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Concorso INAIL, 404 posti
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Da: tre anni23/10/2013 13:18:27
passano presto.....
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Da: per chi legge... pastore in particolare23/10/2013 13:22:54
e pensare che gli stipendi dei fannulloni li paga la comunità.... altro che quattro amici al bar...... nella profonda Africa li sbatterei.... sempre senza offesa per gli africani..... egoisti incompetenti che non hanno conoscenze ops tecniche e competenze ....  ma da dove sono venuti lo diciamo noi a te....

e poi se non riuscite a capire chi per puro disinteresse vi indica la strada per bloccare le porcate.... vuol dire che forse non  ci tenete più di tanto.....
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Da: approvazione decreto23/10/2013 13:30:12
Un parlamentare della lega ha proposto di escludere gli idonei dalla legge.Si aspetta comunque il pomeriggio per la fine dei lavori e poi la ratifica dal senato.
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Da: x sopra23/10/2013 13:37:16
Guarda che il problema riguarda solo gli idonei delle graduatorie approvate prima del 2007.
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Da: x x sopra23/10/2013 13:38:56
grazie! ma secondo te, gli idonei hanno qualche speranza?
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Da: x sopra23/10/2013 13:40:26
Non saprei. Guarda, io sono vincitrice e non so neanche se ho speranza io.
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Da: la conferma23/10/2013 13:49:18
delle panzane che si scrivono qui (... 3 anni per avere nuove assunzioni... ma quando mai??) è stata data anche dalla De Grossi, la quale non dice "richiami fra 3 anni che al momento è tutto fermo", bensì dice "richiami a gennaio".

aggiungo i ripeto quanto detto UFFICIALMENTE da Antola:
"gli esuberi sono MINIMI E PRESTO RIASSORBIBILI"

se poi qui c'è gente che sta appresso a Pastore ... che dire...

sono tanti anni che cianciano ma..l'hanno avuta l'area unica? NO

i B hanno avuto il passaggio di area in C? NO

gli avvocati dell'INAIL sono fenomeni del diritto? NO, anzi,

l'INAIL ha preso una condanna che non finisce più con la famosa sentenza del CDS che li ha obbligati a fare il nostro concorso...

che dici Pastore? sono proprio bravi bravi i vostri avvocati eh?

ed ora, con noi che premiamo, facciamo, abbiamo fatto e faremo ricorsi, dovrebbero fare ancora scorrettezze? ma che dite? AVETE IL FIATO SUL COLLO E L'ENTE LO SA, E' SOLO PASTORE CHE NON LO SA, PERCHE' CREDE ANCORA AI SINDACATI.

sveglia cari B... il sindacato ve lo dirà fino alla pensione che state per passare in C...

contenti voi

Rispondi

Da: parlo sante23/10/2013 14:13:28
quelle scritte sopra, ben detto
Rispondi

Da: fonte sindacale23/10/2013 14:52:21
leggere attentamente..... capite di assunzioni non se ne parla....

solo porcate e tutela interni...                               

NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO: RIUNIONE DEL 21 OTTOBRE
Nella riunione tecnica consumatasi ieri mattina, abbiamo registrato, due segnali positivi: quello pervenuto dal Capo del Personale, riguardante la possibilità, per le eventuali situazioni di forte esubero a livello sia centrale sia territoriale, di adottare una forma di telelavoro cd. "organizzativo", cioè lavorando non da casa ma dalla Struttura di appartenenza in favore di Strutture deficitarie in termini di risorse, quella formula che oggi chiamiamo "office to office", ieri "sedi virtuale"; il secondo legato ad una gestione nazionale degli esuberi che, sancito in un accordo, consentirà non soltanto una gestione graduale degli eventuali soprannumeri a livello locale ma anche ad impedire mobilità forzata.
Entrambi i segnali sono in linea con le nostre richieste formulate nelle precedenti riunioni.
Rispetto al resto, la nostra Delegazione è stata costretta ad alzare i toni anche a causa di uno strano silenzio di parte pubblica, evidentemente legato ad una volontà di non scoprirsi, in attesa degli eventi, o semplicemente perché convinta di poter lasciare tutto inalterato.
La ripartizione degli Organici a livello regionale è un evento di notevole importanza per il Personale tutto che non può lasciare indifferenti anche in presenza di una condivisione di scelta, tra OO.SS. e Amministrazione, che vede, come sopra ricordato, nel dato nazionale l'unico riferimento per la gestione degli esuberi per singolo profilo non fungibile.
In particolare, questa ripartizione, che deriva dall'ennesimo taglio indiscriminato voluto dal Governo ed avallato dal Parlamento, non è certamente meditato e tanto meno è collegato a precise scelte organizzative. A nostro parere, invece, è dettato dalla logica, nella migliore delle ipotesi, di fare cassa, o peggio dall'ennesimo tentativo di eliminare un importante pezzo di stato sociale attraverso la paralisi dell'INAIL anche per poterne definitivamente decretare la chiusura e consentire al privato di occuparsi in termini "imprenditoriali dell'affare".
Quindi, difendere l'Ente ed il proprio posto di lavoro riveste estrema importanza per tutto il Personale che, pertanto, è molto attento, sensibile agli esuberi che si realizzano, al danno economico ventilato dall'indiscriminato taglio di Posizioni Organizzative e Fisse oltre che di opportunità professionali.
Abbiamo, quindi, dovuto ricordare all'Amministrazione che solo questo Personale consentirà di attuare il Modello Organizzativo varato, che non è opportuno mettere gli uni contro gli altri e che soltanto una politica condivisa in favore dello stesso ovviamente comprensivo di quello recentemente incorporato, può salvare l'Ente e la sua funzione.
Abbiamo chiesto che i Vertici, in particolare il Presidente, facciano sentire la loro voce ed il loro peso, avvalendosi dei principi di autonomia presenti nella ancora vigente legge 88/89, per pretendere soluzioni in favore del Personale delle Aree A e B, perché possa accedere all'Area immediatamente superiore, peraltro lasciando opportunità nell'Area C anche per evitare che molti colleghi restino ancora una volta inchiodati per troppo tempo in una nuova posizione.
Li abbiamo invitati, una volta ottenute le soluzioni giuridiche atte a sanare una situazione di fatto che è presente nell'Ente, a garantire opportunità di carriera attraverso scelte coraggiose che oggi debbono essere realizzate e che passano attraverso il mantenimento di Posizioni indennizzate.
Li abbiamo esortati ad aiutarci nell'interesse dei colleghi tutti ad invertire una scellerata scelta fatta nel 2001 da altre Organizzazioni Sindacali che sancì, in un CCNL, che parte cospicua del Fondo di Ente fosse utilizzata per pagare i passaggi economici, ricercando l'equiparazione sostanziale dell'INAIL alle Agenzie Fiscali e ponendo a carico dell'Istituto almeno il pagamento delle Posizioni Fisse.
Pertanto, abbiamo chiesto, nell'immediato, di mantenere svincolata la funzione di Vicario da quella di responsabile di processo almeno nelle Sedi con un numero di pezzi superiore a 50.000, di abbassare a non meno di 15.000 pezzi la soglia per la trasformazione di Sedi B in C e di impegnarsi concretamente per evitare ogni possibile chiusura sul territorio, chiamando i Direttori Regionali ad attivarsi in tal senso, anche individuando soluzioni alternative presso Enti locali o favorendo la realizzazione di "case del welfare", evitando, in ogni caso, "fughe in avanti" giustificate da non decisioni a livello centrale.
Abbiamo poi sostenuto, anche rifacendoci alla storia di precedenti reingegnerizzazioni, come la certa lentezza con la quale opereremo l'ipotizzato accentramento in Direzione Generale, ci porta alla necessità di mantenere una doppia Posizione Fissa in quelle Direzioni Regionali che perdono una posizione dirigenziale.
Ci sentiamo soli, sindacalmente parlando, ma, certi di avere dalla nostra parte il Personale, siamo determinati in questa battaglia tesa ad affermare opportunità per tutti, specialmente in presenza di un nuovo attacco verso la Pubblica Amministrazione con tagli indiscriminati anche verso categorie professionali che percepiscono somme non direttamente imputabili alle casse dell'Ente, con nuove ipotesi di dilazione della liquidazione, riduzione dello straordinario e, comunque, di risorse importanti che si sommano ai tanti tagli già subiti e al blocco contrattuale.
È ora di dire basta, non vogliamo accettare supinamente un destino crudele, ma intendiamo fare Sindacato ribellandoci a logiche vessatorie ed ingiuste e vogliamo sapere se la nostra Amministrazione è con noi o contro di noi.
Se è con noi, deve aiutarci e non mortificarci, cercare soluzioni e non accettare passivamente un ridimensionamento che ci umilia e ci rende vulnerabili perché ci porta ad una sicura contrazione dei servizi offerti, esponendoci alla soppressione.
Diciamo no (oggi come ieri) ad una classe politica che, nel dirigere il Paese,  continua ad usarci come capro espiatorio da esporre al pubblico ludibrio, che invece di ammettere la propria incapacità ci butta nell'arena come bestie da immolare, per dare soddisfazione ad un Popolo sempre più "arrabbiato".
Non vogliamo essere martiri né essere strumentalizzati attraverso azioni populiste di copertura gestite da strutture notoriamente filogovernative, vogliamo gli strumenti per fare al meglio il nostro dovere e le risorse capaci di retribuire adeguatamente quantità e qualità del nostro lavoro, come recita la Carta Costituzionale, ma anche valorizzazione del merito e opportunità professionali.
Attendiamo la prossima riunione per vedere se ed in quali termini il nostro messaggio è stato ascoltato e compreso e quali saranno le risposte tecniche e politiche.
Rispondi

