NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.
35 posti per l'accesso alla qualifica iniziale alla carriera prefettizia
16689 messaggi, letto 470629 volte
Discussione chiusa, non è possibile inserire altri messaggi
Torna al forum |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 536, 537, 538, 539, 540, 541, 542, 543, 544, 545, 546, ..., 552, 553, 554, 555, 556, 557 - Successiva >>
Da: sono contento per voi | 19/03/2010 13:59:03 |
da uilinterno.it ULTIMISSIME ASSUNZIONI A seguito del parere allegato della Funzione Pubblica, l’Amministrazione potrà procedere all’assunzione dei vincitori a 35 posti di Consigliere di Prefettura, a 35 posti di dirigente contrattualizzato, a circa 80 idonei ai concorsi di assistente sociale ed assistente amministrativo ed infine dare attuazione alle procedure di mobilità in entrata di cui al bando di 407 posti. Nel corso della riunione richiesta in materia di mobilità chiederemo, inoltre, notizie sullo stato delle autorizzazioni ad assumere i vincitori dei concorsi ormai espletati di collaboratore amministrativo ed assistente amministrativo contabile | |
Da: sono contento per voi | 19/03/2010 14:00:33 |
www.uil-interno.it | |
Da: sono contento per voi | 19/03/2010 14:00:40 |
www.uil-interno.it | |
Da: ... | 19/03/2010 14:05:43 |
sono un idoneo 124 e stamattina ho ricevuto la chiamata del min. interno. stanno procedendo. credetemi non sono un troll. | |
Da: sono contento per voi | 19/03/2010 14:06:19 |
Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA U.P.P.A. Servizio programmazione assunzioni e reclutamento DPF 0012694 del 15/03/2010 MINISTERO DELL'INTERNO DIPARTIMENTO POLITICHE DEL PERSONALE DELL'AMMINISTRAZIONE CIVILE E RISORSE STRUMENTALI E FINANZIARIE DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE Piazzale del Viminale, 1 00184 Roma e p e MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO IGOP Via XX Settembre, 97 00187 ROMA OGGETTO: Assunzioni di personale - Richiesta di parere. Con nota del 26 febbraio 2010, n. 5206, codesto Dipartimento chiede l'avviso dello Scrivente in merito alla possibilità di procedere, a seguito della legge di conversione del decreto legge 194/2009, alle assunzioni di personale Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione C o o r d i n ame n t o N a z i o n a l e Mi n i s t e r o d e l l ’ I n t e r n o autorizzate con DPCM 23 aprile 2009 e con DPR 28 agosto 2009, nonché di poter attuare le procedure di mobilità pubblicate nella G.U. 4A serie speciale Concorsi ed esami del 30 settembre 2008. In merito alla suddetta richiesta è utile evidenziare quanto segue. Le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, incluse le agenzie fiscali, gli enti pubblici non economici, gli enti di ricerca, nonché gli enti pubblici di cui all'articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed integrazioni, erano tenuti a dare attuazione, secondo i rispettivi ordinamenti, alle riduzioni degli assetti organizzativi, ai sensi dell'art. 74 del D.L. 112/2008 convertito in legge 133/2008. Per gli enti che non provvedevano nei termini previsti, il citato art. 74, comma 6, disponeva il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi contratto. Codesto Ministero, come le altre amministrazioni interessate, fintanto che non dava corso alle riduzioni di cui sopra, non poteva procedere alle assunzioni autorizzate. Nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri del 24 luglio 2009 è stato approvato, in via preliminare, lo schema di DPR recante "Disposizioni relative all'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno ed al personale dell'amministrazione civile dell'interno, per l'attuazione dell'articolo 1, commi 404 - 416, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e dell'articolo 74 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133" che avrebbe potuto consentire al Dicastero in indirizzo di poter assumere personale, nel rispetto delle autorizzazioni concesse e sopra richiamate. Sennonché, l'art. 