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INPS, 35 posti di DIRIGENTE
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Da: pasquino pasquino15/04/2013 19:31:21
che bello: notizia strisciante...mettono mano ai c/c piu' ricchi. mercedes man metti i soldi nel cofano e scappa in svizzera o nelle cayman. potrai anche tu dire: GOVERNO LADRO!
Rispondi

Da: i primi15/04/2013 20:08:23
a cadere saranno i più abbienti e tu in quanto tale, se lo sei veramente, sarai sul carro in testa verso la ghigliottina. non perdere la testa, devi stare molto calmo. ehehehehehehe
Rispondi

Da: a noi le brioches15/04/2013 20:09:14
a te i cornetti da consumare in mercedes benz.
Rispondi

Da: cotillons inpdap15/04/2013 20:11:57
Chissà se stavolta il ministro Fornero potrà ripetere la secca risposta che diede a ottobre: "La fusione non determina nessun problema sui conti Inps. I dati erano conosciuti".

non sparate sul pianista, non mettete mano ai c/c sotto i centomila denari.

siamo i più forti e vi annulleremo tutti.

Rispondi

Da: mano ai15/04/2013 20:14:06
conti correnti sopra i 100000 euro. saccheggiateglieli tutti.
Rispondi

Da: Dirigente in Mercedes15/04/2013 21:39:33
Bravi, continuate così...ad insultare quelli più bravi di voi e a piangervi addosso.
Se invece foste intelligenti vi impegnereste giorno e notte per raggiungere il mio livello.
Rispondi

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Da: no perchè16/04/2013 11:15:10
non voglio pagare le tasse che paghi tu.
volo piano e basso. tu vola alto. dalle mie parti i falchi volano alto e li impallinano. sshhhh, meno chiasso fai più a lungo vivrai.
goooood morning, vietnammmm.
Rispondi

Da: autoreferenzialità16/04/2013 11:18:07
brava brava sono tanto brava.....
bravo.
grazie.
ciao, cadillac man.
Rispondi

Da: bravo. grazie. bravo.16/04/2013 11:21:02
grazie.
bravo.
grazie.

grazie.
bravo.
Rispondi

Da: tu confondi la bravura con16/04/2013 12:27:15
il successo. no, è totalmente sbagliato.
vorresti paragonarti, quindi, ad un isidori che dal suo scranno parlamentare leghista non sa mettere due parole insieme: ebbene quello è un parlamentare. bravo? solo perchè è seduto in parlamento?
e che dire del senatore scilipoti? sei come lui? bravo come lui?
il successo non misure le qualità.
il fatto di essere dirigente non depone automaticamente a favore di eccelse qualità.
si è ciò che siè e non si vale per ciò che si fa o che ti permetton di fare.
cambia la tua filosofia di vita. altrimenti saranno rotoli scarsi solo per te.
e te ne accorgerai quando ti scaricheranno.
troverai sempre il tuo "buon caporale". nessuno ne nasce sprovvisto.
ciao cadillac man.
Rispondi

Da: e proprio oggi16/04/2013 12:32:39
stamattina il deus ex machina inps reggino di qualche anno fa, che tanto male ha fatto, mi è apparso da dietro la curva di un marciapiede. nessun saluto da parte mia ma solo uno sguardo misto di disprezzo e commiserazione per come la natura ha operato il suo corso. dalle stelle alle stalle: anchè perchè non si elevava neppure al rango del meno dotato degli equini.
tanto in alto arrivi e tanto più ti fai male se cadi. lui è caduto qualche anno fa ed io lo compenso, per il male ed i soldi che mi ha tolto, con la mera indifferenza. in fondo,lui, non esiste più, in base ai suoi convincimeti di allora quando camminava "tre metri sopra il cielo".
amen, pace all'animaccia sua.
Rispondi

