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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: tognazziugo25/01/2018 18:49:45
A pensarci bene però è meglio votare il caimano che porta tutte gnocche in parlamento. Almeno possiamo sognare che qualcuna di queste venga a trovarci.
Chi voterà Salvini non lo so so .quello che è sicuro è che gli affiliandi massoni voteranno Fonzie.
Ai 5 starà le briciole

Da: Vyssia 25/01/2018 19:07:05
Ci ho ripensato parteciperò ancora al Forum.
Senza di me si impoverisce troppo.

Da: ORPO__UNICUM25/01/2018 19:29:42
Melius re perpensa

Da: Vyssia 25/01/2018 19:39:43
X  Vyssia 19,07

Impostore e anche squallido !

Da: Circa 25/01/2018 19:44:39
Corre voce che è stato emanato o sta per esserlo un concorso da dirigente per 50 posti. Qualcuno conferma ?

Da: bando immanente25/01/2018 20:03:25
si vero, quello della Scuola superiore

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Da: Dix 25/01/2018 20:41:33
Accorpare delle direzioni provinciali è follia pura !

Da: tognazziugo25/01/2018 20:45:30
Solidarizzo con vyssia.
Smettetela di usare il suo nickname.
Ma come si può usare il nick di un altro.
Propongo di non leggere i post dei troll così la smettono una volta per tutte.

Da: bando immanente25/01/2018 20:48:20
proposta giusta, sono questi i veri problemi che ci attanagliano

Da: Zuccone25/01/2018 20:49:26
Anch'io vengo sovente trollato ma la prendo con filosofia.
Cosa volete che sia una trollata in più o una in meno.
Parola di Zuccone quello vero.

Da: Zuccone25/01/2018 20:52:39
Quello vero che vuole la banca dati per inps e sna perché non capisco niente e devo imparare a memoria. Una cosa penso che la flax tax con un paese come il nostro sia una boiata pazzesca.

Da: Zuccone25/01/2018 21:04:28
Il data base serve a me non al troll di sopra.
Smettila.
Chi dovesse averle Inps e San si facesse avanti . Grazie

Da: Gioia.... 25/01/2018 21:05:18
Intanto sono arrivate le nomine.................

Da: Zuccone25/01/2018 21:07:13
Quello vero se non pubblicano i data base faccio lo sciopero della fame. Voglio la banca dati anche per il concorso dell'agenzia

Da: Vyssia 25/01/2018 21:30:13
Dove sono le nomine.
Equitalia ha fatto en plein?

Da: Nomine 25/01/2018 21:39:38
Il nuovo assetto dell'Agenzia delle entrate prende il via: il Comitato di gestione, infatti, ha formalizzato le prime nomine della rinnovata struttura organizzativa e, in particolare, quelle dei dirigenti che guideranno le neonate Divisione Contribuenti e Divisione Servizi, rispettivamente Paolo Valerio Barbantini e Paolo Savini.

La nuova organizzazione: le linee ispiratrici di fondo
Il nuovo assetto organizzativo dell'Agenzia, delineato lo scorso anno dal Comitato di gestione e approvato dal ministro dell'Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, è fondato su una visione innovativa e moderna dei servizi e dell'adempimento spontaneo, allo scopo di valorizzare il confronto preventivo con i cittadini/contribuenti nell'ottica della semplificazione degli adempimenti.

Sulla base di queste coordinate di fondo, l'attività dell'Agenzia delle entrate verrà da ora in poi ripartita in due Divisioni:
Divisione Servizi, con il compito di realizzare, a livello centrale, la completa integrazione di tutti i servizi fiscali, inclusi quelli relativi alla fiscalità immobiliare
Divisione Contribuenti, chiamata a operare secondo un approccio per tipo di soggetto per favorire una migliore conoscenza della platea di riferimento e, dunque, per assicurare un'azione di controllo più mirata.
Da ognuna delle Divisioni dipendono tre direzioni centrali. A queste, si affiancano altre sette direzioni centrali con funzioni trasversali e di supporto.

Chi guiderà le Divisioni
Per individuare i dirigenti a cui affidare la guida delle nuove strutture, l'Agenzia, lo scorso 27 dicembre, ha emanato un avviso di disponibilità, aperto anche all'esterno.
Dopo aver esaminato le candidature pervenute, il Comitato di gestione ha deliberato le nuove nomine.

Capo Divisione Contribuenti: Paolo Valerio Barbantini
Il dottor Barbantini, docente e relatore presso varie Università estere tra cui l'Università di Losanna, International Tax Center di Leiden e Harvard Law School, dopo aver svolto il ruolo di responsabile del progetto Beps all'Ocse, ritorna così in Agenzia.