Da: tempi duri23/10/2013 15:23:45
vedi mio post di ieri Da: tempi duri 22/10/2013 12.08.20

ognuno poi legge e interpeta come gli pare, ma la realtà è una sola.....
Rispondi

Da: x fonte sindacale23/10/2013 16:25:14
e io, vincitrice tutelata dalla legge, mi dovrei spaventare per un comunicato sindacale come quello sopra?

ma vorrai scherzare, spero.

mi devo spaventare perché il sindacato vuole che i B diventino C contro una legge dello stato?

brr, che paura questi voleri, ormai decennali, del sindacato........

ma vi rendete conto che ad ogni porcata, come la chiamate voi, corrisponde una tutela di legge per noi?

ma che credete, che noi siamo gente con la 3 media che non sa i propri diritti?

ma per piacere.

e difatti solo voi e i sindacati ci credete.

l'ente (che, mi dispiace, vola un po' più alto, intellettualmente parlando, dei sindacati, SA COSA PUO' E NON PUO' FARE, SECONDO LEGGE E SECONDO ESPERIENZA (LEGGESI BATOSTA GIA' SONORAMENTE PRESA PER AVER DISCRIMINATO GLI EX CFL).

che poi, volete saperlo? a me non interessa manco più il posto, ma mi da grande soddisfazione dare fastidio all'ente dalla mia posizione di vincitrice, mi spiace solo che la graduatoria sia ancora in piedi, altrimenti avrei chiesto un risarcimento grosso come una casa...ma purtroppo ben lo sa chi di dovere e non la fa scadere ...
Rispondi

Da: vincitori vincitori23/10/2013 16:54:01
una massa di co...ni
Rispondi

Da: x tutti23/10/2013 17:04:09
Ma se la chiusura dell'inail è tecnicamente impossibile, perché i sindacati continuano a paventarla? Chi è che non capisce, loro o voi?
Rispondi

Da: nel programma di Renzi23/10/2013 17:35:06
29 Liberalizzare le assicurazioni su infortuni e malattie.
Le attività svolte dall'Inail, il monopolio pubblico che si occupa dell'assicurazione per le malattie e per gli infortuni dei lavoratori svolge una funzione tipica di qualunque società di assicurazione privata. Bisogna allora aprire all'accesso dell'attività di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro da parte di imprese private di assicurazione o di riassicurazione.


ma leggetivi questo e meditate:

http://www.unita.it/italia/perche-renzi-vuole-privatizzare-l-inail-1.456536
Rispondi

Da: beh23/10/2013 18:37:26
i B3 dovranno avere pazienza perché finché non assumono noi all'INAIL loro non possono progredire
Rispondi

Da: ham23/10/2013 18:49:08
renzi del pd pensava quello..

, sempre che si faccia,  privatizzare richiede una decina di anni per far la fine delle poste, che son diventate private ma lo stato ha il 100 per cento delle azioni;

oppure di tanti altri enti dove lo stato  ha la Golden share e cosi via


inoltre qualora si privatizzasse e parte del personale fosse dichiarata in esubero questa verrebbe ricollocata, mentre altri esterni non entrerebbero affatto.

vedi un po'


Rispondi

Da: renzie23/10/2013 18:53:25
renzie non va da nessuna parte...è meglio letta ed il pd anche con gli altri, più del 33 % non va, non attrae, nemmeno con i voti di tutti gli immigrati qualora si decida di concederglielo.