Da: buone notizie per te, cadillac man16/04/2013 12:45:00
Si devono licenziare un milione di statali.
I consigli del prof. prodiano Zamagni
Si devono licenziare un milione di statali. I consigli del prof. prodiano Zamagni
11 - 04 - 2013 Giorgio Ponziano
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Per Stefano Zamagni, 70 anni, già preside della facoltà di Economia dell'università di Bologna, «un milione di dipendenti pubblici sono in esubero».
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Grazie all'autorizzazione dell'editore e dell'autore, pubblichiamo l'articolo di Giorgio Ponziano sul numero odierno del quotidiano Italia Oggi del gruppo Class Editori.
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Sul banco degli imputati ci sono le rendite di posizione («che nessun partito finora è riuscito a scalfire»), l'elefantiaco apparato burocratico («un milione di dipendenti pubblici sono in esubero»), la politica del piccolo cabotaggio («si guarda all'immediato, dove sono finiti gli ideali e le grandi scelte strategiche?»), la scuola avulsa dal sistema produttivo («gli studenti escono dalla scuola e dall'università senza sapere cos'è un'azienda»), la difficoltà di cambiare le categorie del pensiero economico («siamo ancorati al taylorismo e alla difesa di un welfare che non si regge più»).
Stefano Zamagni, 70 anni, è stato preside della facoltà di Economia dell'università di Bologna, è presidente dell'Agenzia (governativa) per il terzo settore. È considerato un economista controcorrente, e lo conferma: «John Maynard Keynes disse che la ragione per cui non si risolvono i problemi economici non è la mancanza di risorse ma liberarsi dalle vecchie idee.
Un concetto più che mai attuale, non vedo uscita dalla crisi se la mente di chi si occupa di cose pubbliche non si libera della vecchia concezione della politica economica, gli economisti brancolano nel buio perché continuano a ragionare con le vecchie categorie mentre la situazione è del tutto nuova e non accetta soluzioni tradizionali».
Domanda. Da dove si dovrebbe incominciare per fare riprendere la marcia all'economia italiana ?
Risposta. Vi è un enorme problema di rendite di posizione che frenano l'economia. Vi sono rendite finanziarie, burocratiche, immobiliari che non sono mai state realmente toccate perché si tratta di bacini elettorali che fanno gola ai partiti. La rendita più invasiva è quella burocratica, finora impermeabile a ogni cambiamento. Ma il mercato non può modificarsi, e diventare globale, mentre le rendite rimangono ferme al palo: finiscono per frenare inesorabilmente la crescita. L'area della rendita è in Italia di gran lunga la più vasta tra i grandi Paesi occidentali.
D. In che modo vincere le rendite ?
R. Mandando al governo forze che non siano elettoralmente legate alle rendite. C'erano le baby pensioni, uno scambio di favori tra la politica e chi operava nella pubblica amministrazione. Questa è una battaglia che è stata vinta. Nel pubblico impiego vi sono un milione di dipendenti in esubero, anche qui si è trattato di uno scambio: io ti assumo e tu mi voti. Con la spending review si è incominciato a mettere mano al problema, lo Stato dovrà dimagrire di un milione di dipendenti pubblici che occupano falsi posti di lavoro. Il cammino per liberarsi dalle rendite sarà lungo.
D. Deve cambiare anche il concetto di welfare ?
R. Certamente, lo Stato non è più in grado di farvi fronte, quindi o si ritira con gravi ripercussioni sulla società oppure avvia la sussidiarietà circolare, cioè l'alleanza strategica tra ente pubblico e soggetti privati. Attenzione, la sussidiarietà circolare non è quella orizzontale, quest'ultima eroga servizi pagati dallo Stato ma realizzati dai privati e quindi ci si ritrova da capo in mancanza di risorse, la seconda invece mette insieme risorse pubbliche e risorse private per raggiungere determinati obiettivi e consente al pubblico di risparmiare. Faccio un esempio. Un bambino a scuola costa allo Stato dieci, può esserci una scuola privata che chiede allo stato 5 e si autofinanzia, col risultato che lo Stato ha risparmiato fornendo lo stesso servizio.
D. Lei è nel consiglio d'amministrazione di una cassa di risparmio. Si sente sotto accusa quando gli imprenditori lamentano la mancanza di credito?
R. Le banche sono imprese e il guadagno arriva dalla fornitura di servizi. Quindi dal presidente all'ad al cda tutti vorrebbero erogare credito e guadagnare. Il problema sono le regole imposte dalla Bce e da Banca d'Italia che in molti casi lo impediscono. Lo stesso problema vi era negli Stati Uniti ma è intervenuto il presidente Obama e la Federal Reserve ha allentato la stretta del credito. In Europa la Germania non sente ragioni e di conseguenza la Bce non modifica la strategia di stretta del credito. Bisogna aggiungere che molte imprese scaricano sul fronte del credito i mancati pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Speriamo che coi recenti provvedimenti del governo la tensione si allenti.
D. Poi c'è l'allarme-disoccupazione?
R. Bisogna chiedersi, ma nessuno lo fa, perché in Italia vi è una disoccupazione all'11 % e una disoccupazione giovanile al 37 %. Sì, c'è la crisi ma perché in nessun Paese europeo la disoccupazione giovanile è così alta come in Italia? La risposta è che le aziende non assumono i giovani perchè essi non sono preparati ad entrare nel mondo produttivo e con la crisi di risorse non investono più in quella formazione, chiamiamola privata, che suppliva alle mancanze della scuola. Ci portiamo dietro l'eredità di Benedetto Croce, che proponeva la scuola come luogo di cultura. Oggi non basta più, i giovani debbono uscire dalla scuola preparati ad entrare nel sistema produttivo, i miei studenti di economia si laureano conoscendo perfettamente le teorie e i grandi concetti economici ma quando entrano nell'ufficio di un'azienda non sanno da che parte incominciare.
D. L'empasse politica sta danneggiando l'economia?
R. Sì, ancora una volta i tempi della politica non coincidono con quelli dell'economia. D'altra parte negli ultimi decenni è stata enfatizzata una politica priva di valori e ideali, tutta concentrata sui piccoli interessi anche personali ma un siffatto modo di concepire la politica finisce per indebolire pure la forza economica di un Paese. Quindi o si ritorna a una politica di grande respiro e di grande prospettiva oppure l'Italia è destinata al declino.
D. Cosa ne pensa del voto grillino ?
R. È un fenomeno di rottura, di reazione, è come la febbre che colpisce un organismo per denunciare che qualcosa non va. In realtà il movimento 5stelle non ha una proposta politica, quegli 8 milioni di voti appartengono a mondi diversi, con visioni, esigenze, aspettative difformi. Non a caso Grillo continua a dire che il suo non è un partito ma un movimento. Contribuirà al rinnovamento della politica ma attenzione perché negli ultimi vent'anni si è abbandonata la politica forte a favore del pensiero debole e anche per questo ci troviamo così malconci. Quindi Grillo può essere positivo se aiuta a chiudere con la politica degli interessi degli uni e degli altri, recuperando valori, idealità e quindi una direzione di marcia strategica.
Rispondi