17, comma 7, del D.L. 1° luglio 2009, n. 78, convertito con legge 3 agosto 2009, n. 102, in relazione agli obiettivi finanziari di risparmio di spesa previsti dal comma 3 dello stesso articolo, ha introdotto un ulteriore blocco delle assunzioni che interessava tanto i Ministeri quanto gli enti da essi vigilati, salvo le deroghe ivi indicate. Codesto Ministero, pertanto, pur avendo avviato l'iter applicativo dell'art. 74 del D.L. 112/2008, conclusosi con l'emanazione del DPR24 novembre 2009, n. 210 ,in ragione del suddetto nuovo blocco, non ha potuto dare corso alle assunzioni autorizzate. Con l'art. 2, comma 8-septies, della legge 26 febbraio 2010, n. 25, di conversione del D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, è ora disposta l'abrogazione dei commi 3, 5, 7, 8, primo e terzo periodo, e 9 dell'articolo 17 del decreto4egge n. 78 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009, che determina così il venir meno del blocco delle assunzioni sopra richiamato. Ne deriva che codesto Ministero, non avendo più l'impedimento di cui all'art. 17, comma 7, del D.L. 78/2009 ed avendo ottemperato alle previsioni di cui all'art. 74 del D.L. 112/2008, può ora procedere ad effettuare le assunzioni autorizzate e le mobilità avviate. Si segnala, a completamento, che la legge 25/2010, all'articolo 2, commi 84)is e seguenti, prevede un nuovo intervento di riordino degli assetti organizzativi per le amministrazioni di cui all'articolo 74, comma 1, del D.L. 112/2008, all'esito della riduzione già prevista dal predetto articolo 74. Tale adempimento deve essere realizzato entro il 30 giugno 2010. Codesto Ministero dovrà , perciò, procedere ad adottare i provvedimenti necessari a realizzare la nuova misura. Qualora non provveda entro il 30 giugno prossimo subentrerà , a decorrere dalla medesima data, un nuovo divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi contratto; continuano ad essere esclusi dal predetto divieto gli incarichi conferiti ai sensi dell'articolo 19, commi 54)is e 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni. Fino all'emanazione dei nuovi provvedimenti di riduzione degli assetti organizzativi di cui al predetto art. 2, comma 84)is, le dotazioni organiche del Ministero sono provvisoriamente individuate in misura pari ai posti coperti al 28 febbraio 2010, fatte salve le procedure concorsuali e di mobilità nonché di conferimento di incarichi ai sensi dell'articolo 19, commi 5-bis e 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001 avviate alla predetta data. Le autorizzazioni ad assumere concesse e le procedure di mobilità avviate, richiamate nella prima parte della presente nota, rientrano nella dotazione organica provvisoria che codesto Ministero potrà andare a coprire. Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione C o o r d i n ame n t o N a z i o n a l e Mi n i s t e r o d e l l ’ I n t e r n o Si segnala, tuttavia, che qualora la dotazione organica che seguirà alle riduzioni operate ai sensi della legge 25/2010 non dovesse avere la capienza necessaria per contenere la dotazione provvisoria, le amministrazioni non possono effettuare assunzioni che potrebbero creare situazioni soprannumerarie. Il presente parere è adottato d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze che legge per conoscenza. IL CAPO DEL DIPARTIMENTO Cons. Antonio Naddeo | |
Da: sono contento per voi | 19/03/2010 14:06:27 |
Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA U.P.P.A. Servizio programmazione assunzioni e reclutamento DPF 0012694 del 15/03/2010 MINISTERO DELL'INTERNO DIPARTIMENTO POLITICHE DEL PERSONALE DELL'AMMINISTRAZIONE CIVILE E RISORSE STRUMENTALI E FINANZIARIE DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE Piazzale del Viminale, 1 00184 Roma e p e MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO IGOP Via XX Settembre, 97 00187 ROMA OGGETTO: Assunzioni di personale - Richiesta di parere. Con nota del 26 febbraio 2010, n. 5206, codesto Dipartimento chiede l'avviso dello Scrivente in merito alla possibilità di procedere, a seguito della legge di conversione del decreto legge 194/2009, alle assunzioni di personale Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione C o o r d i n ame n t o N a z i o n a l e Mi n i s t e r o d e l l ’ I n t e r n o autorizzate con DPCM 23 aprile 2009 e con DPR 28 agosto 2009, nonché di poter attuare le procedure di mobilità pubblicate nella G.U. 4A serie speciale Concorsi ed esami del 30 settembre 2008. In merito alla suddetta richiesta è utile evidenziare quanto segue. Le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, incluse le agenzie fiscali, gli enti pubblici non economici, gli enti di ricerca, nonché gli enti pubblici di cui all'articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed integrazioni, erano tenuti a dare attuazione, secondo i rispettivi ordinamenti, alle riduzioni degli assetti organizzativi, ai sensi dell'art. 74 del D.L. 112/2008 convertito in legge 133/2008. Per gli enti che non provvedevano nei termini previsti, il citato art. 74, comma 6, disponeva il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi contratto. Codesto Ministero, come le altre amministrazioni interessate, fintanto che non dava corso alle riduzioni di cui sopra, non poteva procedere alle assunzioni autorizzate. Nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri del 24 luglio 2009 è stato approvato, in via preliminare, lo schema di DPR recante "Disposizioni relative all'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno ed al personale dell'amministrazione civile dell'interno, per l'attuazione dell'articolo 1, commi 404 - 416, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e dell'articolo 74 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133" che avrebbe potuto consentire al Dicastero in indirizzo di poter assumere personale, nel rispetto delle autorizzazioni concesse e sopra richiamate. Sennonché, l'art. 17, comma 7, del D.L. 1° luglio 2009, n. 78, convertito con legge 3 agosto 2009, n. 102, in relazione agli obiettivi finanziari di risparmio di spesa previsti dal comma 3 dello stesso articolo, ha introdotto un ulteriore blocco delle assunzioni che interessava tanto i Ministeri quanto gli enti da essi vigilati, salvo le deroghe ivi indicate. Codesto Ministero, pertanto, pur avendo avviato l'iter applicativo dell'art. 74 del D.L. 112/2008, conclusosi con l'emanazione del DPR24 novembre 2009, n. 210 ,in ragione del suddetto nuovo blocco, non ha potuto dare corso alle assunzioni autorizzate. Con l'art. 2, comma 8-septies, della legge 26 febbraio 2010, n. 25, di conversione del D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, è ora disposta l'abrogazione dei commi 3, 5, 7, 8, primo e terzo periodo, e 9 dell'articolo 17 del decreto4egge n. 78 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009, che determina così il venir meno del blocco delle assunzioni sopra richiamato. Ne deriva che codesto Ministero, non avendo più l'impedimento di cui all'art. 17, comma 7, del D.L. 78/2009 ed avendo ottemperato alle previsioni di cui all'art. 74 del D.L. 112/2008, può ora procedere ad effettuare le assunzioni autorizzate e le mobilità avviate. Si segnala, a completamento, che la legge 25/2010, all'articolo 2, commi 84)is e seguenti, prevede un nuovo intervento di riordino degli assetti organizzativi per le amministrazioni di cui all'articolo 74, comma 1, del D.L. 112/2008, all'esito della riduzione già prevista dal predetto articolo 74. Tale adempimento deve essere realizzato entro il 30 giugno 2010. Codesto Ministero dovrà , perciò, procedere ad adottare i provvedimenti necessari a realizzare la nuova misura. Qualora non provveda entro il 30 giugno prossimo subentrerà , a decorrere dalla medesima data, un nuovo divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi contratto; continuano ad essere esclusi dal predetto divieto gli incarichi conferiti ai sensi dell'articolo 19, commi 54)is