in ogni caso : .
È un po' la storia che si ripete, che si ripropone ciclicamente già dagli inizi degli anni 70. Una sorta di attacco alla diligenza da parte dei molti poteri forti, economici e finanziari, che vorrebbero annullare un altro caposaldo del welfare del nostro paese per dare spazio alla più spregevole e spregiudicata speculazione.
Alberto Mingardi, direttore generale dell'Istituto Bruno Leoni, un centro studi con sedi a Torino e Milano (da Wikipedia: Milano, 1981 - giornalista, scrittore e studioso libertario italiano), su ItaliaOggi del 15 settembre u.s. ha replicato alle prudenti riflessioni espresse due giorni prima da Marco Fabio Sartori, presidente dell'Inail, sullo stesso quotidiano, a proposito della privatizzazione dell'Ente prevista in un documento recentemente presentato dal suddetto Istituto Bruno Leoni titolato «Uscire dalla crisi».

Bene ha fatto l'attuale presidente dell'Inail a ricordare gli esami ai quali è stato sottoposto l'Ente nei precedenti assalti, tesi a cancellare la gestione dell'assicurazione contro gli infortuni e (non dimentichiamolo) le malattie professionali, svolta da un Ente pubblico che non ha (ripetesi, non ha) alcuna finalità di lucro rispetto alle assicurazioni private. Mi riferisco alla decisione della Corte costituzionale che, nel 2000, non ha ammesso a referendum il quesito concernente la materia dell'abolizione del monopolio Inail promosso dai radicali ed alla pronuncia della Corte di giustizia della Comunità europea che, nel 2002, dichiarò la compatibilità del regime Inail con i principi della libertà di concorrenza dal momento che l'Ente non svolge attività di impresa.

Non va, inoltre, dimenticato che il monopolio pubblico trova la sua ragion d'essere oltre che nel precetto costituzionale (artt. 3, 32 e 38) anche nella ripartizione dei rischi su una platea di soggetti molto più ampia rispetto a quella che risulterebbe da una liberalizzazione del settore, permettendo all'Inail di praticare tariffe altamente competitive rispetto a quelle offerte dalle assicurazioni private (principio solidaristico).

Così come non va dimenticato il «principio dell'automaticità delle prestazioni» che consente di tutelare i lavoratori infortunati anche nel caso in cui il datore di lavoro non abbia versato regolarmente il premio assicurativo.

Ma non basta, perché oltre alla copertura assicurativa l'Ente garantisce anche l'attività di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento lavorativo (e, per favore, non ci si dimentichi del Centro Protesi di Vigorso di Budrio con la sua filiale di Roma e del Centro di riabilitazione motoria di Volterra) e con gli ultimi provvedimenti di legge ha anche assorbito l'Ispesl e l'Ipsema con l'intento di razionalizzare e migliorare la gestione della sicurezza sul lavoro.

Insomma, giù le mani dall'Inail, perché dopo aver di fatto privatizzato una parte dell'assistenza sanitaria, dopo i tagli alla scuola pubblica e la privatizzazione del settore energetico, comunicazioni, autostrade, trasporti aerei e ferrovie, oggi si vorrebbe privatizzare anche una parte rilevante della previdenza e in particolare il settore della sicurezza sul lavoro che, nonostante i concreti miglioramenti normativi e operativi, continua a far registrare migliaia di vittime sul lavoro alle quali, più volte, ha fatto richiamo il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, sollecitando ogni ulteriore sforzo teso a eliminare o, quanto meno a contenere il nefasto fenomeno degli infortuni sul lavoro.




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Da: devi scrivere23/10/2013 19:24:36
da dove è tratto...non può essere del 15 settembre scorso....

comunque l'articolo sull'Unità dimostra che sulla privatizzazione Renzi non è seguito nemmeno dal suo partito
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Da: x tutti23/10/2013 19:27:14
L'articolo è dell'anno scorso.
Rispondi

Da: articolo Unità23/10/2013 19:27:34
Perché Renzi vuole privatizzare l'Inail? Di Paolo Nerozzi 18 ottobre 2012

La crisi economica con il suo portato di disoccupazione e di incremento delle disuguaglianze territoriali, generazionali e settoriali porta con se un rischio sempre più evidente, quello che riguarda il venir meno di una attenzione politica e sociale sulla sicurezza dei lavoratori.