Capo Divisione Servizi: Paolo Savini
Dopo aver guidato la direzione centrale Gestione tributi, e aver contribuito in modo decisivo all'evoluzione dei servizi telematici (versamenti unificati, dichiarazione precompilata, canone tv), il dottor Savini è stato designato quale capo della nuova Divisione chiamata a realizzare la definitiva integrazione di tutti i servizi fiscali.

Direzione centrale Affari legali
Nell'ambito del rinnovato assetto organizzativo c'è posto per una nuova direzione centrale deputata alla cura e alla gestione degli affari legali.
A capo della struttura, l'avvocato Laura Salvati (attuale responsabile della direzione Affari di Agenzia entrate-Riscossione), che vanta significative esperienze in ambito legale presso grandi organizzazioni, quali Grandi Stazioni e Autostrade per l'Italia.

Altre nomine
Infine, il Comitato di gestione ha deliberato anche altre nomine:
Gianni Guerrieri, è stato confermato come direttore centrale Osservatorio del mercato immobiliare e Servizi estimativi
Emiliana Bandettini (già direttore aggiunto Accertamento) ha avuto un incarico di consulenza a supporto del processo di transizione al nuovo modello organizzativo
Federico Monaco, attualmente titolare di un incarico di consulenza e già direttore regionale dell'Umbria e dell'Abruzzo, diventa il responsabile della direzione centrale Servizi fiscali, che opera all'interno della Divisione Servizi
Giovanni Spalletta (attuale direttore aggiunto Normativa), assume la direzione centrale Grandi contribuenti, nell'ambito della Divisione Contribuenti.

Da: Bah !25/01/2018 22:18:51
https://www.panorama.it/news/cronaca/agenzia-delle-entrate-nomine-di-dirigenti/%3famp=true

Da: solo 3 anni fa si scrivevano ste minchiate25/01/2018 22:25:48
atteo Renzi rischia di dover gestire un bel pasticcio con l'Agenzia delle Entrate.

Se fosse per lui, e per molti di noi, l'agenzia dovrebbe fare un passo indietro e ritornare nei suoi ranghi. Fino al suo arrivo a Palazzo Chigi e a quello del team guidato da Nannicini (gente che guarda al diritto tributario non con la logica di Torquemada), le norme fiscali venivano di fatto scritte dall'agenzia. Come più volte dichiarato anche dall'attuale sottosegretario Zanetti. Oggi Palazzo Chigi dice la sua, anche se la prossima uscita proprio di Nannicini (ha vinto una cospicua borsa per una ricerca internazionale accademicamente irrinunciabile) sta già rispostando il pendolo delle influenze da Palazzo Chigi agli uffici dell'economia. E ciò non è un bene per i contribuenti. Ma torniamo al pasticcio. Esso riguarda i soldi, quelli che fanno quadrare i conti, e dei quali ogni governo è avido.

La coppia Befera-Magistro imposta a metà del 2000 una nuova strategia di attacco all'evasione e alle pratiche elusive dei grandi contribuenti che nel 2009 porta al primo grande balzo degli accertamenti. Si tratta delle posizioni fiscali che portano gettito. E con le quali l'atteggiamento deve essere diverso rispetto alla partita Iva da poche migliaia di euro. Più del 40 per cento delle somme accertate arriva da questa struttura messa a suo tempo in piedi da Magistro. E così arriviamo ai giorni nostri. Si tratta di una squadra di giovani, motivatissimi, e la cui cultura non è quella di perseguire a casaccio, ma colpire in modo chirurgico. La filosofia è quella di generare gettito in modo stabile accompagnando i grandi contribuenti ad una sorta di patto perpetuo con il fisco. Conoscono le imprese e le grandi multinazionali, parlano il loro linguaggio e non hanno un atteggiamento punitivo, a prescindere. In una parola sola non sono ideologici. Con l'uscita di Befera e soprattutto di Magistro, le cose precipitano. Il primo a filare (ha un incarico molto importante all'Ocse) è il braccio destro proprio di Magistro e cioè Valerio Barbantini. Dopo pochi mesi arriva la sentenza della Consulta che fa secchi 800 dirigenti dell'agenzia per irregolarità nelle loro nomine. A parte il fatto che sarebbe stato interessante e utile anticiparla invece che subirla, la sentenza dà il colpo finale alla struttura dei grandi contribuenti. Dario Sencar, quarantenne, che di fatto aveva preso il posto di Barbantini perde la sua qualifica dirigenziale: passa da uno stipendio mensile metto di 3,5mila euro a circa 1,5mila. Poche settimane fa il ragazzo, e come dargli torto, viene assunto come partner dal colosso Pwc. Prenderà probabilmente il doppio di quanto percepiva da dirigente, figurarsi da funzionario. Stiamo parlando di civil servants che non avrebbero mollato le istituzioni neanche a colpi di cannone. Ma c'è un limite a tutto. E non è finita. Dalla medesima struttura sono in uscita altri quattro «funzionari», due dei quali hanno praticamente già firmato il contratto. Smontare questa struttura è un disastro sia per noi liberisti antistatalisti accaniti, sia per l'Agenzia in sé. Questi ragazzi parlano infatti il linguaggio del mercato e non quello della burocrazia, con loro si ragiona, non sono ideologicamente avversi al privato. Anzi. Per l'Agenzia e per Renzi il rischio viceversa è invece che nei prossimi mesi gettito e accertamenti crolleranno drasticamente. E a poco varrà il trucchetto contabile di computare gli introiti della voluntary disclosure (manovra una tantum) nel contrasto all'evasione. Sono guai.