e 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni. Fino all'emanazione dei nuovi provvedimenti di riduzione degli assetti organizzativi di cui al predetto art. 2, comma 84)is, le dotazioni organiche del Ministero sono provvisoriamente individuate in misura pari ai posti coperti al 28 febbraio 2010, fatte salve le procedure concorsuali e di mobilità nonché di conferimento di incarichi ai sensi dell'articolo 19, commi 5-bis e 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001 avviate alla predetta data. Le autorizzazioni ad assumere concesse e le procedure di mobilità avviate, richiamate nella prima parte della presente nota, rientrano nella dotazione organica provvisoria che codesto Ministero potrà andare a coprire. Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione C o o r d i n ame n t o N a z i o n a l e Mi n i s t e r o d e l l ’ I n t e r n o Si segnala, tuttavia, che qualora la dotazione organica che seguirà alle riduzioni operate ai sensi della legge 25/2010 non dovesse avere la capienza necessaria per contenere la dotazione provvisoria, le amministrazioni non possono effettuare assunzioni che potrebbero creare situazioni soprannumerarie. Il presente parere è adottato d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze che legge per conoscenza. IL CAPO DEL DIPARTIMENTO Cons. Antonio Naddeo | |
E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android. Scaricala subito GRATIS! |
Da: sono contento per voi | 19/03/2010 14:06:29 |
Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA U.P.P.A. Servizio programmazione assunzioni e reclutamento DPF 0012694 del 15/03/2010 MINISTERO DELL'INTERNO DIPARTIMENTO POLITICHE DEL PERSONALE DELL'AMMINISTRAZIONE CIVILE E RISORSE STRUMENTALI E FINANZIARIE DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE Piazzale del Viminale, 1 00184 Roma e p e MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO IGOP Via XX Settembre, 97 00187 ROMA OGGETTO: Assunzioni di personale - Richiesta di parere. Con nota del 26 febbraio 2010, n. 5206, codesto Dipartimento chiede l'avviso dello Scrivente in merito alla possibilità di procedere, a seguito della legge di conversione del decreto legge 194/2009, alle assunzioni di personale Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione C o o r d i n ame n t o N a z i o n a l e Mi n i s t e r o d e l l ’ I n t e r n o autorizzate con DPCM 23 aprile 2009 e con DPR 28 agosto 2009, nonché di poter attuare le procedure di mobilità pubblicate nella G.U. 4A serie speciale Concorsi ed esami del 30 settembre 2008. In merito alla suddetta richiesta è utile evidenziare quanto segue. Le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, incluse le agenzie fiscali, gli enti pubblici non economici, gli enti di ricerca, nonché gli enti pubblici di cui all'articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed integrazioni, erano tenuti a dare attuazione, secondo i rispettivi ordinamenti, alle riduzioni degli assetti organizzativi, ai sensi dell'art. 74 del D.L. 112/2008 convertito in legge 133/2008. Per gli enti che non provvedevano nei termini previsti, il citato art. 74, comma 6, disponeva il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi contratto. Codesto Ministero, come le altre amministrazioni interessate, fintanto che non dava corso alle riduzioni di cui sopra, non poteva procedere alle assunzioni autorizzate. Nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri del 24 luglio 2009 è stato approvato, in via preliminare, lo schema di DPR recante "Disposizioni relative all'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno ed al personale dell'amministrazione civile dell'interno, per l'attuazione dell'articolo 1, commi 404 - 416, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e dell'articolo 74 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133" che avrebbe potuto consentire al Dicastero in indirizzo di poter assumere personale, nel rispetto delle autorizzazioni concesse e sopra