))

Da: Barbara von Heidenberg 05/02/2012 19:55:58
@fiesta
ma,per l'amor del cielo,quelli erano refusi!

Da: Fiesta05/02/2012 19:58:40
@barbara
ai raggione, quelli erano fusi!!!!


Oooops, volevo scrivere "Hai ragione, quelli erano refusi!"

Da: @fiesta05/02/2012 19:58:41
e se uno per sbaglio cita il 165/2011 anzichè il 165/2001 come hai fatto tu, oppure cita l'81/2008 invece di quelli secondari o precedenti citati da te, che fai lo bocci?

Da: @fiesta05/02/2012 20:00:46
e se scrive raggione anzichè ragione, che fai lo bocci?

Da: certo che05/02/2012 20:03:10
anche il livello di questo forum non è poi tanto più alto dell'altro

Da: Fiesta05/02/2012 20:06:01
E' evidente che non riesco a spiegarmi. Pazienza. Cmq credo che scrivere D. Lgs 165/2011 al posto di 165/2001, ma avendo utilizzato il riferimento normativo giusto, possa essere considerato con benevolenza dalla Commissione.
Cmq mi ritiro a studiare: non ha senso litigare tra di noi, tanto i criteri li sceglieranno altri.
Però di una cosa sono certo: gli errori ortografici non saranno perdonati!
Non arrabbiatevi, non era mia intenzione provocare nessuno.
Buona serata

Da: Groviera05/02/2012 20:07:41
Disciplinarità.

Scrive Morin che  "la disciplina è una categoria organizzatrice in seno alla conoscenza scientifica".
La disciplinarità è lo stadio raggiunto da una conoscenza che può essere insegnata e appresa in maniera sistematica, cioè scolastica.

Lo statuto disciplinare non è un assetto definitivo ma una condizione in continua evoluzione, perché la natura stessa dell'apprendimento condiziona il modo di essere di una disciplina, che deve adeguarsi da un lato ai progressi della ricerca scientifica del settore e dall'altro alle trasformazioni delle condizioni didattiche in cui si realizza la sua trasmissione.

La disciplinarità  pone un problema all'alunno che apprende, dal momento che questi è un soggetto unitario mentre la disciplina è generalmente solo una parte del sapere che deve essere appreso, ed accanto al quale si trovano altre discipline.

Il problema che si pone è quello del raccordo tra l'unità del soggetto e la pluralità degli oggetti da apprendere ed anche del raccordo dei diversi oggetti tra di loro.

Esistono diversi tipi di collegamenti:

-    multidisciplinarità è quella forma di collegamento esteriore e contingente che si verifica tra più discipline che si trovano in alcune circostanze a dover convivere nell'esperienza di una persona. Pur contribuendo alla realizzazione di un progetto multidisciplinare ogni disciplina conserva la sua autonomia, una propria metodologia ed oggetti specifici. Esempio: l'enciclopedia che ospita diverse materie di studio senza rapporti tra loro;

-    pluridisciplinarità, spesso usata come sinonimo della multidisciplinarità alcuni autori tendono a distinguerla come un livello di maggiore complessità e interazione. Si tratta della collaborazione di più discipline per un progetto comune, nel quale tuttavia ciascuna continua a mantenere la propria autonomia. La differenza con la multidisciplinarità  sta nella  finalità o nel metodo adottato. Si ha pluridisciplinarità quando più competenze disciplinari intervengono per risolvere uno stesso problema. Un metodo di studio è pluridisciplinare quando lo studente riesce ad utilizzare alcune competenze disciplinari in un campo disciplinare diverso;


-    l'interdisciplinarità è caratterizzata dall'interazione costante di più scienze. Non ci si limita ad osservare dall'esterno, da prospettive giustapposte, ma si rende necessaria la collaborazione pratica di più competenze disciplinari che si condizionano a vicenda;
-    la transdiscinpinarità è lo stadio di massima integrazione tra le discipline diverse che giungono addirittura a dar vita ad una nuova disciplina. In un contesto transdisciplinare non è più possibile isolare le discipline originarie perché queste si sono fuse in un nuovo costrutto epistemologico.