Da: Zuccone25/01/2018 22:43:08
Chi era il giornale o libero?

Da: STEM25/01/2018 23:09:33
Che riforma da peracottari.
1 divisione servizi e 1 contribuenti. Perché? A chi sono rivolti i servizi se non ai contribuenti? Che vuol dire divisione contribuenti? Cosa fa?
Gli Italiener non sono in grado di organizzare nulla.
Ma ditelo che è solo x spartirvi le poltrone!

Da: Art.18 originale 26/01/2018 06:48:03
Perché contribuenti = friendly accertamento pare brutto.
Saremo
Spietati

Da: Zuccone26/01/2018 07:10:26
Chi ricostruisce la storia con gli articoli dei giornali i cui editori .... non ha capito niente.
La Costituzione va rispettata sempre e non quando fa comoda.
Preserviamo la ex invochiamone il rispetto non solo per noi ma anche per chi viene dopo di noi.

Da: duri a morire....26/01/2018 07:34:44
È un governo nel governo

Da: Re Salomone 26/01/2018 08:36:26
Divisione Contribuenti perché in ottica di compliance la parola "accertamento" deve scomparire.

Credono ancora che con le letterine di compliance si possa recuperare "facilmente" gettito senza una vera e propria azione "autoritativa" di controllo.

Hanno creato una struttura faraonica:

- n. 2 Divisioni + n. 13 Direzioni Centrali.

I motivi li conosciamo tutti.

L'Agenzia è sempre stata "terra di conquista".

Un gudurioso e succulento pezzo di carne da spolpare.

Da: ORPO__UNICUM26/01/2018 09:20:36
Quest'anno la spesa di Palazzo Madama scenderà a 551 milioni di euro (539 al netto dei risparmi restituiti al bilancio dello Stato). Con un 'taglietto' da 11,8 milioni rispetto ai 562,8 milioni del 2017. Quasi un quinto della spesa di Palazzo Madama sarà assorbita, infatti, dagli stipendi dei dipendenti: 100 milioni 580mila euro, con un aumento di 1,6 milioni rispetto ai 98 milioni 980 mila del 2017
di Alessandro Sardo | 26 gennaio 2018
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Più informazioni su: Camera dei deputati, Costi della Politica, Palazzo Madama, Senato
Se la Camera ingrassa, il Senato dimagrisce. Ma solo un po'. Appena del 2%, stando al bilancio di previsione provvisorio per il 2018 che ilfattoquotidiano.it ha potuto visionare. Quest'anno la spesa di Palazzo Madama scenderà, infatti, a 551 milioni di euro (539 al netto dei risparmi restituiti al bilancio dello Stato). Con un 'taglietto' da 11,8 milioni rispetto ai 562,8 milioni del 2017. Certo, sempre meglio dei 17,6 milioni in più che nel 2018 spenderà Montecitorio (+1,85% sull'anno precedente) portando la spesa complessiva a 968 milioni 124mila 571 euro. Ma anche al Senato, esattamente come alla Camera, tornano a salire i costi per il personale e quelli per i vitalizi corrisposti agli ex parlamentari.

Stipendi e vitalizi - Quasi un quinto della spesa di Palazzo Madama sarà assorbita, infatti, dagli stipendi dei dipendenti: 100 milioni 580mila euro, con un aumento di 1,6 milioni rispetto ai 98 milioni 980 mila del 2017. Una dinamica in linea con quella già registrata a Montecitorio, dove il costo del personale per l'anno in corso è stimata "in 175,2 milioni di euro", si legge nella relazione che accompagna il bilancio della Camera, con "un incremento di 4,5 milioni di euro" rispetto al 2017. Un aumento che, in entrambi i rami del Parlamento, si spiega con la cessazione, a partire primo gennaio di quest'anno, delle misure di contenimento della spesa per il personale introdotte nel 2014 dagli Uffici di presidenza, per effetto della sentenza del Collegio d'appello di Montecitorio pronunciata sul ricorso promosso dai dipendenti.