richiamate. Sennonché, l'art. 17, comma 7, del D.L. 1° luglio 2009, n. 78, convertito con legge 3 agosto 2009, n. 102, in relazione agli obiettivi finanziari di risparmio di spesa previsti dal comma 3 dello stesso articolo, ha introdotto un ulteriore blocco delle assunzioni che interessava tanto i Ministeri quanto gli enti da essi vigilati, salvo le deroghe ivi indicate. Codesto Ministero, pertanto, pur avendo avviato l'iter applicativo dell'art. 74 del D.L. 112/2008, conclusosi con l'emanazione del DPR24 novembre 2009, n. 210 ,in ragione del suddetto nuovo blocco, non ha potuto dare corso alle assunzioni autorizzate. Con l'art. 2, comma 8-septies, della legge 26 febbraio 2010, n. 25, di conversione del D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, è ora disposta l'abrogazione dei commi 3, 5, 7, 8, primo e terzo periodo, e 9 dell'articolo 17 del decreto4egge n. 78 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009, che determina così il venir meno del blocco delle assunzioni sopra richiamato. Ne deriva che codesto Ministero, non avendo più l'impedimento di cui all'art. 17, comma 7, del D.L. 78/2009 ed avendo ottemperato alle previsioni di cui all'art. 74 del D.L. 112/2008, può ora procedere ad effettuare le assunzioni autorizzate e le mobilità avviate. Si segnala, a completamento, che la legge 25/2010, all'articolo 2, commi 84)is e seguenti, prevede un nuovo intervento di riordino degli assetti organizzativi per le amministrazioni di cui all'articolo 74, comma 1, del D.L. 112/2008, all'esito della riduzione già prevista dal predetto articolo 74. Tale adempimento deve essere realizzato entro il 30 giugno 2010. Codesto Ministero dovrà , perciò, procedere ad adottare i provvedimenti necessari a realizzare la nuova misura. Qualora non provveda entro il 30 giugno prossimo subentrerà , a decorrere dalla medesima data, un nuovo divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi contratto; continuano ad essere esclusi dal predetto divieto gli incarichi conferiti ai sensi dell'articolo 19, commi 54)is e 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni. Fino all'emanazione dei nuovi provvedimenti di riduzione degli assetti organizzativi di cui al predetto art. 2, comma 84)is, le dotazioni organiche del Ministero sono provvisoriamente individuate in misura pari ai posti coperti al 28 febbraio 2010, fatte salve le procedure concorsuali e di mobilità nonché di conferimento di incarichi ai sensi dell'articolo 19, commi 5-bis e 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001 avviate alla predetta data. Le autorizzazioni ad assumere concesse e le procedure di mobilità avviate, richiamate nella prima parte della presente nota, rientrano nella dotazione organica provvisoria che codesto Ministero potrà andare a coprire. Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione C o o r d i n ame n t o N a z i o n a l e Mi n i s t e r o d e l l ’ I n t e r n o Si segnala, tuttavia, che qualora la dotazione organica che seguirà alle riduzioni operate ai sensi della legge 25/2010 non dovesse avere la capienza necessaria per contenere la dotazione provvisoria, le amministrazioni non possono effettuare assunzioni che potrebbero creare situazioni soprannumerarie. Il presente parere è adottato d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze che legge per conoscenza. IL CAPO DEL DIPARTIMENTO Cons. Antonio Naddeo | |
Da: ... | 19/03/2010 14:13:10 |
ragazzi sono un idoneo 124 e stamattina ho ricevuto la chiamata del ministero. stanno procedendo, credetemi non sono un troll. | |
Da: ... | 19/03/2010 14:16:45 |
si, ora il Ministero chiama gli idonei...e non sei un troll...inventane un'altra | |
Da: Rambo | 19/03/2010 14:33:17 |
Non era un troll. Stanno valutando eventuali rinunce. | |
Da: dovremmo crederti? | 19/03/2010 14:36:36 |
Dacci dimostrazione che non sei un troll......e riavrai il nostro rispetto. | |
Da: ... | 19/03/2010 14:36:47 |
