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Proroga graduatorie
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Da: idonea razionale10/06/2013 21:20:02
Mi sa che la snervante attesa inizia a mietere molte vittime...
Rispondi

Da: aspettando lo scorrimento10/06/2013 21:21:38
volevamo solo sapere se la legge che deve essere approvata dispone lo scorrimento delle graduatorie anche per le forze di polizia.Grazie.
Rispondi

Da: ma le graduatorie10/06/2013 21:24:12
Sono state prorogate?
E quelle della guardia di finanza?
Rispondi

Da: aspettando lo scorrimento10/06/2013 21:25:35
sono un inv del concorso gdf del 2009 potrei sperare?
Mi risponda qualcuno che davvero sia preparato sulla questione.grazie.
Rispondi

Da: e quelle10/06/2013 22:16:39
dei vigili urbani?
Rispondi

Da: RISPONDETE10/06/2013 22:18:03
QUELLE DEI VIGILI URBANI?
Rispondi

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Da: oooooo11/06/2013 00:00:48
ma smettetela di sperare siete ridicoli che proroghe siamo in europa negli altri stati vengono presi solo i vincitori  e poi subito altro concorso non esistono proroghe ricordatelo
Rispondi

Da: GYuly 11/06/2013 07:35:57
Ridicolo sarai tu......siamo in Italia prima di tutto, nazione nella quale la fa da padrona, la corruzione, la raccomandazione e tutte le altre belle cose che sappiamo, ragion per cui 8/10 volte i concorsi vengono vinti dai piu' raccomandati e non dai piu' bravi. E' ovvio che stando cosi' le cose, anche per diventare semplicemente idonei non vincitori, bisogna essere piu' che bravi, sicuramente di piu' di quelli che vincono(la maggior parte) perche' figli, amici, parenti di.........
Rispondi

Da: E'' ridicola semmai11/06/2013 08:38:35
si tratta sempre di basta proroghe, gli brucia perchè sa che non lavorerà mai in P A  perchè sta per scadere il suo  " FINTO" contratto.
Rispondi

Da: x GYuly11/06/2013 10:32:09
I raccomandati NON HANNO BISOGNO DI FARLI I CONCORSI !!!!
Gli regalano direttamente i contratti da dirigenti o consulenti nella PA o nelle innumerevoli partecipate (vedi zecca dello stato o cassa depositi e presti e le innuemrevoli finte SpA a livello locale) !!!

O li chiamano a tempo determinato e poi c'è la solita infornata con la STABILIZZAZIONE senza concorso !!!
Questi sono i raccomandati, non certo coloro che si mettono a studiare giorno e notte per affrontare un concorso pubblico!

Hai capito povera troglodita?


VIVA I CONCORSI PUBBLICI che purtroppo si fanno sempre meno con la scusa della "privatizzazione" (FINTA) della PA, per regalare contratti a chiamata diretta (c.d. fiduciaria) a famiglia/amici/mignotte/mignotti. Hai capito imbecille?
Rispondi

Da: concordo.11/06/2013 10:37:44
in pieno prima esternalizzano (per funzioni che potrebbero fare all'interno)
poi sopprimono l'ente e riinternalizzano
il personale (senza concorso) nei ministeri   senza concorso  e stipendi piu' alti a parità di qualifica
poi dirigenti etc... a chiamata diretta  e tutto il resto richiamato dal post su
E chi vince i concorsi   ....niente..........
Rispondi

Da: Proroghe all infinito11/06/2013 11:57:19

Pubblico impiego: le deroghe alla regola del pubblico concorso vanno delimitate
Corte Costituzionale , sentenza 24.06.2010 n° 225
Il Giudice delle Leggi è intervenuto, iterum, sulla legislazione regionale per ribadire in maniera chiara ed univoca la regola del concorso pubblico quale forma generale e ordinaria di reclutamento per il lavoro alle dipendenze della PA.

Oggetto della pronuncia de qua è la legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 52, legge regione Lazio 11 agosto 2009, n. 22, in base al quale "i soggetti che previa una selezione di evidenza pubblica hanno ricoperto, per almeno cinque anni consecutivi, incarichi dirigenziali nelle strutture della Regione e attualmente prestano servizio presso le stesse sono, a domanda, immessi nel ruolo della dirigenza della Regione".

Ebbene, secondo i giudici costituzionali il principio del pubblico concorso per l'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni, quando l'intento è di valorizzare esperienze professionali maturate all'interno dell'amministrazione, può andare incontro a deroghe ed eccezioni, attraverso la previsione di trasformazione delle posizioni di lavoro a tempo determinato, già ricoperte da personale precario dipendente.

Ma, affinché sia assicurata la generalità della regola del concorso pubblico disposta dall'art. 97 Cost., è necessario che l'area delle eccezioni alla regola sancita dal suo primo comma sia delimitata in modo rigoroso.

Il previo superamento di una qualsiasi "selezione pubblica", presso qualsiasi "ente pubblico", è requisito troppo generico per autorizzare una successiva stabilizzazione senza concorso, perché esso non garantisce che la previa selezione abbia natura concorsuale e sia riferita alla tipologia e al livello delle funzioni che il personale successivamente stabilizzato è chiamato a svolgere.