Nei mesi scorsi a più riprese abbiamo assistito al tentativo, spesso "giustificato" dal semplificare e sburocratizzare i regolamenti e le norme, di indebolire il corpus normativo che abbiamo creato in Italia con il Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. In tanti - parlamentari, parti sociali e associazioni - abbiamo tentato di resistere a questi attacchi e in gran parte ci siamo riusciti: a partire dal tentativo che fece l'allora ministro Sacconi di indebolire il Testo unico sulla sicurezza per giungere ai nostri giorni laddove abbiamo ottenuto il ripensamento del Governo ad inserire nel decreto semplificazioni norme che riguardavano anche la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ma se è comprensibile che le destre, le forze liberali, considerino limitative alla libertà d'impresa regole di controllo e di salvaguardia, lascia sbigottiti che queste tesi arrivino a far breccia anche nell'area dei cosiddetti progressisti.

Faccio questa riflessione perchè leggendo i 100 punti della Leopolda ho trovato al punto 29 la richiesta di privatizzare l'Inail.
Perchè caro Renzi vuoi privatizzare l'Inail? In attesa di una tua cortese risposta provo a spiegare cosa fa e come funzione l'Inail.

L'Inail è un ente pubblico che gestisce le risorse e le prestazioni senza gravare sul bilancio statale, tant'è vero che a differenza di tanti altri enti pubblici produce utili e non perdite.

L'Inail eroga servizi in base al principio solidaristico, sia per quanto riguarda la rischiosità d'azienda sia per la tutela dei lavoratori anche laddove l'impresa non abbia adempiuto agli obblighi di legge. Quindi parlare genericamente di "Liberalizzare le assicurazioni su infortuni e malattie.. e.... aprire all'accesso dell'attività di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro da parte di imprese private di assicurazione o di riassicurazione", così come viene indicato nel programma della Leopolda, non solo non fa i conti con la realtà di quello che si è costruito in questi anni in Italia in termini di garanzie a favore dei lavoratori, ma si penalizzerebbe una parte consistente di imprese (grandi e piccole) che in un sistema privatizzato vedrebbero lievitare i costi assicurativi, e in poche righe si rischia di disegnare un'idea di società meno solidale che al tempo stesso scarica sullo Stato il costo della tutela dei lavoratori raggirati da aziende inadempienti.

Perchè non ci sarà assicurazione privata che si farà carico di risarcire il dipendente infortunato di una azienda che non avesse versato le quietanze, e allora starebbe allo Stato intervenire con un fondo di garanzia.

Insomma lo Stato spenderebbe di più, salterebbe il rapporto mutualistico tra le aziende, si metterebbero a rischio gli indennizzi per i lavoratori. Ma allora perchè Renzi vuole privatizzare l'Inail?
Rispondi

Da: Cambiare la Legge di stabilità 201423/10/2013 19:32:45
Cambiare la Legge di stabilità 2014: meno sprechi e inefficienze, più risorse per lavoratori, pensionati e settori pubblici

http://www.fp.cisl.it/attachments/article/3662/unitarioconfederale.pdf
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Da: piazzale del pastore23/10/2013 19:39:53
ma come piangete miseria che siete senza lavoro e avete sky=?
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Da: Beneeeeee23/10/2013 19:54:57
Nel 2014 ci saranno assunzioni siate ottimisti siamo vicini alla metà!!!!!
Rispondi

Da: tsts23/10/2013 20:03:59
L'Ufficio Concorsi risponde correttamente dii richiamare a gennaio sul rientro esuberi, perché solo a dicembre (fine trattativa sindacale) sarà noto l'organico. Pero', al di là delle schermaglie, i numeri consegnati ai sindacati saranno quelli finali, e non a caso (vedi comunicato Cisal) il sindacato si prepara a gestire gli esuberi dilazionando nel tempo il rientro e adottando soluzioni che parino il colpo (es. la mia regione è in esubero, la tua no, io lavoro in remoto per te.).
Chi è dentro lo sa bene, e infatti in realtà le Direzioni Regionali stanno già lavorando sul passaggio successivo, ovvero l'organico territoriale, ossia la distribuzione del personale nelle sedi A B e C di ogni regione, con particolare riguardo alle p.o.
Rispondi

Da: kiarac23/10/2013 20:11:51
Quindi niente assunzioni a breve insomma :(((
Rispondi

Da: rte23/10/2013 21:17:17
quindi?
Rispondi

Da: paolino124/10/2013 07:49:06
attaccateve al tramme!!!!!
Rispondi

Da: rox24/10/2013 08:31:24
Pagina 2.000 !!!
Rispondi

Da: Sono lieto24/10/2013 08:33:42
di annunciarvi il ...
Rispondi

Da: rox24/10/2013 08:34:54
...messaggio n. 60.000 !!!
Rispondi

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