Per concludere con Morin: "Non è soltanto l'idea di inter e di transidsciplinarità che è importante; dobbiamo "ecologizzare" le discipline, cioè tener conto di tutto ciò che vi è di contestuale ivi comprese le condizioni culturali e sociali, cioè dobbiamo vedere in quale ambiente nascono pongono problemi, si sclerotizzano, si metamorfosano. Occorre anche un punto di vista meta disciplinare, dove il termine "meta" significa superare e conservare.[…] Bisogna che una disciplina sia nello stesso tempo aperta e chiusa".

Da: Fiesta05/02/2012 20:07:56
.... starei molto attento a chiamare il D. Lgs. 106/2009 secondario!

Da: @fiesta05/02/2012 20:08:26
se lo dici tu.

Da: Sindacati NEIN DANKE05/02/2012 20:08:37
L'accesso agli atti ai sensi della L 241/90 avrebbe poco senso nel caso di prove strutturate corrette con lettori a fibra ottica, dove gli errori sono estremamente ridotti - annerimento parziale, due annerimenti su un'unica riga...-

Ben altro volume di contenzioso si svilupperebbe nel caso di correzione di temi, dunque svolgimenti aperti e soggettivi, benchè legati alle richieste di una traccia :
qui la valutazione di chi legge deve trovare paletti dettagliati - i criteri di valutazione - per rendere il più oggettiva possibile la correzione ma , per quanto si faccia, i margini di soggettività di chi corregge restano ampi e tra le loro maglie si insinua il contenzioso, inevitabilmente.

Da: Groviera05/02/2012 20:16:31
evakant

non saprei dirti a quale corrente appartenga. Io la vita me la semplifico. Per me le correnti principali sono attvismo, comportamentismo, cognitivismo, costruttivismo. All'interno di  ciascuna di queste macroaree ci sono sicuramente delle ulteriori frammentazioni, che ovviamente mi sfuggono ma che sono riconducibili sempre alle suddette aree. Io credo che un DS debba dimostrare di conoscere le idee principali della ricerca pedagogica soprattutto quella che è presente nei documenti ministeriali.

Da: umbria silenziosa05/02/2012 20:19:34
gatto silvestro

Sono nella condizione opposta alla tua: ho fatto in entrambe le prove solo quattro facciate ma la forma era piuttosto buona. Mi preoccupa molto il fatto che la maggioranza abbia scritto moltissimo (anche 12 facciate) e che questo possa essere un indicatore di valutazione. In ogni caso tutto dipenderà dal fatto se ciò che abbiamo scrittò "arriverà "o meno ai commissari. La traccia era così ampia.....

Da: Groviera05/02/2012 20:27:43
per Umbria silenziosa.
Hai scritto quantitativamente il giusto. In genere non si doveva andare oltre le 4 e mezzo, almeno questo mi è stato consiglliato. Le dodici facciate denotano scarsa capacità di sintesi. In una professione, come quella che intendiamo svolgere non sempre è un vantaggio. Tranquilla.

Da: penso.........05/02/2012 20:31:40
Personalmente ho usato il termine conflitto d'interesse, proprio in questa particolare accezione, in piena buonafede, senza alcuna strumentalizzazione e senza alcun intento diffamatorio, sottolineando, nel caso specifico dell'articolo della Boscaino, che il suo punto di vista espresso sul pregiatissimo "Il fatto quotidiano", era quello di chi si trova nella condizione di idonea nella prova preselettiva al concorso DS e non di chi non è parte in causa rispetto alla prova concorsuale. Comunque, questo non era l'aspetto centrale del mio articolo , il punto principale, dove invitavo i nostri lettori a riflettere, era un altro. In particolare sostengo che  gli errori ed orrori fatti nell'organizzazione della prova preselettiva, non sono stati uguali per tutti, ma diversi per ciascuno! L'idea di riconoscere in piena coscienza gli errori , ma di affermare che gli errori (sia i 976 ritirati 5 giorni prima della prova e sia quelli riferiti ai 100 test estratti 5 volte il giorno della prova) siano stati uguali per tutti, questa si che è malafede o strumentalizzazione. L'errore docimologico, ovviamente danneggia il docente che ha studiato con metodo riflessivo, piuttosto che il candidato che ha studiato con metodo mnemonico. In una prova a tempo, l'errore del test, non è uguale per tutti, infatti, per i candidati che hanno risposto con metodo seriale, senza riflettere sulle domande, ma lavorando sulle parole chiavi o metodi simili, l'errore non ha influito sul passare dei 100 minuti , mentre per il candidato "riflessivo-competente", impegnato a leggere tutta la domanda e tutte le 4 risposte, l'errore ha inevitabilmente fatto perdere del tempo e disorientato per il proseguimento della prova. Bisogna sgombrare il campo dall'idea che l'errore ha svantaggiato tutti nella stessa misura, e quindi concludere che il concorso è regolare a tutti gli effetti. Non è così! Bisogna evitare inoltre il riproporre leggi innaturali, sullo stile della legge 202/2010 proposta dall'On. Alessandra Siragusa appartenente al gruppo del partito democratico. Anche perché l'Alessandra Siragusa è candidata idonea al concorso e quindi si rischierebbe di incorrere nell'altra accezione di conflitto d'interessi, che ho chiaramente descritto all'inizio di questo articolo.