In particolare, è indispensabile che:

le eccezioni siano numericamente contenute in percentuali limitate, rispetto alla globalità delle assunzioni poste in essere dall'amministrazione;
l'assunzione corrisponda a una specifica necessità funzionale dell'amministrazione stessa;
siano previsti adeguati accorgimenti per assicurare comunque che il personale assunto abbia la professionalità necessaria allo svolgimento dell'incarico.
Tale principio, prosegue la Consulta, non può subire limitazioni neppure nel caso in cui il personale da stabilizzare abbia fatto ingresso, in forma precaria, nell'amministrazione con procedure di evidenza pubblica, e neppure laddove la selezione a suo tempo svolta sia avvenuta con pubblico concorso, dato che la necessità del concorso per le assunzioni a tempo indeterminato discende non solo dal rispetto del principio di buon andamento, ma anche dalla necessità di consentire a tutti i cittadini l'accesso alle funzioni pubbliche (art. 51 Cost.).

E' possibile affermare che la natura comparativa e aperta della procedura è elemento essenziale del concorso pubblico; pertanto, deve escludersi la legittimità costituzionale di procedure selettive riservate che escludano o riducano irragionevolmente la possibilità di accesso dall'esterno.

In conclusione, secondo la Corte, la citata norma regionale viola il principio del pubblico concorso. Tale violazione è accentuata dal carattere assolutamente potestativo del diritto alla stabilizzazione contemplato nella norma stessa, la quale autorizza il personale dirigente, assunto in via precaria, ad essere stabilizzato su semplice domanda e, dunque, senza alcuna giustificazione della necessità funzionale dell'amministrazione e senza alcuna valutazione della professionalità e dell'attività svolta da questi dirigenti
Rispondi

Da: Proroghe all infinito11/06/2013 12:06:14
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ASSUNZIONE DEL PERSONALE NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI       