allora, credetemi, mi hanno chiesto di comunicare le mie preferenze circa le regioni, o una mia eventuale rinuncia. | |
Da: ma non ho capito | 19/03/2010 14:39:36 |
Chiamano gli idonei per valutare le rinuncie e non i vincitori? | |
Da: le preferenze | 19/03/2010 15:06:06 |
verso le Regioni? Ma che c'entra? | |
Da: sei uno | 19/03/2010 15:06:57 |
schifosissimo troll | |
Da: Rambo | 19/03/2010 15:07:04 |
Si tratta dgli idonei del concorso 124 assistenti. I vincitori li hanno assunti anni fa. Insomma... in che mondo vivete!!!??? Sveglia. | |
Da: sento puzza | 19/03/2010 15:07:40 |
di troll | |
Da: e perchè c.... | 19/03/2010 15:11:49 |
viene a scrivere qua? Ci sta a piglià un infarto | |
Da: in ogni caso | 19/03/2010 15:17:38 |
è chiaro che il ministero ci deve assumere, entro il 30 giugno. Per cui, in un modo o nell'altro, finiremo di penare. | |
Da: e il troll | 19/03/2010 15:18:56 |
di rompere i suddetti | |
Da: ....... | 19/03/2010 15:27:54 |
Si tratta degli idonei 124, i vincitori sono stati già assunti. E' vero, cazzo ( scusate) .........stanno telefonando............si parte!!!!!! In bocca al lupo a tutti!!!!!!!!!! | |
Da: scusami | 19/03/2010 16:02:26 |
ma tu ci sei o ci fai? Cosa c'entrano loro con noi? Noi per loro siamo solo un costo, da qui ai prossimi due anni. Non avranno la stessa fretta di assumere | |
Da: A me comunque | 19/03/2010 16:27:13 |
non me ne frega un cazzo dei 124, voglio sapere per i 35 prefettizi | |
Da: max | 19/03/2010 16:27:18 |
si si, certo.............. a me si è presentato il ministro in persona con la convocazione. In casa non c'era nessuno, ma ha aspettato che rientrassi | |
Da: Sul forum dei rosiconi | 19/03/2010 16:32:54 |
uno sostiene che gli è arrivato il telegramma,e dice 26 aprile: """"""""""Da: Mezz''ora fa mi è arrivato 19/03/2010 15.23.07 il telegramma!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 26 aprile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! """""""""""""""" Qualcuno di voi ha ricevuto una comunicazione analoga? | |
Da: Scusate | 19/03/2010 16:34:59 |
ma voi gli credete? e anche ammesso che sia vero,la stessa data varrebbe anche per noi? | |
Da: 64 | 19/03/2010 16:36:57 |
per me è un super troll maledetto | |
Da: Rambo | 19/03/2010 16:43:13 |
Lo schema di DPR approvato prima delle ferie dal Consiglio dei Ministri autorizza diverse pubbliche amministrazioni ad assumere, per l’anno 2009, 1.370 dipendenti a tempo indeterminato in tutto. Tra queste amministrazioni, però, non figura l’Inpdap. Le richieste avanzate dall’Amministrazione, per quanto si è potuto sapere â€" spiega il Coordinatore generale della Cisl FP Alessandro Ansuisi - non sarebbero state accolte in quanto l’Istituto avrebbe attuato solo in parte quanto disposto dalla legge 133 che imponeva agli Enti di procedere, entro il 30 novembre 2008, alla rideterminazione delle dotazioni del personale non dirigenziale operando una riduzione pari al 10% della spesa complessiva. In effetti, l’Istituto aveva deciso di confermare la dotazione organica fissata nel 2007 e approvata dal Ministero del Lavoro nell’aprile 2008: scelta che si sarebbe basata sulla ragionevole convinzione che l’art. 74 della legge n. 133 fosse rivolto esclusivamente alle amministrazioni con organici eventualmente sovradimensionati rispetto all’organico effettivo. E, dunque, non all’Inpdap che, nonostante la progressiva acquisizione di ulteriori competenze, non può a tutt’oggi contare su una dotazione organica in linea con l’accresciuto fabbisogno. Come è noto infatti, la delibera consiliare del 2006 che, a fronte di un costante incremento delle funzioni istituzionali, ha fissato l’organico dell’Istituto in 9.261 unità , non ha ottenuto l’approvazione dei Ministeri vigilanti. Per questo l’Amministrazione ha optato per un’attuazione graduale dell’art. 74, da perseguire attraverso un piano triennale di riduzione dell’organico, incentrato essenzialmente sulle cessazioni relative al triennio 2009-2011. In caso di parere positivo da parte dei Ministeri vigilanti, tale soluzione avrebbe