Da: x gli sfigati invidiosi:16/04/2013 13:52:51
Coro: Cara, cosa mi succede stasera,
ti guardo ed è come la prima volta.
Canto: che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei
Parlato: Non vorrei parlare.
Canto: Cosa sei
Parlato: Ma tu sei la frase d'amore cominciata e mai finita.
Canto: Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai.
Parlato: Tu sei il mio ieri, il mio oggi
Canto: Proprio mai
Parlato: Il mio sempre, inquietitudine
Canto: Adesso ormai ci puoi provare
chiamami tormento dai, già che ci sei
Parlato: Tu sei come il vento che porta i violini e le rose
Canto: Caramelle non ne voglio più
Parlato: Certe volte non ti capisco
Canto: Le rose e i violini
questa sera raccontali a un'altra
violini e rose li posso sentire
quando la cosa mi va, se mi va
quando è il momente
e dopo si vedrà
Parlato: Una parola ancora
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Ascoltami
Canto: parole parole, parole
Parlato: Ti prego
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Io ti giuro
Canto: Parole, perole, parole
parole, soltanto parole
parole tra noi.
Parlato: Ecco il mio destino, parlarti come la prima volta
Canto: Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei
Parlato: No, non dire nulla. C'è la notte che parla
Canto: Cosa sei
Parlato: La romantica notte
Canto: Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai
Parlato: Tu sei il mio sogno proibito
Canto: Proprio mai
Parlato: E' vero, speranza
Canto: Nessuno più ti può fermare
chiamami passione dai, hai visto mai
Parlato: Si spegne nei tuoi occhi la luna e si accendono i grilli
Canto: Caramelle non ne voglio più
Parlato: Se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti
Canto: La luna e i grilli
Normalmente mi tengono sveglia
mentre io voglio dormire e sognare
l'uomo che c'è in te, quando c'è
che parla meno
ma che può piacere a me
Parlato: Una parola ancora
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Ascoltami
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Ti prego
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Io ti giuro
Canto: Parole, parole, parole, parole
parole soltanto parole
parole tra noi
Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole
parole soltanto parole
parole tra noi
Rispondi