Il presente disegno di legge redatto in collaborazione con il Comitato vincitori non assunti del Ministero della Difesa, nasce dall'esigenza di affrontare la problematica della mancata assunzione nella pubblica amministrazione di quei cittadini che hanno vinto un concorso pubblico.
L'attuale normativa limita fortemente la possibilità di procedere a nuove assunzioni di personale e ciò di fatto impedisce il diritto al lavoro di chi, dopo aver vinto un concorso pubblico, è costretto ad aspettare nel migliore delle ipotesi anche anni prima di vedersi riconosciuto il diritto acquisito.
E' evidente il danno non solo economico che questi provvedimenti causano a migliaia di giovani che dopo studi e selezioni trovano sbarrato lo sbocco professionale conquistato.
Questo mancato ricambio generazionale fa dell'amministrazione pubblica italiana la più vecchia d'Europa, con un'età media di 47 anni che si ripercuote inevitabilmente sulla funzionalità e sull'efficienza delle strutture delle amministrazioni e quindi sui servizi per i cittadini.
L'articolo 97 della Costituzione sancisce che agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso. Un principio che viene spesso eluso dalla riduzione al minimo dei nuovi ingressi nella pubblica amministrazione, mentre aumentano a dismisura le consulenze e le collaborazioni esterne a discapito sia del risparmio economico che di quella meritocrazia troppo spesso solo ostentata.
Con l'articolo 1 si introducono al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 alcuni principi sull'utilizzo delle graduatorie dei concorsi pubblici e sull'indizione di nuovi concorsi.
Si stabilisce che, in presenza di norme che fissano blocchi o limitazioni delle assunzioni, il termine di decorrenza della vigenza delle graduatorie dei concorsi pubblici resta sospeso sino alla data di durata del blocco o limitazione. La deroga al regime ordinario della durata delle graduatorie trova giustificazione proprio nella suddetta limitazione delle assunzioni, che di fatto rende non utilizzabili le graduatorie per l'arco di tempo della loro vigenza.
Inoltre, con l'introduzione del comma 5-quinquies si stabilisce che, relativamente alle qualifiche ed alle mansioni di concorsi già indetti e di cui non si è proceduto all'effettiva assunzione dei vincitori e degli idonei, le pubbliche amministrazioni coprono i propri fabbisogni di personale attingendo alle graduatorie di concorsi pubblici ancora in vigore fino al loro esaurimento prima di poter procedere con l'indizione di un nuovo concorso o con l'assunzione senza concorso di lavoratori a tempo determinato o comunque alla stipula di contratti di lavoro a tempo determinato.
L'articolo 2 modifica l'attuale normativa in tema di turn over rendendola meno rigida rispetto alla configurazione attuale in modo da tutelare sia le legittime aspettative dei vincitori di concorso, sia la tenuta dei conti pubblici. Per gli anni 2011, 2012, 2013 le amministrazioni possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 50 per cento di quella relativa al personale cessato nell'anno precedente, contro il 20 per cento previsto dall'attuale normativa.
Infine, l'articolo 3 provvede alla copertura finanziaria derivante dall'attuazione della presente legge mediante:
a) l'utilizzo delle risorse derivanti dal risparmio dovuto alle cessazioni di permanenze in servizio del personale presso le singole amministrazioni durante l'anno precedente;
b) l'utilizzo di quota parte dei maggiori risparmi di spesa derivanti dall'uso più ragionevole delle autovetture in dotazione a ciascuna amministrazione e dalla prescrizione di un tetto per il trattamento economico complessivo per i titolari di rapporti di lavoro, incarico o collaborazione con le amministrazioni pubbliche ed enti pubblici di ogni genere.
Art. 1
(Assunzione a regime di personale nella Pubblica Amministrazione)
1. Il comma 5-ter dell'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 , è sostituito dai seguenti:
"5-ter. Il principio  della  parità  di  condizioni  per  l'accesso ai pubblici uffici  è garantito, mediante specifiche disposizioni del bando, con riferimento  al  luogo  di  residenza  dei  concorrenti,  quando tale requisito  sia strumentale all'assolvimento di servizi altrimenti non attuabili o almeno non attuabili con identico risultato.
5-quater. Le  graduatorie  dei  concorsi  per  il  reclutamento  del personale  presso  le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti per un  termine di tre anni dalla data di pubblicazione. Sono fatti salvi i  periodi  di  vigenza  inferiori  previsti  da leggi regionali. In presenza di norme che stabiliscono blocchi ovvero limitazioni delle assunzioni, il termine di decorrenza della vigenza delle graduatorie dei concorsi pubblici resta sospeso sino alla data di durata del blocco o limitazione.
5-quinquies. Le pubbliche amministrazioni, relativamente alle qualifiche ed alle mansioni di concorsi già indetti e di cui non si è proceduto all'effettiva assunzione dei vincitori e degli idonei, coprono i propri fabbisogni di personale attingendo alle graduatorie di concorsi pubblici ancora in vigore fino al loro esaurimento prima di poter procedere con l'indizione di un nuovo concorso o con l'assunzione senza concorso di lavoratori a tempo determinato o comunque alla stipula di contratti di lavoro a tempo determinato."
Art. 2
(Disciplina transitoria di limitazione delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione)
1. L'articolo 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, come modificato dall'articolo 66, comma 7, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 è sostituito dal seguente:
"Per il triennio 2011-2013, le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 523 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, possono procedere, per ciascun anno, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 50 per cento di quella relativa al personale cessato nell'anno precedente.".
2. Alla disciplina di cui al comma 1 si applica l'ultimo periodo del comma 5-quater dell'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come introdotto dall'articolo 1.
Art. 3
(Copertura finanziaria)
1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge si provvede, fino a concorrenza degli oneri,  mediante:
a) l'utilizzo delle risorse derivanti dal risparmio dovuto alle cessazioni di permanenze in servizio del personale presso le singole amministrazioni durante l'anno precedente;
b) utilizzo di quota parte dei maggiori risparmi di spesa derivanti dalle previsioni di cui ai commi 2 e 3.
2. Con riferimento alle amministrazioni pubbliche inserite nel conto consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'ISTAT, ai sensi dell'articolo l, comma 3, della legge 31 dicembre 1999, n. 196, l'uso delle autovetture in dotazione a ciascuna amministrazione è ammesso strettamente per esigenze di servizio ed è in ogni caso escluso per trasferimenti verso e dal luogo di lavoro. Ai sensi dell'articolo 2, comma 122, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, tutti coloro che hanno ricoperto cariche pubbliche a qualsiasi titolo, e che sono cessati dalla carica, perdono il diritto all'uso dell'autovettura di Stato. Ciascuna amministrazione procede alla individuazione delle autovetture in esubero, ai fini della loro dismissione entro il 31 dicembre 2010. La presente disposizione non si applica alle autovetture assegnate, ai fini di tutela e sicurezza personale, a soggetti esposti a pericolo, ai sensi dell'articolo 7, comma 3, della legge 4 maggio 1988, n. 133. L'uso in via esclusiva delle autovetture di servizio è ammesso esclusivamente per i titolari delle seguenti cariche:
a) Presidente del Consiglio dei Ministri e Vice Presidente del Consiglio dei Ministri;
b) Ministri e Vice Ministri;
c) Sottosegretari di Stato;
d) Primo Presidente e Procuratore generale della Corte di cassazione e Presidente del tribunale superiore delle acque pubbliche, Presidente del Consiglio di Stato, Presidente e Procuratore generale della Corte dei conti, Avvocato generale dello Stato, Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Presidente del Consiglio di giustizia amministrativa della regione siciliana;
e) Presidenti di Autorità indipendenti.
3. Non può superare il trattamento economico complessivo lordo attribuito ogni anno al primo Presidente della Corte di cassazione il trattamento economico complessivo massimo annuo dei seguenti soggetti:
a) i titolari di rapporti di lavoro dipendente con amministrazioni pubbliche ed enti pubblici di ogni genere, comunque denominati, ed in particolare con:
1) le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni;
2) le amministrazioni degli organi costituzionali;
3) le autorità indipendenti;
4) le agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
5) gli enti pubblici anche economici o di ricerca;
6) le università;
7) gli enti assoggettati al controllo della Corte dei conti ai sensi dell'articolo 2 della legge 21 marzo 1958, n. 259;
la Banca d'Italia;
9) la RAI-Radiotelevisione italiana Spa.
b) i titolari di qualsiasi incarico, caratterizzato da durata e continuità della prestazione, con una delle amministrazioni, ente od organismo di cui al comma 1 dell'articolo  2-bis;
c) i titolari di rapporto di lavoro autonomo con una delle amministrazioni, enti o organismi di cui alla lettera a), il quale comporti il conferimento di consulenze, collaborazioni esterne, incarichi o mandati di qualsiasi natura, il cui svolgimento avvenga nel territorio italiano;
d) gli amministratori investiti di particolari cariche, ai sensi dell'articolo 2389, terzo comma, del codice civile:
1) nelle società non quotate a totale o prevalente partecipazione pubblica, in cui azionista sia il Ministero dell'economia e delle finanze ovvero una delle amministrazioni, enti od organismi di cui alla lettera a);
2) nelle società controllate dalle o collegate alle società di cui al numero 1);
e) ai titolari di qualsiasi incarico, caratterizzato da durata e continuità della prestazione, con una delle società di cui alla lettera d);
f) ai titolari di rapporto di lavoro autonomo con una delle società di cui alla lettera d), il quale comporti il conferimento di consulenze, incarichi o mandati di qualsiasi natura nel territorio italiano con i medesimi soggetti.
4. I risparmi di cui al comma 1 devono essere conseguiti dalle amministrazioni pubbliche, a pena di configurazione di danno erariale a carico dei soggetti responsabili; in caso di accertamento di minori economie rispetto agli obiettivi di cui al presente articolo, si provvede alla corrispondente riduzione, per ciascuna amministrazione inadempiente, delle dotazioni di bilancio relative a spese non obbligatorie, fino alla totale copertura dell'obiettivo di risparmio ad essa assegnato.
5. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Rispondi

Da: x sopra11/06/2013 12:26:56
Il problema è che la FINTA privatizzazione di molti rami della PA ha fatto sì che tali norme potessero essere comunque aggirate.
L'esempio eclatante (ma ce ne sono moltissimi) è la Zecca dello Stato che è una "SpA" ma al 100% posseduta dal ministero dell'economia.!! Quindi che "privata" è ??  E' chiaro che è assoilutamnte pubblica ma  NON FA CONCORSI PUBBLICI per il reclutamento di personale e di dirigenti !!!!!!!!!!!!!