nel frattempo permesso, acquisite le relative autorizzazioni, di bandire un concorso interno per il passaggio di 200 lavoratori dall’area B all’area C, e di procedere alle già pianificate assunzioni dall’esterno. Il fatto che l’Istituto non figuri tra gli Enti autorizzati alle assunzioni fa tuttavia ritenere - peraltro in assenza di comunicazioni da parte dell’Amministrazione - che la linea portata avanti non sia stata, almeno per il momento, accolta dai Ministeri vigilanti. Così fosse, il rischio per l’Istituto è quello di esser chiamato ad operare ora, tutto in una volta, quel consistente taglio all’organico che, andando ad incidere su una dotazione già di per sé non in linea con il fabbisogno effettivo, finirebbe per produrre serie ripercussioni sia sulle prospettive di sviluppo professionale del personale che sull’attuazione dei piani operativi di consolidamento. Né può sfuggire come, proprio dall’esito delle politiche di assunzione e di valorizzazione delle professionalità interne dipenda, in larga misura, la possibilità di vedere attuato quel Piano industriale 2009-2011 che trova nel rilancio organizzativo e funzionale dell’Ente il suo principale obiettivo. Con questi pensieri la Cisl FP si rivolge all’Amministrazione, chiedendo che siano messe in campo tempestivamente e con fermezza tutte le iniziative politiche necessarie affinché gli eventuali ostacoli vengano superati al più presto e che, nel frattempo, fornisca ai sindacati informazioni dettagliate sullo sviluppo di una situazione che, per la sua delicatezza, avrebbe già dovuto suggerire l’avvio di un confronto costruttivo. | |
Da: Rambo | 19/03/2010 16:45:37 |
La figura del prefetto venne introdotta in Italia durante il dominio napoleonico, con decreto del 6 maggio 1802, quale sistema di organizzazione dei poteri locali piramidale-gerarchico, che rispecchiava quello francese: il territorio era ripartito in dipartimenti, distretti, cantoni, a soli fini elettorali, e comuni. Al dipartimento era preposto un prefetto, nominato dal ministro dell'interno, al distretto un sottoprefetto e al comune il sindaco, che era al contempo organo esponenziale dell'ente e delegato del Governo (secondo un modello vigente ancora oggi in Francia, in Italia e in altri paesi con ordinamento giuridico "latino"). Il prefetto era affiancato da due luogotenenti (uno per gli affari amministrativi, e l'altro per gli affari legali e di polizia) e da un segretario generale che formavano il consiglio di prefettura. Con la caduta di Napoleone e la restaurazione dei precedenti ordinamenti monarchici, il nuovo sistema di organizzazione amministrativa fu generalmente mantenuto essendosi rivelato efficiente. Così fece anche il Regno di Sardegna che, con la legge comunale e provinciale n. 3702 del 1859, divise il territorio in province con a capo un governatore provinciale, circondari con a capo un intendente e comuni con a capo il sindaco; con il regio decreto n. 250 del 1861 la denominazione del governatore provinciale fu mutata in prefetto e quella dell'intendente in sotto-prefetto. Uniforme prefettizia italiana (disegno della seconda metà del XIX secolo, custodito nell'Archivio centrale dello Stato)Con l'Unità d'Italia del 1861, la legislazione piemontese fu poi estesa a tutto il territorio nazionale con la legge 20 marzo 1865, n. 2248, allegato A. Secondo l'art. 3 di detta legge: "Il Prefetto rappresenta il potere esecutivo in tutta la provincia; esercita le attribuzioni a lui demandate dalle leggi, e veglia sul mantenimento dei diritti dell'autorità amministrativa elevando, ove occorra, i conflitti di giurisdizione ...; provvede alla pubblicazione ed alla esecuzione delle leggi; veglia sull'andamento di tutte le Pubbliche Amministrazioni, ed in caso d´urgenza fa i provvedimenti che crede indispensabili nei diversi rami del servizio; sopraintende alla pubblica sicurezza, ha il diritto di disporre della forza pubblica, e di richiedere la forza armata; dipende dal Ministro dell'Interno, e