Da: eppure16/04/2013 18:38:34
le tasse che paghi non sono parole.
buon salasso. cadillac man.
Rispondi

Da: pago di più16/04/2013 20:25:51
perchè guadagno di più.
E' giusto e onesto,
prendo forti incentivi
e pago forti tasse.
Rispondi

Da: Ma te li16/04/2013 20:34:56
Sogni di notte sti sordi
Rispondi

Da: Ma te li16/04/2013 20:35:58
Sogni di notte sti sordi

X che sei un non dirigente che si illude.

Svegliati
È primavera
Rispondi

Da: Dirigente in Mercedes16/04/2013 22:09:56
Un tempo  ero diverso...
Ero un giovane meridionale ingenuo e  appassionato di politica e che sognava di cambiare il mondo e che si accontentava di una Punto scassata.
Una volta mi fecero fare un corso a Roma...
La sera non c'era nulla da fare così andavo in giro con un collega più esperto di me che abitava a Roma da tempo e che aveva la macchina.
Una  sera successe che mi propose di andare a cena in un locale rinomato ma costoso.
Io che che non volevo spendere troppo mi mostrai perplesso.
Allora il mio collega sbottò e disse:
"Senti, te lo dico da amico, alla fine conteranno solo le mangiate che ti sarai fatto, le donne che ti sarai sco... e le macchine che avrai guidato".
Rimasi spiazzato dalle sue parole e non seppi che rispondergli.
Ma fu una vera illuminazione,  da quella cena incominciò una veloce evoluzione della mia personalità che  in breve mi portò a raggiungere gli ambiti  traguardi attuali.
Oggi ho pena di quello che ero allora...così come ho pena di quelli che sono rimasti alla Punto scassata.
Rispondi

Da: Sordo de17/04/2013 00:31:19
De cacio cavallo, non vali mezza piotta
Rispondi

Da: con sta CIG17/04/2013 12:52:15
che non pagheranno sta attento a parcheggiare lontano dalla sede. ne ho sentito qui da noi esagitati incazzati che vogliono bruciare le auto dei capi per protesta. vai a lavorare con la vecchia punto. poi il giretto con l'amato/a te lo fai in cadillac. sient'amme'. fatte furbo.
Rispondi

Da: Ti bruciano17/04/2013 14:17:42
Vivo e si rivendono il mercedes
Rispondi

Da: E'' da un pò che17/04/2013 18:02:10
vengo in bus e faccio una bella passeggiata a piedi. Il mercedes lo prendo di sera...
Rispondi

Da: quando ti fai il giro a trans?17/04/2013 19:42:52
quando ti fai il giro a trans?
Rispondi

Da: io mi sono17/04/2013 19:46:26
impegnato lo stipendio del prossimo triennio per una Aston Martin.
la mercedes non è di mio gradimento: è pure tedesca e mi ricorda il culone merkeliano.
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Da: Dirigente in Mercedes17/04/2013 22:20:02
La distinzione tra bravura e successo è tipica degli  sfig.ti...
La bravura E' il successo.
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Da: Sono un dirigente di area18/04/2013 13:25:35
di successo. In questa giro di carte sto per volare sulla poltronissima della sede... e con gli incentivi la sede è messa moolto moolto bene... Che goduria.
Rispondi

Da: il successo non è bravura in senso stretto. garant18/04/2013 17:42:51
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Da: iun esempio?18/04/2013 17:43:52
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Da: un esempio lampo18/04/2013 17:46:31
sei bravo a fare sesso. ok.
ma ti capita di andare male con la bella fica del piano terzo.
bravo ma sei incappato in un insuccesso.
non essere cosi' categorico e ne guadagnerai molto.
cmq comprati una bella jaguar: farai un figurone sul lungomare della tua citta' oppure sulla strada principale del paese della tua ragazza.
auguri.
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Da: x un esempio lampo18/04/2013 21:03:54
Rispondi

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