CApite bene che è una farsa!!! Per aggirare l'art. 97 della Costituzione e il principio fondamentale dell'assunzione tramite concorso. !
Rispondi

Da: concordo11/06/2013 12:27:47
la Corte Costituzionale ha riconosciuto nel concorso pubblico (art. 97,98) la forma ordinaria di reclutamento per la PA (sentenze nn. 159 2005; 34 2004, n. 194 del 2002, n. 1 del 1999 etc…3) e  il concorso pubblico è il metodo più imparziale di selezione
In tal senso, quindi, il principio stabilito dall'art. 97 della Costituzione ha un duplice significato: uno "negativo" e uno "positivo". Sotto il primo profilo, esso garantisce che l'esame del merito sia indipendente da ogni considerazione connessa a orientamenti politici o a particolari condizioni personali e sociali; sotto il profilo "positivo", invece, esso comporta l'adozione di un metodo, di cautele e di regole attinenti alla formazione delle commissioni giudicatrici tali da assicurare il perseguimento del solo interesse connesso alla scelta delle persone più meritevoli e più idonee all'esercizio della funzione pubblica considerata.
http://it.wikipedia.org/wiki/Concorso_interno  (queste considerazioni in tutti i libri di amm.vo)
Quanto al primo profilo bisogna considerare che la Corte Costituzionale ha consolidato, in una giurisprudenza ormai più che ventennale, il principio per il quale tutte le forme di accesso e progressione interna nella pubblica amministrazione non tollerano deroghe alla regola del pubblico concorso, pena l'incostituzionalità delle norme che le dispongono, per violazione degli artt. 51 (parità nell'accesso ai pubblici impieghi), 97 (imparzialità e buon andamento della P.A.) e 98 (P.A. al servizio esclusivo della nazione) della Costituzione.
La deroga di cui al comma 3 dell'art. 97 Cost. viene pertanto attualmente interpretata in modo restrittivo, attraverso un rigido controllo di ragionevolezza e non arbitrarietà che spesso, specie negli ultimi anni, si è tradotto nella dichiarazione di incostituzionalità di innumerevoli leggi sia nazionali che regionali contemplanti forme di accesso e progressione nella P.A. direttamente o indirettamente svincolate dal pubblico concorso.
Al riguardo meritano d'essere ricordati alcune sentenze della Corte Costutizionale importanti:
•    Per C.Cost. n. 1/1999 "l'abnorme diffusione del concorso interno per titoli nel passaggio da un livello all'altro produce una distorsione che, oltre a reintrodurre surrettiziamente il modello delle carriere in una nuova disciplina che ne prevede invece il superamento, si riflette negativamente anche sul buon andamento della pubblica amministrazione";
•    Per C.Cost. n. 159/2005 La regola del pubblico concorso può dirsi pienamente rispettata, "solo qualora le selezioni non siano caratterizzate da arbitrarie ed irragionevoli forme di restrizione dei soggetti legittimati parteciparvi", laddove la sua deroga può unicamente operare "in presenza di peculiari situazioni giustificatrici, nell'esercizio di una discrezionalità che trova il suo limite nella necessità di garantire il buon andamento della pubblica amministrazione [...] ed il cui vaglio di costituzionalità non può che passare attraverso una valutazione di ragionevolezza della scelta operata dal legislatore";
•    Per C.Cost. n. 81/2006 deroghe al pubblico concorso: "possano essere giustificate solo da peculiari e straordinarie ragioni di interesse pubblico";

Rispondi

Da: poveri noi11/06/2013 14:18:34
italia paese di raccomandati!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sono stufa non ne posso più di vivere in questo schifo di paese dove se non conosci nessuno non vai avanti!!!!!!!!!!!ho fatto stages in grandi aziende in cui ero seguita da cretine che non sapevano nemmeno coniugare i verbi in italiano!!!!!!!!!!!!
io ho fatto il servizio civile l'hanno scorso solo perchè non trovavo altro!!!decine di colloqui che finivano sempre con la solita frase "abbiamo selezionato un'altra persona!"
e la stessa cosa sta succedendo a mia sorella!!!!!!!!!!!!con tutto il rispetto per i camerieri ma nè io nè lei meritiamo di fare solo questo perchè degli ignoranti conoscono il dirigente di quella società e ottengono ciò che desiderano!ho lavorato all'estero e,vi giuro,solo lì sono stata considerata per quello che valgo!il problema non è solo di questa regione,la romagna,ma di tutto il nostro "bel paese"!!ma bel paese di che poi??????
basta lamentarsi senza reagire, la prossima volta che mi succede una cosa simile io rispondo!
quì chi ha le capacità non emergerà mai se alle spalle non ha qualche "pezzo grosso".
ho svolto il servizio civile all'università di cesena e quasi ogni giorno vedevo ragazzi che piangevano perchè dopo i loro stages in italia non venivano MAI assunti almeno che.....e tantissimi sceglievano un paese estero in cui fare tirocini soprattutto per questo motivo!
e poi vogliono che i nostri ricercatori restino in italia!!!!!
a me non interessa proprio nulla nè della gastronomia nè dei paesaggi, perchè se non posso essere scelta per le mie capacità questo stato lo schifo e basta!
e un giorno quando io riuscirò a diventare Qualcuno non di sicuro grazie a tutto ciò, pubblicherò un bel libro in cui verranno elencate tutte le buffonate che dicono le nostre "grandi aziende" dopo un colloquio con i relativi nomi!!!
IL PAESE DEI RACCOMANDATI...........sarà sempre questo il nostro destino se continueremo per questa strada!!!!!!!!!!!!!!!!
Rispondi