Stesso discorso per i vitalizi. Ma con un piccolo giallo. Se a Montecitorio, infatti, la spesa per pagare le pensioni degli ex parlamentari cessati dal mandato salirà dai 133,3 milioni del 2017 ai 136,1 del 2018 (+2,8 milioni), a Palazzo Madama, l'analoga voce di spesa scende, ma solo apparentemente: dagli 82,5 milioni del 2017 ai 75,5 del 2018 (-7 milioni). "In realtà la diminuzione è solo contabile - spiega a ilfattoquotidiano.it la senatrice del M5S, Laura Bottici, componente del collegio dei Questori -. Dai 75,5 milioni riportati nella bozza di bilancio, infatti, è stata scorporata la quota di vitalizi erogati dal Senato ma a carico della Camera". In pratica, per i senatori cessati dal mandato che abbiano precedentemente rivestito anche la carica di deputati, per gli anni di mandato svolti nell'altro ramo del Parlamento, Montecitorio rimborsa a Palazzo Madama (e viceversa in caso contrario) la quota dell'assegno di propria competenza. In definitiva, incrociando i numeri dei bilanci di Camera e Senato si può risalire, indicativamente, all'ammontare effettivo della spesa complessiva che nel 2018 il Senato verserà agli ex parlamentari: 75,5 milioni (a bilancio) meno i 5,5 milioni rimborsati dal Senato alla Camera più i 16,4 rimborsati dalla Camera al Senato si ottiene il totale di circa 86,4 milioni. Con un aumento, indicativo, di 3,9 milioni rispetto al 2017.

Di tutto di più - Vitalizi a parte, c'è anche la spesa per i senatori in carica. Che tra indennità parlamentare, diaria, rimborsi e ammennicoli vari, nel 2018, costeranno 79,7 milioni di euro. Mentre altri 150,1 milioni serviranno per pagare le pensioni degli ex dipendenti. Si arricchisce di 720mila euro pure la torta per i gruppi parlamentari che quest'anno si divideranno poco più di 22 milioni. Mentre ci vorranno 1,9 milioni per coprire le spese di cerimoniale. Per assicurare, invece, i servizi informatici, se ne andranno circa 9 milioni. Altri 5,47 per pagare il conto della comunicazione istituzionale (2,3 solo per gli atti parlamentari). Sfornare studi, ricerche e documentazione costerà 3,1 milioni (comprensivi di 2 milioni per abbonarsi alle agenzie di stampa). Si arriva a 3,6, invece, per stipulare polizze assicurative in favore di parlamentari, dipendenti, beni mobili e immobili di proprietà di Palazzo Madama. E per Mobilità, trasporto e spedizioni? Un salasso da 7,6 milioni. Ai quali si aggiungono altri 4,8 milioni per canoni di locazione, utenze e corrispondenza; 6,2 per la manutenzione ordinaria; 5,7 per i servizi logistici (pulizie, traslochi e facchinaggio); e 1,7 per i servizi di ristorazione. Un bilancio che, come già avvenuto per tutti i precedenti documenti contabili della legislatura, la Bottici non firmerà. "Sin dall'inizio del mio mandato ho sempre contestato le modalità di redazione che non assicurano in alcun modo la trasparenza dei bilanci - conferma la senatrice del M5S -. Senza contare la mancata adozione di provvedimenti che potrebbero far risparmiare limitando gli sprechi: che senso ha spendere 9 milioni di servizi informatici se poi stampiamo e paghiamo migliaia di pagine con gli emendamenti alla Legge di bilancio per tutti i senatori nonostante non tutti ne facciano richiesta?".

Da: Rossella 26/01/2018 12:04:10
Nessuno ha notizie sulla riorganizzazione delle Direzioni Provinciali?

Da: Vyssia 26/01/2018 12:08:24
Io ho delle indiscrezioni di un sindacalista informato.
Mi ha detto di non divulgare.

Da: Il cugino di 26/01/2018 12:18:11
mio cugino mi ha detto delle cose da non divulgare

Da: In 5 punti 26/01/2018 14:00:39
Le DP riformate a fine febbraio....

Da: Scusate...... 26/01/2018 14:15:08
ma è passato più di un mese dall'accordo firmato per le progressioni economiche. il bando quando cazzo lo pubblicano?
O hanno solo scherzato?

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