Lucio Ficara FLC
lucio.ficara@fastwebnet.it




Da: primus inter pares05/02/2012 20:38:41


basta a postare questi articoli pesanti, pedanti e ridondanti!!!!oggi l'ho letto almeno 3 volte 'sto Ficara,mamma quanto è prolisso e arzigogolato,mamma che barba!!!

Da: penso.........05/02/2012 20:40:31
Personalmente ho usato il termine conflitto d'interesse, proprio in questa particolare accezione, in piena buonafede, senza alcuna strumentalizzazione e senza alcun intento diffamatorio, sottolineando, nel caso specifico dell'articolo della Boscaino, che il suo punto di vista espresso sul pregiatissimo "Il fatto quotidiano", era quello di chi si trova nella condizione di idonea nella prova preselettiva al concorso DS e non di chi non è parte in causa rispetto alla prova concorsuale. Comunque, questo non era l'aspetto centrale del mio articolo , il punto principale, dove invitavo i nostri lettori a riflettere, era un altro. In particolare sostengo che  gli errori ed orrori fatti nell'organizzazione della prova preselettiva, non sono stati uguali per tutti, ma diversi per ciascuno! L'idea di riconoscere in piena coscienza gli errori , ma di affermare che gli errori (sia i 976 ritirati 5 giorni prima della prova e sia quelli riferiti ai 100 test estratti 5 volte il giorno della prova) siano stati uguali per tutti, questa si che è malafede o strumentalizzazione. L'errore docimologico, ovviamente danneggia il docente che ha studiato con metodo riflessivo, piuttosto che il candidato che ha studiato con metodo mnemonico. In una prova a tempo, l'errore del test, non è uguale per tutti, infatti, per i candidati che hanno risposto con metodo seriale, senza riflettere sulle domande, ma lavorando sulle parole chiavi o metodi simili, l'errore non ha influito sul passare dei 100 minuti , mentre per il candidato "riflessivo-competente", impegnato a leggere tutta la domanda e tutte le 4 risposte, l'errore ha inevitabilmente fatto perdere del tempo e disorientato per il proseguimento della prova. Bisogna sgombrare il campo dall'idea che l'errore ha svantaggiato tutti nella stessa misura, e quindi concludere che il concorso è regolare a tutti gli effetti. Non è così! Bisogna evitare inoltre il riproporre leggi innaturali, sullo stile della legge 202/2010 proposta dall'On. Alessandra Siragusa appartenente al gruppo del partito democratico. Anche perché l'Alessandra Siragusa è candidata idonea al concorso e quindi si rischierebbe di incorrere nell'altra accezione di conflitto d'interessi, che ho chiaramente descritto all'inizio di questo articolo.

Lucio Ficara FLC
lucio.ficara@fastwebnet.it




Da: Alvaro Vitali05/02/2012 20:41:16
E te credo che er Ficara e tanti suoi comparuzzi li hanno trombati.
anvedi come scrivono....
e chissà come penzano....

Da: la sintesi05/02/2012 20:46:21
Rientra nei criteri di qualsiasi commissione. Così c'è stato detto ai corsi di preparazione.

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