Da: poveri noi11/06/2013 14:22:17




ROMA - Maria Adele ...... ha due Master conseguiti presso università italiane, in economia e in lingue asiatiche, e ora sta completando un dottorato di ricerca in diritto internazionale a Hong Kong. Le sue credenziali linguistiche sono formidabili. Oltre all'italiano, lingua madre, Maria Adele conosce l'inglese alla perfezione, una rarità in Italia, e poi francese, arabo, giapponese e mandarino.

Ma la ventiseienne, figlia di medici di un paesino vicino l'Adriatico, non possiede una chiave fondamentale per accedere al mondo del lavoro in Italia: la raccomandazione. Si tratta della parola giusta detta dalla persona giusta per ottenere un impiego, anche se magari per quell'impiego non si è tagliati.

Mentre la crisi economica che ha investito l'Europa offusca il futuro di milioni di giovani, la cultura delle conoscenze che sottende alle pratiche di assunzione nella gran parte del continente si sta radicando sempre di più, danneggiando qualsiasi prospettiva di ripresa. Questo malcostume chiude le porte ai giovani talenti o li spinge all'estero e contribuisce ad alimentare un circolo vizioso stagnante che minaccia di lasciare l'Europa indietro nella partita della globalizzazione.

"Ciò che conta non è la preparazione che hai ma chi conosci", accusa Carrai, secondo quanto dichiarato ad AP in una testimonianza rilasciata su "Class of 2012" in merito alla devastante fuga di cervelli dal continente. A dirla tutta, avere delle buone conoscenze non fa mai male. Tuttavia, in gran parte dell'Europa, soprattutto nel Sud martoriato dalla crisi, si tratta spesso della carta vincente per un'opportunità economica. Secondo alcuni giovani ed esperti, senza questa chiave la prospettiva di una carriera promettente è scarsa.

Marco Pacetti, Rettore del Politecnico di Ancona, la mette così: "Negli Stati Uniti la rete di conoscenze è sì importante, ma bisogna soprattutto essere in gamba. In Italia invece, nessuno crede che coloro che si affidano alla raccomandazione abbiano anche competenza e merito." "È questa la differenza fra una lettera di raccomandazione e una "raccomandazione", aggiunge Pacetti con riso beffardo. In America, "chi scrive la lettera di referenze, si prende la responsabilità di segnalare una persona preparata, non un idiota."

L'esempio dello scandalo che ha scosso la Sapienza di Roma, una delle più antiche e note università d'Italia, cade a fagiolo. In un caso denominato "parentopoli", la moglie, la figlia e il figlio del Rettore della Sapienza sono riusciti a procurarsi posti di insegnamento prestigiosi pur non avendo le qualifiche richieste. Ma il peggio è avvenuto quando è emerso che il figlio del Rettore aveva superato l'esame di cardiologia davanti a una commissione d'esame composta da tre dentisti e due igienisti dentali.

Anche la Spagna ha il proprio sistema di reti di conoscenze profondamente radicato, chiamato "enchufismo". Proprio come in Italia, si tratta del prodotto di una cultura mediterranea che affonda le radici in una fitta rete familiare in cui i membri del clan si preoccupano l'uno dell'altro. Sono molti i cittadini dell'Europa meridionale che nutrono una mancanza di fiducia praticamente innata verso lo Stato, spesso sinonimo di corruzione. In questa prospettiva, la famiglia è l'unica istituzione su cui poter contare.

In Spagna, la rete delle conoscenze ha assunto un ruolo secondario durante il boom economico che ha interessato il Paese dalla fine degli anni '90 fino al 2008, ma ha riconquistato una posizione di primo piano ora che la disoccupazione ha toccato punte che sfiorano il 25%.

"In Spagna il fenomeno dell'enchufismo non è nuovo, tuttavia, negli anni del boom era possibile accedere a un colloquio e ottenere un impiego, anche senza ricorrere alla rete delle conoscenze," sostiene Maria Astilleros, insegnante disoccupata di Madrid. "Da quando la crisi ci ha travolti, i colloqui sono sfumati e siamo ritornati punto e d'accapo all'enchufismo".

Maria Astilleros di recente è stata convocata per un colloquio per la prima volta in due anni presso una società di relazioni pubbliche poiché il titolare, non a caso, è un cliente di suo zio.

Secondo Gayle Allard, professore americano di Economia Manageriale presso la IE Business School di Madrid, circa il 95% degli impieghi in Spagna sono il frutto di conoscenze. "È una delle cose che più mi hanno colpito della Spagna", sostiene Gayle Allard. "Per cambiare lavoro, devi avere la tua rete di contatti".

Secondo il professore, una cultura del nepotismo così radicata produce un effetto corrosivo sulla crescita economica, tanto più cruciale tenuto conto che la Spagna vacilla sotto il peso di un elevato tasso di disoccupazione giovanile che si aggira intorno al 53%. Un fatto è certo, la Spagna "non è una meritocrazia," aggiunge Allard. "Il candidato che scegli molto probabilmente non è quello più qualificato. Il candidato che scegli è quello con la rete di conoscenze migliore."