ne eseguisce le istruzioni". Inoltre il prefetto presiedeva la deputazione provinciale, organo corrispondente all'attuale giunta provinciale, presidenza che perse nel 1889 per assumere quella della giunta provinciale amministrativa. L'ampiezza dei poteri attribuiti dalla norma è illuminante sui motivi per i quali, in tutto il periodo cosiddetto liberale della storia unitaria italiana, la figura del prefetto rivestì una primaria importanza, tanto che Gaetano Salvemini definì questo periodo "prefettocrazia" e un giurista dell'epoca (Giuseppe Saredo) ebbe a dire: "Ogni Prefetto è un Ministro nella provincia che governa". D'altra parte, sebbene mai sancito ufficialmente, si riteneva che il prefetto avesse, tra gli altri obblighi, quello di guadagnarsi l'appoggio dei poteri e dei notabili locali. I prefetti erano nominati e trasferiti con decreto reale, su deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata su proposta del Ministro dell'interno. Il Governo poteva assumere tali decisioni con la più ampia discrezionalità , anche perché nessun requisito era prescritto per la nomina. Fino alla fine del XIX secolo alcuni prefetti, specie quelli dei capoluoghi più importanti, erano scelti tra eminenti uomini politici (i cosiddetti prefetti politici) mentre quelli delle sedi minori erano solitamente funzionari provenienti dalla carriera prefettizia (consiglieri di prefettura o sotto-prefetti) ed erano perciò detti prefetti amministrativi o di carriera. L'uso di nominare prefetti politici si ridusse notevolmente a partire dall'inizio del secolo XX. Secondo l'art. 33 n. 17 dello Statuto albertino i prefetti, dopo sette anni dalla nomina, potevano essere nominati senatori e poteva accadere che un prefetto continuasse a svolgere le sue funzioni anche dopo la nomina alla camera alta. Uniformi prefettizie italiane in epoca fascistaL'art. 3 del regio decreto 1 del 1927 soppresse le sottoprefetture e ne trasferì le attribuzioni alle prefetture. In epoca fascista i prefetti furono uno degli strumenti di cui si avvalse Mussolini per la politica di centralizzazione e rafforzamento del potere esecutivo. Il ruolo del prefetto fu, quindi, ulteriormente rafforzato e il regime si servì di istituti quali il collocamento a riposo per ragioni di servizio o il collocamento a disposizione allo scopo di allontanare i prefetti sgraditi. D'altra parte, se non mancò il ricorso alla nomina di prefetti politici, tratti dalle file del Partito Nazionale Fascista (dei 332 prefetti nominati nel ventennio, 102 erano di provenienza politica), nel 1937 fu stabilito il limite, tuttora in vigore, di 2/5 dei posti in organico per la nomina dei prefetti non di carriera, con l'intento di arginare le pressioni provenienti dal partito per l'occupazione dei posti prefettizi. A livello provinciale non furono infrequenti le tensioni tra i prefetti e i massimi dirigenti locali del PNF, i segretari federali (più noti come federali), sebbene una circolare di Mussolini del 1927 avesse ribadito che il prefetto doveva considerasi la prima autorità locale. La Costituzione repubblicana del 1948 non nomina in alcun articolo il prefetto mentre aveva previsto un organo per certi versi analogo a livello regionale, il commissario del governo; anche i commissari del governo erano tratti dalla carriera prefettizia, anzi, secondo una prassi invalsa, la titolarità dell'ufficio fu attribuita allo stesso prefetto del capoluogo regionale. I commissari del governo sono stati soppressi dalla riforma costituzionale del 2001, che ha attribuito alcune delle loro funzioni al prefetto del capoluogo di regione, in qualità di rappresentante dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie. Attribuzioni [modifica] | |
Da: qui | 19/03/2010 16:46:00 |
non è arrivato nessun telegramma e non sono mancato un secondo da casa | |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 536, 537, 538, 539, 540, 541, 542, 543, 544, 545, 546, ..., 552, 553, 554, 555, 556, 557 - Successiva >>