Moira Koffi, membro di "Class of 2012", recentemente laureata alla prestigiosa Università Sorbonne di Parigi, dice la sua sull'importanza delle conoscenze in Francia. "Se sei raccomandato, lo dici subito: è così che si ottiene un lavoro."

Anche se Moira Koffi, vendiduenne laureata in comunicazioni, ha tratto vantaggio da questo sistema, ma vorrebbe che la rete di conoscenze non fosse così decisiva per trovare un impiego. "Negli Stati Uniti", sostiene, "ti viene data un'opportunità per quello che sei."

Secondo Jean-Francois Amadieu, professore di sociologia alla Sorbonne, il 70% della popolazione francese trova un impiego grazie alle reti di conoscenze personali o a uno stage, a cui comunque si accede solo se si conosce la persona giusta. "I giovani di famiglia modesta hanno grandi difficoltà ad accedere a uno stage rispetto ai giovani di famiglie agiate o di classe media proprio a causa delle reti familiari più ristrette", aggiunge.

In Italia, la cultura delle conoscenze "si è imposta ancora di più a causa dell'acuirsi della crisi economica," sostiene l'economista Emiliano Mandrone. E chi parla è un esperto: ogni anno, Mandrone collabora alla preparazione di un'indagine telefonica sovvenzionata dallo Stato e rivolta a circa 40 mila cittadini per capire il modo in cui gli italiani trovano un impiego.

"Il problema delle raccomandazioni non si riduce solo all'opportunità di trovare o meno un impiego," sostiene Mandrone. "Piuttosto, il problema risiede nel fatto che in questo modo si sottrae lavoro a una persona più preparata." Secondo Mandrone, il prezzo del sistema raccomandazione nella società e nell'economia italiane non è stato quantificato in termini finanziari, ma è chiaramente "enorme".

In Italia, la cultura delle conoscenze è stata additata da tempo come principale responsabile della fuga di cervelli dei cittadini più preparati e più brillanti. L'Istituto per la Competitività, un comitato di esperti italiano no profit, recentemente ha stimato che la fuga di cervelli costa annualmente all'Italia qualcosa come 1,2 miliardi di euro (oltre $1,5 miliardi) se si tiene conto dei brevetti perduti e di altre royalty frutto di invenzioni che emigranti italiani altamente qualificati hanno sviluppato durante la loro permanenza lavorativa all'estero.

In Grecia, punto di partenza della crisi finanziaria in Europa, la macchina politica, basata sulla fitta rete di conoscenze, è ritenuta uno dei fattori principali dell'implosione economica. In cambio di voti, i partiti della maggioranza hanno piazzato nelle mani di persone inesperte e con poche qualifiche, ma con conoscenze politiche influenti, lavori nell'apparato aministrativo facili facili. Risultato: quando, verso la fine del 2009, è scoppiata la crisi finanziaria, il governo non aveva la più pallida idea di quante persone impiegasse, né quanto sborsasse per i loro stipendi.

La Germania potrebbe rappresentare un'eccezione al trend dei talenti europei che prendono il volo o che vengono ostacolati nella realizzazione dei loro sogni professionali. Nella ex Germania dell'Est, conoscere la persona giusta nell'apparato del partito era una carta vincente per poter progredire economicamente. Ma nella Germania unita, la rete di conoscenze non viene vista come un elemento cruciale della cultura aziendale.

Il ventisettenne Lutz Hentschel, membro di "Class of 2012", completato un Master in ingegneria elettronica all'inizio dell'anno, ha dovuto inviare circa 40 domande prima di aggiudicarsi un impiego a Berlino, dove oggi sviluppa circuiti elettrici per ascensori. Durante la ricerca del lavoro, ricorda di aver sostenuto un colloquio per un impiego che alla fine è andato a un candidato meno preparato, ma che conosceva la persona con cui ha sostenuto il colloquio.

Tutto sommato in Germania, sostiene Hentschel, "se hai le qualifiche giuste, un lavoro alla fine lo trovi."

Da tempo la Gran Bretagna è alle prese con un altro sistema di clientelismo che si fonda sulla rete di quel salotto bene della società che ha ricevuto un'istruzione elitaria e che evoca immagini di uomini vestiti di tutto punto con divise scolastiche, o che si intrattengono amichevolmente in esclusivi club per gentiluomini. Benché la Gran Bretagna abbia fatto passi da gigante per diventare più meritocratica, c'è chi lamenta che l'accesso a impieghi prestigiosi spesso rimane una prerogativa del fior fiore di quella parte della società che ha goduto di un'istruzione privilegiata.

Nell'Europa meridionale, tuttavia, la cultura delle raccomandazioni permea tutte le classi e i settori, da un impiego in banca alla vincita di appalti di costruzione.

Carrai, la linguista e aspirante esperta in diritto internazionale, ha imparato a sue spese quanto contino le conoscenze giuste anche nell'esclusivo mondo accademico. Ad Hong Kong si è trasferita per sottrarsi alla soffocante atmosfera del nepotismo universitario: "Ho visto come funziona. Non volevo rimanere in Italia e assecondare questo sistema."

"Il sistema delle raccomandazioni può essere una pratica normale, umana, ma fino a un certo punto", sostiene, superato il quale,  "diventa corruzione".
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Da: poveri noi11/06/2013 14:27:30

Italia,paese di raccomandati?
Il diploma,poi magari la laurea e persino un master o un dottorato.E quando ,dopo tanti sacrifici economici e di studio,presenti il tuo curriculum a un'azienda o un ufficio pubblico per un posticino di lavoro,ti vedi sorpassata dalla classica "raccomandata"com meno meriti e preparazione di te,ma con le conoscenze giuste tra amici e parenti o , peggio ancora,con la spintarella di una persona influente.Ma, davvero ,viviamo in un paese di " raccomandati" oppure c'è spazio anche per il merito? Da una recente indagine , realizzata da Unioncamera e Ministero del Lavoro "Excelsior 2011" , il 61% (il 70% al sud) delle assunzioni avviene per conoscenze e raccomandazioni ,il 26,6%tiene conto del curriculum e delle banche dati interne;percentuali minime per tutte le altre forme quali annunci sui giornali e su internet,ai centri per l'impiego o alle società di somministrazione del lavoro o di selezione.E' così, allora, la scelta dei datori di lavoro ricade nella maggioranza dei casi sulle persone che già si conoscono.Ma l'Italia deve diventare,se ne vogliamo la crescita economica,un paese aperto ai giovani e offrire opportunità non viziate da favoritismi e con sistemi di assunzioni al lavoro trasparenti.Dobbiamo smentire la convinzione che le raccomandazioni servano più dell'impegno personale.Siete d'accordo?
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Da: x sopra11/06/2013 14:31:44
Unico modo per scardinare questo andazzo è il CONCORSO PUBBLICO ! dEMOCRATICO E APERTO A TUTTI E SELETTIVO e in cui è sicuramente più difficile attribuire contratti a figli/nipoti/mignotti!!!

Dobbiamo chiEderlo a tutto spiano ai politici di merda che guarda caso fanno finta di privatizzare pezzi di PA (finto capitalismo: poichè succhiano sempre e solo soldi pubblici!!!) per non fare concorsi e assumere aum aum!

MA SE VOI VOTATE SEMPRE PER QUESTA SCHIFOSISSIMA CLASSE POLITICA (ora PDPDL) CHE CIò HA DETERMINATO, CHE CAXXO VI LAMENTATE A FARE ??????????????????
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Da: xsi11/06/2013 15:02:23
allora votiamo chi ci definisce
gruppo A colluso
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Da: x sopra11/06/2013 16:03:43
noooooooo, vai a rivotare per i volta-stomaco che ti schiacciano il cervello e che assumono aum aum invece di fare i coincorsi pubblici.

E' ovvio che ci viene detto "collusi", idiota, perchè c'è il sistema delle raccomndazioni che soppiantano sempre più "l'evidenza pubblica" (altro termine molto caro a m5s!!!!! Ti risulta? O ti informi solo con i tg venduti?!) cioè i CONCORSI PUBBLICI !

Impara e informati bene e davvero!   E' merito di quelli come te se l'Italia è i mano a questi mafiosi che distribuiscono regalie di contratti pubblici spacciando moltissimi settori della PA come privati-finte-società-per-azioni.

L' EVIDENZA POUBBLICA (di cui parla sempre m5s) non è altro che, nella fattispecie delle assunzioni in PA, il CONCORSO PUBBLICO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ignoranti schifosi. Ma di che caxxo vi lamentate?  L'andazzo è opera di questa politica che non si riesce a sradicaaaaareeeeeeeeeee! E acui la distribuzione di contratti di lavoro con i soldi pubblici serve per clientelismo per avere la valanga di voti che gli consentono di NON SLOGGIARE MAI !
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Da: Per x sopra11/06/2013 16:08:27
Concordo con te.
La verità è che sti lamentosi non vogliono certo un Italia più giusta e le assunzioni tramite concorsi selettivi e DEMOCRATICI (= aperti a tutti), al contrario quello di cui si lamentano è che:

- non hanno anche loro una raccomandazione e sono semplicemte invidiosi di coloro che ce l'hanno!!!!


Ecco perchè lì'Italia non cambierà mai co ste teste piene di melma.

Inoltre hanno sempre da criticare  ciò che emerge sul pelo dell'acqua(5S) ma omettono sempre di guardare il TORBIDO (partitocrazia) che sta al di sotto della superficie!

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Da: curiosando11/06/2013 16:45:07
ma di cosa state parlando. non vi seguo. Di un'Italia che non ha neanche una legge elettorale che rasenti la democrazia rappresentativa? di concorsi banditi ad "hoc"per i pochi eletti? se non si è avuto il coraggio della ribellione e dell'indignazione negli anni scorsi come si può pretendere che accada ciò con una classe di giovani o peseudo tali rincoglioniti ed assuefatti da "uomini e donne"dai social network che non usano come social (ditemi che mi frega del fatto che un cohlione qualunque si mette con foto su fb e faccia da idiota e dica:"oggi sono qui") nè network perchè ci hanno fatto diventare sempre più settari nelle nostre solitudini. Questa è l'italia che ci hanno regalato i nostri padri corrotti e illusi da una classe politica dirigente che (pentapartito e affini) che ha fatto e disfatto l'italia con le celebri frasi "l'operaio deve andare in vacanza" e con decreti approvati la notte del 31 dicembre. Noi siamo frutto di quelle viscere. Quindi non resta altro che rammaricarsi per il nostro esser indolenti, anche perchè altri tipi di organizzazioni andrebbero a farsi benedire perchè molto meglio essere "taggati". per favore lasciate fuori la banalità.
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Da: poveri noi11/06/2013 16:47:15
Le mafie che vivono sotto casa, che depredano le risorse pubbliche, che riducono a deserto i territori. Il federalismo criminale come sistema politico che governa intere parti del nostro territorio. Le storie dei comuni sciolti per mafia raccolte in questo libro raccontano le mani della piovra nelle aule comunali tra omertà, mattanze ed eroi isolati. Tra appalti truccati, centri commerciali, alta velocità, assunzioni e contributi sociali in mano a mafie e politica criminale. Una situazione di indecenza democratica dove la legalità, la sicurezza pubblica, la civile convivenza lasciano il posto alla barbarie, al feudo, a vecchi e nuovi podestà. Le mafie divorano le istituzioni nel silenzio della politica e dell'informazione. Federalismo criminale è la denuncia, eccezionalmente documentata, di come anche nei comuni sciolti per mafia nulla cambi, di come le mafie riescano a ritornare ogni volta padrone. Con i nomi e i cognomi dei protagonisti del malaffare di ieri e di oggi, tra scandali, devastazione ambientale e latitanze dorate.
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Da: poveri noi11/06/2013 16:51:13
italia paese di raccomandati!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sono stufa non ne posso più di vivere in questo schifo di paese dove se non conosci nessuno non vai avanti!!!!!!!!!!!ho fatto stages in grandi aziende in cui ero seguita da cretine che non sapevano nemmeno coniugare i verbi in italiano!!!!!!!!!!!!
io ho fatto il servizio civile l'hanno scorso solo perchè non trovavo altro!!!decine di colloqui che finivano sempre con la solita frase "abbiamo selezionato un'altra persona!"
e la stessa cosa sta succedendo a mia sorella!!!!!!!!!!!!con tutto il rispetto per i camerieri ma nè io nè lei meritiamo di fare solo questo perchè degli ignoranti conoscono il dirigente di quella società e ottengono ciò che desiderano!ho lavorato all'estero e,vi giuro,solo lì sono stata considerata per quello che valgo!il problema non è solo di questa regione,la romagna,ma di tutto il nostro "bel paese"!!ma bel paese di che poi??????
basta lamentarsi senza reagire, la prossima volta che mi succede una cosa simile io rispondo!
quì chi ha le capacità non emergerà mai se alle spalle non ha qualche "pezzo grosso".
ho svolto il servizio civile all'università di cesena e quasi ogni giorno vedevo ragazzi che piangevano perchè dopo i loro stages in italia non venivano MAI assunti almeno che.....e tantissimi sceglievano un paese estero in cui fare tirocini soprattutto per questo motivo!
e poi vogliono che i nostri ricercatori restino in italia!!!!!
a me non interessa proprio nulla nè della gastronomia nè dei paesaggi, perchè se non posso essere scelta per le mie capacità questo stato lo schifo e basta!
e un giorno quando io riuscirò a diventare Qualcuno non di sicuro grazie a tutto ciò, pubblicherò un bel libro in cui verranno elencate tutte le buffonate che dicono le nostre "grandi aziende" dopo un colloquio con i relativi nomi!!!
IL PAESE DEI RACCOMANDATI...........sarà sempre questo il nostro destino se continueremo per questa strada!!!!!!!!!!!!!!!!
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Da: curiosando11/06/2013 16:54:01
e magari iniziassero a scorrere ste benedette graduatorie.......
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Da: aspettando lo scorrimento11/06/2013 16:59:30
x curiosando chissa' se veramente le scorrono.Comunque continuano i concorsi vedi la polizia di stato e la guardia di finanza.
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Da: poveri noi11/06/2013 17:04:15
Siamo stufi di dover schierarci con partiti politici di DESTRA, SINISTRA o di CENTRO. Siamo stufi che tutti i politici fanno gli interessi propri e non quelli "REALI" dei cittadini italiani. Siamo stanchi di dover vedere i nostri stipendi e i nostri risparmi sperperati dai vari governi sempre con le stesse scuse: PER RISANARE IL DEBITO DELL'ITALIA LASCIATO DALLO SCORSO GOVERNO, DOBBIAMO CHIEDERVI UNO SFORZO E DOBBIAMO ALZARE LE TASSE.

BASTA!!! TUTTI I GOVERNI ALZANO LE TASSE, MA NELLE NOSTRE TASCHE CHI CI GUARDA??

Quanti politici passeggiano tranquillamente, quanti politici prendono i mezzi pubblici con la gente "comune", quanti politici pagano e fanno realmente qualcosa per l'Italia... LA RISPOSTA? NESSUNO!!!

La fascia d'eta dei politici è sopra i 60 anni circa, tra trent'anni chi ci governa? Chi ha cento anni??? E' ora di dare spazio ai giovani che vogliono cambiare questo paese, hai giovani che hanno l'iniziativa di poter vedere il loro "PAESE" cambiare in meglio...

Diamoci da fare e cambiamo l'ITALIA secondo quello che realmente i cittadini vogliono. Fondiamo un partito ne di DESTRA ne di CENTRO ne di SINISTRA, che crea leggi e che governi secondo il volere del popolo italiano...
Rispondi

Da: ma le graduatorie11/06/2013 19:45:20
Scorrono o noi?
E poi cominciano a comportarci da cittadini invece che lamentarci e basta e dire che e' tutto uno schifo.
Ma. Oggi nella mia via 2 macchine parcheggiate sugli unici posti dei motorini e sacchettti dell'immondizia fuori dalla campana del vetro. Oltre al simpatico contorno di carte per terra.
Ma. Questi dono argomenti di altri forum
Per quanto riguarda questo stop ad assunzioni senza concorsi stabilizzazioni varie.  Esternalizzazioni varie tanto poi tutto il personale nella Pa senza concorso
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Da: curiosando11/06/2013 19:45:45
x aspettando lo scorrimento: i cc hanno iniziato a fare lo scorrimento per gli allievi carabinieri e marescialli. purtroppo dimenticando quella degli ufficiali del ruolo tecnico logistico. chissà come mai......
per quanto concerne gli altri corpi vedrai che da quest'anno si adeguano.
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